Percorso Le CCG Primitive
Coronavirus
Raoul Vaneigem
Mettere in dubbio la pericolosità del Coronavirus, è sicuramente assurdo. D'altra parte, non è altrettanto assurdo che un'interruzione in quello che è il normale decorso delle malattie venga fatta oggetto di un simile sfruttamento emotivo, e che risvegli quell'arrogante incompetenza che anni fa era riuscita a spazzare via dalla Francia perfino la nube di Chernobyl? Ovviamente, sappiamo con quanta facilità lo spettro dell'apocalisse esca dalla sua scatola per impadronirsi del primo cataclisma che gli si offre, per giocare così con le rappresentazioni del diluvio universale, e spostare quella che è la griglia della colpa sul terreno sterile di Sodoma e Gomorra. La maledizione divina è sempre stata un utile complemento al potere. Almeno fino al terremo di Lisbona del 1755, quando il marchese di Pombal, amico di Voltaire, approfittò del sisma per massacrare i gesuiti,... (continua)
Raoul Vaneigem
Mettere in dubbio la pericolosità del Coronavirus, è sicuramente assurdo. D'altra parte, non è altrettanto assurdo che un'interruzione in quello che è il normale decorso delle malattie venga fatta oggetto di un simile sfruttamento emotivo, e che risvegli quell'arrogante incompetenza che anni fa era riuscita a spazzare via dalla Francia perfino la nube di Chernobyl? Ovviamente, sappiamo con quanta facilità lo spettro dell'apocalisse esca dalla sua scatola per impadronirsi del primo cataclisma che gli si offre, per giocare così con le rappresentazioni del diluvio universale, e spostare quella che è la griglia della colpa sul terreno sterile di Sodoma e Gomorra. La maledizione divina è sempre stata un utile complemento al potere. Almeno fino al terremo di Lisbona del 1755, quando il marchese di Pombal, amico di Voltaire, approfittò del sisma per massacrare i gesuiti,... (continua)
sergio falcone 21/3/2020 - 21:12
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Cecco il mugnaio
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Bollettino del giorno X
Forza venite gente, correte, correte, è scoppiata la peste
Vi si comanda perciò di chiudervi in casa e serrar le finestre
dimenticate dunque questa vita, il vostro re dichiara che è finita
labonnesoirée
Dati Istat / Contraddizione del sistema economico
Mentre l’economia va a rotoli il settore dei rotoli è in crescita : boom degli ordinativi di rotoli di carta igienica, fettuccine di sicurezza e scotcch (inteso non solo come liquore ma sopratutto dispositivo di sicurezza).
Nuove misure di sicurezza
Chiuse con scotcch e fettuccine tutte le panchine di vicchio il sindaco dichiara “non è che ci facciamo prendere per il culo lo sappiamo che dopo la corsetta fanno streching alle panchine”.
Approvazione dei dl di limitazione sicurezza
Manca i deputati sono chiusi in case senza camera !
Cronaca Vicchio
Tabagisti siete liberi di andare dal tabacchino !
Mi hanno... (continua)
Forza venite gente, correte, correte, è scoppiata la peste
Vi si comanda perciò di chiudervi in casa e serrar le finestre
dimenticate dunque questa vita, il vostro re dichiara che è finita
labonnesoirée
Dati Istat / Contraddizione del sistema economico
Mentre l’economia va a rotoli il settore dei rotoli è in crescita : boom degli ordinativi di rotoli di carta igienica, fettuccine di sicurezza e scotcch (inteso non solo come liquore ma sopratutto dispositivo di sicurezza).
Nuove misure di sicurezza
Chiuse con scotcch e fettuccine tutte le panchine di vicchio il sindaco dichiara “non è che ci facciamo prendere per il culo lo sappiamo che dopo la corsetta fanno streching alle panchine”.
Approvazione dei dl di limitazione sicurezza
Manca i deputati sono chiusi in case senza camera !
Cronaca Vicchio
Tabagisti siete liberi di andare dal tabacchino !
Mi hanno... (continua)
luca monducci 20/3/2020 - 20:18
Credo che questa canzone sia più che degna di entrare tra le selezionate del percorso coronavirus
oh no?
oh no?
luca monducci 21/3/2020 - 11:00
Perchè in fondo come in altri contesti dice Guccini questa è una guerra .
E come ogni guerra si nutre di miti e tende a scambiare l'ovvio concetto di Responsabilità - verso le leggi naturali con l'imposizione , la logica con la paura - ad omologare e impecorire al fine di conservare il potere e coprire la responsabilità - con la r minuscola - le colpe di un sistema
E allora la diserzione è un atto di reponsabilità.
E come ogni guerra si nutre di miti e tende a scambiare l'ovvio concetto di Responsabilità - verso le leggi naturali con l'imposizione , la logica con la paura - ad omologare e impecorire al fine di conservare il potere e coprire la responsabilità - con la r minuscola - le colpe di un sistema
E allora la diserzione è un atto di reponsabilità.
luca monducci 21/3/2020 - 18:32
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Libera nos Domine
![Libera nos Domine](img/thumb/c58_130x140.jpeg?1328480566)
PROPAGANDA LIVE 20-3-2020. DIEGO BIANCHI INTERVISTA FRANCESCO GUCCINI DA PAVANA.
adriana 21/3/2020 - 11:49
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Bella Ciao
anonimo
![Bella Ciao](img/upl/camucia.jpg)
2d. La “Bella ciao! - 1943” attribuitasi da Rinaldo Salvadori
2d. Rinaldo Salvadori's alleged “Bella ciao! - 1943”
Si veda qui per maggiori notizie; abbiamo ritenuto comunque opportuno trascrivere il testo della “Bella ciao! - 1943” attribuitasi da Rinaldo Salvadori di Camucìa (Arezzo). Il testo fu pubblicato sul quindicinale L'Etruria, antico periodico locale della Valdichiana (è stato fondato nel 1892 ed è ancora attivo), nell'ottobre del 1978. L'articolo, non firmato, si intitolava: “Un Camuciese autore di bella ciao” e veniva così introdotto:
“Pubblichiamo in copia anastatica due canzoni di Rinaldo Salvadori, 'Partigiano' e 'Bella ciao! 1943'. Rinaldo Salvadori è un nostro concittadino, è nato a Camucia e dalla Sua lettera possiamo ancora sentire tutto l'attaccamento e l'amore per la Sua terra natia. Una chiara dimostrazione è la pubblicazione avvenuta a cura dell'Etruria per solo... (continua)
2d. Rinaldo Salvadori's alleged “Bella ciao! - 1943”
Si veda qui per maggiori notizie; abbiamo ritenuto comunque opportuno trascrivere il testo della “Bella ciao! - 1943” attribuitasi da Rinaldo Salvadori di Camucìa (Arezzo). Il testo fu pubblicato sul quindicinale L'Etruria, antico periodico locale della Valdichiana (è stato fondato nel 1892 ed è ancora attivo), nell'ottobre del 1978. L'articolo, non firmato, si intitolava: “Un Camuciese autore di bella ciao” e veniva così introdotto:
“Pubblichiamo in copia anastatica due canzoni di Rinaldo Salvadori, 'Partigiano' e 'Bella ciao! 1943'. Rinaldo Salvadori è un nostro concittadino, è nato a Camucia e dalla Sua lettera possiamo ancora sentire tutto l'attaccamento e l'amore per la Sua terra natia. Una chiara dimostrazione è la pubblicazione avvenuta a cura dell'Etruria per solo... (continua)
BELLA CIAO! 1943
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/2/2020 - 20:18
56. Ke selatan (Versione indonesiana dei Lokal Ambience)
56. Ke selatan (Indonesian version by Lokal Ambience)
"Segnalo che ho trovato questa versione in Indonesiano incisa da Lokal Ambience, un gruppo reggae indonesiano, che l'ha inclusa nell'album "Such is my life" del 2010. Mi piacerebbe scoprire in che modo stato tradotto/adattato il testo ma non ho trovato notizie." [Giulia]
56. Ke selatan (Indonesian version by Lokal Ambience)
"Segnalo che ho trovato questa versione in Indonesiano incisa da Lokal Ambience, un gruppo reggae indonesiano, che l'ha inclusa nell'album "Such is my life" del 2010. Mi piacerebbe scoprire in che modo stato tradotto/adattato il testo ma non ho trovato notizie." [Giulia]
Di suatu pagi, aku terbangun
(continua)
(continua)
inviata da Giulia 12/2/2020 - 21:36
@ Giulia (versione indonesiana)
Carissima Giulia, abbiamo fatto per qualche giorno delle ricerche che, purtroppo, sono risultate infruttuose. A questo punto, abbiamo inserito la versione indonesiana dei Lokal Ambience nella normale sequenza delle versioni nelle varie lingue, priva del testo. Abbiamo ritenuto così di darle maggiore visibilità, sperando che così qualcuno dall'Indonesia possa contribuirne il testo. E' un procedimento che ha funzionato spesso e volentieri nel nostro sito, seppure -non di rado- a distanza di anni. A questo punto non resta che sedersi sulla riva del fiume e aspettare... Grazie ancora per questo contributo, Giulia, e stay tuned!
Carissima Giulia, abbiamo fatto per qualche giorno delle ricerche che, purtroppo, sono risultate infruttuose. A questo punto, abbiamo inserito la versione indonesiana dei Lokal Ambience nella normale sequenza delle versioni nelle varie lingue, priva del testo. Abbiamo ritenuto così di darle maggiore visibilità, sperando che così qualcuno dall'Indonesia possa contribuirne il testo. E' un procedimento che ha funzionato spesso e volentieri nel nostro sito, seppure -non di rado- a distanza di anni. A questo punto non resta che sedersi sulla riva del fiume e aspettare... Grazie ancora per questo contributo, Giulia, e stay tuned!
CCG/AWS Staff 12/2/2020 - 21:48
![Bella Ciao](img/upl/iala.png)
57. Bella ciao (Versione in Interlingua IALA)
57. Bella ciao (IALA Interlingua version)
57. Bella ciao (IALA Interlingua version)
Iste version in Interlingua del canto italian Bella Ciao respecta le plus possibile le metrica original e se orienta sur le fundamentos exposite in le capitulo 10 de mi Gramática Essencial de Interlingua em Português, intitulate Interlingua para os poetas. Le refrain se conserva como in le canto original. Le lineas phonetic inserte sub les strophes auxilia a cantar correctemente le versos traducte." - Uglossia
BELLA CIAO
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/2/2020 - 22:20
58. वापस जाओ [Wapas jao] (Versione in hindi di Poojan Sahil)
58. वापस जाओ [Wapas jao] (Hindi version by Poojan Sahil)
Avrete sentito parlare delle proteste degli studenti indiani contro la discriminazione operata dal governo nazionalista di Narendra Modi (un nazionalismo che sta scivolando decisamente verso il fascismo, a cura di questa specie di “Salvini indù”), discriminazione rivolta particolarmente contro gli studenti di religione islamica e di origine pakistana -ai quali è stato revocato il diritto di accedere alla cittadinanza indiana-, ma che non risparmia nessuno degli studenti che vi si opponga. Proteste, naturalmente, represse duramente. E sapete qual è la canzone che è diventata l'inno degli studenti indiani in rivolta? “Bella ciao”, nella sua versione in hindi di Poojan Sahil, un insegnante. Eccola qua.
You may have heard of the protests of Indian students against the discrimination... (continua)
58. वापस जाओ [Wapas jao] (Hindi version by Poojan Sahil)
Avrete sentito parlare delle proteste degli studenti indiani contro la discriminazione operata dal governo nazionalista di Narendra Modi (un nazionalismo che sta scivolando decisamente verso il fascismo, a cura di questa specie di “Salvini indù”), discriminazione rivolta particolarmente contro gli studenti di religione islamica e di origine pakistana -ai quali è stato revocato il diritto di accedere alla cittadinanza indiana-, ma che non risparmia nessuno degli studenti che vi si opponga. Proteste, naturalmente, represse duramente. E sapete qual è la canzone che è diventata l'inno degli studenti indiani in rivolta? “Bella ciao”, nella sua versione in hindi di Poojan Sahil, un insegnante. Eccola qua.
You may have heard of the protests of Indian students against the discrimination... (continua)
जबतक है बाकी, सीने में दम [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/2/2020 - 23:19
59. Bella Ciao in italiano e Urdu
59. Bella Ciao in Italian and Urdu
59. Bella Ciao in Italian and Urdu
[Testo non disponibile
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/2/2020 - 00:14
60. Bea ciao (Bella Ciao in veneto) - Anna (L. Trans.)
60. Bea ciao (Bella Ciao in Venetian) - Anna (L. Trans.)
60. Bea ciao (Bella Ciao in Venetian) - Anna (L. Trans.)
'Na matina me go svejà
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/2/2020 - 00:28
61. বেলা চাও [Babul jaou] (Versione bengalese)
61. বেলা চাও [Babul jaou] (Bengali version)
61. বেলা চাও [Babul jaou] (Bengali version)
এক সকালে আমি জেগে দেখি,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/2/2020 - 00:57
![Bella Ciao](img/links/t_5e466bee_6760b4c5.jpeg)
Bella ciao, quando una canzone supera i confini È certamente una canzone particolare, sicuramente una delle più note al mondo. Bella ciao è stata cantata da numerosi musicisti e non, da Manu Chao a Goran Bregović, da Tom Waits a don Andrea Gallo al termine di una messa. "È il simbolo della resistenza e della lotta per i diritti umani in tutto il mondo"
Durante la cerimonia di inaugurazione di Fiume Capitale europea della cultura 2020 è andato in scena uno spettacolo intitolato “Opera industriale” – un omaggio alla città di Fiume, ai suoi lavoratori e alla sua tradizione industriale e liberale – nel corso del quale è stata eseguita anche “Bella Ciao” . Un’esecuzione che ha spinto molti esponenti di destra ad accusare tutti quelli che non vedono nulla di problematico nell’esibire i simboli del passato nell’ambito di una manifestazione culturale di voler tornare al periodo del “comunismo”... (continua)
Durante la cerimonia di inaugurazione di Fiume Capitale europea della cultura 2020 è andato in scena uno spettacolo intitolato “Opera industriale” – un omaggio alla città di Fiume, ai suoi lavoratori e alla sua tradizione industriale e liberale – nel corso del quale è stata eseguita anche “Bella Ciao” . Un’esecuzione che ha spinto molti esponenti di destra ad accusare tutti quelli che non vedono nulla di problematico nell’esibire i simboli del passato nell’ambito di una manifestazione culturale di voler tornare al periodo del “comunismo”... (continua)
La versione della leggendaria punk band di Pola KUD Idijoti
Alla metà degli anni Ottanta, quando la società jugoslava attraversava una crisi dei valori socialisti, “Bella Ciao” venne riattualizzata dalla leggendaria punk band di Pola KUD Idijoti che aveva fatto una operazione simile con Bandiera Rossa.
Alla metà degli anni Ottanta, quando la società jugoslava attraversava una crisi dei valori socialisti, “Bella Ciao” venne riattualizzata dalla leggendaria punk band di Pola KUD Idijoti che aveva fatto una operazione simile con Bandiera Rossa.
1b. La "Bella Ciao delle Mondine" tradotta in asturiano
1b. The "Bella Ciao of Riceweeders" translated in Asturian (Bable)
1b. The "Bella Ciao of Riceweeders" translated in Asturian (Bable)
Da / From ast.wikipedia
Pela mañana, apenes llevantada
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/2/2020 - 16:03
62. Bella Ciao partigiana: Traduzione in asturiano (Bable)
62. Partisan's Bella Ciao: Asturian (Bable) translation
62. Partisan's Bella Ciao: Asturian (Bable) translation
Da / From ast.wikipedia
Una mañana, llevantéme,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/2/2020 - 16:11
28a. Traduzione in curdo Kurmanji
28a. Kurmanji Kurdish translation
28a. Kurmanji Kurdish translation
Oxir be, xezalê
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2020 - 07:29
19b. 啊朋友再见 (Traduzione cinese letterale del canto partigiano)
19b. 啊朋友再见 (A Chinese literal translation of the partisan song)
19b. 啊朋友再见 (A Chinese literal translation of the partisan song)
一天早晨我醒来
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2020 - 07:51
63. Adijo, lepotica (Traduzione slovena)
63. Adijo, lepotica (Slovenian translation)
63. Adijo, lepotica (Slovenian translation)
Nekega jutra sem se zbudil
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2020 - 08:02
64. Bella Kont (Versione estone punk rock dei J.M.K.E. [2006])
64. Bella Kont (Estonian Punk rock version by J.M.K.E. [2006)])
64. Bella Kont (Estonian Punk rock version by J.M.K.E. [2006)])
Dall'album Mälestusi Eesti NSV-st [2006] della storica punk rock band estone J.M.K.E., formatasi nel 1986 e ancora attiva.
From the album Mälestusi Eesti NSV-st [2006] by the historic Estonian punk rock band J.M.K.E., formed 1986.
From the album Mälestusi Eesti NSV-st [2006] by the historic Estonian punk rock band J.M.K.E., formed 1986.
Jää terveks kallis sa pisar peida
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2020 - 09:22
65. Φιλτάτη χαῖρε (Versione in greco antico di Riccardo Venturi)
65. Φιλτάτη χαῖρε (Ancient Greek version by Riccardo Venturi)
La versione in greco classico (attico) è (moderatamente) cantabile. A tale riguardo è stata provvista di una trascrizione secondo la pronuncia corrente in Italia e nel mondo occidentale in genere, quella cosiddetta “etacistica” (in realtà di derivazione tedesca ottocentesca, o “reuchliniana”, nonostante fosse stata in gran parte propugnata da Erasmo da Rotterdam). Chi lo desidera potrà pronunciare secondo la pronuncia “itacistica”, che poi è quella bizantina e del greco moderno (così si fa, naturalmente, in Grecia). Per “partigiano” si dovuto adoperare il termine moderno (creato comunque a partire dal classico ἀνταιρέω “prendo le parti contro, mi oppongo”). I classici σύνεργος e σπουδαστής non vogliono (e non possono voler dire) la stessa cosa. La versione incorpora, alla fine, la “chiusa comunista”: chi vuole, naturalmente, potrà non cantarla in greco antico, così come non la canta in italiano. [RV]
65. Φιλτάτη χαῖρε (Ancient Greek version by Riccardo Venturi)
La versione in greco classico (attico) è (moderatamente) cantabile. A tale riguardo è stata provvista di una trascrizione secondo la pronuncia corrente in Italia e nel mondo occidentale in genere, quella cosiddetta “etacistica” (in realtà di derivazione tedesca ottocentesca, o “reuchliniana”, nonostante fosse stata in gran parte propugnata da Erasmo da Rotterdam). Chi lo desidera potrà pronunciare secondo la pronuncia “itacistica”, che poi è quella bizantina e del greco moderno (così si fa, naturalmente, in Grecia). Per “partigiano” si dovuto adoperare il termine moderno (creato comunque a partire dal classico ἀνταιρέω “prendo le parti contro, mi oppongo”). I classici σύνεργος e σπουδαστής non vogliono (e non possono voler dire) la stessa cosa. La versione incorpora, alla fine, la “chiusa comunista”: chi vuole, naturalmente, potrà non cantarla in greco antico, così come non la canta in italiano. [RV]
Ἅμα τῇ ἕῳ ἀνεγερόμην, [1]
(continua)
(continua)
LA BELLA CIAO DEL CORONAVIRUS
Un condominio intero di Bologna canta "Bella Ciao" alle finestre e sui terrazzi. 13 marzo 2020.
Un condominio intero di Bologna canta "Bella Ciao" alle finestre e sui terrazzi. 13 marzo 2020.
Riccardo Venturi 14/3/2020 - 23:56
Ciao. Scrivo in merito al post iniziale (che leggo solo ora a qualche anno di distanza) di questa ricchissima pagina per una precisazione, sperando che si possa correggere. Margot Galante Garrone, qui giustamente ricordata come prima interprete in Italia di "Le déserteur", era figlia di Carlo Galante Garrone, non di Alessandro. Pertanto quest'ultimo era suo zio.
Grazie e buon lavoro sempre.
Grazie e buon lavoro sempre.
Grazie a te, abbiamo corretto.
Un documento incredibile: Georges Brassens interpreta Le Déserteur durante una trasmissione di Radio-Montpellier, nel 1956.
Ma è fantastico!!! Anche con tutti gli "incidenti" da esecuzione improvvisata! Ho visto che il video è stato postato su Youtube molto di recente (è dell'estate scorsa).Un bellissimo regalo per tutti! Grazie!
Boris Vian, nato a Ville D'Avray il 10 marzo 1920, oggi avrebbe compiuto cento anni. Invece è morto a nemmeno quarant'anni, dentro un cinema, mentre smadonnava su un film tratto quasi abusivamente da un suo romanzo. E ha disertato.
Riccardo Venturi 10/3/2020 - 12:02
Riccardo Venturi, invece Brassens, con tutto il bene che gli vogliamo, omette di cantare “je m’en vais déserter”,censura radiofonica dell'epoca?
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 10/3/2020 - 12:37
Può darsi; ma va tenuto conto che, note autobiografiche alla mano (lunghissima intervista al suo fan prete giornalista don André Sève, ad esempio), Brassens ribadiva sempre di avere grandissime difficoltà nel ricordarsi i testi delle canzoni, ivi comprese e soprattutto le proprie...certo che l'epoca della registrazione autorizzerebbe anche l'ipotesi della censura, del resto Le Déserteur è stata censurata anche in tempi ben più recenti e in anni con un "2" in cima...
Riccardo Venturi 10/3/2020 - 14:16
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Joan of Arc
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Anche Gaston Couté scrisse per la Pulzella ai suoi inizi poetici (credo avesse intorno ai 15 anni ma non sono sicuro), la sua "Ballade à Jeanne" che venne pubblicata nella "Revue Littéraire et Sténographique du Centre". Ci sono pochissimi chilometri tra Meung-sur-Loire e Orléans. Purtroppo non ne conosco il testo.
Flavio Poltronieri 28/2/2020 - 22:57
...per consolazione invece ci sono "Les Cendres de Jeanne" scritta per lei da Gabriel Yacoub e interpretata dai Malicorne a fine 2015:
Les Cendres de Jeanne
E per ulteriore consolazione, gli ultimi concerti:
Malicorne à Vivonne, 08/07/2016
Les Cendres de Jeanne
E per ulteriore consolazione, gli ultimi concerti:
Malicorne à Vivonne, 08/07/2016
Flavio Poltronieri 29/2/2020 - 22:09
Eccola qua, su L'Intégrale du Vent du Ch'min, a firma Gaston Koutay ("Oeuvres de jeunesse"):
BALLADE A JEHANNE
Jehanne la pastourelle au cotillon de laine,
Un soir qu'elle gardait ses moutons dans la plaine,
Mystique, au bas du vieux clocher de Domrémy,
Ouît de saintes voix qui voltigeaient parmi
Les blés en deuil, et les bluets aux yeux en larmes
Et les coquelicots saignants : « Ma fille, aux armes ! »
Criaient les voix : « Il faut obéir au bon Dieu,
Ma fille, mets l'épée à la main, dis adieu
Aux tiens, et va porter ces mots de délivrance :
— L'Anglais sera bouté hors de la doulce France !...
Alors Jehanne quitta son cotillon de laine
Et laissa ses moutons au milieu de la plaine,
Pour chevaucher au loin, bien loin d'eux, en habit
De fer, allant combattre et chasser l'ennemi.
Elle arriva devant Orléans plein d'alarmes,
Hérissé de bastions, flanqué de tours « aux armes !...
Sus... (continua)
BALLADE A JEHANNE
Jehanne la pastourelle au cotillon de laine,
Un soir qu'elle gardait ses moutons dans la plaine,
Mystique, au bas du vieux clocher de Domrémy,
Ouît de saintes voix qui voltigeaient parmi
Les blés en deuil, et les bluets aux yeux en larmes
Et les coquelicots saignants : « Ma fille, aux armes ! »
Criaient les voix : « Il faut obéir au bon Dieu,
Ma fille, mets l'épée à la main, dis adieu
Aux tiens, et va porter ces mots de délivrance :
— L'Anglais sera bouté hors de la doulce France !...
Alors Jehanne quitta son cotillon de laine
Et laissa ses moutons au milieu de la plaine,
Pour chevaucher au loin, bien loin d'eux, en habit
De fer, allant combattre et chasser l'ennemi.
Elle arriva devant Orléans plein d'alarmes,
Hérissé de bastions, flanqué de tours « aux armes !...
Sus... (continua)
B.B. 6/3/2020 - 18:14
Bravo. Grazie.
Sapevo che Gaston in quel periodo utilizzava quel pseudonimo, probabilmente perchè c'era all'epoca un altro chansonnier molto più celebre di lui che si faceva chiamare Maurice Boukay ma in realtà si chiamava Charles Couyba. Un altro bel tipo che pubblicò le "Stances à Manon" proprio il giorno in cui doveva fare l'esame di stato e che in seguito diventerà deputato e perfino ministro. Le sue rivoluzionarie canzoni datano 1896, "Le Soleil Rouge" sulle prospettive dell'avvenire proletario (con la musica di Marcel Legacy) fu un grande successo, come tu ben sai perchè l'hai già inserita:
Maurice Couyba - Le soleil rouge
Flavio Poltronieri
Sapevo che Gaston in quel periodo utilizzava quel pseudonimo, probabilmente perchè c'era all'epoca un altro chansonnier molto più celebre di lui che si faceva chiamare Maurice Boukay ma in realtà si chiamava Charles Couyba. Un altro bel tipo che pubblicò le "Stances à Manon" proprio il giorno in cui doveva fare l'esame di stato e che in seguito diventerà deputato e perfino ministro. Le sue rivoluzionarie canzoni datano 1896, "Le Soleil Rouge" sulle prospettive dell'avvenire proletario (con la musica di Marcel Legacy) fu un grande successo, come tu ben sai perchè l'hai già inserita:
Maurice Couyba - Le soleil rouge
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 6/3/2020 - 20:40
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Mio nonno partì per l'Ortigara
![Mio nonno partì per l'Ortigara](img/upl/demoiso.jpg)
Solo per dire che la vecchia pensilina del mercato di Piazza dell'Isolotto, quella sotto la quale si vede Chiara Riondino cantare questa canzone (e che stava alle spalle di Gigi Ontanetti), stamattina è stata abbattuta. Le autorità cittadine di Firenze stanno "riqualificando" Piazza dell'Isolotto per farne una cosa tutta bellina e funzionale; al posto della vecchia pensilina, il mercato starà sotto una cosa tutta hi-tech e accalatravata. Era solo per dirlo; ma si sa che sono un isolottino sentimentale. Se n'è andata prima l'edicola, l'unica che vendeva a Firenze "Umanità Nova" direttamente al pubblico.
Riccardo Venturi 3/3/2020 - 00:04
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La veusa Megi [Veusa Metge]
![La veusa Megi [Veusa Metge]](img/upl/119375942.jpg)
"Frédéric Bard dit Frederíc est un chanteur occitan originaire de Marseille. Il reprend en 1977 plusieurs poèmes de l’auteur marseillais Victor Gelu dans un disque enregistré chez Ventadorn : Escota, suivi en 1979 de Baston de dinamita, toujours chez Ventadorn. Il est coauteur avec Jean-Marie Carlotti d’une Antologia de la nòva cançon occitana (Edisud, 1982)." (da La Fabrica)
Nel frattempo, trovo qui il testo de Lou Tramblamen, canzone tra le più note di Gelu, su di un tentativo d'insurrezione delle società operaie a Marsiglia nel 1841.
Qui, introduzione, traduzione francese, commento e note.
Saluzzos
Nel frattempo, trovo qui il testo de Lou Tramblamen, canzone tra le più note di Gelu, su di un tentativo d'insurrezione delle società operaie a Marsiglia nel 1841.
Qui, introduzione, traduzione francese, commento e note.
Saluzzos
B.B. 27/2/2020 - 20:30
Però il titolo corretto del brano dovrebbe essere "La Veouzo Mégi" e, siccome si riferisce alla guerra di Crimea, l'anno di composizione dovrebbe essere il 1855.
La pubblicazione è invece senz'altro posteriore.
La pubblicazione è invece senz'altro posteriore.
B.B. 27/2/2020 - 21:32
Il problema è che l'occitano ha due grafie storiche. Una "etimologica" (che va per la maggiore adesso), ripresa dal provenzale antico, corrispondente abbastanza male all'effettiva pronuncia ma che non ha soluzione di continuità con un passato assai glorioso (del resto, è lo stesso caso di lingue maggiori, come il francese o l'inglese, la cui grafia storica è quattro-cinquecentesca e non corrisponde affatto alla pronuncia odierna). Il testo di questa pagina è scritto in tale grafia. L'altra è la grafia "mistraliana", che senz'altro corrisponde un po' meglio alla pronuncia e che pure ha una notevole tradizione: "La Veouzo Mégi" è in tale grafia mistraliana, o roumanilliana, o come la vuoi chiamare. Però c'è un dato di fatto: anche se scrivi "Veusa Megi" (o "Veusa Metge") si pronuncia sempre ['vözo 'medji] ("Megi / Mégi / Metge" significa "medico"). Nel 1855, comunque, la grafia mistraliana... (continua)
Riccardo Venturi 27/2/2020 - 22:07
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La guerra di Piero
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CIMBRO / CIMBRIAN - Remigius Geiser
Dalla traduzione cimbra di Remigius Geiser della Canzone per Mario di Sergio Bonato (dedicata a Mario Rigoni Stern) viene scorporata la seguente strofa, tratta direttamente dalla "Guerra di Piero": è la strofa "E mentre marciavi con l'anima in spalle" ecc. Si tratta probabilmente dell'unico frammento di De André mai tradotto in lingua cimbra, ma mi piacerebbe essere smentito. [RV]
Dalla traduzione cimbra di Remigius Geiser della Canzone per Mario di Sergio Bonato (dedicata a Mario Rigoni Stern) viene scorporata la seguente strofa, tratta direttamente dalla "Guerra di Piero": è la strofa "E mentre marciavi con l'anima in spalle" ecc. Si tratta probabilmente dell'unico frammento di De André mai tradotto in lingua cimbra, ma mi piacerebbe essere smentito. [RV]
[...]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/2/2020 - 08:17
Ritengo un vero peccato mortale che si citi la lingua cimbra unicamente perchè traduce una strofa di una canzone di De André. Venite qui in Lessinia, ci sono tesori inestimabili da salvare dall'oblìo culturale. Testi che tradotti suonano più o meno così: "Quando si saranno spenti i miei occhi, mi scioglierò nel nulla e tornerò a quel buio, chiedo a chi ho conosciuto di non mettere pietre sulla tomba, di non mettere recinti, di non portare fiori, solamente un requiem e vorrei che su di me crescesse un abete, un larice o un pino che si innalzi fin lassù, solo un albero che potrà ospitare tanti nidi in mezzo ai suoi rami. E lasciate che le pigne coprano la tomba, così farò sogni tranquilli in braccio a quelle radici. E poi non sta bene che un morto si senta importante, così come un vivo si vanti del suo sangue blu...così non versate lacrime vere o false mentre io con angeli o diavoli danzo..."
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 21/2/2020 - 09:26
Ma, forse, per te che abiti più o meno da quelle parti sarà più facile procurarti dei testi in cimbro che possano far parte di questo sito e che vi abbiano attinenza. Lungi da me commettere un peccato mortale (tanto all'inferno ci finirò comunque...)...
Riccardo Venturi 21/2/2020 - 10:55
Che finirai all'inferno è certo. Peccati ne hai commessi in gran quantità. Però troverai una serie incredibile di persone che credevano di andare in paradiso accanto a te. Superbi d'ogni sorte. Poi però sarai il primo che san pietro verrà a recuperare perchè c'è sempre bisogno di un traduttore, anche in paradiso. E tu non temi confronti: sei il migliore.
Uanz gril singat untar grass, cri, cri cri, pa ,pel hoé, hoé, unaz gril singat untar grass: de gasinga ist aljaz dà!
Uanz gril singat untar grass, cri, cri cri, pa ,pel hoé, hoé, unaz gril singat untar grass: de gasinga ist aljaz dà!
Flavio Poltronieri 21/2/2020 - 11:34
A proposito di s.pietro, avevo giusto pronto un bel "Dizionario delle bestemmie in 15 lingue" da me coscienziosamente redatto in decenni di esperienza...che dici, potrà risultare utile nell'aldilà...? Se tu mi dessi una mano col veneto, sarebbe mica male. Il Veneto è terra di elezione della bestemmia, accanto alla Toscana, alla Grecia e all'Ungheria...
Riccardo Venturi 21/2/2020 - 12:19
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Lascia perdere il dizionario, ti ho già spiegato che non devi fare più niente, il tuo posto è assicurato, non hai altro da dimostrare, stai a cuccia e fai le nanne: uanz, tzoa, drai, slafat mai haije, uanz, tzoa, drai trominje stearn, nine nane, nine nane, mai liape kjaine haije, in hunt hàukat, in kétar màukat, in ram krakat, de henje kjòukat...e se per dormire non basta la poesiuola e non bastano le pecore, leggi il mio racconto:
Lessinia: folk cimbro degli anni 2000
Blogfoolk è una testata registrata dedicata al folk, alla musica trad e alla world music. Ogni settimana interviste, recensioni e reportage.
Flavio Poltronieri 21/2/2020 - 12:38
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Ho continuato la mia strada
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Fu una Indelebile Esperienza alla quale partecipai con il mitico gruppo Villa 1 di Villa San Giovanni. Salimmo sul palco indossando un poncho rosso insieme ad un gruppo siciliano, formando quindi un ponte canoro ideale fra Calabria e Sicilia. Cantammo una bella versione di "Lu trenu di lu suli" di Ignazio Buttitta.
Fu incredibile e indimenticabile l'emozione di vedere un mare di gente che ti applaudiva per così poco... Subito dopo di noi suonò Angelo Branduardi presentando la sua "Re di Speranza" e dopo arrivò l'ensemble di Napoli Centrale.
Ancora oggi quando lo racconto ad un capo scout e come se raccontassi Woodstock...
Fu incredibile e indimenticabile l'emozione di vedere un mare di gente che ti applaudiva per così poco... Subito dopo di noi suonò Angelo Branduardi presentando la sua "Re di Speranza" e dopo arrivò l'ensemble di Napoli Centrale.
Ancora oggi quando lo racconto ad un capo scout e come se raccontassi Woodstock...
Pino Romeo 19/2/2020 - 17:03
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Blowin' in the Wind
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AZERO / AZERI
Küləkdə əsir
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/2/2020 - 09:50
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Aida
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ahi Aida... le bombe in piazza
guarda qui è stata la mafia
ma guarda pure qui
ed è stata P2 e fascismo da settant'anni di "democrazia" (e chi ce l'ha)
ma quanto sei bella,Aida,e quanto sono brutti chi ti oltraggia.
beppe pal
guarda qui è stata la mafia
ma guarda pure qui
ed è stata P2 e fascismo da settant'anni di "democrazia" (e chi ce l'ha)
ma quanto sei bella,Aida,e quanto sono brutti chi ti oltraggia.
beppe pal
7/2/2020 - 12:35
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Il mio nemico
Versione live feat. Rancore (Tour "La terra sotto i piedi" 2019)
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le due canzoni di Rancore che vengono mischiate con Il mio nemico sono "Invisibile" e "Non esistono"
IL MIO NEMICO/INVISIBILE/NON ESISTONO
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 7/2/2020 - 08:55
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Fuoco e mitragliatrici e Valzer dei disertori
anonimo
![Fuoco e mitragliatrici <i>e</i> Valzer dei disertori](img/thumb/c110_130x140.jpeg?1330340731)
Anche i F.lli Mancuso con Francesco Benozzo e Fabio Bonvicini l'hanno magistralmente interpretata nel 2016 all'interno del loro Requiem Laico.
Flavio Poltronieri 4/2/2020 - 14:23
Lorenzo 4/2/2020 - 17:11
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Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
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Krzys la tua affermazione è estremamente pericolosa: uno dei capisaldi del negazionismo è esattamente questa: non è vero che Hitler abbia comandato lo sterminio, più probabilmente è stato frutto di ufficiali troppo zelanti e con la buona collaborazione di una parte degli internati (vari Kapò e altri "privilegiati") che pur di sopravvivere hanno fatto parte della macchina dello sterminio, ma più per caso e per fatti contingenti, che non per una reale organizzazione: si legga a tale proposito "La menzogna di Ulisse"
Dq82 25/1/2020 - 17:54
Il negazionismo è pura e semplice follia. Negare l’evidenza dei fatti per scagionare i nazisti in qualche modo mi sembra un delitto.
Resta il fatto che si fanno troppe chiacchiere e che qualcuno sta cercando da anni di alimentare la confusione.
Lo sterminio di sei milioni di ebrei parla da solo. Lo sterminio ad opera dello stalinismo si commenta anch’esso da solo. Quello che produce di delitti il neoliberismo e’ sotto gli occhi di tutti.
Sarebbe ora di finirla con tutte le dittature. Diversamente motivate, esse producono solo tragedie e negazione dei diritti umani più elementari.
In tutti i regimi, c’è sempre chi domina e fa la bella vita e chi subisce e stenta a sopravvivere. Finché esisterà l’ingiustizia, non ci sarà mai pace.
Dov’è finita la Sinistra con tutte le sue buone intenzioni?
Resta il fatto che si fanno troppe chiacchiere e che qualcuno sta cercando da anni di alimentare la confusione.
Lo sterminio di sei milioni di ebrei parla da solo. Lo sterminio ad opera dello stalinismo si commenta anch’esso da solo. Quello che produce di delitti il neoliberismo e’ sotto gli occhi di tutti.
Sarebbe ora di finirla con tutte le dittature. Diversamente motivate, esse producono solo tragedie e negazione dei diritti umani più elementari.
In tutti i regimi, c’è sempre chi domina e fa la bella vita e chi subisce e stenta a sopravvivere. Finché esisterà l’ingiustizia, non ci sarà mai pace.
Dov’è finita la Sinistra con tutte le sue buone intenzioni?
sergio falcone 26/1/2020 - 12:22
CHIUSURA TEMPORANEA DEI COMMENTI SU QUESTA PAGINA
A seguito dello spettacolo indecoroso di queste ultime ore su questa pagina:
a) Alcuni commenti sono stati rimossi. Invitiamo i relativi commentatori a trasferirsi per i loro duelli rusticani su "Facebook" o uno degli altri oramai numerosi "Social media" dai quali questo sito rifugge come la peste bubbonica.
b) Qualsiasi altro commento su questa pagina è temporaneamente disabilitato.
Questo sito non è una palestra per mostrare muscoli e muscoletti, e la cosa vale per tutti.
Si possono fare discussioni anche aspre, e esprimendo punti di vista anche radicalmente diverse. Ma mai, e ripeto mai travalicando i limiti della civiltà e del rispetto reciproco.
In quasi diciassette anni di vita di questo sito, è la prima volta che i commenti su una pagina vengono, seppur temporaneamente, disabilitati. E' toccato alla pagina su "Auschwitz" esattamente... (continua)
A seguito dello spettacolo indecoroso di queste ultime ore su questa pagina:
a) Alcuni commenti sono stati rimossi. Invitiamo i relativi commentatori a trasferirsi per i loro duelli rusticani su "Facebook" o uno degli altri oramai numerosi "Social media" dai quali questo sito rifugge come la peste bubbonica.
b) Qualsiasi altro commento su questa pagina è temporaneamente disabilitato.
Questo sito non è una palestra per mostrare muscoli e muscoletti, e la cosa vale per tutti.
Si possono fare discussioni anche aspre, e esprimendo punti di vista anche radicalmente diverse. Ma mai, e ripeto mai travalicando i limiti della civiltà e del rispetto reciproco.
In quasi diciassette anni di vita di questo sito, è la prima volta che i commenti su una pagina vengono, seppur temporaneamente, disabilitati. E' toccato alla pagina su "Auschwitz" esattamente... (continua)
Riccardo Venturi 27/1/2020 - 20:31
Natale 1966
Nel periodo di Avvento di quel lontano dicembre ’66 chi scrive ebbe modo di ascoltare, registrare e poi “trasmettere” (nell’officina in cui lavorava) con un miagolante (senza capstan) registratore quella canzone dell’Equipe 84, che, insieme al libro (uscito per una singolare coincidenza in quello stesso periodo) di Vincenzo Pappalettera, ebbe la ventura di far aprire un occhio (non due : l’altro non lo abbiamo ancora aperto) a quella generazione dalle “idee poche ma confuse”, che presto avrebbe lasciato i sampietrini per una più comoda e retribuita scrivania in qualche banca.
Adesso, tanta acqua è passata, invano, sotto i ponti, il vento non si è affatto calmato, come furono profeti quelli del gruppo e la confusione intorno alla cupa vicenda è, a mio parere ancora peggiore di quando all’epoca, i (già allora) pochi superstiti cercavano invano di far capire cosa era successo:... (continua)
Nel periodo di Avvento di quel lontano dicembre ’66 chi scrive ebbe modo di ascoltare, registrare e poi “trasmettere” (nell’officina in cui lavorava) con un miagolante (senza capstan) registratore quella canzone dell’Equipe 84, che, insieme al libro (uscito per una singolare coincidenza in quello stesso periodo) di Vincenzo Pappalettera, ebbe la ventura di far aprire un occhio (non due : l’altro non lo abbiamo ancora aperto) a quella generazione dalle “idee poche ma confuse”, che presto avrebbe lasciato i sampietrini per una più comoda e retribuita scrivania in qualche banca.
Adesso, tanta acqua è passata, invano, sotto i ponti, il vento non si è affatto calmato, come furono profeti quelli del gruppo e la confusione intorno alla cupa vicenda è, a mio parere ancora peggiore di quando all’epoca, i (già allora) pochi superstiti cercavano invano di far capire cosa era successo:... (continua)
A Riccardo Venturi e a chi avrà il buon cuore di leggere.
Non so cosa sia accaduto, ma mi dispiace tanto che si sia arrivati a questo punto. Nella polemica, non bisognerebbe mai trascendere. Siamo tutti esseri umani, messi spesso a dura prova. È della persona civile, però, il frenare le proprie intemperanze. Dall’altra parte, c’è chi può soffrire a causa dei nostri eccessi.
Non so cosa sia accaduto, ma mi dispiace tanto che si sia arrivati a questo punto. Nella polemica, non bisognerebbe mai trascendere. Siamo tutti esseri umani, messi spesso a dura prova. È della persona civile, però, il frenare le proprie intemperanze. Dall’altra parte, c’è chi può soffrire a causa dei nostri eccessi.
sergio falcone 29/1/2020 - 13:57
vorrei aggiungere qualche breve nota ai frettolosi appunti che ho inviato nei giorni scorsi.
Per quanto riguarda i dati statistici, penso vadano aggiunti la "durata" (scientificamente programmata) di quanti venivano risparmiati dal gas per essere adibiti al lavoro, e la loro percentuale rispetto al totale degli arrivi. Ma anche i nomi delle Industrie/fabbriche che usarono mano d'opera così a buon mercato.
Per quanto riguarda la differenza tra “gulag” e “campi di sterminio nazisti” (argomento ricorrente quanto poco rilevante, penso, sia per chi sta scrivendo sia per chi aveva ben altro da pensare per scampare alle bastonate del Kapo o dell’equivalente sovietico, mi sembra si chiamasse “detenuto di turno”) vorrei citare quanto scriveva Michele Sarfatti :
Neanche le precedenti vicende antisemite, talora violentissime, reggono il confronto con quella qui narrata. Nè peraltro è scientificamente... (continua)
Per quanto riguarda i dati statistici, penso vadano aggiunti la "durata" (scientificamente programmata) di quanti venivano risparmiati dal gas per essere adibiti al lavoro, e la loro percentuale rispetto al totale degli arrivi. Ma anche i nomi delle Industrie/fabbriche che usarono mano d'opera così a buon mercato.
Per quanto riguarda la differenza tra “gulag” e “campi di sterminio nazisti” (argomento ricorrente quanto poco rilevante, penso, sia per chi sta scrivendo sia per chi aveva ben altro da pensare per scampare alle bastonate del Kapo o dell’equivalente sovietico, mi sembra si chiamasse “detenuto di turno”) vorrei citare quanto scriveva Michele Sarfatti :
Neanche le precedenti vicende antisemite, talora violentissime, reggono il confronto con quella qui narrata. Nè peraltro è scientificamente... (continua)
![Auschwitz, <i>o</i> Canzone del bambino nel vento](img/links/t_5e32a171_3a085ef4.jpeg)
Intervento della senatrice Liliana Segre al parlamento europeo
Discorso della senatrice Liliana Segre alla cerimonia di commemorazione delle vittime dell'Olocausto
Il commovente discorso della Senatrice Liliana Segre al Parlamento europeo a Bruxelles nel corso della cerimonia di commemorazione delle vittime dell'Olocausto.
Credo che, all’atto pratico, non vi sia nessuna differenza tra campi di concentramento nazisti, stalinisti, neoliberisti o di qualsiasi altro genere. Una testimonianza:
La Kolyma è un pianeta incantato non soltanto perché laggiù l’inverno dura nove mesi su dieci … perché è tutta uno speclager, un lager staliniano di sterminio … è vero che alla Kolyma non c’erano le camere a gas, preferivano farti morire per assideramento, per estenuazione … ero stato condannato durante la guerra per aver detto che Bunin era un classico russo … se sono sopravvissuto, se sono uscito dall’inferno della Kolyma lo devo unicamente al fatto di essere diventato infermiere … quanto alla nostra anima di prima, non contavamo più di ritrovarla. E non l’abbiamo più ritrovata, naturalmente. Nessuno di noi.
Šalamov
La Kolyma è un pianeta incantato non soltanto perché laggiù l’inverno dura nove mesi su dieci … perché è tutta uno speclager, un lager staliniano di sterminio … è vero che alla Kolyma non c’erano le camere a gas, preferivano farti morire per assideramento, per estenuazione … ero stato condannato durante la guerra per aver detto che Bunin era un classico russo … se sono sopravvissuto, se sono uscito dall’inferno della Kolyma lo devo unicamente al fatto di essere diventato infermiere … quanto alla nostra anima di prima, non contavamo più di ritrovarla. E non l’abbiamo più ritrovata, naturalmente. Nessuno di noi.
Šalamov
sergio falcone 30/1/2020 - 13:47
Perché nessuno/a dica: “Non credevo… Non sapevo… Non pensavo...”
La storia e la memoria servono al presente. Per capire, per lottare, per non auto-assolverci e far finta di non sapere. Nella nostra democratica repubblica ci sono i campi di internamento, si chiamano Cpr, si chiamavano Cie e prima ancora Cpt, ma la sostanza non cambia. Sono stati istituiti da Livia Turco e Giorgio Napolitano con la Legge n. 40 del 1998, legge votata da tutta la Sinistra parlamentare, Verdi e Rifondaziine compresi, legge che ha introdotto nel nostro paese il concetto di detenzione amministrativa, uno strappo importante nella concezione del diritto perché si può essere perseguite/i per una condizione e non per un reato.
E’ un concetto nazista, taterschuld, apparso nella dottrina tedesca all’inizio degli anni ’40 del ‘900 secondo il quale si è perseguite/i in relazione non ad una colpa legata ad un reato specifico,... (continua)
La storia e la memoria servono al presente. Per capire, per lottare, per non auto-assolverci e far finta di non sapere. Nella nostra democratica repubblica ci sono i campi di internamento, si chiamano Cpr, si chiamavano Cie e prima ancora Cpt, ma la sostanza non cambia. Sono stati istituiti da Livia Turco e Giorgio Napolitano con la Legge n. 40 del 1998, legge votata da tutta la Sinistra parlamentare, Verdi e Rifondaziine compresi, legge che ha introdotto nel nostro paese il concetto di detenzione amministrativa, uno strappo importante nella concezione del diritto perché si può essere perseguite/i per una condizione e non per un reato.
E’ un concetto nazista, taterschuld, apparso nella dottrina tedesca all’inizio degli anni ’40 del ‘900 secondo il quale si è perseguite/i in relazione non ad una colpa legata ad un reato specifico,... (continua)
sergio falcone 30/1/2020 - 13:51
Per Sergio Falcone
Spero che Lei non mi fraintenda, ma non sono per nulla d'accordo con il Suo “all’atto pratico, non vi è nessuna differenza tra campi di concentramento nazisti, stalinisti, neoliberisti o di qualsiasi altro genere.”
Il negazionismo ed il revisionismo sono sicuramente aberranti, ma anche il “qualunquismo” - inteso come il mettere insieme “la qualunque”, fare di ogni erba un fascio – non mi pare positivo.
Io penso che nelle età moderna e contemporanea il Male Assoluto si sia palesato moltissime volte, ma mai ha assunto la valenza e la portata che ha avuto per l'Olocausto ebraico.
Per numero di vittime in un dato lasso di tempo, per come fu scientificamente organizzato e quasi portato a termine, la Shoah non ha paragoni, e metterlo sullo stesso piano dei crimini dello stalinismo o del capitalismo o tanto meno delle politiche migratorie europee vuol dire relativizzarlo,... (continua)
Spero che Lei non mi fraintenda, ma non sono per nulla d'accordo con il Suo “all’atto pratico, non vi è nessuna differenza tra campi di concentramento nazisti, stalinisti, neoliberisti o di qualsiasi altro genere.”
Il negazionismo ed il revisionismo sono sicuramente aberranti, ma anche il “qualunquismo” - inteso come il mettere insieme “la qualunque”, fare di ogni erba un fascio – non mi pare positivo.
Io penso che nelle età moderna e contemporanea il Male Assoluto si sia palesato moltissime volte, ma mai ha assunto la valenza e la portata che ha avuto per l'Olocausto ebraico.
Per numero di vittime in un dato lasso di tempo, per come fu scientificamente organizzato e quasi portato a termine, la Shoah non ha paragoni, e metterlo sullo stesso piano dei crimini dello stalinismo o del capitalismo o tanto meno delle politiche migratorie europee vuol dire relativizzarlo,... (continua)
Bernart Bartleby 30/1/2020 - 22:15
Per Bernart Bartleby.
Mi permetto di rimanere della mia opinione. Tutti i sistemi politici sono gerarchici, autoritari e criminali. La Storia e’ un enorme scempio ai danni dei miti, degli onesti e degli ultimi. E nessuno ancora e’ riuscito a porvi rimedio.
Mi permetto di rimanere della mia opinione. Tutti i sistemi politici sono gerarchici, autoritari e criminali. La Storia e’ un enorme scempio ai danni dei miti, degli onesti e degli ultimi. E nessuno ancora e’ riuscito a porvi rimedio.
sergio falcone 31/1/2020 - 12:59
Rapporto Eurispes 2020: la Shoah per il 15,6% degli italiani non è mai esistita.
Nel 2004 i "negazionisti" erano il 2,7%. Il Viminale: «Dati allarmanti, non dobbiamo sottovalutarli». E per un italiano su cinque «Mussolini è stato un grande leader»
La Shoah? Per un italiano su sei non è mai esistita. È scritto nel rapporto Eurispes 2020, e a scorrere i suoi dati vengono i brividi, e non soltanto perché il 15,6 per cento degli italiani nega che la Shoah sia mai avvenuta ma anche perché poi c’è un altro 16,1 per cento di italiani che dice : sì, la Shoah c’è stata ma non è stata un fenomeno così importante.
Nel 2004 il negazionismo riguardava il 2,7 per cento degli italiani .
«Sono dati allarmanti che non dobbiamo sottovalutare», dice Matteo Mauri, vice ministro dell’Interno, aggiungendo: «Il negazionismo continua ad infangare la memoria di questa tragedia».
Il negazionismo degli italiani... (continua)
Nel 2004 i "negazionisti" erano il 2,7%. Il Viminale: «Dati allarmanti, non dobbiamo sottovalutarli». E per un italiano su cinque «Mussolini è stato un grande leader»
La Shoah? Per un italiano su sei non è mai esistita. È scritto nel rapporto Eurispes 2020, e a scorrere i suoi dati vengono i brividi, e non soltanto perché il 15,6 per cento degli italiani nega che la Shoah sia mai avvenuta ma anche perché poi c’è un altro 16,1 per cento di italiani che dice : sì, la Shoah c’è stata ma non è stata un fenomeno così importante.
Nel 2004 il negazionismo riguardava il 2,7 per cento degli italiani .
«Sono dati allarmanti che non dobbiamo sottovalutare», dice Matteo Mauri, vice ministro dell’Interno, aggiungendo: «Il negazionismo continua ad infangare la memoria di questa tragedia».
Il negazionismo degli italiani... (continua)
gianfranco 31/1/2020 - 14:28
Sentenza n. 1683/2011
Tra la giurisprudenza più recente vale la pena di ricordare la sentenza n. 1683/2011, in cui torna il tema della violenza diretta: la Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale per il Lazio, ha rigettato il ricorso presentato contro il provvedimento n. 89574 del 27 marzo 2008 con cui la Commissione per le provvidenze a favore dei perseguitati politici antifascisti o razziali aveva negato il vitalizio. In questo caso, il ricorrente asseriva di essere stato costretto a subire «sotto i propri occhi l’arresto del padre [...], ebreo e perseguitato politico antifascista, da parte dei carabinieri che lo tradussero in via Tasso» da dove fu poi spostato a Regina Coeli per essere infine fucilato alle Fosse Ardeatine; e il giudice, con sentenza pronunciata nell’udienza del 19 aprile 2011, si è così espresso:
«quanto al conseguente indelebile e innegabile trauma psicologico e fisico... (continua)
Tra la giurisprudenza più recente vale la pena di ricordare la sentenza n. 1683/2011, in cui torna il tema della violenza diretta: la Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale per il Lazio, ha rigettato il ricorso presentato contro il provvedimento n. 89574 del 27 marzo 2008 con cui la Commissione per le provvidenze a favore dei perseguitati politici antifascisti o razziali aveva negato il vitalizio. In questo caso, il ricorrente asseriva di essere stato costretto a subire «sotto i propri occhi l’arresto del padre [...], ebreo e perseguitato politico antifascista, da parte dei carabinieri che lo tradussero in via Tasso» da dove fu poi spostato a Regina Coeli per essere infine fucilato alle Fosse Ardeatine; e il giudice, con sentenza pronunciata nell’udienza del 19 aprile 2011, si è così espresso:
«quanto al conseguente indelebile e innegabile trauma psicologico e fisico... (continua)
gianfranco 31/1/2020 - 15:41
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O Gorizia, tu sei maledetta
anonimo
![O Gorizia, tu sei maledetta](img/thumb/c47_130x140.jpeg?1328968316)
Ho caricato su youtube tre video con l'audio di alcune registrazioni effettuate sul campo di cui sono presenti i testi in questa pagina (raccolte a Buzzoletto, Camagna e Bergamasco) che danno un'idea più precisa di come suonasse questo storico brano dalle voci degli informatori. Peccato che non sia disponibile la versione raccolta da Cesare Bermani a Novara che è alla base del testo standard di O Gorizia conosciuto oggi.
Lorenzo 26/1/2020 - 18:13
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Sul ponte di Perati bandiera nera
anonimo
![Sul ponte di Perati bandiera nera](img/thumb/c11_130x140.jpeg?1328910028)
buongiorno. Saro' in Albania a fine maggio 2020 per rendere omaggio ai caduti durante l'ultima guerra: volevo visitare le zone attorno ai resti del ponte di Perat e poi verso il massiccio del Tomori. Vista la scarsità di informazioni, qualcuno può cortesemente darmi qualche suggerimento sulle zone di combattimento o su quali paesi dirigermi? Grazie mille. Maurizio
MAURIZIO TREVISAN 26/1/2020 - 12:14
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Ricevo da Sergio Falcone in posta personale e pubblico dietro sua autorizzazione.
[Volantino distribuito a Parigi il 14 marzo 2020, durante la manifestazione dei Gilet gialli]
Il peggiore dei virus… l’autorità
Il macabro bilancio dei decessi aumenta di giorno in giorno, e nell'immaginario di ciascuno prende posto la sensazione, dapprima vaga e poi via via più forte, d’essere sempre più minacciati dal Triste Mietitore. Per centinaia di milioni di esseri umani, questo immaginario non è certamente nuovo, quello della morte che può colpire chiunque, in qualsiasi momento. Basti pensare ai dannati della terra sacrificati quotidianamente sull'altare del potere e del profitto: coloro che sopravvivono sotto le bombe degli Stati, in mezzo a infinite guerre per il petrolio o per le risorse minerarie, coloro che coabitano con... (continua)