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Percorso Pena di morte: omicidio del potere

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Footsteps

Footsteps
1992
Jeremy/Footsteps

Nell’ottobre del 2013, Chris Cornell è ospite del Late Night Show di Jimmy Fallon. Nel backstage, il cantante racconta alla telecamera del progetto Temple of the Dog, la band provvisoria che fece da spartiacque tra la fine dei Mother Love Bone e l’inizio dei Pearl Jam. Fa un effetto strano rivedere oggi QUELL’INTERVISTA, e non solo perché Cornell non è più tra noi. Quel filmato, che pare il classico “contenuto extra” scartato perché fuori tema o non di generale interesse, è in realtà una chicca preziosa, perché Cornell ricostruisce per la prima volta la strana genesi di Footsteps/Times Of Trouble, la canzone che visse due volte. Una canzone nata dallo stesso riff di chitarra, ma sviluppata in contemporanea da due gruppi diversi: i Temple Of The Dog e i Pearl Jam. Una canzone, quindi, intrecciata in modo inestricabile con uno dei crocevia della musica americana.

Quella... (continua)
Don't even think about reaching me.
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2021 - 18:37
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George

George
George aveva 14 anni
(continua)
inviata da Alberto Scotti 29/3/2021 - 02:26
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Ahneforschig (dr Bärnhard Matter, 1821-54)

Ahneforschig (dr Bärnhard Matter, 1821-54)
[1970]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Hans Peter Matter (Mani Matter)
Album / Albumi: Ir Ysebahn [1972]

Sinceramente, non ho mai avuto il dèmone delle ricerche genealogiche, pur avendo avuto una certa consuetudine con un paese, l'Islanda, dove la genealogia è lo sport nazionale. Certo, a volte mi è venuto, così tanto per fare, qualche pensiero, o retropensiero, su chi saranno stati i miei parenti del passato, che cosa avranno fatto nelle loro vite, se qualcuno sarà stato almeno un po' simile a me e quant'altro; ma niente di più. Eppure, a un certo punto, zàc, l'albero genealogico, del tutto inaspettatamente, è spuntato fuori per davvero. Tre o quattro anni fa, in casa all'Isola d'Elba, mio fratello ha tirato fuori da un cassetto un grosso fascicolo di cui neppure lui sapeva niente, fatto fare da non si sa chi della mia famiglia e rimasto sepolto... (continua)
Für mi sälber mir z'erkläre
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/3/2021 - 22:31
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Boia

Boia
[2020]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Giuseppe Anastasi
Album / Albumi: Schopenhauer e altre storie
Condannato, si incammini, che il patibolo è vicino
(continua)
inviata da Alberto Scotti 10/3/2021 - 18:39
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9 minuti 9

9 minuti 9
2020
9 minuti 9

feat. Alessandro Haber e Moni Ovadia
Lento avanza con passo controllato
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2021 - 17:43
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The Day They Hung Saddam

The Day They Hung Saddam
2006
The Verbal Hand Grenade EP
Well, I woke up to the BBC this morning
(continua)
inviata da Dq82 2/11/2020 - 11:19

The Ballad of Nat Turner

The Ballad of Nat Turner
[1962]
Versi di Robert Hayden (1913-1980), poeta e saggista afroamericano.
Nella raccolta "Selected Poems", pubblicata nel 1966
Tra il 1976 ed il 1978 Robert Hayden è stato il primo "negro" ad essere insignito del prestigioso riconoscimento nazionale di "Poeta Laureato".

Una poesia che non racconta della ribellione degli schiavi neri avvenuta nell'agosto del 1831 nella contea di Southampton, Virginia, ma dell'ardore visionario del suo "messia", lo schiavo letterato e predicatore Nat Turner (1800-1831), che tutti i neri chiamavano – non a caso – "Profeta". Nat Turner riteneva di aver ricevuto da Dio l'incarico di sradicare il male dal mondo, e il male era l'uomo bianco oppressore. Solo così avrebbe potuto avverarsi la Parola, che i primi sarebbero stati gli ultimi e gli ultimi i primi...

Nat Turner non finì crocifisso, ma impiccato. Non risorse, anche perchè il suo corpo fu smembrato... (continua)
Then fled, O brethren, the wicked juba
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/10/2020 - 18:10
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G.H.L.M

G.H.L.M
(2006)
dall'album "In faccia"
Testo di Piero Pelù
Musica di Saverio Lanza e Piero Pelù

Il titolo è l'acronimo di Grand Hotel La Muerte e narra le Riflessioni in prima persona di un detenuto in attesa dell'esecuzione.
Ora son qua
(continua)
19/9/2020 - 23:23
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Agustín Rueda

Agustín Rueda
[2002]
Nell'album "Odio al imperio"
Trovo il testo su diversi siti spagnoli, a cominciare da Pueblo de España, ponte a cantar

Agustín Rueda Sierra (1952-1978) è stato un militante anarchico spagnolo che, mentre era detenuto nel carcere di Carabanchel a Madrid, fu trucidato a botte dalla guardie nella notte tra il 13 ed il 14 marzo 1978, a seguito della scoperta di un tentativo di evasione.
Solo 10 anni dopo il direttore del carcere e alcuni secondini andarono a processo per quell'orribile assassinio, ma nessuno di loro si fece più di qualche mese di carcere...

Si vedano anche ¿Hay libertad? di Chicho Sánchez Ferlosio e El último vagón dei Barricada.
Corren los años setenta,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/9/2020 - 10:51

¿Hay libertad?

¿Hay libertad?
[1978]
Un brano forse mai pubblicato, non lo ritrovo in un disco di Ferlosio.
Trovo il testo su diversi siti spagnoli, a cominciare da Pueblo de España, ponte a cantar
Ripreso recentemente dai Gaupasa nel loro brano "Agustín Rueda 1978", nell'EP "Bajo tierra" del 2019.

Forse la prima canzone dedicata ad Agustín Rueda Sierra (1952-1978), militante anarchico che, mentre era detenuto nel carcere di Carabanchel a Madrid, fu trucidato a botte dalla guardie nella notte tra il 13 ed il 14 marzo 1978, a seguito della scoperta di un tentativo di evasione.
Solo 10 anni dopo il direttore del carcere e alcuni secondini andarono a processo per quell'orribile assassinio, ma nessuno di loro si fece più di qualche mese di carcere...

Si veda anche al proposito El último vagón dei Barricada.
Amigo Luís Llorente, que fuiste preso ayer; (1)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/9/2020 - 10:20
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La piena del fiume

La piena del fiume
[2015]
Album: La Ballata di Sacco e Vanzetti

Dall'album "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", traduzione e rielaborazione di "Ballads of Sacco and Vanzetti" di Woody Guthrie. "La piena del fiume" è una canzone originale in chiusura del disco e ripercorre la vicenda di Sacco e Vanzetti, allargandosi su un piano universale di lotta e riscossa sociale.

La Ballata di Sacco e Vanzetti - bandcamp
Questo cielo che si muove, scende da nord-ovest
(continua)
inviata da Matteo Podda 19/8/2020 - 10:30
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Milada

Milada
Tra due giorni, il 27 giugno, ricorrono 70 anni dal giorno in cui Milada Horáková cadde vittima di un processo costruito dal regime comunista cecoslovacco e fu impiccata alle 6 del mattino nel cortile del carcere praghese Pankrác.

Milada Horáková, laureata in giurisprudenza negli anni della cosiddetta “prima repubblica” (periodo tra le due guerre), comincia a partecipare alla politica del paese costituitosi da poco. Si forma seguendo il pensiero di alcune personalità politiche di spicco di quegli anni tra cui il primo presidente T. G. Masaryk. Di importante ispirazione è per lei la collaborazione con la senatrice Františka Plamínková, paladina dei diritti delle donne e politica coraggiosa che il 14 settembre 1938 scrive una lettera aperta a Hitler accusandolo di diffondere informazioni storicamente sbagliate sulla nazione cecoslovacca. (Plamínková sarà poi internata nel campo di concentramento... (continua)
Ještě si naposledy učesala vlasy a pak
(continua)
inviata da Stanislava 25/6/2020 - 23:08

Son morti! La tomba or rinchiude

anonimo
Son morti! La tomba or rinchiude
[1927]
Su "I sette anni d'orribile agonia di Sacco e Vanzetti", foglio volante stampato dalla tipografia R. Gayet di via San Massimo 45 a Torino, vistato dalla Procura del capoluogo piemontese in data 27 agosto 1927.

Ho trascritto questi versi, anche cantabili, dall'invito a "Sotto un cielo stellato", uno spettacolo teatrale realizzato nel 2017 – a 90 anni dall'assassinio di Sacco e Vanzetti e a 40 dalla loro riabilitazione da parte dell'allora governatore del Massachusetts Michael Dukakis – da Noemi Garbo (testi) e Paolo Mòsele (musiche originali e video), liberamente tratto da "Sotto un cielo stellato. Vita e morte di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti", scritto da Lorenzo Tibaldo e pubblicato dalla Claudiana editrice.

Non si tratta certo di una poesia o canzone di area anarchica, visto non solo il tono ma anche l'autorizzazione delle autorità fasciste... E ciò testimonia semmai l'eco di sdegno che ovunque in Italia ebbe la vicenda della lunga prigionia e dell'assassinio dei due anarchici...
Son morti! La tomba or rinchiude
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/4/2020 - 14:06
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Il topo (Signore delle Fogne)

Il topo (Signore delle Fogne)
[1994]
Parole e musica di Ivan Graziani
Nell'album "Malelingue"
Sono un topaccio dei bassifondi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2020 - 21:32
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Das Braune Haus

Das Braune Haus
[1931]
Una poesia di Mühsam pubblicata nel marzo del 1931 sul settimanale "Die Welt am Montag – Unabhängige Zeitung für Politik und Kultur", fondato nel 1896 e chiuso nel 1933 (ovviamente...)
Musica di Dieter Süverkrüp nell'album "Erich Mühsam: Ich lade Euch zum Requiem" (1995), con Walter Andreas Schwarz.
Testo da LyricWiki

"Das Braune Haus" (La casa bruna) è Monaco, capitale del movimento nazionalsocialista...
Come sappiamo, Mühsam conosceva bene le galere tedesche, per esserci stato per cinque anni dopo essere stato condannato per aver difeso i consigli operai bavaresi nel 1919. Ma nemmeno lui poteva immaginare cosa gli avrebbero riservato gli odiati nazisti al loro avvento nel 1933. Uno degli ultimi brani del disco di Dieter Süverkrüp, letto da Walter Andreas Schwarz, descrive la fine di Erich Mühsam nel racconto degli amici. Era il 10 luglio 1934, a poco più di un anno dall'arresto:

"Erich... (continua)
Stempeln geh'n ist kein Vergnügen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/2/2020 - 14:40
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Gli occhi neri di Julia Cortez

Gli occhi neri di Julia Cortez
da Ferite & Feritoie (2019)

l’emozionante canzone Gli occhi neri di Julia Cortez è dedicata alla tenerissima figura della maestrina, l’ultima con cui ha comunicato Che Guevara prima della sua esecuzione.

La Higuera, Bolivia, ottobre 1967. Che Guevara è prigioniero in una piccola scuola, in attesa della sentenza. L’ultima persona che vedrà, prima di morire, a parte i soldati, è la maestrina di quella scuola, la giovane Julia Cortez. A raccontare questo risvolto minimale di una grande storia furono Giovanni Marrozzini e Angelo Ferracuti in un reportage dalla Bolivia (“Nessuno va più a trovare il Che”) apparso in maggio sul magazine del quotidiano Repubblica. Julia è ancora viva, suo figlio si chiama Ernesto e i due cronisti l’hanno intervistata. Paolo Capodacqua riprende il loro racconto e aggiunge un nuovo brandello alla tela del mito del Che.

Gli occhi neri di Julia Cortez è una canzone... (continua)
Mi scusi, signorina, se non sto in posa
(continua)
inviata da Dq82 13/1/2020 - 06:11
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Paths of Glory [the Patrol]

Paths of Glory [the Patrol]
[1957]
The Patrol
Movie / Film / Elokuva :
Stanley Kubrik
Paths of Glory / Orizzonti di gloria / Les Sentiers de la gloire / Kunnian polut
Music / Musica / Musique / Sävel:
Gerald Fried
Performed by / Esecuzione / Interprétée par / Laulavat:
Filharmonici města Prahy / The City of Prague Philharmonic Orchestra

Il titolo del film
Stanley Kubrik fu il regista e sceneggiatore di Paths of Glory, noto in Italia con il titolo Orizzonti di gloria , che si rifà al romanzo omonimo del canadese Humphrey Cobb, pubblicato nel 1935. Cobb lesse in un giornale la notizia della riabilitazione di quattro caporali di Souain e pensò di farne un romanzo prendendo come titolo quello del quadro del pittore inglese Christopher Richard Wynne Nevinson,che aveva voluto fissare così le sue vicissitudini sul fronte francese dove aveva prestato servizio sulle ambulanze. La tela si trova all’... (continua)
strumentale
inviata da Riccardo Gullotta 28/12/2019 - 23:36
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Non è l'ora dei vinti

Non è l'ora dei vinti
[2019]
Testo e Musica: Gianfranco Domizi


GULAG / ГУЛаг. Antifascisti italiani vittime dello stalinismo

Negli anni venti e trenta del Novecento circa 500 antifascisti italiani si stabilirono in Unione Sovietica. Trecento lo fecero per sfuggire alle repressioni del regime fascista, da cui erano ricercati o condannati per reati politici. Altri duecento, in gran parte artisti e operai, lo fecero per motivi ideologici e alcuni, dopo la crisi del ’29, per motivi economici. Sino ai primi anni trenta furono bene accolti e integrati in Unione Sovietica.
Dopo il ’33 iniziò un’ondata di xenofobia sia come reazione al peggioramento delle condizioni di vita causato dalla collettivizzazione forzata sia come sindrome ossessiva di un attacco nemico di cui il regime avvertiva l’imminenza, finendo per vedere in ogni straniero una quinta colonna. L’apice del Terrore si ebbe tra il ’37e il ’38 con 800.000... (continua)
Si chiude una porta, si apre un portone,
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 26/12/2019 - 23:14
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La Louison

La Louison
[1985]
Dal disco Sur L'air De Tra La La La...

Una bella “canzone” in lingua francese nella interpretazione del gruppo della Cantarana.
Il racconto procede in quadri/istantanee simili ai fogli volanti dei cantastorie di un tempo.
Per l’interpretazione del misfatto vorrei chiedere il soccorso dei collaboratori del sito, in quanto mi sfugge, né vale il paragone col le parallele vicende dell’”Infanticida”, (citate nel commento ad disco) per le quali (vedi “Canti popolari del Piemonte” di Costantino Nigra) il senso è piuttosto evidente.
Altri punti mi sembrano significativi: la condanna eseguita dopo la “passeggiata” sul carretto, penso attraverso tutta la città, la possibilità di convertire la pena di morte previo pagamento, la madre disposta a perdonare la figlia che le ucciso la figlia minore, oltre, come ripeto, alle ragioni dell’uccisione, non descritte nella canzone. E infine, i capelli... (continua)
La Louison s'en va-t-au bois
(continua)
inviata da gianfranco 26/9/2019 - 10:23
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Death Row

Death Row
(1997)
Album: Jugulator
Let me out
(continua)
18/9/2019 - 02:36
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Sentimental Bourreau

Sentimental Bourreau
Sentimental Bourreau

Chanson française – Sentimental Bourreau – Boby Lapointe – 1970


Dialogue Maïeutique


Encore une chanson de bourreau, qu’est-ce qui te prend ?, Marco Valdo M.I. mon ami.

Oh, Lucien l’âne mon ami, c’est tout simplement un effet de ce qu’on appelle l’esprit de suite. Une chanson en appelle une autre à l’oreille ou à la mémoire. Tout le monde connaît ce phénomène ; c’est d’ailleurs une des caractéristiques de la chanson que cette manie du refrain qui colle et elle est souvent détestable.

Oh combien, dit Lucien l’âne, et tu peux imaginer ce que c’est pour moi qui ai de si grandes oreilles ! Enfin, je connais ce ressac usant que font les refrains, surtout la nuit. Il est même possible, Marco Valdo M.I. mon ami, que tu découvres un autre chanson sur ce sujet.

Peut-être, Lucien l’âne mon ami. En attendant, ce bourreau-ci est l’œuvre de l’ami Boby Lapointe et regarde quand... (continua)
Il était une fois,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/6/2019 - 18:03
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Life in Prison

Life in Prison
[1967]
Nell'album "I'm A Lonesome Fugitive", di Merle Haggard and The Strangers
The jury found the verdict first degree
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/6/2019 - 20:50
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I Hung My Head

I Hung My Head
(1996)
Testo e musica di Sting
dall'album "Mercury Falling"
ripresa nel 2002 da Johnny Cash nel suo ultimo album pubblicato in vita "American IV: The Man Comes Around" e da Bruce Springsteen nel 2014 al Kennedy Center Honors 2014

Una bellissima canzone dal sapore country che affronta i temi eterni della vita e della morte, della giustizia e della redenzione, del crimine e della vendetta. Resa immortale nella versione di Johnny Cash.
Early one morning with time to kill
(continua)
inviata da Federico Mina 6/6/2019 - 22:01
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Ballata del carcere di Reading

Ballata del carcere di Reading
da Ballate per uomini e bestie - 2019

La canzone si inspira all'omonima The Ballad of Reading Gaol un celebre componimento poetico di Oscar Wilde, scritto dopo la sua scarcerazione il 19 maggio 1897 dalla prigione di Reading e pubblicato nel 1898.


Tra le denunce che fai in questo disco ci metti in mezzo anche il sistema carcerario con La ballata del carcere di Reading.
Di questo tema ha parlato magnificamente e completamente, sulla sua pelle, il grande poeta Oscar Wilde. La vicenda per la quale ho scritto questa ballata credo sia molto toccante: un gigante che arriva alla completa caduta e che, invece che distruggersi o lasciarsi morire, capisce gli altri e la compassione attraverso il dolore. Comprende che Cristo non è venuto sulla Terra per salvarci, ma per insegnare agli uomini a salvarsi l’un l’altro. Trovo che – insieme al De profundis – siano le pagine più alte, dettate dal dolore.... (continua)
Non indossava la giubba rossa
(continua)
26/5/2019 - 23:57
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Ned Ludd Part 4 (Prelude to Peterloo)

Ned Ludd Part 4 (Prelude to Peterloo)
2006
Bloody men
At the end of January in 1817
(continua)
inviata da Dq82 22/3/2019 - 12:14
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La viéyo villo d’Aigo Morto

La viéyo villo d’Aigo Morto
[seconda metà dell'800]
Versi del poeta occitano Antoine Bigot (1825-1897), nativo di Nîmes.
Su di una melodia corale tradizionale che non ho potuto identificare con precisione.
Testo trovato qui

Ho trovato il primo riferimento a questo canto su di un numero de La Beidana, periodico della Fondazione Centro Culturale Valdese, interamente dedicato ad un convegno intitolato "Mots
et musique. Le français à travers le chant”, tenutosi a Torre Pellice tra febbraio ed aprile del 2008.
Nell'articolo di Enrico Lantelme "Tra storia e memoria: i quaderni di canzoni" ad un certo punto si legge:

"Alla famiglia di canti tradizionali valdesi appartengono a pieno titolo anche alcuni componimenti ispirati ai temi della persecuzione contro gli Ugonotti d’oltralpe. Dopo la revoca dell’Editto di Nantes (Fontainebleau, 1685) Luigi XIV, abolendo la libertà religiosa concessa nel 1598 da Enrico IV, scatenò... (continua)
La viéyo villo d’Aigo Morto
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2019 - 18:45

Complainte sur Des Ubas

Complainte sur Des Ubas
[XVIII° sec.]
Versi di autore anonimo, risalenti alla seconda metà del 700
Armonizzazione di Angelo Agazzani, su di una musica antica che ha addirittura rimandi a quella di Pérotin, compositore francese del XII°/XII° secolo.
Nel disco della Camerata Corale La Grangia intitolato "Omaggio alla Cultura Valdese", 1989

Ubas è un toponimo del Vivarais (Ardèche) e con quel soprannome era noto anche Mathieu Majol, pastore ugonotto. Tradito da un correligionario, fu arrestato, processato e condannato a morte. L'esecuzione avvenne il 1 febbraio 1746 a Montpellier. Aveva 26 anni. (breve biografia tratta dalle note al disco)
Il racconto è sostanzialmente identico a quello del tradimento di Gesù Cristo da parte di Giuda...
Chantons ici l'histoire - de Monsieur Des Ubas,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2019 - 13:16
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L'oiseau, l'éléphant et le soleil

L'oiseau, l'éléphant et le soleil
[1961]
Scritta da P. Viovy (?) e Jean-Claude Massoulier (1932-2009), attore, cantante e intrattenitore televisivo
Interpretata da Jean Arnulf nel suo secondo album, pubblicato senza titolo nel 1964.
Con l'orchestra di Alain Goraguer
A onor del vero la canzone era già stata interpretata nel 1961 da tal Anne Gacoin, sulla quale però ci sono scarse notizie nella Rete, sicchè ho preferito attribuirla ad Arnulf.
Testo trovato su WikiParoles
Dans la prison où on l'a mis
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/1/2019 - 20:41
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Lo condamnat

Lo condamnat
[1972]
Paraulas e música: Patric
Lyrics and music: Patric
Testo e musica: Patric
Paroles et musique: Patric
Okitaniankieliset sanat ja musiikki: Patric
Album: Patric


Son venguts, vestits de blau
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/12/2018 - 17:38
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Giordano Bruno da Nola

Giordano Bruno da Nola
5 - Fuori posto
E ora l'asino si curva sotto un basto di fascine
(continua)
inviata da Dq82 1/11/2018 - 13:01
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Ballade von der Hester Jonas

Ballade von der Hester Jonas
1979
Rauchzeichen

Storia di Hester Jonas, nota come la strega di Neuss, ostetrica, accusata di stregoneria, torturata fino ad estorcerle la confessione, fu decapitata e poi bruciata il 24 dicembre 1635.
I Cochise ne fanno una sognatrice e una libertaria che il potere provvede ad eliminare.
Unten im Gnadental geschah eine Geschicht'
(continua)
inviata da Dq82 19/9/2018 - 11:56
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Under American Skies

Under American Skies
(2000)
Words and music by Anne Hills and Tom Paxton

L'unico inedito dell' omonimo album del 2001 dove Anne Hills reinterpreta insieme a Tom Paxton vari classici della musica folk. La title track è un'amara riflessione sulla pena di morte e sul destino di chi vive ai margini della società negli Stati Uniti.
She was born dirt poor, grew up gangly and tall
(continua)
17/7/2018 - 23:11
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Yanmamış cigara

Yanmamış cigara
[1930]
Versi di Nâzım Hikmet, risalenti all’epoca della sua prima incarcerazione (1929-1935) causata dall’affissione di manifesti per il Partito Comunista turco.

Poesia messa in musica da Kerem Güney nel suo disco del 1977 intitolato "Tapusuz Memet"
O bu gece ölebilir
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/5/2018 - 13:05
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Le mauvais larron

Le mauvais larron
[196?]
Parole e musica di Georges Moustaki
Interpretata da Pia Colombo (1934-1986) in un EP del 1964
Testo trovato su LyricWiki
J'aurais pu être celui-là
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/5/2018 - 15:28

Dreaming of Waltzing

Dreaming of Waltzing
[1953]
Parole e musica di Edith Segal (1902-1997), danzatrice, coreografa, cantautrice e poeta ebrea americana
Testo trovato su Archive.org, nei file dell’FBI sul caso Rosenberg resi disponibili in base al FOIA (Freedom Of Information Act)

Sulla vicenda di Julius ed Ethel Rosenberg, ebrei e comunisti, che nel 1951 vennero giustiziati sulla sedia elettrica per spionaggio in favore dell’URSS, si vedano A Ethel Rosenberg di Jorge Cafrune, Si nous mourons (Lettre d'Ethel Rosenberg à ses enfants)‎ di Jean Ferrat, The Ghost of Ethel Rosenberg di David Rovics e My Loved One della stessa Edith Segal.
I'm dreaming of waltzing, darling
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/5/2018 - 14:48
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My Loved One

My Loved One
[1953]
Parole e musica di Edith Segal (1902-1997), danzatrice, coreografa, cantautrice e poeta ebrea americana
Interpretata da Helene Williams, voce, e Leonard J. Lehrman, pianoforte, nel loro disco “Songs Of Conscience” (1990), interamente dedicato all’opera della Segal.
Testo trovato su Archive.org, nei file dell’FBI sul caso Rosenberg resi disponibili in base al FOIA (Freedom Of Information Act)

Una canzone che Helene Williams canta da sempre all’annuale meeting del comitato nazionale americano per la riapertura del caso Rosenberg.
Sulla vicenda di Julius ed Ethel Rosenberg, ebrei e comunisti, che nel 1951 vennero giustiziati sulla sedia elettrica per spionaggio in favore dell’URSS, si vedano A Ethel Rosenberg di Jorge Cafrune, Si nous mourons (Lettre d'Ethel Rosenberg à ses enfants)‎ di Jean Ferrat e The Ghost of Ethel Rosenberg di David Rovics.

Dedicated to Ethel and Julius Rosenberg, “for the purity and dignity of their love.”
What shines from your cell
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/5/2018 - 08:39
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Captive Song of Mary Queen of Scots

Captive Song of Mary Queen of Scots
[1964]
Parole di Laurence Josephs, docente universitario e poeta statunitense
Musica di Jean Redpath, folksinger e musicista scozzese, nel suo album del 1987 intitolato “A Fine Song For Singing”
Testo trovato su Mudcat Café

Sulla triste storia di Mary Queen Of Scots, nota da noi come Maria Stuarda, si veda l’introduzione a Fotheringay di Sandy Denny.
Though I was crowned a French princess
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/5/2018 - 13:10
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The Town Hall Yard

The Town Hall Yard
[2014]
Parole e musica di Jez Lowe
Nell’album “The Ballad Beyond”
Testo trovato sul sito dell’autore

Jez Lowe scrisse questa canzone dopo aver visitato i campi di battaglia della Grande Guerra nelle Fiandre. A Poperinge, cittadina a pochi chilometri da Ypres, nel cortile del municipio, oggi c’è un monumento che ricorda il luogo dove avvenivano le esecuzioni dei disertori…
What was my boy Billy doing in the Town Hall yard?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/5/2018 - 13:57
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Hughie Grame

anonimo
Hughie Grame
(Child #191)
[XVI° secolo?]
Una ballata tradizionale di origine scozzese che Francis James Child riporta in sei o sette versioni (quella che propongo è la prima) nella sua raccolta “The English and Scottish Popular Ballads” (1882-1898), ma che si trova già nel “Minstrelsy of the Scottish Border” di Sir Walter Scott (1802-1803)
Ripresa da Ewan MacColl, senza e con Peggy Seeger, negli anni 50, per esempio in “The English and Scottish Popular Ballads, Volume III” del 1956 e “Classic Scots Ballads” del 1959.
Interpretata poi da molti altri artisti, una su tutti June Tabor

Sir Walter Scott descriveva così le "Border Ballads" di cui "Hughie Graham" è una delle più famose:

"Il tratto di terra nuda e ondulata, a nord del Tyne e delle Cheviot Hills fino agli altipiani scozzesi meridionali, fu per lungo tempo il territorio di uomini che parlavano inglese, ma avevano la visione degli appartenenti... (continua)
As it befell upon one time,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/3/2018 - 22:45

La complainte de Manda

La complainte de Manda
[1964]
Scritta da Jean Arnulf e Alain Goraguer
Nel secondo album di Jean Arnulf
Ma mère me l'avait dit souvent
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/3/2018 - 13:00
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Sardunya´ya Ağıt

Sardunya´ya Ağıt
[1972]
Versi di Can Yücel (1926-1999), poeta turco
Musica di Selim Atakan
Nel disco degli Yeni Türkü intitolato “Buğdayın Türküsü” (1979), album d’esordio del gruppo turco.
Testo trovato su Turkish Language Class

Una poesia dedicata a Deniz Gezmiş (1947–1972), tra i fondatori della Türkiye Halk Kurtuluş Ordusu (THKO, l’Esercito Popolare di Liberazione della Turchia), organizzazione armata dell’estrema sinistra. Considerato come il Che Guevara turco, Deniz Gezmiş fu arrestato ad Ankara nel 1971, proprio alla vigilia dell’ennesimo colpo di Stato militare. La sua sorte era quindi segnata: fu impiccato il 6 maggio 1972. Aveva 25 anni.
İkindiyin saat beşte
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2018 - 08:29
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I Sing of Olaf

I Sing of Olaf
[1917-18?]
Versi di e e cummings, il nome d'arte scelto da Edward Estlin Cummings (1894-1962), poeta, pittore e scrittore statunitense
Nella raccolta "is 5" pubblicata nel 1926. Poi anche in "W [ViVa]" del 1931
La poesia è anche stata messa in musica dai Bread & Roses, un gruppo di Boston, nel loro album "Songbooks of the War" del 2012

In questa poesia, nel suo tipico stile modernista, e e cummings "cantava", celebrava il coraggio di Olaf, un soldato americano – forse di origine nordeuropea - grande e grosso, biondo, simpatico e coraggioso, come tanti spedito nelle trincee della Grande Guerra. e e cummings racconta che Olaf si era rifiutato di combattere e per questo era stato arrestato, brutalmente torturato e poi ucciso.

Non so se questo sia stato davvero il destino di Olaf ma se è vero che i disertori o anche solo gli psicotici da stress post traumatico venivano allegramente fucilati,... (continua)
i sing of Olaf glad and big
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/2/2018 - 22:24

Hommes

Hommes
[1942]
Versi di Robert Desnos, poeta surrealista, giornalista, membro della Resistenza francese, morto a 45 ‎anni di tifo e privazioni l’8 giugno del 1945 a Theresienstadt – ironia della sorte: un mese dopo la ‎liberazione del campo! – ultimo dei vari campi di prigionia nazisti dove era transitato.‎

Nella raccolta "Fortunes", pubblicata nel 1942
Trovo la poesia cantata nella raccolta "Poètes & chansons: Robert Desnos"
Hommes
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/1/2018 - 22:26

Soldaten

Soldaten
[1830]
Versi del famoso scrittore danese, nella sua raccolta intitolata “Digte”, pubblicata nel 1830
Musica del compositore norvegese Edvard Grieg (1843-1907), risalente al 1865
Anche le versioni tedesca e francese sono state musicate da altri noti compositori, tra cui Robert Schumann, Wilhelm Furtwängler e Pierre Mathé.
Testo tovato su Lieder.net
Med dæmpede Hvirvler Trommerne gaae,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/1/2018 - 15:52
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E lucevan le stelle

E lucevan le stelle
[1899/1900]
Dall'opera Tosca, Atto III
Libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa
Musica di Giacomo Puccini
Dal dramma Tosca [1887] di Victorien Sardou
Prima esecuzione: Teatro Costanzi, Roma, 14 gennaio 1900
Tenore: Emilio De Marchi

Le opere liriche, non di rado, si basano su vicende nelle quali tragiche storie d'amore si intrecciano ad avvenimenti storici; tra di esse, probabilmente, la Tosca di Giacomo Puccini è tra quelle più note e pertinenti.

La Tosca pucciniana, su libretto di Giuseppe Giacosa e di Luigi Illica (piacentino di Castell'Arquato, a poca distanza da dove sto scrivendo adesso), fu rappresentata per la prima volta al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio 1900. Inizialmente non fu accolta in modo troppo favorevole, ma nel giro di due o tre anni faceva già parte in pianta stabile del più importante repertorio lirico internazionale. Alla prima, si narra, accaddero... (continua)
E lucevan le stelle,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/1/2018 - 19:56
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McCafferty

anonimo
McCafferty
[XIX° secolo]
Una canzone irlandese molto nota – con i titoli di McCafferty, o McCaffery o McKaffery - che trovo nel repertorio di artisti come Dominic Behan, The Spinners, Roy Harris, ma soprattutto Ewan MacColl e The Dubliners
Sulla melodia de The Croppy Boy

Il testo che propongo – quello della versione dei Dubliners – racconta la storia vera di Patrick McCaffery, nato nel 1842 nella contea irlandese di Kildare. Orfano di madre, abbandonato dal padre, Patrick ebbe un'infanzia difficilissima, con il corollario dell'allora inevitabile lavoro precoce in una fabbrica. A 18 anni si arruolò ma, forse per il suo carattere riottoso e insubordinato, forse soltanto perchè irlandese, fu subito accolto male dai suoi diretti superiori. La canzone racconta che gli bastò esitare a compiere l'ordine di identificare dei bambini, figli di militari, che facevano chiasso perchè Patrick McCaffery fosse condannato... (continua)
When I was eighteen years of age
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/1/2018 - 13:41

Eye for Eye

Eye for Eye
[2014]
Nell'EP intitolato "Crime", dal quale è tratta anche War Crime
The jury came in eleven to one
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/12/2017 - 20:38
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Fosa comun

Fosa comun
2005
Gatillazo
No eran mártires ni héroes, sólo fueron a luchar 
(continua)
inviata da Dq82 16/12/2017 - 15:24
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Oh! Breathe Not His Name

Oh! Breathe Not His Name
Testo di Thomas Moore
“Irish Melodies”, la raccolta di canzoni arrangiate da John S. Stevenson per pianoforte, pubblicate in dieci volumi tra il 1807 e il 1834.

Poi rimusicata anche da Herbert Hughes (A purse of Gold, 2007) e da Eleanor McEvoy (The Thomas Moore Project, 2017)

Dedicata a Robert Emmet, stato un patriota irlandese. Membro dell'associazione United Irishmen, incontrò Napoleone e Talleyrand a Parigi nel 1802, dai quali seppe dell'ipotesi di invasione dell'Inghilterra. Rientrato a Dublino, organizzò un'insurrezione armata, che scoppiò il 23 luglio 1803, con l'uccisione del viceré Arthur Wolfe Kilwarden e del nipote. La rivolta fallì ed Emmet fu arrestato, processato e impiccato.
Oh! breathe not his name, let it sleep in the shade, 
(continua)
inviata da Dq82 24/11/2017 - 13:02
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Mördar-Anders

Mördar-Anders
[1964]
Testo svedese: Cornelis Vreeswijk / Tony Granqvist
Swedish lyrics: Cornelis Vreeswijk / Tony Granqvist
Svensk text: Cornelis Vreeswijk / Tony Granqvist
Musica / Music / Musik: Sam Hall
(Canzone popolare inglese / English Folksong / Engelsk folkvisa)
Album: 1. Tjyvballader och barnatro [Jailbird Singers, 1964]
2. Visor Och Oförskämdheter [Cornelis Vreeswijk, 4 dicembre 1964]


"Scritta da Cornelis Vreeswijk e Tony Granqvist, la canzone apre il disco “Tjyvballader Och Barnatro” [Ballate di ladri e Fede infantile] realizzato nel 1964 del terzetto svedese Jailbird Singers. Cornelis Vreeswijk la inciderà dal vivo nel dicembre del 1964 in un concerto a Stoccolma con Ann-Louise Hanson e Fred Åkerström. La versione si trova nel disco “Visor Och Oförskämdheter” pubblicato nel 1965, che fu pure l'anno della prematura scomparsa del coautore Tony Granqvist (1938–1965)." [BB]


Sulla musica... (continua)
Mördar-Anders det är jag, det är jag.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby (per tramite di RV con meno dolori articolari) 21/11/2017 - 19:34

November Nineteenth

November Nineteenth
[1916]
Versi di John E. Nordquist, cantautore e militante dell'IWW (Industrial Workers of the World), di origini svedesi, come lo stesso Joe Hill cui la canzone è dedicata, a pochi mesi dal suo assassinio.
Sull'aria de The Red Flag
They've shot Joe Hill, his life has fled
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/11/2017 - 17:08

La fucilazione di Ferrer

anonimo
La fucilazione di Ferrer
[1909]
Sull'aria de Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio, o Aria di Caserio, o Il sedici di agosto
Parole di autore anonimo distribuite a Firenze su foglio volante all'indomani dell'assassinio avvenuto a Barcellona del grande libero pensatore pacifista e anticlericale e pedagogista libertario Francisco Ferrer

“Riman l'Idea se muore l'uom...”

Il catalano Francesc Ferrer i Guàrdia (1859-1909) è stato un libero pensatore pacifista e anticlericale e un pedagogista libertario. Fondò a Barcellona la cosiddetta “Escuela Moderna” per l’educazione razionale che - in un sistema educativo allora saldamente in mano alla retriva e oscurantista chiesa cattolica - nel 1906 arrivò a contare un paio di migliaia di allievi. Ma nel 1907 Ferrer fu accusato di aver avuto un qualche ruolo in un attentato contro il Re Alfonso XIII e, anche se scagionato, la sua scuola fu additata come covo di facinorosi... (continua)
Vittima d'un livore
(continua)
inviata da Bernart Bartelby 5/11/2017 - 15:03
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Execution

Execution
[2016]
Scritta da Anohni e Ross Birchard
Nell'album “HOPELESSNESS”


Le nuove canzoni hanno titoli come Drone bomb me, Execution, Violent men, Crisis. Da dove viene tutta questa rabbia?

“A volte mi sono spaventata a cantare testi così, non c’ero abituata. Ci sono argomenti che nonostante una grande tradizione nella musica americana oggi vengono ignorati dalla musica pop, e mi ritrovavo quasi a disagio a cantare testi così forti e impegnati. Ho intitolato l’album Hopelessness per questo senso di mancanza di speranza. In America c’è questo grande scollamento tra la gente e i problemi, c’è una tale sequenza di problematiche che si sentono senza forze, come dovessero svuotare l’oceano con un cucchiaio. Dalla sottomissione delle donne alla disparità di paga, lo svuotamento della middle class, la tremenda politica estera degli Stati Uniti, la situazione esplosiva nel Medio Oriente, la crisi... (continua)
Execution
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/10/2017 - 22:21
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The Ballad of Caryl Chessman (Let Him Live, Let Him Live, Let Him Live)

The Ballad of Caryl Chessman (Let Him Live, Let Him Live, Let Him Live)
1960
Al Hoffman, Dick Manning

Su Caryl Chessmann si veda l'omonima canzone di Lorenzo De Antiquis

Testo trascritto all'ascolto, incompleto
Let Him Live, Let Him Live
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2017 - 12:54

Abolición

Abolición
[1978]
Parole e musica di Paco Ortega Bermejo (1957-), cantante, compositore e produttore musicale spagnolo.
Nel disco collettivo intitolato “¡Abolición! (Canciones y textos contra la pena de muerte)”
Testo trovato in “Veinte años de canción en España, 1963-1983”, di Fernando González Lucini.
El silencio en la noche,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/9/2017 - 10:19
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La víspera

La víspera
[1977?]
Versi di Pedro Cobos (1928-1989), giurista, scrittore e poeta originario di Jumilla, nella comunità autonoma spagnola di Murcia.
Nella raccolta intitolata “La Vida Perdularia”, pubblicata solo nel 1989, dopo la morte dell’autore
Musica di José “Pepe” Nieto, arrangiatore, compositore e produttore degli Aguaviva
Nel disco degli Aguaviva intitolato “No hay derecho”, 1977.
Escrito está en un papel
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/9/2017 - 08:42
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The Day The "Conducator" Died (an Xmas Song)

The Day The
[2012]
Parole e musica di Scott Walker
La canzone che chiude il suo album intitolato “Bish Bosch” (Bish (n. sl.), bitch - Bosch, Hieronymous (c. 1450–1516), Dutch painter - Bish bosh (sl.), job done, sorted)
Testo trovato su Genius

Una canzone che fa in qualche modo il paio con The Old Man's Back Again (Dedicated to the Neo-Stalinist Regime), di parecchi decenni precedente. Infatti il “Conducator” altri non è che Nicolae Ceaușescu, il dittatore comunista rumeno che qualche giorno prima del Natale 1989, dopo processo sommario, venne fucilato insieme alla moglie Elena da un plotone di paracadutisti, soldati passati agli insorti nel corso della cosiddetta Rivoluzione rumena del 16-25 dicembre di quell’anno. Una fine da cane – non che non se la fosse cercata! - che mi ha sempre ricordato molto quella di Mussolini e della Petacci.

Il testo, concepito come la lettura di un questionario da... (continua)
I am nurturant
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/8/2017 - 14:18
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The Ghost of Ethel Rosenberg

The Ghost of Ethel Rosenberg
[2017]

Album: Punk Baroque

Decades after the electrocutions of Julius and Ethel Rosenberg, we learned that although the state had reason to believe Julius Rosenberg was a Soviet spy, they had nothing on Ethel. They gave her the death penalty in order to make her husband talk. Neither of them did.David Rovics


Il caso Rosenberg è una vicenda che, negli anni della guerra fredda, e in pieno clima dimaccartismo, coinvolse i coniugi Julius ed Ethel Rosenberg e colpì profondamente l'opinione pubblica mondiale, quando i due furono processati, giudicati colpevoli e condannati a morte come spie dell'Unione Sovietica.

Nello specifico, i coniugi Rosenberg furono accusati di cospirazione attraverso lo spionaggio e incriminati con l'accusa di aver passato ad agenti sovietici dei segreti sulle armi nucleari.

Con la desecretazione degli atti, si è scoperto che effettivamente Julius Rosenberg fu una spia sovietica, ma che la moglie Ethel fu condannata solo per fare pressione sul marito, e accusata dal fratello per proteggere sua moglie.
Throughout the Second World War the Allies managed to unite 
(continua)
inviata da Dq82 17/8/2017 - 11:32

The Deserter (When the Battle It Was Won)

anonimo
The Deserter (When the Battle It Was Won)
[XIX° sec.?]
Testo trovato sul sempre ottimo Mudcat Café
La fonte è “Songs of the Newfoundland Outports”, a cura di Kenneth Peacock, 1965

Una canzone che in una versione raccolta in Nova Scotia termina semplicemente con la prigionia del soldato disertore, mentre in un'altra scovata nel Newfoundland (sempre in Canada) negli anni 50 dall'etnomusicologo Kenneth Howard Peacock (1922–2000) prosegue nel racconto. “Willie” viene fucilato per diserzione e l'ufficiale che ha comandato il plotone d'esecuzione (anvédi 'sto stronzo!) si mette a corteggiare la di lui ormai ex fidanzata Mary. La quale lo lascia avvicinarsi e poi gli spara, uccidendolo e vendicando il suo amore... Brava! Ben fatto!
You tender-hearted parents wherever that you be,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/7/2017 - 21:14




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