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Percorso La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù

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Ehi Capitano

Ehi Capitano
2018
Testo di Jacopo Fo
Musica di Erriquez


Perché tutti vogliono salvare queste profughe?
La storia di un gruppo di immigrate fortunate arrivate sulle coste italiane.

CON LA NUOVA CANZONE DELLA BANDABARDO’!!!

Come possiamo parlare alle persone che sono convinte che il primo problema dell’Italia siano i profughi extracomunitari neri?
Hai voglia a dirgli che forse la nostra emergenza sono le mafie, la burocrazia, la lentezza della giustizia, la corruzione e la stupidità. Hanno la mente chiusa come il cuore. Basta leggere certi post che inondano lo spazio dei commenti agli articoli che forniscono numeri indiscutibili e che fanno appello alla solidarietà umana e al buon senso.

Per cercare di sciogliere i blocchi emotivi che stanno dietro questa cultura della paura non ci resta che usare l’antica arma del ribaltone comico e smascherare così il razzismo, a volte inconscio, che alimenta... (continua)
Oh capitano c'è un gommone in mezzo al mare
(continua)
inviata da Dq82 26/11/2018 - 20:15
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La Fábrica

La Fábrica
(2018)
Game over
No te puedes quejar
(continua)
inviata da Dq82 23/11/2018 - 11:06
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Lampedusa

Lampedusa
(2015)
Album: Alles Draait
Testo di Ilja Leonard Pfeijffer
Musica di Ellen Ten Damme
De gouden zon scheen op de rode aarde, de hele wereld feestte, jij had pech
(continua)
21/11/2018 - 13:02
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Norman

Norman
2012

Album: Auff!!

La canzone fa riferimento al fatto di cronaca accaduto all'Università di Palermo il 13 settembre 2010 quando Norman Zarcone, dottorando in filosofia, si suicidò gettandosì dal settimo piano dell'edificio.

“Norman/Primavera a Praga/il fuoco di Jan Palach te lo ricordi?” chiede la voce narrante a Norman Zarcone, nell’omonima “Norman”. Zarcone è, o meglio era, un giovane ricercatore universitario di 27 anni, morto suicida nel 2010 come Palach, non dandosi fuoco bensì gettandosi dal settimo piano dell’Università di Lettere e Filosofia di Palermo. Fu il suo modo di protestare, di scuotere un sistema marcio dominato dalle baronie. Un gesto per niente fine a sé stesso, come quello di Palach che provò a scuotere i suoi connazionali. “Poiché i nostri popoli sono sull’orlo della disperazione e della rassegnazione, abbiamo deciso di esprimere la nostra protesta e di scuotere la... (continua)
Dottorando in filosofia
(continua)
19/11/2018 - 21:52
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Electronic Plantation

Electronic Plantation
(1999)

Una delle due canzoni originali presentate dal supergruppo No W.T.O. Combo durante le proteste contro il W.T.O. a Seattle. Poi ripresa da Jello Biafra & the Guantanamo School of Medicine
Ya-Ha-Ha
(continua)
18/11/2018 - 19:03

Partenza e vita dei Maremmani

anonimo
Testo reperito in questa pagina
Un saluto mi parte dal mio cuore
(continua)
inviata da adriana 17/11/2018 - 17:41

Dall’Italia Mafalda partiva

Dall’Italia Mafalda partiva
Probabilmente sulla stessa aria de Il tragico naufragio del vapore Sirio

Il testo si riferisce al naufragio del transatlantico "Principessa Mafalda", avvenuto il quindici ottobre 1927 a ottanta miglia dalle coste del Brasile, a causa di una falla. Per 19 anni la nave trasportò migliaia di lavoratori stipati in angusti spazi e centinaia di benestanti verso il Nuovo Mondo. Il disastro, annunciato più volte dagli addetti ai lavori a causa delle cattive condizioni della nave, causò la morte di 314 persone ed ebbe grande eco sulla stampa internazionale.
Da :MUCGT - Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina
Dall'Italia Mafalda partiva
(continua)
inviata da adriana 17/11/2018 - 16:55
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Arcobaleno di pace (Là sulla risaia è nato un bel mattino)

Arcobaleno di pace (Là sulla risaia è nato un bel mattino)
[1960]
Scritta da Pietro Besate e sempre interpretata dal Coro delle Mondine di Trino Vercellese
Nel volume intitolato “Senti le rane che cantano: canzoni e vissuti popolari della risaia”, di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Donzelli editore, 2005.
Là sulla risaia è nato un bel mattino
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2018 - 14:58
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Rosso Malpelo

Rosso Malpelo
2015
Disciplina Sperimentale EP

Brano tratto dal primo Ep di Nasta Mc al secolo Marco Anastasio, ora più noto come Anastasio di XFactor.
Non è questo il luogo per discutere dei talent. Ogni tanto esce anche qualche bravo artista. Questo EP è stato inciso anni fa, a soli 18 anni.

Rosso Malpelo è una novella di Giovanni Verga, che narra di un ragazzo che lavora in una cava di rena rossa.
Lo chiamavano Malpelo, il tale di cui oggi scrivo
(continua)
inviata da Dq82 16/11/2018 - 13:48
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Banan

Banan
[2018]
Parole e musica di Jacek Kleyff
Jacek Kleyff chitarra + metronomo, registrato su dittafono.
Il testo trascritto ad orecchio da YT.

inedito
Rośnie banan, rośnie
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 16/11/2018 - 01:17

La galleria del Sempione

anonimo
La galleria del Sempione
[fine 800/inizio 900]
Trovo questo brano come cantato dal Coro Valdossola in un concerto del 2010 per le celebrazioni del 150° anniversario dell'unità d'Italia.

Le prime tre strofe risalgono agli anni della costruzione del tunnel del Sempione, tra il 1898 ed il 1905, anno della sua inaugurazione. Si veda al proposito Un dì di maggio alle undici di notte. Ma l'ultima strofa è un'aggiunta posteriore, facendo riferimento alle battaglie sul Grappa (novembre 1917 e ottobre 1918) nel corso della Grande Guerra.

Morti in pace di lavoro, morti in guerra di mitraglia... non credo che allora molte vedovelle abbiano poi potuto consolarsi...
La Galleria del Sempione l'è la rovina della gioventù,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/11/2018 - 21:40

America

anonimo
Testo reperito in questa pagina
Nell’America che siamo arrivati
(continua)
inviata da adriana 15/11/2018 - 19:41
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L'Emigrante

anonimo
Testo reperito in questa pagina
Io son partito una sera al chiaro di luna
(continua)
inviata da adriana 15/11/2018 - 19:12

I frà 'd San Bernardin

anonimo
I frà 'd San Bernardin
[1917]
Testo piemontese risalente alla Rivolta del Pane di Torino, 21-24 agosto 1917
Nel volume "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Neri Pozza editore.

Sull'insurrezione operaia di Torino del 1917 contro la guerra e contro la fame si veda Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo).
Qui basti ricordare che le due strofette in piemontese si riferiscono ad un episodio contestuale a quella rivolta, quando il 23 agosto la gente assalì, saccheggiò e bruciò il convento e la chiesa di San Bernardino nel quartiere Borgo San Paolo. Ciò avvenne perchè solo qualche tempo prima i frati avevano brutalmente malmenato, e forse seviziato, alcuni ragazzini che si erano introdotti nell'orto del convento per rubare della frutta...

Questo il racconto da "Storia di Torino operaia e socialista", di Paolo Spriano, 1972, p.... (continua)
I frà 'd San Bernardin
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/11/2018 - 17:37

Ma parliamo dunque di questi imboscati

anonimo
Ma parliamo dunque di questi imboscati
[1914-18]
Un canto raccolto negli anni 60 a Novara e ad Arzignano (VI), presente nel volume "E non mai più la guerra", di Cesare Bermani e Antonella De Palma, pubblicato dalla Società di mutuo soccorso Ernesto de Martino nel 2015

Riportato anche in "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Neri Pozza editore.

Nella propaganda ufficiale la figura dell'imboscato era assimilata a quella del disertore, traditori della patria. Già nelle trincee il sentimento era diverso, che gli imboscati erano gli ufficiali nelle retrovie e i signori e i ministri che tiravano i fili della guerra stando a casa "con le loro mogli sui letti di lana", come recita un'altra strofetta di quel periodo. Ma qui la coscienza di classe e insieme la lucida consapevolezza che un lavoratore non può che essere contro la guerra trasformano l'operaio/imboscato... (continua)
Ma parliamo dunque di questi imboscati
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2018 - 21:06
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Di mamme ce n'è una sola

Di mamme ce n'è una sola
[1973]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Francesco Guccini
Album: Opera Buffa

Una canzone serissima.
Profonda riflessione dell' Anonimo Toscano del XXI Secolo.

Devo confessare, poi che ho avuto anch'io, veramente, un periodo in cui da...insomma, da uno che pensava che Opera Buffa di Guccini Francesco fu Ferruccio, anno 1973, fosse un album di canzoni “goliardiche” o roba del genere, un divertissement che tale Pier Farri spinse il barbuto modenese a incidere con le canzoni più o meno improvvisate alla famosa & felsinea Osteria delle Dame (anche se in parte furono registrate al Folkstudio di Roma, e una, il Bello, era stata affidata tre anni prima nientemeno che a Lando Buzzanca). Niente di più errato, come il tempo ha dimostrato ampiamente. Altro che goliardia, altro che improvvisazione, altro che divertissement, altro che osterie: queste sono... (continua)
Devo confessare, poi che ho avuto anch'io, veramente, un periodo in cui da... da bello di balera, cioè, non ero molto bello, in realtà, no, allora, mi ricordo, con... con agghiacciante terrore, che circolavo con una giacca di jersey blu con dei risvoltini azzurri, qui, filettati, occhiale nero e cravatta rossa con i titoli dei giornali in cima, che è una cosa... Giuro. Giuro, ho fatto anche questo, ho fatto anche questo. Ero molto giovane, però, e... no, da questo periodo però viene tutta la mia conoscenza di canzoni di... direi, d'epoca. E anch'io ho concepito un certo periodo in cui ho scritto canzoni di questo genere. E' stata una specie di crisi, no? E una di queste è una canzone che... così, direi, risolve un annoso problema, cioè quello che riguarda la mamma...
Come una capinera,
S... (continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 11/11/2018 - 22:14
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Fiat voluntas FIAT

Fiat voluntas FIAT
[2012]
Scritta da Mario Incudine, Mario Saroglia e Giuseppe “Pippo” Rinaldi (Kaballà).
Nell'album "Italia talìa"
Avanti populu senza riscossa
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/11/2018 - 20:31
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Escusè muà pur mon franzè

Escusè muà pur mon franzè
[2012]
Scritta da Mario Incudine e Mario Saroglia.
Nell'album "Italia talìa"

Canzone d'amore ad una donna belga, che un minatore siciliano ha abbandonata per far ritorno a casa sua, inseguito dai fantasmi dei suoi compagni morti nelle viscere di Marcinelle, e lui unico sopravvissuto...
Ma sher Luise
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/11/2018 - 20:16
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I bambini del mare

I bambini del mare
Ho ripreso il testo da questa pagina
I bambini del mare hanno gli occhi di conchiglia,
(continua)
inviata da Silva 4/11/2018 - 14:02
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Gånglåt från Sörgården

Gånglåt från Sörgården
[1990]
Text och musik/Lyrics and music: Björn Afzelius
Album: Tusen Bitar

Björn Afzelius wrote the following notes in his 95 Sånger (95 Songs) book:

"Sången skrevs vid Berlinmurens fall. Allt skulle bli så bra, om bara nyliberlismen fick härja fritt. Det blev inte så. Klassklyftorna, korruptionen och brottsligheten i Östeuropa blev snabbt långt värre än i Väst. Och nu stänger vi snart ute dem som vi unnade ett liv i frihet - Östeuropéerna. Annars tar de kanske våra jobb, säjer vi"

"The song was written during the fall of the Berlin Wall. Everything would be good, if only the neoliberalism was allowed to prevail. It did not happen. Class fissures, corruption and crime in Eastern Europe soon became far worse than in the west, And now we soon close out those who we begrudged a life in freedom - Eastern Europeans. Otherwise they may take our jobs, we say."
Världen är inte längre sej lik,
(continua)
inviata da Ceil Herman 4/11/2018 - 05:30
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The Ballad of John Henry

The Ballad of John Henry
Who killed John Henry, In the battle of sinners and saints
(continua)
inviata da Federico Mina 3/11/2018 - 14:16
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Die Grenze

Die Grenze
[1982]
Parole di Kora – Olga Jackowska
Musica di Marek Jackowski
Dal secondo album di studio "O!"
Il testo dal sito ufficiale

Un brano che è il frutto di collaborazione tra il gruppo Maanam e la sua leader Kora Jackowska con il grande trombettista Tomasz Stańko, che in breve lasso di tempo ci hanno lasciati entrambi nell'estate di quest'anno. Sul lato B dell'album il brano "Die Grenze" è seguito da un piccolo assolo di Stańko intitolato "Zwierzę" (Animale).

Kora Jackowska (8 giugno 1951 – 28 luglio 2018)

Tomasz Stańko (11 luglio 1942 – 29 luglio 2018)

L'ultimo addio a Kora

https://www.youtube.com/watch?v=Gjol_1XAguc
Granice
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 3/11/2018 - 11:28
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Poemino Guevara e Alì

Poemino Guevara e Alì
5 ottobre 2018

David Riondino ( testi e lettura)
Fabrizio de Rossi Re (pianoforte e voce)
Leonardo Cesari ( percussioni)
Registrazione Leo Cesari - Roma 2018


Aderisco alla manifestazione che si svolge domani a Riace, aldilà dei se e dei ma, che non possono che essere molti, come ogni volta che un caso da particolare diventa simbolico. È evidente infatti che il problema trascende il sindaco, così come è evidente che un sindaco debba fare il sindaco: il problema non si porrebbe se la trasgressione non si tirasse dietro molti temi strategici. Prendo quindi l’occasione per pubblicare un poemetto che composi nell’ottobre dell’anno scorso, in coincidenza con il 50º anniversario dell’uccisione di Ernesto Che Guevara. Qui lo troviamo al Lampedusa, a conversare con i migranti…… David Riondino
“…nati non foste a viver come bruti…”
(continua)
inviata da adriana 3/11/2018 - 09:29
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La rivolta dell'Arneo

La rivolta dell'Arneo
2014
Psychedelic trance tarantella

L'occupazione dell'Arneo è stato un momento di lotta e protesta che i contadini del Salento ingaggiarono perché venisse incluso nel progetto di riforma agraria anche l'agro di Arneo. Questa serie di occupazioni simboliche si snodò in due fasi: la prima fra il 1944 e 1949, la seconda fra il 1950 e 1951. Generalmente quando si parla di Occupazione dell'Arneo ci si riferisce a questa seconda fase.
Ne simu straccati allu sule ogni giurnu a faticare
(continua)
inviata da Dq82 31/10/2018 - 15:11
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Canto degli emigranti

Canto degli emigranti
2014
Psychedelic trance tarantella
Scurdammene du sule, scurdammene du mare
(continua)
inviata da Dq82 31/10/2018 - 14:59
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Ifall dom många går ihop

Ifall dom många går ihop
[1997]
Text och musik/Lyrics and music Björn Afzelius
Album: Tankar vid 50

"Ifall dom många går ihop" is on the Tankar vid 50 (Thoughts at 50) album, released 2 years before his death at the age of 52. A passionate cry for change, it is thematically consistent with the protest songs he wrote throughout his career,
Tro inte på dom
(continua)
inviata da Ceil Herman 20/10/2018 - 00:10
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Amerika

Amerika
[1990]
Text och musik/Lyrics and music: Björn Afzelius
Album / Albumi: Tusen Bitar

Björn Afzelius wrote the following comments about this song in his 95 Sånger (95 Songs) book:
Björn Afzelius commentò cosí la canzone nel suo libro “95 Sånger” (95 canzoni):

"När spanjorerna 1492 kom till Karibien grundlades ett terrorvälde mot indianerna i nästan hela Latinamerika som man tydligt kan se följderna av än idag. Sången skrevs inför 500-årsminnet av detta förödande europeiska plundringståg."

"When the Spaniards in 1492 came to the Caribbean, they founded a Terrorist Empire against the Indians in almost all of Latin America which one can clearly see the consequences of even today. The song was written before the 500 year's anniversary of this devastating European foray."

“Quando gli spagnoli nel 1492 arrivarono nei Caraibi, fondarono un impero del terrore contro gli Indios in quasi tutta... (continua)
Båten är liten men sikten är god,
(continua)
inviata da Ceil Herman 18/10/2018 - 00:09
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Islands of Soul

Islands of Soul
(1991)
dall'album "The Soul Cages"
Parole e musica di Sting
Words and music by Sting

«Per tre anni non sono riuscito a scrivere canzoni. Niente, dalla mia testa non usciva nulla ed ero molto spaventato. Ho considerato la mia vita e mi sono detto: non ho più nulla da dire o ho paura di dire qualcosa? Ho ripensato alla mia vita dall'inizio chiedendomi qual'è stato il mio primo ricordo. La prima immagine che ricordi è una grande nave, e con quella immagine in mente le parole sono arrivate come un fiume in piena. In tre settimane ho scritto i testi di The Soul Cages, un disco molto personale.»
(Sting, 14 gennaio 1991)

La traccia di apertura dell'album, Island of Souls, racconta la storia di Billy, il primogenito di una famiglia di rivettatori. Mentre guarda salpare le navi che suo padre ha contribuito a costruire, Billy sogna di prenderlo con sé e fuggire assieme a lui via mare; i suoi... (continua)
Billy was born within sight of the shipyard
(continua)
14/10/2018 - 23:46
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Kampen kräver många år

Kampen kräver många år
[1974]
Parole e musica / Text och musik
Lyrics and music / Paroles et musique
Sanat ja sävel: Björn Afzelius
Album: Vem är det som är rädd?


English translation by Ceil Herman

Björn Afzelius' "Kampen kräver många år" on his very first album, "Vem är det som är rädd?" (1974), is consistent with the anti-war and protest Folk/Rock songs he wrote during his 25 year career. Often coupling strong lyrics with catchy tunes, this song is a good example.
[Ceil Herman]
Kampen kräver många år
(continua)
inviata da Ceil Herman 13/10/2018 - 20:17
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Can't Truss It

Can't Truss It
[1990]
Scritta da Carlton Ridenhour, Stuart Robertz, Gary "G-Wiz" Rinaldo e Cerwin "C-Dawg" Depper.
Nell'album "Apocalypse 91… The Enemy Strikes Black", pubblicato nel 1991
Testo trovato su Genius

Il sistema di sfruttamento capitalistico non è tanto diverso da quello schiavistico, è una sua evoluzione. E in America quelli che hanno sempre pagato un caro prezzo, sotto entrambi i sistemi, sono i neri. Si parla sempre dell'Olocausto ebraico ma nessuno parla mai dell'Olocausto dei neri in America... così diceva Carlton Ridenhour, in arte Chuck D, in un'intervista dell'epoca...
Here come the drums, music
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/10/2018 - 22:08
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Ho visto gente lavorare

Ho visto gente lavorare
Album: Che aria tira (2013)

Testi: Salvatore De Siena
Musica: Salvatore De Siena, Amerigo Sirianni, Mimmo Crudo

Prende spunto dalla tragedia della fabbrica ThyssenKrupp di Torino per denunciare la strage di lavoratori sui luoghi di lavoro.
Ho visto gente che andava sempre a lavorar
(continua)
9/10/2018 - 21:23
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Até quando esperar

Até quando esperar
[1985]
Scritta da Philippe Seabra, André X e Gutje
Canzone che apre "O Concreto Já Rachou", l'album d'esordio di questa punk rock band da Brasilia
Não é nossa culpa nascemos já com uma bênção
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/10/2018 - 13:06
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L'emigrant

L'emigrant
1911
Testo e musica di Arturo Zardini
Un dolôr dal cûr mi ven
(continua)
inviata da Dq82 8/10/2018 - 13:05
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A Riace

A Riace
(2018)


Sentite io vi devo dire una cosa a cui tengo molto, sta accadendo una cosa che dobbiamo seguire assolutamente, Mimmo Lucano sindaco di Riace sta facendo sciopero della fame, lo sapete perché?
Lui ha fatto un esperienza, la più bella del mondo osannata da tutti, lui ha fatto un accoglienza di migranti da anni e ha salvato il suo paese e ha salvato i migranti. Loro hanno ricostruito le case e il paese ora e’ nuovo e son tutti contenti, e che facciamo noi? gli tagliamo i fondi, lui ha fatto attività culturali di tutti i tipi, è un'esperienza simbolo che gira per il mondo, tranne che in Italia e che facciamo gli tagliamo i fondi….

Giovanna Marini


Così scriveva un mese fa Giovanna Marini. Ora lo Stato fa molto peggio che tagliare i fondi, il sindaco Domenico Lucano è stato arrestato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Nell'Italia di oggi chi pratica accoglienza e solidarietà... (continua)
In Calabria è un paese che sa sperare bene,
(continua)
inviata da Lorenzo 2/10/2018 - 22:29
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Mare Nostrum (Don't Leave Shore)

2016
Written by Allan J Begg, performed by Elvers

Written whilst on holiday in Cyprus in spring 2015 just after the UK announced that they were withdrawing naval support for an Italian-led search and rescue operation in the Mediterranean called Mare Nostrum ("Our Sea'). The reasoning was that the likelihood of rescue was deemed a "pull-factor" for refugees and migrants to set sail. The inference being that if we let enough drown they'll soon get the message and decide to stay on shore. I suppose it seemed like a good idea at the time.

Of course desperate people fleeing genocide, brutal civil wars and extreme poverty will take pretty short odds if there's a chance of reaching safety or comfort and the people taking their money to send them out to sea in leaking wrecks don't care where the passengers end up.

Shortly thereafter a boat carrying almost a thousand refugees sank whilst being... (continua)
Oh the end here it comes
(continua)
inviata da Dq82 25/9/2018 - 17:29
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Solcare il mare

Solcare il mare
2017
Nuovo Cantacronache Volume Uno (Materiali Musicali/Irma Group)

Nato nel 1957 a Torino con lo scopo di valorizzare il mondo della canzone popolare attraverso l’impegno sociale, il Cantacronache ha raccontato l’Italia del dopoguerra, attraverso le voci di Fausto Amodei, Michele Straniero, Sergio Liberovici, Emilio Jona, Margot Galante Garrone, con uno spirito critico ed anticonformista, consegnando alla memoria collettiva fatti e momenti della storia sociale e politica, ed avvalendosi della collaborazione di scrittori come Italo Calvino, Mario Pogliotti, Franco Fortini, Umberto Eco e Gianni Rodari. A distanza di sessant’anni, e con la supervisione dell’indomita Margot Galante Garrone, il Cantacronache torna in vita, grazie alla collaborazione nata tra il comitato editoriale de “Il Cenacolo di Ares”, Materiali Musicali e Irma Records, per un progetto che vedrà succedersi ben cinque album... (continua)
Vorrei solcare il mare
(continua)
inviata da Dq82 25/9/2018 - 15:05
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Douce France

Douce France
Versione ripresa nel 1984-85 (incisa in studio nel 1986) dal gruppo Carte de séjour della famosa canzone di Charles Trénet scritta nel 1943 e incisa nel 1947.


Il vero significato della cover di "Douce France" dei Carte de séjour non ha proprio niente di dolce

traduzione parziale di un articolo di Manuel Perreux

Il cantante Rachid Taha, morto lo scorso 12 settembre, ha conosciuto grandi momenti di gloria nella sua carriera, ma la sua idea più provocatoria e originale non è stata ben compresa, quando negli anni '80 incide una versione di Douce France con il suo grupppo Carte de séjour.

La band si era formata a Lione nel 1981 e comprendeva Rachid Taha, paroliere, cantante, percussionista e porta parola del gruppo. In un periodo in cui la Francia rinforzava le sue leggi sull'immigrazione, dove i magrebini erano rappresentati mediaticamente come dei fannulloni, ambigui e potenzialmente... (continua)
Il revient à ma mémoire des souvenirs familiers
(continua)
23/9/2018 - 10:09
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I Am So Weary (Song for Refugees)

2012
I am so weary, so very tired. I Can’t even say my name.
(continua)
inviata da Dq82 19/9/2018 - 17:08
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Norwich Gaol

Norwich Gaol
Grazie per i commenti gentili e generosi!
Phil 18/9/2018 - 20:39
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
6f. Bella chao (versione spagnola di Diego Moreno)
6f. Bella chao (Spanish version by Diego Moreno)




La versione di Diego Moreno è, in linea di massima, una derivazione delle versioni spagnole già esistenti, solo con qualche piccolissima modifica. Quel che la rende veramente importante, è che è la versione utilizzata originariamente per “La casa de papel” (La casa di carta), il serial spagnolo che ha ottenuto un successo planetario e che, va detto, ha fatto conoscere Bella Ciao anche laddove non era mai stata conosciuta, rendendola una canzone globale.

Diego Moreno's version is basically an offspring of the already existing versions in Spanish, only with a number of definitely slight changes. What makes it really important, is its original use for the Spanish TV serial “La casa de papel” (Paper house), a planetary success that made the song globally known even in parts of the world where it was virtually unknown. [RV]
Esta mañana, me he levantado,
(continua)
inviata da Dq82 13/9/2018 - 18:34
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
4f. Bella Ciao (versione inglese di Marc Ribot feat. Tom Waits)
4f. English version by Marc Ribot feat. Tom Waits


Da / From: Songs Of Resistance 1942-2018
(2018)

BELLA CIAO (GOODBYE BEAUTIFUL)
(continua)
inviata da Dq82 13/9/2018 - 14:51
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I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night

I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night
ISLANDESE / ICELANDIC
Íslenskir textar
JOE HILL
(continua)
inviata da Rikarður V. Albertsson 6/9/2018 - 19:58
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C.P.T.

C.P.T.
2012
Ulteriori
Le senti quelle urla?
(continua)
inviata da Dq82 5/9/2018 - 20:00
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Avevi sempre in mente il vento

Avevi sempre in mente il vento
2017

Samìa Yusuf Omar è una ragazza somala che sfidando intimidazioni, minacce di morte, rischi e i limiti imposti dai fondamentalismi islamici del suo paese, arrivò a correre (magrissima e con le scarpe regalatele dalla squadra di atletica sudanese) i 200 metri alle Olimpiadi di Pechino nel 2008.

Rientra in Somalia nell'indifferenza più totale costretta a nascondere e a negare pubblicamente il fatto di essere un'atleta, ma con quel pensiero fisso e quella gran voglia di tornare a correre.
Samìa morirà annegata nell'aprile del 2012 cercando di raggiungere le coste italiane su un barcone di migranti per inseguire il suo sogno: partecipare alle Olimpiadi di Londra.
La vita di Saamiya Yusuf Omar è stata raccontata nel romanzo Non dirmi che hai paura, scritto da Giuseppe Catozzella.
Dove porta questo vento Samìa
(continua)
inviata da Dq82 2/9/2018 - 12:21
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Gwerz ar vezhinerien

Gwerz ar vezhinerien
Denez Abernot ha pubblicato un unico album solista nel 1998. Tri Miz Noz. Tre Mesi Notte. Breton Blues. A quella del cantante avrà senza dubbio preferito l'occupazione di insegnante, pittore, attore di teatro o capitano di barche sulla linea Le Conquet-Ouessant....

"Ahimè, la tempesta soffia alla mia soglia e tutti i vicini hanno chiuso bene la porta, ad ogni estremità dell'isola vedo la luce del faro...quando la tua casa tremerà per volontà della guerra come fa la nave bordo a bordo nel mare di vento, quando la tua testa cascherà e il tuo occhio sarà secco, ci ritroveremo alla finestra più alta...i re e le regine marciranno nei loro pizzi e le tempeste faranno il giro dell'isola..."

Peccato, perchè lo trovo davvero formidabile quando racconta la storia di Anjelina Gonideg:

https://www.google.com/search?q=Anjeli...

"Avremo ancora, ne sono certo, piaceri e dispiaceri. Tra Douarnenez e... (continua)
Flavio Poltronieri 22/8/2018 - 20:33
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We Work The Black Seam

We Work The Black Seam
Italian translation by Riccardo Venturi
Traduction italienne de Riccardo Venturi
Riccardo Venturin italiankielinen käännös

20.08.2018 22:45
LAVORIAMO INSIEME AI BACINI CARBONIFERI
(continua)
20/8/2018 - 22:47
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Contessa

Contessa
Pietrangeli chi? Quello poi passato a libro paga di Silvio?
ted 15/8/2018 - 16:46
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La ballata del bracciante

La ballata del bracciante
[2018]

Testo reperito in questa pagina

2022
Klandestino
Ritorno a casa questa sera
(continua)
inviata da adriana 14/8/2018 - 08:10
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Einheitsfrontlied

Einheitsfrontlied
First, I don't quite see that this Einheitsfrontlied is an "anti-war" song. Couldn't it as well be seen as a pro-civil-war song?

Secondly, the "no slaves" part of the song reminds to me the forced labour system of the Soviet Gulag. Didn't Brecht and Eisler know about this?
Rainer Moeller 12/8/2018 - 01:16
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L'amaro sapore del sale

L'amaro sapore del sale
(2018)
feat. Silvia

Registrazione e Mixaggio a cura di Suhan Bullet Studio Saronno Illustrazione a cura di Andrea Spinelli Art


“L’ispirazione per la stesura del brano è venuta in modo naturale – racconta Daniele Maiellaro in arte FLOD – perché le migrazioni ci appartengono come cittadini del mondo e come italiani. Siamo stati migranti anche noi e troppo spesso lo dimentichiamo. Questi ragazzi e ragazze sono costretti a scappare da situazioni terribili, ho avuto modo di conoscerne diversi che mi hanno raccontato la loro esperienza. Tutto quello che succede in questi giorni è incredibile, ormai siamo a un livello di fomentazione del razzismo pericoloso. Sono sempre convinto che esista solo la razza umana e non altre 10 o 100 razze.

L’Amaro sapore del sale è una canzone che vuole trasmettere speranza. Ne son si sa se si arriva o meno alla fine del viaggio nessuno lo sa quando parte ma è necessario farlo: deve cercare un posto migliore. Andrea ha impreziosito il messaggio del brano con il suo bellissimo lavoro.”
Mamma dove sei? sai mi brucia la salsedine
(continua)
10/8/2018 - 13:35




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