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Percorso La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù

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I bambini nascosti

I bambini nascosti
2020



Un emigrato siciliano si presenta all’ufficio degli stranieri della polizia di Zurigo. “E la bambina?” Chiede il funzionario. “L’abbiamo lasciata in Italia”. Dietro c’è la moglie che fa segno di sì con la testa. “E la bambina?” ripete la domanda. “L’abbiamo lasciata in Italia” ripetono entrambi. E’ una scena di un documentario di Alexander J. Seiler (Siamo italiani del 1964). Gli immigrati italiani possono compiere tre scelte difficili e dolorose. O lasciare i bambini in Italia, con nonni, zii… o metterli in uno degli istituti nati in provincia di Como o Varese, come se fossero orfani, o portarli con sé, tenerli nascosti. Al mattino presto quando i genitori vanno a lavorare, chiudono i figli in casa con l’ordine di non far rumore, di non aprire se bussano alla porta, di non affacciarsi al balcone o alla finestra, di nascondersi bene… Non poter usare il bagno, non utilizzare lo scarico... (continua)
Se bussano alla porta
(continua)
inviata da Dq82 26/11/2021 - 19:39
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Roma non si vende

Roma non si vende
2021
Roma non si vende

Gianpaolo “Picchio” Picchiami - Voce, Cori
Francesco “Sandokan” Antonozzi - Voce, Cori, Trombone, Arrangiamento Fiati
Fabio “Scopa” Santarelli - Chitarra
Michele Frontino - Basso
Luca Fortunato - Batteria
Enrico Luciani - Chitarra
Maurizio Gregori - Cori, Sax
Giovanni Todaro - Tromba
Michele Fortunato - Trombone
Stefano “ Kino” Ferri - Cori
Maurizio Bardo - Cori
Gente per bene co’ le sirene vanno a lavorà,
(continua)
inviata da Dq82 21/11/2021 - 17:47
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Gdy tak siedzimy nad bimbrem

Gdy tak siedzimy nad bimbrem
[1986]
Tekst / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Leszek Szaruga

Muzyka / Musica / Music / Musique / Sävel:
Przemysław Gintrowski

W wykonaniu / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Andrzej Grabowski
2. Przemysław Gintrowski
3. Norbert Smoliński aka "Smoła"

Da quando uscì Mury è trascorsa un’epoca, 43 anni-luce anzi 43 anni-buio. Tra un mese inizieranno i lavori per la costruzione di un muro anti-migranti al confine orientale polacco lungo 180 km, alto 6 metri per un costo di 350 milioni di Euro. Le facilities del fortilizio si sprecano: nastro spinato, termocamere, sensori di movimento a iosa, presidiato H24 da decine di migliaia di guardie. Da notare, visto che la stampa sorvola, che la costruzione era stata già decisa e annunciata prima degli incidenti in corso al confine con la Bielorussia. Si vedano in proposito l’ articolo di NFP e l’ annuncio del ministro... (continua)
Gdy tak siedzimy nad bimbrem
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 17/11/2021 - 20:03
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Ayo a fari dinari

Ayo a fari dinari
1976
Addio terra, casa, suli, mari
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/11/2021 - 14:50
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سرزمین من

سرزمین من
Sarzamin-i man
[1998]

شعر و موسیقی / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Dawood Sarkhosh [داوود سرخوش]

آواز خوانده شده توسط / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Sediq Shubab [صديق شباب]

2. Dawood Sarkhosh [داوود سرخوش]
Album: Sarzamine Man

La canzone

Gli Hazara sono una minoranza di musulmani sciiti in Afghanistan, pari al 10% circa della popolazione , invisi al gruppo etnico più consistente Pashtun di osservanza sunnita. Sono stati perseguitati nei secoli, ultimi persecutori i talebani e gli jihadisti.
Dawood Sarkhosh [داوود سرخوش] é un musicista e poeta afgano di etnia hazara. Fu spinto a prendere la via dell’esilio, come milioni di altri afghani dall’oscurantismo dei talebani che, com’è noto, osteggiano la musica nelle sue varie espressioni, e dalla ostilità dei talebani verso gli Hazara . Nelle sue canzoni l’esilio... (continua)
بی آشیانه گشته ام[1]
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 11/11/2021 - 20:09
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Lakkolaulu Pajalasta

anonimo
Lakkolaulu Pajalasta
In their 1978 book Edestä aattehen - suomalaisia työväenlauluja 1890 - 1938 (For the Cause - Finnish Working Class Songs 1890 - 1938), Ilpo Saunio and Timo Tuovinen write: »Lakkolaulu Pajalasta (Strike Song from Pajala) is a rare sample of the working class song tradition of Finnish-speaking people living in northern Sweden. It was written in Pajala during the 1930 - 1931 roadworkers' strike. The first labor union of Pajala was established in 1931. In the autumn of 1931, after the National Road Administration had refused to negotiate on wages, the workers called for a strike that continued until spring 1932. The name Anttila in the 4th stanza refers to a person who was recruiting scabs during the strike.«

The Torne is a river in northern Finland and Sweden and, since the annexation of Finland to the Russian Empire in 1809, the official border between the two countries. Throughout history,... (continua)
Taaskin tuli, tuli laulettavaks'
(continua)
inviata da Juha Rämö 10/11/2021 - 13:12
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Diáspora

Diáspora
(2017)
Acalmou a tormenta
(continua)
6/11/2021 - 13:01
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Aria di scirocco

Aria di scirocco
2021

Aria di Scirocco pone le attenzioni sulla Sicilia. Il messaggio è quello di denuncia verso tutto il marcio che invade la loro terra d’origine [e mette] in primo piano lo sfruttamento della Sicilia

Uscito Aria di Scirocco, il nuovo singolo degli Original Sicilian Style - eventireggae.it

Ritmo e denuncia sociale si fondono tra siciliano, italiano ed inglese per raccontare attraverso la voce e le note di Vito, La Rizzo, Lorca Assassina, Maestro Garofalo, Salvo Privitera, Roberto Fiore, Turi Di Natale ed Enrico Caruso tutto il marcio che c’è in Sicilia. Una melodia che punta il dito contro lo sfruttamento della nostra terra invasa e depredata dalla propria dignità e soffocata da un’aria di scirocco opprimente

Aria di scirocco, la Sicilia reggae degli Original Sicilian Style - SicilyMag
Rapila sta potta accussi trasi pocu d'aria
(continua)
inviata da Natale Adornetto 4/11/2021 - 17:52
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Sinners, Saints and Fools

Sinners, Saints and Fools
(2021)
dall'album "In These Silent Days"

C'era una volta un uomo timorato di Dio, che non perdeva occasione per dichiararsi cristiano e predicare la sua morale. Verso chi arrivava disperato nel suo paese fuggendo dalla fame e dalle guerre, questo "buon cristiano" non provava alcuna pietà. Non hai i documenti. Ci sono regole e leggi da seguire. Non si fanno eccezioni. Non possiamo accoglierli tutti qui da noi.

Ma un giorno, come tutti, anche quest'uomo morì. Proprio come diceva la sua religione, si ritrovò davanti alle Porte del Cielo. Ma le porte erano chiuse e il Paradiso era circondato da un alto muro. Chi di dovere parlò severamente: "Non hai seguito le regole, non è che possiamo far entrare tutti qui da noi", gli disse, indicando giù, verso l'inferno. Non si fanno eccezioni.


To me, there’s nothing on planet Earth more maddening than the religious right’s rejection of displaced people.... (continua)
Where the winds of change were blowin', there lived a God-fearing man
(continua)
6/10/2021 - 21:34
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Un'ombra che vaga

Un'ombra che vaga
[1972]
Album: Frontiera


Con un originale logo in perfetto stile fumettistico la label Help! viene fondata sul finire degli anni sessanta dal musicista-produttore Gianni Dell’Orso, figura di spicco dell’entourage della RCA Italiana nonché patron della GDM Music (progetto tutt’oggi attivo specializzato in soundtracks). Contraddistinto dalla presenza di band di provenienza teutonica (dalla psichedelia dei bavaresi Sub al beat targato Hamburg dei Rattles) il catalogo a 33 giri Help! conta solo dieci titoli (le pubblicazioni si interruppero definitivamente nel 1975) anche se tra questi gli ultimi due lavori in ordine cronologico risultano meritevoli di molto più di una semplice considerazione. Distribuiti nel 1972 gli album in questione portano la firma di due formazioni legate al fervido scenario pop italiano (anche se in seguito il contesto al quale appartengono verrà ridefinito prog): Quella... (continua)
Si sono accese le luci,
(continua)
inviata da Dq82 30/9/2021 - 13:13
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Anche io sono un uomo

Anche io sono un uomo
[1972]
Album: Frontiera


Con un originale logo in perfetto stile fumettistico la label Help! viene fondata sul finire degli anni sessanta dal musicista-produttore Gianni Dell’Orso, figura di spicco dell’entourage della RCA Italiana nonché patron della GDM Music (progetto tutt’oggi attivo specializzato in soundtracks). Contraddistinto dalla presenza di band di provenienza teutonica (dalla psichedelia dei bavaresi Sub al beat targato Hamburg dei Rattles) il catalogo a 33 giri Help! conta solo dieci titoli (le pubblicazioni si interruppero definitivamente nel 1975) anche se tra questi gli ultimi due lavori in ordine cronologico risultano meritevoli di molto più di una semplice considerazione. Distribuiti nel 1972 gli album in questione portano la firma di due formazioni legate al fervido scenario pop italiano (anche se in seguito il contesto al quale appartengono verrà ridefinito prog): Quella... (continua)
Sì tu, ragazzo
(continua)
inviata da Dq82 30/9/2021 - 13:11
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Uomini E Illusioni

Uomini E Illusioni
[1972]
Album: Frontiera

Con un originale logo in perfetto stile fumettistico la label Help! viene fondata sul finire degli anni sessanta dal musicista-produttore Gianni Dell’Orso, figura di spicco dell’entourage della RCA Italiana nonché patron della GDM Music (progetto tutt’oggi attivo specializzato in soundtracks). Contraddistinto dalla presenza di band di provenienza teutonica (dalla psichedelia dei bavaresi Sub al beat targato Hamburg dei Rattles) il catalogo a 33 giri Help! conta solo dieci titoli (le pubblicazioni si interruppero definitivamente nel 1975) anche se tra questi gli ultimi due lavori in ordine cronologico risultano meritevoli di molto più di una semplice considerazione. Distribuiti nel 1972 gli album in questione portano la firma di due formazioni legate al fervido scenario pop italiano (anche se in seguito il contesto al quale appartengono verrà ridefinito prog): Quella... (continua)
Treno, corri lontano
(continua)
inviata da Dq82 30/9/2021 - 13:06
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Ancora una notte

Ancora una notte
[1972]
Album: Frontiera


Con un originale logo in perfetto stile fumettistico la label Help! viene fondata sul finire degli anni sessanta dal musicista-produttore Gianni Dell’Orso, figura di spicco dell’entourage della RCA Italiana nonché patron della GDM Music (progetto tutt’oggi attivo specializzato in soundtracks). Contraddistinto dalla presenza di band di provenienza teutonica (dalla psichedelia dei bavaresi Sub al beat targato Hamburg dei Rattles) il catalogo a 33 giri Help! conta solo dieci titoli (le pubblicazioni si interruppero definitivamente nel 1975) anche se tra questi gli ultimi due lavori in ordine cronologico risultano meritevoli di molto più di una semplice considerazione. Distribuiti nel 1972 gli album in questione portano la firma di due formazioni legate al fervido scenario pop italiano (anche se in seguito il contesto al quale appartengono verrà ridefinito prog): Quella... (continua)
Ancora una notte e il treno partirà,
(continua)
inviata da Dq82 30/9/2021 - 12:56
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Africa

Africa
2016
L'arrivo
“Boko Haram ha lasciato tante ferite nei nostri cuori!
(continua)
inviata da Dq82 29/9/2021 - 18:19
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L'ai traversà

L'ai traversà
2016
L'arrivo
L’ai traversà quasi tut’an cuntinent,
(continua)
inviata da Dq82 29/9/2021 - 18:16
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Mare di Sicilia

Mare di Sicilia
2018
Griots
Adattamento del canto popolare “Mare di Livorno”

[...] si è fatto uso di parodie che è una cosa molto viva nella musica popolare, tipo "mamma mia dammi cento lire che in America voglio andar" che diventa "mamma mia dammi cento euro che in Italia io voglio andar" è geniale perché è un modo per comunicare e far vedere che i tempi possono cambiare ma la gente è sempre quella, una volta eravamo noi a spostarci adesso sono loro e quindi che differenza c’è? [...]oppure “Mare di Livorno” che diventa “Mare di Sicilia”, quel canto è una parodia tratta da alcuni stornelli toscani attestati già nel Cinquecento ma diffusi anche in altre Regioni italiane che avevo trovato io in alcune registrazioni sul campo negli archivi sonori dove lavoravo [...] e l’abbiamo proposto per il repertorio

(Flavio sezione fiati del Coro Moro, citato in Coro Moro e Coro Voci dal Mondo: storie di musica negli studi sulle migrazioni, tesi di laurea di Luca Haddad)
M'affaccio alla finestra e penso al mare...
(continua)
inviata da Dq82 29/9/2021 - 18:06
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La morte bianca (Tarantata dell'Italsider)

La morte bianca (Tarantata dell'Italsider)
[1976]
Parole e musica di Antonio Infantino
Nell'album "La Morte Bianca - Tarantata dell'Italsider", con il Gruppo di Tricarico (o I Tarantolati di Tricarico), Fonit Cetra / Folkstudio

"La morte bianca" è il secondo disco attribuito ad Antonio Infantino e al suo Gruppo di Tricarico. Viene pubblicato dall'etichetta Folkstudio nel 1976 e distribuito dalla Fonit Cetra. Come sempre questo vinile non è stato ristampato negli anni a seguire. Il lato A del disco contiene la lunga suite "La morte bianca (Tarantata dell'Italsider)", una denuncia sulle morti nei luoghi di lavoro e sullo sfruttamento dei lavoratori nello stabilimento Italsider di Taranto. E' forse il testo più politico scritto da Infantino. "Stare lì, in trance, davanti alla macchina. All'improvviso arriva la morte in fabbrica, arriva la morte bianca". Con questo brano il Gruppo di Tricarico raggiunge la vetta più alta della canzone... (continua)
no no
(continua)
inviata da Dq82 29/9/2021 - 11:22
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Ciò che sei in verità

Ciò che sei in verità
2019
Carta da parati
Io sono molto preoccupato dello stato di sto Stato
(continua)
inviata da Dq82 28/9/2021 - 12:09
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Cielo rosso

Cielo rosso
2021
Cielo Rosso

Un singolo che ha un obiettivo importante e dichiarato: quello di sostenere le spese legali dell’Ardita Due Mari, squadra di calcio popolare di Taranto da anni impegnata nelle lotte sociali e ambientali della città pugliese, attraverso la vendita dei manifesti di Militanza Grafica e di promuovere e raccontare le lotte.

Il singolo si avvicina sempre più alle sonorità Trip Hop, un loop dolce di chitarra esplode nel ritornello con il campione di una voce femminile cantata, mentre Zorba racconta le vicende della lotta tarantina: dell’ILVA, dell’inquinamento, delle passerelle dei politici a raccontare il rilancio dell’azienda…

Un brano intenso e drammatico che racconta la lotta di una città contro una fabbrica, che è simbolo sia dell’inquinamento ambientale e sociale che del sogno di un miracolo economico sempre meno realizzato.

La storia di un ricatto lavoro-salute che ora non è più in grado di garantire né una cosa né l’altra.
Atterrato nella terra tra i due mari
(continua)
inviata da Dq82 28/9/2021 - 11:51
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Land of the Free

Land of the Free
2019
Land of the Free

Land of the Free è una canzone sul cui testo Brandon aveva inconsciamente iniziato a ragionare dal 2012 dopo la sparatoria nella scuola di Sandy Hook, che ha causato la morte di molti bambini e insegnanti. La situazione politica e sociale che gli Stati Uniti si sono ritrovati ad affrontare soprattutto dopo l’elezione di Trump, hanno accelerato la creazione della canzone, il cui testo tratta anche dei temi dell’ingiustizia razziale e della crisi al confine con il Messico.

La lavorazione è stata ultimata a fine 2018 nei Battle Born Studios, con alla produzione Jacknife Lee e ai cori gospel Lynn Mabry, Dorian Holley, Will Wheaton, Sherree Patrice Brown e Akasha Mabry.

Per il video, la band ha reclutato uno dei più famosi registi che si occupa delle ingiustizie sociali, Spike Lee. È stato Brandon stesso a telefonargli dopo aver visto il suo ultimo film, BlacKkKlansman,... (continua)
Can't wipe the windblown smile
(continua)
inviata da Dq82 28/9/2021 - 09:59
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¿Quién los mató?

¿Quién los mató?
Letras y música / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Jhonny Hendrix Hinestroza

Intérpretes / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
Nidia Góngora, Alexis Play, Junior Jein

11 Agosto 2020 : 5 ragazzi afrocolombiani di 14 anni , Luis Fernando Montaño, Josmar Jean Paul Cruz Perlaza, Álvaro Jose Caicedo Silva, Jair Andrés Cortes Castro, and Leider Cárdenas vengono assassinati nel barrio di Llano Verde a Cali, nel sud-ovest della Colombia, città già tristemente nota in passato per il Cartello di droga locale. La canzone, ispirata a tale massacro, parla anche di altre violenze che scuotono la Colombia da decenni.

Colombia: la mattanza

I dati seguenti sono aggiornati al 22 Settembre 2021
Sindacalisti uccisi dall’ 1/12/2016, inizio del processo di pace : 990
Ex combattenti delle Farc uccisi dall’ 1/12/2016, inizio del processo di... (continua)
Madre
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 26/9/2021 - 19:25
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'O padrone

'O padrone
2020
La goccia e la tempesta
'O padrone nun và duje sordi
(continua)
inviata da Dq82 26/9/2021 - 17:57
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Te espera el mar

Te espera el mar
(2021)
Parole e musica di María José Llergo
Interpretazione di María José Llergo
dalla colonna sonora del film Mediterráneo di Marcel Barrena

'Te espera el mar' è la canzone che María José Llergo ha composto ed interpretate per 'Mediterráneo' -una delle produzioni selezionate per rappresentare la Spagna ai Premi Oscar-, la sua voce funge da veicolo per narrare il dramma che i rifugiati vivono nel Mar Mediterraneo, che da Algeciras al Medio Oriente (de Algeciras a Estambul, come cantava Serrat) è diventato negli ultimi anni uno dei punti focali dell'allerta umanitaria.

Nel film, ispirato alla vera storia della ONG Open Arms e del suo fondatore Òscar Camps, due bagnini viaggiano nell'isola greca di Lesbo allo stesso tempo spaventati e attratti dalla foto di un bambino morto sulle sue spiagge. Lì trovano il dramma del 'Mediterraneo', con centinaia di migliaia di profughi provenienti... (continua)
LLora, y llora, y llora el mar
(continua)
inviata da Lorenzo 22/9/2021 - 23:49
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Nana Del Mediterráneo

Nana Del Mediterráneo
(2019)

“Hace ya cuatro años que escribí Nana del Mediterráneo, en aquel momento fue para mí una catarsis, un desahogo, ante la rabia que sentí al bañarme en sus aguas y ser consciente de que las mismas que a mí me mecían eran las que enterraban a tanta gente. De la impotencia que sentí y siento nace este canto, que pertenece a las personas que perecen cada día víctimas de una Europa injusta, y a todo el que hace lo que puede y lucha a medida de sus posibilidades para que esta pesadilla acabe”.
Mª José Llergo

“Sono già quattro anni che ho scritto questa Ninna Nanna del Mediterraneo. In quel momento per me è stata una catarsi, uno sfogo, di fronte alla rabbia che ho provato quando mi sono bagnata nelle sue acque e mi sono resa conto conto che le stesse acque che mi cullavano erano quelle che seppellivano tanta gente. Dall'impotenza che ho sentito e che sento tutt’ora è nato questo canto,... (continua)
Espuma blanca que lava el mar
(continua)
19/9/2021 - 16:33
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Occupiamola

Occupiamola
L'andamento è da coro da stadio, per un coro di protesta e di vita che è diventato un vero e proprio tormentone che ha scandito oggi la manifestazione per la GKN che ha sfilato oggi per i viali di Firenze fino a Piazzale Michelangelo,

e tutti e tutte si mettono a saltare e la febbre fa quaranta e non è il virus è la lotta operaia e quest’anno non andare al mare vai in vacanza su quell’asfalto incendiato dove passano i camion della logistica ma che se lo sollevi sotto l’asfalto trovi la spiaggia della gioia e delle rivolte e un operaio magro e innervato di muscoli con la cannottiera bianca incollata alla pelle dal sudore sale sulla schiena di un altro e lo portano in un panico trionfo metalmeccanico in un’apoteosi di rivolta che urla insorgiamo e a quel punto sì davanti al cordone delle femministe e tutte e tutti cantano che fatica che ti chiedoooo oggi devi sciopera’ e avanti insieme uniti... (continua)
Occupiamola
(continua)
18/9/2021 - 23:27
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Prima gli immigrati

Prima gli immigrati
2021
Tra Bergamo ed il Far West
Prima i partiti poi gli arrivati
(continua)
inviata da Dq82 13/9/2021 - 17:45
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Simon & Garfunkel: The Boxer

Simon & Garfunkel: The Boxer
[1969]
Parole e musica di Paul Simon
dall'ultimo album di Simon & Garfunkel, Bridge Over Troubled Water (1970)

La guerra, come ben sapete, non è solo bombe,carri armati e missili ma nella quotidianità operano nemici meno eclatanti,stranieri che convincono ,con bugie e prese in giro, un povero ragazzo di provincia a lasciare la sua casa con l'illusione di una carriera sportiva. La realtà della vita in una metropoli è ben diversa : solitudine ,freddo , mancanza di mezzi economici,nostalgia per la sua famiglia . Un pugile che conosce la sconfitta sul ring ,ferite sul viso e nell'animo e vuole arrendersi anche se si illude di essere ancora un combattente contro un nemico che potrebbe essere identificato , fra l'altro, nella nostra società basata esclusivamente sul profitto e sul successo..

G.E.
I am just a poor boy, though my story's seldom told
(continua)
inviata da Pluck 29/8/2021 - 21:22
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Ballata dello zero

Ballata dello zero
2021
Ballate dalla grande recessione


Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia


Primavera a Lesbo - Ballata per Cuba - Ballata per Stefano - Ballata per Claudio - Ballata della vecchia antropofaga - Ballata a una ballerina - Ballata dello zero - Ballata per Sacko - Ballata dell’articolo 18 - La mia classe


Con “Ballata dello zero” ritorniamo ai giorni nostri, ossia alla figura dell’ex Sindaco di Riace Mimmo Lucano, in particolar modo ad un episodio del giugno 2018 quando l’allora Ministro degli Interni Salvini diede dello “zero” all’allora Sindaco di Riace. Con questo brano, oltre a prendere le parti di Lucano, si rivendica con orgoglio un modo rivoluzionario di concepire l’intera comunità/umanità in contrapposizione al potere costituito da politici senza umanità e senza cuore (“quando non ci sarà un primo e un secondo e, tutti zeri, faremo uno zero, un cerchio solo, un girotondo:... (continua)
Mimmo Lucano è uno zero zero
(continua)
inviata da Dq82 27/8/2021 - 10:32
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Justin

Justin
Parole e musica di Riccardo Tesi
dal bellissimo album Thapsos del 2000

dedicata a Justin Vali, musicista malgascio, una storia di emigrazione per una volta con un lieto fine.
Un piatto di riso faceva la festa
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/8/2021 - 22:27
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Incidente sul lavoro

Incidente sul lavoro
1976
I padroni delle città
Là nel cantiere un urlo lacerante
(continua)
inviata da Alberto Scotti 5/8/2021 - 04:03
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Miseria nera

Miseria nera
1968
Miseria nera nel mondo d'oro
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/7/2021 - 16:07
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Sawmill

Sawmill
Well, once I was slave at the sawmill
(continua)
8/7/2021 - 04:41
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Primavera a Lesbo

Primavera a Lesbo
2021
Ballate dalla grande recessione
recessione

Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia



Si parte con “Primavera a Lesbo” (singolo scelto per il lancio dell’album), brano dedicato alle migliaia di profughi in fuga dai bombardamenti delle guerre confinati nell’isola di Lesbo in Grecia; oltre all’indifferenza di tutta la comunità europea i profughi devono anche fare i conti con la pandemia da Covid-19 e per loro il destino è doppiamente segnato (molto significativo a tal proposito l’ultimo verso “Lavatevi le mani!/Teneteci a distanza!”). La chitarra di Sonaglia è la protagonista assoluta della canzone con il suo incedere spedito mitigato dal lamento vero e proprio del violoncello, a sottolineare la drammaticità della situazione.
estatica.it
Piccola che in un’asola
(continua)
inviata da Dq82 2/7/2021 - 20:18

Logistico biandrando senza mèta

Logistico biandrando senza mèta
[18-6-2021]
Io sono un poco stufo di canzoni,
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 18/6/2021 - 15:33
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L'emigrànde

L'emigrànde
[2017]

Album : Fòrte e gendìle

feat Michele Gazich
‘nghì ‘na mandrìcchie sotte lu ditèlle
(continua)
inviata da Alberto Scotti 10/6/2021 - 12:37
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Piombino

Piombino
In queste stanze vuote
(continua)
inviata da Alberto Scotti 7/6/2021 - 15:28
Downloadable! Video!

Migranti

Migranti
2017
Il Buio Attorno
scusate se non siamo affogati
(continua)
inviata da Dq82 3/6/2021 - 19:24
Downloadable! Video!

Marenostro

Marenostro
2017
L'Illusione d'Esser Salvi
Ero molto piccolo e non mi ricordo a quale età
(continua)
inviata da Dq82 2/6/2021 - 18:09
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Estate '89, una storia dal mare

Estate '89, una storia dal mare
(2020)
Album: Fuje - Simona Boo & Cultural Boo Team.
feat. Antonio Brugnano

“Estate '89” è il brano scritto con Antonio Brugnano, che Simona Boo ha voluto dedicare a Jerry Masslo, il bracciante ucciso 31 anni fa a Villa Literno e diventato con gli anni il simbolo delle battaglie per i diritti di cittadinanza dei migranti nel nostro paese. “E' dedicato a tutti quelli che non hanno avuto la mia fortuna, di avere una famiglia, una casa, di avere protezione, è dedicato a tutti quelli che sono fuggiti per fame e per motivi politici. Jerry Maslo è un simbolo che oggi più che mai è attuale, come i latini che cercano di superare il muro di Trump per arrivare negli Usa” racconta l'artista. Nel brano viene citata anche la storia della piccola Valeria e del suo papà, che avevano provato ad attraversare il fiume Rio Bravo per arrivare dal Messico agli Usa e sono stati ritrovati morti a faccia in giù, con la bimba avvolta nella maglietta del padre.

Il Mattino: «Fuje», il primo album da solista di Simona Boo tra razzismo e speranza
Ciao mamma guarda come mi diverto
(continua)
27/5/2021 - 22:48

Sulla funiculà, o Canzone del forchettone

Sulla funiculà, <i>o</i> Canzone del forchettone
[26 / 5 / 2021]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo
Music / Music / Musique / Sävel: Angelo Branduardi, Alla fiera dell'est


Nota dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo.. L'originale, come è noto, procede per progressione; qui, invece, si procede a ritroso. L'originale (di ascendenza ebraica) è una successione verso gli eventi, mentre qui è una retrocessione ad una possibile individuazione di un sistema di cause che alcuni chiamano "capitalismo".
Sulla funiculà,
(continua)
26/5/2021 - 13:58
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Morti bianche

Morti bianche
Poesia / A Poem by / Poème / Runo :
Carlo Soricelli

Voce / Speaking voice / Voix parlante / Puhuva ääni :
Flavio Insinna

Ai 19 verdi anni di Samuel Cuffaro e a Elisabetta D’Innocenzo, madre, morti sul lavoro a Gubbio il 7 Maggio 2021

Samuel avrebbe voluto leggere questa sua lettera in una manifestazione indetta a Gubbio per l’indomani sabato 8 Maggio
Mi sento perso. Mi sento proprio abbandonato a me stesso. Sento una libertà interiore data dalla mia età probabilmente. Ma fuori di me c'è il caos, sento che appena ho un confronto con la realtà di questa città mi si smonta l'idea di mondo felice. Vedo che è difficile esporsi come persona sincera, perché le persone ti giudicano anche per come respiri. Vedo molti giovani che si perdono nel trovare un modo di approccio con i genitori. Vedo e sento tante mentalità chiuse e mi dispiace molto per questo. Mi mancano più sicurezze nella vita.... (continua)
Chiamatele pure morti bianche.
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 22/5/2021 - 22:36
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Camp America

Camp America
(2019)

Mascherata da una musica allegra da da hit estiva pop/punk, la canzone parla in realtà dei campi di detenzione per gli immigrati in America. Campi inaugurati dal premio nobel per la pace Obama, anche se la detenzione era inizialmente per periodi limitati, ma che hanno raggiunto il loro apice durante l'amministrazione Trump. All'ex presidente va anche addebitata la pratica orribile di separare i figli dai genitori, fatto a cui fa riferimento la canzone di Vic Mensa.
There's a place, it's the time of your life
(continua)
22/5/2021 - 22:14
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prison

prison
(2021)
dall'album "Ira"
Testo e musica di Jacopo Incani


In DIE mettevi un uomo e una donna in una situazione particolare, stop, qui qual è il racconto, l'idea narrativa?

Così come in DIE l'unica cosa che ho detto a proposito di una possibile narrazione è che c'è un uomo nel mare e una donna che lo aspetta a terra, e tutto il resto, ovvero la stratificazione di senso, è avvenuta sia col lavoro sul suono che con la scelta dei campionamenti specifici e con le armonie, lo stesso discorso vale per IRA. La suggestione narrativa è questa: IRA narra di una moltitudine in viaggio, di uomini e donne che attraversano terre enormi lontane dal luogo in cui sono nati. Questa cosa è restituita pienamente dal linguaggio utilizzato, un linguaggio estemporaneo, che mischia in maniera volutamente errata, improvvisata e dettata dalla necessità, più lingue, quindi si crea un linguaggio della traversata,... (continua)
Nous all el same mon name
(continua)
16/5/2021 - 12:19
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La fille sans nom

La fille sans nom
(2016)
Album: Vagabonde
Cécile Corbel & Faada Freddy

"La chanson parle des filles déracinées. Il peut s'agir d'une de celles qui embarquent aujourd'hui dans les bateaux qui traversent la Méditerranée, ou bien de ces Irlandaises du passé qui ont émigré en contribuant à créer la population des Etats-Unis. On se dit que l'histoire est un éternel recommencement, qu'elle n'apprend rien à personne en nous laissant avec toutes nos interrogations.
Ces migrantes ont parfois perdu jusqu'à leur nom et leurs seules richesses sont alors leur beauté et leur fierté.
Faada Freddy fait partie de ces chanteurs tout de suite identifiables, qui ont une magie dans la voix. Mon duo avec lui dans cette chanson célèbre le mélange des cultures. Le morceau est un patchwork qui finit en douceur, avec cette fusion du violon irlandais et d'une world music africaine."

The sky is her roof
(continua)
9/5/2021 - 18:43
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Zighela

Zighela
[1997]

Album:CANTI & BRIGANTI

tratta liberamente da un canto di lavoro dei contadini emiliani. E' una filastrocca, con giochi di parole e fonemi di difficile traduzione, che ha come protagonisti la volpe e la cicala. Metafora della lotta tra il padrone rapace e il contadino costretto a subire
Canta la zighela ie tula tula
(continua)
inviata da Dq82 7/5/2021 - 10:32
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Anime bianche

Anime bianche
Anime bianche
[ 2018 ]

Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Nando Misuraca

Ai Morti sul lavoro

Nei primi 3 mesi del 2021 ammontano a 185 le morti bianche in Italia. Nel 2020 centinaia di migliaia di aziende sono state esenti dal controllo per mancanza di personale ispettivo. Nelle 10mila aziende sottoposte al controllo il tasso di irregolarità accertato è stato del 79%.
Due persone al giorno non fanno ritorno dai loro cari.
Gli ultimi caduti sono: Luana D'Orazio, 22 anni, a Montemurlo e Christian Martinelli, 49 anni, padre di due bambine, a Busto Arsizio
La canzone è dedicata a loro.

[Riccardo Gullotta]
Come mi piaceva la domenica mattina
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 7/5/2021 - 00:17
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We Will Rock You 2021

We Will Rock You 2021
2021
Omaggio a We will rock you dei Queen
Alla chitarra Finaz

Tra gli artisti italiani del cast del Concerto del Primo Maggio di Roma 2021, Piero Pelù è salito sul palco della Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma - che a causa delle misure anti-Covid quest’anno ospita la manifestazione al posto della tradizionale piazza San Giovanni - sulle note di “We will rock you” dei Queen.

Dopo aver cantato la prima strofa del brano della band un tempo guidata da Freddie Mercury, sulla musica della canzone originariamente pubblicata nell’album “News of the world” del 1977, il rocker toscano ha recitato la celebre terzina del canto XXVI dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri (“Fatti non foste per viver come bruti ma per seguire virtù e conoscenza”), che in un secondo momento ha trasformato in: “Fatti non fummo per viver come bruti ma per seguire il rock and roll e la bellezza”.

Sul... (continua)
Buddy, you're a boy, make a big noise
(continua)
inviata da Dq82 3/5/2021 - 12:40
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Cantare in italiano

Cantare in italiano
1982
Cantare in italiano

Cantano Edoardo De Angelis e Luca Barbarossa
Testo e musica di Edoardo De Angelis
Voglia di andare lontano
(continua)
inviata da Dq82 24/4/2021 - 10:49
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La fabbrica delle nuvole

La fabbrica delle nuvole
2014

I Nobraino sfornano, ed è proprio il caso di dirlo, un inedito che segue la scia del loro ultimo disco. Il testo è di Lorenzo Kruger e dei ragazzi della provincia di Taranto. Non serve aggiungere altro.
Fabbrica nuvole la ciminiera dicevo ai bambini che avevan paura
(continua)
inviata da Dq82 24/4/2021 - 10:15
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Sanpapiè

Sanpapiè
2021
Ascimmo 'e notte
(continua)
inviata da Dq82 22/4/2021 - 17:40
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Mama Africa

Mama Africa
2021
Mama Africa

La canzone, per diretta ammissione dell'autrice, è dato ispirata dal libro di Giuseppe Catozzella "Non dirmi che hai paura", la storia Samia giovane somala di Mogadiscio con la passione per l'atletica che sogna di partecipare alle Olimpiadi ma che, a causa delle guerre e del regime che si impone in quella regione, non vedrà mai la luce. Il suo sogno la conduce, invece, a percorrere da sola un viaggio di ottmila chilometri, l'odissea dei migranti dall'Etiopia alla Libia attraverso il Sahara per arrivare via mare in Italia.
"Mama Africa" non parla direttamente di Samia, ma delle tante giovani che sognano un futuro migliore nel continente africano.
Nalingi yo mama Afrika*
(continua)
inviata da Dq82 22/4/2021 - 17:20
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L'urlo

L'urlo
2020
L'urlo


Spiaggia "libera"; momento di "pace"; l' artista cerca a cuor leggero la sua ispirazione, passo dopo passo sulla sabbia.
Solo chi cerca genuinamente, con disinteresse, viene raggiunto da messaggi oltre il tempo.
Lì ad attenderlo, sul suo cammino in riva al mare, un vecchio libro giace in una sacca insabbiata.
L' artista lo raccoglie con cura e si trova tra le mani la preziosa pubblicazione di un antico diario segreto, scritto in epoca coloniale: testimonianze riguardanti razzie e brutali violenze consumate ad opera di malvagi malfattori.
La sua mente viene risucchiata istantaneamente nel XVIII secolo: l' Impero Coloniale imperversava indisturbato.
Anime torturate del passato, che affiorano spiritualmente nel suo presente per ispirargli l' URLO che condanna "...il grasso delle panze che ha coperto le coscienze..."
La giostra delle sventure umane si manifesta su due piani... (continua)
Hai paura di dormire
(continua)
inviata da Dq82 22/4/2021 - 16:27
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Porto Marghera

2021

Al petrolchimico di Porto Marghera si produceva PVC, un polimero del cloruro di vinile.

Il cloruro di vinile monomero ha una soglia olfattiva (odore dolciastro) di 4000 ppm, mentre i primi fenomeni sul sistema nervoso si osservano a 8000 ppm. Agisce sui canali ionici presenti sulle membrane cellulari provocando la depressione delle cellule eccitabili; per questo, prima della scoperta degli effetti tossici, veniva utilizzato in medicina per indurre anestesia. Infatti, il cloruro di vinile deprime il sistema nervoso centrale e può provocare aritmie fatali; l'inalazione dei suoi vapori produce sintomi analoghi a quelli dell'intossicazione da alcol - mal di testa, stordimento, perdita di coordinazione dei movimenti, disturbi della percezione visiva ed uditiva - e nei casi più gravi allucinazioni, perdita di coscienza, paralisi dei centri bulbari e conseguente morte per crisi respiratoria.

I... (continua)
Sandro brindò con gli amici e baciò Rita la sera
(continua)
inviata da Dq82 18/4/2021 - 17:58
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Il destino universale

Il destino universale
(2021)
dall'album: Tribù Urbana


Non mancano i temi importanti. Nel brano "Il destino universale" parli di Youssuf . È un nome casuale?

«Sì, non mi riferisco a nessuno di particolare. Volevo che quel nome riportasse al mondo mediorientale, raccontando un processo migratorio che ho rievocato dalla lettura di “Ho seguito le stelle” di Gulwali Passarlay. Un lungo percorso dal territorio afgano attraverso la Turchia, la Grecia. A un certo punto il protagonista vede il mare ma non sa nuotare: è costretto a affrontare qualcosa di grande, letteralmente più grande di lui. Così ho pensato a tutte quelle persone che spesso insultano chi fugge per necessità dal proprio Paese di origine dicendo "che stessero a casa loro". Ho pensato al fatto che sicuramente starebbero volentieri “a casa loro” se non fossero in guerra o in situazioni di estrema difficoltà. Nessuno lascia casa volentieri. Poi c'è Marco,... (continua)
Yossouf ha quindici anni e non vuole scappare
(continua)
10/4/2021 - 23:48
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Lullabies for Strangers

Lullabies for Strangers
2021
The First Farewell

Words & music Peggy Seeger & Kate St. John

First Farewell è un titolo volutamente giocoso per il 24° album solista di Peggy Seeger. Allude alla canzone che il suo defunto marito Ewan MacColl ha scritto per lei, The First Time Ever I Saw Your Face, e il modo in cui ride sulla copertina, i suoi occhi al cielo, suggerisce che non ha ancora finito alla tenera età di 85 anni.
Apparentemente è il suo ultimo album di inediti, scritto e registrato con la sua famiglia (i figli musicisti Calum e Neill MacColl e la compagna di Neill, la compositrice Kate St John).
I live in a room in the grey country
(continua)
inviata da Dq82 10/4/2021 - 18:51
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Canterrante

Canterrante
2021
Mediterraneo Ostinato

Stefano Saletti: classic guitar, cavaquinho
Lucilla Galeazzi: vocals
Gabriele Coen: sax
Riccardo Tesi: organetto
Giovanna Famulari: cello
Mario Rivera: double bass
Arnaldo Vacca: bodhran, cajon, shaker

Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza). Certo, volendo indugiare sullo stile, scopriremmo i modelli della compresenza, direi (con sincero appagamento) gli elementi basilari della contaminazione (etnica?) in musica. Ma la densità dello... (continua)
Alì dagli Occhi Azzurri uno dei tanti figli di figli, scenderà da Algeri, su navi a vela e a remi. Saranno con lui migliaia di uomini coi corpicini e gli occhi di poveri cani dei padri sulle barche varate nei Regni della Fame (P.P.Pasolini)
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2021 - 10:18
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La furmiga

La furmiga
2008
Il viaggio

"Tanti, tanti e tanti anni fa, qui, come penso qualcuno sappia, era tutta zona di palude e se non ci fossero stati questi grandissimi uomini, scarriolanti e vallaroli, non ci sarebbe oggi tutto questo. Dedicata a loro, questa è La furmiga"

canzone trascritta malamente all'ascolto
Che begli ucin g'ha il furmighin
(continua)
inviata da Dq82 2/4/2021 - 10:36
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Welcome Refugees

Welcome Refugees
2021
feat. CoroMoro
dal'Italia:
Luca Baraldo, Laura Castelli, Flavio Giacchero
dal Senegal:
Maurice Bathia,
Aliou Sabaly,
dal Gambia:
Saiku Senghore.
dalla Costa d'Avorio:
Oumar Sini
dal Mali:
Kassim Diarra, Makan Sissoko
e dalla Nigeria:
Ken Omorodion
«Je dédis ce morceau à tous mes frères,
(continua)
inviata da Dq82 26/3/2021 - 17:40
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Bosser huit heures

Bosser huit heures
[1979]
Album / Albumi: Trust

La canzone esce nel 1979 nell'album eponimo dei Trust, contenente dei brani storici tra cui questo Bosser huit heures, “Sgobbare otto ore”. Si tratta di una critica radicale del lavoro abbastanza rara nell'ambiente punk-rock francese: ”Hai proprio voglia a sgobbare otto ore / Il tuo salario è il salario del sudore / Hai proprio voglia a sgobbare otto ore / Il tuo salario è il salario della paura”. Una chiara, limpida e rabbiosa invettiva contro la tortura quotidiana. Il tripalium, lo sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo, è il fondamento della società capitalista. Quanti gruppi politici ci girano intorno, limitandosi a punzecchiare gli “eccessi” del Capitale, senza però battere il ferro dove il dente duole, vale a dire sul lavoro? I Trust ci andarono diretti, invece: si lavora unicamente per la paura di perdere il proprio impiego, l'unico modo per sopravvivere,... (continua)
Ouvre grand tes yeux autour de toi
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/3/2021 - 21:26
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Sea of Sorrow

Sea of Sorrow
2021
Sing, Ye Bastards!

In supporto a Sea-Watch
You're asking me, to sing a happy song
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2021 - 19:14
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Mercanti di uomini

Mercanti di uomini
1999
Vento di ricordi

Gruppo sconosciuto di cui si sa poco o niente, scovato da quella miniera che è il blog verso la stratosfera
Uomini
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2021 - 09:10
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In bocca al lupo

In bocca al lupo
2014
One Colour More

La canzone narra del linciaggio di 11 italiani avvenuto il 14 marzo 1891 a New Orleans.
Si veda Dago
The damp air carried the smell of musty cotton
(continua)
inviata da Dq82 5/3/2021 - 09:14
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Dago

Dago
2020
Ritorno al fuoco



La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi


Inizio con “ DAGO” , una canzone popolare. Una canzone che “mira” innanzitutto a tenere viva la Memoria, la Nostra, quella dei Vinti e che quindi fa una storia diversa da quella dei vincitori. E per farlo ci porta indietro, sui nostri passi , su quel cammino eterno che è la nostra Emancipazione o Riscatto e che ci conduce verso l’orizzonte della Liberta ‘.
La storia in poche parole , è quella di un eccidio. 14 marzo 1891 a New Orleans. Una folla di cittadini assalì la prigione locale e uccise 11 immigrati italiani, in particolare siciliani. Secondo le fonti a partecipare al linciaggio furono dalle 3.000 alle 20.000 persone , rendendolo uno dei più ingenti linciaggi di massa della storia degli Stati Uniti.

E‘... (continua)
In piedi si alzarono i giurati
(continua)
inviata da Dq82 4/3/2021 - 19:42
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Concetta

Concetta
2020
Ritorno al fuoco



La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi


27 giugno 2017: nella sede dell’Inps di Torino Nord, in corso Giulio Cesare 290, una donna si cosparge di alcol e si dà fuoco. È Concetta Candido, di mestiere faceva l’addetta alle pulizie in una grande birreria di Settimo
Torinese, inquadrata in una cooperativa inventata e presieduta dagli stessi titolari della birreria. Da sei mesi Concetta è stata licenziata. Così, senza lavoro, senza liquidazione e con il sussidio di disoccupazione che per un disguido burocratico non arriva, Concetta giunge all’apice della disperazione. Per questo sceglie il fuoco come forma di pubblica protesta. Si procurerà ustioni di terzo grado sul 27% del corpo e lotterà tra la vita e la morte per mesi. La attende un percorso di lenta... (continua)
Pioggia di case, ruggine sui fiori
(continua)
inviata da Dq82 4/3/2021 - 19:34
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Un treno per Riace

Un treno per Riace
2020
Ritorno al fuoco



La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi



Partiamo sempre con un “piano lungo” come si dice nel gergo cinematofrafico…usando magari un dolly in modo che dall’alto lentamente scendiamo verso il primo piano…(non amo nel cinema le inquadrature dall’alto con i droni, ..quello è lo “sguardo degli angeli” che abbiamo rubato…)
Ebbene…siamo nei primi anni 60, a Big Sure, sulla costa della California, e quello che “ vediamo” è un casotto , un semplice capanno….mi sembra color blu, come l’oceano che è di fronte..
In sostanza quell’insignificante , in apparenza, “casotto blu , divenne all’inizio degli anni 60, il “luogo dell’anima “ di un’intera generazione. Attraverso il romanzo di Kerouac , “ Big Sur”, milioni di giovani di tutto l’occidente , considerarono... (continua)
Con la pioggia e con il vento, con la luna e con le stelle,
(continua)
inviata da Dq82 4/3/2021 - 19:10
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Come un pesce d'Aprile

Come un pesce d'Aprile
(2021)
Album: Cara rivolta

Come un pesce d’Aprile, tre storie di ordinario orrore avvenute nel nostro paese negli ultimi anni. Tre donne: Nina, attivista No TAV arrestata e messa in isolamento per non si sa bene quale accusa; Tiziana, costretta al suicidio dai video intimi diffusi in rete senza il suo consenso; Hana, bambina siriana affogata nella lunga traversata del Mar Mediterraneo, colpevole solo della ricerca di una vita migliore. Tutti episodi che dovrebbero chiudersi con una scritta “È uno scherzo”, come un Pesce d’Aprile, e che invece sono drammaticamente veri.
Ciao mi chiamo Nina non ho ancora quarant’anni
(continua)
inviata da Zorba 22/2/2021 - 09:38
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È un lavorone

È un lavorone
2015
A vita bassa
Ore 7 del mattino, non c'è un angolo di nebbia che non abbia così sonno come me
(continua)
inviata da Alberto Scotti 21/2/2021 - 15:03
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Mujer frontera

Mujer frontera
Clara Peya feat. Alba Flores y Ana Tijoux

Pianos, sintetitzadors i lletra / Piano, sintetizzatori e parole: Clara Peya
Veu / Voce: Alba Flores y Ana Tijoux
Baix elèctric i sintetitzadors / Basso elettrico e sintetizzatori: Vic Moliner
Batería / Batteria: Dídak Fernandez

‘Mujer frontera’ es el homenaje musical que Clara Peya, Ana Tijoux y Alba Flores dedican a las Jornaleras de Huelva en lucha. Las tres artistas han unido la sensibilidad de su piano, su rap fusión y su poderío gitano para crear esta canción que representa a esas mujeres decididas a “plantar un mundo con miles de frutos donde quepamos todas o ninguno”.

“Mujer frontera es un homenaje a esas mujeres al margen de la sociedad, mujeres que sustentan, mujeres que migran por necesidad para alimentar a su familia. Mujeres que a pesar de ser consideradas invisibles, son el pilar fundamental de la sociedad. Habitan una realidad... (continua)
No tiene manos para curar heridas
(continua)
19/2/2021 - 22:38
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Bracero

Bracero
[1966]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Phil Ochs
Album / Albumi: Phil Ochs in concert
Wade into the river
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/2/2021 - 20:59




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