Nota. Video reperito su YouTube ad opera di "StrudelMan". Interessante resa con musica (campionatura?) "ad hoc" e testo completo, ma senza interpolazioni.
"Rod and Reel" implies fishing equipment. This is incorrect. She is selling her flax and spinning equipment: her roc (distaff), reel (skein winder), and spinning wheel. By doing this she has reduced herself to poverty and (in this version) is resorting to prostitution with her red petticoats, thus shaming her parents.
Lynn Carroll 1/5/2024 - 08:51
Some insight into the real history of this song: "Buttermilk" (and "Portland", in at least one version) are almost certainly a corruption (in my opinion) of Portumna in Galway, Ireland, site of the Wild Geese Heritage Museum*. Portumna Castle is surely on a hill, and the Wild Geese were Irish soldiers serving in various European countries in the 16th, 17th and 18th centuries, especially those who went to France in 1691. (*Flight of the Wild Geese, Wikipedia)
da :“ Slave Songs of the United States”
Allen,Williams Francis – NewYork 1867
Ed. L’EPOS 2004 - Palermo
I SUONI DEL MONDO 8
Collana diretta da Luca Cerchiari
Dai Paisos Catalans solidarietà all’Amministrazione Autonoma del Rojava e apprezzamenti per l’esperienza del Confederalismo Democratico. Due esponeti di YPJ e SDF intervengono al Parlamento catalano.
Risaliva a oltre due anni fa la prima richiesta di alcuni gruppi politici catalani al Parlament de Catalunya di riconoscere ufficialmente l’Amministrazione autonoma in Rojava.
Tra i promotori: l’ERC (Esquerra Republicana de Catalunya), la CUP (Candidatura d’Unitat Popular), l’ECP (En Comú Podem) e Junts. Per l’ERC aveva firmato il deputato Ruben Wagensberg.
A tale scopo il 19 luglio 2021 era stata depositata una proposta di risoluzione poi sottoposta al dibattito parlamentare. Si chiedeva inoltre di costruire una rete solidale tra la Catalunya e la Siria del Nord e dell’Est. Non solamente con interventi di cooperazione materiale,... (continua)
Gianni Sartori 19/10/2023 - 10:21
ULTIMA ORA: VERSO UNA LEGGE D’AMNISTIA PER GLI INDIPENDENTISTI CATALANI
Gianni Sartori
Personalmente ero rimasto “al palo” del 30 gennaio, quando il progetto di legge d’amnistia veniva bocciato in Parlamento (171 voti a favore contro 179 contro) proprio per l’inaspettato voto negativo di Junts, partito catalano indipendentista (quello di Carles Puigdemont). Significativa la scritta “NO” scritta sette volte (come i deputati di Junts) sul giornale ABC. Vagamente paradossale pensando che proprio in cambio della promessa di questa legge gli indipendentisti catalani avevano garantito il loro indispensabile sostegno al Primo ministro Pedro Sánchez, uscito malconcio dalle legislative del luglio 2023. Tuttavia non aveva evidentemente convinto i deputati di JxCat in quanto non sembrava garantire sufficientemente tutte le persone coinvolte nel tentativo indipendentista. A cominciare da Puigdemont... (continua)
"La terra ci reclama" recita una poesia basca. E fatalmente, prima o poi tutti dobbiamo risponderle. Ormai la lista di amici, compagni etc "andati oltre" è pressoché infinita. Per restare solo nella penisola iberica, tra quelli da me conosciuti: Eva Forest (autrice di "Operazione Ogro"), Gorka Martinez (Ufficio Esteri di HB), Manex Goyhenetche (sez. Basca della Lega per i diritti e la liberazione dei popoli), Marc Palmés (avvocato catalano del TXIKI), Pepe Rei (giornalista gallego di Egin)... E ora anche Aureli Argemì, un pilastro del Diritto all'autodeterminazione dei popoli, non solo di quello catalano ovviamente. Vorrei ricordarlo con questa antica intervista: che la terra gli sia lieve.
INTERVISTA CON AURELI ARGEMÌ
“CENTRE INTERNACIONAL ABAT ESCARRÈ PARA A LES MINORIE ETNIQUES I LES NACIONS”
(1987)
Anche durante il franchismo la Chiesa seppe difendere la cultura e i diritti del popolo... (continua)
Non sapevo dove inserire questa richiesta... lo faccio qui...
Chi saprebbe dirmi cosa c'è scritto intorno all'Yggdrasill, l'albero cosmico della mitologia norrena?
Grazie.
20/3/2024 - 21:24
Ciao. Non si tratta di un’iscrizione dal significato particolare, bensì dell’intero alfabeto runico antico di 24 segni, detto fuþark (dalla sequenza dei primi sei segni: f, u, Þ (=th), a, r, k). Credo comunque che si tratti di un’immagine moderna creata “ad hoc”. Le autentiche iscrizioni runiche, tra le altre cose, hanno perlopiù fini molto pratici, tipo quella del famoso “marchio di fabbrica” sui perduti corni d’oro di Gallehus:
ᛖᚲᚺᛚᛖᚹᚨᚷᚨᛊᛏᛁᛉ᛬ᚺᛟᛚᛏᛁᛃᚨᛉ᛬ᚺᛟᚱᚾᚨ᛬ᛏᚨᚹᛁᛞᛟ
ek hlewagastiR holtijaR horna tawido
“Io, Lægast di Holt, fabbricai i corni”
La lingua, come sicuramente saprai, è l'antico nordico runico, fase assai vicina al protogermanico. I corni di Gallehus risalgono circa al V secolo d.C.. Saluti!
Ho chiesto sapendo delle vostre competenze linguistiche...
Volevo evitare di esporre una patch, molto bella nel soggetto, ma che poteva avere una scritta non appropriata...
In effetti, l'intero alfabeto runico non è molto appropriato ad accompagnare l'Albero Cosmico, però quanto meno non si tratta di una frase insensata o, peggio, neonazista o similare.
Beh, diciamo che quel che sappiamo effettivamente dell'antico nordico runico è affidato a un corpus di iscrizioni su pietra o altri materiali duri dalla consistenza assai limitata. Al massimo una frase, tipo il "marchio di fabbrica" dei corni ritrovati a Gallehus da una contadina; ma, il più delle volte, si tratta di una sola parola (spesso di difficile interpretazione), di mezze parole e non di rado di singoli segni sparsi dai quali non si interpreta proprio un bel niente.
Sarebbe quindi difficile "scrivere" alcunché in antico nordico runico, né frasi insensate, né messaggi neonazisti o di natura consimilare. L'alfabeto runico è, tra le altre cose, una dimostrazione pratica di meticciato, chiamamolo così. Non rappresenta alcun "mistero" con connotazioni mistiche, esoteriche, o via discorrendo. E' un alfabeto di chiarissima derivazione meridionale, anzi, propriamente etrusca. Non bisogna... (continua)
d’après la traduction italienne L’esilio della Verità de Riccardo Venturi – 2024
d’une ancienne chanson suédoise - Sanningens Landsflykt - Anonyme du XVI o XVII Siècle
Dialogue maïeutique
Il y a bien longtemps, commence ainsi Marco Valdo M.I., le sieur Riccardo Venturi, encore jeune et vert, était dans sa fleur de l’âge et par le monde, s’en allait étudiant les langues du Nord. Espécialement, le suédois tel qu’on le pratiquait et l’orthographiait en ces temps lointains. Et hier à peine, voici qu’un retour de flamme l’amena à proposer d’abord une chanson suédoise que je me propose de te faire connaître futurement et dans la foulée, après quelques recherches d’archéologie chansonnière, cette chanson-ci qui raconte l’exil de la Vérité. À voir les deux personnages en confrontation mortelle : Vérité et Mensonge, on songe immédiatement aux contes et jeux de théâtres moyenâgeux en usage... (continua)
Cher Marco Valdo, Cher Lucien Lâne, je vous remercie beaucoup pour le véritable chef-d'œuvre que vous avez créé avec votre version française. Hier soir, j'ai aussi essayé de faire quelque chose de similaire en italien, mais j'ai vite compris que c'était pitoyable. Vous avez véritablement recréé l’ancienne chanson suédoise en français. Tack så mycket!
Penso che ci sia un madornale errore dopo il titolo perchè non mi risulta che i Malicorne abbiano mai interpretato questa canzone neppure in concerto (purtroppo, perchè penso ne avrebbero fatto l'ennesimo capolavoro!)
Flavio Poltronieri 8/5/2023 - 19:01
In effetti non so nemmeno io come ci si siano infilati i Malicorne; ad ogni modo il video dove si dichiarava tale fantomatica versione non è più disponibile e è stato rimosso dalla pagina. La quale, anticipo, è in corso di radicale ristrutturazione; purtroppo o per fortuna, appartiene all'"infanzia" di questo sito, e qui il tempo si sente tutto.
Anche senza Malicorne ce n'è abbastanza, auguri sinceri a Riccardo, novello Dedalo, per la ristrutturazione, perché tra Renaud, Nann, Arnau e compagnia cantante...
Accetto con piacere i tuoi auguri sinceri, ben conscio della difficoltà dell’opera e dell’impegno che comporta. Ma, del resto, in questo genere di cose mi so districare abbastanza benino fin da quand’ero ragazzotto. Come vedi, addirittura ho messo sulla pagina l’avviso di “Lavori in corso”, e ce ne saranno davvero parecchi da fare. Saluti cari!
Nei "lavori in corso" non dimenticare la rigorosa versione
presente nel cd "Le Poème Harmonique/Vincent Dumestre - Au Marches du Palais (Romances et complaintes de la France d'autrefois)" 2001 (che contiene anche "La Pernette", di nostra malicorniana memoria), nella quale viene sottolineata l'origine gregoriana della complainte ispirata al vespro "Ave Maris Stella".
Tranquillo, era già prevista. In realtà i lavori in corso si stanno svolgendo su un apposito file di testo che per ora non pubblico: è più facile lavorarci invece che direttamente sul sito. Saluti!
Jean-Paul Corbineau, fondatore e membro dei Tri Yann, è morto il 16 dicembre 2022 a Nantes, dove era nato il 26 agosto 1948.
Purtroppo non ne ero venuto a conoscenza immediatamente, e me ne dispiace davvero tanto (anche perché Jean-Paul Corbineau, ed anche questo lo ho appreso ora, era malato di leucemia e la cosa, per motivi miei, mi colpisce ancora di più). Con Jean-Paul Corbineau (e Jean-Louis Jossic) ho anche scambiato qualche parola durante un antico concerto (mi sembra fosse il 2004 o 2005) tenuto assai improbabilmente a Busto Arsizio. Solo qualche parola e nulla più. Un saluto e un abbraccio comunque. E così i "Tre Giovanni di Nantes" sono rimasti in due. Daou Yann an Naoned.
Da ricordare che sono stati proprio i Tri Yann a ritirare fuori dai secoli la Blanche Biche, presentata nella loro "Suite Gallaise" del 1974. E' cantata, credo, proprio da Jean-Paul Corbineau.
Isabeau s'y promène: La versione franco-canadese (québecoise)
Isabeau s'y promène: La version québecoise
Isabeau s'y promène: The Canadian French version
Interpretata da / Performed by: Joseph Saucier, DAHR 1907
Quanto segue intende integrare l’introduzione generale alla canzone (q.v.). La provenienza antica della ballata continua ad essere “fluida”: in generale si può dire che le sue origini vadano ricercate nella Francia nordoccidentale marittima (Cattia Salto parla tout court della Normandia); l’Île-de-France, dove essa si è diffusa, è geograficamente il suo quasi immediato entroterra. Ad ogni modo, le sue versioni sembrano dividersi in due filoni: quello (forse più antico) “piratesco”, dal finale tragico per la ragazza (Marion) che preferisce trafiggersi con la spada piuttosto che perdere la verginità, finendo gettata in mare (il che è un castigo divino, dato che così non avrà nessuna... (continua)
Isabeau se promène le long de son jardin, (continua)
The Maid on the Shore
John Renbourn Group, The Enchanted Garden, 1980
In tutto questo autentico delirio di fanciulle sulla spiaggia, non poteva mancare un’autentica maid on the shore britannica a far da contraltare alle povere Marion e Isabeau. Ed è un contraltare parecchio serio: in molte versioni britanniche del filone, la vicenda è infatti perfettamente rovesciata. Tutto comincia sì con la consueta fanciulla sola sulla spiaggia e con la nave corsara che arriva: il capitano si accorge della fanciulla, la desidera ardentemente e incarica la sua ciurma di portargliela promettendo di condividere con loro tutti i suoi beni (oro, argento, merci preziose). Qui comincia il rovesciamento: la fanciulla viene sì portata a bordo, si accorge di tutto il bendiddìo che c’è e decide, papale papale, di fregare alla grande sia il capitano che i marinai. La “canzone”, che nelle versioni più antiche è... (continua)
There was a young maiden that liv’d by the shore, [1] (continua)
In margine: come si può vedere, in questi giorni ho un po’ rifatto, ampliato, riordinato e riaggiustato questa pagina. Come sempre, nel farlo, ho “piratato” parecchio da Cattia Salto e Flavio Poltronieri: ammetto che come “fanciullo sulla spiaggia” e sirenetto sono un po’ poco credibile, ma spero che, comunque, qualche notizia, qualche considerazione storica e qualche testo in più non siano sgradite, assieme ai tesori saltiani e poltronieriani.
Effettivamente sul sirenetto Venturi ci sarebbe da eccepire ma noi ci si "pirata" volentieri e in fraternità, mica da predoni, d'altronde ci sono pirati buoni, pacifisti ed ecologisti, che difendono cetacei e naufraghi, quelli cattivi a me risulta abbiano per sponsor stati nazionali, mica musica e poesia!
Interpretata da / Performed by: Ensemble Mare Balticum
La canzone alla rovescia (continua)
4/5/2023 - 11:29
Den bakvendte visa: La versione in neonorvegese (Nynorsk)
Den bakvendte visa: Norwegian Nynorsk version
Interpretata da / performed by Lillebjørn Nilsen
La versione norvegese è pure antica: tutte le versioni scandinave sembrano affiorare alle testimonianze scritte durante il XVI secolo e trovano posto nel monumentale TSB-katalogen redatto da Bengt R. Jonsson, Svale Solheim, Eva Danielson, Mortan Nolsøe e W. Edson Richmond (Universitetsforlaget, 1978). La versione danese si trova stampata per la prima volta in Danske skæmteviser di H. Grüner Nielsen (København 1927-1928, p. 262); questa versione in neonorvegese (probabilmente la più completa) proviene invece dal volume Gode gamle viser frem fra glemselen (“Buone vecchie canzoni tirate fuori dal dimenticatoio”) di Per Johan Skjærstad (Gyldendal, 1982). Ma la prima stampa di una versione norvegese (tutte le versioni sono perlopiù nei dialetti... (continua)
Eg beisla min støvel, eg sala mitt sverd (continua)
La canzone degli Zappatori [The Diggers song] | Terre Celtiche Blog