Ho proposto l’inserimento nel percorso Ponti per dare un contributo simbolico alla reciproca comprensione tra culture che hanno una storica comprensibile difficoltà a confrontarsi e a tollerarsi. In questo senso ho proposto l’immagine iniziale di un noto pittore palestinese e ho incluso l’arabo nelle intestazioni delle traduzioni.
Ci sono diverse altre canzoni in "Le promesse del mondo" che meritano di essere contribuite sulle CCG/AWS... Mi appresto a farlo, trascorsi ormai due anni da questo primo contributo di Dq82.
L'introduzione al brano in questa pagina è tratta integralmente da it.wikipedia, giusto?
Lletra/Lyrics: Miquel Martí i Pol
Música original/Music: Helevorn
Recitat per (en ordre d'aparició)/ Spoken parts by (in order of appearance):
Vassilis Mazaris (grec/Greek)
Diane Camenzuli (maltès/Maltese)
Joan Oliver (castellà/Spanish)
Sara Husein El Ahmed (àrab/Arabic)
Pablo Ferrarese (italià/Italian)
Isabelle Pereira (francès/French)
Élide Terrón & Felip Palou (català/Catalan)
Corin Solo Fogel (hebreu/Hebraic)
- Et deixo un pont de mar blava: traduzione dal catalano di Lorenzo Masetti con l'aiuto di quella di viard su lyrics translate che però contiene varie imprecisioni, non essendo il traduttore madrelingua italiano
- Lentament comença el cant: traduzione dal greco di Riccardo Venturi, dal catalano di Lorenzo Masetti
- note: traduzione delle note in francese di Lorenzo Masetti integrate con parti tratte da wikipedia.
Chanson italienne – Il signor G sul ponte – Giorgio Gaber – 1970
Paroles : Giorgio Gaber – Giuseppe Tarozzi
Musique : Giorgio Gaber
Une insertion, je pense, particulière et un peu controversée ; mais qui n’est pas particulier et controversé ? En tout cas, elle va à la fois dans le sens du nouveau parcours sur le suicide et de l’euthanasie (également particulier et controversé), soit dans celui-ci sur les ponts, tout juste né. M. G, alors qu’il rentre chez lui avant « l’orgie du soir » à 22 heures devant la deuxième chaîne de télévision, passe sur un pont, repense à sa vie d’homme commun, ordinaire et à d’autres choses et a certaines pensées, parmi lesquelles celle de sauter dudit pont. « Mr. G », comme tout le monde le sait ou devrait le savoir, est l’un des jalons du « Teatro Canzone » de Gaber et Luporini. On lit dans Uichipedia :
« L’album est l’enregistrement en direct du spectacle... (continua)
"Preghiera in gennaio" was written on the occasion of the suicide of Luigi Tenco, a friend and fellow singer/songwriter. Tenco took his life after his song "Ciao amore, ciao" was rejected at the 1967 Sanremo Music Festival, an annual competition for Italian songwriters. At the time, suicide being considered a sin by the Church, a traditional Catholic funeral mass and burial were prohibited. The song itself was influenced by "Prière pour aller au paradis avec les ânes," a poem by Francis Jammes with whom De Andrè probably became familiar by way of Georges Brassens. [Dennis Criteser]
Ο Φαμπρίτσιο Ντε Αντρέ έγραψε το τραγούδι αυτό συγκλονισμένος από την αυτοκτονία του τραγουδοποιού φίλου του Λουίτζι Τένκο, που συνέβη τη νύχτα της 27ης Ιανουαρίου 1967, στο δωμάτιο ενός ξενοδοχείου στο Σανρέμο, λίγες ώρες μετά την αποτυχημένη εμφάνιση του τελευταίου στη σκηνή του φημισμένου φεστιβάλ του ιταλικού τραγουδιού. Ήταν μόλις 28 χρονών.
Ο Τένκο υπήρξε ένας από τους σημαντικότερους ανανεωτές της ιταλικής ελαφράς μουσικής που επηρέασε πλήθος συνθετών.
ΠΡΟΣΕΥΧΗ ΤΟ ΓΕΝΑΡΗ (continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 18/5/2020 - 14:04
Just a little correction: My Finnish translation of Preghiera in gennaio was not originally published at Lyricstranslate but much earlier at viadelcampo.com
Just one question: the song appears to be "translated from the German", but this German translation isn't to be found anywhere. Was it your personal translation of the song into German, or was it taken from a site which has been removed?... I'd like to put the German translation in this page and I need your help... (Thank you)
These German translations as well as those English ones by Dennis Criteser have been essential to me in that they have provided me with a path to the mysterious world of Fabrizio De André. So thanks a lot guys.
Now here's a question to you: My precious book Tutte le canzoni di De André contains a total of 114 songs of which Michi and Herbert Killian have made 117 translations. How is that possible?
I think Michi and Herbert Killian's German translations also include three songs (e.g. this one) (partially) written and/or composed by Fabrizio De André for others (e.g. New Trolls). There are also songs Fabrizio De André didn't write, but which he sung and recorded together with others (e.g. this and this one). A really complete list of (i.e. including collaborations &c.) would include far more than 117 songs: for instance, do you know this (sung in Sardinian with Tazenda)?
"Eines der schönsten Lieder die er je geschrieben hat. Am 27. Janaur 1967 nahm sich Luigi Tenco, Freund von Fabrizio de André und damals recht bekannter Liedermacher, das Leben. Er wird im Laufe seines Lebens noch viele ihm liebe Menschen verlieren, auch durch Selbstmord. Tencos Tod aber geht ihm doch sehr nahe. Er schrieb das Lied am 28. und 29. Januar, es soll ein Stossgebet sein, damit Gott in seinem Himmelreich auch die Seelen der Selbstmörder aufnehmen möge."
Thank you very much for the information. I haven't checked the entire works of Michi and Herbert Killian, but I'm sure that the reason for the discrepancy is the one you mentioned.
One more thing that just occurred to me: The title of my translation should read TAMMIKUUN instead of TAMMIKOUN.
Comunque "Sul ponte di Perati" non ha nulla a che vedere con "Sul ponte di Bassano" perché sono due melodie diverse.
E' vero che iniziano entrambe con "sul punte di..." ma sono due canzoni diverse.
Se andate ad ascoltarle cantate dal coro della SAT, ad esempio, ma anche da tanti altri esecutori, vi accorgerete della differenza.
Ciao.
Lino Grasso.
Lino Grasso 25/4/2020 - 13:17
Contrariamente a quanto scritto sopra da qualcuno, il confine greco-albanese attuale è lo stesso del 1940. La Ciamuria era in Grecia ma abitata parzialmente da Albanesi, il che fornì uno dei pretesti a Mussolini e Ciano per attaccare la Grecia. I "paramilitari" di Zervas che nel 1944 uccisero e cacciarono i Ciamurioti albanesi erano in realtà partigiani che avevano combattuto contro i Tedeschi e che si sfogarono contro gli Albanesi accusati di aver collaborato coi Tedeschi come prima con gli Italiani. E in effetti erano esistiti gruppi paramilitari albanesi locali che avevano militato dapprima con gli Italiani dopo l'occupazione italiana dal 1941, quindi, dopo l'8 settembre 1943, con i Tedeschi (e sparando addosso agli Italiani). Zervas non c'entra niente col fascismo: semplicemente lui e i suoi uomini furono aggrediti dai partigiani greci comunisti dell'ELAS (i quali non tolleravano altre... (continua)
Riprendo da Wikipedia, che fa riferimento (la citazione è abbastanza letterale) a "La Controrivoluzione Sconosciuta", di Gianfranco Dellacasa, Jaka Book, 1977, pp. 523-525:
"Mentre erano ancora in corso le ostilità con l'Asse, l'orientamento dell'EDES [di Napoleon Zervas] diventò più conservatore e filo monarchico, diventando elemento importante per gli interessi delle forze conservatrici e filo inglesi in Grecia. [...] L'ELAS rimase unico a sostenere il programma della resistenza."
Poi la repressione anticomunista da parte degli inglesi e la guerra civile...
Segue un estratto dal saggio La questione irrisolta della Çamëria nella complessità dei rapporti greco-albanesi , pubblicato nel 2014 da Genc Lafe, docente dell’ Università del Salento
Dopo il ritiro tedesco dalla Grecia, tra l’estate e l’inizio dell’autunno 1944, l’Epiro viene occupato dalle truppe del generale Napoleon Zervas (1891-1957), un comandante locale dell’EDES nazionalista. Il 27 giugno 1944 le forze di Zervas entrano a Paramythià e, per vendicare i massacri del settembre 1943, uccidono circa 600 çam mussulmani – uomini, donne, bambini e anziani – in un’orgia di violenza, torturando e violentando molte delle vittime prima di ucciderle.
Un altro battaglione dell’EDES uccide il giorno seguente 52 albanesi a Parga, il 23 settembre 1944 viene saccheggiato il paese di Spathar, nei pressi di Filat e vengono uccise 157 persone.
In quest’orgia di violenza praticamente... (continua)
leggo in un forum (What is the story behind the song Villemann og Magnhild? (og = and))
Is Villemann a name or does it mean 'wild man'?
e in riferimento a "Wonderful Stories from Northern Lands" by Julia Goddard, with more Wiegand illustrations. (libro digitalizzato e leggibile)
The Wiegand illustration on the Norwegian article is used in Goddard for a story called 'Christin's Trouble', which has a 'Sir Peter' as the harp playing hero, and Christin as the victim (along with her two already captive sisters). http://www.archive.org/stream/wonderfu...'s+Trouble
e qui la storia http://www.archive.org/stream/wonderfu...'s+Trouble
1) Ho specificato che quella cantata da Ælfric era una versione norvegese, perché la avevi presentata come islandese. A tale riguardo, nulla da fare: di versioni islandesi cantate non se ne trovano proprio, almeno in Rete. Ho cercato anch'io impostando in islandese zuppe googliane di Gauti, Magnhild, fiumi, ponti, arpe e quant'altro, ma per ora niente da fare.
2) Sulla questione dei Golden Bough e dei Folk och Rackare: effettivamente la base testuale sembra essere la stessa, ma avrei dei seri dubbi sul fatto che si tratti davvero di una traduzione dall'inglese allo svedese. Piuttosto direi che sono due versioni molto simili, ma indipendenti l'una dall'altra. Quella svedese appartiene al filone dove il protagonista si chiama “Peder” (v. introduzione alla versione classica svedese), mentre in quella scozzese si parla genericamente di un “knight”.... (continua)
@ Riccardo Venturi
Parecchio materiale da elaborare.. grazie
in pratica ho optato per un'innesto a quattro mani nel Blog Terre Celtiche di tutto quanto, però lo suddivido in più puntate.
Se il pesce-rospo richiama Calderoli, il cavaliere sembra Ritchie Blackmore. L'illustratore lo raffigura nel modo antico di suonare l'arpa, anche se lo strumento è di fantasia, adesso mi ascolto un po' di versioni svedesi tanto che penso
@ Riccardo Venturi
Ho trasferito tutto il materiale in due "puntate" e mi accingo al rush finale con la versione islandese: ho aggiunto qualche osservazione qua e là anche se vorrei approfondire meglio alcuni punti. Sono però venuta a capo alla questione Folk och Rackare - Golden Bough e devo dire che sono stata fuorviata dal titolo dell'album "Celtic Music from Ireland, Scotland and Brittany "
Golden Bough in "Celtic Music from Ireland, Scotland and Brittany " 2010 propongono una versione inglese quasi identica (sia nel testo che nella melodia) a quella svedese dei Folk och Rackare. C'è da ipotizzare che abbiano adattato il testo alla melodia da una delle tante traduzioni del brano stesso utilizzato dai Folk och Rackare e in effetti tra i crediti del brano scrivono
Lyrics by Margie Butler, based on a translated form Swedish by Lief Sorbye
music: Carin Kjelman
Carissima Cattia, ho visto tutto quello che hai fatto e ne sono veramente strabiliato. Non è un modo di dire: ad esempio, non pensavo davvero che esistessero persino dei video dove si fa vedere la tecnica dello strumming su una lyra (però mi chiedo come mai scrivano "struming": il verbo è strum/strummed; ma, come si sa, the most widely spoken language in the world is bad English). Tra parentesi: il nome di Joe Strummer, il defunto leader dei Clash -al secolo John Graham Mellor, 1952-2002- deriva proprio da questo: altro legame col rock! Riguardo alla tua pagina sul Gautakvæði:
Gautakvæði (Il canto di Gauta) | TERRE CELTICHE BLOG work in progress Nella Ballata Harpans Kraft (Il potere dell’arpa) della tradizione scandinava intitolata in Norvegia Villemann og
ti chiederei però di rettificare il titolo: il canto non è di *Gauta (che sarebbe, peraltro, un nome femminile),... (continua)
@ Riccardo Venturi
C'ero anch'io al concerto dei Clash in quel di Firenze nell'81.
Grazie per la segnalazione dell'errore, (e mi viene in mente Benigni e l'Eva che finisce per a) e aspetto con ansia il seguito della storia.
Nel frattempo ascolto dei canti in old saxon -da sballo!
Vengo finalmente punito di tutte le mie numerose malefatte: io, che traduco indifferentemente e con la massima nonchalance e rapidità dall'islandese, dal norvegese dialettale e dal danese seicentesco, ignoro totalmente il piemontese e non so che ^$%!!*@ voglia dire "Gaute da suta!" (sarà qualcosa "da sotto"...?). La nemesi si è abbattuta su di me. Addio, mondo crudele!!
Va detto che strum, in una comune accezione, vuol dire anche "strimpellare"; in realtà "Joe Strummer" vuol dire "Joe lo strimpellatore", e pare che lui stesso si sia coniato l'appellativo per auto-prendersi in giro dato che non riteneva di avere una gran tecnica chitarristica. Però riconosco che mi è piaciuto parecchio identificarlo con l'arpista che suona su più corde, dato che strum vuol dire anche quello !
Non temere, Ricardinho, "Gaute da suta" non c'entra nulla con i Goti... Vuol dire "Togliti di mezzo, di sotto", dal verbo Gavé... E' un modo di dire molto comune da queste parti, e anche il nome di una celebre scuderia fuoristradistica, nonchè di un Toro Fan Club...