Adana
NARRATION:
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/8/2006 - 13:14
Percorsi:
Il genocidio armeno
Ho trovato questo sito pieno di canzoni armene in armeno sul genocidio con traduzioni, ma non saprei come inserirle. vedete cosa se ne può fare
DonQuijote82 29/4/2011 - 14:22
We Will Survive
Stephan Takvoryan
To commemorate the 96th anniversary of the latest Armenian Genocide at the hands of the Ottoman Turks in 1915, I offer this song, which I penned this song last year, using the Armenian translation of my name (Stephen Watkins became “Stepan Takvoryan”). It has a cadence very similar to Leonard Cohen’s “Democracy,” albeit slightly slower and with a more mournful chord progression in the verses, although the choruses are strong, determined, hopeful, and upward-looking.
by Stepan Takvoryan
(With a kind of marching cadence, half-whispered/half-spoken with a raspy voice)
da http://swatkinslaw.wordpress.com/2011/...
by Stepan Takvoryan
(With a kind of marching cadence, half-whispered/half-spoken with a raspy voice)
da http://swatkinslaw.wordpress.com/2011/...
Verse I.
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/4/2011 - 14:07
Percorsi:
Il genocidio armeno
Open Wounds
R-Mean
A bit of mystery lies in history's eyes
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/4/2011 - 13:59
Percorsi:
Il genocidio armeno
Yes, It's Genocide
[2010]
Armenian Lyrics: Serj Tankian
Testo armeno: Serj Tankian
Album: Imperfect Harmonies
Armenian Lyrics: Serj Tankian
Testo armeno: Serj Tankian
Album: Imperfect Harmonies
Per chi non lo sapesse, Serj Tankian è il frontman dei System Of A Down, nella sua attività da solista. La canzone, il cui titolo è ufficialmente in inglese ma il cui testo è in armeno, fa parte dell'album Imperfect Harmonies del 2010. Usualmente il suo testo viene riportato nella "trascrizione fonetica" presente anche in questa pagina (e che costituiva a tutt'oggi l'unica versione qui presente), ma Lyrics Wikia riporta fortunatamente anche il testo nella grafia armena corretta. Il tema del genocidio armeno è tra i principali dei System Of A Down, come è perfettamente logico che sia; lo stesso Serj Tankian, pur trasferitosi da bambino negli Stati Uniti, è nato a Beirut nella diaspora armena. [RV]
Ձեր ահին մեռնեմ
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 + CCG/AWS Staff 29/4/2011 - 10:28
Percorsi:
Il genocidio armeno
Τα λουστράκια
Ta loustrákia
Στίχοι: Νίκος Γκάτσος
Μουσική: Μάνος Χατζιδάκις
Πρώτη εκτέλεση: Ορχιστρικό
America America - 1963
Testo di Nikos Gatsos
Musica di Manos Hatzidakis
Prima esecuzione: Οrchestra
Soundtrack del film "America America" di Elia Kazan - 1963
I Greci manifestano sentimenti fraterni per gli Armeni, con i quali hanno condiviso le violente persecuzioni dei Turchi, già in atto ben prima (1894-96) del genocidio armeno del 1915-16 e della cacciata dei Greci del 1922. Quando l'armeno Elìa Kazan progettò di girare il film "America America" sulla traccia di un suo omonimo racconto, dove Armeni e Greci, negli anni Novanta del XIX sec., condividono le medesime peripezie e il sogno di raggiungere ad ogni costo l'America, per le musiche pensò al greco Manos Hatzidakis, che aveva già raggiunto una notevole notorietà negli U.S.A. grazie alla canzone "I ragazzi del Pireo" del film "Mai di... (continua)
Στίχοι: Νίκος Γκάτσος
Μουσική: Μάνος Χατζιδάκις
Πρώτη εκτέλεση: Ορχιστρικό
America America - 1963
Testo di Nikos Gatsos
Musica di Manos Hatzidakis
Prima esecuzione: Οrchestra
Soundtrack del film "America America" di Elia Kazan - 1963
I Greci manifestano sentimenti fraterni per gli Armeni, con i quali hanno condiviso le violente persecuzioni dei Turchi, già in atto ben prima (1894-96) del genocidio armeno del 1915-16 e della cacciata dei Greci del 1922. Quando l'armeno Elìa Kazan progettò di girare il film "America America" sulla traccia di un suo omonimo racconto, dove Armeni e Greci, negli anni Novanta del XIX sec., condividono le medesime peripezie e il sogno di raggiungere ad ogni costo l'America, per le musiche pensò al greco Manos Hatzidakis, che aveva già raggiunto una notevole notorietà negli U.S.A. grazie alla canzone "I ragazzi del Pireo" del film "Mai di... (continua)
Δουλειά και χαμαλίκι
(continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 7/12/2010 - 17:16
O Gian Piero, non è che ti eri dimenticato qualcosa, tipo -che so io- il testo greco...? :-)
Però va anche detto che la pagina stixoi relativa alla canzone dà attualmente un bel 404 Not Found: caso che, ohimé, accade spesso su quel galattico sito. Le pagine di kithara.vu invece, semplicemente, non si aprono di default da Google: un autentico mistero eleusino! Comunque il testo l'ho trovato su Song of the Day, che poi sarebbe Τραγούδι της ημέρας. Certo che i greci son proprio fissati con l'inglese; e visto il trattamentino loro riservato dalla Gran Bretagna, che prima li spoglia di non so quanti tesori artistici per portarli al British Museum e poi organizza loro un bel supportino alle forze della reazione durante la guerra civile...
Un paio di parole, forse, andrebbero spese anche su Elia Kazan (o meglio, Ηλίας Καζαντζόγλου, nato a Cesarea di Cappadocia in una famiglia greca ma portatore... (continua)
Però va anche detto che la pagina stixoi relativa alla canzone dà attualmente un bel 404 Not Found: caso che, ohimé, accade spesso su quel galattico sito. Le pagine di kithara.vu invece, semplicemente, non si aprono di default da Google: un autentico mistero eleusino! Comunque il testo l'ho trovato su Song of the Day, che poi sarebbe Τραγούδι της ημέρας. Certo che i greci son proprio fissati con l'inglese; e visto il trattamentino loro riservato dalla Gran Bretagna, che prima li spoglia di non so quanti tesori artistici per portarli al British Museum e poi organizza loro un bel supportino alle forze della reazione durante la guerra civile...
Un paio di parole, forse, andrebbero spese anche su Elia Kazan (o meglio, Ηλίας Καζαντζόγλου, nato a Cesarea di Cappadocia in una famiglia greca ma portatore... (continua)
Riccardo Venturi 8/12/2010 - 06:51
Lo sai, Riccardo, che è un bel mistero? Dico dei meandri del sito. Andavo un po' di fretta, ma volevo mandare comunque il mio piccolo contributo: ho fatto e spedito. All'apparire della pagina in attesa di approvazione, mi sono accorto che dal testo di commento era sparito il mio rinvio generico agli spezzoni del film, che avevo trovato in you tube. Siccome avevo usato, per inquadrarlo, le virgolette basse semplici, mi è venuto in mente che fossero loro la causa, perché me le facevi usare tu per predisporre i miei invii via email già adattati alla pagina web. Praticamente non sono segni grafici, ma comandi. Ho provveduto a correggere e subito spedito: ma, veloce come un lampo, la canzone era già stata inserita. Solo a quel punto mi sono accorto che ne avevo combinata una ancora più grossa: avevo copiato e incollato la traduzione al posto del testo... Allora ho ricominciato da capo. Giunto... (continua)
Gian Piero Testa 8/12/2010 - 11:59
Dal webmaster... un impegno preciso a rifare la pagina per aggiornare le biografie ;)
Mi scuso anche per tutti gli altri problemi ma per una serie di motivi gestire i caratteri in greco (ma anche in cirillico e in arabo) è sempre un gran casino. E tutto perché i computer li hanno inventati negli Stati Uniti dove hanno un alfabeto senza neanche gli accenti!
Mi scuso anche per tutti gli altri problemi ma per una serie di motivi gestire i caratteri in greco (ma anche in cirillico e in arabo) è sempre un gran casino. E tutto perché i computer li hanno inventati negli Stati Uniti dove hanno un alfabeto senza neanche gli accenti!
Lorenzo 8/12/2010 - 12:21
Io so di aver corretto "l'arrosto" come richiesto.... ma non so se c'era o non c'era il testo in greco
Chiedo venia :)
Chiedo venia :)
adriana 8/12/2010 - 13:06
In linea di massima non amo nemmeno io le "damnationes memoriae", però ci sono delle eccezioni. Prendere e consegnare alla morte civile (e alla galera) delle persone che ti consideravano un compagno, è un atto schifoso che non può essere dimenticato. Anche perché di uno come Kazan si ha più "indulgenza" perché ha fatto dei bei film; fosse stato un muratore o un impiegato non si avrebbero avuti poi tanti scrupoli. Credo che nemmeno io mi sarei alzato ad applaudirlo per l'Oscar alla carriera; lui la sua carriera l'ha potuta avere, a differenza di coloro cui l'ha troncata. E vorrei vedere se qualcuno, Gian Piero, l'avesse fatto a te. La memoria non va "damnata" a priori, ma analizzata. Ed avere un giudizio su chi è morto vuole semplicemente dire che da vivo ha agito in un certo modo. Saluti!
Riccardo Venturi 8/12/2010 - 15:52
Scusami se ti leggo solo adesso. Quello che scrivi mi trova perfettamente d'accordo. Quello che a me non va (e lo dico in primo luogo a me stesso) è che si finga che qualcuno, o un fatto, non sia esistito. Il mio errore è stato non di avere riproposto un'opera di uno che poi si fece bastardo, ma di non avere fatto cenno, contemporaneamente, che Kazan è la stessa persona che si rese di lì a poco responsabile di quelle infamie. Omissione del tutto involontaria, imputabile a una mia ignoranza, ma non per questo meno grave. E ti ringrazio di quello che hai aggiunto tu, che rimette le cose a posto, e che mi dà sollievo, perché non mi sarebbe piaciuto accorgermi,chissà quando, di avere combinato, insieme con gli altri due, anche questo "arrosto", che è un bel po' più indigesto degli altri...
Gian Piero Testa 8/12/2010 - 18:07
No, mi sta girando un tarlo per la testa e mi rendo conto di avere scritto presupponendo una cronologia fasulla. Infatti ho dato per scontato che Kazan ha fatto la carogna dopo il film America America. Ma non può essere: quando ha fatto il film (1963), le sue infamie le aveva già abbondantissimamente commesse, visto che risalgono al maccartismo e quindi all'inizio degli anni Cinquanta. C'è da rimanerci male: ma se le cose sono queste, sono queste. No, no: nemmeno io mi sarei alzato in piedi, al conferimento dell'Oscar alla carriera.
Gian Piero Testa 8/12/2010 - 18:57
Nella pagina per inviare le biografie si può ora cercare facilmente l'artista con l'autocompletamento, come al momento dell'inserimento. Spero che questo semplifichi le cose!
Lorenzo 8/12/2010 - 23:06
C'è anche da dire che questa canzone non è di Elia Kazan, ma di Nikos Gatsos e di Manos Hatzidakis, sui quali certamente non si può dire alcunché. Ed è, e rimane, una bella canzone.
Riccardo Venturi 8/12/2010 - 23:42
Holy Mountains
Album: Hipnotize (2005)
A song against the Armenian genocide.
A song against the Armenian genocide.
t’s important for people to be aware of the atrocities inflicted on the Armenian people by the Ottoman Empire during World War I, and that those actions continue to be covered up by the Turkish government, the U.S. State Department, the U.S. Administration, and Turkey’s allies in the defense and oil industries. The Armenian genocide happened, it was very real to the 1.5 million Armenians who were murdered or deported from their homeland. Had the Armenian genocide been deemed a crime against humanity in the books after World War I, Hitler might not have thought he could get away with the Jewish holocaust.
—Serj Tankian, MTV
—Serj Tankian, MTV
Ahhhh Ahhhh Ahhhh Ahhhh !
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 17/6/2008 - 18:53
Percorsi:
Il genocidio armeno
Armenians
A song based on the poem Armentsi, wrote by Peyo Yavorov, which expresses the heart-felt surrow for Armenian suffering.
ARMENIANS
Wretched exiles, rare survivors
Of a brave and martyr race
Children of a captive mother
Heroes with no resting place.
Far from home in squalid hovels
Sick and pale from lack of sleep.
See them drink to drown their sorrows
Hear them sing and, singing, weep!
Drink...
For drunkeness erases
Former troubles, present woes
Bitter memories effaces
Gives a broken heart repose.
Heads grow heavier,a mother's
Look of anguish disappears
And a son's appeal is smothered
For the mind no longer hears.
By a wolf-pack harried, frightened
See them scatter everywhere
As the ruthless, bloody tyrant
Waves his sabre in the air!
They have left their country bleeding
And paternal homes ablaze.
Only taverns offer welcome
To these wretched emigres.
Here they sing...
Wild... (continua)
ARMENIANS
Wretched exiles, rare survivors
Of a brave and martyr race
Children of a captive mother
Heroes with no resting place.
Far from home in squalid hovels
Sick and pale from lack of sleep.
See them drink to drown their sorrows
Hear them sing and, singing, weep!
Drink...
For drunkeness erases
Former troubles, present woes
Bitter memories effaces
Gives a broken heart repose.
Heads grow heavier,a mother's
Look of anguish disappears
And a son's appeal is smothered
For the mind no longer hears.
By a wolf-pack harried, frightened
See them scatter everywhere
As the ruthless, bloody tyrant
Waves his sabre in the air!
They have left their country bleeding
And paternal homes ablaze.
Only taverns offer welcome
To these wretched emigres.
Here they sing...
Wild... (continua)
Forlorn exiles, uncommon fighters
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 17/6/2008 - 16:40
Percorsi:
Il genocidio armeno
Hi Everybody,
You can free listen and download NEVERHALL`s album called "1915" at the following website: www.reverbnation.com/neverhall.
News and new songs from the second album called "1939" you can listen for free at www.myspace.com/neverhall
Videos you can watch at www.youtube.com/neverhall
MANY THANKS and ENJOY!
Armenians PART I PRELUDE
Armenians PART II
Armenians PART III EPILOGUE
Sirun Jan - song in Armenian language
You can free listen and download NEVERHALL`s album called "1915" at the following website: www.reverbnation.com/neverhall.
News and new songs from the second album called "1939" you can listen for free at www.myspace.com/neverhall
Videos you can watch at www.youtube.com/neverhall
MANY THANKS and ENJOY!
Armenians PART I PRELUDE
Armenians PART II
Armenians PART III EPILOGUE
Sirun Jan - song in Armenian language
NickAngel /NEVERHALLBAND/ 24/6/2010 - 17:02
Ciao a tutti,
È possibile ascoltare e scaricare gratuitamente NEVERHALL `s album chiamato "1915" sul seguente sito web: www.reverbnation.com.
Novità e nuove canzoni dal secondo album chiamato "1939" si possono ascoltare gratuitamente su www.myspace.com
Video è possibile vedere all'indirizzo www.youtube.com
Molte grazie e BUON DIVERTIMENTO!
È possibile ascoltare e scaricare gratuitamente NEVERHALL `s album chiamato "1915" sul seguente sito web: www.reverbnation.com.
Novità e nuove canzoni dal secondo album chiamato "1939" si possono ascoltare gratuitamente su www.myspace.com
Video è possibile vedere all'indirizzo www.youtube.com
Molte grazie e BUON DIVERTIMENTO!
NickAngel /NEVERHALL BAND/ 24/6/2010 - 17:04
Salut à tous,
Vous pouvez écouter et télécharger gratuitement l'album NEVERHALL s `appelle "1915" à l'adresse suivante: www.reverbnation.com.
Nouvelles et nouvelles chansons dès le second album appelé "1939" vous pouvez écouter gratuitement sur www.myspace.com
Vous pouvez regarder des vidéos sur www.youtube.com
MERCI BEAUCOUP et Bonne Chance!
Vous pouvez écouter et télécharger gratuitement l'album NEVERHALL s `appelle "1915" à l'adresse suivante: www.reverbnation.com.
Nouvelles et nouvelles chansons dès le second album appelé "1939" vous pouvez écouter gratuitement sur www.myspace.com
Vous pouvez regarder des vidéos sur www.youtube.com
MERCI BEAUCOUP et Bonne Chance!
NickAngel /NEVERHALL BAND/ 24/6/2010 - 17:06
Armenian Persecution
[1996]
Lyrics by Dwid Hellion
Testo di Dwid Hellion
Lyrics by Dwid Hellion
Testo di Dwid Hellion
Sperando che anche questo sito non abbia prima o poi a ricevere le consuete vibrate proteste del governo turco, dato che in Turchia la questione è tuttora pressoché tabù, o quantomeno ridotta ai minimi termini, inseriamo nelle CCG/AWS la prima canzone che siamo riusciti a reperire sul massacro, o meglio sul genocidio, degli armeni perpetrato a partire dal 1915 nella Turchia prima del morente Impero Ottomano, e poi dei "Giovani Turchi". Per una storia più dettagliata di tale avvenimento si rimanda a questo sito in italiano, davvero ben fatto nella sua sinteticità. Sul genocidio armeno ricercheremo ovviamente altre canzoni, soprattutto per l'appena istituito (e doveroso) percorso concernente tale terribile e vergognoso e dimenticato episodio. A tale riguardo si rimanda anche al completissimo lemma di en.wikipedia sul genocidio armeno, che contiene preziose indicazioni al riguardo. [RV]
All I can think about is revenge
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/8/2006 - 11:34
Percorsi:
Il genocidio armeno
22 agosto 2006
LA PERSECUZIONE DEGLI ARMENI
(continua)
(continua)
22 août 2006
LA PERSECUTION DES ARMENIENS
(continua)
(continua)
Perche' un percorso sul genocidio armeno ???
Anomalo direi...
(DuoSiciliano)
Anomalo direi...
(DuoSiciliano)
Anomala mi sembra piuttosto questa domanda...[RV]
Beh...gli armeni sono stati uccisi da un neogoverno "laico"
per la loro fede religiosa. Perche' non uno sui 50.000 massacrati in Vandea ?
(DuoSiciliano)
Il genocidio armeno è iniziato nel 1915, quando ancora era in piedi l'Impero Ottomano e i "Giovani Turchi" di Kemal Atatürk ancora non avevano preso il potere (lo avrebbero preso nel 1922/23). Le motivazioni del genocidio armeno, ad ogni modo, sono soltanto superficialmente riportabili a motivi "religiosi", ma capisco che questo fa comodo a chi non vuol perdere un'occasione per dare una lucidatina allo "scontro di civiltà".
Questo per quanto riguarda il genocidio armeno. Purtroppo il riferimento alla Vandea mi ricorda un po' troppo da vicino certe argomentazioni di una persona che qui dentro, e da un po' di tempo, non è più minimamente gradita. La stessa persona che si permetteva di scrivere cose del genere su Indymedia, facendo nomi... (continua)
per la loro fede religiosa. Perche' non uno sui 50.000 massacrati in Vandea ?
(DuoSiciliano)
Il genocidio armeno è iniziato nel 1915, quando ancora era in piedi l'Impero Ottomano e i "Giovani Turchi" di Kemal Atatürk ancora non avevano preso il potere (lo avrebbero preso nel 1922/23). Le motivazioni del genocidio armeno, ad ogni modo, sono soltanto superficialmente riportabili a motivi "religiosi", ma capisco che questo fa comodo a chi non vuol perdere un'occasione per dare una lucidatina allo "scontro di civiltà".
Questo per quanto riguarda il genocidio armeno. Purtroppo il riferimento alla Vandea mi ricorda un po' troppo da vicino certe argomentazioni di una persona che qui dentro, e da un po' di tempo, non è più minimamente gradita. La stessa persona che si permetteva di scrivere cose del genere su Indymedia, facendo nomi... (continua)
Riccardo Venturi 16/1/2008 - 20:51
A parte il fatto che non ho il piacere di conoscere la persona sopra riportata e non voglio nessuno scontro di civilta', condivido a pieno il tuo commento della canzone. Ricordo anche che una delle rare testimonianze giuntaci su quel massacro fu' il precomunista Babeuff che si schiero' in difesa degli insorti contro la convenzione con l'opera "La Vandea e il sistema di spopolamento". Saluti allo staff
(DuoSiciliano)
La notizia che non hai nulla a che fare con quella persona mi rende sinceramente felice, e ti chiedo altrettanto sinceramente scusa per aver nutrito qualche sospetto. Il problema è che, a volte, questo sito si è trasformato in una specie di "palestra" per follie varie, e quindi abbiamo ed ho la propensione ad un un minimo di accortezza. Tutto qui e "incidente" chiuso. Per quanto riguarda la Vandea, devo dire: non esiste nessuna strage più "accettabile" delle altre, nessun genocidio... (continua)
(DuoSiciliano)
La notizia che non hai nulla a che fare con quella persona mi rende sinceramente felice, e ti chiedo altrettanto sinceramente scusa per aver nutrito qualche sospetto. Il problema è che, a volte, questo sito si è trasformato in una specie di "palestra" per follie varie, e quindi abbiamo ed ho la propensione ad un un minimo di accortezza. Tutto qui e "incidente" chiuso. Per quanto riguarda la Vandea, devo dire: non esiste nessuna strage più "accettabile" delle altre, nessun genocidio... (continua)
ciao sono beatrice a me piace molto questa canzone xk trasmette tanto e soprattutto ti fa riflettere. beh io vi invito anche solo a leggere le parole xk sono molto forti, ma è quello che realmente è successo in Armenia, che non ha mai ottenuto l'indipendenza xk i turchi ritenevano l'Armenia una città sviluppata sotto il profilo economico. E vi invito a vedere la "MASSERIA DELLE ALLODOLE" xk è un film molto forte, ma ti fa riflettere molto a cosa è successo in Armenia, xk io non ho mai sentito parlare del genocidio armeno, ma da una parte grazie al film ho capito realmente cos'è. bea
bea 1/6/2010 - 17:44
L'affiche rouge
[1954]
Poème de Louis Aragon
Poesia di Louis Aragon
Musique et interprétation de Léo Ferré
Musica e interpretazione di Léo Ferré
La poesia di Aragon s'intitola "Strophes pour se souvenir", nella raccolta "Le Roman inachevé", 1956.
L'HISTOIRE DE MISSAK MANOUCHIAN ET DE L'AFFICHE ROUGE
Missak Manouchian (en arménien: Միսաք Մանուշյան) a 19 ans lorsqu'il arrive en France en 1925. Il est né le 1er septembre 1906 dans une famille de paysans arméniens du petit village d'Adyaman, en Turquie. Il a huit ans lorsque son père est tué par des militaires turcs au cours d'un massacre . Sa mère mourra de maladie, aggravée par la famine qui frappait la population arménienne. Les atrocités du génocide marquent Missak Manouchian pour la vie. De nature renfermée, il deviendra encore plus taciturne ce qui le conduira, vers l'âge de douze ou treize ans, à exprimer ses états d'âme en vers :
"Un charmant... (continua)
Poème de Louis Aragon
Poesia di Louis Aragon
Musique et interprétation de Léo Ferré
Musica e interpretazione di Léo Ferré
La poesia di Aragon s'intitola "Strophes pour se souvenir", nella raccolta "Le Roman inachevé", 1956.
L'HISTOIRE DE MISSAK MANOUCHIAN ET DE L'AFFICHE ROUGE
Missak Manouchian (en arménien: Միսաք Մանուշյան) a 19 ans lorsqu'il arrive en France en 1925. Il est né le 1er septembre 1906 dans une famille de paysans arméniens du petit village d'Adyaman, en Turquie. Il a huit ans lorsque son père est tué par des militaires turcs au cours d'un massacre . Sa mère mourra de maladie, aggravée par la famine qui frappait la population arménienne. Les atrocités du génocide marquent Missak Manouchian pour la vie. De nature renfermée, il deviendra encore plus taciturne ce qui le conduira, vers l'âge de douze ou treize ans, à exprimer ses états d'âme en vers :
"Un charmant... (continua)
Vous n'avez réclamé ni gloire ni les larmes
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/6/2005 - 00:27
Percorsi:
Il genocidio armeno
17 giugno 2005
IL MANIFESTO ROSSO
(continua)
(continua)
L'APPEL AUX IMMIGRÉS
"Immigrés !
Les grands jours sont arrivés. L'ennemi battu à l'Est et à l'Ouest par les vaillantes armées de nos Alliés recule en désordre sur tous les fronts. La libération du territoire français se poursuit à pas de géant. Dans quelques jours Paris, le cœur de la France et la capitale de la liberté, sera délivré définitivement du joug hitlérien. Paris libre, c'est le symbole de la délivrance de tous les peuples opprimés, c'est la victoire de la liberté, de la fraternité et de l'égalité sur la barbarie fasciste.
Immigrés,
Pendant de longues années, vous avez combattu côte à côte avec l'héroïque peuple de France contre l'occupant ; vous avez mené une lutte incessante sous toutes ses formes pour hâter l'heure de la libération commune. Vous avez prouvé par vos sacrifices et par vos faits d'armes, par vos souffrances et par votre dévouement que votre sort est indissolublement... (continua)
"Immigrés !
Les grands jours sont arrivés. L'ennemi battu à l'Est et à l'Ouest par les vaillantes armées de nos Alliés recule en désordre sur tous les fronts. La libération du territoire français se poursuit à pas de géant. Dans quelques jours Paris, le cœur de la France et la capitale de la liberté, sera délivré définitivement du joug hitlérien. Paris libre, c'est le symbole de la délivrance de tous les peuples opprimés, c'est la victoire de la liberté, de la fraternité et de l'égalité sur la barbarie fasciste.
Immigrés,
Pendant de longues années, vous avez combattu côte à côte avec l'héroïque peuple de France contre l'occupant ; vous avez mené une lutte incessante sous toutes ses formes pour hâter l'heure de la libération commune. Vous avez prouvé par vos sacrifices et par vos faits d'armes, par vos souffrances et par votre dévouement que votre sort est indissolublement... (continua)
Riccardo Venturi 17/6/2005 - 19:55
LA DERNIERE LETTRE DE MISSAK MANOUCHIAN A SA FEMME
Ma Chère Mélinée, ma petite orpheline bien-aimée,
Dans quelques heures, je ne serai plus de ce monde. Nous allons être fusillés cet après-midi à 15 heures. Cela m'arrive comme un accident dans ma vie, je n'y crois pas mais pourtant je sais que je ne te verrai plus jamais.
Que puis-je t'écrire ? Tout est confus en moi et bien clair en même temps.
Je m'étais engagé dans l'Armée de Libération en soldat volontaire et je meurs à deux doigts de la Victoire et du but. Bonheur à ceux qui vont nous survivre et goûter la douceur de la Liberté et de la Paix de demain. Je suis sûr que le peuple français et tous les combattants de la Liberté sauront honorer notre mémoire dignement. Au moment de mourir, je proclame que je n'ai aucune haine contre le peuple allemand et contre qui que ce soit, chacun aura ce qu'il méritera comme châtiment et comme récompense.... (continua)
Ma Chère Mélinée, ma petite orpheline bien-aimée,
Dans quelques heures, je ne serai plus de ce monde. Nous allons être fusillés cet après-midi à 15 heures. Cela m'arrive comme un accident dans ma vie, je n'y crois pas mais pourtant je sais que je ne te verrai plus jamais.
Que puis-je t'écrire ? Tout est confus en moi et bien clair en même temps.
Je m'étais engagé dans l'Armée de Libération en soldat volontaire et je meurs à deux doigts de la Victoire et du but. Bonheur à ceux qui vont nous survivre et goûter la douceur de la Liberté et de la Paix de demain. Je suis sûr que le peuple français et tous les combattants de la Liberté sauront honorer notre mémoire dignement. Au moment de mourir, je proclame que je n'ai aucune haine contre le peuple allemand et contre qui que ce soit, chacun aura ce qu'il méritera comme châtiment et comme récompense.... (continua)
Riccardo Venturi 17/6/2005 - 19:56
”L'Armée du crime” è il titolo del film che il regista francese di origine armena Robert Guédiguian ha dedicato nel 2009 a Missak Manouchian e ai compagni de “L'affiche rouge”.
The Lone Ranger 18/5/2010 - 14:57
Erevan
[1991]
Album "Solo"
Album "Solo"
Passé la frontière où la mémoire n'entend plus les voix
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 9/3/2009 - 22:11
Percorsi:
Il genocidio armeno
Pour toi Arménie
Աշխարհահռչակ երգիչ, երգահան, կինոդերասան և հասարակական գործիչ Շառլ Ազնավուրը (Շահնուր Վաղինակ Ազնավուրյան) ծնվել է 1924 թ. մայիսի 22-ին, Փարիզում, հայ գաղթականներ Միքայել և Քնար Ազնավուրյանների ընտանիքում: Մանուկ հասակում տարվել է թատրոնով, իսկ 1940-ական թթ. Պիեռ Ռոշի հետ հանդես է եկել կաբարեում: Առաջին երգը` "Ես հարբած եմ" /1944/, Ժորժ Ուլմյերի կատարմամբ, արժանացել է "Տարվա ձայնապնակ" մրցանակին, սակայն Ազնավուր-կատարողին հանդիսատեսը երկար ժամանակ չի ընդունել: Համաշխարհային հռչակ է ստացել 1956-ին, Փարիզի "Օլիմպիա" դահլիճում հաջող ելույթից հետո: "Ֆրանսիան ազնավուրացված է",- գրել է ֆրանսիական մամուլը: Շուրջ ութ հարյուր երգի հեղինակ է /մի մասը` երգահան Ժորժ Կառվարենցի հեղինակցությամբ/, այդ թվում` բազմաթիվ միջազգային հիթերի` "Մաման", "Բոհեմը", "Դեռ երեկ", "Երիտասարդություն", "Պետք է գիտնալ", "Նա", "Երկու կիթառ", "Ինչպես ասում են", "Հավերժական սեր", "Ավե Մարիա" և այլն: Դրանց կատարողներից են` Էդիտ... (continua)
Tes printemps fleuriront encore
(continua)
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inviata da adriana 19/3/2007 - 07:27
Percorsi:
Il genocidio armeno
Ils sont tombés
Աշխարհահռչակ երգիչ, երգահան, կինոդերասան և հասարակական գործիչ Շառլ Ազնավուրը (Շահնուր Վաղինակ Ազնավուրյան) ծնվել է 1924 թ. մայիսի 22-ին, Փարիզում, հայ գաղթականներ Միքայել և Քնար Ազնավուրյանների ընտանիքում: Մանուկ հասակում տարվել է թատրոնով, իսկ 1940-ական թթ. Պիեռ Ռոշի հետ հանդես է եկել կաբարեում: Առաջին երգը` "Ես հարբած եմ" /1944/, Ժորժ Ուլմյերի կատարմամբ, արժանացել է "Տարվա ձայնապնակ" մրցանակին, սակայն Ազնավուր-կատարողին հանդիսատեսը երկար ժամանակ չի ընդունել: Համաշխարհային հռչակ է ստացել 1956-ին, Փարիզի "Օլիմպիա" դահլիճում հաջող ելույթից հետո: "Ֆրանսիան ազնավուրացված է",- գրել է ֆրանսիական մամուլը: Շուրջ ութ հարյուր երգի հեղինակ է /մի մասը` երգահան Ժորժ Կառվարենցի հեղինակցությամբ/, այդ թվում` բազմաթիվ միջազգային հիթերի` "Մաման", "Բոհեմը", "Դեռ երեկ", "Երիտասարդություն", "Պետք է գիտնալ", "Նա", "Երկու կիթառ", "Ինչպես ասում են", "Հավերժական սեր", "Ավե Մարիա" և այլն: Դրանց կատարողներից են` Էդիտ... (continua)
Ils sont tombés, sans trop savoir pourquoi
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inviata da adriana 19/3/2007 - 07:26
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Il genocidio armeno
SONO CADUTI
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inviata da Daniel Bellucci (Nice) 34 anni da 2 giorni. s'invecchia. 10/6/2007 - 21:27
Դլե յաման
Dle yaman
Armenian folksong preserved by Komitas Vardapet.
Canzone popolare armena raccolta da Komitas Vardapet.
Non si sa esattamente che cosa significhi Dle yaman; sicuramente non è armeno. In arabo, Yaman è il nome dello Yemen: una melodia (e una storia) di derivazione araba? Yaman è anche il nome di una città dell'Iran; ma l'ambientazione, persino con il monte Ararat, è armena. Si tratta, probabilmente, della canzone popolare più nota nell'intera lingua armena.
E' una delle centinaia di canzoni popolari raccolte da Komitas Vardapet (o Vardabet), ovvero "Padre Komitas" dato che vardapet è un titolo religioso della chiesa armena, di cui egli era sacerdote. Padre Komitas, musicista di valore, la rielaborò affinché potesse essere eseguita e conosciuta da tutti gli armeni. Nella tragica storia d'amore della canzone fu immediatamente vista una precisa metafora della storia armena, tanto... (continua)
Armenian folksong preserved by Komitas Vardapet.
Canzone popolare armena raccolta da Komitas Vardapet.
Non si sa esattamente che cosa significhi Dle yaman; sicuramente non è armeno. In arabo, Yaman è il nome dello Yemen: una melodia (e una storia) di derivazione araba? Yaman è anche il nome di una città dell'Iran; ma l'ambientazione, persino con il monte Ararat, è armena. Si tratta, probabilmente, della canzone popolare più nota nell'intera lingua armena.
E' una delle centinaia di canzoni popolari raccolte da Komitas Vardapet (o Vardabet), ovvero "Padre Komitas" dato che vardapet è un titolo religioso della chiesa armena, di cui egli era sacerdote. Padre Komitas, musicista di valore, la rielaborò affinché potesse essere eseguita e conosciuta da tutti gli armeni. Nella tragica storia d'amore della canzone fu immediatamente vista una precisa metafora della storia armena, tanto... (continua)
Դլե յաման
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inviata da Marcia 17/6/2008 - 16:41
P.L.U.C.K. [Politically Lying, Unholy, Cowardly Killers]
[1998]
From the Album "System Of A Down"
Dall'album "System Of A Down"
A song written on the Armenian genocide of 1915. See en.wikipedia for further information (also on this song)
Una canzone sul genocidio armeno del 1915. Si veda en.wikipedia per maggiori notizie (anche su questa canzone.
From the Album "System Of A Down"
Dall'album "System Of A Down"
A song written on the Armenian genocide of 1915. See en.wikipedia for further information (also on this song)
Una canzone sul genocidio armeno del 1915. Si veda en.wikipedia per maggiori notizie (anche su questa canzone.
Elimination
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inviata da Riccardo Venturi 22/8/2006 - 12:54
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Lyrics by Daniel Decker
Music by Ara Gevorgian (or Gevorkyan)
Testo di Daniel Decker
Musica di Ara Gevorgian (o Gevorkyan)
From a message personally sent by Daniel Decker to the forum of armeniangenocide.com (from which also lyrics are reproduced).
Daniel Decker here.
I was doing a search online and discovered this forum. As the author of the lyrics and singer of Adana, I really appreciate your kind words about the song. Though I am not Armenian by birth, the words have a special meaning for me.
As a Christian, the fact of the genocide affects me deeply. During my many visits to Armenia, I have come to love the Armenian people and their rich heritage, as well as their vibrant culture. One of the most significant moments of my life occured on April 23, 2005, when I sang "Adana" in Yerevan for the very first time to commemorate the 90th anniversary... (continua)