
Galaxy Song

Whenever life gets you down, Mrs. Brown
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/12/2024 - 20:11
Riccardo Venturi, 9-12-2024 21:36
Monty Python, col prof. Brian Cox e Stephen Hawking
Giochino. Il giochino consiste nel fornire, nella traduzione, dati prima di tutto espressi in chilometri e non in miglia; e poi anche nell’attualizzare alcuni dati laddove strettamente necessario. Nella canzone originale ci sono state sicuramente motivazioni metriche, che noi ovviamente non abbiamo. I dati scientifici contenuti nel testo sono stati considerati sufficientemente accurati; ma, nel video sopra, il prof. Brian Cox ritiene al contrario che non lo siano poi così tanto e cerca di spiegarlo. Viene però steso senza tanti complimenti da Stephen Hawking con la sua carrozzella motorizzata, che si avvia poi verso le stelle.
Naturalmente, ma sarà meglio che lo dica a chiare lettere per evitare qualsiasi accusa (infondata) di “tuttologia”, io non so assolutamente niente di astrofisica -al pari, probabilmente,... (continua)
Monty Python, col prof. Brian Cox e Stephen Hawking
Giochino. Il giochino consiste nel fornire, nella traduzione, dati prima di tutto espressi in chilometri e non in miglia; e poi anche nell’attualizzare alcuni dati laddove strettamente necessario. Nella canzone originale ci sono state sicuramente motivazioni metriche, che noi ovviamente non abbiamo. I dati scientifici contenuti nel testo sono stati considerati sufficientemente accurati; ma, nel video sopra, il prof. Brian Cox ritiene al contrario che non lo siano poi così tanto e cerca di spiegarlo. Viene però steso senza tanti complimenti da Stephen Hawking con la sua carrozzella motorizzata, che si avvia poi verso le stelle.
Naturalmente, ma sarà meglio che lo dica a chiare lettere per evitare qualsiasi accusa (infondata) di “tuttologia”, io non so assolutamente niente di astrofisica -al pari, probabilmente,... (continua)
Canzone della Galassia
(continua)
(continua)

Primo treno per Marte

(1995)
Album: Destinazione Paradiso
Dal primo album estremamente pop di Grignani, una canzone apocalittica e forse ambientalista, la preferita di questo album per il suo autore.
Album: Destinazione Paradiso
Dal primo album estremamente pop di Grignani, una canzone apocalittica e forse ambientalista, la preferita di questo album per il suo autore.
The train to Mars is leaving
(continua)
(continua)
13/9/2024 - 21:58
Percorsi:
Guerra alla Terra, Storie dallo Spazio Profondo

Lost in Space

Riccardo Venturi, 16-4-2024 11:04
Due parole del traduttore.Obbèlla. Avevamo nel sito una canzone per la quale vengono tirati in ballo addirittura Noam Chomsky (che si avvia bel bello ai cent’anni) e Slavoj Žižek! Bisognava tradurla per forza, anche se il suo autore, Evan Herzoff detto “Eval Herz”, si schernisce dicendo di rivolgersi a loro per le analisi politiche e per le speculazioni filosofiche. Così facendo, ha scritto una canzone perfettamente filosofica e politica, che può essere così riassunta: il capitalismo è una merda e ci ammazza a tutti quanti. Enjoy!
Due parole del traduttore.Obbèlla. Avevamo nel sito una canzone per la quale vengono tirati in ballo addirittura Noam Chomsky (che si avvia bel bello ai cent’anni) e Slavoj Žižek! Bisognava tradurla per forza, anche se il suo autore, Evan Herzoff detto “Eval Herz”, si schernisce dicendo di rivolgersi a loro per le analisi politiche e per le speculazioni filosofiche. Così facendo, ha scritto una canzone perfettamente filosofica e politica, che può essere così riassunta: il capitalismo è una merda e ci ammazza a tutti quanti. Enjoy!
Perduti nello spazio
(continua)
(continua)
16/4/2024 - 11:05

La canzone del Big Bang

[2014]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Piero Galli
"Canzoni per imparare"
Di sé, Piero Galli non dice molto, tranne che è un insegnante di scuola primaria. Un maestro elementare, insomma, con la passione per la musica. Un “maestro canterino” che, a un certo punto, ha cominciato a utilizzare la sua passione per scrivere canzoni per l’infanzia; o meglio, canzoni dedicate ai bambini delle sue classi, dai 6 agli 11 anni, ma un po’ diverse da quelle dello “Zecchino d’Oro” o da “Carletto l’ha fatta nel letto”. Partendo dalla passione universale di tutti i bambini, vale a dire i dinosauri (chi non ha avuto la passione per i dinosauri non è mai stato bambino!), si è messo in testa di spiegare la scienza, quella vera, ai ragazzini. E così, ecco addirittura questa “Canzone del Big Bang”. Perfetta canzone di astrofisica per l’infanzia, insomma. Mica roba da... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Piero Galli
"Canzoni per imparare"
Di sé, Piero Galli non dice molto, tranne che è un insegnante di scuola primaria. Un maestro elementare, insomma, con la passione per la musica. Un “maestro canterino” che, a un certo punto, ha cominciato a utilizzare la sua passione per scrivere canzoni per l’infanzia; o meglio, canzoni dedicate ai bambini delle sue classi, dai 6 agli 11 anni, ma un po’ diverse da quelle dello “Zecchino d’Oro” o da “Carletto l’ha fatta nel letto”. Partendo dalla passione universale di tutti i bambini, vale a dire i dinosauri (chi non ha avuto la passione per i dinosauri non è mai stato bambino!), si è messo in testa di spiegare la scienza, quella vera, ai ragazzini. E così, ecco addirittura questa “Canzone del Big Bang”. Perfetta canzone di astrofisica per l’infanzia, insomma. Mica roba da... (continua)
Quindici miliardi di anni fa
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/4/2024 - 20:47
Percorsi:
Storie dallo Spazio Profondo

Riccardo Venturi, 2-4-2024 21:11
Big Bang Song
(continua)
(continua)

Chanson italienne – La canzone del Big Bang – Piero Galli - 2014
Paroles et musique : Piero Galli
De lui-même, Piero Galli ne dit pas grand-chose, si ce n'est qu'il est instituteur. Un instituteur, en somme, avec la passion de la musique. Un "professeur chantant" qui, à un moment donné, a commencé à utiliser sa passion pour écrire des chansons pour l’enfance ; ou plutôt, des chansons dédiées aux enfants de ses classes, âgés de 6 à 11 ans, mais un peu différentes de celles du "Zecchino d'Oro" ou du "Carletto l'ha fatto nel letto". Partant de la passion universelle de tous les enfants, autrement dit les dinosaures (celui qui n'a pas été passionné par les dinosaures n'a jamais été un enfant !), il a entrepris d'expliquer la science, la vraie, aux enfants. C'est ainsi qu'est née cette "chanson du Big Bang". Une chanson d'astrophysique parfaite pour les enfants, en somme. Ce n'est pas rien !
Comme... (continua)
Paroles et musique : Piero Galli
De lui-même, Piero Galli ne dit pas grand-chose, si ce n'est qu'il est instituteur. Un instituteur, en somme, avec la passion de la musique. Un "professeur chantant" qui, à un moment donné, a commencé à utiliser sa passion pour écrire des chansons pour l’enfance ; ou plutôt, des chansons dédiées aux enfants de ses classes, âgés de 6 à 11 ans, mais un peu différentes de celles du "Zecchino d'Oro" ou du "Carletto l'ha fatto nel letto". Partant de la passion universelle de tous les enfants, autrement dit les dinosaures (celui qui n'a pas été passionné par les dinosaures n'a jamais été un enfant !), il a entrepris d'expliquer la science, la vraie, aux enfants. C'est ainsi qu'est née cette "chanson du Big Bang". Une chanson d'astrophysique parfaite pour les enfants, en somme. Ce n'est pas rien !
Comme... (continua)
LA CHANSON DU BIG BANG
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/4/2024 - 16:26

Casa mia

2024
Presentata al Festival di Sanremo 2024.
Presentata al Festival di Sanremo 2024.
Il brano è nato quest’estate con Michelangelo, abbiamo fatto il ritornello e la base, poi lo abbiamo accantonato. Ho chiuso l’album, ce ne eravamo dimenticati. Ce ne siamo accorti, lo abbiamo sistemato e Sanremo era la giusta destinazione.
Il testo è un dialogo tra me e un extraterrestre che mi fa notare quanto il nostro pianeta sia bellissimo, e che nonostante le tragedie del mondo la natura sistema sempre tutto.
Il testo è un dialogo tra me e un extraterrestre che mi fa notare quanto il nostro pianeta sia bellissimo, e che nonostante le tragedie del mondo la natura sistema sempre tutto.
Il prato è verde, più verde, più verde
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/2/2024 - 10:03
Percorsi:
Storie dallo Spazio Profondo
Riportiamo per dovere di cronaca, ma questa polemica contro Ghali è sempre lo stesso vecchio trucco di equiparare l'antisionismo all'antisemitismo. Oltretutto la canzone non cita mai Israele, forse Walker Meghnagi ha riconosciuto subito il suo stato del cuore nei versi "Per tracciare un confine / Con linee immaginarie bombardate un ospedale"
Sanremo 2024, la comunità ebraica di Milano contro Ghali: «Propaganda anti-israeliana». Il rapper: «Il silenzio non suoni come un assenso»
Sanremo 2024, la comunità ebraica di Milano contro Ghali: «Propaganda anti-israeliana». Il rapper: «Il silenzio non suoni come un assenso»

Scopro questa pagina a distanza di 4 anni dalla sua pubblicazione e l'ho letta con avidità. Non sono mai stato capace di trasformare i miei pensieri e le mie emozioni in parole scritte che ne rendessero l'intensità. Perciò ti dico semplicemente e sinceramente grazie per questo dono che hai fatto a chiunque lo leggerà.
Mi auguro che tu abbia continuato a bere caffè senza zucchero... e che continuerai a farlo ancora per molto.
Mi auguro che tu abbia continuato a bere caffè senza zucchero... e che continuerai a farlo ancora per molto.
Stefano 1/4/2023 - 02:59
@ Stefano
Carissimo Stefano, prima di tutto grazie per quello che mi hai scritto. E non è, credimi, il solito ringraziamento di circostanza, anodino, vuoto. Certo che ne è passata, oramai, di acqua sotto i ponti da quella sera del 15 dicembre 2018. Per...aggiornare un po' la cosa, ti dirò che ho scoperto la stevia; o meglio, una polverina che ora vendono anche nei supermercati e che assicurano essere un dolcificante naturale adatto ai diabetici. Bah, speriamo; il fatto è che il caffè amaro proprio non mi è riuscito mai farmelo piacere, nonostante i famosi intenditori dicano che andrebbe bevuto sempre così. Ma nei bar non sempre la hanno, i dolcificanti nelle bustine sono generalmente delle schifezze peggiori dello zucchero semolato, e quindi il caffè amaro non è scomparso dal mio orizzonte. Ad ogni modo, continuo a farmi tre dosi di Humalog (ore 8, 12 e 18) e una di Lantus (ore 22), nonché... (continua)
Carissimo Stefano, prima di tutto grazie per quello che mi hai scritto. E non è, credimi, il solito ringraziamento di circostanza, anodino, vuoto. Certo che ne è passata, oramai, di acqua sotto i ponti da quella sera del 15 dicembre 2018. Per...aggiornare un po' la cosa, ti dirò che ho scoperto la stevia; o meglio, una polverina che ora vendono anche nei supermercati e che assicurano essere un dolcificante naturale adatto ai diabetici. Bah, speriamo; il fatto è che il caffè amaro proprio non mi è riuscito mai farmelo piacere, nonostante i famosi intenditori dicano che andrebbe bevuto sempre così. Ma nei bar non sempre la hanno, i dolcificanti nelle bustine sono generalmente delle schifezze peggiori dello zucchero semolato, e quindi il caffè amaro non è scomparso dal mio orizzonte. Ad ogni modo, continuo a farmi tre dosi di Humalog (ore 8, 12 e 18) e una di Lantus (ore 22), nonché... (continua)
Riccardo Venturi 3/4/2023 - 09:18
gli strani giri della vita.
Son diventata aglianese 1 anno preciso (quasi: 30 aprile 2022) fa, sapevo a malapena dell'esistenza di Agliana (al massimo mi ero spinta fin Prato, e da fiorentina mi pareva già fin troppo), poi succedon tante cose, punto belle, e si valica pure il Bisenzio per trovarsi accanto alla Bure. (Capalle non si vede, si è offuscato, Pensare che stasera dovrei andare a Prato). Di Agliana ho scoperto qualche cosa carina: un paio di pasticcerie, un teatro, un laghetto di pesca, qualche ristorante e pizzeria molto gradevoli, e verso Pistoia (capirai, son 10 minuti) un circolo ARCI con un bel programma musicale. Santomato Live Club. Ecco, scorrendo il progrmma del Santomato, scopro che il prossimo 5 maggio ci sono proprio Le Orme per il 50° di Felona e Sorona. Saranno 35 anni che non ascolto quel disco...cerco i testi ed arrivo qui. Che abisso del tempo e di ricordi di cartelli stradali di paesini delle montagne pistoiesi su una scassata panda rossa....
Un saluto, Riccardo.
Son diventata aglianese 1 anno preciso (quasi: 30 aprile 2022) fa, sapevo a malapena dell'esistenza di Agliana (al massimo mi ero spinta fin Prato, e da fiorentina mi pareva già fin troppo), poi succedon tante cose, punto belle, e si valica pure il Bisenzio per trovarsi accanto alla Bure. (Capalle non si vede, si è offuscato, Pensare che stasera dovrei andare a Prato). Di Agliana ho scoperto qualche cosa carina: un paio di pasticcerie, un teatro, un laghetto di pesca, qualche ristorante e pizzeria molto gradevoli, e verso Pistoia (capirai, son 10 minuti) un circolo ARCI con un bel programma musicale. Santomato Live Club. Ecco, scorrendo il progrmma del Santomato, scopro che il prossimo 5 maggio ci sono proprio Le Orme per il 50° di Felona e Sorona. Saranno 35 anni che non ascolto quel disco...cerco i testi ed arrivo qui. Che abisso del tempo e di ricordi di cartelli stradali di paesini delle montagne pistoiesi su una scassata panda rossa....
Un saluto, Riccardo.
Iside65 25/4/2023 - 23:51
Veramente, Silvia oltremodo cara, a quanto ne so tu ti sei spinta ben più in là di Prào, e anche in de' posti parecchio complicati & agitati. Come dìgnene: se un giornollàrtro ci si dovesse rivedere, magari si mette su un bel libriccino di memorie (visto che ormai s'ha un'età tutteddùe) che, secondo me, avrebbe qualche possibilità di diventare un best(ia) seller. Però è pur vero che, comunque la vada, ci si portano dietro i propri luoghi dovunque si vada a rifinire, come fossero una barca con la quale si naviga per il mondo. Firenze, l'Elba, San Piero a Ponti, Campi (a proposito: ti ringrazio per la citazione da Bisenzio, tra la rivolta di Nika e le disavventure del Ballerini), Agliana... A Agliana ci devo aver messo piede sì e no due volte in vita mia, mi sembra ci sia un teatro dove ci devo aver visto qualcosa ma 'un mi ricordo di preciso icché. Vorrà dire che ci sarà una terza volta,... (continua)
Riccardo Venturi 27/4/2023 - 00:54
Grande Riccardo, è da poco che ho riscoperto Le Orme e devo dire che in Italia un gruppo così eclettico non c'è. Ho ripreso tutti i dischi prog del gruppo, compresa la trilogia degli Elementi (Fiume e Infinito) che negli anni 2000 ripropongono il prog, pazzesco!

Un permesso di soggiorno sulla Luna

2021
Album: Come siamo arrivati fin qui
Album: Come siamo arrivati fin qui
Vola una farfalla nera
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/5/2023 - 23:37
Percorsi:
Storie dallo Spazio Profondo

Chanson italienne — Un permesso di soggiorno sulla Luna — Pier Cortese — 2021
Dialogue Maïeutique
Curieux titre, dit Lucien l’âne. Et puis, qu’irait-on faire sur la Lune ? Et pourquoi ?
Là, Lucien l’âne mon ami, tu as tout résumé. C’est la question. Ce qu’en dit la chanson, c’est que la situation sur la Terre est de plus en plus préoccupante. Il y a déjà longtemps, le docteur et révérend Thomas Malthus avait tiré le signal d’alarme en mettant le doigt sur la croissance de continue de la population humaine et sur le danger de la surpopulation. Un autre Britannique, mais je ne sais plus trop lequel, mettons Cyril Northcote Parkinson, anticipait l’an 3000 en résumant la situation disant : « Only stand up » — grosso mode : « Tous debout ». Cependant, contrairement à l’attente de Malthus, la croissance humaine a été (jusqu’à présent au moins) suivie ou même précédée, par celle de la production... (continua)
Dialogue Maïeutique
Curieux titre, dit Lucien l’âne. Et puis, qu’irait-on faire sur la Lune ? Et pourquoi ?
Là, Lucien l’âne mon ami, tu as tout résumé. C’est la question. Ce qu’en dit la chanson, c’est que la situation sur la Terre est de plus en plus préoccupante. Il y a déjà longtemps, le docteur et révérend Thomas Malthus avait tiré le signal d’alarme en mettant le doigt sur la croissance de continue de la population humaine et sur le danger de la surpopulation. Un autre Britannique, mais je ne sais plus trop lequel, mettons Cyril Northcote Parkinson, anticipait l’an 3000 en résumant la situation disant : « Only stand up » — grosso mode : « Tous debout ». Cependant, contrairement à l’attente de Malthus, la croissance humaine a été (jusqu’à présent au moins) suivie ou même précédée, par celle de la production... (continua)
UN PERMIS DE SÉJOUR SUR LA LUNE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/5/2023 - 16:19

Galileo

[1998]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Edoardo Bennato
Album / Albumi: Sbandato
Ciò che si vede nell'immagine sopra stante, è l'Osservatorio Astrofisico di Arcetri. L'Osservatorio, progettato per ospitare il più grande rifrattore d'Italia, fu inaugurato il 27 ottobre 1872; da centocinquant'anni scruta le stelle e le galassie.
Arcetri è una delle più belle colline che incorniciano la città di Firenze, assieme al suo antichissimo borgo (il nome deriva dal latino Arcis Veteris, “rocca antica”); si trova a breve distanza dal Poggio Imperiale, da dove le truppe di Carlo V d'Asburgo assediarono Firenze dal 1529 al 1530 restaurando la signoria dei Medici, e da via Leonardo Ximenes (via dedicata a un astronomo gesuita), dove per un certo periodo abitò Margherita Hack -nata in un'altra strada fiorentina che si chiama Via delle Cento Stelle. A brevissima... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Edoardo Bennato
Album / Albumi: Sbandato
Ciò che si vede nell'immagine sopra stante, è l'Osservatorio Astrofisico di Arcetri. L'Osservatorio, progettato per ospitare il più grande rifrattore d'Italia, fu inaugurato il 27 ottobre 1872; da centocinquant'anni scruta le stelle e le galassie.
Arcetri è una delle più belle colline che incorniciano la città di Firenze, assieme al suo antichissimo borgo (il nome deriva dal latino Arcis Veteris, “rocca antica”); si trova a breve distanza dal Poggio Imperiale, da dove le truppe di Carlo V d'Asburgo assediarono Firenze dal 1529 al 1530 restaurando la signoria dei Medici, e da via Leonardo Ximenes (via dedicata a un astronomo gesuita), dove per un certo periodo abitò Margherita Hack -nata in un'altra strada fiorentina che si chiama Via delle Cento Stelle. A brevissima... (continua)
Dichiaro la terra immota
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/3/2023 - 18:07

Chanson italienne — Galileo — Edoardo Bennato — 1998
Petit Dialogue Maïeutique
Lucien l’âne mon ami, j’espère que tu sais qui était Galilée.
Oh, dit Lucien l’âne, pour moi, si je me souviens bien de ce que j’en ai entendu à l’époque déjà, ce fut un grand savant et aussi, le bruit courait qu’il eut de solides démêlés avec l’Inquisition qui n’appréciait pas trop ses explications du monde dont on racontait qu’elles étaient fondées sur l’observation de la réalité et non sur les affirmations de la Bible et des théologiens.
Ah, je vois que tu t’en souviens bien, répond Marco Valdo M.I. et que tu as en quelques mots réglé cette affaire que d’aucuns ont tendance à embrouiller pour préserver la place centrale de la divinité et les intérêts de leur Église. La seule chose à en dire est que Galilée à l’instar de bien des chercheurs et savants de ces temps anciens, et d’ailleurs, il se fait que pareil... (continua)
Petit Dialogue Maïeutique
Lucien l’âne mon ami, j’espère que tu sais qui était Galilée.
Oh, dit Lucien l’âne, pour moi, si je me souviens bien de ce que j’en ai entendu à l’époque déjà, ce fut un grand savant et aussi, le bruit courait qu’il eut de solides démêlés avec l’Inquisition qui n’appréciait pas trop ses explications du monde dont on racontait qu’elles étaient fondées sur l’observation de la réalité et non sur les affirmations de la Bible et des théologiens.
Ah, je vois que tu t’en souviens bien, répond Marco Valdo M.I. et que tu as en quelques mots réglé cette affaire que d’aucuns ont tendance à embrouiller pour préserver la place centrale de la divinité et les intérêts de leur Église. La seule chose à en dire est que Galilée à l’instar de bien des chercheurs et savants de ces temps anciens, et d’ailleurs, il se fait que pareil... (continua)
GALILÉE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/3/2023 - 18:39

Molto prima di Bennato lo stesso tema veniva trattato in una ben più toccante canzone dei Quilapayun che avevo inviato ed è presente sul sito da tempo: Oficio de tinieblas por Galileo Galilei
Canzoni contro la guerra: Quilapayún - Oficio de tinieblas por Galileo Galilei
Flavio Poltronieri 10/3/2023 - 07:14

Watcher of the Skies

[1972]
Compositori / Composers / Compositeurs / Säveltäjät
Peter Gabriel
Tony Banks
Steve Hackett
Mike Rutherford
Phil Collins
Album / Albumi: Foxtrot
Nell'aprile del 1972, i Genesis calano in Italia per la prima volta con il loro Nursery Cryme Tour. Non è un caso: probabilmente i Genesis vengono apprezzati prima in Italia che nel loro paese di origine o in altri paesi anglofoni. Il tour ha inizio il 6 aprile a Adria, in provincia di Rovigo; vi assistono, secondo le testimonianze, un centinaio di persone. I Genesis alloggiano all' “Hotel Stella” di Adria.
Forse il nome di questo piccolo albergo della cittadina veneta è una sorta di presagio. L'11 aprile sono a Pesaro, il giorno dopo a Reggio Emilia, poi via via a Cuorgnè (TO), a Pavia, a Lugo (RA), a Travagliato (BS), a Siena e a Roma. Il tour si conclude il 19 aprile a Napoli; in alcune date hanno ottenuto cinquemila, addirittura... (continua)
Compositori / Composers / Compositeurs / Säveltäjät
Peter Gabriel
Tony Banks
Steve Hackett
Mike Rutherford
Phil Collins
Album / Albumi: Foxtrot
Nell'aprile del 1972, i Genesis calano in Italia per la prima volta con il loro Nursery Cryme Tour. Non è un caso: probabilmente i Genesis vengono apprezzati prima in Italia che nel loro paese di origine o in altri paesi anglofoni. Il tour ha inizio il 6 aprile a Adria, in provincia di Rovigo; vi assistono, secondo le testimonianze, un centinaio di persone. I Genesis alloggiano all' “Hotel Stella” di Adria.
Forse il nome di questo piccolo albergo della cittadina veneta è una sorta di presagio. L'11 aprile sono a Pesaro, il giorno dopo a Reggio Emilia, poi via via a Cuorgnè (TO), a Pavia, a Lugo (RA), a Travagliato (BS), a Siena e a Roma. Il tour si conclude il 19 aprile a Napoli; in alcune date hanno ottenuto cinquemila, addirittura... (continua)
Watcher of the skies, watcher of all
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/2/2023 - 21:12
Percorsi:
Storie dallo Spazio Profondo

Riccardo Venturi, 15-2-2023 22:56
Osservatore dei cieli
(continua)
(continua)

Chanson — Watcher of the Skies — Genesis — 1972
Auteurs - Interprètes : Peter Gabriel — Tony Banks — Steve Hackett — Mike Rutherford — Phil Collins
Album : Foxtrot
En avril 1972, Genesis débarque pour la première fois en Italie avec son Nursery Cryme Tour. Ce n’est pas un hasard : Genesis est probablement apprécié plus tôt en Italie que dans son pays d’origine ou dans d’autres pays anglophones. La tournée commence le 6 avril à Adria, dans la province de Rovigo ; y assistent, selon les témoignages, une centaine de personnes. Genesis séjourne à l’hôtel Stella (ÉTOILE) à Adria.
Le nom de ce petit hôtel de la ville de Vénétie est peut-être une sorte de présage. Le 11 avril, ils sont à Pesaro, le lendemain à Reggio Emilia, puis à Cuorgnè (TO), Pavie, Lugo (RA), Travagliato (BS), Sienne et Rome. La tournée se termine le 19 avril à Naples ; à certaines dates, ils ont eu cinq mille, voire dix... (continua)
Auteurs - Interprètes : Peter Gabriel — Tony Banks — Steve Hackett — Mike Rutherford — Phil Collins
Album : Foxtrot
En avril 1972, Genesis débarque pour la première fois en Italie avec son Nursery Cryme Tour. Ce n’est pas un hasard : Genesis est probablement apprécié plus tôt en Italie que dans son pays d’origine ou dans d’autres pays anglophones. La tournée commence le 6 avril à Adria, dans la province de Rovigo ; y assistent, selon les témoignages, une centaine de personnes. Genesis séjourne à l’hôtel Stella (ÉTOILE) à Adria.
Le nom de ce petit hôtel de la ville de Vénétie est peut-être une sorte de présage. Le 11 avril, ils sont à Pesaro, le lendemain à Reggio Emilia, puis à Cuorgnè (TO), Pavie, Lugo (RA), Travagliato (BS), Sienne et Rome. La tournée se termine le 19 avril à Naples ; à certaines dates, ils ont eu cinq mille, voire dix... (continua)
VEILLEUR DES CIEUX
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/2/2023 - 18:24

Passaporto per le stelle

1983
Album: Tropico Del Nord
Una di quelle perle rare della musica italiana, la storia di un ragazzo ed una ragazza, entrambi abituati a vivere in maniera semplice, in campagna, che vengono selezionati dal presidente del loro stato per andare a popolare un mondo lontano, dato che il loro sta per essere distrutto dall’ennesima ed ultima guerra. D’altronde il testo è di Valerio Negrini
Album: Tropico Del Nord
Una di quelle perle rare della musica italiana, la storia di un ragazzo ed una ragazza, entrambi abituati a vivere in maniera semplice, in campagna, che vengono selezionati dal presidente del loro stato per andare a popolare un mondo lontano, dato che il loro sta per essere distrutto dall’ennesima ed ultima guerra. D’altronde il testo è di Valerio Negrini
Era un ragazzo di campagna
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 15/2/2023 - 19:43
Percorsi:
Storie dallo Spazio Profondo

Chanson italienne — Passaporto per le stelle — Pooh — 1983
Album : Tropico Del Nord
Une de ces perles rares de la musique italienne, c’est l’histoire d’un garçon et d’une fille, tous deux habitués à vivre simplement, à la campagne, qui sont choisis par le président de leur pays pour aller peupler un monde lointain, car le leur est sur le point d’être détruit par une énième et dernière guerre. D’autre part, le texte est de Valerio Negrini.
Album : Tropico Del Nord
Une de ces perles rares de la musique italienne, c’est l’histoire d’un garçon et d’une fille, tous deux habitués à vivre simplement, à la campagne, qui sont choisis par le président de leur pays pour aller peupler un monde lointain, car le leur est sur le point d’être détruit par une énième et dernière guerre. D’autre part, le texte est de Valerio Negrini.
PASSEPORT POUR LES ÉTOILES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/2/2023 - 18:20

Queen: ’39

(1975)
Parole e musica di Brian May
dall'album dei Queen A Night at the Opera
La canzone parla di un gruppo di astronauti che, imbarcati in una navicella per un viaggio ad una velocità prossima a quella della luce, ritornano sulla Terra, e scoprono che mentre per loro è trascorso un solo anno, per i terrestri sono passati cento anni a causa dell'effetto della dilatazione temporale previsto dalla teoria della relatività di Einstein. Tutte le persone che conoscevano sono ormai morte.
La canzone è stata scritta e cantata da Brian May con una melodia e un arrangiamento da classica folk song ed è una delle poche canzoni dei Queen in cui la voce di Freddie Mercury non è protagonista ma si limita ai cori nel ritornello.
Per il chitarrista dei Queen le stelle non sono solamente una passione. Si è infatti laureato in fisica con lode, e ha conseguito nel 2007 il dottorato in astrofisica che... (continua)
Parole e musica di Brian May
dall'album dei Queen A Night at the Opera
La canzone parla di un gruppo di astronauti che, imbarcati in una navicella per un viaggio ad una velocità prossima a quella della luce, ritornano sulla Terra, e scoprono che mentre per loro è trascorso un solo anno, per i terrestri sono passati cento anni a causa dell'effetto della dilatazione temporale previsto dalla teoria della relatività di Einstein. Tutte le persone che conoscevano sono ormai morte.
La canzone è stata scritta e cantata da Brian May con una melodia e un arrangiamento da classica folk song ed è una delle poche canzoni dei Queen in cui la voce di Freddie Mercury non è protagonista ma si limita ai cori nel ritornello.
Per il chitarrista dei Queen le stelle non sono solamente una passione. Si è infatti laureato in fisica con lode, e ha conseguito nel 2007 il dottorato in astrofisica che... (continua)
In the year of thirty-nine
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 15/2/2023 - 22:44
Percorsi:
Storie dallo Spazio Profondo
in parte ripresa dalla traduzione di Alessandro Massara dai Queen - tutti i testi - Arcana editrice - 1992
’39
(continua)
(continua)

Extraterrestre

[1978]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel : Eugenio Gustavo Finardi
Album / Albumi: Blitz
Alla fine, è andata a finire che tutto il “trip spaziale” di questi giorni ha dato luogo alle Storie dallo spazio profondo, nuovo percorso che potrebbe anche definirsi intergalattico e che viene illustrato direttamente da Bonvi e da Francesco Guccini, da noi appositamente contattati...ah no, scherzavo eh, ahi! Sbòtt! Sbèrl! Ecc. ecc.
Però, esaurita la “trilogia” e costruito un po' il percorso con le canzoni più o meno “spaziali” contenute in questo sito, mi sono accorto che ne mancava una, e parecchio famosa (almeno sul pianeta “Itaglia”). Non solo mancava, ma -a mio parere- va di diritto a far parte non solo del percorso dello Spazio Profondo, ma anche di quello -che mai sarà istituito, vero e proprio “Ghost Song Itinerary”- delle Dimenticanze delle CCG. “Extraterrestre”... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel : Eugenio Gustavo Finardi
Album / Albumi: Blitz
Alla fine, è andata a finire che tutto il “trip spaziale” di questi giorni ha dato luogo alle Storie dallo spazio profondo, nuovo percorso che potrebbe anche definirsi intergalattico e che viene illustrato direttamente da Bonvi e da Francesco Guccini, da noi appositamente contattati...ah no, scherzavo eh, ahi! Sbòtt! Sbèrl! Ecc. ecc.
Però, esaurita la “trilogia” e costruito un po' il percorso con le canzoni più o meno “spaziali” contenute in questo sito, mi sono accorto che ne mancava una, e parecchio famosa (almeno sul pianeta “Itaglia”). Non solo mancava, ma -a mio parere- va di diritto a far parte non solo del percorso dello Spazio Profondo, ma anche di quello -che mai sarà istituito, vero e proprio “Ghost Song Itinerary”- delle Dimenticanze delle CCG. “Extraterrestre”... (continua)
C'era un tipo che viveva in un abbaino
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/2/2023 - 14:54
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Storie dallo Spazio Profondo

Chanson italienne — Extraterrestre — Eugenio Finardi — 1978
Paroles et musique : Eugenio Gustavo Finardi
Album : Blitz
Je crois qu’à chacun d’entre nous, à un moment donné de sa vie, il est arrivé de vouloir vraiment être recueilli par des extraterrestres et emmené sur une autre planète, pour toute raison imaginable : d’une histoire d’amour qui tourne mal à un revers financier, de l’envie d’être seul (la “planète” est la version moderne de l’île déserte), d’une défaite contre la Juventus à un caprice, d’une guerre qui fait rage autour de vous à l’envie de foutre en l’air la planète Terre, habitée par la race d’êtres vivants la plus stupide qui soit — une race qui se nomme même “sapiens”. Mais sapiens de quoi ?
Le désir, justement, de “recommencer” ailleurs, le plus loin possible, là où personne ne vous connaît et — éventuellement — seul. L’être humain est très étrange, et très peu “sapiens” :... (continua)
Paroles et musique : Eugenio Gustavo Finardi
Album : Blitz
Je crois qu’à chacun d’entre nous, à un moment donné de sa vie, il est arrivé de vouloir vraiment être recueilli par des extraterrestres et emmené sur une autre planète, pour toute raison imaginable : d’une histoire d’amour qui tourne mal à un revers financier, de l’envie d’être seul (la “planète” est la version moderne de l’île déserte), d’une défaite contre la Juventus à un caprice, d’une guerre qui fait rage autour de vous à l’envie de foutre en l’air la planète Terre, habitée par la race d’êtres vivants la plus stupide qui soit — une race qui se nomme même “sapiens”. Mais sapiens de quoi ?
Le désir, justement, de “recommencer” ailleurs, le plus loin possible, là où personne ne vous connaît et — éventuellement — seul. L’être humain est très étrange, et très peu “sapiens” :... (continua)
EXTRATERRESTRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/2/2023 - 17:57

Chiara scappiamo

(2019)
Album: Sumo (con il nome Management)
Chiara scappiamo è una canzone molto triste, perché ci sono due aspetti. Un aspetto è quello di un amore intimo, per così dire casalingo, però circondato da un mondo esterno molto brutto, dove qualcuno sta inventando delle torture, qualcun altro sta come al solito aspettando il momento giusto per buttare una bomba… Addirittura il Dalai Lama s’è comprato i fucili, quindi proprio non c’è più speranza!
Allora l’unica speranza è andare su un altro pianeta, e questi viaggi per altri pianeti sono presenti in un po’ tutto il disco. Stiamo appunto aspettando i marziani, ma qual è il problema? Ci ho riflettuto dopo…il problema è che questa persona sta anche perdendo tempo, rischiamo di perdere la navicella che ci porterà alla salvezza… perché stiamo pensando al trucco, a vestirci, a prepararci, alle cose di questo mondo (risate ndr).
Rischiamo anche... (continua)
Album: Sumo (con il nome Management)
Chiara scappiamo è una canzone molto triste, perché ci sono due aspetti. Un aspetto è quello di un amore intimo, per così dire casalingo, però circondato da un mondo esterno molto brutto, dove qualcuno sta inventando delle torture, qualcun altro sta come al solito aspettando il momento giusto per buttare una bomba… Addirittura il Dalai Lama s’è comprato i fucili, quindi proprio non c’è più speranza!
Allora l’unica speranza è andare su un altro pianeta, e questi viaggi per altri pianeti sono presenti in un po’ tutto il disco. Stiamo appunto aspettando i marziani, ma qual è il problema? Ci ho riflettuto dopo…il problema è che questa persona sta anche perdendo tempo, rischiamo di perdere la navicella che ci porterà alla salvezza… perché stiamo pensando al trucco, a vestirci, a prepararci, alle cose di questo mondo (risate ndr).
Rischiamo anche... (continua)
Mentre prendiamo questo caffè
(continua)
(continua)
13/2/2023 - 23:48
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Chanson italienne — Clara scappiamo — Management del Dolore Post-operatorio — 2019
Clara scappiamo — Fuyons, Clara ! est une chanson très triste, car elle comporte deux aspects. Un aspect est celui d’un amour intime, à la maison pour ainsi dire, mais entouré d’un monde extérieur très laid, où quelqu’un invente la torture, quelqu’un d’autre attend comme d’habitude le bon moment pour lancer une bombe… Même le Dalaï Lama a acheté des canons, il n’y a donc aucun espoir !
Le seul espoir est donc d’aller sur une autre planète, et ces voyages vers d’autres planètes sont tous répertoriés. Nous attendons en effet les Martiens, mais quel est le problème ? J’y ai pensé après… le problème est que cette personne perd aussi du temps, nous risquons de rater le vaisseau qui nous mènera au salut… parce que nous pensons au maquillage, à nous habiller, à nous préparer, aux choses de ce monde (rires).
Nous... (continua)
Clara scappiamo — Fuyons, Clara ! est une chanson très triste, car elle comporte deux aspects. Un aspect est celui d’un amour intime, à la maison pour ainsi dire, mais entouré d’un monde extérieur très laid, où quelqu’un invente la torture, quelqu’un d’autre attend comme d’habitude le bon moment pour lancer une bombe… Même le Dalaï Lama a acheté des canons, il n’y a donc aucun espoir !
Le seul espoir est donc d’aller sur une autre planète, et ces voyages vers d’autres planètes sont tous répertoriés. Nous attendons en effet les Martiens, mais quel est le problème ? J’y ai pensé après… le problème est que cette personne perd aussi du temps, nous risquons de rater le vaisseau qui nous mènera au salut… parce que nous pensons au maquillage, à nous habiller, à nous préparer, aux choses de ce monde (rires).
Nous... (continua)
FUYONS, CLARA !
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/2/2023 - 19:03

Franco Battiato: Anafase

[1972]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Franco Battiato
Musica / Music / Musique / Sävel: Franco Battiato - Pino Massara
Avevo detto che sarebbe stata una trilogia spaziale, e trilogia sia. Per chiuderla, però, abbandono le speisoddìtidi, gli astronauti spiaccicati nello spazio e le mogli che assistono impotenti alla polverizzazione del consorte, e prendo tutta un'altra strada. Che è comunque una strada di quegli anni spaziali, interplanetari, siderali.
Correva l'anno 1972. Mettiamola così: un giovanotto siciliano che vive a Milano, di singolare bruttezza e in attività musicale da qualche anno (qualche canzonetta convenzionale, qualche disco flessibile di “cover” per la Nuova Enigmistica Tascabile, un'amicizia con Giorgio Gaber e una pubblicità per i divani B&B), ne combina all'improvviso una delle sue e fa uscire un “concept album” ispirato a Il mondo nuovo di Aldous Huxley. Così,... (continua)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Franco Battiato
Musica / Music / Musique / Sävel: Franco Battiato - Pino Massara
Avevo detto che sarebbe stata una trilogia spaziale, e trilogia sia. Per chiuderla, però, abbandono le speisoddìtidi, gli astronauti spiaccicati nello spazio e le mogli che assistono impotenti alla polverizzazione del consorte, e prendo tutta un'altra strada. Che è comunque una strada di quegli anni spaziali, interplanetari, siderali.
Correva l'anno 1972. Mettiamola così: un giovanotto siciliano che vive a Milano, di singolare bruttezza e in attività musicale da qualche anno (qualche canzonetta convenzionale, qualche disco flessibile di “cover” per la Nuova Enigmistica Tascabile, un'amicizia con Giorgio Gaber e una pubblicità per i divani B&B), ne combina all'improvviso una delle sue e fa uscire un “concept album” ispirato a Il mondo nuovo di Aldous Huxley. Così,... (continua)
Varcherò i confini della Terra
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/2/2023 - 13:37
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Storie dallo Spazio Profondo
Anaphase: La versione inglese / English version / Version anglaise / Englanninkielinen versio [1971; rel. 1999]
Nel 1971, l'album Fetus era stato preparato in doppia versione: italiana e inglese (in realtà, tutti i brani dell'album, anche quelli in italiano, devono essere ascritti al 1971). La versione inglese, Foetus fu scartata (probabilmente anche perché la pronuncia inglese di Battiato era atroce) e pubblicata soltanto nel 1999.
Nel 1971, l'album Fetus era stato preparato in doppia versione: italiana e inglese (in realtà, tutti i brani dell'album, anche quelli in italiano, devono essere ascritti al 1971). La versione inglese, Foetus fu scartata (probabilmente anche perché la pronuncia inglese di Battiato era atroce) e pubblicata soltanto nel 1999.
Anaphase
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/2/2023 - 13:53

Dik Dik: Help Me

[1974]
Andrea Lo Vecchio - Shel Shapiro
E' partito il 18 settembre (non si sa, in questo caso, di quale anno): l'attacco della mitica Help Me dei Dik Dik, autentico capolavoro del kitsch spaziale italiano composto nel 1974 da Andrea Lo Vecchio e Shel Shapiro, presenta addirittura un giorno preciso per la missione che porterà lo sventurato astronauta McKenzie a fare comunque una bruttissima fine, dato che deve essere il primo uomo a arrivare su Giove lanciato da Huston (sic): vista la composizione dell'atmosfera e della superficie del Pianeta Rosso, è ipotizzabile che il disgraziato McKenzie si sarebbe comunque vaporizzato nello špàzzio assieme a tutta la sua navicella (cosa senz'altro colta da chi preparò le copertine dei 45 giri: in una si vede un astronauta che si sta mostruosamente disfacendo mentre urla “Help me”, in un'altra addirittura uno scheletro in tuta da astronauta). Help... (continua)
Andrea Lo Vecchio - Shel Shapiro
E' partito il 18 settembre (non si sa, in questo caso, di quale anno): l'attacco della mitica Help Me dei Dik Dik, autentico capolavoro del kitsch spaziale italiano composto nel 1974 da Andrea Lo Vecchio e Shel Shapiro, presenta addirittura un giorno preciso per la missione che porterà lo sventurato astronauta McKenzie a fare comunque una bruttissima fine, dato che deve essere il primo uomo a arrivare su Giove lanciato da Huston (sic): vista la composizione dell'atmosfera e della superficie del Pianeta Rosso, è ipotizzabile che il disgraziato McKenzie si sarebbe comunque vaporizzato nello špàzzio assieme a tutta la sua navicella (cosa senz'altro colta da chi preparò le copertine dei 45 giri: in una si vede un astronauta che si sta mostruosamente disfacendo mentre urla “Help me”, in un'altra addirittura uno scheletro in tuta da astronauta). Help... (continua)
È partito il 18 Settembre
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo "Spaceman" Venturi 14/2/2023 - 10:44
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Il Balletto di Bronzo: Missione Sirio 2222

[1970]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Giacomo Simonelli
Album / Albumi: Sirio 2222
Oggi, domenica 12 febbraio 2023 (già, il 2023!) mi dev'essere presa la fissa delle “canzoni spaziali” degli anni '60 e '70, dei dischi volanti, delle astronavi...istigato, certo, da una canzonetta svedese pure di quel periodo. Ma non è certo che canzoni e brani musicali del genere mancassero nell'abisso senza fondo che oramai è questo sito: a cominciare da quella che è forse la capostipite del genere, ed anche la più famosa: la “bizzarria spaziale” di David Bowie, vale a dire Space Oddity. Ispirata, come si sa, un po' dalla missione dell'Apollo 8 (la prima navicella spaziale con a bordo un equipaggio intero) e un po' (tanto) da un celebre filmino di Stanley Kubrick del 1968 in cui si svolgevano Odissee nello spazio oramai ventidue anni fa (ed in cui il supercomputer... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Giacomo Simonelli
Album / Albumi: Sirio 2222
Oggi, domenica 12 febbraio 2023 (già, il 2023!) mi dev'essere presa la fissa delle “canzoni spaziali” degli anni '60 e '70, dei dischi volanti, delle astronavi...istigato, certo, da una canzonetta svedese pure di quel periodo. Ma non è certo che canzoni e brani musicali del genere mancassero nell'abisso senza fondo che oramai è questo sito: a cominciare da quella che è forse la capostipite del genere, ed anche la più famosa: la “bizzarria spaziale” di David Bowie, vale a dire Space Oddity. Ispirata, come si sa, un po' dalla missione dell'Apollo 8 (la prima navicella spaziale con a bordo un equipaggio intero) e un po' (tanto) da un celebre filmino di Stanley Kubrick del 1968 in cui si svolgevano Odissee nello spazio oramai ventidue anni fa (ed in cui il supercomputer... (continua)
Un'astronave sta morendo
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/2/2023 - 23:06
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Storie dallo Spazio Profondo
...'e tu mi fai lo spoiler, visto che "Help me" è già in cantiere...!
Riccardo Venturi 13/2/2023 - 17:47
Non dimenticarti la versione di Elio e Le Storie Tese...
"Poi silenzio.
Solo "Help me, help me, help me!
Soccorso! Help me! Aiuto!".
Poi silenzio e niente più...
perché Mc Kenzie è esploso in volo,
lo sai caro figliolo,
e poi non era neanche il tuo papà,
perché io faccio la troia !"
"Poi silenzio.
Solo "Help me, help me, help me!
Soccorso! Help me! Aiuto!".
Poi silenzio e niente più...
perché Mc Kenzie è esploso in volo,
lo sai caro figliolo,
e poi non era neanche il tuo papà,
perché io faccio la troia !"

Imorron e en ny da

[1972]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Mikael Ramel
Album / Albumi: Till dej
Mikael Ramel, nato il 19 gennaio 1949 nella Gamla Stan di Stoccolma (il centro storico), proviene da una famiglia di artisti (musicisti, attori, registi teatrali ecc.). Come folksinger e musicista è in attività ininterrotta fin dal 1965. Questa canzone proviene dall'album del 1972 intitolato Till dej (“A te”, o “Per te”); e così, Till dej si chiamerà anche la sua band. Canzone di pace “futuribile” e permeata da esplorazioni spaziali (il periodo, del resto, era quello dell'uomo sulla Luna...) e dischi volanti: ma prima di dedicarci a vedere che cosa ci sia in altri mondi, sarebbe bene risolvere certi problemi che abbiamo qua in terra perché....oggi si sa, domani chissà. Scritta in uno svedese rigorosamente colloquiale (ad esempio, il titolo e il primo verso suonerebbero, in svedese letterario: I morgon är en ny dag, titolo con il quale del resto a volte la canzone è riportata). [RV]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Mikael Ramel
Album / Albumi: Till dej
Mikael Ramel, nato il 19 gennaio 1949 nella Gamla Stan di Stoccolma (il centro storico), proviene da una famiglia di artisti (musicisti, attori, registi teatrali ecc.). Come folksinger e musicista è in attività ininterrotta fin dal 1965. Questa canzone proviene dall'album del 1972 intitolato Till dej (“A te”, o “Per te”); e così, Till dej si chiamerà anche la sua band. Canzone di pace “futuribile” e permeata da esplorazioni spaziali (il periodo, del resto, era quello dell'uomo sulla Luna...) e dischi volanti: ma prima di dedicarci a vedere che cosa ci sia in altri mondi, sarebbe bene risolvere certi problemi che abbiamo qua in terra perché....oggi si sa, domani chissà. Scritta in uno svedese rigorosamente colloquiale (ad esempio, il titolo e il primo verso suonerebbero, in svedese letterario: I morgon är en ny dag, titolo con il quale del resto a volte la canzone è riportata). [RV]
Imorron e en ny da - varken du eller jag - vet vad som händer
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/2/2023 - 09:39
Percorsi:
Storie dallo Spazio Profondo

Riccardo Venturi, 12-2-2023 09:42
Domani è un altro giorno
(continua)
(continua)

d’après la traduction italienne — Domani è un altro giorno — Riccardo Venturi — 2023
d’une chanson suédoise — Imorron e en ny da — Mikael Ramel — 1972
Paroles et musique : Mikael Ramel
Album : Till dej
Mikael Ramel, né le 19 janvier 1949 dans la Gamla Stan (la vieille ville) de Stockholm, est issu d’une famille d’artistes (musiciens, acteurs, directeurs de théâtre, etc.). En tant que chanteur et musicien, il est en activité continue depuis 1965. Cette chanson est tirée de l’album de 1972 intitulé Till dej (« À toi » ou « Pour toi »), et Till dej est donc également le nom de son groupe. Une chanson de paix “futuriste”, imprégnée d’exploration spatiale (l’époque, après tout, était celle de l’homme sur la lune…) et de soucoupes volantes : mais avant de nous consacrer à voir ce qu’il y a dans d’autres mondes, il serait bon de résoudre certains problèmes que nous avons ici sur terre car…aujourd’hui... (continua)
d’une chanson suédoise — Imorron e en ny da — Mikael Ramel — 1972
Paroles et musique : Mikael Ramel
Album : Till dej
Mikael Ramel, né le 19 janvier 1949 dans la Gamla Stan (la vieille ville) de Stockholm, est issu d’une famille d’artistes (musiciens, acteurs, directeurs de théâtre, etc.). En tant que chanteur et musicien, il est en activité continue depuis 1965. Cette chanson est tirée de l’album de 1972 intitulé Till dej (« À toi » ou « Pour toi »), et Till dej est donc également le nom de son groupe. Une chanson de paix “futuriste”, imprégnée d’exploration spatiale (l’époque, après tout, était celle de l’homme sur la lune…) et de soucoupes volantes : mais avant de nous consacrer à voir ce qu’il y a dans d’autres mondes, il serait bon de résoudre certains problèmes que nous avons ici sur terre car…aujourd’hui... (continua)
DEMAIN EST UN AUTRE JOUR
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/2/2023 - 18:04

The Space Program

Album: We Got It From Here…Thank You 4 Your Service (2016)
Ad una prima lettura è l'aggiornamento di Whitey On The Moon con una critica ai programmi spaziali ormai addirittura affidati ai privati che certo non porteranno i neri nello spazio.
Ma in realtà The Space Program è anche una metafora per parlare dei vari problemi della comunità afroamericana, dalla gentrificazione all'onnipresente razzismo delle forze dell'ordine. Per i numerosissimi riferimenti non possiamo che consigliare chi è interessato di visitare la pagina su genius.
Ma in realtà The Space Program è anche una metafora per parlare dei vari problemi della comunità afroamericana, dalla gentrificazione all'onnipresente razzismo delle forze dell'ordine. Per i numerosissimi riferimenti non possiamo che consigliare chi è interessato di visitare la pagina su genius.
[Intro]
(continua)
(continua)
30/1/2023 - 23:46


Alô alô Marciano

[1980]
Letra por Rita Lee
Música por Roberto de Carvalho
Álbum: Saudade do Brasil
“Alô, Alô Marciano! Aqui quem fala é da Terra!” A música “Alô, Alô Marciano”, um dos maiores sucessos do repertório de Elis Regina, foi uma encomenda feita pela cantora ao casal Rita Lee e Roberto de Carvalho. Elis não queria uma música qualquer, ela pediu para que a letra tivesse a personalidade do casal. Com a composição em mãos, caprichou na interpretação irreverente, com seu estilo próprio.
A aproximação entre as duas cantoras se deu em 1976, em plena Ditadura Militar, quando Rita Lee foi presa. A única artista a visitá-la na prisão foi Elis Regina, sensibilizada pela sua gravidez na ocasião.
A letra é peculiar, como uma conversa entre um terráqueo e um extraterrestre. Fala sobre a dificuldade que é viver no planeta Terra, com tanta desigualdade e desentendimento por todos os lados. Mas serviu mesmo... (continua)
Letra por Rita Lee
Música por Roberto de Carvalho
Álbum: Saudade do Brasil
“Alô, Alô Marciano! Aqui quem fala é da Terra!” A música “Alô, Alô Marciano”, um dos maiores sucessos do repertório de Elis Regina, foi uma encomenda feita pela cantora ao casal Rita Lee e Roberto de Carvalho. Elis não queria uma música qualquer, ela pediu para que a letra tivesse a personalidade do casal. Com a composição em mãos, caprichou na interpretação irreverente, com seu estilo próprio.
A aproximação entre as duas cantoras se deu em 1976, em plena Ditadura Militar, quando Rita Lee foi presa. A única artista a visitá-la na prisão foi Elis Regina, sensibilizada pela sua gravidez na ocasião.
A letra é peculiar, como uma conversa entre um terráqueo e um extraterrestre. Fala sobre a dificuldade que é viver no planeta Terra, com tanta desigualdade e desentendimento por todos os lados. Mas serviu mesmo... (continua)
Alô alô, marciano
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 22/7/2022 - 08:46
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Questo è il mondo

[2006]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Margherita Hack [1922-2013]
Musica / Music / Musique / Sävel: Stefano Pais
Qualche anno fa, un giovane artista italiano, poi trasferitosi a Berlino per fare anche una carriera di attore teatrale, presentò una canzone alle selezioni per il festival di Sanremo. Si chiamava (e si chiama tuttora, fortunatamente) Stefano Pais, e la canzone si intitola Questo è il mondo. Un titolo quanto mai appropriato, perché l'autrice del testo era senz'altro assai qualificata per dire com'è il mondo, anzi l'Universo intero: Margherita Hack. A Margherita Hack, come è abbastanza lecito attendersi, non importava un bel niente di “canzoni, Sanremi e Pippi Baudi” (com'ebbe a dire lo stesso Stefano Pais in un'intervista); volle soltanto fare un piacere personale ad un giovane amico, per dargli un po' di visibilità. La ottenne senz'altro, nonostante la canzone fosse stata... (continua)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Margherita Hack [1922-2013]
Musica / Music / Musique / Sävel: Stefano Pais
Qualche anno fa, un giovane artista italiano, poi trasferitosi a Berlino per fare anche una carriera di attore teatrale, presentò una canzone alle selezioni per il festival di Sanremo. Si chiamava (e si chiama tuttora, fortunatamente) Stefano Pais, e la canzone si intitola Questo è il mondo. Un titolo quanto mai appropriato, perché l'autrice del testo era senz'altro assai qualificata per dire com'è il mondo, anzi l'Universo intero: Margherita Hack. A Margherita Hack, come è abbastanza lecito attendersi, non importava un bel niente di “canzoni, Sanremi e Pippi Baudi” (com'ebbe a dire lo stesso Stefano Pais in un'intervista); volle soltanto fare un piacere personale ad un giovane amico, per dargli un po' di visibilità. La ottenne senz'altro, nonostante la canzone fosse stata... (continua)
Questo secolo ormai trascorso,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/2/2022 - 15:36
Percorsi:
Storie dallo Spazio Profondo
è una mia impressione o il riff iniziale è copiato da "Bandiera Bianca" di Battiato ? Non male la canzone comunque.
Lorenzo 1/2/2022 - 18:12
Stessa impressione mia, riascoltando la canzone. Anzi, stessissima! Non solo: la strofa "Gli anni della scuola passavano lenti" ecc. secondo me ha delle reminiscenze battiatesche.
Riccardo Venturi 1/2/2022 - 19:52
Inno dei Terrapiattisti

[27-12-2021]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo
Musica / Music / Musique / Sävel: Warszawianka 1905 roku (A las barricadas, ecc.)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo
Musica / Music / Musique / Sävel: Warszawianka 1905 roku (A las barricadas, ecc.)
Terre rotonde, sferoidi e palloni
(continua)
(continua)
27/12/2021 - 11:01
Percorsi:
Inni e Controinni, Storie dallo Spazio Profondo

"Mi chiamo Albino Galuppini e sono di Brescia... (La Zanzara Live, 12.11.2019)
Feat. Ruggero dei Timidi
Feat. Ruggero dei Timidi
Albino Galuppini, terrapiattista, a La Zanzara live del 12.11.2019
Ruggero de I Timidi sulle note dell'inno dei terrapiattisti, introduce l'intervista ad Albino Galuppini, che chiude l'evento show de La Zanzara, al concessi...
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 27/12/2021 - 11:23

Chanson italienne – Inno dei Terrapiattisti – L’Anonimo Toscano del XXI Secolo e la Piccola Orchestrina del Costo Sociale – 2021
Paroles : Anonimo Toscano del XXI Secolo[27-12-2021]
Musique : Warszawianka 1905 roku (A las barricadas, etc.)
Dialogue Maïeutique
Voici donc, Lucien l’âne mon ami, que surgit de nulle part une chanson hautement astronomique et carrément philosophique, digne des contes éclairés du temps des Lumières ou peut-être, de ce cher Swift qui créa Gulliver et son monde. C’est là tout le plaisir que j’ai eu à en faire une chanson française. Peut-être ne l’entendrons-nous jamais chanter au travers des canaux multiples qui irriguent les oreilles et inondent les cerveaux de nos contemporains ; mais comme ça n’a pas d’importance. Son but n’est pas mercantile, il est tout simplement propédeutique.
Soit, répond Lucien l’âne, mais quel est donc le titre de cette mystérieuse... (continua)
Paroles : Anonimo Toscano del XXI Secolo[27-12-2021]
Musique : Warszawianka 1905 roku (A las barricadas, etc.)
Dialogue Maïeutique
Voici donc, Lucien l’âne mon ami, que surgit de nulle part une chanson hautement astronomique et carrément philosophique, digne des contes éclairés du temps des Lumières ou peut-être, de ce cher Swift qui créa Gulliver et son monde. C’est là tout le plaisir que j’ai eu à en faire une chanson française. Peut-être ne l’entendrons-nous jamais chanter au travers des canaux multiples qui irriguent les oreilles et inondent les cerveaux de nos contemporains ; mais comme ça n’a pas d’importance. Son but n’est pas mercantile, il est tout simplement propédeutique.
Soit, répond Lucien l’âne, mais quel est donc le titre de cette mystérieuse... (continua)
HYMNE DES TERREPLATISTES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/12/2021 - 17:32


Gagarin

Gent.mo Piero,
Potrei avere un dialogo con lei su questo aspetto di estrazioni letterarie non dichiarate? Trovo ci sia un sottobosco non piccolo di cui parlare e su cui confrontarsi.
Conosce altre canzoni sulle quale e'ststo fatto il prelievo cosi manifesto?
A me riaultano fotografie con resti di garcia lorca e uomini persi con prelievi da pasolini..
Grazie
Potrei avere un dialogo con lei su questo aspetto di estrazioni letterarie non dichiarate? Trovo ci sia un sottobosco non piccolo di cui parlare e su cui confrontarsi.
Conosce altre canzoni sulle quale e'ststo fatto il prelievo cosi manifesto?
A me riaultano fotografie con resti di garcia lorca e uomini persi con prelievi da pasolini..
Grazie
Valentino Montanari 25/9/2019 - 17:04
Senza togliere nulla a Claudio Baglioni, grandissimo cantautore italiano, il quale ringrazio per questa meravigliosa canzone dedicata a Jurij Gagarin, solo un grande poeta come Evgenij Aleksandrovič Evtušenko poteva associare le "stelle" alle "lentiggini". L'ispirazione alla sua poesia è palese. In ogni caso, splendido pezzo che mi fa venire sempre la pelle d'oca.

Chanson italienne – Gagarin – Claudio Baglioni – 1977
Voir le dialogue maïeutique de JE SUIS GAGARINE, FILS DE LA TERRE.
Voir le dialogue maïeutique de JE SUIS GAGARINE, FILS DE LA TERRE.
GAGARINE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/5/2021 - 18:42

À partir d’une version italienne, dont je ne trouve pas trace de la personne qui l’avait établie, d’un poème en russe d’Evgueni Alexandrovitch Evtouchenko version italienne intitulée SONO GAGARIN, IL FIGLIO DELLA TERRA (1969)
Dialogue maïeutique
Quand son pied a été posé dessus dans la botte d’un autre, la Lune lui demanda, qui es-tu ? Voilà, Lucien l’âne mon ami, la quintessence et la conclusion de la chanson.
De quoi me parles-tu, Marco Valdo M.I. mon ami ?
De la chanson dont on parle, Lucien l’âne mon ami. Elle s’intitule du moins la version française que je viens de terminer : JE SUIS GAGARINE, FILS DE LA TERRE. J’insiste sur sa dénomination de version française, car elle doit quand même forcément s’éloigner quelque peu du poème qu’écrivit Evgueni Alexandrovitch Evtouchenko ; bref, ce n’est pas une traduction et d’ailleurs, comme tu le sais, je n’ai aucune intention de faire de la... (continua)
Dialogue maïeutique
Quand son pied a été posé dessus dans la botte d’un autre, la Lune lui demanda, qui es-tu ? Voilà, Lucien l’âne mon ami, la quintessence et la conclusion de la chanson.
De quoi me parles-tu, Marco Valdo M.I. mon ami ?
De la chanson dont on parle, Lucien l’âne mon ami. Elle s’intitule du moins la version française que je viens de terminer : JE SUIS GAGARINE, FILS DE LA TERRE. J’insiste sur sa dénomination de version française, car elle doit quand même forcément s’éloigner quelque peu du poème qu’écrivit Evgueni Alexandrovitch Evtouchenko ; bref, ce n’est pas une traduction et d’ailleurs, comme tu le sais, je n’ai aucune intention de faire de la... (continua)
JE SUIS GAGARINE, FILS DE LA TERRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/5/2021 - 18:54

Gli extraterrestri

Che cosa dici? Che cosa faresti?
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 6/4/2021 - 21:32
Percorsi:
Storie dallo Spazio Profondo

Space Captain

[1970]
Scritta da Matthew Moore
Interpretata da Joe Cocker dal vivo al Fillmore East di New York City, 27-28 marzo 1970.
Negli album "Mad Dogs & Englishmen" (1970) e "Space Captain – Joe Cocker Live in Concert" (1976)
Scritta da Matthew Moore
Interpretata da Joe Cocker dal vivo al Fillmore East di New York City, 27-28 marzo 1970.
Negli album "Mad Dogs & Englishmen" (1970) e "Space Captain – Joe Cocker Live in Concert" (1976)
Once while travelin' across the sky
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/11/2020 - 16:27

Planet Caravan

(1970)
dal secondo album dei Black Sabbath, Paranoid
ripresa anche dai Pantera
Musicalmente, come spiega bene wikipedia, il brano è una sperimentazione piuttosto lontana dal canonico Heavy Rock dei Sabbath (e questa di proporre uno o due brani 'sperimentali' e di 'distacco' dal rock pesante per ogni album fu peculiarità fissa dei Sabbath per tutti gli anni '70). Questo brano infatti crea una sorta di atmosfera simile a quella di un sogno, effetto ottenuto principalmente dalla (in questo caso) insolita e calda voce di Ozzy Osbourne, filtrata con l'altoparlante rotante Leslie. L'accompagnamento è affidato a un vorticoso riff di basso di Geezer Butler su una sezione percussiva 'tribale' molto incisiva di Bill Ward. Particolarmente apprezzabile anche l'assolo di chitarra di sapore jazz eseguito da Tony Iommi verso il finale, con l'accompagnamento di una semplice sequenza di accordi di pianoforte... (continua)
dal secondo album dei Black Sabbath, Paranoid
ripresa anche dai Pantera
Musicalmente, come spiega bene wikipedia, il brano è una sperimentazione piuttosto lontana dal canonico Heavy Rock dei Sabbath (e questa di proporre uno o due brani 'sperimentali' e di 'distacco' dal rock pesante per ogni album fu peculiarità fissa dei Sabbath per tutti gli anni '70). Questo brano infatti crea una sorta di atmosfera simile a quella di un sogno, effetto ottenuto principalmente dalla (in questo caso) insolita e calda voce di Ozzy Osbourne, filtrata con l'altoparlante rotante Leslie. L'accompagnamento è affidato a un vorticoso riff di basso di Geezer Butler su una sezione percussiva 'tribale' molto incisiva di Bill Ward. Particolarmente apprezzabile anche l'assolo di chitarra di sapore jazz eseguito da Tony Iommi verso il finale, con l'accompagnamento di una semplice sequenza di accordi di pianoforte... (continua)
We sail through endless skies
(continua)
(continua)
25/10/2020 - 19:11
Percorsi:
Storie dallo Spazio Profondo
CAROVANA PLANETARIA
(continua)
(continua)


Into the Void
Traduzione italiana basata su quella di Canzoni Metal, rivista e corretta

La canzone si iscrive nel filone dei brani rock pacifisti e ecologisti in cui l'umanità o comunque un gruppo di idealisti lascia il nostro pianeta per trovare nello spazio un nuovo mondo dove costruire una società di pace e amore. Come nell'ultima dei Pearl Jam, Quick Escape.
DENTRO IL VUOTO
(continua)
(continua)
11/4/2020 - 12:04


Quick Escape

(2020)
dall'album Gigaton
Parole di Eddie Vedder
Musica di Jeff Ament
Il nuovo album dei Pearl Jam dopo ben sette anni di silenzio discografico è probabilmente per varietà di stili e per la forza dei singoli brani uno dei migliori della band di Seattle nel nuovo millennio. Il titolo dell'album si riferisce a un gigatone, unità di misura che corrisponde ad un miliardo di tonnellate. A causa dei cambiamenti climatici, la quantità di ghiaccio sciolta in Antartide è passata da 40 gigatoni all’anno tra il 1979 e il 1990 ai 252 gigatoni annui tra il 2009 e il 2017.
In questa canzone, con un riff alla Led Zeppelin e un ritornello tipicamente grunge, le parole prospettano un futuro neanche troppo lontano in cui l'umanità è costretta a lasciare la Terra, devastata dalla catastrofe ambientale, per rifugiarsi su Marte. Una tematica tipica del rock anni 70 (si pensi ad esempio a After the Gold... (continua)
dall'album Gigaton
Parole di Eddie Vedder
Musica di Jeff Ament
Il nuovo album dei Pearl Jam dopo ben sette anni di silenzio discografico è probabilmente per varietà di stili e per la forza dei singoli brani uno dei migliori della band di Seattle nel nuovo millennio. Il titolo dell'album si riferisce a un gigatone, unità di misura che corrisponde ad un miliardo di tonnellate. A causa dei cambiamenti climatici, la quantità di ghiaccio sciolta in Antartide è passata da 40 gigatoni all’anno tra il 1979 e il 1990 ai 252 gigatoni annui tra il 2009 e il 2017.
In questa canzone, con un riff alla Led Zeppelin e un ritornello tipicamente grunge, le parole prospettano un futuro neanche troppo lontano in cui l'umanità è costretta a lasciare la Terra, devastata dalla catastrofe ambientale, per rifugiarsi su Marte. Una tematica tipica del rock anni 70 (si pensi ad esempio a After the Gold... (continua)
Reconnaissance on the corner
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 27/3/2020 - 21:45


Hijack

da "Blows Against The Empire" (1970)
Per la presentazione dell'album vedi Mau Mau (Amerikon).
With most of the members of Jefferson Airplane missing in action, Paul Kantner and Grace Slick holed up in a San Francisco studio in 1970 alongside a cast of West Coast rock'n'roll legends — like Jerry Garcia and David Crosby to cut what became Kantner's finest solo work. Fueled by his lifelong obsession with science fiction, Blows Against The Empire is Kantner's rock space-opera: Young people hijack a starship and establish a brave new world in some distant galaxy, light-years away from the earthbound reality of Richard Nixon and the Vietnam War.
È il brano dove viene lanciata per la prima volta la metafora dell'astronave, che sostituisce quella dell'aereo usata nel primo nome del gruppo (Jefferson Airplane). Viene citata la costruzione di una stazione spaziale orbitante per partire in un viaggio... (continua)
Per la presentazione dell'album vedi Mau Mau (Amerikon).
With most of the members of Jefferson Airplane missing in action, Paul Kantner and Grace Slick holed up in a San Francisco studio in 1970 alongside a cast of West Coast rock'n'roll legends — like Jerry Garcia and David Crosby to cut what became Kantner's finest solo work. Fueled by his lifelong obsession with science fiction, Blows Against The Empire is Kantner's rock space-opera: Young people hijack a starship and establish a brave new world in some distant galaxy, light-years away from the earthbound reality of Richard Nixon and the Vietnam War.
È il brano dove viene lanciata per la prima volta la metafora dell'astronave, che sostituisce quella dell'aereo usata nel primo nome del gruppo (Jefferson Airplane). Viene citata la costruzione di una stazione spaziale orbitante per partire in un viaggio... (continua)
The summer was dry like your nose when you've been behind coke for a day and a season
(continua)
(continua)
28/3/2020 - 00:22
Percorsi:
Storie dallo Spazio Profondo
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Eric Idle - John Du Prez
Galaxy Song, la “Canzone della Galassia”, è una canzone scritta da Eric Idle e John Du Prez. Apparve per la prima volta nel 1983, nel film Monty Python's The Meaning of Life (Monty Python: Il senso della vita) e fu in seguito inserita nell’album Monty Python Sings. Come single, fu pubblicata nel Regno Unito il 27 giugno 1983, e poi ancora il 2 dicembre 1991 in seguito alla fortunata riproposta di Always Look on the Bright Side of Life. Nel 2014, la canzone fu eseguita dal vivo durante lo spettacolo teatrale Monty Python Live (Mostly), seguita da un altro single il 13 aprile 2015, in collaborazione con il sommo astrofisico e matematico Stephen Hawking.
La canzone originale apparve nel film durante lo sketch Live Organ Transplants (“Trapianti di organi vivi”): il paramedico (John Cleese)... (continua)