Percorso La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù
Parto per La Merica
anonimo
Parto per La Merica
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Anonimo
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1.Canzoniere Monferrino
2. Antonio & Giorgio e Daniela
Album: Le canzoni degli emigranti, Vol. 1 [1971]
25 Aprile dei Migranti
Tra il 1876 e il 1915 partirono 14 milioni di Italiani. La canzone proposta risale verosimilmente ai primi del Novecento. Nei testi delle canzoni di vari gruppi il nome del continente è trascritto con l’apostrofo, ma è più convincente la grafia riportata nel testo citato avanti ,la Merica, cui ci si è attenuti.
Da Io parto per la Merica
Se la Francia dal Piemonte si raggiunge via terra, volendo a piedi, la Merica è al di là del mare, del profondo Oceano. Quaranta giorni di viaggio augurandoci che tutto vada bene. Ma in America no e poi no, che ci sono insidie che tu, figlio mio, non puoi nemmeno... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Anonimo
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1.Canzoniere Monferrino
2. Antonio & Giorgio e Daniela
Album: Le canzoni degli emigranti, Vol. 1 [1971]
25 Aprile dei Migranti
Tra il 1876 e il 1915 partirono 14 milioni di Italiani. La canzone proposta risale verosimilmente ai primi del Novecento. Nei testi delle canzoni di vari gruppi il nome del continente è trascritto con l’apostrofo, ma è più convincente la grafia riportata nel testo citato avanti ,la Merica, cui ci si è attenuti.
Da Io parto per la Merica
Se la Francia dal Piemonte si raggiunge via terra, volendo a piedi, la Merica è al di là del mare, del profondo Oceano. Quaranta giorni di viaggio augurandoci che tutto vada bene. Ma in America no e poi no, che ci sono insidie che tu, figlio mio, non puoi nemmeno... (continua)
Io parto per la Merica,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 24/4/2020 - 14:56
Suite per Lampedusa
[2012]
Testo di Giuseppina Maria Nicolini
Produzione artistica, musiche e arrangiamenti di Etta Scollo
Album: Il Passo Interiore [2018]
Giuseppina Maria Nicolini, meglio nota come Giusi (Lampedusa e Linosa, 5 marzo 1961), impegnata da sempre in dure lotte politiche e ambientaliste (vicesindaco a soli 23 anni nel 1984, sostituì l'allora sindaco Giovanni Fragapane quando questi fu accoltellato), fu eletta alle elezioni amministrative dall'8 maggio del 2012 sindaco del comune di Lampedusa e Linosa , e quindi salì alla ribalta italiana ed internazionale per la questione degli ingenti flussi migratori.
Appena eletta, Giusi inviò al governo italiano una lettera urgente sulla questione dei profughi...
Poco dopo il tragico naufragio del 3 ottobre 2013 al largo di Lampedusa con oltre 300 morti, pronunciò un discorso al vertice UE nel 2013 in cui chiedeva una nuova legge europea in materia di asilo e di immigrazione.
Nel 2017 Giusi si è ricandidata a sindaco, non venendo però rieletta... ...
Testo di Giuseppina Maria Nicolini
Produzione artistica, musiche e arrangiamenti di Etta Scollo
Album: Il Passo Interiore [2018]
Giuseppina Maria Nicolini, meglio nota come Giusi (Lampedusa e Linosa, 5 marzo 1961), impegnata da sempre in dure lotte politiche e ambientaliste (vicesindaco a soli 23 anni nel 1984, sostituì l'allora sindaco Giovanni Fragapane quando questi fu accoltellato), fu eletta alle elezioni amministrative dall'8 maggio del 2012 sindaco del comune di Lampedusa e Linosa , e quindi salì alla ribalta italiana ed internazionale per la questione degli ingenti flussi migratori.
Appena eletta, Giusi inviò al governo italiano una lettera urgente sulla questione dei profughi...
Poco dopo il tragico naufragio del 3 ottobre 2013 al largo di Lampedusa con oltre 300 morti, pronunciò un discorso al vertice UE nel 2013 in cui chiedeva una nuova legge europea in materia di asilo e di immigrazione.
Nel 2017 Giusi si è ricandidata a sindaco, non venendo però rieletta... ...
"Sono il nuovo sindaco delle isole
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 23/4/2020 - 16:38
Lampedusa Yacht Club
2016
Un/stable
Un/stable
you love your family
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 22/4/2020 - 13:02
Sail Past Lampedusa
2019
Simple Truths
This song uses the parallel lives of two lives to explore privilege.
The first child is based on a story I heard of a young boy who fled from the Sahel region of West Africa to the North African coast to travel to Europe. To avoid getting arrested, the smugglers who were running the boat designated him the captain. At 15, he would not face criminal conviction so it was 'safer' for him to be in charge of the boat.
The other story is of a European child from a well-off background who has been taken sailing since they were a small child. Now 16, they stand poised to head out to see alone for the first time.
Lampedusa is an Italian island and one of the closest parts of Europe to North Africa
To be respectful to those who have lost their lives trying to enter Europe by see, I have kept the song simple and stayed away from writing about the dangerous crossing directly.... (continua)
Simple Truths
This song uses the parallel lives of two lives to explore privilege.
The first child is based on a story I heard of a young boy who fled from the Sahel region of West Africa to the North African coast to travel to Europe. To avoid getting arrested, the smugglers who were running the boat designated him the captain. At 15, he would not face criminal conviction so it was 'safer' for him to be in charge of the boat.
The other story is of a European child from a well-off background who has been taken sailing since they were a small child. Now 16, they stand poised to head out to see alone for the first time.
Lampedusa is an Italian island and one of the closest parts of Europe to North Africa
To be respectful to those who have lost their lives trying to enter Europe by see, I have kept the song simple and stayed away from writing about the dangerous crossing directly.... (continua)
lyrics
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 22/4/2020 - 12:11
Lampedusa Calling
2018
Compilation:
DISTORTED - Göttingen meets Prague Sampler
Compilation:
DISTORTED - Göttingen meets Prague Sampler
Thousands of corpses
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 21/4/2020 - 20:17
Lampedusa Blues
2019
Mehr Sein als Schein
Mehr Sein als Schein
Das Paradis ist voll.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 21/4/2020 - 20:12
Lampedusa
2015
Inspired by the tragic events of the ship full of immigrants which was sunk by people-smugglers killing an estimated 500 people having set sail from the Egyptian port of Damietta in October 2014. "Lampedusa" imagines the journey through the eyes of one of the victims, full of hope, escaping the war torn regimes of the middle-east. The second half of the song depicts the brutal sinking of the ship by traffickers.
Inspired by the tragic events of the ship full of immigrants which was sunk by people-smugglers killing an estimated 500 people having set sail from the Egyptian port of Damietta in October 2014. "Lampedusa" imagines the journey through the eyes of one of the victims, full of hope, escaping the war torn regimes of the middle-east. The second half of the song depicts the brutal sinking of the ship by traffickers.
Distant fires
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 21/4/2020 - 19:45
Lampedusa
2018
Empty Fridge
Empty Fridge
Ton nom serait le beau titre d'une chanson
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 21/4/2020 - 19:41
Lampedusa
2015
In deep Waters
In deep Waters
I had a dream I had a brother
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 21/4/2020 - 19:32
Lampedusa
2018
Il suono dei campi
Il suono dei campi
Per comprendere serve guardare altrove
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 21/4/2020 - 19:02
Lampedusa
2015
If we're here and nobody gets the life they want
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 21/4/2020 - 18:24
Mohammed u tunisinu
[2015]
Album: Semu Tutti Emigranti
«Quel corpo in fondo al mare è mio fratello, aiutatemi»
La ricerca delle famiglie dopo il naufragio del 7 ottobre
Dora è sicura di aver riconosciuto la felpa del fratello tra le immagini del relitto a largo di Lampedusa. E grazie all'ambasciata e all'associazione Terre pour Tous sta cercando la verità, anche col test del dna. «Sono 800 i giovani tunisini desaparecidos dal 2013»
Aspettano la verità. Qualsiasi essa sia. Dora, chiusa nel suo dolore, è convinta di aver riconosciuto il fratello da una felpa, attraverso le strazianti immagini del naufragio dello scorso 7 ottobre al largo di Lampedusa. Quei fotogrammi, che hanno fatto il giro del web e dei media nazionali ed internazionali, mostrano i corpi rimasti incagliati nel barchino che si è ribaltato a pochi metri dalla costa dell'isola siciliana e Dora li ha visionati centinaia di volte.
«È lui,... (continua)
Album: Semu Tutti Emigranti
«Quel corpo in fondo al mare è mio fratello, aiutatemi»
La ricerca delle famiglie dopo il naufragio del 7 ottobre
Dora è sicura di aver riconosciuto la felpa del fratello tra le immagini del relitto a largo di Lampedusa. E grazie all'ambasciata e all'associazione Terre pour Tous sta cercando la verità, anche col test del dna. «Sono 800 i giovani tunisini desaparecidos dal 2013»
Aspettano la verità. Qualsiasi essa sia. Dora, chiusa nel suo dolore, è convinta di aver riconosciuto il fratello da una felpa, attraverso le strazianti immagini del naufragio dello scorso 7 ottobre al largo di Lampedusa. Quei fotogrammi, che hanno fatto il giro del web e dei media nazionali ed internazionali, mostrano i corpi rimasti incagliati nel barchino che si è ribaltato a pochi metri dalla costa dell'isola siciliana e Dora li ha visionati centinaia di volte.
«È lui,... (continua)
Attaccàtu cu li manu e l'úŋŋja
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 20/4/2020 - 09:00
Coronavirus: la fase due
[2020]
Versi e musica di Mauro Geraci
Versi e musica di Mauro Geraci
La ballata parla della rete che ci sta invadendo, fin nelle case, fino in bagno e che, se usciremo dalla tragedia che stiamo vivendo, ci trasporterà definitivamente dal reale al virtuale da cui non si tornerà più indietro, da dove probabilmente sarà molto più facile controllarci,seguirci, monitorarci con le app, in-formarci, automatizzarci, cinesizzarci…vedi il terribile sfruttamento del lavoro in Cina, in Africa come anche presso le fabbriche cinesidella Apple e dell’iPhone che molti di noi utilizzano senza saperne le origini.
Alla fine me la prendo proprio con questa tecnocrazia (in gran parte e, per molti aspetti,di origine cinese come la pandemia) e non con la tecnologia che, al contrario, in sé potrebbe essere usatacome strumento di grande libertà, creatività e proiezione verso un futuro migliore.
Mauro Geraci
Alla fine me la prendo proprio con questa tecnocrazia (in gran parte e, per molti aspetti,di origine cinese come la pandemia) e non con la tecnologia che, al contrario, in sé potrebbe essere usatacome strumento di grande libertà, creatività e proiezione verso un futuro migliore.
Mauro Geraci
Sta arrivando la fase due
(continua)
(continua)
inviata da adriana 18/4/2020 - 08:04
Eruna tanti supra a dda barca
[2015]
Album: Semu Tutti Emigranti
La tragedia di Lampedusa è stata il naufragio di una imbarcazione libica usata per il trasporto di migranti avvenuto il 3 ottobre 2013 a poche miglia dal porto di Lampedusa. Il naufragio ha provocato 368 morti accertati e circa 20 dispersi presunti, numeri che la pongono come una delle più gravi catastrofi marittime nel Mediterraneo dall'inizio del XXI secolo. I superstiti salvati sono 155, di cui 41 minori (uno solo accompagnato dalla famiglia).
L'imbarcazione era un peschereccio lungo circa 66 piedi (20 metri), salpato dal porto libico di Misurata il 1º ottobre 2013, con a bordo migranti di origine siriana. La barca era giunta a circa mezzo miglio dalle coste lampedusane quando i motori si bloccarono , poco lontano dall'Isola dei Conigli, per attirare l'attenzione delle navi che passavano l'assistente del capitano ha agitato uno straccio infuocato... (continua)
Album: Semu Tutti Emigranti
La tragedia di Lampedusa è stata il naufragio di una imbarcazione libica usata per il trasporto di migranti avvenuto il 3 ottobre 2013 a poche miglia dal porto di Lampedusa. Il naufragio ha provocato 368 morti accertati e circa 20 dispersi presunti, numeri che la pongono come una delle più gravi catastrofi marittime nel Mediterraneo dall'inizio del XXI secolo. I superstiti salvati sono 155, di cui 41 minori (uno solo accompagnato dalla famiglia).
L'imbarcazione era un peschereccio lungo circa 66 piedi (20 metri), salpato dal porto libico di Misurata il 1º ottobre 2013, con a bordo migranti di origine siriana. La barca era giunta a circa mezzo miglio dalle coste lampedusane quando i motori si bloccarono , poco lontano dall'Isola dei Conigli, per attirare l'attenzione delle navi che passavano l'assistente del capitano ha agitato uno straccio infuocato... (continua)
Eruna tanti supra a 'ḍḍa barca c'annàva lenta 'mmenzu a lu mari
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 14/4/2020 - 09:27
Il gigante d'acciaio
2020
presentata come nuova proposta insieme alla rapper Lula (Lucrezia Fiandra)
Perché hai scelto proprio questa canzone per scendere quelle scale?
I miei cugini sono ex dipendenti Ilva, mio nonno ha lavorato tutta la vita in fabbrica e mi sembrava doveroso affrontare questo argomento, ma volevo che non rimanesse una storia di pochi, una storia di pugliesi. Per questo ho coinvolto Lula, che ha scritto lo "special" del brano, trasformandolo in un messaggio universale: l’ambiente, la sicurezza sul lavoro, la storia di chi vive di sacrifici e lascia anche la propria terra. Ho sempre sognato il palco dell’Ariston, lo confesso. Mi sono iscritta ad “Area Sanremo”, un concorso che apre le porte a chi non ha contratti discografici e siamo arrivate fino alla fine. Questa è un’enorme vittoria per noi.
Una grande vittoria nonostante non abbiate passato il turno, forse penalizzate dal meccanismo... (continua)
presentata come nuova proposta insieme alla rapper Lula (Lucrezia Fiandra)
Perché hai scelto proprio questa canzone per scendere quelle scale?
I miei cugini sono ex dipendenti Ilva, mio nonno ha lavorato tutta la vita in fabbrica e mi sembrava doveroso affrontare questo argomento, ma volevo che non rimanesse una storia di pochi, una storia di pugliesi. Per questo ho coinvolto Lula, che ha scritto lo "special" del brano, trasformandolo in un messaggio universale: l’ambiente, la sicurezza sul lavoro, la storia di chi vive di sacrifici e lascia anche la propria terra. Ho sempre sognato il palco dell’Ariston, lo confesso. Mi sono iscritta ad “Area Sanremo”, un concorso che apre le porte a chi non ha contratti discografici e siamo arrivate fino alla fine. Questa è un’enorme vittoria per noi.
Una grande vittoria nonostante non abbiate passato il turno, forse penalizzate dal meccanismo... (continua)
Mi piace la mia città
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 12/4/2020 - 18:28
Canzone dell’affitto
(2019)
dall'album Themagogia - Tradurre, tradire, trappare
Ispirata a Io non pago affito di Bello Figo riscritta - anche nel testo - alla maniera di De André.
«Se la demagogia lusinga le irrealizzabili aspirazioni delle masse, la Themagogia compie l'identica operazione in terreno musicale accarezzando le fantasie di chi vorrebbe rediviva la nostra tradizione cantautoriale più valida e di chi vuole giustificare la sua indulgenza verso la musica contemporanea. – commenta The Andrè – Si dice che tradurre è sempre un po' tradire. Ogni pezzo tradotto qui è un doppio tradimento: verso chi lo ha scritto e verso chi lo canterebbe.»
dall'album Themagogia - Tradurre, tradire, trappare
Ispirata a Io non pago affito di Bello Figo riscritta - anche nel testo - alla maniera di De André.
«Se la demagogia lusinga le irrealizzabili aspirazioni delle masse, la Themagogia compie l'identica operazione in terreno musicale accarezzando le fantasie di chi vorrebbe rediviva la nostra tradizione cantautoriale più valida e di chi vuole giustificare la sua indulgenza verso la musica contemporanea. – commenta The Andrè – Si dice che tradurre è sempre un po' tradire. Ogni pezzo tradotto qui è un doppio tradimento: verso chi lo ha scritto e verso chi lo canterebbe.»
L'ultima volta che ho visto Michele, ha detto:
(continua)
(continua)
12/4/2020 - 16:36
Waiting for Their Checks to Come
[2020]
At least ten million renters in the US began the month of April, 2020 by withholding their rent -- for most of them, because it was either pay rent this month, or eat. Those among the now teeming ranks of the unemployed and housing insecure in the US who qualify for it are now anxiously awaiting the money the federal government says it will start disbursing in the coming week.
At least ten million renters in the US began the month of April, 2020 by withholding their rent -- for most of them, because it was either pay rent this month, or eat. Those among the now teeming ranks of the unemployed and housing insecure in the US who qualify for it are now anxiously awaiting the money the federal government says it will start disbursing in the coming week.
The world shut down last month
(continua)
(continua)
inviata da adriana 12/4/2020 - 13:49
Pittsburgh Town
[1941]
Parole di Woody Guthrie
Sull'aria di una canzone tradizionale, "Crawdad Song", ripresa anche dallo stesso Guthrie
Un brano che Guthrie scrisse durante un tour con gli Almanac Singers nel 1941
Tuttavia la prima incisione è quella di Pete Seeger in "American Industrial Ballads" del 1956.
Parole di Woody Guthrie
Sull'aria di una canzone tradizionale, "Crawdad Song", ripresa anche dallo stesso Guthrie
Un brano che Guthrie scrisse durante un tour con gli Almanac Singers nel 1941
Tuttavia la prima incisione è quella di Pete Seeger in "American Industrial Ballads" del 1956.
Pittsburgh town is a smoky ol' town, Pittsburgh
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/4/2020 - 21:43
Eppure l'Italia va avanti
2019
Mondo dentro
La canzone è del 2019, dall'album Il Mondo dentro, una canzone sul lavoro
oggi però la inseriamo anche nel percorso "Canzoniere del Coronavirus" per il bellissimo video #iorestoacasa
Mondo dentro
La canzone è del 2019, dall'album Il Mondo dentro, una canzone sul lavoro
oggi però la inseriamo anche nel percorso "Canzoniere del Coronavirus" per il bellissimo video #iorestoacasa
Ti hanno rubato il futuro
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2020 - 11:23
Green Disease
[2002]
Parole e musica di Eddie Vedder
Nell'album "Riot Act"
La ricchezza, la sua continua concentrazione ed accumulazione nelle mani di pochi, il capitalismo selvaggio e scatenato, lo sfruttamento ed annientamento dell'uomo e dell'ambiente naturale sono il virus, la cancrena (green / greed disease) dei nostri tempi...
Parole e musica di Eddie Vedder
Nell'album "Riot Act"
La ricchezza, la sua continua concentrazione ed accumulazione nelle mani di pochi, il capitalismo selvaggio e scatenato, lo sfruttamento ed annientamento dell'uomo e dell'ambiente naturale sono il virus, la cancrena (green / greed disease) dei nostri tempi...
It's a disease... and they're all green
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/3/2020 - 13:20
Lo Straniero
2017
Il cielo di sotto
Il cielo di sotto
A questa latitudine c'è poco da scherzare
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/3/2020 - 17:25
Sesto San Wuhanni
[25-03-2020]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Ahmed il Lavavetri
Musica / Music / Musique / Sävel: Sesto San Giovanni, Gang
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Ahmed il Lavavetri
Musica / Music / Musique / Sävel: Sesto San Giovanni, Gang
Primo turno lunedì sei di mattina
(continua)
(continua)
25/3/2020 - 17:56
Ils arrivent
[2018]
Scritta da Marie Lanfroy
In "Pokor lèr", secondo album di questo gruppo dell'isola de La Réunion, territorio d'oltremare francese (una colonia, quindi) tra Madagascar e Mauritius.
Cantano anche in francese, ma sopratutto in bourbonnais, il creolo de La Réunion, basato sul francese ma sul quale s'innestano altre lingue come hindi, cinese, inglese e malgascio.
Scritta da Marie Lanfroy
In "Pokor lèr", secondo album di questo gruppo dell'isola de La Réunion, territorio d'oltremare francese (una colonia, quindi) tra Madagascar e Mauritius.
Cantano anche in francese, ma sopratutto in bourbonnais, il creolo de La Réunion, basato sul francese ma sul quale s'innestano altre lingue come hindi, cinese, inglese e malgascio.
Ah, les voilà
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/3/2020 - 16:22
Inno dei telelavoratori
[23-03-2020]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Ahmed il Lavavetri
Musica / Music / Musique / Sävel: Inno dei lavoratori, Filippo Turati, 1886
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Ahmed il Lavavetri
Musica / Music / Musique / Sävel: Inno dei lavoratori, Filippo Turati, 1886
Su fratelli, su compagne,
(continua)
(continua)
inviata da Ahmed il Lavavetri 23/3/2020 - 08:22
Refugee's Theme
[1991]
Musica della compositrice greca Eleni Karaindrou / Ελένη Καραΐνδρου (1941-)
Nella colonna sonora del film di Theodoros "Theo" Angelopoulos / Θεόδωρος Αγγελόπουλος (1935-2012) intitolato "Il passo sospeso della cicogna" / "Το μετέωρο βήμα του πελαργού"
[...] E’ Natale in una squallida città del nord della Grecia, al confine con l’Albania.
Profughi di vari paesi che il governo greco ha riunito in un limbo, forse più un ghetto, in attesa di un ipotetico trasferimento verso altri confini, vivono in un tempo sospeso, mitico, una vita impoverita vendendo patate coltivate sotto la neve, ubriacandosi nella bettola fumosa, piangendo con lunghi lamenti i cadaveri che di tanto in tanto una rivolta abortita sul nascere o un maldestro tentativo di superare il confine dissemina sui campi gelati o appende al braccio di una gru.
Cultura dell’esclusione, un confine artificiale segnato sul terreno,... (continua)
Musica della compositrice greca Eleni Karaindrou / Ελένη Καραΐνδρου (1941-)
Nella colonna sonora del film di Theodoros "Theo" Angelopoulos / Θεόδωρος Αγγελόπουλος (1935-2012) intitolato "Il passo sospeso della cicogna" / "Το μετέωρο βήμα του πελαργού"
[...] E’ Natale in una squallida città del nord della Grecia, al confine con l’Albania.
Profughi di vari paesi che il governo greco ha riunito in un limbo, forse più un ghetto, in attesa di un ipotetico trasferimento verso altri confini, vivono in un tempo sospeso, mitico, una vita impoverita vendendo patate coltivate sotto la neve, ubriacandosi nella bettola fumosa, piangendo con lunghi lamenti i cadaveri che di tanto in tanto una rivolta abortita sul nascere o un maldestro tentativo di superare il confine dissemina sui campi gelati o appende al braccio di una gru.
Cultura dell’esclusione, un confine artificiale segnato sul terreno,... (continua)
[strumentale]
inviata da Bernart Bartleby 22/3/2020 - 16:08
Va danser !
Perfino Édith Piaf! In tempi più recenti, nel 2002, Le P'tit Crème nel CD Les Electeurs.
Au mois d'août, en fauchant le blé,
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 16/3/2020 - 09:59
A cause de Macron
Militantes d'Attac
Parodie, par les militantes d'Attac, contre une énième réforme des retraites qui pénalise en premier les femmes
Tu déconnes, on se laisse pas faire
(continua)
(continua)
inviata da adriana 14/3/2020 - 08:05
Core Solution
[2003]
Core Solution
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Zyklon
Album: Aeon
Zy klarde minchionò la Lucciola:
- Sarà l’effetto de l’economia,
ma quer lume che porti è deboluccio...
- Si - disse quella - ma la luce è mia!
[ Trilussa nel XXI° ]
Core Solution
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Zyklon
Album: Aeon
Zy klarde minchionò la Lucciola:
- Sarà l’effetto de l’economia,
ma quer lume che porti è deboluccio...
- Si - disse quella - ma la luce è mia!
[ Trilussa nel XXI° ]
Core Solution
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 13/3/2020 - 16:10
Il fabbricone
1972
Gianni Siviero - Volume 1
Gianni Siviero - Volume 1
Quando corri in fabbrica al mattino
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 12/3/2020 - 14:25
Il deserto dei Tartari OST
[1976]
Il deserto dei Tartari OST
Movie / Film / Elokuva :
Valerio Zurlini
Il deserto dei Tartari
Music / Musica / Musique / Sävel:
Ennio Morricone
Max von Sydow , uno dei più grandi attori di tutti i tempi, il capitano Ortiz del Deserto dei Tartari, ci ha lasciato pochi giorni fa.
…davanti a noi, oltre la fortezza c'è il deserto, poi il nulla… [dal romanzo di Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari
Ai Tartari di oggi
Alla memoria di Max von Sydow
[Riccardo Gullotta]
La gloria e le frontiere nel deserto dei Tartari
Fu più facile del previsto. Vendere le frontiere divenne un gioco da Deserto. Perché no, in fondo ognuno offre ciò che può essere appetibile per il mercato. C’è chi vende oro, uranio e petrolio. Altri vendono pesci o, in cambio, le licenze di pesca per chi ha i mezzi per farlo. Ed è così che dopo aver venduto le risorse, la terra commestibile e la mercanzia... (continua)
Il deserto dei Tartari OST
Movie / Film / Elokuva :
Valerio Zurlini
Il deserto dei Tartari
Music / Musica / Musique / Sävel:
Ennio Morricone
Max von Sydow , uno dei più grandi attori di tutti i tempi, il capitano Ortiz del Deserto dei Tartari, ci ha lasciato pochi giorni fa.
…davanti a noi, oltre la fortezza c'è il deserto, poi il nulla… [dal romanzo di Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari
Ai Tartari di oggi
Alla memoria di Max von Sydow
[Riccardo Gullotta]
La gloria e le frontiere nel deserto dei Tartari
Fu più facile del previsto. Vendere le frontiere divenne un gioco da Deserto. Perché no, in fondo ognuno offre ciò che può essere appetibile per il mercato. C’è chi vende oro, uranio e petrolio. Altri vendono pesci o, in cambio, le licenze di pesca per chi ha i mezzi per farlo. Ed è così che dopo aver venduto le risorse, la terra commestibile e la mercanzia... (continua)
strumentale
inviata da Riccardo Gullotta 11/3/2020 - 14:39
Black Swan
[2006]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Thom Yorke
Album: The Eraser
rara avis in terris nigroque simillima cygno
Nella canzone rock di Yorke al disadattamento non c’è via di uscita, conviene lasciar perdere. Il cigno nero é metafora dell’eroe negativo che scala le vette e prende le distanze. Che ne sapeva Yorke nel 2006 che il suo uccello nero sarebbe stato caricato di ben altri significati?
Sino al 1697 gli occidentali ignoravano l’esistenza del cigno nero. Fu scoperto in quell’anno in Australia. Prima di allora nel mondo occidentale si poteva affermare che “tutti i cigni sono bianchi” basandosi su un processo logico induttivo. La logica formale consentiva di derivare il resto. Karl Popper nel Novecento faceva l’esempio del cigno nero per indicare i limiti del processo induttivo, peraltro noti dai tempi di Aristotele.
All’esempio di Popper... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Thom Yorke
Album: The Eraser
rara avis in terris nigroque simillima cygno
Nella canzone rock di Yorke al disadattamento non c’è via di uscita, conviene lasciar perdere. Il cigno nero é metafora dell’eroe negativo che scala le vette e prende le distanze. Che ne sapeva Yorke nel 2006 che il suo uccello nero sarebbe stato caricato di ben altri significati?
Sino al 1697 gli occidentali ignoravano l’esistenza del cigno nero. Fu scoperto in quell’anno in Australia. Prima di allora nel mondo occidentale si poteva affermare che “tutti i cigni sono bianchi” basandosi su un processo logico induttivo. La logica formale consentiva di derivare il resto. Karl Popper nel Novecento faceva l’esempio del cigno nero per indicare i limiti del processo induttivo, peraltro noti dai tempi di Aristotele.
All’esempio di Popper... (continua)
What will grow crooked, you can't make straight,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 10/3/2020 - 20:05
Maria
[1976]
Música e letra de José Júlio Gonçalves
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: José Júlio Gonçalves
Album / Albumi :Pois Canté
Il testo originale è stato trascritto all'ascolto diretto.
Original Portuguese lyrics transcribed by direct listening.
Música e letra de José Júlio Gonçalves
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: José Júlio Gonçalves
Album / Albumi :Pois Canté
Il testo originale è stato trascritto all'ascolto diretto.
Original Portuguese lyrics transcribed by direct listening.
Lado a lado com teu homem
(continua)
(continua)
inviata da Adriana (con qualche contributo di RV) 9/3/2020 - 09:28
Niente ninna per l’uomo ne’
[2019]
Album : Sottomondi
Il nuovo singolo e videoclip del Parto delle Nuvole Pesanti
Il Parto delle Nuvole Pesanti ritorna con Sottomondi, il suo 13° album dedicato a quell’umanità sofferente e caleidoscopica, maggioritaria e senza voce. L’uscita del cd è prevista per l’autunno prossimo con WMusic/World Music Made in Italy e sarà anticipata a metà giugno dal singolo Niente Ninna per l’uomo ne’, accompagnato da un videoclip diretto da Giuseppe Bilotti.
È una ninna nanna che affronta il tema del razzismo in modo leggero e ironico usando lo stile della filastrocca su versi semplici ma al tempo stesso poetici, dal significato profondo e dal sapore agrodolce “la mia bimba ha la pelle scura” e persino “la ninna si mette paura”. Un sottomondo che incrocia la vicenda di Riace con i versi conclusivi e surreali “niente ninna per chi vive a Riace – niente nobel per la pace – niente ninna a chi... (continua)
Album : Sottomondi
Il nuovo singolo e videoclip del Parto delle Nuvole Pesanti
Il Parto delle Nuvole Pesanti ritorna con Sottomondi, il suo 13° album dedicato a quell’umanità sofferente e caleidoscopica, maggioritaria e senza voce. L’uscita del cd è prevista per l’autunno prossimo con WMusic/World Music Made in Italy e sarà anticipata a metà giugno dal singolo Niente Ninna per l’uomo ne’, accompagnato da un videoclip diretto da Giuseppe Bilotti.
È una ninna nanna che affronta il tema del razzismo in modo leggero e ironico usando lo stile della filastrocca su versi semplici ma al tempo stesso poetici, dal significato profondo e dal sapore agrodolce “la mia bimba ha la pelle scura” e persino “la ninna si mette paura”. Un sottomondo che incrocia la vicenda di Riace con i versi conclusivi e surreali “niente ninna per chi vive a Riace – niente nobel per la pace – niente ninna a chi... (continua)
Ninna nanna per i bambini
(continua)
(continua)
inviata da adriana 8/3/2020 - 14:11
Los carbonièrs de La Sala
[1961-62]
Parole di Joan Bodon (Jean Boudou, 1920-1975), romanziere e poeta, nativo dell'Aveyron, che scrisse tutta la sua opera in occitano.
Musica di Mans de Breish ("Mani di stregone"), soprannome occitano di Gérard Pourhomme (1949), cantautore di Carcassonne.
Nell'album "Volèm viure al país", pubblicato nel 1975
Testo trovato su Trobasons
Una canzone dedicata alle lotte dei minatori dell'Aveyron, in Occitania.
La Sala è il nome occitano di Decazeville, cittadina intitolata al fondatore Élie Louis Decazes, un militare e politico monarchico che in quel suo "feudo" si arricchì con l'estrazione del carbone, ovviamente effettuata da legioni di minatori sottopagati.
Gli scioperi e gli scontri sanguinosi nel bacino carbonifero dell' Aveyron – sfruttato fin dal '500 - furono sempre molto frequenti, sempre ferocemente repressi (d'altra parte Decazes fu anche ministro dell'Interno e della... (continua)
Parole di Joan Bodon (Jean Boudou, 1920-1975), romanziere e poeta, nativo dell'Aveyron, che scrisse tutta la sua opera in occitano.
Musica di Mans de Breish ("Mani di stregone"), soprannome occitano di Gérard Pourhomme (1949), cantautore di Carcassonne.
Nell'album "Volèm viure al país", pubblicato nel 1975
Testo trovato su Trobasons
Una canzone dedicata alle lotte dei minatori dell'Aveyron, in Occitania.
La Sala è il nome occitano di Decazeville, cittadina intitolata al fondatore Élie Louis Decazes, un militare e politico monarchico che in quel suo "feudo" si arricchì con l'estrazione del carbone, ovviamente effettuata da legioni di minatori sottopagati.
Gli scioperi e gli scontri sanguinosi nel bacino carbonifero dell' Aveyron – sfruttato fin dal '500 - furono sempre molto frequenti, sempre ferocemente repressi (d'altra parte Decazes fu anche ministro dell'Interno e della... (continua)
Los carbonièrs de La Sala
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/3/2020 - 15:23
Patron
[1975]
Parole e musica di Mans de Breish ("Mani di stregone"), soprannome occitano di Gérard Pourhomme (1949), cantautore di Carcassonne.
Nell'album "Volèm viure al país"
Testo trovato su Trobasons
Parole e musica di Mans de Breish ("Mani di stregone"), soprannome occitano di Gérard Pourhomme (1949), cantautore di Carcassonne.
Nell'album "Volèm viure al país"
Testo trovato su Trobasons
Patron tu que d’argent n’as pron per comprar lo silenci
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/2/2020 - 20:56
Le prolétaire
[1833]
Versi di Marie Durand Michel Agénor Altaroche (1811-1884), giornalista, chansonnier, letterato e uomo politico francese, repubblicano, nella raccolta "Chansons et vers politiques", Parigi, 1835
Sulla melodia della popolare "Verse, verse le vin de France"
Testo trovato su Points de vue & documents, blog di René Merle.
Una canzone pubblicata nel 1833 su "L’Écho de la Fabrique", giornale operaio dei Canuts, divenuta molto famosa durante la rivolta operaia di Lione del 1834 e intonata ancora nel 1848.
Credo che fosse originariamente dedicata ad Auguste Blanqui o a Étienne Cabet, suoi contemporanei più famosi, socialisti utopisti, rivoluzionari protocomunisti.
Versi di Marie Durand Michel Agénor Altaroche (1811-1884), giornalista, chansonnier, letterato e uomo politico francese, repubblicano, nella raccolta "Chansons et vers politiques", Parigi, 1835
Sulla melodia della popolare "Verse, verse le vin de France"
Testo trovato su Points de vue & documents, blog di René Merle.
Una canzone pubblicata nel 1833 su "L’Écho de la Fabrique", giornale operaio dei Canuts, divenuta molto famosa durante la rivolta operaia di Lione del 1834 e intonata ancora nel 1848.
Credo che fosse originariamente dedicata ad Auguste Blanqui o a Étienne Cabet, suoi contemporanei più famosi, socialisti utopisti, rivoluzionari protocomunisti.
Prolétaire ! voici le jour !
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/2/2020 - 21:21
W chi non conta niente
(2020)
Frontiere, migranti e un’umanità da raccontare. Nel mezzo mari, deserti, montagne e tutto il carico della musica del Sud. È la storia vera dell’uomo e del suo ambiente a prendere vita nel nuovo videoclip "W chi non conta niente", in cui Eugenio Bennato e le vite narrate si fondono in un racconto corale.
“W chi non conta niente parla di emigrazione – racconta Eugenio Bennato – e nasce da una scintilla inconscia che vuole evidenziare la capacità degli ultimi di farsi sentire. E proprio a chi non conta niente, a chi non sale sul carrozzone dei vincitori, del business, dell’universo nord-occidentale, a chi sta dall’altra parte è dedicata la canzone che continua a navigare perché essendo melodia niente la potrà fermare”.
W chi non conta niente affronta il viaggio, il rifiuto, l’ostilità. “La storia – continua Eugenio Bennato – ci insegna che un ménage di esperienze diverse è sempre... (continua)
Frontiere, migranti e un’umanità da raccontare. Nel mezzo mari, deserti, montagne e tutto il carico della musica del Sud. È la storia vera dell’uomo e del suo ambiente a prendere vita nel nuovo videoclip "W chi non conta niente", in cui Eugenio Bennato e le vite narrate si fondono in un racconto corale.
“W chi non conta niente parla di emigrazione – racconta Eugenio Bennato – e nasce da una scintilla inconscia che vuole evidenziare la capacità degli ultimi di farsi sentire. E proprio a chi non conta niente, a chi non sale sul carrozzone dei vincitori, del business, dell’universo nord-occidentale, a chi sta dall’altra parte è dedicata la canzone che continua a navigare perché essendo melodia niente la potrà fermare”.
W chi non conta niente affronta il viaggio, il rifiuto, l’ostilità. “La storia – continua Eugenio Bennato – ci insegna che un ménage di esperienze diverse è sempre... (continua)
Evviva chi non conta niente
(continua)
(continua)
22/2/2020 - 18:58
2014
[2014]
Nell'album intitolato "Fliegende Fische", pubblicato proprio quell'anno.
Testo ripreso da Genius
Il 2014 è stato l'anno della Crisi globale dei rifugiati:
"Secondo l'UNHCR, il numero di persone costrette ad abbandonare le proprie case (cosiddetti "migranti forzati" o forcibly displaced people) è arrivato a un totale di 59,5 milioni nel mondo alla fine del 2014, il più alto livello dalla seconda guerra mondiale. [...] Il primo Paese al mondo per richieste d'asilo ricevute nel 2014 è stata la Russia, con 274 700 richieste, il 99% delle quali presentate da cittadini ucraini in fuga dalla guerra dell'Ucraina orientale; la Russia era seguita dalla Germania, il Paese con più richieste nell'Unione Europea, con 202 645 richieste, il 20% di esse da siriani." (it.wikipedia)
Nell'album intitolato "Fliegende Fische", pubblicato proprio quell'anno.
Testo ripreso da Genius
Il 2014 è stato l'anno della Crisi globale dei rifugiati:
"Secondo l'UNHCR, il numero di persone costrette ad abbandonare le proprie case (cosiddetti "migranti forzati" o forcibly displaced people) è arrivato a un totale di 59,5 milioni nel mondo alla fine del 2014, il più alto livello dalla seconda guerra mondiale. [...] Il primo Paese al mondo per richieste d'asilo ricevute nel 2014 è stata la Russia, con 274 700 richieste, il 99% delle quali presentate da cittadini ucraini in fuga dalla guerra dell'Ucraina orientale; la Russia era seguita dalla Germania, il Paese con più richieste nell'Unione Europea, con 202 645 richieste, il 20% di esse da siriani." (it.wikipedia)
Es ist 2014
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/2/2020 - 21:56
L’uomo senza nome
da Ferite & Feritoie (2019)
feat. Michele Gazich
Mentre di ben altro colore e differente profondità è l’acqua che inghiotte L’uomo senza nome, quello che approda migrante sulle nostre rive e a cui l’indifferenza strappa il volto.
folkbulletin.com
feat. Michele Gazich
Mentre di ben altro colore e differente profondità è l’acqua che inghiotte L’uomo senza nome, quello che approda migrante sulle nostre rive e a cui l’indifferenza strappa il volto.
folkbulletin.com
Sono quello aggrappato al tuo sguardo sfuggente
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/2/2020 - 10:13
Mare di mezzo
2020
maredimezzo.com
Dall’inizio di questo nuovo secolo il mar Mediterraneo si è andato delineando come “mare di mezzo”. Una distesa d’acqua che divide due continenti culturalmente, socialmente ed economicamente distantissimi. Le vicende di questo mare non sono più legate, come al tempo degli antichi, al commercio e allo sviluppo di civiltà mitiche. Il suo nome, oggi, si associa a una dicotomia profondissima: la bellezza delle sue sponde, del suo ambiente naturale, dei suoi porti e delle sue città da una parte e il fenomeno migratorio, con i suoi tremendi sacrifici immani, dall’altra. Troppe volte sono state date notizie di barconi affondati in mezzo a quel mare. Troppe volte uomini, donne e bambini in cerca di un futuro migliore sono stati ripescati senza vita da quelle acque. Troppe volte se ne è sentito parlare in maniera disumana.
Tra coloro che cercano di combattere l’indifferenza... (continua)
maredimezzo.com
Dall’inizio di questo nuovo secolo il mar Mediterraneo si è andato delineando come “mare di mezzo”. Una distesa d’acqua che divide due continenti culturalmente, socialmente ed economicamente distantissimi. Le vicende di questo mare non sono più legate, come al tempo degli antichi, al commercio e allo sviluppo di civiltà mitiche. Il suo nome, oggi, si associa a una dicotomia profondissima: la bellezza delle sue sponde, del suo ambiente naturale, dei suoi porti e delle sue città da una parte e il fenomeno migratorio, con i suoi tremendi sacrifici immani, dall’altra. Troppe volte sono state date notizie di barconi affondati in mezzo a quel mare. Troppe volte uomini, donne e bambini in cerca di un futuro migliore sono stati ripescati senza vita da quelle acque. Troppe volte se ne è sentito parlare in maniera disumana.
Tra coloro che cercano di combattere l’indifferenza... (continua)
Tutto questo fuoco su di noi
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/2/2020 - 09:45
Chão nosso
[1966]
Versi del poeta Francisco Viana, la poesia che intitola la sua raccolta del 1966
Musica del gruppo Trovante
In "Chão nosso" (1977), album d'esordio di questa band portoghese, attiva tra il 1976 e i primi anni 90.
Versi del poeta Francisco Viana, la poesia che intitola la sua raccolta del 1966
Musica del gruppo Trovante
In "Chão nosso" (1977), album d'esordio di questa band portoghese, attiva tra il 1976 e i primi anni 90.
Chão nosso
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2020 - 20:07
Der Kapitän
[2012]
Parole e musica di Sarah Lesch
Nell'album "Chansonedde - Lieder aus der schmutzigen Küche"
Una canzone dedicata ad una vicenda che nel 2004 vide protagonista la Cap Anamur, una vecchia nave mercantile di proprietà di una organizzazione umanitaria tedesca che a partire dal 1979 aveva svolto molte operazioni di soccorso nei mari del mondo.
Il 20 giugno del 2004 la Cap Anamur, dopo aver fatto scalo a Malta per riparazioni, si trovava in acque internazionali e avvistò un gommone in difficoltà, carico di migranti africani. Li mise in salvo e li trasportò alla volta dell'Italia. Allora il Governo era quello di Berlusconi (FI-AN-LN e altri), con ministri come Fini agli Esteri e Pisanu agli Interni.
All'epoca Matteo Salvini faceva ancora il “giovane padano” e l'eurodeputato...
Fu Berlusconi a tenere la Cap Anamur per 21 (ventun) giorni in mare, prima di concedere l'attracco a Porto... (continua)
Parole e musica di Sarah Lesch
Nell'album "Chansonedde - Lieder aus der schmutzigen Küche"
Una canzone dedicata ad una vicenda che nel 2004 vide protagonista la Cap Anamur, una vecchia nave mercantile di proprietà di una organizzazione umanitaria tedesca che a partire dal 1979 aveva svolto molte operazioni di soccorso nei mari del mondo.
Il 20 giugno del 2004 la Cap Anamur, dopo aver fatto scalo a Malta per riparazioni, si trovava in acque internazionali e avvistò un gommone in difficoltà, carico di migranti africani. Li mise in salvo e li trasportò alla volta dell'Italia. Allora il Governo era quello di Berlusconi (FI-AN-LN e altri), con ministri come Fini agli Esteri e Pisanu agli Interni.
All'epoca Matteo Salvini faceva ancora il “giovane padano” e l'eurodeputato...
Fu Berlusconi a tenere la Cap Anamur per 21 (ventun) giorni in mare, prima di concedere l'attracco a Porto... (continua)
Da wird ein großer Preis verliehen
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/2/2020 - 20:44
Vater ist auch dabei
[1919?]
Versi di Alfred Henschke (1890–1928), meglio conosciuto con lo pseudonimo di Klabund, scrittore tedesco.
Nella raccolta “Die Harfenjule”, pubblicata nel 1927, poco prima della prematura morte.
Musica di Béla Reinitz (1878-1943), compositore ungherese
Interpretata da Ernst Busch nel disco dell’Aurora-Schallplatten intitolato “Erich Mühsam / Klabund Zeit-, Leid-, Streitgedichte” del 1966, rieditato nel 1972.
Testo trovato su Zgedichte.de
In tre brevi strofe: la Grande Guerra, il primo dopoguerra tredesco e la rivolta spartachista del gennaio 1919, schiacciata nel sangue...
Versi di Alfred Henschke (1890–1928), meglio conosciuto con lo pseudonimo di Klabund, scrittore tedesco.
Nella raccolta “Die Harfenjule”, pubblicata nel 1927, poco prima della prematura morte.
Musica di Béla Reinitz (1878-1943), compositore ungherese
Interpretata da Ernst Busch nel disco dell’Aurora-Schallplatten intitolato “Erich Mühsam / Klabund Zeit-, Leid-, Streitgedichte” del 1966, rieditato nel 1972.
Testo trovato su Zgedichte.de
In tre brevi strofe: la Grande Guerra, il primo dopoguerra tredesco e la rivolta spartachista del gennaio 1919, schiacciata nel sangue...
Und als sie zogen in den Krieg -
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/2/2020 - 13:42
Fiat Justitia!
[1914]
Versi di Erich Mühsam, pubblicati nel marzo 1914 sulla rivista "Kain", da lui stesso fondata.
Musica di Dieter Süverkrüp nell'album "Erich Mühsam: Ich lade Euch zum Requiem" (1995), con Walter Andreas Schwarz.
Testo da LyricWiki
Versi di Erich Mühsam, pubblicati nel marzo 1914 sulla rivista "Kain", da lui stesso fondata.
Musica di Dieter Süverkrüp nell'album "Erich Mühsam: Ich lade Euch zum Requiem" (1995), con Walter Andreas Schwarz.
Testo da LyricWiki
Was kriegt der Proletarier
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/2/2020 - 13:56
Rima gli Italiani
2019
Da Kahbum
Episodio 10, 2ª serie
Kahbum è una serie musicale che racconta la nascita di una canzone attraverso la collaborazione tra due cantautori o band.
I musicisti si incontrano in uno studio dove trovano una busta con dentro un titolo. Da quel momento hanno 90 minuti per scrivere un pezzo.
E' un progetto che nasce per mettere in relazione musicisti e produrre contenuti originali. Non è un talent, non è una gara, non ci sono vincitori né giudici, è un luogo d'incontro dove si parla, si scrive e si suona liberamente.
Se la musica fosse un paesino di provincia Kahbum sarebbe il bar.
Come si evince dal video del "making of" l'idea è un lungo gioco di parole, dove il ministro diventa la minestra e dove le parole perdono la loro iniziale...
Da Kahbum
Episodio 10, 2ª serie
Kahbum è una serie musicale che racconta la nascita di una canzone attraverso la collaborazione tra due cantautori o band.
I musicisti si incontrano in uno studio dove trovano una busta con dentro un titolo. Da quel momento hanno 90 minuti per scrivere un pezzo.
E' un progetto che nasce per mettere in relazione musicisti e produrre contenuti originali. Non è un talent, non è una gara, non ci sono vincitori né giudici, è un luogo d'incontro dove si parla, si scrive e si suona liberamente.
Se la musica fosse un paesino di provincia Kahbum sarebbe il bar.
Come si evince dal video del "making of" l'idea è un lungo gioco di parole, dove il ministro diventa la minestra e dove le parole perdono la loro iniziale...
Rima rima rima
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 30/1/2020 - 10:29
Rituale per i morti di Lampedusa
Artisti Vari - We are not going back (Nota, 2016)
“Musiche migranti di resistenza, orgoglio e memoria” è il sottotitolo del CD di ventiquattro tracce, curato da Alessandro Portelli, edito dall’etichetta friulana nel formato libro-CD (block-Nota) e realizzato in collaborazione con il Circolo Gianni Bosio e l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi. In realtà, “We are not going back” è la terza produzione discografica del progetto “Roma Forestiera” (dal titolo di una canzone romana che nel 1949 lamentava la fine della musica dalle strade delle città, soppiantata dalla radio e dalla popular music d’oltreoceano), iniziato nel 2009, che si prefigge di indagare le musiche di quei migranti che hanno riportato la musica nelle nostre strade. Prima ci sono stati “Istaraniyeri - Musiche migranti a Roma” e “Yo Soy El Descendiente” della coppia ecuadoriana Janeth Chiliquinga e Sergio Cadena.... (continua)
“Musiche migranti di resistenza, orgoglio e memoria” è il sottotitolo del CD di ventiquattro tracce, curato da Alessandro Portelli, edito dall’etichetta friulana nel formato libro-CD (block-Nota) e realizzato in collaborazione con il Circolo Gianni Bosio e l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi. In realtà, “We are not going back” è la terza produzione discografica del progetto “Roma Forestiera” (dal titolo di una canzone romana che nel 1949 lamentava la fine della musica dalle strade delle città, soppiantata dalla radio e dalla popular music d’oltreoceano), iniziato nel 2009, che si prefigge di indagare le musiche di quei migranti che hanno riportato la musica nelle nostre strade. Prima ci sono stati “Istaraniyeri - Musiche migranti a Roma” e “Yo Soy El Descendiente” della coppia ecuadoriana Janeth Chiliquinga e Sergio Cadena.... (continua)
Odu eyi! Aboys oyee!
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2020 - 14:38
Correvano coi carri
1978
Correvano coi carri
Correvano coi carri
Correvano coi carri
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2020 - 13:50
Le Chant du Pain
[1848]
Una canzone che Pierre Dupont compose dopo una rivolta popolare, avvenuta a Buzançais, nella Loire, nel 1847 quando, a causa dell'aumento del prezzo dei generi alimentari di base e della disoccupazione, la gente povera attaccò le case e i negozi dei commercianti, che impedivano la distribuzione di un carico di grano. Per un signore che venne ucciso, ci furono poi 3 giustiziati e decine di condannati ai lavori forzati a vita e a lunghe pene detentive... La giustizia borghese...
Testo trovato qui
Una canzone che Pierre Dupont compose dopo una rivolta popolare, avvenuta a Buzançais, nella Loire, nel 1847 quando, a causa dell'aumento del prezzo dei generi alimentari di base e della disoccupazione, la gente povera attaccò le case e i negozi dei commercianti, che impedivano la distribuzione di un carico di grano. Per un signore che venne ucciso, ci furono poi 3 giustiziati e decine di condannati ai lavori forzati a vita e a lunghe pene detentive... La giustizia borghese...
Testo trovato qui
Quand dans l’air et sur la rivière
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/1/2020 - 22:53
Työttömän Valssi (Come Around Again Waltz)
[1927]
Parole e musica di Arthur Kylander (1892-1968), immigrato negli States da Lieto, Finlandia, nel 1914.
Testo trovato in "Arthur Arkadius Kylander – Amerikansuomalainen kupletisti", di Juha Niemelä, 2003
Arthur Kylander fece ogni sorta di lavoro, dal bracciante al boscaiolo, al maggiordomo, all'autista, e solo dopo 30 anni di fatica e privazioni riuscì ad acquistare una fattoria, impegnandosi nella conservazione del patrimonio boschivo.
Arthur Kylander fu anche cantautore e compositore e negli anni 20 incise anche una ventina di suoi brani per l'etichetta Victor. Siccome agli inizi della sua avventura americana fu anche membro dell'IWW (Industrial Workers of The World), alcune della sue canzoni – come questa - parlano della dura vita dei lavoratori immigrati.
Trovo "Työttömän Valssi" incisa nel 1928 da Kosti Tamminen (anche nella raccolta "Proletaarit Nouskaa" del 1970) e molto più recentemente da Mikko Perkoila ("Punikin Kirjelaatikko Ja Muita Työväenlauluja", 2009).
Parole e musica di Arthur Kylander (1892-1968), immigrato negli States da Lieto, Finlandia, nel 1914.
Testo trovato in "Arthur Arkadius Kylander – Amerikansuomalainen kupletisti", di Juha Niemelä, 2003
Arthur Kylander fece ogni sorta di lavoro, dal bracciante al boscaiolo, al maggiordomo, all'autista, e solo dopo 30 anni di fatica e privazioni riuscì ad acquistare una fattoria, impegnandosi nella conservazione del patrimonio boschivo.
Arthur Kylander fu anche cantautore e compositore e negli anni 20 incise anche una ventina di suoi brani per l'etichetta Victor. Siccome agli inizi della sua avventura americana fu anche membro dell'IWW (Industrial Workers of The World), alcune della sue canzoni – come questa - parlano della dura vita dei lavoratori immigrati.
Trovo "Työttömän Valssi" incisa nel 1928 da Kosti Tamminen (anche nella raccolta "Proletaarit Nouskaa" del 1970) e molto più recentemente da Mikko Perkoila ("Punikin Kirjelaatikko Ja Muita Työväenlauluja", 2009).
Kun kuljin mä kulkurin lailla,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/1/2020 - 21:43
The Lumberjack’s Prayer
[1910s]
Scritta da Matti Valentin Huhta, aka T-Bone Slim (1880–1942), poeta, cantautore, vagabondo e agitatore sociale statunitense, di origine finlandese.
Sulla melodia dell'inno religioso "Praise God From Whom All Blessings Flow"
interpretata da Utah Phillips
Una canzone che circolava su foglio volante al prezzo di 10 cents. Il denaro raccolto serviva per finanziare le pubblicazioni gratuite dei Wobblies (IWW)
Testo trovato direttamente sul sito dell'Industrial Workers of the World
Lumberjacks often worked twelve hours a day, seven days a week, faced incredible dangers on the job, and lived under horrendous conditions. They were one of the most abused groups of workers in the early 20th century. The Industrial Workers of the World (IWW) was the only labor organization to pay any attention to workers in the lumber camps of the South and the Pacific Northwest. Although humorous in tone,... (continua)
Scritta da Matti Valentin Huhta, aka T-Bone Slim (1880–1942), poeta, cantautore, vagabondo e agitatore sociale statunitense, di origine finlandese.
Sulla melodia dell'inno religioso "Praise God From Whom All Blessings Flow"
interpretata da Utah Phillips
Una canzone che circolava su foglio volante al prezzo di 10 cents. Il denaro raccolto serviva per finanziare le pubblicazioni gratuite dei Wobblies (IWW)
Testo trovato direttamente sul sito dell'Industrial Workers of the World
Lumberjacks often worked twelve hours a day, seven days a week, faced incredible dangers on the job, and lived under horrendous conditions. They were one of the most abused groups of workers in the early 20th century. The Industrial Workers of the World (IWW) was the only labor organization to pay any attention to workers in the lumber camps of the South and the Pacific Northwest. Although humorous in tone,... (continua)
I pray dear Lord for Jesus' sake,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/1/2020 - 19:20
Harvest Land
anonimo
[191?]
Testo di autori non identificati, indicati con le sigle "TD and H.". Alcuni ne attribuiscono la paternità a Matti Valentin Huhta, aka T-Bone Slim (1880–1942), poeta, cantautore, vagabondo e agitatore sociale statunitense, di origine finlandese.
Sulla melodia del popolare gospel Beulah Land (1876)
Nel libretto di canti degli Wobblies dell'IWW (Industrial Workers of the World), il "Little Red Songbook", edizione del 1923.
In 1915, the Industrial Workers of the World (IWW) established a branch union, the Agricultural Workers' Organization (AWO). The AWO organized temporary harvesters, known as “harvest stiffs,” in railroad yards, migrant camps, and shelters. At its height in 1917 the AWO had more than 70,000 members, but like the IWW it was undermined by President Woodrow Wilson’s wartime attack on dissent and by local vigilante organizations. The AWO, like its parent organization,... (continua)
Testo di autori non identificati, indicati con le sigle "TD and H.". Alcuni ne attribuiscono la paternità a Matti Valentin Huhta, aka T-Bone Slim (1880–1942), poeta, cantautore, vagabondo e agitatore sociale statunitense, di origine finlandese.
Sulla melodia del popolare gospel Beulah Land (1876)
Nel libretto di canti degli Wobblies dell'IWW (Industrial Workers of the World), il "Little Red Songbook", edizione del 1923.
In 1915, the Industrial Workers of the World (IWW) established a branch union, the Agricultural Workers' Organization (AWO). The AWO organized temporary harvesters, known as “harvest stiffs,” in railroad yards, migrant camps, and shelters. At its height in 1917 the AWO had more than 70,000 members, but like the IWW it was undermined by President Woodrow Wilson’s wartime attack on dissent and by local vigilante organizations. The AWO, like its parent organization,... (continua)
The harvest drive is on again,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/1/2020 - 00:06
Fire in my mouth
(2018)
Oratorio per due cori e orchestra commissionato dalla New York Philharmonic.
Testi tratti dal sito ufficiale della New York Philarmonic
Racconta la vita e della morte delle cento e passa lavoratrici, alcune immigrate dall’Italia, che perirono nel tristemente noto incendio della fabbrica Triangle di New York, nel marzo 1911.
Oratorio per due cori e orchestra commissionato dalla New York Philharmonic.
Testi tratti dal sito ufficiale della New York Philarmonic
Racconta la vita e della morte delle cento e passa lavoratrici, alcune immigrate dall’Italia, che perirono nel tristemente noto incendio della fabbrica Triangle di New York, nel marzo 1911.
I. Immigration
(continua)
(continua)
31/12/2019 - 18:03
Refugee
[2017]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Delta Moon
Album: Cabbagetown
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Delta Moon
Album: Cabbagetown
Oh my my, oh my my.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 31/12/2019 - 00:16
Migrant Song
[2018]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Jack Warshaw
Album: Misfits Migrants and Murders
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Jack Warshaw
Album: Misfits Migrants and Murders
We fled our lands in time of war
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 30/12/2019 - 12:54
La ballata del petrolchimico
2012
La città verrà distrutta domani
La città verrà distrutta domani
Lavorare non mi pesa
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 26/12/2019 - 20:51
Il Muratore
[1973]
Testo e Musica: Franco Chiaravalle, Franco Trincale
1. Album: Italian Folk Music, Vol. 14
2. 45 giri Il Muratore,lato A. Interprete : Ombretta Colli
È il testo fedele alla canzone riprodotta attraverso youtube. Il testo differisce sensibilmente da quello riportato in Deposito, piuttosto lacunoso.
Il testo qui presentato è da ritenere originale tant’è che la versione di Ombretta Colli lo ricalca integralmente, salvo che è “italianizzata”, presumibilmente per questioni di mercato. [Riccardo Gullotta]
Testo e Musica: Franco Chiaravalle, Franco Trincale
1. Album: Italian Folk Music, Vol. 14
2. 45 giri Il Muratore,lato A. Interprete : Ombretta Colli
È il testo fedele alla canzone riprodotta attraverso youtube. Il testo differisce sensibilmente da quello riportato in Deposito, piuttosto lacunoso.
Il testo qui presentato è da ritenere originale tant’è che la versione di Ombretta Colli lo ricalca integralmente, salvo che è “italianizzata”, presumibilmente per questioni di mercato. [Riccardo Gullotta]
Lu muraturi fabbrica palazzi
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 24/12/2019 - 18:54
Prima noi
Prima Noi nasce da un testo scritto pochi giorni dopo l’omicidio di Emmanuel Chidi Namdi a Fermo.
Non vuole essere una canzone di accusa, ma un ribaltamento del punto di vista. Racconta di una persona che si trova nel mezzo di un comizio di piazza, di quelli che stanno riempiendo la cronaca in questi giorni. Comizi a cui spesso vediamo partecipare persone evidentemente provate da una realtà fatta di cassa integrazione, disoccupazione, perdita della sicurezza e del benessere acquisito negli ultimi 50 anni, perdita di prospettive, gente che spesso non arriva a fine mese.
Proprio come quella persona, che ha abbandonato tutto nella speranza di una vita migliore, di una rinascita, di un futuro e si trova invece caricata di colpe che non ha e che non può sostenere da persone identiche a lui ma che non hanno ancora compreso il suo coraggio e la sua forza.
Prima Noi non è solo una canzone antirazzista ma una critica mossa al sistema capitalistico, capace di guidare le nostre emozioni e annullare quella bellissima cosa chiamata empatia.
Non vuole essere una canzone di accusa, ma un ribaltamento del punto di vista. Racconta di una persona che si trova nel mezzo di un comizio di piazza, di quelli che stanno riempiendo la cronaca in questi giorni. Comizi a cui spesso vediamo partecipare persone evidentemente provate da una realtà fatta di cassa integrazione, disoccupazione, perdita della sicurezza e del benessere acquisito negli ultimi 50 anni, perdita di prospettive, gente che spesso non arriva a fine mese.
Proprio come quella persona, che ha abbandonato tutto nella speranza di una vita migliore, di una rinascita, di un futuro e si trova invece caricata di colpe che non ha e che non può sostenere da persone identiche a lui ma che non hanno ancora compreso il suo coraggio e la sua forza.
Prima Noi non è solo una canzone antirazzista ma una critica mossa al sistema capitalistico, capace di guidare le nostre emozioni e annullare quella bellissima cosa chiamata empatia.
Pensavo fosse un errore
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 24/12/2019 - 02:20
Lamento dei terremotati siciliani
[1977]
Testo e musica :Franco Trincale
Album: Siamo uguali alla catena
Tra il 14 e il 15 gennaio 1968 la valle del Belice fu colpita da un terremoto di magnitudo 6,4. Gibellina, Poggioreale, Salaparuta e Montevago furono cancellate dalle carte geografiche. Santa Ninfa , Santa Margherita di Belice, Salemi e Partanna furono distrutte al 75%.
Circa 300 vittime, 600 feriti, 70.000 sfollati. Uno spettacolo da bomba atomica …. Ho volato su un inferno: queste le parole del pilota di uno degli aerei di ricognizione nei giorni immediatamente successivi alla catastrofe.
Otto anni dopo, nel 1976, i baraccati ammontavano a 47.000. Ancora oggi , 51 anni dopo, 80 famiglie sono ancora in attesa di una casa, 200 famiglie sono prive dei servizi essenziali : né acqua né fogne. Sono soltanto alcuni esempi di una lunga serie di errori di insipiente progettazione e di incapace gestione del territorio:... (continua)
Testo e musica :Franco Trincale
Album: Siamo uguali alla catena
Tra il 14 e il 15 gennaio 1968 la valle del Belice fu colpita da un terremoto di magnitudo 6,4. Gibellina, Poggioreale, Salaparuta e Montevago furono cancellate dalle carte geografiche. Santa Ninfa , Santa Margherita di Belice, Salemi e Partanna furono distrutte al 75%.
Circa 300 vittime, 600 feriti, 70.000 sfollati. Uno spettacolo da bomba atomica …. Ho volato su un inferno: queste le parole del pilota di uno degli aerei di ricognizione nei giorni immediatamente successivi alla catastrofe.
Otto anni dopo, nel 1976, i baraccati ammontavano a 47.000. Ancora oggi , 51 anni dopo, 80 famiglie sono ancora in attesa di una casa, 200 famiglie sono prive dei servizi essenziali : né acqua né fogne. Sono soltanto alcuni esempi di una lunga serie di errori di insipiente progettazione e di incapace gestione del territorio:... (continua)
O Signuri, Signuri, Signuri!
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 23/12/2019 - 10:57
La Dalha (Mai de mila ans)
anonimo
[18° secolo]
Canzone dell'Ariège, Occitania, risalente con ogni probabilità all'epoca della Rivoluzione francese.
Trovo il testo e la sua traduzione francese sul sito della corale Si bémol et 14 demis di Montreuil.
Come tanti strumenti agricoli tradizionali, ormai desueti, anche le falci – quelle piccole e quelle grandi da mietitura – sono rimaste per centinaia d'anni pressochè immutate in molte culture agricole differenti e distanti...
Canzone dell'Ariège, Occitania, risalente con ogni probabilità all'epoca della Rivoluzione francese.
Trovo il testo e la sua traduzione francese sul sito della corale Si bémol et 14 demis di Montreuil.
Come tanti strumenti agricoli tradizionali, ormai desueti, anche le falci – quelle piccole e quelle grandi da mietitura – sono rimaste per centinaia d'anni pressochè immutate in molte culture agricole differenti e distanti...
Mai de mila ans nos fa
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/12/2019 - 21:48
La pulce
[1977]
Testo e musica Franco Tringale
Album: Siamo uguali alla catena
E’ cambiato
Si, è cambiato. E’ cambiato il cartone del bagaglio: oggi è polietilene teraftalato made in China. E’ cambiato il materiale dei ponti autostradali : oggi il cemento armato è meno cemento meno armato. E’ cambiato l’emigrante : oggi la sua faccia si è scurita, ha il colore del cacao.
Anche la borghesia é cambiata,pervasiva, ha preso i connotati di Proteo.
Che strano, la musica è la sola a non essere cambiata.
Testo e musica Franco Tringale
Album: Siamo uguali alla catena
E’ cambiato
Si, è cambiato. E’ cambiato il cartone del bagaglio: oggi è polietilene teraftalato made in China. E’ cambiato il materiale dei ponti autostradali : oggi il cemento armato è meno cemento meno armato. E’ cambiato l’emigrante : oggi la sua faccia si è scurita, ha il colore del cacao.
Anche la borghesia é cambiata,pervasiva, ha preso i connotati di Proteo.
Che strano, la musica è la sola a non essere cambiata.
La sento, sì, la sento questa pulce
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 19/12/2019 - 17:05
Mother
Album Brutalism (2019)
Mother deconstructs the term “Mother Fucker” into its literal and metaphorical meaning.
Metaphorically, the singer’s mother was fucked over by a system that required her to work increasingly long hours, mostly unpaid, just to provide for her children.
Literally, the singer is furious at how little empathy men can have for women over sexual assault. It’s a pervasive and complex phenomenon that makes women fear for their lives. How can you mother fuckers not see how terrible mother fuckers are?
“Mother” was a song that explored the roles of my mother and, in turn, of women in my life. The lyric you plucked was inspired by a Margaret Atwood quote which opened my mind to sexual violence and led me to think of my mother’s past relationships and her vulnerability as a woman beyond her as a mum. “Men are afraid that women will laugh at them. Women are afraid that men will kill them.” I didn’t want the song to lead the listener down a certain path, but intend to open up conversations of womanhood.
genius
Mother deconstructs the term “Mother Fucker” into its literal and metaphorical meaning.
Metaphorically, the singer’s mother was fucked over by a system that required her to work increasingly long hours, mostly unpaid, just to provide for her children.
Literally, the singer is furious at how little empathy men can have for women over sexual assault. It’s a pervasive and complex phenomenon that makes women fear for their lives. How can you mother fuckers not see how terrible mother fuckers are?
“Mother” was a song that explored the roles of my mother and, in turn, of women in my life. The lyric you plucked was inspired by a Margaret Atwood quote which opened my mind to sexual violence and led me to think of my mother’s past relationships and her vulnerability as a woman beyond her as a mum. “Men are afraid that women will laugh at them. Women are afraid that men will kill them.” I didn’t want the song to lead the listener down a certain path, but intend to open up conversations of womanhood.
genius
My mother worked 15 hours 5 days a week
(continua)
(continua)
19/12/2019 - 15:53
Li Varchi all'Orizzonti
Testo e voce, Don Chrisciotte
Musiche, Diego Cofone
Questo il triste che racconta quello di cui parlo nella canzone:
Musiche, Diego Cofone
Questo il triste che racconta quello di cui parlo nella canzone:
Varcuni chini i genti
(continua)
(continua)
inviata da Don Chrisciotte 18/12/2019 - 21:31
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Parole di Bono
Musica degli U2
Nell'album "The Joshua Tree", pubblicato nel 1987
Testo ripreso da Genius
Un altro capolavoro un po' dimenticato...
Una canzone che Bono cominciò a scrivere subito dopo il lungo sciopero dei minatori inglesi nel 1984/85 e che completò dopo la lettura di "Red Hill: A Mining Community", un saggio dello storico inglese Tony Parker (1923-1996).
Riprendo da U2 Breathe alcuni passaggi di una recensione di Gabriel Cillepi:
Red Hill Mining Town fa emergere la disperazione dei disoccupati mascherando però il testo come se si trattasse di una canzone d’amore. La frustrazione degli scioperanti — e anche la loro rabbia — vengono affrontate dal lato familiare rimarcando sul fatto che quei lavoratori sono prima di tutto padri di famiglia: “From Father to Son/The blood runs thin/See faces frozen (still) against the wind” (“Di Padre in Figlio/Il sangue scorre... (continua)