Percorso Le CCG Primitive
Coronavirus
Raoul Vaneigem
Mettere in dubbio la pericolosità del Coronavirus, è sicuramente assurdo. D'altra parte, non è altrettanto assurdo che un'interruzione in quello che è il normale decorso delle malattie venga fatta oggetto di un simile sfruttamento emotivo, e che risvegli quell'arrogante incompetenza che anni fa era riuscita a spazzare via dalla Francia perfino la nube di Chernobyl? Ovviamente, sappiamo con quanta facilità lo spettro dell'apocalisse esca dalla sua scatola per impadronirsi del primo cataclisma che gli si offre, per giocare così con le rappresentazioni del diluvio universale, e spostare quella che è la griglia della colpa sul terreno sterile di Sodoma e Gomorra. La maledizione divina è sempre stata un utile complemento al potere. Almeno fino al terremo di Lisbona del 1755, quando il marchese di Pombal, amico di Voltaire, approfittò del sisma per massacrare i gesuiti,... (continua)
Raoul Vaneigem
Mettere in dubbio la pericolosità del Coronavirus, è sicuramente assurdo. D'altra parte, non è altrettanto assurdo che un'interruzione in quello che è il normale decorso delle malattie venga fatta oggetto di un simile sfruttamento emotivo, e che risvegli quell'arrogante incompetenza che anni fa era riuscita a spazzare via dalla Francia perfino la nube di Chernobyl? Ovviamente, sappiamo con quanta facilità lo spettro dell'apocalisse esca dalla sua scatola per impadronirsi del primo cataclisma che gli si offre, per giocare così con le rappresentazioni del diluvio universale, e spostare quella che è la griglia della colpa sul terreno sterile di Sodoma e Gomorra. La maledizione divina è sempre stata un utile complemento al potere. Almeno fino al terremo di Lisbona del 1755, quando il marchese di Pombal, amico di Voltaire, approfittò del sisma per massacrare i gesuiti,... (continua)
sergio falcone 21/3/2020 - 21:12
Non so come spiegarmi... condivido le premesse, il senso, l'analisi ma non vedo la proposta, Vaneigem chiude quasi con un invito al caos, a che la si finisca facendoci a pezzi (tra noi, beninteso, che il Capitale ha le sue orde armate che lo proteggono, e dopo sarà ancora lì, pronto a ripartire sopra la montagna di cadaveri)...
E credo che questo la dica lunga sul Situazionismo e su certa sinistra ideologica sempre uguale a se stessa: grande capacità di analisi, totale incapacità di proporre qualsivoglia soluzione.
Ma allora, che parlano e scrivono a fare?!?
Per me, a cagare Raoul Vaneigem...
E credo che questo la dica lunga sul Situazionismo e su certa sinistra ideologica sempre uguale a se stessa: grande capacità di analisi, totale incapacità di proporre qualsivoglia soluzione.
Ma allora, che parlano e scrivono a fare?!?
Per me, a cagare Raoul Vaneigem...
B.B. 21/3/2020 - 21:30
Per carità, BB, chiunque è libero di mandare a cagare chiunque, compreso Raoul Vaneigem. Permettimi però di dirti che di proposte i testi di Vaneigem (quelli qui riportati, di questi giorni dico) sono assolutamente pieni. Ne traboccano. Il problema è, casomai, coglierle, queste proposte; ed interpretarle adeguatamente. Capisco però che, per farlo (e, in più, in una situazione del genere), occorrerebbe avere ben chiara una cosa fondamentale: quella che a pezzi ci stanno già facendo. Non so che cosa tu intenda esattamente per "Sinistra ideologica", se c'è qualcosa che proprio non può essere imputata a Vaneigem e al Situazionismo è quella di farne parte...ma, a parte questo, l'unica cosa che posso dirti (e non per difendere Vaneigem, che non ne ha nessun bisogno né da parte mia, né di altri), è che il cosiddetto "pessimismo" è reazionario per definizione. Saluti.
Riccardo Venturi 21/3/2020 - 22:02
Ciao Riccardo,
le mie considerazioni si riferivano a quanto contribuito alle ore 20.21. Non è che devo conoscere l'opera omnia di un autore per poter esprimere la mia opinione su quanto esprime nelle poche righe di un articolo. La conclusione di quelle righe l'ho trovata semplicemente raccapricciante e cinica.
Nell'articolo successivo non ho trovato molto di diverso...
"Il nostro presente non consiste nel confinamento che ci viene imposto dalla sopravvivenza, ma è l'apertura ad ogni possibilità.", che cazzo vuole dire?!?
Così come "l'insurrezione della vita quotidiana" quale sarebbe, quale potrebbe essere in una situazione di merda come questa?
Speriamo solo che passi e che dopo si sappia fare tesoro di questa esperienza.
E spero anche che Raoul Vaneigem, classe 1934, abbia qualcuno che gli faccia la spesa, gli porti i farmaci e gli pari il culo, mentre lui situazioneggia...
Saluzzi
le mie considerazioni si riferivano a quanto contribuito alle ore 20.21. Non è che devo conoscere l'opera omnia di un autore per poter esprimere la mia opinione su quanto esprime nelle poche righe di un articolo. La conclusione di quelle righe l'ho trovata semplicemente raccapricciante e cinica.
Nell'articolo successivo non ho trovato molto di diverso...
"Il nostro presente non consiste nel confinamento che ci viene imposto dalla sopravvivenza, ma è l'apertura ad ogni possibilità.", che cazzo vuole dire?!?
Così come "l'insurrezione della vita quotidiana" quale sarebbe, quale potrebbe essere in una situazione di merda come questa?
Speriamo solo che passi e che dopo si sappia fare tesoro di questa esperienza.
E spero anche che Raoul Vaneigem, classe 1934, abbia qualcuno che gli faccia la spesa, gli porti i farmaci e gli pari il culo, mentre lui situazioneggia...
Saluzzi
B.B. 21/3/2020 - 22:25
Ciao a te BB dalle nostre rispettive quarantene. Raoul Vaneigem è un antiautoritario viscerale, senza compromessi. Come me, nessuna remora nel dirlo. Ovviamente non pretendo (e non posso pretendere) che, in questo, non lo si possa trovare spesso urtante, dissonante, e che non si provi l'istinto di mandarlo a cagare, come tu hai fatto. Del resto, una sua opera si intitola: Niente è sacro, tutto si può dire; credo che Vaneigem stesso contempli quindi non solo la possibilità, ma addirittura il diritto e il dovere di mandarlo a cagare. Quando per la prima volta cominciai a leggere "L'unico e la sua proprietà" di Max Stirner, a Livorno, dopo una quarantina di pagine presi il libro, 25.000 lire, edizioni Adelphi, e lo buttai a capofitto nel Fosso Reale, glu glu. L'unico caso nella mia vita d'aver fatto fare a un libro una fine del genere. Poi, però, l'ho ricomprato e letto fino in fondo. Visto... (continua)
Riccardo Venturi 21/3/2020 - 22:53
... la differenza con chiunque è che lui situazioneggia, mentre tu almeno fai l'onesto "lavoro" di admin, e di traduttore, e di anonimo, oltre a dovertela cavare probabilmente da solo per tutto il resto, come il sottoscritto.
Scusami, ma proprio trovo che nei due scritti riportati Vaneigem dimostri di essere tanto lucido nel descrivere politicamente la realtà quanto incapace sul "che fare?".
Certo, non è mica facile... ma se uno del suo calibro non ha da offrire risposte - se non rompere la gabbia (?), o "il richiamo della vita" (??), o "la terra da riconquistare" (???) - perchè esprimersi allora?
La risposta l'hanno trovata i miei amici nella Valli: le galline, le capre, qualche ettaro di bosco, l'orto, la stufa a legna... e mi chiedono se qui in città siamo piciu a far le code ai supermercati... Non posso dar loro torto, ma qualcuno dovrebbe anche spiegar loro cosa accadrebbe se 8... (continua)
Scusami, ma proprio trovo che nei due scritti riportati Vaneigem dimostri di essere tanto lucido nel descrivere politicamente la realtà quanto incapace sul "che fare?".
Certo, non è mica facile... ma se uno del suo calibro non ha da offrire risposte - se non rompere la gabbia (?), o "il richiamo della vita" (??), o "la terra da riconquistare" (???) - perchè esprimersi allora?
La risposta l'hanno trovata i miei amici nella Valli: le galline, le capre, qualche ettaro di bosco, l'orto, la stufa a legna... e mi chiedono se qui in città siamo piciu a far le code ai supermercati... Non posso dar loro torto, ma qualcuno dovrebbe anche spiegar loro cosa accadrebbe se 8... (continua)
B.B. 21/3/2020 - 23:21
Se la metti sul piano del "guadagnarsi la vita", credo che anche Raoul Vaneigem se la sia onestamente guadagnata dovendo cavarsela da solo. Non so esattamente come, forse facendo l'insegnante o chissà cosa; per il valore e l'importanza che attribuisco al "lavoro", per me se la sarebbe potuta guadagnare anche rapinando banche, dando via il culo a pagamento o facendo l'impiegato dell'agenzia delle entrate, voglio essere brutalmente sincero. Comunque, lo ripeto, nessuno è obbligato a cercare risposte, e ognuno ha le sue: da Raoul Vaneigem ai tuoi amici nelle Valli con le caprette e la legna del bosco, da Riccardo Venturi a BB e a chiunque altro. A questo punto dovrei dire il classico "staremo a vedere"; giusto, ma il problema è che in un solo mese siamo stati cancellati. Tutti. Rinchiusi e distanziati. Come nella più pessimistica delle ipotesi, o forse addirittura peggio; appunto. Il trionfo... (continua)
Riccardo Venturi 22/3/2020 - 01:02
Qualche ora fa ho scritto: “Preferiscono urlare al colpo di mano, alla negazione della libertà e contro i provvedimenti del governo. Provvedimenti che giungono tardivi.
Per fare un golpe, ci vuole una determinazione che nessuno ha.
E non considerano la tragedia che stiamo vivendo. L’aspetto sanitario e umano. Lo stato di pericolo. La gente che muore.
Se questi sono i compagni, ne faccio volentieri a meno”.
Dei tanti ai quali ho inviato il messaggio, messaggio disperato, solo tre mi hanno risposto. E questo è significativo. Chi non è un compagno conosciuto e riconosciuto, chi si sottrae alla regola mafiosa del capo, che uniforma tutto e tutti, non ha diritto ad esistere. E non c’è ambiente che sia diverso.
Solo ieri, e solo nel nostro paese, 793 i morti. Purtroppo, non ho i dati complessivi, reali, relativi al pianeta intero, ma li possiamo immaginare. Il numero continua a salire e c’è... (continua)
Per fare un golpe, ci vuole una determinazione che nessuno ha.
E non considerano la tragedia che stiamo vivendo. L’aspetto sanitario e umano. Lo stato di pericolo. La gente che muore.
Se questi sono i compagni, ne faccio volentieri a meno”.
Dei tanti ai quali ho inviato il messaggio, messaggio disperato, solo tre mi hanno risposto. E questo è significativo. Chi non è un compagno conosciuto e riconosciuto, chi si sottrae alla regola mafiosa del capo, che uniforma tutto e tutti, non ha diritto ad esistere. E non c’è ambiente che sia diverso.
Solo ieri, e solo nel nostro paese, 793 i morti. Purtroppo, non ho i dati complessivi, reali, relativi al pianeta intero, ma li possiamo immaginare. Il numero continua a salire e c’è... (continua)
sergio falcone 22/3/2020 - 04:25
Totalmente d'accordo con te, Sergio. Tant'è vero che ieri sera, quando mi sono accorto che nella mia posta avevo l'articolo di Raoul Vaneigem che avevi mandato, ho sentito il bisogno di telefonarti così, di punto in bianco, per chiederti se potevo pubblicarlo su questo sito. Cosa curiosa oggettivamente: se, per ipotesi, me lo avesse mandato direttamente Raoul Vaneigem scrivendo il suo numero di telefono, non ci avrei nemmeno pensato conoscendo bene il suo rifiuto di copyright e quant'altro. La cosa era rivolta invece a chi, come te, diffonde delle cose in forma privata con le premesse che hai espresso nell'intervento di poco fa, qua dentro.
Considera quindi anche questa una risposta al tuo messaggio disperato, la quarta. Conosco purtroppo e fin troppo bene il non diritto ad esistere. Conosco bene il tipo del “capetto” che, sotto paludamenti anche “antiautoritari”, si comporta perfettamente... (continua)
Considera quindi anche questa una risposta al tuo messaggio disperato, la quarta. Conosco purtroppo e fin troppo bene il non diritto ad esistere. Conosco bene il tipo del “capetto” che, sotto paludamenti anche “antiautoritari”, si comporta perfettamente... (continua)
Riccardo Venturi 22/3/2020 - 10:19
Caro Leonardo,
non credo di poterle esprimere opinioni che non siano già ovvie. Io ho seguito con apprensione l'avvio del virus fin dal 31 dicembre, perché da anni – bastava leggere i libri degli epidemiologi – si sapeva che qualcosa del genere – che ha un suo ciclo nella storia del pianeta – sarebbe prima o poi arrivato. La globalizzazione economica e il modello di sviluppo occidentale hanno promosso e favorito il fenomeno. Gli antiallarmisti, poi – untori a favore dei potentati economici – hanno fatto il resto. Trovando un terreno fertile in Paesi ormai dediti all'aperitivizzazione della vita da anni – come l'Italia e, poi, la Spagna. Il caso cinese dovrebbe indurci ad un minimo di ottimismo. Però a prezzi che fino ad ora noi non siamo stati disposti a pagare: Umberto Eco ha scritto L'elogio di Franti non quello di Enrico Bottini. In Cina Franti sarebbe già stato "corretto" da tempo.... (continua)
non credo di poterle esprimere opinioni che non siano già ovvie. Io ho seguito con apprensione l'avvio del virus fin dal 31 dicembre, perché da anni – bastava leggere i libri degli epidemiologi – si sapeva che qualcosa del genere – che ha un suo ciclo nella storia del pianeta – sarebbe prima o poi arrivato. La globalizzazione economica e il modello di sviluppo occidentale hanno promosso e favorito il fenomeno. Gli antiallarmisti, poi – untori a favore dei potentati economici – hanno fatto il resto. Trovando un terreno fertile in Paesi ormai dediti all'aperitivizzazione della vita da anni – come l'Italia e, poi, la Spagna. Il caso cinese dovrebbe indurci ad un minimo di ottimismo. Però a prezzi che fino ad ora noi non siamo stati disposti a pagare: Umberto Eco ha scritto L'elogio di Franti non quello di Enrico Bottini. In Cina Franti sarebbe già stato "corretto" da tempo.... (continua)
sergio falcone 22/3/2020 - 13:54
Riccardo, che dirti? Mi pare solo che il tuo ottimismo realista, senza "troppe speranze", non sia poi così distante dal mio semplice pessimismo. Perchè il mio sentimento sia reazionario e il tuo no, mi riesce difficile comprenderlo...
Quando a Vaneigem, il mio primo intervento si limitava a rabbrividire rispetto all'ultima frase del suo scritto, quell'invito all'evasione, a rompere la gabbia, e a vivere da liberi gli ultimi istanti prima della notte dell'umanità...
Molto romantico, un romanticismo anche un po' da salotto, che personalmente mi fa cacare. Tutto qua.
Saluzzi & baciuzzi (mascherinati)
Quando a Vaneigem, il mio primo intervento si limitava a rabbrividire rispetto all'ultima frase del suo scritto, quell'invito all'evasione, a rompere la gabbia, e a vivere da liberi gli ultimi istanti prima della notte dell'umanità...
Molto romantico, un romanticismo anche un po' da salotto, che personalmente mi fa cacare. Tutto qua.
Saluzzi & baciuzzi (mascherinati)
B.B. 22/3/2020 - 14:05
Mi raccomando la mascherina! Anche perché il sottoscritto non ne ha trovata manco mezza, a parte quelle cadute nel cortile dai terrazzi e inutilizzabili. Prima, pensa un po', cadevano asciugamani dai terrazzi: mi ci sono fatto un corredo intero. Asciugamani, pupazzetti, mostriciattoli di plastica, una volta un vasetto di pommarola fatta in casa che mi ha sfiorato (e allora non sarei stato più qui) e un'altra volta, giuro, una canna già bell'e fatta, con la cartina arricciolata in cima. Ora cadono mascherine monouso.
Tornando al reazionarismo, è il pessimismo programmatico e eretto a sistema filosofico che consideravo e considero reazionario. Non so se sia il tuo caso, e non indago; chiaramente, il mio sfogo un po' "tranchant" al riguardo non era specificamente rivolto a te, anche se non di rado fai professione di pessimismo. Come dire: vieppiù (ecco...ho detto "vieppiù", orgasmo!) in questo... (continua)
Tornando al reazionarismo, è il pessimismo programmatico e eretto a sistema filosofico che consideravo e considero reazionario. Non so se sia il tuo caso, e non indago; chiaramente, il mio sfogo un po' "tranchant" al riguardo non era specificamente rivolto a te, anche se non di rado fai professione di pessimismo. Come dire: vieppiù (ecco...ho detto "vieppiù", orgasmo!) in questo... (continua)
Riccardo Venturi 22/3/2020 - 14:43
Caro B.B., proprio non ti capisco.
Nelle parole di Raoul c'è il desiderio, un desiderio che noi tutti condividiamo. Il desiderio di una presa di coscienza individuale e collettiva. L’unica in grado di salvarci dall’estinzione verso la quale stiamo viaggiando da anni.
La società non esiste, esiste l’egoismo. Esistono, al massimo e se sono coesi, agglomerati mafiosi chiamati “famiglie”. Gli esseri umani si nutrono, defecano e si riproducono in maniera esponenziale come nessun’altra specie animale. E non vedono al di là del proprio naso. Tutto questo condurrà alla catastrofe. A madre natura non importa nulla, se a sopravvivere sarà il genere umano o, che so, il ramarro.
Se vogliamo sopravvivere, dobbiamo svegliarci e affrontare il disastro ambientale e quello sociale. Altrimenti, non ci sarà più un futuro.
Raoul Vaneigem va in quella direzione. E, da situazionista coerente e conseguente,... (continua)
Nelle parole di Raoul c'è il desiderio, un desiderio che noi tutti condividiamo. Il desiderio di una presa di coscienza individuale e collettiva. L’unica in grado di salvarci dall’estinzione verso la quale stiamo viaggiando da anni.
La società non esiste, esiste l’egoismo. Esistono, al massimo e se sono coesi, agglomerati mafiosi chiamati “famiglie”. Gli esseri umani si nutrono, defecano e si riproducono in maniera esponenziale come nessun’altra specie animale. E non vedono al di là del proprio naso. Tutto questo condurrà alla catastrofe. A madre natura non importa nulla, se a sopravvivere sarà il genere umano o, che so, il ramarro.
Se vogliamo sopravvivere, dobbiamo svegliarci e affrontare il disastro ambientale e quello sociale. Altrimenti, non ci sarà più un futuro.
Raoul Vaneigem va in quella direzione. E, da situazionista coerente e conseguente,... (continua)
sergio falcone 22/3/2020 - 15:40
nel caso interessasse, le traduzioni in italiano (da me curate) di diversi articoli e di un paio di libri di Vaneigem, fra cui "Modeste proposte agli scioperanti", le trovate, leggibili interamente e scaricabili gratuitamente, sulla piattaforma on-line Academia.edu
Andrea B. 2/4/2020 - 16:44
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El derecho de vivir en paz
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A note from Roger and Victor Jara:
This is for the people of Santiago and Quito and Jaffa and Rio and La Paz and New York and Baghdad and Budapest and everywhere else the man means us harm.
This is for the people of Santiago and Quito and Jaffa and Rio and La Paz and New York and Baghdad and Budapest and everywhere else the man means us harm.
THE RIGHT TO LIVE IN PEACE
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 1/4/2020 - 17:13
Come Pete Townshend degli Who, Roger Waters dei Pink Floyd ha perso il padre in guerra.
Mio padre Giovanni l’ha subita sei lunghi anni e non so come abbia fatto a tornare vivo. “Figlio di umile e onesto contadino”, come diceva sempre, era talmente povero che ha visto il primo paio di scarpe nuove quando s’e’ arruolato. Tante decorazioni “al merito” ma, tutte le volte che davano un film di guerra in TV, si alzava e se ne andava. Gli e’ anche toccato seppellire i compagni con i quali aveva cenato la sera prima. Con quale stato d’animo, lo potete immaginare.
Infine, lo Stato lo ha promosso ufficiale, ma con una pensione inferiore al modesto stipendio che percepivo.
Aveva un fratello, provetto ballerino. Era biondo, occhi azzurri e faceva strage di cuori. È partito per la campagna di Russia e non è mai più tornato.
Mio padre non ha conosciuto il padre. È tornato dalla prima guerra mondiale... (continua)
Mio padre Giovanni l’ha subita sei lunghi anni e non so come abbia fatto a tornare vivo. “Figlio di umile e onesto contadino”, come diceva sempre, era talmente povero che ha visto il primo paio di scarpe nuove quando s’e’ arruolato. Tante decorazioni “al merito” ma, tutte le volte che davano un film di guerra in TV, si alzava e se ne andava. Gli e’ anche toccato seppellire i compagni con i quali aveva cenato la sera prima. Con quale stato d’animo, lo potete immaginare.
Infine, lo Stato lo ha promosso ufficiale, ma con una pensione inferiore al modesto stipendio che percepivo.
Aveva un fratello, provetto ballerino. Era biondo, occhi azzurri e faceva strage di cuori. È partito per la campagna di Russia e non è mai più tornato.
Mio padre non ha conosciuto il padre. È tornato dalla prima guerra mondiale... (continua)
sergio falcone 1/4/2020 - 19:57
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Stelutis Alpinis
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E' inutile girarci attorno: STELUTIS ALPINIS DEVE ESSERE CANTATA ED ASCOLTATA NELLA SUA LINGUA ORIGINALE E BELLISSIMA CHE E' IL FRIULANO. Qualsiasi traduzione per quanto poetica o commovente sia potrà solo toglierle la sua magia. Io non sono friulano ma ho amato ed amo quella terra
come fosse la mia natale. Ma per piacere non imbastardite Stelutis.
come fosse la mia natale. Ma per piacere non imbastardite Stelutis.
Vincenzo Giudice di 90 anni e vecchio alpino. 28/3/2020 - 17:21
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Masters Of War
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TEDESCO / GERMAN [2] - Ihre Kinder
La versione tedesca dei Ihre Kinder, nell'album "Heute" del 1984
Dal sito della band
La versione tedesca dei Ihre Kinder, nell'album "Heute" del 1984
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MEISTER DER ANGST
(continua)
(continua)
inviata da B.B. 23/3/2020 - 13:30
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Cecco il mugnaio
![Cecco il mugnaio](img/thumb/c309_130x140.jpeg?1373442796)
Bollettino del giorno X
Forza venite gente, correte, correte, è scoppiata la peste
Vi si comanda perciò di chiudervi in casa e serrar le finestre
dimenticate dunque questa vita, il vostro re dichiara che è finita
labonnesoirée
Dati Istat / Contraddizione del sistema economico
Mentre l’economia va a rotoli il settore dei rotoli è in crescita : boom degli ordinativi di rotoli di carta igienica, fettuccine di sicurezza e scotcch (inteso non solo come liquore ma sopratutto dispositivo di sicurezza).
Nuove misure di sicurezza
Chiuse con scotcch e fettuccine tutte le panchine di vicchio il sindaco dichiara “non è che ci facciamo prendere per il culo lo sappiamo che dopo la corsetta fanno streching alle panchine”.
Approvazione dei dl di limitazione sicurezza
Manca i deputati sono chiusi in case senza camera !
Cronaca Vicchio
Tabagisti siete liberi di andare dal tabacchino !
Mi hanno... (continua)
Forza venite gente, correte, correte, è scoppiata la peste
Vi si comanda perciò di chiudervi in casa e serrar le finestre
dimenticate dunque questa vita, il vostro re dichiara che è finita
labonnesoirée
Dati Istat / Contraddizione del sistema economico
Mentre l’economia va a rotoli il settore dei rotoli è in crescita : boom degli ordinativi di rotoli di carta igienica, fettuccine di sicurezza e scotcch (inteso non solo come liquore ma sopratutto dispositivo di sicurezza).
Nuove misure di sicurezza
Chiuse con scotcch e fettuccine tutte le panchine di vicchio il sindaco dichiara “non è che ci facciamo prendere per il culo lo sappiamo che dopo la corsetta fanno streching alle panchine”.
Approvazione dei dl di limitazione sicurezza
Manca i deputati sono chiusi in case senza camera !
Cronaca Vicchio
Tabagisti siete liberi di andare dal tabacchino !
Mi hanno... (continua)
luca monducci 20/3/2020 - 20:18
Credo che questa canzone sia più che degna di entrare tra le selezionate del percorso coronavirus
oh no?
oh no?
luca monducci 21/3/2020 - 11:00
Perchè in fondo come in altri contesti dice Guccini questa è una guerra .
E come ogni guerra si nutre di miti e tende a scambiare l'ovvio concetto di Responsabilità - verso le leggi naturali con l'imposizione , la logica con la paura - ad omologare e impecorire al fine di conservare il potere e coprire la responsabilità - con la r minuscola - le colpe di un sistema
E allora la diserzione è un atto di reponsabilità.
E come ogni guerra si nutre di miti e tende a scambiare l'ovvio concetto di Responsabilità - verso le leggi naturali con l'imposizione , la logica con la paura - ad omologare e impecorire al fine di conservare il potere e coprire la responsabilità - con la r minuscola - le colpe di un sistema
E allora la diserzione è un atto di reponsabilità.
luca monducci 21/3/2020 - 18:32
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Libera nos Domine
![Libera nos Domine](img/thumb/c58_130x140.jpeg?1328480566)
PROPAGANDA LIVE 20-3-2020. DIEGO BIANCHI INTERVISTA FRANCESCO GUCCINI DA PAVANA.
adriana 21/3/2020 - 11:49
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Bella Ciao
anonimo
![Bella Ciao](img/upl/camucia.jpg)
2d. La “Bella ciao! - 1943” attribuitasi da Rinaldo Salvadori
2d. Rinaldo Salvadori's alleged “Bella ciao! - 1943”
Si veda qui per maggiori notizie; abbiamo ritenuto comunque opportuno trascrivere il testo della “Bella ciao! - 1943” attribuitasi da Rinaldo Salvadori di Camucìa (Arezzo). Il testo fu pubblicato sul quindicinale L'Etruria, antico periodico locale della Valdichiana (è stato fondato nel 1892 ed è ancora attivo), nell'ottobre del 1978. L'articolo, non firmato, si intitolava: “Un Camuciese autore di bella ciao” e veniva così introdotto:
“Pubblichiamo in copia anastatica due canzoni di Rinaldo Salvadori, 'Partigiano' e 'Bella ciao! 1943'. Rinaldo Salvadori è un nostro concittadino, è nato a Camucia e dalla Sua lettera possiamo ancora sentire tutto l'attaccamento e l'amore per la Sua terra natia. Una chiara dimostrazione è la pubblicazione avvenuta a cura dell'Etruria per solo... (continua)
2d. Rinaldo Salvadori's alleged “Bella ciao! - 1943”
Si veda qui per maggiori notizie; abbiamo ritenuto comunque opportuno trascrivere il testo della “Bella ciao! - 1943” attribuitasi da Rinaldo Salvadori di Camucìa (Arezzo). Il testo fu pubblicato sul quindicinale L'Etruria, antico periodico locale della Valdichiana (è stato fondato nel 1892 ed è ancora attivo), nell'ottobre del 1978. L'articolo, non firmato, si intitolava: “Un Camuciese autore di bella ciao” e veniva così introdotto:
“Pubblichiamo in copia anastatica due canzoni di Rinaldo Salvadori, 'Partigiano' e 'Bella ciao! 1943'. Rinaldo Salvadori è un nostro concittadino, è nato a Camucia e dalla Sua lettera possiamo ancora sentire tutto l'attaccamento e l'amore per la Sua terra natia. Una chiara dimostrazione è la pubblicazione avvenuta a cura dell'Etruria per solo... (continua)
BELLA CIAO! 1943
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/2/2020 - 20:18
56. Ke selatan (Versione indonesiana dei Lokal Ambience)
56. Ke selatan (Indonesian version by Lokal Ambience)
"Segnalo che ho trovato questa versione in Indonesiano incisa da Lokal Ambience, un gruppo reggae indonesiano, che l'ha inclusa nell'album "Such is my life" del 2010. Mi piacerebbe scoprire in che modo stato tradotto/adattato il testo ma non ho trovato notizie." [Giulia]
56. Ke selatan (Indonesian version by Lokal Ambience)
"Segnalo che ho trovato questa versione in Indonesiano incisa da Lokal Ambience, un gruppo reggae indonesiano, che l'ha inclusa nell'album "Such is my life" del 2010. Mi piacerebbe scoprire in che modo stato tradotto/adattato il testo ma non ho trovato notizie." [Giulia]
Di suatu pagi, aku terbangun
(continua)
(continua)
inviata da Giulia 12/2/2020 - 21:36
@ Giulia (versione indonesiana)
Carissima Giulia, abbiamo fatto per qualche giorno delle ricerche che, purtroppo, sono risultate infruttuose. A questo punto, abbiamo inserito la versione indonesiana dei Lokal Ambience nella normale sequenza delle versioni nelle varie lingue, priva del testo. Abbiamo ritenuto così di darle maggiore visibilità, sperando che così qualcuno dall'Indonesia possa contribuirne il testo. E' un procedimento che ha funzionato spesso e volentieri nel nostro sito, seppure -non di rado- a distanza di anni. A questo punto non resta che sedersi sulla riva del fiume e aspettare... Grazie ancora per questo contributo, Giulia, e stay tuned!
Carissima Giulia, abbiamo fatto per qualche giorno delle ricerche che, purtroppo, sono risultate infruttuose. A questo punto, abbiamo inserito la versione indonesiana dei Lokal Ambience nella normale sequenza delle versioni nelle varie lingue, priva del testo. Abbiamo ritenuto così di darle maggiore visibilità, sperando che così qualcuno dall'Indonesia possa contribuirne il testo. E' un procedimento che ha funzionato spesso e volentieri nel nostro sito, seppure -non di rado- a distanza di anni. A questo punto non resta che sedersi sulla riva del fiume e aspettare... Grazie ancora per questo contributo, Giulia, e stay tuned!
CCG/AWS Staff 12/2/2020 - 21:48
![Bella Ciao](img/upl/iala.png)
57. Bella ciao (Versione in Interlingua IALA)
57. Bella ciao (IALA Interlingua version)
57. Bella ciao (IALA Interlingua version)
Iste version in Interlingua del canto italian Bella Ciao respecta le plus possibile le metrica original e se orienta sur le fundamentos exposite in le capitulo 10 de mi Gramática Essencial de Interlingua em Português, intitulate Interlingua para os poetas. Le refrain se conserva como in le canto original. Le lineas phonetic inserte sub les strophes auxilia a cantar correctemente le versos traducte." - Uglossia
BELLA CIAO
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/2/2020 - 22:20
58. वापस जाओ [Wapas jao] (Versione in hindi di Poojan Sahil)
58. वापस जाओ [Wapas jao] (Hindi version by Poojan Sahil)
Avrete sentito parlare delle proteste degli studenti indiani contro la discriminazione operata dal governo nazionalista di Narendra Modi (un nazionalismo che sta scivolando decisamente verso il fascismo, a cura di questa specie di “Salvini indù”), discriminazione rivolta particolarmente contro gli studenti di religione islamica e di origine pakistana -ai quali è stato revocato il diritto di accedere alla cittadinanza indiana-, ma che non risparmia nessuno degli studenti che vi si opponga. Proteste, naturalmente, represse duramente. E sapete qual è la canzone che è diventata l'inno degli studenti indiani in rivolta? “Bella ciao”, nella sua versione in hindi di Poojan Sahil, un insegnante. Eccola qua.
You may have heard of the protests of Indian students against the discrimination... (continua)
58. वापस जाओ [Wapas jao] (Hindi version by Poojan Sahil)
Avrete sentito parlare delle proteste degli studenti indiani contro la discriminazione operata dal governo nazionalista di Narendra Modi (un nazionalismo che sta scivolando decisamente verso il fascismo, a cura di questa specie di “Salvini indù”), discriminazione rivolta particolarmente contro gli studenti di religione islamica e di origine pakistana -ai quali è stato revocato il diritto di accedere alla cittadinanza indiana-, ma che non risparmia nessuno degli studenti che vi si opponga. Proteste, naturalmente, represse duramente. E sapete qual è la canzone che è diventata l'inno degli studenti indiani in rivolta? “Bella ciao”, nella sua versione in hindi di Poojan Sahil, un insegnante. Eccola qua.
You may have heard of the protests of Indian students against the discrimination... (continua)
जबतक है बाकी, सीने में दम [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/2/2020 - 23:19
59. Bella Ciao in italiano e Urdu
59. Bella Ciao in Italian and Urdu
59. Bella Ciao in Italian and Urdu
[Testo non disponibile
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/2/2020 - 00:14
60. Bea ciao (Bella Ciao in veneto) - Anna (L. Trans.)
60. Bea ciao (Bella Ciao in Venetian) - Anna (L. Trans.)
60. Bea ciao (Bella Ciao in Venetian) - Anna (L. Trans.)
'Na matina me go svejà
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/2/2020 - 00:28
61. বেলা চাও [Babul jaou] (Versione bengalese)
61. বেলা চাও [Babul jaou] (Bengali version)
61. বেলা চাও [Babul jaou] (Bengali version)
এক সকালে আমি জেগে দেখি,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/2/2020 - 00:57
![Bella Ciao](img/links/t_5e466bee_6760b4c5.jpeg)
Bella ciao, quando una canzone supera i confini È certamente una canzone particolare, sicuramente una delle più note al mondo. Bella ciao è stata cantata da numerosi musicisti e non, da Manu Chao a Goran Bregović, da Tom Waits a don Andrea Gallo al termine di una messa. "È il simbolo della resistenza e della lotta per i diritti umani in tutto il mondo"
Durante la cerimonia di inaugurazione di Fiume Capitale europea della cultura 2020 è andato in scena uno spettacolo intitolato “Opera industriale” – un omaggio alla città di Fiume, ai suoi lavoratori e alla sua tradizione industriale e liberale – nel corso del quale è stata eseguita anche “Bella Ciao” . Un’esecuzione che ha spinto molti esponenti di destra ad accusare tutti quelli che non vedono nulla di problematico nell’esibire i simboli del passato nell’ambito di una manifestazione culturale di voler tornare al periodo del “comunismo”... (continua)
Durante la cerimonia di inaugurazione di Fiume Capitale europea della cultura 2020 è andato in scena uno spettacolo intitolato “Opera industriale” – un omaggio alla città di Fiume, ai suoi lavoratori e alla sua tradizione industriale e liberale – nel corso del quale è stata eseguita anche “Bella Ciao” . Un’esecuzione che ha spinto molti esponenti di destra ad accusare tutti quelli che non vedono nulla di problematico nell’esibire i simboli del passato nell’ambito di una manifestazione culturale di voler tornare al periodo del “comunismo”... (continua)
La versione della leggendaria punk band di Pola KUD Idijoti
Alla metà degli anni Ottanta, quando la società jugoslava attraversava una crisi dei valori socialisti, “Bella Ciao” venne riattualizzata dalla leggendaria punk band di Pola KUD Idijoti che aveva fatto una operazione simile con Bandiera Rossa.
Alla metà degli anni Ottanta, quando la società jugoslava attraversava una crisi dei valori socialisti, “Bella Ciao” venne riattualizzata dalla leggendaria punk band di Pola KUD Idijoti che aveva fatto una operazione simile con Bandiera Rossa.
1b. La "Bella Ciao delle Mondine" tradotta in asturiano
1b. The "Bella Ciao of Riceweeders" translated in Asturian (Bable)
1b. The "Bella Ciao of Riceweeders" translated in Asturian (Bable)
Da / From ast.wikipedia
Pela mañana, apenes llevantada
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/2/2020 - 16:03
62. Bella Ciao partigiana: Traduzione in asturiano (Bable)
62. Partisan's Bella Ciao: Asturian (Bable) translation
62. Partisan's Bella Ciao: Asturian (Bable) translation
Da / From ast.wikipedia
Una mañana, llevantéme,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/2/2020 - 16:11
28a. Traduzione in curdo Kurmanji
28a. Kurmanji Kurdish translation
28a. Kurmanji Kurdish translation
Oxir be, xezalê
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2020 - 07:29
19b. 啊朋友再见 (Traduzione cinese letterale del canto partigiano)
19b. 啊朋友再见 (A Chinese literal translation of the partisan song)
19b. 啊朋友再见 (A Chinese literal translation of the partisan song)
一天早晨我醒来
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2020 - 07:51
63. Adijo, lepotica (Traduzione slovena)
63. Adijo, lepotica (Slovenian translation)
63. Adijo, lepotica (Slovenian translation)
Nekega jutra sem se zbudil
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2020 - 08:02
64. Bella Kont (Versione estone punk rock dei J.M.K.E. [2006])
64. Bella Kont (Estonian Punk rock version by J.M.K.E. [2006)])
64. Bella Kont (Estonian Punk rock version by J.M.K.E. [2006)])
Dall'album Mälestusi Eesti NSV-st [2006] della storica punk rock band estone J.M.K.E., formatasi nel 1986 e ancora attiva.
From the album Mälestusi Eesti NSV-st [2006] by the historic Estonian punk rock band J.M.K.E., formed 1986.
From the album Mälestusi Eesti NSV-st [2006] by the historic Estonian punk rock band J.M.K.E., formed 1986.
Jää terveks kallis sa pisar peida
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2020 - 09:22
65. Φιλτάτη χαῖρε (Versione in greco antico di Riccardo Venturi)
65. Φιλτάτη χαῖρε (Ancient Greek version by Riccardo Venturi)
La versione in greco classico (attico) è (moderatamente) cantabile. A tale riguardo è stata provvista di una trascrizione secondo la pronuncia corrente in Italia e nel mondo occidentale in genere, quella cosiddetta “etacistica” (in realtà di derivazione tedesca ottocentesca, o “reuchliniana”, nonostante fosse stata in gran parte propugnata da Erasmo da Rotterdam). Chi lo desidera potrà pronunciare secondo la pronuncia “itacistica”, che poi è quella bizantina e del greco moderno (così si fa, naturalmente, in Grecia). Per “partigiano” si dovuto adoperare il termine moderno (creato comunque a partire dal classico ἀνταιρέω “prendo le parti contro, mi oppongo”). I classici σύνεργος e σπουδαστής non vogliono (e non possono voler dire) la stessa cosa. La versione incorpora, alla fine, la “chiusa comunista”: chi vuole, naturalmente, potrà non cantarla in greco antico, così come non la canta in italiano. [RV]
65. Φιλτάτη χαῖρε (Ancient Greek version by Riccardo Venturi)
La versione in greco classico (attico) è (moderatamente) cantabile. A tale riguardo è stata provvista di una trascrizione secondo la pronuncia corrente in Italia e nel mondo occidentale in genere, quella cosiddetta “etacistica” (in realtà di derivazione tedesca ottocentesca, o “reuchliniana”, nonostante fosse stata in gran parte propugnata da Erasmo da Rotterdam). Chi lo desidera potrà pronunciare secondo la pronuncia “itacistica”, che poi è quella bizantina e del greco moderno (così si fa, naturalmente, in Grecia). Per “partigiano” si dovuto adoperare il termine moderno (creato comunque a partire dal classico ἀνταιρέω “prendo le parti contro, mi oppongo”). I classici σύνεργος e σπουδαστής non vogliono (e non possono voler dire) la stessa cosa. La versione incorpora, alla fine, la “chiusa comunista”: chi vuole, naturalmente, potrà non cantarla in greco antico, così come non la canta in italiano. [RV]
Ἅμα τῇ ἕῳ ἀνεγερόμην, [1]
(continua)
(continua)
LA BELLA CIAO DEL CORONAVIRUS
Un condominio intero di Bologna canta "Bella Ciao" alle finestre e sui terrazzi. 13 marzo 2020.
Un condominio intero di Bologna canta "Bella Ciao" alle finestre e sui terrazzi. 13 marzo 2020.
Riccardo Venturi 14/3/2020 - 23:56
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Le déserteur
![Le déserteur](img/thumb/c1_130x140.jpeg?1328310105)
Ciao. Scrivo in merito al post iniziale (che leggo solo ora a qualche anno di distanza) di questa ricchissima pagina per una precisazione, sperando che si possa correggere. Margot Galante Garrone, qui giustamente ricordata come prima interprete in Italia di "Le déserteur", era figlia di Carlo Galante Garrone, non di Alessandro. Pertanto quest'ultimo era suo zio.
Grazie e buon lavoro sempre.
Grazie e buon lavoro sempre.
Grazie a te, abbiamo corretto.
8/3/2020 - 13:07
Un documento incredibile: Georges Brassens interpreta Le Déserteur durante una trasmissione di Radio-Montpellier, nel 1956.
Ma è fantastico!!! Anche con tutti gli "incidenti" da esecuzione improvvisata! Ho visto che il video è stato postato su Youtube molto di recente (è dell'estate scorsa).Un bellissimo regalo per tutti! Grazie!
Boris Vian, nato a Ville D'Avray il 10 marzo 1920, oggi avrebbe compiuto cento anni. Invece è morto a nemmeno quarant'anni, dentro un cinema, mentre smadonnava su un film tratto quasi abusivamente da un suo romanzo. E ha disertato.
Riccardo Venturi 10/3/2020 - 12:02
Riccardo Venturi, invece Brassens, con tutto il bene che gli vogliamo, omette di cantare “je m’en vais déserter”,censura radiofonica dell'epoca?
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 10/3/2020 - 12:37
Può darsi; ma va tenuto conto che, note autobiografiche alla mano (lunghissima intervista al suo fan prete giornalista don André Sève, ad esempio), Brassens ribadiva sempre di avere grandissime difficoltà nel ricordarsi i testi delle canzoni, ivi comprese e soprattutto le proprie...certo che l'epoca della registrazione autorizzerebbe anche l'ipotesi della censura, del resto Le Déserteur è stata censurata anche in tempi ben più recenti e in anni con un "2" in cima...
Riccardo Venturi 10/3/2020 - 14:16
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Joan of Arc
![Joan of Arc](img/thumb/c284_130x140.jpeg?1449573929)
Anche Gaston Couté scrisse per la Pulzella ai suoi inizi poetici (credo avesse intorno ai 15 anni ma non sono sicuro), la sua "Ballade à Jeanne" che venne pubblicata nella "Revue Littéraire et Sténographique du Centre". Ci sono pochissimi chilometri tra Meung-sur-Loire e Orléans. Purtroppo non ne conosco il testo.
Flavio Poltronieri 28/2/2020 - 22:57
...per consolazione invece ci sono "Les Cendres de Jeanne" scritta per lei da Gabriel Yacoub e interpretata dai Malicorne a fine 2015:
Les Cendres de Jeanne
E per ulteriore consolazione, gli ultimi concerti:
Malicorne à Vivonne, 08/07/2016
Les Cendres de Jeanne
E per ulteriore consolazione, gli ultimi concerti:
Malicorne à Vivonne, 08/07/2016
Flavio Poltronieri 29/2/2020 - 22:09
Eccola qua, su L'Intégrale du Vent du Ch'min, a firma Gaston Koutay ("Oeuvres de jeunesse"):
BALLADE A JEHANNE
Jehanne la pastourelle au cotillon de laine,
Un soir qu'elle gardait ses moutons dans la plaine,
Mystique, au bas du vieux clocher de Domrémy,
Ouît de saintes voix qui voltigeaient parmi
Les blés en deuil, et les bluets aux yeux en larmes
Et les coquelicots saignants : « Ma fille, aux armes ! »
Criaient les voix : « Il faut obéir au bon Dieu,
Ma fille, mets l'épée à la main, dis adieu
Aux tiens, et va porter ces mots de délivrance :
— L'Anglais sera bouté hors de la doulce France !...
Alors Jehanne quitta son cotillon de laine
Et laissa ses moutons au milieu de la plaine,
Pour chevaucher au loin, bien loin d'eux, en habit
De fer, allant combattre et chasser l'ennemi.
Elle arriva devant Orléans plein d'alarmes,
Hérissé de bastions, flanqué de tours « aux armes !...
Sus... (continua)
BALLADE A JEHANNE
Jehanne la pastourelle au cotillon de laine,
Un soir qu'elle gardait ses moutons dans la plaine,
Mystique, au bas du vieux clocher de Domrémy,
Ouît de saintes voix qui voltigeaient parmi
Les blés en deuil, et les bluets aux yeux en larmes
Et les coquelicots saignants : « Ma fille, aux armes ! »
Criaient les voix : « Il faut obéir au bon Dieu,
Ma fille, mets l'épée à la main, dis adieu
Aux tiens, et va porter ces mots de délivrance :
— L'Anglais sera bouté hors de la doulce France !...
Alors Jehanne quitta son cotillon de laine
Et laissa ses moutons au milieu de la plaine,
Pour chevaucher au loin, bien loin d'eux, en habit
De fer, allant combattre et chasser l'ennemi.
Elle arriva devant Orléans plein d'alarmes,
Hérissé de bastions, flanqué de tours « aux armes !...
Sus... (continua)
B.B. 6/3/2020 - 18:14
Bravo. Grazie.
Sapevo che Gaston in quel periodo utilizzava quel pseudonimo, probabilmente perchè c'era all'epoca un altro chansonnier molto più celebre di lui che si faceva chiamare Maurice Boukay ma in realtà si chiamava Charles Couyba. Un altro bel tipo che pubblicò le "Stances à Manon" proprio il giorno in cui doveva fare l'esame di stato e che in seguito diventerà deputato e perfino ministro. Le sue rivoluzionarie canzoni datano 1896, "Le Soleil Rouge" sulle prospettive dell'avvenire proletario (con la musica di Marcel Legacy) fu un grande successo, come tu ben sai perchè l'hai già inserita:
Maurice Couyba - Le soleil rouge
Flavio Poltronieri
Sapevo che Gaston in quel periodo utilizzava quel pseudonimo, probabilmente perchè c'era all'epoca un altro chansonnier molto più celebre di lui che si faceva chiamare Maurice Boukay ma in realtà si chiamava Charles Couyba. Un altro bel tipo che pubblicò le "Stances à Manon" proprio il giorno in cui doveva fare l'esame di stato e che in seguito diventerà deputato e perfino ministro. Le sue rivoluzionarie canzoni datano 1896, "Le Soleil Rouge" sulle prospettive dell'avvenire proletario (con la musica di Marcel Legacy) fu un grande successo, come tu ben sai perchè l'hai già inserita:
Maurice Couyba - Le soleil rouge
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 6/3/2020 - 20:40
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Mio nonno partì per l'Ortigara
![Mio nonno partì per l'Ortigara](img/upl/demoiso.jpg)
Solo per dire che la vecchia pensilina del mercato di Piazza dell'Isolotto, quella sotto la quale si vede Chiara Riondino cantare questa canzone (e che stava alle spalle di Gigi Ontanetti), stamattina è stata abbattuta. Le autorità cittadine di Firenze stanno "riqualificando" Piazza dell'Isolotto per farne una cosa tutta bellina e funzionale; al posto della vecchia pensilina, il mercato starà sotto una cosa tutta hi-tech e accalatravata. Era solo per dirlo; ma si sa che sono un isolottino sentimentale. Se n'è andata prima l'edicola, l'unica che vendeva a Firenze "Umanità Nova" direttamente al pubblico.
Riccardo Venturi 3/3/2020 - 00:04
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La veusa Megi [Veusa Metge]
![La veusa Megi [Veusa Metge]](img/upl/119375942.jpg)
"Frédéric Bard dit Frederíc est un chanteur occitan originaire de Marseille. Il reprend en 1977 plusieurs poèmes de l’auteur marseillais Victor Gelu dans un disque enregistré chez Ventadorn : Escota, suivi en 1979 de Baston de dinamita, toujours chez Ventadorn. Il est coauteur avec Jean-Marie Carlotti d’une Antologia de la nòva cançon occitana (Edisud, 1982)." (da La Fabrica)
Nel frattempo, trovo qui il testo de Lou Tramblamen, canzone tra le più note di Gelu, su di un tentativo d'insurrezione delle società operaie a Marsiglia nel 1841.
Qui, introduzione, traduzione francese, commento e note.
Saluzzos
Nel frattempo, trovo qui il testo de Lou Tramblamen, canzone tra le più note di Gelu, su di un tentativo d'insurrezione delle società operaie a Marsiglia nel 1841.
Qui, introduzione, traduzione francese, commento e note.
Saluzzos
B.B. 27/2/2020 - 20:30
Però il titolo corretto del brano dovrebbe essere "La Veouzo Mégi" e, siccome si riferisce alla guerra di Crimea, l'anno di composizione dovrebbe essere il 1855.
La pubblicazione è invece senz'altro posteriore.
La pubblicazione è invece senz'altro posteriore.
B.B. 27/2/2020 - 21:32
Il problema è che l'occitano ha due grafie storiche. Una "etimologica" (che va per la maggiore adesso), ripresa dal provenzale antico, corrispondente abbastanza male all'effettiva pronuncia ma che non ha soluzione di continuità con un passato assai glorioso (del resto, è lo stesso caso di lingue maggiori, come il francese o l'inglese, la cui grafia storica è quattro-cinquecentesca e non corrisponde affatto alla pronuncia odierna). Il testo di questa pagina è scritto in tale grafia. L'altra è la grafia "mistraliana", che senz'altro corrisponde un po' meglio alla pronuncia e che pure ha una notevole tradizione: "La Veouzo Mégi" è in tale grafia mistraliana, o roumanilliana, o come la vuoi chiamare. Però c'è un dato di fatto: anche se scrivi "Veusa Megi" (o "Veusa Metge") si pronuncia sempre ['vözo 'medji] ("Megi / Mégi / Metge" significa "medico"). Nel 1855, comunque, la grafia mistraliana... (continua)
Riccardo Venturi 27/2/2020 - 22:07
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La guerra di Piero
![La guerra di Piero](img/thumb/c5_130x140.jpeg?1334227364)
CIMBRO / CIMBRIAN - Remigius Geiser
Dalla traduzione cimbra di Remigius Geiser della Canzone per Mario di Sergio Bonato (dedicata a Mario Rigoni Stern) viene scorporata la seguente strofa, tratta direttamente dalla "Guerra di Piero": è la strofa "E mentre marciavi con l'anima in spalle" ecc. Si tratta probabilmente dell'unico frammento di De André mai tradotto in lingua cimbra, ma mi piacerebbe essere smentito. [RV]
Dalla traduzione cimbra di Remigius Geiser della Canzone per Mario di Sergio Bonato (dedicata a Mario Rigoni Stern) viene scorporata la seguente strofa, tratta direttamente dalla "Guerra di Piero": è la strofa "E mentre marciavi con l'anima in spalle" ecc. Si tratta probabilmente dell'unico frammento di De André mai tradotto in lingua cimbra, ma mi piacerebbe essere smentito. [RV]
[...]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/2/2020 - 08:17
Ritengo un vero peccato mortale che si citi la lingua cimbra unicamente perchè traduce una strofa di una canzone di De André. Venite qui in Lessinia, ci sono tesori inestimabili da salvare dall'oblìo culturale. Testi che tradotti suonano più o meno così: "Quando si saranno spenti i miei occhi, mi scioglierò nel nulla e tornerò a quel buio, chiedo a chi ho conosciuto di non mettere pietre sulla tomba, di non mettere recinti, di non portare fiori, solamente un requiem e vorrei che su di me crescesse un abete, un larice o un pino che si innalzi fin lassù, solo un albero che potrà ospitare tanti nidi in mezzo ai suoi rami. E lasciate che le pigne coprano la tomba, così farò sogni tranquilli in braccio a quelle radici. E poi non sta bene che un morto si senta importante, così come un vivo si vanti del suo sangue blu...così non versate lacrime vere o false mentre io con angeli o diavoli danzo..."
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 21/2/2020 - 09:26
Ma, forse, per te che abiti più o meno da quelle parti sarà più facile procurarti dei testi in cimbro che possano far parte di questo sito e che vi abbiano attinenza. Lungi da me commettere un peccato mortale (tanto all'inferno ci finirò comunque...)...
Riccardo Venturi 21/2/2020 - 10:55
Che finirai all'inferno è certo. Peccati ne hai commessi in gran quantità. Però troverai una serie incredibile di persone che credevano di andare in paradiso accanto a te. Superbi d'ogni sorte. Poi però sarai il primo che san pietro verrà a recuperare perchè c'è sempre bisogno di un traduttore, anche in paradiso. E tu non temi confronti: sei il migliore.
Uanz gril singat untar grass, cri, cri cri, pa ,pel hoé, hoé, unaz gril singat untar grass: de gasinga ist aljaz dà!
Uanz gril singat untar grass, cri, cri cri, pa ,pel hoé, hoé, unaz gril singat untar grass: de gasinga ist aljaz dà!
Flavio Poltronieri 21/2/2020 - 11:34
A proposito di s.pietro, avevo giusto pronto un bel "Dizionario delle bestemmie in 15 lingue" da me coscienziosamente redatto in decenni di esperienza...che dici, potrà risultare utile nell'aldilà...? Se tu mi dessi una mano col veneto, sarebbe mica male. Il Veneto è terra di elezione della bestemmia, accanto alla Toscana, alla Grecia e all'Ungheria...
Riccardo Venturi 21/2/2020 - 12:19
![La guerra di Piero](img/links/t_5e4fc07d_4fa78de9.jpeg)
Lascia perdere il dizionario, ti ho già spiegato che non devi fare più niente, il tuo posto è assicurato, non hai altro da dimostrare, stai a cuccia e fai le nanne: uanz, tzoa, drai, slafat mai haije, uanz, tzoa, drai trominje stearn, nine nane, nine nane, mai liape kjaine haije, in hunt hàukat, in kétar màukat, in ram krakat, de henje kjòukat...e se per dormire non basta la poesiuola e non bastano le pecore, leggi il mio racconto:
Lessinia: folk cimbro degli anni 2000
Blogfoolk è una testata registrata dedicata al folk, alla musica trad e alla world music. Ogni settimana interviste, recensioni e reportage.
Flavio Poltronieri 21/2/2020 - 12:38
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Ho continuato la mia strada
![Ho continuato la mia strada](img/thumb/c165_130x140.jpeg?1338839753)
Fu una Indelebile Esperienza alla quale partecipai con il mitico gruppo Villa 1 di Villa San Giovanni. Salimmo sul palco indossando un poncho rosso insieme ad un gruppo siciliano, formando quindi un ponte canoro ideale fra Calabria e Sicilia. Cantammo una bella versione di "Lu trenu di lu suli" di Ignazio Buttitta.
Fu incredibile e indimenticabile l'emozione di vedere un mare di gente che ti applaudiva per così poco... Subito dopo di noi suonò Angelo Branduardi presentando la sua "Re di Speranza" e dopo arrivò l'ensemble di Napoli Centrale.
Ancora oggi quando lo racconto ad un capo scout e come se raccontassi Woodstock...
Fu incredibile e indimenticabile l'emozione di vedere un mare di gente che ti applaudiva per così poco... Subito dopo di noi suonò Angelo Branduardi presentando la sua "Re di Speranza" e dopo arrivò l'ensemble di Napoli Centrale.
Ancora oggi quando lo racconto ad un capo scout e come se raccontassi Woodstock...
Pino Romeo 19/2/2020 - 17:03
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Blowin' in the Wind
![Blowin' in the Wind](img/thumb/c101_130x140.jpeg?1328957438)
AZERO / AZERI
Küləkdə əsir
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/2/2020 - 09:50
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Aida
![Aida](img/thumb/c522_130x140.jpeg?1328484592)
ahi Aida... le bombe in piazza
guarda qui è stata la mafia
ma guarda pure qui
ed è stata P2 e fascismo da settant'anni di "democrazia" (e chi ce l'ha)
ma quanto sei bella,Aida,e quanto sono brutti chi ti oltraggia.
beppe pal
guarda qui è stata la mafia
ma guarda pure qui
ed è stata P2 e fascismo da settant'anni di "democrazia" (e chi ce l'ha)
ma quanto sei bella,Aida,e quanto sono brutti chi ti oltraggia.
beppe pal
7/2/2020 - 12:35
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Il mio nemico
Versione live feat. Rancore (Tour "La terra sotto i piedi" 2019)
![Il mio nemico](img/thumb/c9_130x140.jpeg?1552903645)
le due canzoni di Rancore che vengono mischiate con Il mio nemico sono "Invisibile" e "Non esistono"
IL MIO NEMICO/INVISIBILE/NON ESISTONO
(continua)
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inviata da Dq82 7/2/2020 - 08:55
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Ricevo da Sergio Falcone in posta personale e pubblico dietro sua autorizzazione.
[Volantino distribuito a Parigi il 14 marzo 2020, durante la manifestazione dei Gilet gialli]
Il peggiore dei virus… l’autorità
Il macabro bilancio dei decessi aumenta di giorno in giorno, e nell'immaginario di ciascuno prende posto la sensazione, dapprima vaga e poi via via più forte, d’essere sempre più minacciati dal Triste Mietitore. Per centinaia di milioni di esseri umani, questo immaginario non è certamente nuovo, quello della morte che può colpire chiunque, in qualsiasi momento. Basti pensare ai dannati della terra sacrificati quotidianamente sull'altare del potere e del profitto: coloro che sopravvivono sotto le bombe degli Stati, in mezzo a infinite guerre per il petrolio o per le risorse minerarie, coloro che coabitano con... (continua)