West of the Wall
[1962]
Parole e musica di Wayne Shanklin (1916-1970), compositore, direttore d’orchestra, arrangiatore e produttore statunitense.
Interpretata dalla cantante Toni Fisher con la Wayne Shanklin Orchestra.
Testo trovato su Atomic Platters
Una canzone d’amore con in mezzo un muro, quello di Berlino, eretto solo l’anno prima.
La donna, rimasta a Berlino ovest, trepida per l’amato oltre cortina (di ferro) e spera che il maledetto Muro (“Schandmauer”, il muro della vergogna) che divide il loro amore possa cadere presto… Passeranno – come sappiamo - quasi 30 anni.
Parole e musica di Wayne Shanklin (1916-1970), compositore, direttore d’orchestra, arrangiatore e produttore statunitense.
Interpretata dalla cantante Toni Fisher con la Wayne Shanklin Orchestra.
Testo trovato su Atomic Platters
Una canzone d’amore con in mezzo un muro, quello di Berlino, eretto solo l’anno prima.
La donna, rimasta a Berlino ovest, trepida per l’amato oltre cortina (di ferro) e spera che il maledetto Muro (“Schandmauer”, il muro della vergogna) che divide il loro amore possa cadere presto… Passeranno – come sappiamo - quasi 30 anni.
West of the wall, I'll wait for you
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 22/7/2013 - 13:08
The Berlin Wall
[2010]
Lyrics & Music by Terri Hendrix
Album: Cry Till You Laugh
Lyrics & Music by Terri Hendrix
Album: Cry Till You Laugh
That man is like the ocean wide
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 5/6/2012 - 08:30
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
A Great Day for Freedom
[1994]
Album “The Division Bell”
Una canzone sulle grandi speranze alimentate dalla caduta del Muro di Berlino e sull’altrettanto grande disillusione successiva…
“There was a wonderful moment of optimism when the Wall came down – the release of Eastern Europe from the non-democratic side of the socialist system. But what they have now doesn't seem to be much better. Again, I'm fairly pessimistic about it all. I sort of wish and live in hope, but I tend to think that history moves at a much slower pace than we think it does. I feel that real change takes a long, long time.” (David Gilmour in un’intervista su “Guitar World” del settembre 1994)
Album “The Division Bell”
Una canzone sulle grandi speranze alimentate dalla caduta del Muro di Berlino e sull’altrettanto grande disillusione successiva…
“There was a wonderful moment of optimism when the Wall came down – the release of Eastern Europe from the non-democratic side of the socialist system. But what they have now doesn't seem to be much better. Again, I'm fairly pessimistic about it all. I sort of wish and live in hope, but I tend to think that history moves at a much slower pace than we think it does. I feel that real change takes a long, long time.” (David Gilmour in un’intervista su “Guitar World” del settembre 1994)
On the day the wall came down
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 1/3/2012 - 11:34
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
Surf City Eastern Block
[2006]
Singolo poi inserito nell’album “Neon Bible” dell’anno seguente.
Singolo poi inserito nell’album “Neon Bible” dell’anno seguente.
It's a shame about the roadblock
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 1/3/2012 - 11:25
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
Le Jeu du Pendu
Le Jeu du Pendu
Canzone française – Le Jeu du Pendu – Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 60
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf-cent soixante et et un... Quelle année pour une histoire d'Allemagne... Figure-toi, Lucien l'âne mon ami, que cette année-là, une jeune femme allemande, grande, blonde, bref, conforme à l'image de l'Allemande, de Breslau en République Démocratique Allemande, après de solides études d'ingénieur, s'en vint avec papa, maman et toute la famille vivre à Sttutgart en Western Germanie. Elle se prénommait Marlène... Je te jure que je n'invente pas. Un prénom qui remuait les foules et spécialement, les militaires. Mais passons. Marlène Schmidt avait... (continua)
Canzone française – Le Jeu du Pendu – Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 60
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf-cent soixante et et un... Quelle année pour une histoire d'Allemagne... Figure-toi, Lucien l'âne mon ami, que cette année-là, une jeune femme allemande, grande, blonde, bref, conforme à l'image de l'Allemande, de Breslau en République Démocratique Allemande, après de solides études d'ingénieur, s'en vint avec papa, maman et toute la famille vivre à Sttutgart en Western Germanie. Elle se prénommait Marlène... Je te jure que je n'invente pas. Un prénom qui remuait les foules et spécialement, les militaires. Mais passons. Marlène Schmidt avait... (continua)
Mil neuf-cent soixante et un, une année de folie
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/2/2012 - 22:24
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
Le Mur
Vi mando questa canzone (scritta da Michel Vaucaire e Charles Dumont) cantata dalla Streisand in un suo album del 1966 intitolato "Je m'appelle Barbra"; malgrado una breve ricerca in internet, non ho trovato conferme alla mia idea che sia una canzone dedicata al muro di Berlino. Vedete voi se pubblicarla.
Ils ont construit
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 18/9/2011 - 12:01
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
Heroes
Quella del Bowie filo-nazista è solo una vecchia bufala,nata da una sua celebre battuta sempre citata fuori contesto (augurava alla sua cara Inghilterra "qualche bell'anno di dittatura"),che negli anni ha portato a letture forzate se non aberranti della sua opera in senso appunto filo-destrorso.
Basterebbe informarsi anche solo superficialmente per capire di essere fuori strada: la moglie di Bowie è somala e il suo storico amico e collega Lou Reed è ebreo...aggiungiamo il fatto che negli anni '70 lo stesso Bowie fù icona del glam e del bisex,e il quadro è completo...
Basterebbe informarsi anche solo superficialmente per capire di essere fuori strada: la moglie di Bowie è somala e il suo storico amico e collega Lou Reed è ebreo...aggiungiamo il fatto che negli anni '70 lo stesso Bowie fù icona del glam e del bisex,e il quadro è completo...
Paolo 14/8/2011 - 15:36
Chimes Of Freedom
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
CAMPANE DI LIBERTA’
(continua)
(continua)
inviata da Andrea Buriani 8/12/2010 - 23:23
Chimes Of Freedom
Questa canzone è fantastica.... e anche cantata da Springsteen è bellissima!
agne94 1/2/2010 - 16:51
Good Bye, Lenin! (Summer 78)
[2003]
Musica di Yann Tiersen
Music by Yann Tiersen
Musique de Yann Tiersen
Musik von Yann Tiersen
Музика: Ианн Тиерсен
Tutti a "celebrare" la caduta del muro, in questi giorni di ventennale. Il trionfo della libertà, la fine della guerra fredda, e tutto il resto. Festeggiano ex comunisti come Napolitano, il "presidente della repubblica", quello che nel '56 approvava l'aiuto fraterno per schiacciare la rivolta ungherese, e festeggiano i fascistoni e i fascistelli: a proposito, stasera "Good Bye Lenin!" sembra che sia persino in programmazione a "Casaggì", il "centro sociale di destra" in via Maruffi a Firenze. Ma che bravi. Noi, invece, che siamo meno bravi e meno proni a queste cucchiaiate di vomitevole retorica, "festeggiamo" a modo nostro. Proponendo sì la colonna sonora del bel film di Becker, ma contro tutti i muri. Non solo quelli che fanno comodo. E lo facciamo proponendo uno... (continua)
Musica di Yann Tiersen
Music by Yann Tiersen
Musique de Yann Tiersen
Musik von Yann Tiersen
Музика: Ианн Тиерсен
Tutti a "celebrare" la caduta del muro, in questi giorni di ventennale. Il trionfo della libertà, la fine della guerra fredda, e tutto il resto. Festeggiano ex comunisti come Napolitano, il "presidente della repubblica", quello che nel '56 approvava l'aiuto fraterno per schiacciare la rivolta ungherese, e festeggiano i fascistoni e i fascistelli: a proposito, stasera "Good Bye Lenin!" sembra che sia persino in programmazione a "Casaggì", il "centro sociale di destra" in via Maruffi a Firenze. Ma che bravi. Noi, invece, che siamo meno bravi e meno proni a queste cucchiaiate di vomitevole retorica, "festeggiamo" a modo nostro. Proponendo sì la colonna sonora del bel film di Becker, ma contro tutti i muri. Non solo quelli che fanno comodo. E lo facciamo proponendo uno... (continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/11/2009 - 19:47
El muro de Berlín
[1990]
Album "Mentiras piadosas"
Scritta da Joaquín Sabina con Jaime Asúa e José Nodar.
Trovata su Cancioneros.com
Album "Mentiras piadosas"
Scritta da Joaquín Sabina con Jaime Asúa e José Nodar.
Trovata su Cancioneros.com
Ese tipo que va al club de golf,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 3/11/2009 - 13:32
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
×
Text und Musik: Wolf Biermann
Lyrics and Music: Wolf Biermann
Testo e musica: Wolf Biermann
Album: Chausseestraße 131
Chausseestraße 131
(leggi anche Wolf Biermann, Chausseestrasse 131, Ostberlin sul blog)
- Die hab' ich satt!
- Das Barlach-Lied
- Deutschland: Ein Wintermärchen (1. Kapitel)
- Ballade auf den Dichter François Villon
- Deutschland: Ein Wintermärchen (Fortsetzung)
- Wie eingepfercht in Kerkermauern
- Zwischenlied
- Frühling auf dem Mont Klamott
- Moritat auf Biermann seine Oma Meume in Hamburg
- Großes Gebet der alten Kommunistin Oma Meume in Hamburg
- So soll es sein - So wird es sein
Chausseestraße 131 è stato il primo album inciso da Wolf Biermann e ha una storia leggendaria: poiché Biermann era bandito nella DDR, e quindi aveva il divieto ufficiale di registrare le sue canzoni, mise su uno studio improvvisato nel suo appartamento. Con l'aiuto... (continua)