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Percorso La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù

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Stazione centrale

Stazione centrale
[2013]

Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Alessio Lega

Album : Marenero
La curva di un'idea l'aprirsi della bocca
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 24/6/2022 - 07:16
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Steelworker's Lament

Steelworker's Lament
2022
Roots of Life
I used to work at steel mill, making 13 hour days
(continua)
inviata da Dq82 2/6/2022 - 18:08
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Canzone per Iqbal

Canzone per Iqbal
2002

Testo a cura degli alunni della VB, musica di Attilio Di Sanza (2002)
Giorno dopo giorno all’alba incominciare
(continua)
inviata da Dq82 2/6/2022 - 12:35
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Yapıyla yapıcılar

Yapıyla yapıcılar
[1955]
Poesia di Nâzım Hikmet
A poem by Nâzım Hikmet
Poème de Nâzım Hikmet
Nâzım Hikmetin runo

Musica / Music / Musique / Sävel:
Ünol Büyükgönenç, Güzel Günler Göreceğiz, 1979
Also performed by: Suat Özönder, 2002, Şarkılarda Nâzım Hikmet

"A proposito di muratori: c'è una poesia scritta a Mosca nel 1955 dell'amato Nâzım Hikmet che ho ritrovato musicata in Turchia tanti anni fa. Ad interpretarla era un certo Suat Özönder (a me totalmente sconosciuto) che al poeta aveva dedicato un intero disco. Non era semplicissimo trovare in giro cd consacrati a Hikmet, inoltre ero pur sempre ad Ankara e queste mi sembravano due ragioni più che sufficienti per prenderlo a scatola chiusa." [Flavio Poltronieri, 6.6.2021]
E' più di un anno che stanno lavorando. Un anno per rifare le facciate di un isolato intero, quello dove abito, sfruttando il famoso “Ecobonus” che ha riempito di ponteggi l'Italia... (continua)
Yapıcılar türkü söylüyor,
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri (per tramite di RV) 27/5/2022 - 13:47
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Danza del mare

Danza del mare
2022
Alle corde
Qui aggrappati a me
(continua)
inviata da Dq82 25/5/2022 - 14:03
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Al cjante il gjal

anonimo
Al cjante il gjal
[XIX sec]
Peraulis e musiche / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
anonimo

Cjantants / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Coro CET

E’ un retaggio delle Villotte, composizioni polifoniche diffuse in Friuli dal XV secolo tramandate oralmente e in seguito, dal XVII secolo, oggetto di composizione d’autore. Furono censite alla fine del XIX secolo. Una raccolta più sistematica fu fatta negli anni ’50 del secolo scorso; conta 400 Villotte. I temi sono i più disparati: dall’amore all’emigrazione alla guerra, ma anche l’amore, la protesta, la satira.

La melodia proposta tocca il tema dell’emigrazione. Il dolore della coppia nell’addio sembra dissolversi nel canto sommesso e profondo come un universo pittorico nell’eternità di un momento.
[Riccardo Gullotta]
Al cjante el gjal
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 21/5/2022 - 23:20
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Africa

Africa
Da Flel 2010

Una storia di emigrazione, al contrario, ma che in fondo parla di quel sentirsi stranieri nella terra dove si è nati, o in quella in cui si arriva, parla di non sentirsi mai a casa... e parla di abbattere muri... dopo anni l'ho riascoltata con più attenzione, ci ho pensato, e credo sia una CCG a tutti gli effetti.


Ripartendo dall'inizio. "Africa"? Una delle più belle canzoni dell'album, da dove nasce?
"Africa" nasce dal racconto di una ragazza bianca, delle valli bergamasche, che è nata in Africa e poi lei ha il mito dell'aquila, del falco, delle montagne ed è nata là. E' nata ed è cresciuta nelle strade di una città africana, Il padre lavorava là e la famiglia lo ha seguito. E' nata e cresciuta in un villaggio, poi ha dovuto venire via ed è tornata in Italia, col rimpianto in continuazione di questa Africa, con questo sogno sempre nel cuore. Da una chiacchierata con lei è nata questa canzone. E' una visione completamente diversa, perché lei ha "visto l'Africa con gli occhi dell'aquila".
bielle.org
Tu che hai visto l'Africa con gli occhi dell'aquila
(continua)
inviata da Dq82 15/5/2022 - 11:49
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Lettera di un precario

Lettera di un precario
2019
Nuovo Cantacronache 5

Testo di Salvo Lo Galbo
Musica di Giuseppe Mereu

Michele, 30 anni, di Udine. Precario. Il 31 Gennaio 2017 si impiccava, stanco di una vita senza felicità, senza realizzazioni, senza prospettive. Il ministero del lavoro era presieduto da Giuliano Poletti del Partito Democratico, faccia emblematica della riforma scolastica "Alternanza Scuola-Lavoro", le cui esternazioni nei confronti delle giovani generazioni (su tutte l'umiltà che esigeva da chi cerca lavoro) proletarie furono un affronto continuo, scavato nella pietra. Esplicitamente contro di lui, un passaggio della lettera di Michele.

«Ho vissuto (male) per trent’anni, qualcuno dirà che è troppo poco. Quel qualcuno non è in grado di stabilire quali sono i limiti di sopportazione, perché sono soggettivi, non oggettivi. Ho cercato di essere una brava persona, ho commesso molti errori, ho fatto molti tentativi,... (continua)
Di vivere a esclusivo frutto
(continua)
inviata da Salvo Lo Galbo 8/5/2022 - 00:41
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Sciopero

Sciopero
2022
Homines
feat.Modena City Ramblers
Testo: Gigi Sanna
Musica: Davide Guiso
Ci han traditi un'altra volta
(continua)
inviata da Dq82 24/4/2022 - 13:00
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O Sardigna

O Sardigna
2022
Homines
con Elio e i Tenores Di Neoneli
O Sardigna istimada
(continua)
inviata da Dq82 24/4/2022 - 12:13
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Tutte le strade portano a mare

Tutte le strade portano a mare
2019
Mondo dentro
Questa canzone non fa che parlare
(continua)
inviata da Dq82 6/4/2022 - 17:25
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Miraggio d'inverno

2015
in ricordo dei morti sul lavoro alla ThyssenKrupp

È da poco passata l'una del 6 dicembre 2007, quando, sulla linea 5 dell'acciaieria Tyssen Krupp di Torino si sviluppa un incendio. Poi un'esplosione, un'onda di fuoco, sette operai trasformate in torce umane. Indignazione, esecrazione, parole... per qualche giorno.
Da allora altre migliaia di morti sul lavoro, e, ogni tanto, indignazione e parole... parole... per qualche giorno.

6 dicembre 2007: il rogo della Thyssen Krupp di Torino.
Ecco le canzoni che ne parlano:
Siamo gli operai Fabrizio Varchetta,
7 Casa del Vento,
Quelli della Thyssen Krupp Andrea Sigona,
Thyssen Krupp, in memory of Francesco Chiummento,
Tra il 5 e il 6 dicembre a Torino [Thyssen] Coro Le Cence Allegre,
Miraggio d'inverno Andrea Polini
Notte fredda d'inverno, notte forse stellata
(continua)
inviata da Dq82 6/4/2022 - 12:46
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Frontiera

Frontiera
2021
Marghesarà

Giro di boa del disco è “Frontiera” (“Tutti stretti su questo battello, che solo a guardarlo fa paura. Hanno il coraggio o l’incoscienza di scappare via dalla tortura”), che, anche in questo caso, mette in primissimo piano un interessante intreccio di chitarre, con gli arpeggi dell’acustica contrappuntati dai fraseggi dell’elettrica. In sottofondo, il tappeto sonoro creato da fisarmonica ed elettronica regala al pezzo un’andatura instabile e liquida
blogfoolk.com
Mi so na storia che xe vera
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2022 - 12:32
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Pagella di scolaro in fondo al mare

Pagella di scolaro in fondo al mare
2022
Canzuni

Poesia di Aldo Masullo
Musica di Massimo Ferrante

Per concludere, e ricondurre lo sguardo dell’artista alla contemporaneità, vorrei che ci parlassi di “Pagella di scolaro in fondo al mare”, poesia di Masullo che tu hai musicato per questo album.
Come già detto, non mi sento molto portato alla composizione, ma questa è stata una vera e propria richiesta di Angelo De Falco ‘o professore dei Zezi, con cui suono e canto ormai da tredici anni. Doveva essere inserita nel repertorio “Zezesco”, ma per ora esiste solo la versione fatta in “Canzuni”. La poesia del rimpianto Aldo Masullo mi piacque subito, principalmente per la immediatezza della scrittura, senza fronzoli, quasi una non-poesia. Scritta di getto dopo quell’immane tragedia dell’immigrazione avvenuta nel Canale di Sicilia-Mare Mediterraneo - il Nostro mare nel 2015, dove persero la vita 1000 persone: donne, bambini, uomini... (continua)
La portavi cucita sul petto
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2022 - 12:01
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Au pays des lumières

Au pays des lumières
2019
Les Oubliés

La France Pays des Lumières , Gauvin parle ici de notre indifférence collective aux drames qui se déroulent en méditerranée , à la fameuse phrase " on ne peut accueillir toute la misère du monde"... Le dernier couplet il n'est jamais trop tard comme un appel à un reveil des consciences et a des actes.
Pas facile ce matin
(continua)
inviata da Pascal BORTOT 27/3/2022 - 13:40
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אַרבעטער־פֿרױען

אַרבעטער־פֿרױען
Arbeter-froyen
[1881]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: David Edelstadt (Dovid Edelshtot)
Collected 1928 by Berl Verblunsky from Basha Leye Lipski

La genesi di questa canzone è abbastanza complessa. In origine era una delle molte poesie “bundiste” di Dovid Edelshtot (David Edelstadt in forma germanizzata); poesia che, assai probabilmente, era divenuta subito canzone. David Edelstadt, nato nel 1866 a Kaluga (circa 200 km a sud di Mosca), fu un precocissimo rivoluzionario e poeta in lingua yiddish; a soli 15 anni emigrò negli USA per sfuggire ai pogrom antisemiti susseguenti al riuscito attentato contro lo zar Alessandro II (13 marzo 1881). A New York, David Edelstadt divenne militante del movimento anarchico e responsabile della rivista in yiddish Fraye Arbeter Shtime (“Libera Voce dei Lavoratori”), sulla quale pubbicava anche le sue poesie; poiché David Edelstadt morì nel 1892 a soli... (continua)
אַרבעטער־פֿרױען, לײַדנדע פֿרױען! [1]
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/3/2022 - 10:53
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איך װיל ניט קײן אײַזערנע קײטן

איך װיל ניט קײן אײַזערנע קײטן
Ik vil nit keyn ayzerne keytn
[?]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Baruch "Vladeck" Charney
Musica / Music / Musique / Sävel: Mikhl Gelbart (1889-1962)



Ancora dal repertorio della band Koyt Far Dayn Fardrakht, una canzone musicata da Mikhl Gelbart e di cui non sono -almeno per ora- riuscito a determinare l'anno di composizione anche se, probabilmente, è successivo al 1908, l'anno in cui l'autore, Baruch “Vladeck” Charney, fuggì emigrando nei Faraynikte Shtatn.

Baruch Charney (Baruch = Benedetto, come Spinoza) era nato a Dukor, un villaggio non lontano da Minsk in Bielorussia, il 13 gennaio 1886; era figlio di un ebreo ultraortodosso chasīd Lubavitch, Zev Volf; poiché, come è noto, l'ebraismo si trasmette per via femminile, assunse il cognome della madre, Brokhe Tsharney. Tsharney, o Tsharny, è la resa del bielorusso Чарны, che significa “nero”; indi per cui un fratello di Baruch,... (continua)
איך װיל ניט קײן אײַזערנע קײטן, [1]
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/3/2022 - 07:09
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Tango dell'Intercurtura

Tango dell'Intercurtura
2022

Musica: Andrea Pantaleone
Voce: Fatou Sokhna, Andrea Pantaleone
Piano: Pietro Lussu
Tromba: Iacopo Teolis
Si se riferimo a 'na cosa pura
(continua)
inviata da Dq82 15/3/2022 - 19:23
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La guerra dell'acqua

2022
Scoppia una nuova guerra,
(continua)
inviata da Dq82 15/3/2022 - 10:48
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Rosa di carta

Rosa di carta
[2020]
Testi e musica di Enzo e Lorenzo Mancuso
Nell'album "Manzamà", pubblicato per squi[libri] editore
Passanu treni tra prieni nìevuli,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/3/2022 - 19:34
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La scinnuta

La scinnuta
[2020]
Testi e musica di Enzo e Lorenzo Mancuso
Nell'album "Manzamà", pubblicato per squi[libri] editore
Quannu la scala scìnninu nfilici
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/3/2022 - 19:23
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Cori miu

Cori miu
[2020]
Testi e musica di Enzo e Lorenzo Mancuso
Nell'album "Manzamà", pubblicato per squi[libri] editore
La catina
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/3/2022 - 18:33
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Animi

Animi
[2020]
Testi e musica di Enzo e Lorenzo Mancuso
Nell'album "Manzamà", pubblicato per squi[libri] editore

"La fabbrica, l’alienazione, le migrazioni sono tre temi che hanno segnato le nostre vite. In questi ultimi anni sono migliaia e migliaia le persone scomparse nel tentativo di arrivare in Europa. In “Manzamà”, nel testo di “Animi”, ci sono solo i nomi di persone che erano, di fatto arrivate, ma sono perite proprio nell’ultimo tratto del viaggio, nell’ultimo tratto della loro esistenza. Perché l’abbiamo scritta e cantata così? Perché sentivamo che erano state spese già tante, troppe parole e immagini in proposito. Eppure, la nostra capacità di partecipare con passione al destino di queste persone sembra scemare. Va quindi sgombrato il campo da qualsiasi tentazione retorica. Abbiamo cercato di riportare in primo piano l’identità di quelle persone: cosa potevamo fare se non trasformare il canto in una sepoltura degna?"
(Fratelli Mancuso, intervista su BlogFoolk)
Veluppilai Balachandran,Vasyl Balachin,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/3/2022 - 18:21
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La classe operaia va all'inferno

La classe operaia va all'inferno
2012
Bacio battaglia
Tu passi i sabati su macchine grosse come treni
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2022 - 12:42
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La Clase Operaria no va al Paraíso

La Clase Operaria no va al Paraíso
2016
Pink album
En un mundo para ricos,
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2022 - 12:35
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La Classe Operaia Va In Paradiso

La Classe Operaia Va In Paradiso
2019
La Classe Operaia Va In Paradiso
Ogni giorno lo stesso giorno
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2022 - 12:29
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Tа забіліли сніжки

anonimo
Tа забіліли сніжки
Ta zabilily snizhky
Текст і музика / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Анонімний / Anonymous

L’universo burlaki

I Burlaki erano servi della gleba che fuggendo dalla schiavitù diventavano contadini o più frequentemente lavoratori nelle navi fluviali. Il fenomeno ebbe origine nei territori moscoviti a cavallo tra il XVI e il XVII secolo.
L’etimologia è di origine incerta. Secondo la tesi più accreditata il termine deriva dal russo бурло o dall’ucraino бурлій [burlij]/ chiassoso. Secondo un’altra tesi deriverebbe dal tartaro burlak detto di uno che attorciglia una corda oppure dal tartaro bujdak / senzatetto. Infine una terza tesi lo fa derivare dal basso-tedesco bûrlach / contadina o bûrschap / comunità rurale.

Nell’immaginario collettivo i Burlaki sono i lavoratori che tiravano le navi fluviali mediante funi robuste e pesanti fissate... (continua)
From Polyphony Project
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 7/3/2022 - 13:55
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Populu sardu insorgi

Populu sardu insorgi
1977
La Scomunica
Candu is matas infrorint
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2022 - 18:16
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Tatuaggi

Tatuaggi
2008
Come un mantra luminoso
Un pezzetto del mio cuore ha tatuato il tuo nome
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2022 - 17:06
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Buongiorno Shafi

Buongiorno Shafi
2018
Buone nuove
E il Karkadè ci sta nel the
(continua)
inviata da Dq82 3/3/2022 - 17:04
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Rikchari (Despierta)

Rikchari (Despierta)
[2019]
Letras y música / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Minga Artística

* pittore espressionista ecuadoregno di origine quechua, morto nel 1999


Svegliati! é la traduzione del titolo quechua Rikchari e dello spagnolo Despierta . E’ un rap dell’organizzazione ecuadoregna no profit Minga Artística, Cultural y Comunitaria che lanciò questo rap come vibrata protesta a fronte delle misure economiche imposte dal FMI nel 2019.
Il videoclip é stato realizzato a sostegno della lotta per i diritti delle popolazioni indigene dell’Ecuador
[Riccardo Gullotta]
Todos los sectores sociales en el país
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 20/2/2022 - 20:00
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Precious Cargo

Precious Cargo
(2022)
Album: Life on Earth

Segarra non ha evitato completamente la politica. Lo spoken word Precious Cargo racconta la storia di un uomo in un centro di detenzione per migranti, una persona che Segarra ha incontrato lavorando per l’organizzazione Freedom for Immigrants.

La gioia radicale di Hurray for the Riff Raff
Precious cargo at the river
(continua)
19/2/2022 - 14:55
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The Capitalist Blues

The Capitalist Blues
(2019)
album: The Capitalist Blues
You keep telling me to climb this ladder
(continua)
inviata da Lorenzo 13/2/2022 - 19:33
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Lettera al di là del mare

Lettera al di là del mare
2022
Testo di Fabio Ilacqua
Canzone in gara alla  72ª edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo

“Lettera al di là del mare” parla di un emigrante napoletano (ma vale per tutti i migranti di tutti i tempi) non poteva non suscitare il suo interesse, legato come è Ranieri al suo popolo, le sue sofferenze, le sue storie. “E’ una canzone molto umana. Mi ha dato la stessa emozione di quando ho ascoltato per la prima volta Perdere l’amore. Qualcosa di irrazionale, difficile da spiegare”. Ranieri l’ha fatta sua, con il suo inconfondibile timbro vocale, autorevole e toccante. Versi che prendono il cuore, trasportando l’ascoltatore su quella nave che viaggia lontano
La notte non finisce mai
(continua)
inviata da dq82 1/2/2022 - 15:10
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Lännen lokari

Lännen lokari
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Sävel ja sanat: Hiski Salomaa
Recorded for Columbia Records in New York on June 1, 1930
Originally released in 1930

Logging was a common source of livelihood for many Finnish immigrants in North America. This song is a cheerful tribute to those early settlers, the »quiet Finns« who chose an uncertain, itinerant, and often dangerous way of life working as lumberjacks. This, however, is not how Salomaa depicts a logger's life. Instead, the song is all about a logger having a sweetheart wherever destiny takes him – which in real life was probably just a myth in most cases. Salomaa himself never worked as a logger. Instead, he made his living as a tailor and musician.
Täss on lokari 1) ny lännen risukosta,
(continua)
inviata da Juha Rämö 29/1/2022 - 15:19
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Al confine

Al confine
(2022)
Testo: Francesca Incudine
Musica: Raffaele Pullara

Raffaele Pullara, voce e synth
Manfredi Tumminello, chitarra e basso elettrico
Salvo Compagno, percussioni
Francesca Incudine, voce

Video Credits:
regia di Raffaele Pullara
Attrice danzatrice, Gloria Riti
con la dolce partecipazione del piccolo Diego Renna
Video girato presso Liberty Dance di Palermo

"Il confine rappresenta un limite, ma anche tutto ciò che sta oltre quel limite; è la soglia sulla quale attendere, la libertà personale dell’altro da non violare, la linea immaginaria e quella reale che spesso ci separa dagli altri, il passo pesante sulla neve di una donna che sfida il gelo per poter far nascere suo figlio, il filo spinato oltre il quale sognare abbracci perduti di uomini e donne che non hanno casa, non hanno terra, non hanno più parole", spiega Raffaele Pullara.

Nel testo la vita e la morte si danno appuntamento... (continua)
Figlio, figlio al confine
(continua)
27/1/2022 - 22:23
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The Dreamer

The Dreamer
(2017)
Singolo (feat. Los Cenzontles)

Poi nell'album: Downhill From Everywhere (2021)
Just a child when she crossed the border
(continua)
25/1/2022 - 23:33
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Crimenes cantados

Crimenes cantados
(2018)
dall'album “Violética"


En “Crimenes cantados” te refieres a los casos de Samba Martine y Mohamed Bouderbala, ambos fallecidos en Centros de Internamientos de Extranjeros. La muerte de este último tuvo lugar en Archidona hace solo unos meses, el 29 de diciembre de 2017. ¿Es una canción que incorporas a última hora?

Fue la última que escribí de las que finalmente están, pero en realidad no tenía claro que fuera a ir en el álbum. Estoy muy en contacto con la gente de la Plataforma por el Cierre de los CIEs, sobre todo de Valencia, y cuando estaba preparando “Violética” me contaron que querían hacer una campaña este año que incluyera música y otro tipo de lenguajes artísticos para visibilizar su trabajo. Hablando con Xavi Torregrosa, acababa de pasar esto de Archidona y se juntaron una serie de factores que hicieron que escribiera la canción pensando en la campaña de la plataforma, pero que además tuviera sentido dentro del disco.

Nacho Vegas, entrevista en la revista Mondo Sonoro (2018)
Samba pide zapatillas porque no quiere ir descalza
(continua)
23/1/2022 - 16:22
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Värssyjä sieltä ja täältä

Värssyjä sieltä ja täältä
[1931]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Hiski Salomaa (Hiskias Möttö, Kangasniemi 17-5-1891 – New York 7-7-1957)

In the first half of the 20th century, there was a lively interaction between American Finns and Finnish musicians and performers of the time. The duo Tatu Pekkarinen and Afu Tanner toured the Americas. In the USA, Columbia and RCA recorded Finnish performers and distributed records to immigrant audiences. One of these was Hiski Salomaa.

The childhood of Hiski Salomaa (original name: Hiskias Möttö) is described by researcher Juha Niemelä. “Anna Leena Möttö gave birth to a son on May 17, 1891, whose father was known to be Ananias Romo, the husband of Anna Leena's sister Amanda. The son was named Hezekiah after the Old Testament king.” At first, Anna Leena settled with her son in a small smokehouse for her sister and Romo, in the Tipsalo... (continua)
Nyt työtä minä olen taas katsellut,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/1/2022 - 12:04
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Oshadogan

Oshadogan
2019
teRAPia
Lasciatemi cantare..
(continua)
inviata da Dq82 9/1/2022 - 17:22
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1437

1437
2021
Avanti Uniti

1437 sono i morti sul lavoro nel 2019

Brano a firma Michele Frontino, “1437” potente brano sul dramma dei caduti e sfruttati sul lavoro, gli strumenti imperiosi, voce arrembante di Pikkio e cori trascinanti (anche con Maurizio Bardo e Stefano Kino Ferri). Presente solo sul cd, insieme a “Persecucion de Villa/Adelità” unica cover di un tradizionale messicano, anche esso facente parte del genogramma dei Bassotti nel legame con le Americhe del Sud. L’interpretazione di Giampaolo Pikkio Picchiami è sorprendente nella sua capacità di cantare gli idiomi tutti.
punkadeka.it
Su una ruspa un ponteggio,
(continua)
inviata da Dq82 9/1/2022 - 12:32
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Quei treni alla stazione

Quei treni alla stazione
Quei treni alla stazione, testo di Tullio Bugari e musica di Silvano Staffolani.

Canzone tratta dal libro di Tullio Bugari "La Simeide, una lotta vincente", SeriEditore, dedicato alla lunga vertenza degli operai della Sima di Jesi, tra gli anni Settanta e Novanta. L'azienda, oggi di proprietà della multinazionale Caterpillar, è minacciata da chiusura.
https://lasimeide.home.blog/
Quei treni alla stazione sì che li ricordo
(continua)
inviata da Tullio Bugari 8/1/2022 - 12:50
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Savonpojan Amerikkaan tulo

Savonpojan Amerikkaan tulo
[1927/31]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Hiski Salomaa (Hiskias Möttö, Kangasniemi 17-5-1891 – New York 7-7-1957)
[Recorded 18.5.1928]

When young Hiskias Möttö (born 17.5.1891 in Kangasniemi, in the southern Savonia region) emigrated to America after his mother died, he was only eighteen years of age. 1909. This must have been the same land-and-sea journey made by thousands of young poor people from the most remote rural areas of Europe, all speaking their native dialects. While listening Hiski Salomaa's song, from southern Savonia, I am thinking of Amerigo, from Pàvana; Liverpool, Le Havre...and then, the endless sea that, however, ends somewhere in a new world, or rather, in the New World. Hiskias Möttö would soon become “Hiski Salomaa”, earning his life as he could in this New World, first as a tailor, then as singer and syndicalist. Nicknamed... (continua)
Myö tänne moahan kottoo ku lähettii
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/1/2022 - 10:26
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Questo maledetto Sud

Questo maledetto Sud
1978
Io

Poi riarrangiata in
Alla Ricerca Del Tempo Perduto" N.2 (1995)
col titolo Quel mio Sud
Questo maledetto sud
(continua)
inviata da Dq82 2/1/2022 - 13:15
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Vulìa

Vulìa
2021
Meridiana
terra cu bessa nu vantu vulia
(continua)
inviata da Dq82 29/12/2021 - 11:30
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Stornello alla memoria

Stornello alla memoria
2021
Meridiana
Fiorin di tutti i fiori fiorin di cardo
(continua)
inviata da Dq82 29/12/2021 - 11:22
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Tempestades de sal

Tempestades de sal
2011
dal disco Admirando A Condición

Una canzone sulla repressione da parte dello Stato Spagnolo della cultura e della lingua galiziana, ma che fa riferimento anche alla pece lasciata dalla petroliera Prestige e all'emigrazione di tanta gente dalla Galizia.



¿Se ha minusvalorado especialmente la cultura gallega?

La disidencia cultural y política dentro del Estado español con menos representación de las nacionalidades históricas somos nosotros. Los gallegos estamos siempre casi pidiendo perdón por existir. Aquí es una vergüenza hablar gallego. Aquí no ha habido industria, ni una clase de nivel socioeconómico galegoparlante como sí ha habido en Cataluña, no ha habido una lucha con presencia social potente como Euskadi. Entonces no hay respeto por el contradiscurso gallego porque no tiene presencia. Hay una infravalorización de nuestra cultura gallega, de nuestra diferencia lingüística... (continua)
Nesta terra que fai testamento,
(continua)
12/12/2021 - 21:59
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Brazos pra Seitura

Brazos pra Seitura
1977

Ripresa nel 2019 da Sés
album: Rabia Ao Silencio
Hoxe nin vinte hai,
(continua)
12/12/2021 - 16:51
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Płyną Okręty... (Quasi una fantasia)

Płyną Okręty... (Quasi una fantasia)
[1938/39]
Versi di Władysław Szlengel
Messa in musica dagli Hańba!, un gruppo di Cracovia che ha come progetto il racconto musicale della Polonia tra le due guerre.
Nell'album intitolato "1939"
Testo trovato sul blog Donki Świat Poezji

Nel luglio del 1938, solo poco tempo prima della conferenza di Wannsee del gennaio 1942, quella dove i nazisti adottarono la "soluzione finale della questione ebraica", nella località francese di Évian-les-Bains si tenne un'altra decisiva conferenza. Voluta dal presidente statunitense Roosevelt, partecipi 32 paesi aderenti allla Società delle Nazioni, l'incontro si prefiggeva di trovare una soluzione condivisa all'emigrazione degli ebrei dalla Germania e dall'Austria appena annessa, emigrazione consentita e caldeggiata dalle autorità naziste, parliamo pure di emigrazione forzata.
Paesi "civilissimi" come Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada, Belgio,... (continua)
płyną okręty po bezdrożach
(continua)
inviata da Bernart Bartelby 11/12/2021 - 19:16
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Pane e rose

Pane e rose
2021
Sine Metu
Calci e pugni e tafferugli
(continua)
inviata da Dq82 11/12/2021 - 19:06
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I bambini nascosti

I bambini nascosti
2020



Un emigrato siciliano si presenta all’ufficio degli stranieri della polizia di Zurigo. “E la bambina?” Chiede il funzionario. “L’abbiamo lasciata in Italia”. Dietro c’è la moglie che fa segno di sì con la testa. “E la bambina?” ripete la domanda. “L’abbiamo lasciata in Italia” ripetono entrambi. E’ una scena di un documentario di Alexander J. Seiler (Siamo italiani del 1964). Gli immigrati italiani possono compiere tre scelte difficili e dolorose. O lasciare i bambini in Italia, con nonni, zii… o metterli in uno degli istituti nati in provincia di Como o Varese, come se fossero orfani, o portarli con sé, tenerli nascosti. Al mattino presto quando i genitori vanno a lavorare, chiudono i figli in casa con l’ordine di non far rumore, di non aprire se bussano alla porta, di non affacciarsi al balcone o alla finestra, di nascondersi bene… Non poter usare il bagno, non utilizzare lo scarico... (continua)
Se bussano alla porta
(continua)
inviata da Dq82 26/11/2021 - 19:39
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Roma non si vende

Roma non si vende
2021
Roma non si vende

Gianpaolo “Picchio” Picchiami - Voce, Cori
Francesco “Sandokan” Antonozzi - Voce, Cori, Trombone, Arrangiamento Fiati
Fabio “Scopa” Santarelli - Chitarra
Michele Frontino - Basso
Luca Fortunato - Batteria
Enrico Luciani - Chitarra
Maurizio Gregori - Cori, Sax
Giovanni Todaro - Tromba
Michele Fortunato - Trombone
Stefano “ Kino” Ferri - Cori
Maurizio Bardo - Cori
Gente per bene co’ le sirene vanno a lavorà,
(continua)
inviata da Dq82 21/11/2021 - 17:47
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Gdy tak siedzimy nad bimbrem

Gdy tak siedzimy nad bimbrem
[1986]
Tekst / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Leszek Szaruga

Muzyka / Musica / Music / Musique / Sävel:
Przemysław Gintrowski

W wykonaniu / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Andrzej Grabowski
2. Przemysław Gintrowski
3. Norbert Smoliński aka "Smoła"

Da quando uscì Mury è trascorsa un’epoca, 43 anni-luce anzi 43 anni-buio. Tra un mese inizieranno i lavori per la costruzione di un muro anti-migranti al confine orientale polacco lungo 180 km, alto 6 metri per un costo di 350 milioni di Euro. Le facilities del fortilizio si sprecano: nastro spinato, termocamere, sensori di movimento a iosa, presidiato H24 da decine di migliaia di guardie. Da notare, visto che la stampa sorvola, che la costruzione era stata già decisa e annunciata prima degli incidenti in corso al confine con la Bielorussia. Si vedano in proposito l’ articolo di NFP e l’ annuncio del ministro... (continua)
Gdy tak siedzimy nad bimbrem
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 17/11/2021 - 20:03
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Ayo a fari dinari

Ayo a fari dinari
1976
Addio terra, casa, suli, mari
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/11/2021 - 14:50
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سرزمین من

سرزمین من
Sarzamin-i man
[1998]

شعر و موسیقی / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Dawood Sarkhosh [داوود سرخوش]

آواز خوانده شده توسط / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Sediq Shubab [صديق شباب]

2. Dawood Sarkhosh [داوود سرخوش]
Album: Sarzamine Man

La canzone

Gli Hazara sono una minoranza di musulmani sciiti in Afghanistan, pari al 10% circa della popolazione , invisi al gruppo etnico più consistente Pashtun di osservanza sunnita. Sono stati perseguitati nei secoli, ultimi persecutori i talebani e gli jihadisti.
Dawood Sarkhosh [داوود سرخوش] é un musicista e poeta afgano di etnia hazara. Fu spinto a prendere la via dell’esilio, come milioni di altri afghani dall’oscurantismo dei talebani che, com’è noto, osteggiano la musica nelle sue varie espressioni, e dalla ostilità dei talebani verso gli Hazara . Nelle sue canzoni l’esilio... (continua)
بی آشیانه گشته ام[1]
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 11/11/2021 - 20:09
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Lakkolaulu Pajalasta

anonimo
Lakkolaulu Pajalasta
In their 1978 book Edestä aattehen - suomalaisia työväenlauluja 1890 - 1938 (For the Cause - Finnish Working Class Songs 1890 - 1938), Ilpo Saunio and Timo Tuovinen write: »Lakkolaulu Pajalasta (Strike Song from Pajala) is a rare sample of the working class song tradition of Finnish-speaking people living in northern Sweden. It was written in Pajala during the 1930 - 1931 roadworkers' strike. The first labor union of Pajala was established in 1931. In the autumn of 1931, after the National Road Administration had refused to negotiate on wages, the workers called for a strike that continued until spring 1932. The name Anttila in the 4th stanza refers to a person who was recruiting scabs during the strike.«

The Torne is a river in northern Finland and Sweden and, since the annexation of Finland to the Russian Empire in 1809, the official border between the two countries. Throughout history,... (continua)
Taaskin tuli, tuli laulettavaks'
(continua)
inviata da Juha Rämö 10/11/2021 - 13:12
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Diáspora

Diáspora
(2017)
Acalmou a tormenta
(continua)
6/11/2021 - 13:01
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Aria di scirocco

Aria di scirocco
2021

Aria di Scirocco pone le attenzioni sulla Sicilia. Il messaggio è quello di denuncia verso tutto il marcio che invade la loro terra d’origine [e mette] in primo piano lo sfruttamento della Sicilia

Uscito Aria di Scirocco, il nuovo singolo degli Original Sicilian Style - eventireggae.it

Ritmo e denuncia sociale si fondono tra siciliano, italiano ed inglese per raccontare attraverso la voce e le note di Vito, La Rizzo, Lorca Assassina, Maestro Garofalo, Salvo Privitera, Roberto Fiore, Turi Di Natale ed Enrico Caruso tutto il marcio che c’è in Sicilia. Una melodia che punta il dito contro lo sfruttamento della nostra terra invasa e depredata dalla propria dignità e soffocata da un’aria di scirocco opprimente

Aria di scirocco, la Sicilia reggae degli Original Sicilian Style - SicilyMag
Rapila sta potta accussi trasi pocu d'aria
(continua)
inviata da Natale Adornetto 4/11/2021 - 17:52
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Sinners, Saints and Fools

Sinners, Saints and Fools
(2021)
dall'album "In These Silent Days"

C'era una volta un uomo timorato di Dio, che non perdeva occasione per dichiararsi cristiano e predicare la sua morale. Verso chi arrivava disperato nel suo paese fuggendo dalla fame e dalle guerre, questo "buon cristiano" non provava alcuna pietà. Non hai i documenti. Ci sono regole e leggi da seguire. Non si fanno eccezioni. Non possiamo accoglierli tutti qui da noi.

Ma un giorno, come tutti, anche quest'uomo morì. Proprio come diceva la sua religione, si ritrovò davanti alle Porte del Cielo. Ma le porte erano chiuse e il Paradiso era circondato da un alto muro. Chi di dovere parlò severamente: "Non hai seguito le regole, non è che possiamo far entrare tutti qui da noi", gli disse, indicando giù, verso l'inferno. Non si fanno eccezioni.


To me, there’s nothing on planet Earth more maddening than the religious right’s rejection of displaced people.... (continua)
Where the winds of change were blowin', there lived a God-fearing man
(continua)
6/10/2021 - 21:34
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Un'ombra che vaga

Un'ombra che vaga
[1972]
Album: Frontiera


Con un originale logo in perfetto stile fumettistico la label Help! viene fondata sul finire degli anni sessanta dal musicista-produttore Gianni Dell’Orso, figura di spicco dell’entourage della RCA Italiana nonché patron della GDM Music (progetto tutt’oggi attivo specializzato in soundtracks). Contraddistinto dalla presenza di band di provenienza teutonica (dalla psichedelia dei bavaresi Sub al beat targato Hamburg dei Rattles) il catalogo a 33 giri Help! conta solo dieci titoli (le pubblicazioni si interruppero definitivamente nel 1975) anche se tra questi gli ultimi due lavori in ordine cronologico risultano meritevoli di molto più di una semplice considerazione. Distribuiti nel 1972 gli album in questione portano la firma di due formazioni legate al fervido scenario pop italiano (anche se in seguito il contesto al quale appartengono verrà ridefinito prog): Quella... (continua)
Si sono accese le luci,
(continua)
inviata da Dq82 30/9/2021 - 13:13
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Anche io sono un uomo

Anche io sono un uomo
[1972]
Album: Frontiera


Con un originale logo in perfetto stile fumettistico la label Help! viene fondata sul finire degli anni sessanta dal musicista-produttore Gianni Dell’Orso, figura di spicco dell’entourage della RCA Italiana nonché patron della GDM Music (progetto tutt’oggi attivo specializzato in soundtracks). Contraddistinto dalla presenza di band di provenienza teutonica (dalla psichedelia dei bavaresi Sub al beat targato Hamburg dei Rattles) il catalogo a 33 giri Help! conta solo dieci titoli (le pubblicazioni si interruppero definitivamente nel 1975) anche se tra questi gli ultimi due lavori in ordine cronologico risultano meritevoli di molto più di una semplice considerazione. Distribuiti nel 1972 gli album in questione portano la firma di due formazioni legate al fervido scenario pop italiano (anche se in seguito il contesto al quale appartengono verrà ridefinito prog): Quella... (continua)
Sì tu, ragazzo
(continua)
inviata da Dq82 30/9/2021 - 13:11
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Uomini E Illusioni

Uomini E Illusioni
[1972]
Album: Frontiera

Con un originale logo in perfetto stile fumettistico la label Help! viene fondata sul finire degli anni sessanta dal musicista-produttore Gianni Dell’Orso, figura di spicco dell’entourage della RCA Italiana nonché patron della GDM Music (progetto tutt’oggi attivo specializzato in soundtracks). Contraddistinto dalla presenza di band di provenienza teutonica (dalla psichedelia dei bavaresi Sub al beat targato Hamburg dei Rattles) il catalogo a 33 giri Help! conta solo dieci titoli (le pubblicazioni si interruppero definitivamente nel 1975) anche se tra questi gli ultimi due lavori in ordine cronologico risultano meritevoli di molto più di una semplice considerazione. Distribuiti nel 1972 gli album in questione portano la firma di due formazioni legate al fervido scenario pop italiano (anche se in seguito il contesto al quale appartengono verrà ridefinito prog): Quella... (continua)
Treno, corri lontano
(continua)
inviata da Dq82 30/9/2021 - 13:06
Video!

Ancora una notte

Ancora una notte
[1972]
Album: Frontiera


Con un originale logo in perfetto stile fumettistico la label Help! viene fondata sul finire degli anni sessanta dal musicista-produttore Gianni Dell’Orso, figura di spicco dell’entourage della RCA Italiana nonché patron della GDM Music (progetto tutt’oggi attivo specializzato in soundtracks). Contraddistinto dalla presenza di band di provenienza teutonica (dalla psichedelia dei bavaresi Sub al beat targato Hamburg dei Rattles) il catalogo a 33 giri Help! conta solo dieci titoli (le pubblicazioni si interruppero definitivamente nel 1975) anche se tra questi gli ultimi due lavori in ordine cronologico risultano meritevoli di molto più di una semplice considerazione. Distribuiti nel 1972 gli album in questione portano la firma di due formazioni legate al fervido scenario pop italiano (anche se in seguito il contesto al quale appartengono verrà ridefinito prog): Quella... (continua)
Ancora una notte e il treno partirà,
(continua)
inviata da Dq82 30/9/2021 - 12:56
Video!

Africa

Africa
2016
L'arrivo
“Boko Haram ha lasciato tante ferite nei nostri cuori!
(continua)
inviata da Dq82 29/9/2021 - 18:19
Video!

L'ai traversà

L'ai traversà
2016
L'arrivo
L’ai traversà quasi tut’an cuntinent,
(continua)
inviata da Dq82 29/9/2021 - 18:16
Video!

Mare di Sicilia

Mare di Sicilia
2018
Griots
Adattamento del canto popolare “Mare di Livorno”

[...] si è fatto uso di parodie che è una cosa molto viva nella musica popolare, tipo "mamma mia dammi cento lire che in America voglio andar" che diventa "mamma mia dammi cento euro che in Italia io voglio andar" è geniale perché è un modo per comunicare e far vedere che i tempi possono cambiare ma la gente è sempre quella, una volta eravamo noi a spostarci adesso sono loro e quindi che differenza c’è? [...]oppure “Mare di Livorno” che diventa “Mare di Sicilia”, quel canto è una parodia tratta da alcuni stornelli toscani attestati già nel Cinquecento ma diffusi anche in altre Regioni italiane che avevo trovato io in alcune registrazioni sul campo negli archivi sonori dove lavoravo [...] e l’abbiamo proposto per il repertorio

(Flavio sezione fiati del Coro Moro, citato in Coro Moro e Coro Voci dal Mondo: storie di musica negli studi sulle migrazioni, tesi di laurea di Luca Haddad)
M'affaccio alla finestra e penso al mare...
(continua)
inviata da Dq82 29/9/2021 - 18:06
Video!

La morte bianca (Tarantata dell'Italsider)

La morte bianca (Tarantata dell'Italsider)
[1976]
Parole e musica di Antonio Infantino
Nell'album "La Morte Bianca - Tarantata dell'Italsider", con il Gruppo di Tricarico (o I Tarantolati di Tricarico), Fonit Cetra / Folkstudio

"La morte bianca" è il secondo disco attribuito ad Antonio Infantino e al suo Gruppo di Tricarico. Viene pubblicato dall'etichetta Folkstudio nel 1976 e distribuito dalla Fonit Cetra. Come sempre questo vinile non è stato ristampato negli anni a seguire. Il lato A del disco contiene la lunga suite "La morte bianca (Tarantata dell'Italsider)", una denuncia sulle morti nei luoghi di lavoro e sullo sfruttamento dei lavoratori nello stabilimento Italsider di Taranto. E' forse il testo più politico scritto da Infantino. "Stare lì, in trance, davanti alla macchina. All'improvviso arriva la morte in fabbrica, arriva la morte bianca". Con questo brano il Gruppo di Tricarico raggiunge la vetta più alta della canzone... (continua)
no no
(continua)
inviata da Dq82 29/9/2021 - 11:22




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