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Percorso La Comune di Parigi, 1871

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La Muse Rouge

La Muse Rouge
[1901]
Testo / Paroles / Lyrics / Sanat: Constant Marie (Le Père Lapurge)
Musica / Musique / Music / Sävel: ?

La poesia / canzone di Constant Marie è del 1901. E’ non solo dedicata, ma scritta per Louise Michel, che all’epoca era ancora viva (morì il 9 gennaio 1905 a Marsiglia) e che era stata compagna comunarda dell’autore sulle barricate del 1871. Come già accennato nella pagina su Le Père Lapurge, proprio da questo componimento prese nome il Groupe des poètes et chansonniers révolutionnaires che Constant Marie aveva fondato nel medesimo anno 1901.

La Muse Rouge, sogno di Anarchia e mondo nuovo che si rifà talmente tanto alle atmosfere, agli ideali e alle lotte della Comune da essere a buon diritto inserito nel relativo percorso, fu pubblicata (firmata “Le Père La Purge”) su Le Libertaire n° 79 del 24 agosto 1901. Ne esiste fortunatamente un’immagine, dalla quale ho ricopiato l’intero... (continua)
Rêvant, j’ai vu, dans une aurore,
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 5/7/2023 - 10:41
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À ceux qui veulent rester esclaves

À ceux qui veulent rester esclaves
[1871]
Da "La Commune", volume di memorie di Louise Michel, pubblicato nel 1898.

Pauline Floury e Séverin Valière, da "Les femmes de la Commune de Paris", 2020
Puisque le peuple veut que l’aigle impériale
(continua)
22/1/2023 - 14:47
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La ballata di Louise Michel

La ballata di Louise Michel
2022
Nuovo Cantacronache n°7
Testi/ lyrics: Beppe Chierici
Musica / Music / Musique / Sävel: Giuseppe Mereu (Doc Pippus)


Beppe Chierici ci ha abituati con le sue canzoni ribelli, colme di intelligenza, di ironia e di occhi sul presente, a riflettere su chi siamo, come siamo cambiati e verso quale direzione l’umanità stia navigando. Non è un viaggio pacifico, quello che raccontano queste canzoni. L’autore ci restituisce la realtà di un mondo devastato da ignoranza e odio verso l’altro. Un mondo svuotato di valori, governato da spietato consumismo, guerre di conquista, sopraffazione in tutte le sue forme: fisica, culturale, ideologica. Un mondo privo di fratellanza e dignità. Diventato tossico, senza solidarietà, né amore. Un mondo in cui il mare è una tomba. Ha affogato sogni, persone, culture, desideri. Quel mare un giorno si è vendicato dell’orrore di cui è stato testimone. Con un’onda... (continua)
Ascoltate, brava gente,
(continua)
inviata da Dq82 8/3/2022 - 17:06
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Die Frauen der Kommune

Die Frauen der Kommune
[1977]
Parole di Heinz Rudolf Unger (1938-2018)
Musica di Wilhelm "Willi" Resetarits e Georg "Schurli" Herrnstadt (entrambi viventi, classe 1948)
Nell'opera/oratorio "Proletenpassion", un progetto storico politico musicale molto ambizioso, con cui il collettivo Schmetterlinge intendeva raccontare la "Storia dei governati" nell'Europa dal XVI° al XX° secolo, in antitesi alla storiografia ufficiale, la "Storia dei governanti".
Nel 2015 il progetto degli Schmetterlinge è stato ripreso da Christine Eder ed altri artisti austriaci che, sotto il nome collettivo di Prolos, lo hanno riproposto con il titolo di "Proletenpassion 2015 ff".

La prima parte del secondo disco di "Proletenpassion" è dedicata alla breve ma intensa vita della Comune di Parigi (18 marzo - 28 maggio 1871)
Heut' kühlen alle Küchen aus
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/5/2020 - 18:23
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Dekrete der Kommune

Dekrete der Kommune
[1977]
Parole di Heinz Rudolf Unger (1938-2018)
Musica di Wilhelm "Willi" Resetarits e Georg "Schurli" Herrnstadt (entrambi viventi, classe 1948)
Nell'opera/oratorio "Proletenpassion", un progetto storico politico musicale molto ambizioso, con cui il collettivo Schmetterlinge intendeva raccontare la "Storia dei governati" nell'Europa dal XVI° al XX° secolo, in antitesi alla storiografia ufficiale, la "Storia dei governanti".
Nel 2015 il progetto degli Schmetterlinge è stato ripreso da Christine Eder ed altri artisti austriaci che, sotto il nome collettivo di Prolos, lo hanno riproposto con il titolo di "Proletenpassion 2015 ff".

La prima parte del secondo disco di "Proletenpassion" è dedicata alla breve ma intensa vita della Comune di Parigi (18 marzo - 28 maggio 1871)
As Volk ist nie noch an der Macht gewesen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/5/2020 - 18:12
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Lied vom Gespensterzug

Lied vom Gespensterzug
[1977]
Parole di Heinz Rudolf Unger (1938-2018)
Musica di Wilhelm "Willi" Resetarits e Georg "Schurli" Herrnstadt (entrambi viventi, classe 1948)
Nell'opera/oratorio "Proletenpassion", un progetto storico politico musicale molto ambizioso, con cui il collettivo Schmetterlinge intendeva raccontare la "Storia dei governati" nell'Europa dal XVI° al XX° secolo, in antitesi alla storiografia ufficiale, la "Storia dei governanti".
Nel 2015 il progetto degli Schmetterlinge è stato ripreso da Christine Eder ed altri artisti austriaci che, sotto il nome collettivo di Prolos, lo hanno riproposto con il titolo di "Proletenpassion 2015 ff".

La prima parte del secondo disco di "Proletenpassion" è dedicata alla breve ma intensa vita della Comune di Parigi (18 marzo - 28 maggio 1871)
Es ziehen die Lemuren
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/5/2020 - 17:52

Involtino di topo

Pierluigi Visentin, detto "Il Picchio"
Involtino di topo
[2009]

Sorelle, Fratelli,

Tra pochi giorni, ovvero il 25 dicembre, come tutti sanno non si festeggerà la nascita di nessuno (a parte, chiaramente, di coloro che sono effettivamente nati in quel giorno, e su questo non c'è niente da dire tranne “tanti auguri”). Dico questo oggettivamente: terminata la “religiosità popolare”, verso la quale nutro rispetto e interesse, il “Natale” attuale si riduce ad una strippata più o meno in famiglia con qualche “regalo” più o meno costoso elargito nel nome di un “Babbo Natale” forgiato a suo tempo dalla Coca Cola Inc. Detto questo, e so bene che sono affermazioni di un incallito anarchicaccio frequentatore di notti in bianco e scrutatore di improbabili testi, vorrei darvi una ricetta per il vostro pranzo natalizio. Proviene direttamente dalla Comune di Parigi, e dico poco. Ora mi direte: ma che accidente c'entra, la Comune di Parigi? È durata, peraltro,... (continua)
Disossare il topo con cura
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/12/2019 - 07:25
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Sant Trofima

Sant Trofima
[2012]
Testo / Lyrics / Paroles
Poesia di / A Poem by / Poème de Michel Capoduro [1880]
Album: Marcha!

Se la Comune di Parigi è un avvenimento capitale nella storia moderna, e che quindi ha giustamente molto rilievo in questo sito (si pensi solo all'Internazionale...), non sembra essere altrettanto noto che, a partire dal 18 marzo 1871, il giorno dell'instaurazione della Comune parigina, varie altre città francesi si sollevarono e proclamarono le loro Comuni. Tra di esse, Marsiglia: la Comune di Marsiglia fu proclamata pochi giorni quella parigina, il 23 marzo 1871. Tutte le Comuni al di fuori di quella di Parigi ebbero vita più breve; quella marsigliese ebbe fine con le tre giornate di lotta e con le barricate del 4, 5 e 6 aprile. La sera stessa del 3 aprile, il generale Espivent (descritto dallo storico della Comune Marsigliese, Prosper-Olivier Lissagaray, come “un legittimista ottuso,... (continua)
Messièrs ai l’arma desvirada
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/3/2018 - 10:57

Qu'est-ce pour nous, Mon Cœur...

Qu'est-ce pour nous, Mon Cœur...
[1871-72]
Versi di Arthur Rimbaud, nella raccolta “Derniers vers”, pubblicata per la prima volta nel 1891, anno di morte del poeta.
Musica di Dick Annegarn, per il brano sotto il titolo “Vers Nouveaux”, nell’album “Frères?” del 1986
Testo trovato su Hugomanie

Una poesia dedicata alla “Semaine Sanglante” del 1871, la feroce repressione della Comune di Parigi con cui Rimbaud certamente simpatizzò, anche se non è dato sapere se vi partecipò direttamente...
Qu'est-ce pour nous, Mon Cœur, que les nappes de sang
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/1/2018 - 10:02
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Les poètes de sept ans

Les poètes de sept ans
[1871]
Versi composti da Rimbaud all'età di 17 anni, quando stava per chiudersi la sua fase “giovanile” (la permanenza presso il collegio municipale di Charleville-Mézières che avrebbe abbandonato di lì a poco) e al poeta si schiudeva l'età adulta, in una Parigi in fermento, prima sotto l'assedio prussiano e poi nella rivoluzione della Comune.

Contribuisco questa poesia – messa in musica da Léo Ferré e da egli interpretata a partire almeno dall'album “Verlaine et Rimbaud” del 1964 – perchè si tratta di un bellissimo, torbido, potente, violento e feroce urlo di rivolta.
Et la Mère, fermant le livre du devoir,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/5/2017 - 09:32
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La Comune di Parigi

La Comune di Parigi
Per non scordare la nostra storia.
"Soltanto dopo una lotta di otto giorni gli ultimi difensori della Comune caddero sulle alture di Belleville e Ménilmontant; e l’eccidio di uomini inermi, delle donne, dei fanciulli, che infuriò con rabbia crescente per tutta la settimana, raggiunse qui il suo punto più alto. Il fucile a ripetizione non uccideva abbastanza rapidamente; i vinti vennero trucidati collettivamente a centinaia dalle mitragliatrici. Il “Muro dei federati” nel cimitero di Père Lachaise, dove fu consumato l’ultimo eccidio in massa, rimane ancor oggi come un muto ma eloquente documento della furibonda follia di cui è capace la classe dominante, non appena il proletariato osa farsi innanzi per far valere i suoi diritti." da F. Engels, Guerra civile in Francia, 1891.

"Sarebbe del resto assai comodo fare la storia universale, se si accettasse battaglia soltanto alla condizione di... (continua)
La futura umanità
(continua)
31/7/2016 - 17:15
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Raison d'État (Semaines sanglantes)

Raison d'État (Semaines sanglantes)
[2001]
Parole di Flav, fondatore nel 1994 del gruppo punk/oi! francese.
Musica dei Paris Violence.
Nell’album intitolato “L'Âge de Glace”

Una canzone sulle “semaines sanglantes” del 1851 e 1871.
Il 1851 è l’anno del colpo di Stato bonapartista, al quale cercarono di opporsi in armi molti repubblicani, tra i quali non solo operai e contadini ma anche alcuni deputati, come Jean-Baptiste Baudin, che morì crivellato dai colpi dei soldati su di una barricata in faubourg Saint-Antoine.
Il 1871 è invece l’anno della feroce repressione della Comune di Parigi, la breve esperienza rivoluzionaria seguita alla disfatta di Sedan e alla caduta del dittatore Bonaparte.
Que de sang a coulé en vain
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2015 - 12:25
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Jasante de la Vieille

Jasante de la Vieille
Versi di Gabriel Randon de Saint-Amand, in arte Jehan-Rictus (1867-1933), poeta in “langue populaire”, anarchico (almeno fino alla vigilia della Grande Guerra).
Nella raccolta intitolata “.. le Coeur populaire” pubblicata per la prima volta nel 1914, di fatto l’ultima produzione letteraria di Jehan-Rictus, il quale ricomparve brevemente all’inizio degli anni 30 ma morì già nel 1933.

Preghiera (in argot Jasante) di Maria (in argot Vieille) sulla tomba del Figlio giustiziato dal Potere.
In realtà il luogo è il cimitero parigino d’Ivry-sur-Seine e la “Vieille” è la madre di un giovane comunardo lì sepolto in una fossa comune.

Il cimitero d’Ivry accolse nel maggio 1871 un numero considerevole di comunardi vittime della repressione. Le stime sono molto variabili e vanno da 650, a 5.000, fino a 15.000. Se quest’ultimo fosse il conto esatto, il cimitero d’Ivry sarebbe quello che ospita, in fosse... (continua)
“Tu ne tueras point.”
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2015 - 13:55

Commune, espoir du monde

Commune, espoir du monde
[1937?]
Versi di Eugène Bizeau
Musica di G. Isabelli
Testo trovato nel volumetto “Eugène Bizeau et Gaston Couté, deux poètes paysans anarchistes à la fin du 19ème siècle”, a cura di Michel Di-Nocera.

Eugène Bizeau, poeta e cantautore anarchico, è morto ultracentenario nel 1989 (a chi dice che l’anarchia fa male!). Pur essendo nato nel 1883, molti anni dopo le vicende della Comune di Parigi, nella sua poetica quell’esperienza seminale risuonò sempre viva come non mai…
Aux premiers jours d’un printemps sombre
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/5/2015 - 12:44
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Le Drapeau Rouge

Le Drapeau Rouge
[1877]
Parole di Paul Brousse (1844-1912), di professione medico, militante anarchico e poi socialista.
Sull’aria di “Armons-nous enfants de l'Helvétie”, canzone patriottica svizzera.

Canzone che Paul Brousse compose a Berna nel 1877 in occasione di una commemorazione degli eventi della Comune di Parigi del 1871. E’ la seconda, in ordine cronologico, delle versioni dell’inno dedicato al vessillo emblema della lotta dei lavoratori di tutto il mondo contro lo sfruttamento. La contribuisco dopo Le Drapeau Rouge del 1870 ma come brano autonomo perchè il testo è completamente differente.
Les révoltés du Moyen Âge
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/5/2015 - 09:47

Le Drapeau Rouge

Le Drapeau Rouge
[1870]
Versi attribuiti a tal Justin Bailly, un comunardo di cui non so altro.
Sull’aria del rivoluzionario “Chant du départ” di Étienne Nicolas Méhul e Marie-Joseph Chénier (1794).

Canzone della Comune di Parigi, prima delle molte versioni dell’inno dedicato al vessillo emblema della lotta dei lavoratori di tutto il mondo contro lo sfruttamento.
Vois cet humble drapeau, porté par ta victime…
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/5/2015 - 09:15

Le 31 Octobre

Le 31 Octobre
[1870]
Parole e musica di Eugène Pottier

Il 31 ottobre del 1870 a Parigi si verificò un’insurrezione popolare contro il Governo di difesa nazionale, reo di non aver saputo organizzare la resistenza ed il vettovagliamento (condannando alla fame nera gli abitanti), di aver ceduto all’assedio tedesco e di non aver sostenuto la sortita di 3.000 francs-tireurs (civili in armi) poi intrappolati e massacrati dall’artiglieria prussiana.
Fu la prova generale della Comune.
A trattare la resa francese a Bismarck fu quel Thiers che poi diresse la repressione e l’annientamento dei comunardi…
A-t-on pris à Saint-Périne,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/12/2014 - 14:42
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Vive la Commune!

Vive la Commune!
[1871]
Parole di Eugène Chatelain (1829 – 1902), chansonnier e comunardo.
Sull’aria di una canzone popolare intitolata “La bonne aventure”
Interpretata dall’Ensemble Le Madrigal de l’Île-de-France nel disco collettivo “La Commune en chantant”, 1971.
Je suis franc et sans souci ;
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/12/2014 - 14:13
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La révolte

La révolte
[1890]
Parole e musica di Xavier Privas, nome d’arte di Antoine Paul Taravel (1863-1927), chansonnier, poeta, goguettier e compositore francese.
La prima incisione dovrebbe essere del 1906.

Una canzone scritta col pensiero ed il cuore alla Comune di Parigi del 1871.
Quand, tel l’ouragan soudain déchaîné,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/12/2014 - 09:06
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Salut Commune!

Salut Commune!
[1881]
Versi di Clovis Hugues (1851-1907), poeta, romanziere, comunardo a Marsiglia e militante socialista (poi in vecchiaia – come spesso accade - diventato nazionalista boulangista)
Musica di Pierre Letorey (1867-1948), compositore
Testo trovato su Histoire de France en Chansons
Brano incluso nella compilation intitolata “L’esprit anarchiste de la Commune à Mai 68. Chansons anarchistes et pacifistes, 1820-1990”, a cura di Jean Buzelin e Christian Marcadet.
Salut Commune! Quand tu vins,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/11/2014 - 09:25
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Den överlevande kommunarden

Den överlevande kommunarden
[1972]
Text och musik: Jan Hammarlund
Testo e musica: Jan Hammarlund
Lyrics and music: Jan Hammarlund
Album: När bandet slutar spela

“Våren 1971 såg jag flera gånger en fantastisk utställning på Moderna Museet. Den handlade om Pariskommunen. Som så många gånger (t ex i Ryssland 1917) uppstod den revolution som borgarna förfasade sig över til följd av ett blodigt krig som de själva hade startat. I mars 1871, under hungersnöden som följde på den preussiska belägringen av Paris, tog invånarna makten i sin stad. Utan blodsutgjutelse -soldaterna vägrade skjuta på befolkningen och anslöt sig till Kommunen- det första socialistiska experimentet i mycket idealistisk anda.

Det var en “snäll” revolution -man beslagtog inte ens bankerna. Överbefälhavare kunde i lugn och ro samla trupper i Versailles, marschera mot Paris i slutet av maj och kallblodigt låta avrätta mellan tjugo- och trettitusen... (continua)
Nu samlas människor i solen och våren kommer till Paris.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/8/2014 - 11:26
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Ballade vom gut Kirschenessen

Ballade vom gut Kirschenessen
[dicembre 1989]
Parole e musica di Wolf Biermann.
Nel disco intitolato “Gut Kirschenessen (DDR - Ça Ira !)”.

Era da poco caduto il Muro e nel febbraio del 1990, in un concerto ad Altona, Amburgo (la città del martire antifascista Bruno Tesch e di tanti altri che con lui furono uccisi dai nazisti nell’estate del 1932), Wolf Biermann cantò, fra le altre, questa bellissima ballata dedicata ad un suo amico, anche lui un martire del totalitarismo: Robert Havemann.

Robert Havemann (1910-1982) era un chimico. All’avvento del nazismo era già ricercatore universitario presso il Kaiser Wilhelm Institute. Peccato che Robert Havemann fosse comunista, e non solo: divenne presto un membro attivo della Widerstand, la resistenza tedesca. Arrestato dalla Gestapo nel 1943, fu condannato a morte ma l’esecuzione della sentenza venne continuamente posposto, grazie all’intercessione di alcuni suoi ex colleghi... (continua)
Ich hatte im Halbschlaf heute früh
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/5/2014 - 21:51
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Les mains de Jeanne-Marie

Les mains de Jeanne-Marie
[1872]
Versi di Arthur Rimbaud (1854-1891), ritrovati nel 1919 e pubblicati sulla rivista surrealista “Littérature” nel giugno di quell’anno.
Musica di Léo Ferré, in “Maudits soient-ils!”, doppio album postumo, pubblicato nel 2004, interamente dedicato a poesie di Arthur Rimbaud e Paul Verlaine messe in musica da Ferré tra il 1959 e i primi anni 60.

“Leurs femmes, des mégères sans nom, ont parcouru pendant toute la semaine les rues de Paris, versant du pétrole dans les caves et allumant des incendies de tous les côtés. On les abat à coups de fusil comme des bêtes enragées qu'elles sont.”

“Le loro donne, delle megere senza nome, hanno scorrazzato tutta la settimana per le strade di Parigi versando petrolio nelle cantine e appiccando incendi ovunque. Le si abbatte a colpi di fucile, come delle bestie rabbiose quali esse sono.”
Il poeta Leconte de Lisle in una lettera a José-Maria de Heredia,... (continua)
Jeanne-Marie a des mains fortes,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/5/2014 - 11:58

L’invasion

L’invasion
[1874]
Versi di Jean-Baptiste Clément, scritti durante l’esilio a Londra dovuto alla sua partecipazione alla Comune di Parigi. Proprio nel 1874 Clément, come molti altri comunardi in vista fuggiti all’estero o nascostisi, fu condannato a morte in contumacia. Poi l’amnistia generale nel 1880.
Musica di Marcel Legay (1851-1951), chansonnier.

In questa canzone Clément tuona contro i Bonaparte che portarono la Francia alla sconfitta nelle guerre del 1812-14, del 1815 e del 1870-71. Ma poi il risentimento repubblicano si ampia e diventa “internazionalista”: “Siete voi che parlate di patria, che dividete l’universo, siete voi, re e imperatori, che ci portate al massacro, che ci riducete in ceppi! Corriamo tutti alla conquista dei nostri diritti e da schiavi diventiamo uomini, unendoci contro i tiranni!”
En moins d'un siècle d'existence
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/4/2014 - 22:07

Mon homme (Souvenir de mai 71)

Mon homme (Souvenir de mai 71)
[1874]
Versi di Jean-Baptiste Clemént, pubblicati in “Chansons de Jean-Baptiste Clemént”, Parigi, 1885.
Musica prima di Marcel Legay (1851-1915), celebre chansonnier, più tardi (1899) di Pierre Forest, compositore e militante socialista.

Una canzone dedicata alla memoria de La semaine sanglante, della feroce repressione della Comune parigina, che Jean-Baptiste Clemént scrisse nell’esilio londinese, mentre in patria era stato condannato a morte in contumacia. Clemént fece ritorno a Parigi solo nel 1880, dopo l’amnistia generale.
Au citoyen Martin
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/4/2014 - 14:50
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Lied für die Pariser Kommune

anonimo
Lied für die Pariser Kommune
[1871]
Canzone di anonimo autore popolare tedesco, in solidarietà con i Comunardi francesi.
Nel repertorio del duo folk tedesco Zupfgeigenhansel, dal loro disco d’esordio del 1976 intitolato “Volkslieder 1”.
Interpretata pure da Holger Saarmann, poeta, compositore e cantautore tedesco (1971-, di Hagen, Westphalia), nel suo disco d’esordio intitolato “Hüt dich, schöns Blümelein!” (2001).
Lustig, lustig ihr lieben Brüder!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/2/2014 - 13:23

Guillaume et Paris

Guillaume et Paris
‎[Novembre 1870]‎
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda ‎edizione accresciuta, 1908)‎
Pubblicata sul giornale “Le Combat” fondato da Félix Aimé Pyat (1810-1889), giornalista e ‎personalità di spicco della Comune.‎


‎Guillaume è l’imperatore Guglielmo I di Germania, re di Prussia, le cui truppe ‎assediavano Parigi dal settembre del 1870.‎
‎Cambronne - l’esclamazione della città di Parigi che resiste all’assediante – è il ‎generale Pierre Jacques Étienne Cambronne (1770-1842), quello che – leggenda vuole - alla fine ‎della battaglia di Waterloo del 1815 al generale britannico Colville, che gli intimava la resa, rispose: ‎‎“La garde meurt mais ne se rend pas!” o, più semplicemente, “Merde!”… Nella realtà gli inglesi ‎spazzarono via l’ultima resistenza francese e Cambronne, ferito, fu fatto prigioniero ma “Merde!” ‎rimane ancora oggi... (continua)
[Guillaume]
(continua)
inviata da Dead End 13/3/2013 - 14:16

N’en faut plus‎

N’en faut plus‎
‎[Dopo il 1871]‎
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda ‎edizione accresciuta, 1908)‎
Ignoro su quale melodia fosse intonata.‎
Con dedica “À J. Joffrin, conseiller ‎municipal”. Si tratta di Jules Joffrin (1846-‎‎1890), sostenitore della Comune, riparato poi in Gran Bretagna come lo stesso Pottier. Socialista, fu ‎in seguito un acerrimo oppositore del nazionalismo boulangista bellicista e antisemita (e fu grande ‎nemico dell’Henri Rochefort cui Pottier dedicò, come abbiamo visto, un’altra sua canzone, ‎‎Tu ne sais donc rien ?‎).‎

Chissà se Rino Gaetano aveva letto il testo di questa canzone di Pottier prima di scrivere la sua ‎celebre invettiva Nun te reggae ‎più?‎

Qui, poco dopo l’assedio prussiano e La semaine sanglante, è l’operaio della periferia di Parigi (“le ‎fabourien”), quello che ha lottato “Senza-Sentire-Freddo-agli-Occhi”,... (continua)
Pas-Froid-aux-Yeux, le faubourien,
(continua)
inviata da Dead End 22/1/2013 - 14:25

Tu ne sais donc rien ?‎

Tu ne sais donc rien ?‎
‎[1871]‎
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda ‎edizione accresciuta, 1908)‎
Ignoro su quale melodia fosse intonata.‎
Con dedica “À Henri Rochefort”‎



Una canzone scritta da Pottier nell’estate del 1871 quando, riuscito miracolosamente a scampare al ‎massacro della Comune, si trovava esule in Gran Bretagna, a Gravesend. Ed è all’immobile ed ‎indifferente foresta che circonda la cittadina inglese che il poeta rivoluzionario si rivolge ancora ‎incredulo per l’enormità di quanto appena accaduto: tutto quel sangue versato, tutta quella ‎inenarrabile violenza, tutte quelle speranze tradite…‎



La dedica è a Henri Rochefort (1831-1913), giornalista, polemista, direttore di pubblicazioni ‎satiriche, autore di teatro. Sostenne l’esperienza della Comune ma ne fu anche un feroce critico, ‎tanto da inimicarsi sia i comunardi che il governo... (continua)
La mort a fait double saignée ;
(continua)
inviata da Dead End 22/1/2013 - 12:10

Les transportés

Les transportés
‎[1872]‎
Sulla melodia de “Les sapins” di Pierre Dupont (1821-1870), cantautore, poeta e “goguettier” ‎francese, lo stesso de “Les carriers” sulla cui melodia durante La semaine sanglante fu composta La Commune.‎


Abbiamo già incontrato Jean Allemane nella dedica che gli fece Jean-Baptiste Clément della ‎canzone Le capitaine “Au mur”‎. Comunardo, membro della Guardia nazionale nella difesa di Parigi, alla caduta ‎della Comune fu arrestato e condannato ai lavori forzati a vita. Questa canzone fu da lui scritta a ‎proposito della deportazione in un bagno penale della Nuova Caledonia dove era stato destinato. Lì ‎Jean Allemane continuò a dimostrare di essere un irriducibile e non si piegò mai nonostante le ‎durissime condizioni di prigionia, per lui ancora più feroci visti i suoi continui atti di ‎insubordinazione e i diversi tentativi di evasione. La coerenza del suo ideale rivoluzionario... (continua)
Vaste Océan, tes vagues écumantes,
(continua)
inviata da Dead End 21/1/2013 - 10:20
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C'est la Mère Michel

C'est la Mère Michel
‎[2004]‎
Parole di Michèle Bernard
Sull’aria dell’omonima filastrocca ottocentesca (ma la melodia risale al 600)‎
Album “L'oiseau noir du champ fauve”‎



Una celebre filastrocca trasformata in un canto della ‎‎Comune di Parigi…‎
C´est la Mère Michel qui aimait tant les chats
(continua)
inviata da Dead End 27/11/2012 - 11:01
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La semaine sanglante

La semaine sanglante
Ciao, hanno seganalato a ilDeposito.org che la traduzione del ritornello non sarebbe corretta, e che l' espressione "Ça branle dans le manche" andrebbe tradotta con "Tutto può cambiare". Che dite? Certo che "Ciurla nel manico" è più colirita, ma in effetti quale sarebbe il senso?
Un abbraccio
Roberta
Roberta 2/2/2012 - 15:32
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La Comunarda (Canzone in Si minore)

La Comunarda (Canzone in Si minore)
Nel decennale di Genova. Storie di strade, di piazze, di sogni. La Comune di Parigi, la resistenza sulle barricate e la vicenda umana di Louise Michel, la sua deportazione in Nuova Caledonia. Le piazze studentesche. Le piazze e le gru dei migranti. Le banlieus parigine. La Val Susa. Lo spettacolo inizia e finisce con Genova e Carlo Giuliani: un momento in cui i due cantastorie, presenti a Genova non raccontano più una vicenda letta, ma la loro personale

adriana 22/7/2011 - 16:17

1871

1871
(continua)
inviata da Bartleby 29/6/2011 - 10:43




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