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Percorso Non solo Carlo. Vittime della repressione in Italia e nel mondo

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Anna Mae Aquash

Anna Mae Aquash
[2002]
Album : Human Interesting

Interpretato anche da Roy Bailey

Chi ha ucciso Anna Mae?
Anna Mae came to the plains I’m told
(continua)
inviata da adriana 10/3/2019 - 09:23
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Amadou Diallo

Amadou Diallo
[2007]

Album : Folkpunch -Jim Page and Artis

Si veda anche American Skin (41 Shots) di Bruce Springsteen
See also American Skin (41 Shots) by Bruce Springsteen

Altre canzoni su Amadou Diallo


Centuries of Pain: the Ballad of Amadou Diallo di Lorcan Otway
Diallo di Wyclef Jean
I Know You Don't Care About Me di Brothers Keepers
A Tree Never Grown di Black Star
Contempt Breeds Contamination di Trivium
Bang! Bang! de Le Tigre
The Other White Meat di Immortal Tecnique
I Find It Hard to Say (Rebel) di Lauryn Hill
Forty-one bullets Africa Unite

Amadou Diallo
(continua)
inviata da adriana 10/3/2019 - 08:46
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Le bombe

Le bombe
1973
Ma...
Per ogni bomba che non porti una firma
(continua)
inviata da Dq82 27/2/2019 - 15:54
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Der kleine Trompeter

anonimo
Der kleine Trompeter
Il 13 marzo 1925 Ernst Thälmann venne per un comizio elettorale a Halle. Un reparto di polizia gli impedì di parlare agli 8000 convenuti. La polizia fece fuoco sulla folla. Tra i 9 morti c’era il 27enne Fritz Weineck, trombettiere della banda del Rote Frontkämpferbund (Lega dei combattenti del fronte rosso, organizzazione paramilitare nata nel luglio 1924, della quale Thälmann era il primo leader, in funzione di difesa militare del Partito Comunista Tedesco). Ai funerali delle vittime della strage poliziesca decine di migliaia seguirono i feretri.
IL PICCOLO TROMBETTIERE
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 4/2/2019 - 14:42
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An Rhein und Ruhr marschieren wir

anonimo
An Rhein und Ruhr marschieren wir
NOI MARCIAMO SUL RENO E LA RUHR
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 29/1/2019 - 17:25
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Zamba para no morir

Zamba para no morir
[1966]
Scritta da Alfredo Rosales, Hamlet Lima Quintana e Norberto Ambrós.
Una canzone divenuta popolarissima nella versione de La Negra Sosa, ad iniziare dal suo disco "Yo no canto por cantar" del 1966, un titolo che, non a caso, è anche l'incipit di Manifiesto, la celeberrima canzone di Víctor Jara che dà il titolo al suo album incompiuto – che doveva intitolarsi "Tiempos que cambian" – realizzato a Londra l'anno seguente al suo assassinio, grazie ad un giornalista svedese, Jan Sandquist, che si era prestato a salvare i nastri che sarebbero stati certamente distrutti dai militari di Pinochet.

Questa splendida canzone – finora incredibilmente assente, seppur più volte citata, sulle CCG/AWS – varrebbe forse di per se stessa l'inserimento, ma a maggior ragione perchè nel canto dei prigionieri politici cileni assunse una valenza particolare: "era il tempo dei fiori e dei frutti, ma l'ascia... (continua)
Romperá la tarde mi voz
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2018 - 22:07
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Rank & File

Rank & File
[2018]
Parole e musica di Moses Sumney
Nell'EP "Black in Deep Red, 2014"

Canzone ispirata alle proteste seguite all'omicidio del diciottenne nero Michael Brown, avvenuto il 9 agosto 2014 a Ferguson, Missouri, ad opera dell'agente di polizia Darren Wilson, un bianco. Sulle prime la corte di Saint Louis decise di non incriminare nemmeno l'assassino, facendo ricorso ad una procedura molto sommaria, irrituale, che scatenò la rabbia della comunità nera. Alle proteste lo Stato oppose non solo la polizia in assetto antisommossa ma addirittura squadre speciali SWAT pesantemente armate, militarizzando la città e dichiarando il coprifuoco.
Poi l'inchiesta fu avocata dalle autorità federali, le quali comunque sentenziarono che Wilson aveva agito per legittima difesa.
Curiosamente però la città di Ferguson ha accettato di pagare un risarcimento di 1,5 milioni di dollari alla famiglia di Brown...
They're in soldier mode, they're in toy soldier mode right now
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/11/2018 - 22:33
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Bologna '77

Bologna '77
Versione dei Gang al 2:50

23/10/2018 - 12:59
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Coffin for Head of State

Coffin for Head of State
[1978]
Parole e musica di Fela Anikulapo Kuti
Singolo pubblicato nel 1981
Il brano (complessivamente di oltre 17 minuti) consta di una prima parte strumentale e di una seconda che contiene il testo.

La copertina di questo celebre brano mostra immagini di una manifestazione di protesta avvenuta nel 1979 a Lagos, Nigeria, davanti alla caserma militare di Dodan, al tempo residenza del dittatore di turno, il generale Olusegun Obasanjo (più recentemente, tra il 1999 ed il 2007, presidente democraticamente eletto).

I manifestanti portano una bara che simbolicamente raffigura il feretro della madre di Fela Kuti, Funmilayo Ransome-Kuti – classe 1900, insegnante ed attivista per i diritti delle donne – che solo l'anno prima era stata uccisa dai soldati del regime nel corso di un violentissimo raid contro la Kalakuta Republic, il compound del clan Ransome-Kuti, come ritorsione contro le continue... (continua)
Amen, Amen, Amen...
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/10/2018 - 21:10
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Federicoaldrovandi

Federicoaldrovandi
2011
Mono

Era l'alba del 25 settembre 2005. Sono passati già 13 anni.
Morde la notte - gomma e ferro gelidi
(continua)
inviata da Dq82 25/9/2018 - 19:37
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Che male c'è

Che male c'è
2012
La conseguenza naturale dell'errore

Testo di Valerio Mastandrea e Riccardo Sinigallia
Musica di Riccardo Sinigallia
Nell'album in 2 versioni, una con l'orchestra, arrangiata da Ennio Morricone

Poi
Riccardo Sinigallia
2018
Ciao Cuore

Dedicata a Federico Aldrovandi


In un'intervista dicevi: "Non riesco a scrivere canzoni partendo da un tema o da un evento storico". In questo disco mi sembra che tu abbia superato questo limite con canzoni come "Che male c'è", che è dedicata a Federico Aldrovandi.
Sì infatti è cofirmata da Valerio Mastandrea. Ti racconto la storia. Quasi 10 anni fa lui mi ha portato una chiavetta USB e mi ha detto "Falla diventare una canzone". Ho letto queste due pagine di rabbia autentica, una cosa potentissima, ma allo stesso tempo sulla quale non sentivo l'autorizzazione per poter entrare. Troppo personale e drammatico. Ho chiuso e sono passati altri due... (continua)
Che male c'è
(continua)
inviata da Dq82 19/9/2018 - 23:34
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Per i morti di Reggio Emilia

Per i morti di Reggio Emilia
Deutsche Übersetzung von Ralf Georg Czapla
FÜR DIE TOTEN VON REGGIO EMILIA
(continua)
inviata da Ralf Georg Czapla 13/9/2018 - 15:27
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Gramsci è morto in prigione

Gramsci è morto in prigione
Gramsci è morto in prigione costituisce il finale de "LA VIVAZIONE" cantata scritta da Giovanna Marini nel 1969.
clara murtas 13/9/2018 - 12:21
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HC

HC
2012
Ulteriori
E' questa la musica di chi non tace
(continua)
inviata da Dq82 5/9/2018 - 20:02
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An' He Never Said a Mumberlin’ Word

anonimo
An' He Never Said a Mumberlin’ Word
Irish transcreation by Gabriel Rosenstock
MO THIARNA CÉASTA TÁ
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 28/7/2018 - 17:00
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Verità per Giulio

Verità per Giulio
“Verità per Giulio”
per non dimenticare
(Testo e musica di Francesco Camattini)

Dall'intervista all'autore a Repubblica Parma (28.06.2018)


Perché una canzone su Giulio Regeni ora ?

"La dignità nella sofferenza dei genitori di Giulio Regeni, la loro tenacia nella ricerca della verità mi hanno commosso e fatto riflettere (e con me, credo, tutto il Paese). Le ferite di Giulio sono, in parte, anche le ferite di tutti quei cittadini e quelle cittadine che credono nel bene comune, nello Stato e nella possibilità di un presente e di un futuro migliore. La vicenda di questo 'figlio' (perché Giulio è anche questo) e il dolore di una madre hanno colpito tutta l’Italia da Nord a Sud: per questo ho scritto una canzone sul dolore di una madre. Purtroppo questo dolore è un elemento 'universale' che riunisce tutte le donne che hanno pianto o piangono un figlio. Ho scritto una canzone anche per tenere... (continua)
Ora cammino più lenta con il mio fardello
(continua)
inviata da Rita Giuffredi 29/6/2018 - 15:51
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Un soir de mai

Un soir de mai
[1965]
Parole e musica di Maurice Fanon, che di Pia Colombo fu brevemente marito e amico per tutta la vita.
In un EP pubblicato nel 1965
Testo trovato su LyricWiki
Je me souviens
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/5/2018 - 15:52
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Coda di Lupo

Coda di Lupo
Salve scusi, lei ha spiegato soltanto l'ultima frase di ogni strofa. Ciò che scrive non si riesce a percepire nei versi di De André. Non potrebbe sciogliere meglio le varie metafore dei versi? Così risulta impossibile seguire il discorso o crederlo attinente per quanto io voglia farlo. Grazie mille
Luca 4/5/2018 - 13:55
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L'ordine è pubblico?

L'ordine è pubblico?
1978
L'ordine è pubblico?
Altezza: un metro e settanta con camicia e giacca strappata
(continua)
inviata da Dq82 13/4/2018 - 10:10
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Song of the Leaders

Song of the Leaders
[tra 60 e 70]
Una canzone scritta da Brian Pearson, che credo fosse uno dei membri de The Critics Group
Nell’abum di Roy Bailey intititolato “Hard Times”

Un brano dedicato a John Ball e Wat Tyler ed alla rivolta contadina da essi guidata nella Canterbury del 1381. John Wraw, Geoffrey Lister, William Grindecobbe e Jack Straw furono altri protagonisti di quella rivolta, tutti catturati e malamente giustiziati dopo l’uccisione a tradimento di Wat Tyler.

John of Gaunt, duca di Lancaster, era il governatore del Kent, esattore delle tasse per il re Riccardo II, e fu in responsabile della rivolta per aver imposto al popolo imposte inique, balzelli vergognosi e per la violenza dei suoi esattori. I ribelli gli distrussero la casa ma non lo poterono uccidere, come fecero con molti altri, perché l’affamatore era in quel momento assente. Il Lord Mayor che uccise Wat Tyler a tradimento mentre si apprestava a parlamentare con il re si chiamava Sir William Walworth, all’epoca “sindaco” di Londra.
The men of Kent have met today to put oppression down
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/3/2018 - 13:28
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Nel nome di un uomo

Nel nome di un uomo
2017
Nel nome di un uomo

"Uno che a 28 anni perde la vita per studiare e informare, per capire i nuovi orizzonti del sindacato, per rischiare al fianco degli oppressi di un paese straniero, non è solo un ricercatore. E' un partigiano." Alessandro Sipolo
Ogni terra nasconde un dettaglio
(continua)
inviata da Dq82 22/3/2018 - 11:18
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Giulio Regeni

Giulio Regeni
2016

È costellata di silenzi, depistaggi e verità nascoste, la ricerca della verità sull’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato e ucciso in Egitto tra gennaio e febbraio 2016. La collaborazione giudiziaria tra la procura egiziana e i pm di Roma, è caratterizzata da un andamento incerto fin dal ritrovamento del corpo, il tardo pomeriggio del 3 febbraio, in un fosso che costeggia l’autostrada Cairo – Alessandria. Per l’Italia è un brusco risveglio. Il giovane ricercatore di Fiumicello, 28 anni appena compiuti, era scomparso la sera del 25 gennaio mentre si recava ad un appuntamento con un amico, il professore Gennaro Gervasio, dell’Università britannica del Cairo. Insieme avrebbero dovuto andare ad una festa a casa di amici. Ma Giulio non si presenterà mai all’appuntamento. Da quella sera del 25 gennaio, quinto anniversario della rivoluzione in Egitto, di lui si perde... (continua)
Giulio Regeni
(continua)
inviata da Dq82 22/3/2018 - 10:26
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Canzone per Giulio Regeni

Canzone per Giulio Regeni
2018

È costellata di silenzi, depistaggi e verità nascoste, la ricerca della verità sull’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato e ucciso in Egitto tra gennaio e febbraio 2016. La collaborazione giudiziaria tra la procura egiziana e i pm di Roma, è caratterizzata da un andamento incerto fin dal ritrovamento del corpo, il tardo pomeriggio del 3 febbraio, in un fosso che costeggia l’autostrada Cairo – Alessandria. Per l’Italia è un brusco risveglio. Il giovane ricercatore di Fiumicello, 28 anni appena compiuti, era scomparso la sera del 25 gennaio mentre si recava ad un appuntamento con un amico, il professore Gennaro Gervasio, dell’Università britannica del Cairo. Insieme avrebbero dovuto andare ad una festa a casa di amici. Ma Giulio non si presenterà mai all’appuntamento. Da quella sera del 25 gennaio, quinto anniversario della rivoluzione in Egitto, di lui si perde... (continua)
Qua soffia un vento, come d'uragano,
(continua)
inviata da Dq82 20/3/2018 - 23:21
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Madre

Madre
2009

Taraneh Mousavi era una ragazza iraniana di 28 anni con capelli neri e occhi verdi.

Le sue tracce si perdono il 28 giugno quando viene arrestata insieme ai manifestanti vicino alla moschea di Ghoba. Taraneh non stava partecipando alla vicina manifestazione di protesta, si stava recando al centro di formazione e bellezza (BTE) dove segue dei corsi. Probabilmente la sua avvenenza ha attirato i poliziotti in borghese che l’hanno caricata insieme ad altri studenti manifestanti su una camionetta e portata al centro di detenzione. Tutti i detenuti sono stati smistati per il carcere di Evin o per la centrale di polizia di Nobonyad, mentre Taraneh è rimasta la sola nel centro di detenzione. Qui è stata stuprata ripetutamente e brutalmente dai poliziotti per diverse settimane.

Alcuni giorni fa la madre di Taraneh riceve una telefonata anonima da un agente governativo che le comunica che la... (continua)
Madre, di ogni bene madre
(continua)
inviata da Dq82 20/3/2018 - 22:50
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Perché Fausto e Iaio

Perché Fausto e Iaio
Perché Fausto e Iaio? I Gang e Daniele Biacchessi, Milano 18 marzo 2018



Il video è di orribile qualità e ha solo valore di testimonianza. Auditorium "Cerri" di Via Valvassori Peroni, Milano Lambrate, pieno da scoppiare.
Riccardo Venturi 19/3/2018 - 11:44
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It’s 12:01

It’s 12:01
2016

This song was written for the victims of the SFPD in particular, and for victims of police violence nationwide.
Those who hunger for justice are now starving at the station door
(continua)
17/3/2018 - 23:21
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Ballade Vom Zufälligen Tod In Duisburg

Ballade Vom Zufälligen Tod In Duisburg
[1974?]
Parole di Walter Mossmann (1941-2015), cantautore, giornalista e regista tedesco
Sulla melodia de Le roi a fait battre tambour
Nell’album “Frühlingsanfang” del 1979
Testo trovato su LyricWiki

Una canzone dedicata al sociologo tedesco Christian Sigrist (1935-2015), più volte arrestato e processato all’epoca per la sua condanna di omicidi politici da parte della polizia.
Infatti questa canzone parla di Günter Routhier, militante comunista che nel 1974 a Duisburg, durante i disordini scoppiati nel corso di un’udienza, fu fermato dalla polizia e trascinato giù per le scale, riportando lesioni alla testa tali da ucciderlo dopo due settimane di ricovero. Le due perizie ordinate arrivarono a conclusioni diametralmente opposte, ma i giudici accolsero quella favorevole alla polizia e stabilirono che fosse denunciato chiunque sostenesse la tesi dell’omicidio in custodia.

Nel testo si... (continua)
Im Jahre dreiundsiebzig kam
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/1/2018 - 16:25
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Lezione di storia

Lezione di storia
"Bethger: Il lungo dolore" fu pubblicato, per la prima volta, nel 1976, dall'Editrice Sarda Fossataro
Riccardo Massole 24/1/2018 - 16:54
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Piazza Indipendenza

Piazza Indipendenza
[2017]

Singolo:Piazza Indipendenza

A un anno dall’uscita di “Mille Gruppi Avanzano” (nono album), questa canzone apre una nuova stagione di Assalti Frontali... faremo uscire singoli a breve scadenza per i prossimi mesi. Poesia che parla di realtà.

Piazza Indipendenza è una piazza centrale di Roma, vicino alla Stazione Termini. Quest'estate il 24 agosto, sono stati sgomberati con lacrimogeni e idranti un gruppo di migranti, per lo più rifugiati eritrei, che occupavano i giardini sulla piazza dopo essere già stati sgomberati da via Curtatone.
Premetto che per noi nessuno è clandestino, che non esistono differenze tra i cosiddetti migranti economici e i rifugiati. Per noi esistono persone.
Però questo episodio è stato particolarmente grave per diversi motivi: i tempi, si è deciso di sgomberare in pieno agosto quando Roma è semideserta, quasi che così i romani non se ne accorgessero; le... (continua)
Giocavo con mio figlio all’isola del Giglio
(continua)
inviata da adriana & DonQuijote82 25/12/2017 - 09:39
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Para irle cantando a El Salvador

Para irle cantando a El Salvador
[1983]
Parole e musica di Vicente Feliú
Nel disco collettivo “El tiempo está a favor de los pequeños”, dedicato alla lotta del popolo salvadoreño contro la dittatura militare.

Ho trovato questa canzone sul fondamentale Cancioneros.com. Gli amministratori del sito l’hanno proposta in prima pagina, come brano del giorno, lo scorso 11 dicembre, commemorando un episodio terribile avvenuto durante la lunga e sanguinosa guerra civile in Salvador (1979-1992), che vide opporsi il governo militare golpista (sostenuto da USA, Cile, Argentina e Israele) alla resistenza raccolta sotto la sigla del FMLN (Frente Farabundo Martí para la Liberación Nacional, sostenuto da Cuba e Nicaragua).

Il 10 dicembre del 1981 il battaglione “Atlacatl” dell’esercito salvadoregno (un’unità di élite, specificamente formata alla controinsurrezione, con ufficiali e sottoufficiali addestrati direttamente dagli USA) piombò... (continua)
Que no nos venza la muerte,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/12/2017 - 08:46
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Grow

Grow
[2017]
Scritta da Algee Smith (1994-), attore e cantante afroamericano
Interpretata da Algee Smith con Larry Reed, membro fondatore del gruppo R&B The Dramatics.
Nella colonna sonora del film “Detroit” (2017), diretto da Kathryn Bigelow e scritto da Mark Boal.

Il film della Bigelow ricostruisce i drammatici giorni della rivolta di Detroit nell'estate del 1967, che su queste pagine è già stata ampiamente descritta nelle introduzioni a Motor City is Burning di John Lee Hooker e Dancing in the Street di Martha Reeves & The Vandellas, due brani assolutamente memorabili.
In particolare, la regista - autrice di film come “Point Break”, “Strange Days” e “The Hurt Locker” - nella sua ricostruzione di quegli eventi parte dalla strage al Motel Algiers dove, nella notte tra il 25 ed il 26 luglio 1967, nel pieno dei disordini scoppiati in città, un gruppo di poliziotti uccise tre giovani... (continua)
I'm coming from a place of delusions and being blinded
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/12/2017 - 21:01
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Burn, Baby, Burn

Burn, Baby, Burn
[1965]
Parole e musica di Bill Frederick, pseudonimo usato in gioventù dal cantautore statunitense Fred Stanton
Una canzone che non credo sia mai stata incisa su disco. Il testo fu pubblicato sul n. 73 di Broadside Magazine, agosto 1966.

Una canzone dedicata ai Watts Riots dell’agosto 1965, quando nel sobborgo losangelino di Watts si scatenarono violentissimi tumulti razziali che durarono 6 giorni e causarono 34 morti, centinaia di feriti e danni per oltre 40 milioni di dollari, con quasi 1.000 edifici distrutti o gravemente danneggiati dagli incendi. E tutto a partire da un banale controllo di polizia…

A proposito dei Watts Riots si vedano anche Trouble Every Day e In The Heat Of The Summer
Back in the days of ancient Rome,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/11/2017 - 08:59
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Il Dovere Di Reprimere

Il Dovere Di Reprimere
2005
Dal Fronte Dei Colpevoli

Testo ripreso da [[|Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto]] (1970) di Elio Petri
Da oggi assumo la direzione dell'ufficio politico. Non è senza significato che abbiano destinato
(continua)
inviata da Dq82 25/11/2017 - 19:56
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Ohio

La versione de The Isley Brothers, dall’album “Givin' It Back” del 1971
Ohio
Si tratta di un medley tra la canzone di Crosby, Stills, Nash & Young e Machine Gun di Jimi Hendrix
Testo trovato su Genius

Ohio /Machine Gun
OHIO / MACHINE GUN
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/11/2017 - 08:35

November Nineteenth

November Nineteenth
[1916]
Versi di John E. Nordquist, cantautore e militante dell'IWW (Industrial Workers of the World), di origini svedesi, come lo stesso Joe Hill cui la canzone è dedicata, a pochi mesi dal suo assassinio.
Sull'aria de The Red Flag
They've shot Joe Hill, his life has fled
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/11/2017 - 17:08




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