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Percorso Piazza Fontana e altre Stragi di Stato

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Ustica

Ustica
2014
Album: Indifferenti mai
Quel ventisette giugno
(continua)
inviata da Daniele dei Mulini a vento + CCG/AWS staff 22/3/2016 - 17:58
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Come Inside

Come Inside
(1993)
da "Pop Kills Your Soul", il secondo album in inglese della band milanese.
Riproposta in italiano in "Germi" del 1995


'Come inside' is not about sex. It's dedicated to the passengers of an Italian aircraft shot down by two missilies, one night, ten year ago. Direct implications of the Italian and of the U.S. governments are now certain but this song is about all of us and the lousy role that we are asked to enter when they tell us something, they don't tell us 'something', we know something, we don't know 'something', have a good time.... come inside.

*

'Vieni dentro' non è una canzone che parla di sesso. E' dedicata ai passeggeri di un aereo italiano abbattuto da due missili, una notte, di dieci anni fa. Dirette implicazioni dei governi italiano e statunitense sono adesso certificate tuttavia questa canzone riguarda tutti noi e lo schifoso ruolo che siamo chiamati ad interpretare... (continua)
Fell the pulsations
(continua)
13/3/2016 - 21:27
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Trent’anni di libertà

Trent’anni di libertà
[1976]
Parole e musica di Giulio Stocchi
Nell’album intitolato “Il dovere di cantare”, uno dei pochi dischi pubblicati dalla casa discografica Divergo, attiva a Milano tra il 1974 ed il 1980
Testo trovato sul blog blanc de ta nuque
La copertina del disco è di Magda Castel, artista catalana che fu anche autrice dei disegni per la “La cantata rossa per Tall El Zaatar”
Vergogna a voi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/10/2015 - 10:59
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Francesco Guccini: Bologna

Francesco Guccini: Bologna
[1980]
Parole e musica di Francesco Guccini
Nell’album intitolato “Metropolis”

Propongo la canzone come Extra perché il riferimento alla strage di Bologna è limitato ad una sola strofa, seppur molto chiaro e forte: “Bologna capace d' amore, capace di morte, […] che sa stare in piedi per quanto colpita, […] perchè sa la paura.”


Francesco Guccini, Bologna e il 2 Agosto, quel treno mancato 35 anni fa per un concerto saltato all'improvviso. E ancora la disillusione di oggi: "Non credo si arriverà alla verità".

Pur avendo raccontato Bologna molte volte e in molti modi, della strage del Due agosto non ha mai voluto scrivere, perché?
"A botta calda era impossibile farlo. E anche dopo mi è sempre stato difficile, il rischio era di cadere nella retorica. E non volevo correrlo. Ma ho inserito un verso nella canzone Bologna".

Una canzone uscita quasi subito dopo la strage
"Bologna capace d'amore,... (continua)
Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po' molli
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/8/2015 - 10:14
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La Giulia

La Giulia
[1974]
Parole e musica di Tiziano Zubani
Dallo spettacolo “28 maggio, Piazza della Loggia. 1974-2006: voci e musiche per la strage”

Canzone in morte, anzi, in vita di Giulietta Banzi Bazoli (Brescia, 1940 – Brescia, 1974), insegnante di francese, militante di Avanguardia Operaia, dirigente e fondatrice della CGIL Scuola, uccisa con altre sette persone dalla bomba fatta esplodere dai fascisti in Piazza della Loggia a Brescia proprio nel corso di una manifestazione antifascista.

Sono giusto 41 anni ad oggi e ancora non c’è nessun colpevole.
Che bela la Giulia che bela
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/5/2015 - 14:52
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Gladio

Gladio
[2014]
Testo e musica di Davide Giromini
Lyrics and music by Davide Giromini
Interpretata assieme a La Maledizione e pubblicata poi in Ostalghia (2016)


Empoli, 2 maggio 2015. Davide Giromini e La Maledizione in concerto


Ancora inedita in album. Gladio viene comunque eseguita ultimamente in modo fisso da Davide Giromini durante il suo tour di “Rivoluzioni Sequestrate”, il libro-album dove il Carrarino ci racconta come diventò un robot in un mondo, neanche troppo futuro, dove persino Dio è stato sostituito dalla Rete. Alessio Lega, in un articolo su A-Rivista Anarchica, parla brevemente anche di questa canzone, dove “l'ombra titanica del nonno morto in cava torna a essere il riferimento a una purezza perduta ancor prima di nascere”. E questo paese, la sua purezza (se mai sia esistita) l'ha persa nelle sue trame oscure, nei suoi misteri chiarissimi, nelle sue stragi, nella sua manovalanza... (continua)
Liberati o no,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/5/2015 - 12:28
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Piazza Fontana

Piazza Fontana
‎[2007]‎
Dallo spettacolo “Il paese della vergogna” realizzato con i Gang
Il 1969 è l’anno degli scioperi, dei cortei di operai e studenti in tutto il paese.
(continua)
inviata da dq82 1/5/2015 - 11:21

L'aria è vuota di ogni grido

L'aria è vuota di ogni grido
[2007]
Ai caduti di Piazza della Loggia
di Franco Loi
Sul tema musicale "Vittime di guerra" di Ennio Morricone [1989]

Livia Bottardi Milani
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/4/2015 - 02:29

Bum

Bum
Poesia di Federico Tavan, nella raccolta “Amalârs, antologjie de leterature furlane”, Kappa Vu, Udine 2001.
Musica dei Bande Tzingare, progetto musicale e poetico dell’artista friulano Guido Carrara.
Nell’album “Necal” del 2001.

Federico Tavan, friulano, è stato un’Alda Merini al maschile.

“Poteva capitare anche a te
nascere in un pentolone
tra rospi e intrugli
di streghe senza processo
e il dolore grande di una madre.
Io mi sono trovato a passare
da quelle parti.”
(Federico Tavan, “Il destino di un uomo”)

Rimasto orfano, fu rinchiuso in manicomio a soli dodici anni e visse presso una struttura sanitaria di Maniago fino al 2008, quando gli fu concesso un assegno straordinario, in base alla Legge Bacchelli, cosicchè potè tornare nel paesino natale di Andreis, vicino a Pordenone, dove è morto a 64 anni nel 2013.
Federico Tavan ha scritto molte poesie, in friulano e italiano,... (continua)
Noi inchiodati
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2014 - 11:26
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Linea 30

Linea 30
[2014]
Scritta da Alberto "Bebo" Guidetti
Written by Alberto "Bebo" Guidetti
Album: L'Italia peggiore

"Il gruppo bolognese ha raccontanto nell'ultimo album quel fatto. Quella bomba, quell'eccidio. Raccontano la strage alla stazione di Bologna a chi non c’era o non l’ha vissuta e così evidenziano: 'Il ricordo della memoria è una cosa che abbiamo introdotto da questo lavoro, ma che precedentemente abbiamo sempre fatto dal vivo, cioè il raccontare quegli avvenimenti che non abbiamo nemmeno vissuto sulla nostra pelle, perche io che sono il più anziano della band sono dell’84. Però sappiamo bene l’importanza che ha il ricordare, raccontando come sono andate le cose ed in questo caso lo facciamo non riportando l’avvenimento di per se, ma riviverlo dal punto di vista del papà di Bebo, autore del pezzo. Di questo ne siamo molto orgogliosi perché attraverso la narrativa siamo riusciti a riportare... (continua)
Il turno chiamato corta e quello più estremo della cortissima sono due turni molto adatti a chi, come il babbo, preferisce alzarsi presto, lavorare e staccare presto.
(continua)
inviata da Ahmed il Lavavetri 27/10/2014 - 03:16
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La stazione di Bologna

La stazione di Bologna
[2012]
Lorenzo Scuda - Davide Calabrese
Con Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli
Tromba: Matteo Costanzi
Trombone: Giordano Bruno Tedeschi
Sax Alto: Stefano Melloni
Sax Tenore: Alessio Alberghini
Violini: Tania Righi e Anna Lodi Rizzini
Pianoforte: Simone Manfredini
Chitarra: Lorenzo Scuda
Contrabbasso: Camilla Missio
Batteria: Sebastian Mannuzza

"Cinque anacronistici viaggiatori alle prese con i trasporti del ventunesimo secolo", recita la presentazione di questa canzoncina apparentemente leggerissima e démodée. Tre simpatici giovani e due ragazze, tutti vestiti da inizio '900, cantano quella che sembra un'arietta dell'epoca, ma che parla con intenti garbatamente satirici della grande stazione attuale coi suoi personaggi, i suoi viaggiatori d'ogni giorno, i gabinetti a pagamento, il giovanotto cannato che chiede soldi al pari,... (continua)
Che bella la stazione di Bologna,
(continua)
inviata da Ahmed il Lavavetri 27/10/2014 - 02:35
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21 settembre 1864

21 settembre 1864
[2014]
Parole e musica di Beppe Novajra di Poirino, Torino, chansonnier in lingua piemontese e italiana.

L’unica canzone che mi sia riuscito di trovare (e da me trascritta all’ascolto) su quella che viene spesso definita come la “prima strage di Stato”, erroneamente visto che soldati e carabinieri dell’ “Unitalia” - come la chiama qui Beppe Novajra, in assonanza a “mitraglia” - si erano già resi protagonisti di molti altri feroci eccidi nel sud Italia, come quelli di Montefalcione, di Ruvo del Monte, di Auletta e di Pontelandolfo e Casalduni.

Nel 1864, a tre anni dalla proclamazione dell’Unità, era cosa nota che la capitale del Regno non avrebbe potuto rimanere ancora a lungo quassù a Torino. Non sto qui ad approfondire - anche perchè non ne so abbastanza - come mai si decise per Firenze e non per Roma (c’entravano il Papa e gli accordi con la Francia di Napoleone III), ma il modo in cui... (continua)
’64, 21 settembre
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/9/2014 - 20:52

Canzone del padrone

Canzone del padrone
[1972]
Dallo spettacolo “Traliccio di Stato. Grottesco tragico sulla morte di Giangiacomo Feltrinelli”, di Lanfranco Binni, Paolo Ciarchi e Vincenzo Vidali. Regia di Dario Fo.
Testo trovato sull’Archivio Franca Rame
Sia chiaro compagni, la violenza
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2014 - 11:03
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Sette Maggio

Sette Maggio
[1972]
Dallo spettacolo “Traliccio di Stato. Grottesco tragico sulla morte di Giangiacomo Feltrinelli”, di Lanfranco Binni, Paolo Ciarchi e Vincenzo Vidali. Regia di Dario Fo.
Testo trovato sull’Archivio Franca Rame

Una canzone – che arbitrariamente ho attribuita a Fo, in realtà frutto di un lavoro collettivo – che racconta della morte accidentale di un editore, Giangiacomo Feltrinelli, il cui corpo dilaniato dall’esplosione di una bomba fu rinvenuto presso un traliccio dell’alta tensione a Segrate, Milano, sette giorni dopo le elezioni politiche che avevano appena riconfermato la DC, e il centrosinistra, al potere, ma con 9 milioni di voti al PCI di Berlinguer.

Dissero che l’editore, l’ex partigiano, il militante di estrema sinistra fosse saltato con l’ordigno che lui stesso stava piazzando (lo dissero anche Curcio e le BR), ma in molti non ci hanno mai creduto: "Giangiacomo Feltrinelli... (continua)
7 maggio, il baraccone, la gran fiera elettorale
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2014 - 10:49
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Eppure da un poco di tempo

Eppure da un poco di tempo
[1969]
Dallo spettacolo “Ci ragiono e canto, vol. 2”, scritto da Dario Fo nel 1969, come messo in scena nel 1977 dal Collettivo teatrale La Comune (con Concetta Busacca, Pina Busacca, Delio Chittò, Giorgina De Negri, Ciccio Giuffrida, Pino Masi, Amedeo Merli, Gaia Mezzadri, Norma Midani, Ivana Monti, Piero Sciotto e gli Aggius, ossia il Coro del Galletto di Gallura).
Testo trovato sul libretto dello spettacolo.

cirag


Eppure da un poco di tempo i padroni han paura
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/8/2014 - 17:22
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Passato, presente

Passato, presente
[1973]
Nell’album intitolato “Il giorno aveva cinque teste”
Versi del poeta Roberto Roversi (1923-2012), scritti appositamente per Lucio Dalla.
Musica di Lucio Dalla.

“La libertà è difficile e fa soffrire...”: semplicemente bellissima.
Roversi riesce con solo qualche verso a raccontare la strage di Melissa del 1949, sulla quale rimando alle introduzioni a Melissa, Melissa e Fragalà di Melissa.
Il passato
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2014 - 14:43

Ricordare Avola

Ricordare Avola
[1969]
Una canzone composta sul palco del cabaret palermitano “I Travaglini”, nato nel 1966.
Testo trovato nel’articolo di Sebastiano Burgaretta intitolato “I fatti di Avola nei canti di protesta”, pubblicato sulla rivista “Avolesi nel mondo” (Anno 6 n. 3 - Dicembre 2005)
Con Sicilia a lutto di Franco Trincale, una delle prime canzoni sull’eccidio di Avola del 2 dicembre 1968.
Un testo bellissimo, a mio parere…

Ad Avola, nel siracusano, il 2 dicembre 1968 la polizia sparò ad altezza uomo su di una folla di contadini che protestavano contro lo sfruttamento ed il caporalato… Angelo Sigona e Giuseppe Scibilia rimasero uccisi e altre 48 persone ferite…
Quella gente allora chiedeva a gran voce quei diritti che sarebbero stati di lì a poco almeno in parte sanciti nello Statuto dei Lavoratori del 1970, lo stesso che oggi il Renzie vuole liquidare e riscrivere di sana pianta considerandolo solo un residuo ideologico (come la Costituzione, del resto)…
Guarda la terra
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/8/2014 - 12:07

Sicilia a lutto (I fatti di Avola)

Sicilia a lutto (I fatti di Avola)
[3 dicembre 1968]
Parole e musica di Franco Trincale che, appena saputo dei fatti di Avola, scrisse di getto e cominciò subito a cantare questa canzone, poi incisa nel 45 giri “La tragedia di Avola” edito dalla Fonola, e pubblicò anche nel volume “Le ballate di Franco Trincale” (Feltrinelli, 1970).
Testo trovato nel’articolo di Sebastiano Burgaretta intitolato “I fatti di Avola nei canti di protesta”, pubblicato sulla rivista “Avolesi nel mondo” (Anno 6 n. 3 - Dicembre 2005)

La prima canzone sui fatti di Avola, scritta da Trincale il giorno successivo l’uccisione di Angelo Sigona e Giuseppe Scibilia e il ferimento di altre quarantotto persone da parte della polizia, che aveva sparato ad altezza uomo su di una folla di contadini che protestavano contro il caporalato, chiedendo a gran voce quei diritti che saranno di lì a poco sanciti nello Statuto dei Lavoratori del 1970, lo stesso che oggi il Renzie vuole liquidare e riscrivere di sana pianta considerandolo solo un residuo ideologico…
Sicilia oggi si piangi di duluri
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/8/2014 - 11:39

Agosto

Antiwar Songs Blog
Agosto
Ricorre oggi il quarantesimo anniversario della strage del treno Italicus. Forse fra le tante stragi è quella meno ricordata; gli imputati sono stati tutti assolti e non c’è un colpevole, anche se sicuramente la strage fu compiuta da neofascisti. La strage dell’Italicus non sembra avere grande eco nella canzone politica e d’autore italiana. Dopo Piazza […]
Antiwar Songs Staff 2014-08-04 20:30:00
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La perquisa

La perquisa
[1998]
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”


Stato mafia soldi banche
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/7/2014 - 08:25
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Forza di gravità

Forza di gravità
[2013?]

Poichè gli anarchici tendono a cadere giù dalle finestre, questa canzone si intitola “Forza di gravità” (Minoranza di Uno)
guardo alle mie spalle, ma è tutto già successo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/1/2014 - 14:48
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Ricordate brava gente

Ricordate brava gente
1970
da ildeposito

La versione qui pubblicata è quella integrale, così come era stata inizialmente scritta da Antonio Catacchio e Diego De Palma. Nella successiva registrazione su Cd vennero cancellate le strofe 6/7/8 (qui in corsivo) in quanto riguardavano quel particolare momento storico-politico e quindi oggi fuori tema rispetto al fatto politico più grave: la programmata strage di Stato
Ricordate brava gente
(continua)
inviata da DoNQuijote82 29/12/2013 - 21:50
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Quella Che Stiamo Raccontando

Quella Che Stiamo Raccontando
‎[1972]‎
Parole di Dario Fo
Musica di Paolo Ciarchi
Canzone introduttiva dello spettacolo teatrale dal titolo "Pum Pum! Chi è? La Polizia!‎", grottesco satirico in due atti ‎sulle stragi di Stato, messo in scena con il collettivo teatrale La Comune.‎
Quella che stiamo per raccontare non è una storia di fantasia,
(continua)
inviata da Bernart 30/5/2013 - 13:29
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Via dei Georgofili

Raja Marazzini
Via dei Georgofili
Pezzo del poeta Raja Marazzini omaggio alle vittime della strage di via dei Georgofili, Firenze – 27 maggio 1993

Nell'album dei Gang con Daniele Biacchessi "Il paese della vergogna" (2009)
Piazza della Signoria. Poco distante.
(continua)
26/5/2013 - 22:45
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Troppo fredda la notte

Troppo fredda la notte
[1972]‎
Album “Il vento ha cantato per ore tra i rami dei versi d'amore”‎



Dedicata all'anarchico Pinelli
Troppo fredda la notte
(continua)
inviata da Dead End -adriana -giorgio 11/3/2013 - 14:51
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Il giorno che il cielo cadde su Bologna

Il giorno che il cielo cadde su Bologna
2013
Niente di nuovo sul fronte occidentale
MCR-niente di nuovo

Niente di nuovo sul fronte occidentale è un doppio album studio dei Modena City Ramblers, il tredicesimo della loro carriera. Sono diciotto le canzoni contenute nell'album: scritte, arrangiate e prodotte dai Modena City Ramblers.

Lato A: Niente di nuovo: Niente di nuovo sul fronte occidentale - Occupy World Street - È primavera - C'era Una Volta - La Guèra D'L Baròt - Pasta nera - Fiori d'Arancio e Baci di Caffè - La luna di Ferrara- Beppe e Tore
Lato B: Sul fronte occidentale: Il Violino di Luigi - Due magliette rosse - Tarantella Tarantò - La Strage delle fonderie - Afro - Kingstown Regatta - Il giorno che il cielo cadde su Bologna - Nostra Signora dei Depistati - Briciole e spine
La sorella di Franco partiva per il mare,
(continua)
inviata da DonQuijote82 14/2/2013 - 12:22
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E tu mi vieni a dire

E tu mi vieni a dire
[1973]
Album: "Far finta di essere sani"
Testo di Sandro Luporini - musica di Giorgio Gaber
Lyrics by Sandro Luporini - music by Giorgio Gaber
Paroles de Sandro Luporini - musique de Giorgio Gaber
A Milano muoiono in circostanze misteriose
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 9/2/2013 - 19:08
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Nostra Signora dei Depistati

Nostra Signora dei Depistati
2013
Niente di nuovo sul fronte occidentale
MCR-niente di nuovo

Niente di nuovo sul fronte occidentale è un doppio album studio dei Modena City Ramblers, il tredicesimo della loro carriera. Sono diciotto le canzoni contenute nell'album: scritte, arrangiate e prodotte dai Modena City Ramblers.

Lato A: Niente di nuovo: Niente di nuovo sul fronte occidentale - Occupy World Street - È primavera - C'era Una Volta - La Guèra D'L Baròt - Pasta nera - Fiori d'Arancio e Baci di Caffè - La luna di Ferrara- Beppe e Tore
Lato B: Sul fronte occidentale: Il Violino di Luigi - Due magliette rosse - Tarantella Tarantò - La Strage delle fonderie - Afro - Kingstown Regatta - Il giorno che il cielo cadde su Bologna - Nostra Signora dei Depistati - Briciole e spine
A Roma in via del'Acquasparta,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 9/2/2013 - 11:30
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V per Vendetta

V per Vendetta
Di chi è la colpa?
(continua)
inviata da DoNQuijote82 31/12/2012 - 12:59
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Notte

Notte
Verde, giallo, verde,
(continua)
inviata da adriana 12/12/2012 - 17:02
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Ballata di Ustica

Ballata di Ustica
[2000]
Testo trovato su YouTube

A 20 anni dalla strage, cantata insieme a Patrizia Bovi, Francesca Breschi e Patrizia Nasini nello spettacolo "I-TIGI, Canto per Ustica", di Marco Paolini.

Poi anche nell’album «Cantata del secolo breve», in cui il racconto del 900 (il «secolo breve», appunto, come lo definì lo storico britannico Eric J. Hobsbawm nel suo poderoso saggio del 1994) si apre e si chiude con la tragedia del volo Itavia Bologna-Palermo.

Contribuisco questa bella canzone per salutare l’inserimento di Ultimo volo [Orazione civile per Ustica] di Pippo Pollina, ringraziando gli Admins per tutto il lavoro da amanuensi che si sono sobbarcati nella trascrizione integrale per le CCG/AWS di quell’opera fondamentale.
Era il dì 27 di giugno
(continua)
inviata da Dead End 10/11/2012 - 10:16
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Ultimo volo [Orazione civile per Ustica]

Ultimo volo [Orazione civile per Ustica]
Registrato dal vivo il 27 giugno 2007 al Teatro Manzoni di Bologna
in occasione dell'inaugurazione del Museo per la Memoria della Strage di Ustica

Musica e testi di canzoni e monologhi di Pippo Pollina
Arrangiamenti e orchestrazioni di Peter George Rebeiz

Pippo Pollina: Voce, pianoforte e chitarra
Con la partecipazione straordinaria di Manlio Sgalambro – voce narrante

E con: Palermo Acoustic Quartet
Archi della Filarmonica Arturo Toscanini (Direttore: Dimitri Jurowski)

Cosa ancora c'è da dire? Questa è stata la domanda che mi sono posto per intere settimane quando il produttore teatrale Ruggero Sintoni e la senatrice Daria Bonfietti mi hanno chiesto di scrivere un'opera di teatro musicale su una delle vicende più torbide e ingarbugliate della nostra storia recente, la strage di Ustica. Cosa c'è ancora da scrivere, da rivelare, da sublimare...laddove ripetutamente attori, scrittori,... (continua)
Ultimo volo (continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/11/2012 - 16:35
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Al referendum rispondiamo no

Al referendum rispondiamo no
1974 - L'ultima crociata (I dischi del sole)

E al referendum rispondiamo no!
(continua)
inviata da DonQuijote82 7/9/2012 - 12:27
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Cermis

Cermis
(Moreno Bocedi)
A.N.I.A. 1999

Un'altra strage dimenticata (e impunita).
Ha già vent’anni o poco più
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/8/2012 - 10:46
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Voci di piazza

Voci di piazza
‎[2003]‎
Album “Ero un autarchico”‎

Questo breve brano non è altro che la riproposizione su di una base musicale di un parte del ‎discorso che il sindacalista della CISL Franco Castrezzati stava pronunciando in Piazza della ‎Loggia quel 28 maggio 1974…‎


Tra la gente, dietro il cordone del servizio d’ordine, qualcuno ha intravisto tal Maurizio Tramonte, ‎un agente dei servizi infiltrato nell’organizzazione neofascista Ordine Nuovo.‎
Con tutta probabilità i carnefici erano lì, un attimo dopo l’esplosione, a verificare gli effetti del loro ‎crimine, e 38 anni dopo non c’è nessun colpevole e le parti civili sono state addirittura condannate ‎a rimborsare le spese processuali…‎
‎“… casato, in una villa principesca… Oggi ha la possibilità di mostrarsi, sui teleschermi, come capo ‎di un partito, che è difficile collocare nell’arco antifascista e perciò costituzionale…
(continua)
inviata da Bartleby 29/5/2012 - 08:55
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Dieci e venticinque (Bologna)

Dieci e venticinque (Bologna)
[2008?]
Testo e musica di Paolo Fiorucci
Lyrics and music by Paolo Fiorucci
Paroles et musique de Paolo Fiorucci

Quell'orologio là, una volta, se lo ricordavano tutti. No, anzi, non se lo ricordavano: ce lo avevano negli occhi. Quell'orologio e quell'ora, le dieci e venticinque del mattino del 2 agosto 1980. Ora sta scivolando via dai ricordi e dagli occhi, e magari anche dal nome di Maria Fresu disintegrata, ridotta atomi. Non c'è, credo, più da dire altro. Il testo di questa canzone l'ho trovato per caso, cercando altre cose; proviene, si pensi un po', da una vecchissima pagina del forum dedicato a Roberto Vecchioni. Del suo autore non so niente, ma lo saluto. [RV]
Volti, voci, bagagli
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/5/2012 - 02:38
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Flight data recorder

Flight data recorder
2011
Io ricordo con rabbia
Roma Ciampino, 27 giugno 1980
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/3/2012 - 19:14
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Testamento partigiano

Testamento partigiano
(M. Brugnara)

Incisa originariamente con il titolo "Il testamento di Johnny" in "La parola stella" del 2003

Milo Brugnara: voce, chitarra acustica, armonica;
Andrea Robol: fisarmonica;
Valentina Campajola: violino;
Guido Foddis: basso
Registrato e mixato da Guido Foddis @ La Casona Studio, Ferrara, novembre 2011

(Modena City Ramblers)

Cosa potrebbe pensare, oggi, un vecchio partigiano che, dopo aver contribuito a regalare alla nostra Nazione il riscatto rappresentato dalla ritorta sul nazifascismo, vede il frutto del suo sacrificio sotterrato da fiumi di fango? Il partigiano Giovanni Farri "Gianni" (della 26a Brigata Garibaldi) ebbe un ruolo fondamentale durante l'Operazione Tombola; ci ha lasciati qualche anno fa, tuttavia "Testamento partigiano" immagina ciò che lui stesso ci potrebbe dire, oggi
Ti lascio cadere in un fosso
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/3/2012 - 11:44
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Portella della Ginestra

Portella della Ginestra
Spezzone tratto dallo spettacolo "Alt, La Primavera di Un 78", incentrato sulle figure di Peppino Impastato e Aldo Moro, in collaborazione con Miriam Iacopi, Teatro e Non Solo, Michael Gaddini. Lo spettacolo è stato portato in scena nei teatri tra il Dicembre 2010 e il Giugno 2011

2013
R_Evoluzione
feat Luca Lanzi ‘Casa del Vento

Vedere anche Portella della Ginestra.
Dopo vent'anni di fame
(continua)
inviata da DonQuijote82 11/2/2012 - 16:08
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Ti ricordi il 1969

Ti ricordi il 1969
‎[2007]‎
Dallo spettacolo “Il paese della vergogna” realizzato con i Gang
Le bombe portano messaggi. Spesso sono nascosti, velati, non dichiarati.
(continua)
inviata da DoNQuijote82 23/1/2012 - 23:13
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Stanno tornando

Piazza Fontana ti dice qualcosa?
(continua)
inviata da DonQuijote82 18/1/2012 - 09:11
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Sentieri di versi (pt. 3): Il boom

Sentieri di versi (pt. 3): Il boom
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continua)
Ministro dell'interno
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/12/2011 - 16:37

Cinqua guagliuni

Cinqua guagliuni
Testo e musica di Felice Campora
Album:Quannu vene l’anarchia
(Suonatori libertari calabresi)

La rete cinque volte lacerata
d'uno strano incidente a Ferentino...

Una vicenda, quella dei cinque giovani anarchici calabresi "incidentati" presso Ferentino il 26 settembre 1970, alla quale aveva accennato, su questo sito, Riccardo Venturi nella sua Canzone delle reti invisibili (poi ripresa e modificata da Alessio Lega, che per un caso del destino è nato un 26 settembre). La richiesta di Alessandro "Bartleby" se esistesse una canzone specifica dedicata a questa vicenda è stata soddisfatta direttamente da Felice Campora, insegnante e cantautore libertario di Amantea, che ce la ha gentilmente segnalata dalla sua homepage; riproduciamo qui il testo calabrese e la traduzione di Cinqua guagliuni. Nell'introduzione riproduciamo invece l'articolo del giornalista e scrittore anarchico Massimo Ortalli... (continua)
I
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/12/2011 - 09:55
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La piazza, la loggia, la gru. Brescia, maggio 1974-novembre 2010

La piazza, la loggia, la gru. Brescia, maggio 1974-novembre 2010
Da Genova: le storie cantate

Spettacolo da cantastorie di Alessio Lega e Marco Rovelli, con Guido Baldoni alla fisarmonica

Sogno numero 3: La piazza, la loggia, la gru. Brescia, maggio 1974-novembre 2010

Nel 2009 viene finalmente approvata la Sanatoria per immigrati che svolgono la funzione di colf e badanti. È una grande speranza per molti immigrati clandestini che lavorano ma vivono come fantasmi in Italia, così spendono e faticano per il miraggio del permesso di soggiorno, e chissà, un giorno, per la cittadinanza.
Ma presto la sanatoria si rivela un “pacco”. La Lega Nord non ha nessuna intenzione seria, si mette per traverso. I migranti si sentono truffati.
Nell’ottobre 2010 nel Nord Italia si fanno presidi, e manifestazioni, ma nessuno pare accorgersene. A Brescia quando anche il permesso di manifestare in presidio viene revocato, un gruppo di 6 migranti sale su di una gru nel cantiere... (continua)
La piazza, la loggia, la gru s’incrociano come in un campo di guerra
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 19/11/2011 - 17:55

Fiori di piazza

Testo, musica, esecuzione di Mirko Dallera
Accompagnamento musicale Michele Coratella; Cori Giorgio Fusari

Mirko Dallera, bresciano, ha trasformato in musica le proprie emozioni e il proprio pensiero trovando nella composizione e nella poesia la sua naturale
espressione artistica.
Composizioni come “Fiori di piazza”, dedicata ai morti di Piazza Loggia, sono un classico esempio della sua vena compositiva dove storia, poesia e attualità si fondono.

(da Note e parole contro la guerra 28 maggio 2007 - 33mo anniversario della strage di Piazza della Loggia.)
La strada ci vide bagnati, con un cuore caldo e sereno
(continua)
22/9/2011 - 22:40
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Nell’attimo breve

Nell’attimo breve
Testo di Nichi Stefi
Musica di Gino Negri

Milva è un personaggio poliedrico, al punto da essere passata dalla canzone leggera a opere liriche (con Luciano Berio), dal teatro leggero a quello impegnato (famosissime le sue interpretazioni brechtiane). Non sono mancati spettacoli televisivi e commedie musicali.

Gino Negri, compositore e autore di opere contemporanee ha dedicato la canzone “Nell’attimo breve”, interpretata con grande espressività da Milva, ai morti di Piazza Loggia. Il motivo fa parte dell’album "Libertà" del 1975.
(da Note e parole contro la guerra 28 maggio 2007 - 33mo anniversario della strage di Piazza della Loggia.)
Nell’attimo breve di un secondo violento
(continua)
21/9/2011 - 23:43
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La memoria difesa

La memoria difesa
Non è per sempre la memoria
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/8/2011 - 18:43
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Brescia, 28 maggio

Brescia, 28 maggio
[1974]
Scritta e cantata da Franco Trincale

La Strage di Piazza della Loggia fu un tremendo attentato terroristico compiuto da gruppi neofascisti il 28 maggio 1974 a Brescia, nella centrale Piazza della Loggia. Una bomba nascosta in un cestino portarifiuti fu fatta esplodere mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati e dal Comitato Antifascista con la presenza del sindacalista della CISL Franco Castrezzati, dell'on. del PCI Adelio Terraroli e del segretario della camera del lavoro di Brescia Gianni Panella. L'attentato provocò la morte di otto persone e il ferimento di altre centodue. Proprio mentre Franco Castrezzati ricordava la strage di Piazza Fontana di quattro anni e mezzo prima, si udì lo scoppio.. Nell'agghiacciante registrazione della manifestazione, un documento sonoro che, chiunque ricordi quegli anni, porterà per sempre dentro,... (continua)
Il 28 di maggio alle dieci del mattino
(continua)
inviata da giorgio 13/6/2011 - 08:14
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Piazza della Loggia

Piazza della Loggia
Parole di Pardo Fornaciari; sull'aria di "La nostra festa, il Primo Maggio". Scritta di getto dopo la strage di Piazza della Loggia a Brescia, il 28 maggio 1974

www.ildeposito.org
Nella piazza della Loggia
(continua)
inviata da DonQuijote82 13/5/2011 - 10:54
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Portella della Ginestra

Portella della Ginestra
Yu Kung, Il pifferaio, Madau Dischi, 1980

Canzone che racconta dell'eccidio di Portella delle ginestre, il primo maggio del 1947, ad opera della banda del bandito Giuliano.
Sono arrivati
(continua)
inviata da DonQuijote82 13/5/2011 - 10:48
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Il palazzo d'inverno

Il palazzo d'inverno
2002
da "L'altra faccia dell'impero"
Il palazzo d'inverno a piazza del Gesù
(continua)
inviata da Luca 'The River' 28/4/2011 - 22:11

Piazza Otto Croci (Spiegami perché)

Piazza Otto Croci (Spiegami perché)
Una canzone ispirata a Piazza della Loggia (8 Croci come 8 le vittime)un misero omaggio a chi dal 1974 chiede giustizia
Se ti trovi a vagare in piazza otto croci,
(continua)
inviata da Lele Ravera 28/4/2011 - 10:08
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Mufida

Mufida
[2003]
Nell’album “Babyberté” del 2005.
Scritta da Berté/Leon.

“Mufida”, “Sorella”, è una canzone dedicata alla sfortunata Domenica “Mimì” Berté, in arte Mia Martini, morta da sola il 14 maggio 1995, uccisa probabilmente da un’overdose di cocaina…

Ma è lo sfondo che merita a questa canzone – a mio parere – se non il riconoscimento di CCG/AWS a pieno diritto, almeno lo spazio di un Extra:

“Ai giorni perduti tra lacrime e fumo,
Sotto i manganelli usati sui fratelli.
Per tutti gli anni contro, agli anni spaccati
A quelli di piombo e maledette stragi.”


Una canzone contro le guerre di casa nostra, quindi, ma – soprattutto - contro la guerra alle donne…

“Aria di caccia che sa di guerra santa,
Di caccia alle streghe che l'hanno fatta franca”


… e contro la guerra che nel nostro bel paese quotidianamente viene condotta da un’orda di idioti, ignoranti, imbecilli, stregoni, imbonitori, falsi moralisti e baciapile contro la bellezza, l’amore e la verità, una guerra che ha sempre lasciato sul campo “i gatti neri, razza quasi estinta”…
Aria di festa sopra la città
(continua)
inviata da Bartleby 17/2/2011 - 08:21
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Per Sergio

Per Sergio
bellissima
l ho sentita cantare di persona a parigi ed é stata stupenda
marco brown 7/2/2011 - 02:39
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Io so

Io so
The Gang e Daniele Biacchessi

da un celebre articolo pubblicato sul Corriere della sera del 14 novembre 1974

2011
Gang e i suoi fratelli: Quando gli angeli cantano
Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe (e che in realtà è una serie di golpes istituitasi a sistema di protezione del potere).
(continua)
inviata da DonQuijote82 25/1/2011 - 17:57
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Katanga

Gli Anarchici milanesi
Dite: Chissà perché "Katanga".
Anni '60, provincia congolese in rivolta, con intervento di mercenari. Questo il primo riferimento storico.
Ecco il secondo, che giustifica l'uso di katanga e katanghesi.
Ero a Parigi, nel maggio 1968. A un certo punto, si unirono alle lotte studentesca sbandati, piccoli malavitosi, nordafricani, giovani prostitute. Parteciparono fino all'ultimo, anzi alla fine restarono solo loro e i loro capo, nel giugno fu trovato morto e si pensò ai servizi.
Nella Sorbona occupavano i sotterranei e facevano lezione. Per esempio io partecipai ad un seminario sul tema: Come ci si difende da un coltello con un giubbotto, un pullover etc.
Si inizio a chiamarli "les katangais" con riferimento agli allora recenti fatti del Congo. Ricordo ancora un giornale ad alta tiratura, col titolo a tutta pagina: "VOICI LES KATANGAIS" con ampio servizio fotografico. Ciao
Arturo Cioffi 23/1/2011 - 10:32
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01-05-1947

01-05-1947
On the music of Trevor Jones Promentory (O.S.T: of "The Last of the Mohicans" (1992))
Cristina La Rocca, Born in San Cipirello, 9 years old,
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/1/2011 - 18:56
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Non ho scordato

Non ho scordato
da L'esploratore (2010)

Grazie a Pierangelo che ha trascritto il testo.
I nostri anni migliori imbottiste di odio
(continua)
12/12/2010 - 23:42
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Maledetti voi

Maledetti voi
canzone inserita nei titoli di coda di "Piazza delle cinque lune"
Maledetti voi, Signori del Potere, che movete la vita di persone coi vostri fili da burattini
(continua)
inviata da DonQuijote82 4/11/2010 - 00:17
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Quarant'anni

Quarant'anni
Non credo abbia diritto a una sua pagina, e allora lo metto qui, che è un'utile appendice



Gentilie Amministratore Andrea Giuliotti,
io prendo la parola in questa assemblea per esprimerle una mia piccola opinione. Io abito, cioè la mia famiglia abita ed io con lei, in questo palazzo da più di 70 anni. L'immobile, come lei ben sa, dal'39 al '45 subì gravi ritrutturazioni piuttosto violente. Dopo la fuga del Presidente Proprietario con tutta la famiglia - famiglia che tra l'altro, mi ha detto la portinaia, si è rifatta viva e vorrebbe tornare qui e ritornare in possesso del solaio, comunque non è questo il punto dell'assemblea....

Beh, dopo quella fuga noi abbiamo fatto un regolamente interno che è stato esposte per le scale per un anno e lei è stato eletto Amministratore del Condominio per più di 50 anni. Certo, non è sempre stato lei, comunque è stato sempre qualcuno del suo giro, della... (continua)
DonQuijote82 23/9/2010 - 18:42
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La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, o Il feroce questore Guida]

La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, <i>o</i> Il feroce questore Guida]
Pinelli, settant'anni prima...

29 aprile 1897. Il poster sbagliato

di Fruttero & Gramellini

da La Stampa del 14 giugno 2010

Qualcuno doveva aver calunniato Romeo Frezzi, perché senza che avesse fatto niente di male, una mattina fu arrestato… L'incipit del «Processo» di Kafka si adatta tristemente allo scandalo romano di fine secolo, la morte misteriosa di un falegname socialista di via Margutta. Romeo Frezzi, appunto. «Venga con noi, è una formalità», lo abbordano i poliziotti, dopo avergli perquisito l’appartamento senza mandato. In questura gli chiedono di una foto trovata in casa sua: ritrae un gruppo di anarchici seduti intorno a Pietro Acciarito, il fabbro che qualche giorno prima ha tentato di accoltellare Re Umberto all’ippodromo delle Capannelle. Frezzi giura di non conoscere Acciarito e neppure gli altri. Lui la foto l’ha avuta in regalo da un fotografo che lavora accanto... (continua)
Bartolomeo Pestalozzi 10/8/2010 - 11:29




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