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Percorso La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù

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Animi

Animi
[2020]
Testi e musica di Enzo e Lorenzo Mancuso
Nell'album "Manzamà", pubblicato per squi[libri] editore

"La fabbrica, l’alienazione, le migrazioni sono tre temi che hanno segnato le nostre vite. In questi ultimi anni sono migliaia e migliaia le persone scomparse nel tentativo di arrivare in Europa. In “Manzamà”, nel testo di “Animi”, ci sono solo i nomi di persone che erano, di fatto arrivate, ma sono perite proprio nell’ultimo tratto del viaggio, nell’ultimo tratto della loro esistenza. Perché l’abbiamo scritta e cantata così? Perché sentivamo che erano state spese già tante, troppe parole e immagini in proposito. Eppure, la nostra capacità di partecipare con passione al destino di queste persone sembra scemare. Va quindi sgombrato il campo da qualsiasi tentazione retorica. Abbiamo cercato di riportare in primo piano l’identità di quelle persone: cosa potevamo fare se non trasformare il canto in una sepoltura degna?"
(Fratelli Mancuso, intervista su BlogFoolk)
Veluppilai Balachandran,Vasyl Balachin,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/3/2022 - 18:21
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La classe operaia va all'inferno

La classe operaia va all'inferno
2012
Bacio battaglia
Tu passi i sabati su macchine grosse come treni
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2022 - 12:42
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La Clase Operaria no va al Paraíso

La Clase Operaria no va al Paraíso
2016
Pink album
En un mundo para ricos,
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2022 - 12:35
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La Classe Operaia Va In Paradiso

La Classe Operaia Va In Paradiso
2019
La Classe Operaia Va In Paradiso
Ogni giorno lo stesso giorno
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2022 - 12:29
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Tа забіліли сніжки

anonimo
Tа забіліли сніжки
Ta zabilily snizhky
Текст і музика / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Анонімний / Anonymous

L’universo burlaki

I Burlaki erano servi della gleba che fuggendo dalla schiavitù diventavano contadini o più frequentemente lavoratori nelle navi fluviali. Il fenomeno ebbe origine nei territori moscoviti a cavallo tra il XVI e il XVII secolo.
L’etimologia è di origine incerta. Secondo la tesi più accreditata il termine deriva dal russo бурло o dall’ucraino бурлій [burlij]/ chiassoso. Secondo un’altra tesi deriverebbe dal tartaro burlak detto di uno che attorciglia una corda oppure dal tartaro bujdak / senzatetto. Infine una terza tesi lo fa derivare dal basso-tedesco bûrlach / contadina o bûrschap / comunità rurale.

Nell’immaginario collettivo i Burlaki sono i lavoratori che tiravano le navi fluviali mediante funi robuste e pesanti fissate... (continua)
From Polyphony Project
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 7/3/2022 - 13:55
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Populu sardu insorgi

Populu sardu insorgi
1977
La Scomunica
Candu is matas infrorint
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2022 - 18:16
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Tatuaggi

Tatuaggi
2008
Come un mantra luminoso
Un pezzetto del mio cuore ha tatuato il tuo nome
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2022 - 17:06
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Buongiorno Shafi

Buongiorno Shafi
2018
Buone nuove
E il Karkadè ci sta nel the
(continua)
inviata da Dq82 3/3/2022 - 17:04
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Rikchari (Despierta)

Rikchari (Despierta)
[2019]
Letras y música / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Minga Artística

* pittore espressionista ecuadoregno di origine quechua, morto nel 1999


Svegliati! é la traduzione del titolo quechua Rikchari e dello spagnolo Despierta . E’ un rap dell’organizzazione ecuadoregna no profit Minga Artística, Cultural y Comunitaria che lanciò questo rap come vibrata protesta a fronte delle misure economiche imposte dal FMI nel 2019.
Il videoclip é stato realizzato a sostegno della lotta per i diritti delle popolazioni indigene dell’Ecuador
[Riccardo Gullotta]
Todos los sectores sociales en el país
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 20/2/2022 - 20:00
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Precious Cargo

Precious Cargo
(2022)
Album: Life on Earth

Segarra non ha evitato completamente la politica. Lo spoken word Precious Cargo racconta la storia di un uomo in un centro di detenzione per migranti, una persona che Segarra ha incontrato lavorando per l’organizzazione Freedom for Immigrants.

La gioia radicale di Hurray for the Riff Raff
Precious cargo at the river
(continua)
19/2/2022 - 14:55
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The Capitalist Blues

The Capitalist Blues
(2019)
album: The Capitalist Blues
You keep telling me to climb this ladder
(continua)
inviata da Lorenzo 13/2/2022 - 19:33
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Lettera al di là del mare

Lettera al di là del mare
2022
Testo di Fabio Ilacqua
Canzone in gara alla  72ª edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo

“Lettera al di là del mare” parla di un emigrante napoletano (ma vale per tutti i migranti di tutti i tempi) non poteva non suscitare il suo interesse, legato come è Ranieri al suo popolo, le sue sofferenze, le sue storie. “E’ una canzone molto umana. Mi ha dato la stessa emozione di quando ho ascoltato per la prima volta Perdere l’amore. Qualcosa di irrazionale, difficile da spiegare”. Ranieri l’ha fatta sua, con il suo inconfondibile timbro vocale, autorevole e toccante. Versi che prendono il cuore, trasportando l’ascoltatore su quella nave che viaggia lontano
La notte non finisce mai
(continua)
inviata da dq82 1/2/2022 - 15:10
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Lännen lokari

Lännen lokari
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Sävel ja sanat: Hiski Salomaa
Recorded for Columbia Records in New York on June 1, 1930
Originally released in 1930

Logging was a common source of livelihood for many Finnish immigrants in North America. This song is a cheerful tribute to those early settlers, the »quiet Finns« who chose an uncertain, itinerant, and often dangerous way of life working as lumberjacks. This, however, is not how Salomaa depicts a logger's life. Instead, the song is all about a logger having a sweetheart wherever destiny takes him – which in real life was probably just a myth in most cases. Salomaa himself never worked as a logger. Instead, he made his living as a tailor and musician.
Täss on lokari 1) ny lännen risukosta,
(continua)
inviata da Juha Rämö 29/1/2022 - 15:19
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Al confine

Al confine
(2022)
Testo: Francesca Incudine
Musica: Raffaele Pullara

Raffaele Pullara, voce e synth
Manfredi Tumminello, chitarra e basso elettrico
Salvo Compagno, percussioni
Francesca Incudine, voce

Video Credits:
regia di Raffaele Pullara
Attrice danzatrice, Gloria Riti
con la dolce partecipazione del piccolo Diego Renna
Video girato presso Liberty Dance di Palermo

"Il confine rappresenta un limite, ma anche tutto ciò che sta oltre quel limite; è la soglia sulla quale attendere, la libertà personale dell’altro da non violare, la linea immaginaria e quella reale che spesso ci separa dagli altri, il passo pesante sulla neve di una donna che sfida il gelo per poter far nascere suo figlio, il filo spinato oltre il quale sognare abbracci perduti di uomini e donne che non hanno casa, non hanno terra, non hanno più parole", spiega Raffaele Pullara.

Nel testo la vita e la morte si danno appuntamento... (continua)
Figlio, figlio al confine
(continua)
27/1/2022 - 22:23
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The Dreamer

The Dreamer
(2017)
Singolo (feat. Los Cenzontles)

Poi nell'album: Downhill From Everywhere (2021)
Just a child when she crossed the border
(continua)
25/1/2022 - 23:33
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Crimenes cantados

Crimenes cantados
(2018)
dall'album “Violética"


En “Crimenes cantados” te refieres a los casos de Samba Martine y Mohamed Bouderbala, ambos fallecidos en Centros de Internamientos de Extranjeros. La muerte de este último tuvo lugar en Archidona hace solo unos meses, el 29 de diciembre de 2017. ¿Es una canción que incorporas a última hora?

Fue la última que escribí de las que finalmente están, pero en realidad no tenía claro que fuera a ir en el álbum. Estoy muy en contacto con la gente de la Plataforma por el Cierre de los CIEs, sobre todo de Valencia, y cuando estaba preparando “Violética” me contaron que querían hacer una campaña este año que incluyera música y otro tipo de lenguajes artísticos para visibilizar su trabajo. Hablando con Xavi Torregrosa, acababa de pasar esto de Archidona y se juntaron una serie de factores que hicieron que escribiera la canción pensando en la campaña de la plataforma, pero que además tuviera sentido dentro del disco.

Nacho Vegas, entrevista en la revista Mondo Sonoro (2018)
Samba pide zapatillas porque no quiere ir descalza
(continua)
23/1/2022 - 16:22
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Värssyjä sieltä ja täältä

Värssyjä sieltä ja täältä
[1931]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Hiski Salomaa (Hiskias Möttö, Kangasniemi 17-5-1891 – New York 7-7-1957)

In the first half of the 20th century, there was a lively interaction between American Finns and Finnish musicians and performers of the time. The duo Tatu Pekkarinen and Afu Tanner toured the Americas. In the USA, Columbia and RCA recorded Finnish performers and distributed records to immigrant audiences. One of these was Hiski Salomaa.

The childhood of Hiski Salomaa (original name: Hiskias Möttö) is described by researcher Juha Niemelä. “Anna Leena Möttö gave birth to a son on May 17, 1891, whose father was known to be Ananias Romo, the husband of Anna Leena's sister Amanda. The son was named Hezekiah after the Old Testament king.” At first, Anna Leena settled with her son in a small smokehouse for her sister and Romo, in the Tipsalo... (continua)
Nyt työtä minä olen taas katsellut,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/1/2022 - 12:04
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Oshadogan

Oshadogan
2019
teRAPia
Lasciatemi cantare..
(continua)
inviata da Dq82 9/1/2022 - 17:22
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1437

1437
2021
Avanti Uniti

1437 sono i morti sul lavoro nel 2019

Brano a firma Michele Frontino, “1437” potente brano sul dramma dei caduti e sfruttati sul lavoro, gli strumenti imperiosi, voce arrembante di Pikkio e cori trascinanti (anche con Maurizio Bardo e Stefano Kino Ferri). Presente solo sul cd, insieme a “Persecucion de Villa/Adelità” unica cover di un tradizionale messicano, anche esso facente parte del genogramma dei Bassotti nel legame con le Americhe del Sud. L’interpretazione di Giampaolo Pikkio Picchiami è sorprendente nella sua capacità di cantare gli idiomi tutti.
punkadeka.it
Su una ruspa un ponteggio,
(continua)
inviata da Dq82 9/1/2022 - 12:32
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Quei treni alla stazione

Quei treni alla stazione
Quei treni alla stazione, testo di Tullio Bugari e musica di Silvano Staffolani.

Canzone tratta dal libro di Tullio Bugari "La Simeide, una lotta vincente", SeriEditore, dedicato alla lunga vertenza degli operai della Sima di Jesi, tra gli anni Settanta e Novanta. L'azienda, oggi di proprietà della multinazionale Caterpillar, è minacciata da chiusura.
https://lasimeide.home.blog/
Quei treni alla stazione sì che li ricordo
(continua)
inviata da Tullio Bugari 8/1/2022 - 12:50
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Savonpojan Amerikkaan tulo

Savonpojan Amerikkaan tulo
[1927/31]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Hiski Salomaa (Hiskias Möttö, Kangasniemi 17-5-1891 – New York 7-7-1957)
[Recorded 18.5.1928]

When young Hiskias Möttö (born 17.5.1891 in Kangasniemi, in the southern Savonia region) emigrated to America after his mother died, he was only eighteen years of age. 1909. This must have been the same land-and-sea journey made by thousands of young poor people from the most remote rural areas of Europe, all speaking their native dialects. While listening Hiski Salomaa's song, from southern Savonia, I am thinking of Amerigo, from Pàvana; Liverpool, Le Havre...and then, the endless sea that, however, ends somewhere in a new world, or rather, in the New World. Hiskias Möttö would soon become “Hiski Salomaa”, earning his life as he could in this New World, first as a tailor, then as singer and syndicalist. Nicknamed... (continua)
Myö tänne moahan kottoo ku lähettii
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/1/2022 - 10:26
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Questo maledetto Sud

Questo maledetto Sud
1978
Io

Poi riarrangiata in
Alla Ricerca Del Tempo Perduto" N.2 (1995)
col titolo Quel mio Sud
Questo maledetto sud
(continua)
inviata da Dq82 2/1/2022 - 13:15
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Vulìa

Vulìa
2021
Meridiana
terra cu bessa nu vantu vulia
(continua)
inviata da Dq82 29/12/2021 - 11:30
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Stornello alla memoria

Stornello alla memoria
2021
Meridiana
Fiorin di tutti i fiori fiorin di cardo
(continua)
inviata da Dq82 29/12/2021 - 11:22
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Tempestades de sal

Tempestades de sal
2011
dal disco Admirando A Condición

Una canzone sulla repressione da parte dello Stato Spagnolo della cultura e della lingua galiziana, ma che fa riferimento anche alla pece lasciata dalla petroliera Prestige e all'emigrazione di tanta gente dalla Galizia.



¿Se ha minusvalorado especialmente la cultura gallega?

La disidencia cultural y política dentro del Estado español con menos representación de las nacionalidades históricas somos nosotros. Los gallegos estamos siempre casi pidiendo perdón por existir. Aquí es una vergüenza hablar gallego. Aquí no ha habido industria, ni una clase de nivel socioeconómico galegoparlante como sí ha habido en Cataluña, no ha habido una lucha con presencia social potente como Euskadi. Entonces no hay respeto por el contradiscurso gallego porque no tiene presencia. Hay una infravalorización de nuestra cultura gallega, de nuestra diferencia lingüística... (continua)
Nesta terra que fai testamento,
(continua)
12/12/2021 - 21:59
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Brazos pra Seitura

Brazos pra Seitura
1977

Ripresa nel 2019 da Sés
album: Rabia Ao Silencio
Hoxe nin vinte hai,
(continua)
12/12/2021 - 16:51
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Płyną Okręty... (Quasi una fantasia)

Płyną Okręty... (Quasi una fantasia)
[1938/39]
Versi di Władysław Szlengel
Messa in musica dagli Hańba!, un gruppo di Cracovia che ha come progetto il racconto musicale della Polonia tra le due guerre.
Nell'album intitolato "1939"
Testo trovato sul blog Donki Świat Poezji

Nel luglio del 1938, solo poco tempo prima della conferenza di Wannsee del gennaio 1942, quella dove i nazisti adottarono la "soluzione finale della questione ebraica", nella località francese di Évian-les-Bains si tenne un'altra decisiva conferenza. Voluta dal presidente statunitense Roosevelt, partecipi 32 paesi aderenti allla Società delle Nazioni, l'incontro si prefiggeva di trovare una soluzione condivisa all'emigrazione degli ebrei dalla Germania e dall'Austria appena annessa, emigrazione consentita e caldeggiata dalle autorità naziste, parliamo pure di emigrazione forzata.
Paesi "civilissimi" come Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada, Belgio,... (continua)
płyną okręty po bezdrożach
(continua)
inviata da Bernart Bartelby 11/12/2021 - 19:16
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Pane e rose

Pane e rose
2021
Sine Metu
Calci e pugni e tafferugli
(continua)
inviata da Dq82 11/12/2021 - 19:06
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I bambini nascosti

I bambini nascosti
2020



Un emigrato siciliano si presenta all’ufficio degli stranieri della polizia di Zurigo. “E la bambina?” Chiede il funzionario. “L’abbiamo lasciata in Italia”. Dietro c’è la moglie che fa segno di sì con la testa. “E la bambina?” ripete la domanda. “L’abbiamo lasciata in Italia” ripetono entrambi. E’ una scena di un documentario di Alexander J. Seiler (Siamo italiani del 1964). Gli immigrati italiani possono compiere tre scelte difficili e dolorose. O lasciare i bambini in Italia, con nonni, zii… o metterli in uno degli istituti nati in provincia di Como o Varese, come se fossero orfani, o portarli con sé, tenerli nascosti. Al mattino presto quando i genitori vanno a lavorare, chiudono i figli in casa con l’ordine di non far rumore, di non aprire se bussano alla porta, di non affacciarsi al balcone o alla finestra, di nascondersi bene… Non poter usare il bagno, non utilizzare lo scarico... (continua)
Se bussano alla porta
(continua)
inviata da Dq82 26/11/2021 - 19:39
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Roma non si vende

Roma non si vende
2021
Roma non si vende

Gianpaolo “Picchio” Picchiami - Voce, Cori
Francesco “Sandokan” Antonozzi - Voce, Cori, Trombone, Arrangiamento Fiati
Fabio “Scopa” Santarelli - Chitarra
Michele Frontino - Basso
Luca Fortunato - Batteria
Enrico Luciani - Chitarra
Maurizio Gregori - Cori, Sax
Giovanni Todaro - Tromba
Michele Fortunato - Trombone
Stefano “ Kino” Ferri - Cori
Maurizio Bardo - Cori
Gente per bene co’ le sirene vanno a lavorà,
(continua)
inviata da Dq82 21/11/2021 - 17:47
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Gdy tak siedzimy nad bimbrem

Gdy tak siedzimy nad bimbrem
[1986]
Tekst / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Leszek Szaruga

Muzyka / Musica / Music / Musique / Sävel:
Przemysław Gintrowski

W wykonaniu / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Andrzej Grabowski
2. Przemysław Gintrowski
3. Norbert Smoliński aka "Smoła"

Da quando uscì Mury è trascorsa un’epoca, 43 anni-luce anzi 43 anni-buio. Tra un mese inizieranno i lavori per la costruzione di un muro anti-migranti al confine orientale polacco lungo 180 km, alto 6 metri per un costo di 350 milioni di Euro. Le facilities del fortilizio si sprecano: nastro spinato, termocamere, sensori di movimento a iosa, presidiato H24 da decine di migliaia di guardie. Da notare, visto che la stampa sorvola, che la costruzione era stata già decisa e annunciata prima degli incidenti in corso al confine con la Bielorussia. Si vedano in proposito l’ articolo di NFP e l’ annuncio del ministro... (continua)
Gdy tak siedzimy nad bimbrem
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 17/11/2021 - 20:03
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Ayo a fari dinari

Ayo a fari dinari
1976
Addio terra, casa, suli, mari
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/11/2021 - 14:50
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سرزمین من

سرزمین من
Sarzamin-i man
[1998]

شعر و موسیقی / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Dawood Sarkhosh [داوود سرخوش]

آواز خوانده شده توسط / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Sediq Shubab [صديق شباب]

2. Dawood Sarkhosh [داوود سرخوش]
Album: Sarzamine Man

La canzone

Gli Hazara sono una minoranza di musulmani sciiti in Afghanistan, pari al 10% circa della popolazione , invisi al gruppo etnico più consistente Pashtun di osservanza sunnita. Sono stati perseguitati nei secoli, ultimi persecutori i talebani e gli jihadisti.
Dawood Sarkhosh [داوود سرخوش] é un musicista e poeta afgano di etnia hazara. Fu spinto a prendere la via dell’esilio, come milioni di altri afghani dall’oscurantismo dei talebani che, com’è noto, osteggiano la musica nelle sue varie espressioni, e dalla ostilità dei talebani verso gli Hazara . Nelle sue canzoni l’esilio... (continua)
بی آشیانه گشته ام[1]
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 11/11/2021 - 20:09
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Lakkolaulu Pajalasta

anonimo
Lakkolaulu Pajalasta
In their 1978 book Edestä aattehen - suomalaisia työväenlauluja 1890 - 1938 (For the Cause - Finnish Working Class Songs 1890 - 1938), Ilpo Saunio and Timo Tuovinen write: »Lakkolaulu Pajalasta (Strike Song from Pajala) is a rare sample of the working class song tradition of Finnish-speaking people living in northern Sweden. It was written in Pajala during the 1930 - 1931 roadworkers' strike. The first labor union of Pajala was established in 1931. In the autumn of 1931, after the National Road Administration had refused to negotiate on wages, the workers called for a strike that continued until spring 1932. The name Anttila in the 4th stanza refers to a person who was recruiting scabs during the strike.«

The Torne is a river in northern Finland and Sweden and, since the annexation of Finland to the Russian Empire in 1809, the official border between the two countries. Throughout history,... (continua)
Taaskin tuli, tuli laulettavaks'
(continua)
inviata da Juha Rämö 10/11/2021 - 13:12
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Diáspora

Diáspora
(2017)
Acalmou a tormenta
(continua)
6/11/2021 - 13:01
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Aria di scirocco

Aria di scirocco
2021

Aria di Scirocco pone le attenzioni sulla Sicilia. Il messaggio è quello di denuncia verso tutto il marcio che invade la loro terra d’origine [e mette] in primo piano lo sfruttamento della Sicilia

Uscito Aria di Scirocco, il nuovo singolo degli Original Sicilian Style - eventireggae.it

Ritmo e denuncia sociale si fondono tra siciliano, italiano ed inglese per raccontare attraverso la voce e le note di Vito, La Rizzo, Lorca Assassina, Maestro Garofalo, Salvo Privitera, Roberto Fiore, Turi Di Natale ed Enrico Caruso tutto il marcio che c’è in Sicilia. Una melodia che punta il dito contro lo sfruttamento della nostra terra invasa e depredata dalla propria dignità e soffocata da un’aria di scirocco opprimente

Aria di scirocco, la Sicilia reggae degli Original Sicilian Style - SicilyMag
Rapila sta potta accussi trasi pocu d'aria
(continua)
inviata da Natale Adornetto 4/11/2021 - 17:52
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Sinners, Saints and Fools

Sinners, Saints and Fools
(2021)
dall'album "In These Silent Days"

C'era una volta un uomo timorato di Dio, che non perdeva occasione per dichiararsi cristiano e predicare la sua morale. Verso chi arrivava disperato nel suo paese fuggendo dalla fame e dalle guerre, questo "buon cristiano" non provava alcuna pietà. Non hai i documenti. Ci sono regole e leggi da seguire. Non si fanno eccezioni. Non possiamo accoglierli tutti qui da noi.

Ma un giorno, come tutti, anche quest'uomo morì. Proprio come diceva la sua religione, si ritrovò davanti alle Porte del Cielo. Ma le porte erano chiuse e il Paradiso era circondato da un alto muro. Chi di dovere parlò severamente: "Non hai seguito le regole, non è che possiamo far entrare tutti qui da noi", gli disse, indicando giù, verso l'inferno. Non si fanno eccezioni.


To me, there’s nothing on planet Earth more maddening than the religious right’s rejection of displaced people.... (continua)
Where the winds of change were blowin', there lived a God-fearing man
(continua)
6/10/2021 - 21:34
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Un'ombra che vaga

Un'ombra che vaga
[1972]
Album: Frontiera


Con un originale logo in perfetto stile fumettistico la label Help! viene fondata sul finire degli anni sessanta dal musicista-produttore Gianni Dell’Orso, figura di spicco dell’entourage della RCA Italiana nonché patron della GDM Music (progetto tutt’oggi attivo specializzato in soundtracks). Contraddistinto dalla presenza di band di provenienza teutonica (dalla psichedelia dei bavaresi Sub al beat targato Hamburg dei Rattles) il catalogo a 33 giri Help! conta solo dieci titoli (le pubblicazioni si interruppero definitivamente nel 1975) anche se tra questi gli ultimi due lavori in ordine cronologico risultano meritevoli di molto più di una semplice considerazione. Distribuiti nel 1972 gli album in questione portano la firma di due formazioni legate al fervido scenario pop italiano (anche se in seguito il contesto al quale appartengono verrà ridefinito prog): Quella... (continua)
Si sono accese le luci,
(continua)
inviata da Dq82 30/9/2021 - 13:13
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Anche io sono un uomo

Anche io sono un uomo
[1972]
Album: Frontiera


Con un originale logo in perfetto stile fumettistico la label Help! viene fondata sul finire degli anni sessanta dal musicista-produttore Gianni Dell’Orso, figura di spicco dell’entourage della RCA Italiana nonché patron della GDM Music (progetto tutt’oggi attivo specializzato in soundtracks). Contraddistinto dalla presenza di band di provenienza teutonica (dalla psichedelia dei bavaresi Sub al beat targato Hamburg dei Rattles) il catalogo a 33 giri Help! conta solo dieci titoli (le pubblicazioni si interruppero definitivamente nel 1975) anche se tra questi gli ultimi due lavori in ordine cronologico risultano meritevoli di molto più di una semplice considerazione. Distribuiti nel 1972 gli album in questione portano la firma di due formazioni legate al fervido scenario pop italiano (anche se in seguito il contesto al quale appartengono verrà ridefinito prog): Quella... (continua)
Sì tu, ragazzo
(continua)
inviata da Dq82 30/9/2021 - 13:11
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Uomini E Illusioni

Uomini E Illusioni
[1972]
Album: Frontiera

Con un originale logo in perfetto stile fumettistico la label Help! viene fondata sul finire degli anni sessanta dal musicista-produttore Gianni Dell’Orso, figura di spicco dell’entourage della RCA Italiana nonché patron della GDM Music (progetto tutt’oggi attivo specializzato in soundtracks). Contraddistinto dalla presenza di band di provenienza teutonica (dalla psichedelia dei bavaresi Sub al beat targato Hamburg dei Rattles) il catalogo a 33 giri Help! conta solo dieci titoli (le pubblicazioni si interruppero definitivamente nel 1975) anche se tra questi gli ultimi due lavori in ordine cronologico risultano meritevoli di molto più di una semplice considerazione. Distribuiti nel 1972 gli album in questione portano la firma di due formazioni legate al fervido scenario pop italiano (anche se in seguito il contesto al quale appartengono verrà ridefinito prog): Quella... (continua)
Treno, corri lontano
(continua)
inviata da Dq82 30/9/2021 - 13:06
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Ancora una notte

Ancora una notte
[1972]
Album: Frontiera


Con un originale logo in perfetto stile fumettistico la label Help! viene fondata sul finire degli anni sessanta dal musicista-produttore Gianni Dell’Orso, figura di spicco dell’entourage della RCA Italiana nonché patron della GDM Music (progetto tutt’oggi attivo specializzato in soundtracks). Contraddistinto dalla presenza di band di provenienza teutonica (dalla psichedelia dei bavaresi Sub al beat targato Hamburg dei Rattles) il catalogo a 33 giri Help! conta solo dieci titoli (le pubblicazioni si interruppero definitivamente nel 1975) anche se tra questi gli ultimi due lavori in ordine cronologico risultano meritevoli di molto più di una semplice considerazione. Distribuiti nel 1972 gli album in questione portano la firma di due formazioni legate al fervido scenario pop italiano (anche se in seguito il contesto al quale appartengono verrà ridefinito prog): Quella... (continua)
Ancora una notte e il treno partirà,
(continua)
inviata da Dq82 30/9/2021 - 12:56
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Africa

Africa
2016
L'arrivo
“Boko Haram ha lasciato tante ferite nei nostri cuori!
(continua)
inviata da Dq82 29/9/2021 - 18:19
Video!

L'ai traversà

L'ai traversà
2016
L'arrivo
L’ai traversà quasi tut’an cuntinent,
(continua)
inviata da Dq82 29/9/2021 - 18:16
Video!

Mare di Sicilia

Mare di Sicilia
2018
Griots
Adattamento del canto popolare “Mare di Livorno”

[...] si è fatto uso di parodie che è una cosa molto viva nella musica popolare, tipo "mamma mia dammi cento lire che in America voglio andar" che diventa "mamma mia dammi cento euro che in Italia io voglio andar" è geniale perché è un modo per comunicare e far vedere che i tempi possono cambiare ma la gente è sempre quella, una volta eravamo noi a spostarci adesso sono loro e quindi che differenza c’è? [...]oppure “Mare di Livorno” che diventa “Mare di Sicilia”, quel canto è una parodia tratta da alcuni stornelli toscani attestati già nel Cinquecento ma diffusi anche in altre Regioni italiane che avevo trovato io in alcune registrazioni sul campo negli archivi sonori dove lavoravo [...] e l’abbiamo proposto per il repertorio

(Flavio sezione fiati del Coro Moro, citato in Coro Moro e Coro Voci dal Mondo: storie di musica negli studi sulle migrazioni, tesi di laurea di Luca Haddad)
M'affaccio alla finestra e penso al mare...
(continua)
inviata da Dq82 29/9/2021 - 18:06
Video!

La morte bianca (Tarantata dell'Italsider)

La morte bianca (Tarantata dell'Italsider)
[1976]
Parole e musica di Antonio Infantino
Nell'album "La Morte Bianca - Tarantata dell'Italsider", con il Gruppo di Tricarico (o I Tarantolati di Tricarico), Fonit Cetra / Folkstudio

"La morte bianca" è il secondo disco attribuito ad Antonio Infantino e al suo Gruppo di Tricarico. Viene pubblicato dall'etichetta Folkstudio nel 1976 e distribuito dalla Fonit Cetra. Come sempre questo vinile non è stato ristampato negli anni a seguire. Il lato A del disco contiene la lunga suite "La morte bianca (Tarantata dell'Italsider)", una denuncia sulle morti nei luoghi di lavoro e sullo sfruttamento dei lavoratori nello stabilimento Italsider di Taranto. E' forse il testo più politico scritto da Infantino. "Stare lì, in trance, davanti alla macchina. All'improvviso arriva la morte in fabbrica, arriva la morte bianca". Con questo brano il Gruppo di Tricarico raggiunge la vetta più alta della canzone... (continua)
no no
(continua)
inviata da Dq82 29/9/2021 - 11:22
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Ciò che sei in verità

Ciò che sei in verità
2019
Carta da parati
Io sono molto preoccupato dello stato di sto Stato
(continua)
inviata da Dq82 28/9/2021 - 12:09
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Cielo rosso

Cielo rosso
2021
Cielo Rosso

Un singolo che ha un obiettivo importante e dichiarato: quello di sostenere le spese legali dell’Ardita Due Mari, squadra di calcio popolare di Taranto da anni impegnata nelle lotte sociali e ambientali della città pugliese, attraverso la vendita dei manifesti di Militanza Grafica e di promuovere e raccontare le lotte.

Il singolo si avvicina sempre più alle sonorità Trip Hop, un loop dolce di chitarra esplode nel ritornello con il campione di una voce femminile cantata, mentre Zorba racconta le vicende della lotta tarantina: dell’ILVA, dell’inquinamento, delle passerelle dei politici a raccontare il rilancio dell’azienda…

Un brano intenso e drammatico che racconta la lotta di una città contro una fabbrica, che è simbolo sia dell’inquinamento ambientale e sociale che del sogno di un miracolo economico sempre meno realizzato.

La storia di un ricatto lavoro-salute che ora non è più in grado di garantire né una cosa né l’altra.
Atterrato nella terra tra i due mari
(continua)
inviata da Dq82 28/9/2021 - 11:51
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Land of the Free

Land of the Free
2019
Land of the Free

Land of the Free è una canzone sul cui testo Brandon aveva inconsciamente iniziato a ragionare dal 2012 dopo la sparatoria nella scuola di Sandy Hook, che ha causato la morte di molti bambini e insegnanti. La situazione politica e sociale che gli Stati Uniti si sono ritrovati ad affrontare soprattutto dopo l’elezione di Trump, hanno accelerato la creazione della canzone, il cui testo tratta anche dei temi dell’ingiustizia razziale e della crisi al confine con il Messico.

La lavorazione è stata ultimata a fine 2018 nei Battle Born Studios, con alla produzione Jacknife Lee e ai cori gospel Lynn Mabry, Dorian Holley, Will Wheaton, Sherree Patrice Brown e Akasha Mabry.

Per il video, la band ha reclutato uno dei più famosi registi che si occupa delle ingiustizie sociali, Spike Lee. È stato Brandon stesso a telefonargli dopo aver visto il suo ultimo film, BlacKkKlansman,... (continua)
Can't wipe the windblown smile
(continua)
inviata da Dq82 28/9/2021 - 09:59
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¿Quién los mató?

¿Quién los mató?
Letras y música / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Jhonny Hendrix Hinestroza

Intérpretes / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
Nidia Góngora, Alexis Play, Junior Jein

11 Agosto 2020 : 5 ragazzi afrocolombiani di 14 anni , Luis Fernando Montaño, Josmar Jean Paul Cruz Perlaza, Álvaro Jose Caicedo Silva, Jair Andrés Cortes Castro, and Leider Cárdenas vengono assassinati nel barrio di Llano Verde a Cali, nel sud-ovest della Colombia, città già tristemente nota in passato per il Cartello di droga locale. La canzone, ispirata a tale massacro, parla anche di altre violenze che scuotono la Colombia da decenni.

Colombia: la mattanza

I dati seguenti sono aggiornati al 22 Settembre 2021
Sindacalisti uccisi dall’ 1/12/2016, inizio del processo di pace : 990
Ex combattenti delle Farc uccisi dall’ 1/12/2016, inizio del processo di... (continua)
Madre
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 26/9/2021 - 19:25
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'O padrone

'O padrone
2020
La goccia e la tempesta
'O padrone nun và duje sordi
(continua)
inviata da Dq82 26/9/2021 - 17:57
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Te espera el mar

Te espera el mar
(2021)
Parole e musica di María José Llergo
Interpretazione di María José Llergo
dalla colonna sonora del film Mediterráneo di Marcel Barrena

'Te espera el mar' è la canzone che María José Llergo ha composto ed interpretate per 'Mediterráneo' -una delle produzioni selezionate per rappresentare la Spagna ai Premi Oscar-, la sua voce funge da veicolo per narrare il dramma che i rifugiati vivono nel Mar Mediterraneo, che da Algeciras al Medio Oriente (de Algeciras a Estambul, come cantava Serrat) è diventato negli ultimi anni uno dei punti focali dell'allerta umanitaria.

Nel film, ispirato alla vera storia della ONG Open Arms e del suo fondatore Òscar Camps, due bagnini viaggiano nell'isola greca di Lesbo allo stesso tempo spaventati e attratti dalla foto di un bambino morto sulle sue spiagge. Lì trovano il dramma del 'Mediterraneo', con centinaia di migliaia di profughi provenienti... (continua)
LLora, y llora, y llora el mar
(continua)
inviata da Lorenzo 22/9/2021 - 23:49
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Nana Del Mediterráneo

Nana Del Mediterráneo
(2019)

“Hace ya cuatro años que escribí Nana del Mediterráneo, en aquel momento fue para mí una catarsis, un desahogo, ante la rabia que sentí al bañarme en sus aguas y ser consciente de que las mismas que a mí me mecían eran las que enterraban a tanta gente. De la impotencia que sentí y siento nace este canto, que pertenece a las personas que perecen cada día víctimas de una Europa injusta, y a todo el que hace lo que puede y lucha a medida de sus posibilidades para que esta pesadilla acabe”.
Mª José Llergo

“Sono già quattro anni che ho scritto questa Ninna Nanna del Mediterraneo. In quel momento per me è stata una catarsi, uno sfogo, di fronte alla rabbia che ho provato quando mi sono bagnata nelle sue acque e mi sono resa conto conto che le stesse acque che mi cullavano erano quelle che seppellivano tanta gente. Dall'impotenza che ho sentito e che sento tutt’ora è nato questo canto,... (continua)
Espuma blanca que lava el mar
(continua)
19/9/2021 - 16:33
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Occupiamola

Occupiamola
L'andamento è da coro da stadio, per un coro di protesta e di vita che è diventato un vero e proprio tormentone che ha scandito oggi la manifestazione per la GKN che ha sfilato oggi per i viali di Firenze fino a Piazzale Michelangelo,

e tutti e tutte si mettono a saltare e la febbre fa quaranta e non è il virus è la lotta operaia e quest’anno non andare al mare vai in vacanza su quell’asfalto incendiato dove passano i camion della logistica ma che se lo sollevi sotto l’asfalto trovi la spiaggia della gioia e delle rivolte e un operaio magro e innervato di muscoli con la cannottiera bianca incollata alla pelle dal sudore sale sulla schiena di un altro e lo portano in un panico trionfo metalmeccanico in un’apoteosi di rivolta che urla insorgiamo e a quel punto sì davanti al cordone delle femministe e tutte e tutti cantano che fatica che ti chiedoooo oggi devi sciopera’ e avanti insieme uniti... (continua)
Occupiamola
(continua)
18/9/2021 - 23:27
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Prima gli immigrati

Prima gli immigrati
2021
Tra Bergamo ed il Far West
Prima i partiti poi gli arrivati
(continua)
inviata da Dq82 13/9/2021 - 17:45
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Simon & Garfunkel: The Boxer

Simon & Garfunkel: The Boxer
[1969]
Parole e musica di Paul Simon
dall'ultimo album di Simon & Garfunkel, Bridge Over Troubled Water (1970)

La guerra, come ben sapete, non è solo bombe,carri armati e missili ma nella quotidianità operano nemici meno eclatanti,stranieri che convincono ,con bugie e prese in giro, un povero ragazzo di provincia a lasciare la sua casa con l'illusione di una carriera sportiva. La realtà della vita in una metropoli è ben diversa : solitudine ,freddo , mancanza di mezzi economici,nostalgia per la sua famiglia . Un pugile che conosce la sconfitta sul ring ,ferite sul viso e nell'animo e vuole arrendersi anche se si illude di essere ancora un combattente contro un nemico che potrebbe essere identificato , fra l'altro, nella nostra società basata esclusivamente sul profitto e sul successo..

G.E.
I am just a poor boy, though my story's seldom told
(continua)
inviata da Pluck 29/8/2021 - 21:22
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Ballata dello zero

Ballata dello zero
2021
Ballate dalla grande recessione


Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia


Primavera a Lesbo - Ballata per Cuba - Ballata per Stefano - Ballata per Claudio - Ballata della vecchia antropofaga - Ballata a una ballerina - Ballata dello zero - Ballata per Sacko - Ballata dell’articolo 18 - La mia classe


Con “Ballata dello zero” ritorniamo ai giorni nostri, ossia alla figura dell’ex Sindaco di Riace Mimmo Lucano, in particolar modo ad un episodio del giugno 2018 quando l’allora Ministro degli Interni Salvini diede dello “zero” all’allora Sindaco di Riace. Con questo brano, oltre a prendere le parti di Lucano, si rivendica con orgoglio un modo rivoluzionario di concepire l’intera comunità/umanità in contrapposizione al potere costituito da politici senza umanità e senza cuore (“quando non ci sarà un primo e un secondo e, tutti zeri, faremo uno zero, un cerchio solo, un girotondo:... (continua)
Mimmo Lucano è uno zero zero
(continua)
inviata da Dq82 27/8/2021 - 10:32
Video!

Justin

Justin
Parole e musica di Riccardo Tesi
dal bellissimo album Thapsos del 2000

dedicata a Justin Vali, musicista malgascio, una storia di emigrazione per una volta con un lieto fine.
Un piatto di riso faceva la festa
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/8/2021 - 22:27
Video!

Incidente sul lavoro

Incidente sul lavoro
1976
I padroni delle città
Là nel cantiere un urlo lacerante
(continua)
inviata da Alberto Scotti 5/8/2021 - 04:03
Video!

Miseria nera

Miseria nera
1968
Miseria nera nel mondo d'oro
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/7/2021 - 16:07
Video!

Sawmill

Sawmill
Well, once I was slave at the sawmill
(continua)
8/7/2021 - 04:41
Video!

Primavera a Lesbo

Primavera a Lesbo
2021
Ballate dalla grande recessione
recessione

Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia



Si parte con “Primavera a Lesbo” (singolo scelto per il lancio dell’album), brano dedicato alle migliaia di profughi in fuga dai bombardamenti delle guerre confinati nell’isola di Lesbo in Grecia; oltre all’indifferenza di tutta la comunità europea i profughi devono anche fare i conti con la pandemia da Covid-19 e per loro il destino è doppiamente segnato (molto significativo a tal proposito l’ultimo verso “Lavatevi le mani!/Teneteci a distanza!”). La chitarra di Sonaglia è la protagonista assoluta della canzone con il suo incedere spedito mitigato dal lamento vero e proprio del violoncello, a sottolineare la drammaticità della situazione.
estatica.it
Piccola che in un’asola
(continua)
inviata da Dq82 2/7/2021 - 20:18

Logistico biandrando senza mèta

Logistico biandrando senza mèta
[18-6-2021]
Io sono un poco stufo di canzoni,
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 18/6/2021 - 15:33
Video!

L'emigrànde

L'emigrànde
[2017]

Album : Fòrte e gendìle

feat Michele Gazich
‘nghì ‘na mandrìcchie sotte lu ditèlle
(continua)
inviata da Alberto Scotti 10/6/2021 - 12:37
Video!

Piombino

Piombino
In queste stanze vuote
(continua)
inviata da Alberto Scotti 7/6/2021 - 15:28
Downloadable! Video!

Migranti

Migranti
2017
Il Buio Attorno
scusate se non siamo affogati
(continua)
inviata da Dq82 3/6/2021 - 19:24
Downloadable! Video!

Marenostro

Marenostro
2017
L'Illusione d'Esser Salvi
Ero molto piccolo e non mi ricordo a quale età
(continua)
inviata da Dq82 2/6/2021 - 18:09
Video!

Estate '89, una storia dal mare

Estate '89, una storia dal mare
(2020)
Album: Fuje - Simona Boo & Cultural Boo Team.
feat. Antonio Brugnano

“Estate '89” è il brano scritto con Antonio Brugnano, che Simona Boo ha voluto dedicare a Jerry Masslo, il bracciante ucciso 31 anni fa a Villa Literno e diventato con gli anni il simbolo delle battaglie per i diritti di cittadinanza dei migranti nel nostro paese. “E' dedicato a tutti quelli che non hanno avuto la mia fortuna, di avere una famiglia, una casa, di avere protezione, è dedicato a tutti quelli che sono fuggiti per fame e per motivi politici. Jerry Maslo è un simbolo che oggi più che mai è attuale, come i latini che cercano di superare il muro di Trump per arrivare negli Usa” racconta l'artista. Nel brano viene citata anche la storia della piccola Valeria e del suo papà, che avevano provato ad attraversare il fiume Rio Bravo per arrivare dal Messico agli Usa e sono stati ritrovati morti a faccia in giù, con la bimba avvolta nella maglietta del padre.

Il Mattino: «Fuje», il primo album da solista di Simona Boo tra razzismo e speranza
Ciao mamma guarda come mi diverto
(continua)
27/5/2021 - 22:48

Sulla funiculà, o Canzone del forchettone

Sulla funiculà, <i>o</i> Canzone del forchettone
[26 / 5 / 2021]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo
Music / Music / Musique / Sävel: Angelo Branduardi, Alla fiera dell'est


Nota dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo.. L'originale, come è noto, procede per progressione; qui, invece, si procede a ritroso. L'originale (di ascendenza ebraica) è una successione verso gli eventi, mentre qui è una retrocessione ad una possibile individuazione di un sistema di cause che alcuni chiamano "capitalismo".
Sulla funiculà,
(continua)
26/5/2021 - 13:58




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