Percorso Terremoti
Tutti assolti
Tutti assolti
[2022]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Niutàun
Giustizia è quasi fatta
Le assoluzioni che lasciano perplessi non si fermano alle vicende giudiziarie dell’Aquila a cui si ispira la canzone. Ci riferiamo alla sentenza della VI Sezione Penale della Cassazione del 27 Aprile nel procedimento legato alla indagine sulla presunta trattativa Stato-mafia.
Sino a ieri le vicende note come trattative Stato-mafia non costituivano reato, ma c’erano state, documenti e prove non mancavano. Ciò non poteva bastare però alla società delle trasformazioni prorompenti. I processi di controllo e di crescente digitalizzazione della società impongono una netta demarcazione. Ecco allora che non si tratta più di fatti da interpretare sotto la fattispecie obiettiva del reato. No, semplicemente i fatti non ci sono, non sono stati commessi da parte dei rappresentanti... (continua)
[2022]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Niutàun
Giustizia è quasi fatta
Le assoluzioni che lasciano perplessi non si fermano alle vicende giudiziarie dell’Aquila a cui si ispira la canzone. Ci riferiamo alla sentenza della VI Sezione Penale della Cassazione del 27 Aprile nel procedimento legato alla indagine sulla presunta trattativa Stato-mafia.
Sino a ieri le vicende note come trattative Stato-mafia non costituivano reato, ma c’erano state, documenti e prove non mancavano. Ciò non poteva bastare però alla società delle trasformazioni prorompenti. I processi di controllo e di crescente digitalizzazione della società impongono una netta demarcazione. Ecco allora che non si tratta più di fatti da interpretare sotto la fattispecie obiettiva del reato. No, semplicemente i fatti non ci sono, non sono stati commessi da parte dei rappresentanti... (continua)
Signore e signori ora vi presentiamo
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 29/4/2023 - 15:57
Percorsi:
Mafia e mafie, Terremoti
Fuji-San
(2012)
Album: Banga
Smith penned this prayer-like rocker for the people of Japan in the wake of the earthquake and tsunami that devastated their country in 2011.
The New Yorker uses Japan's highest and most symbolic mountain to help convey her feelings about the tragedy.
"Knowing that my country dropped two atom bombs on Japan and killed a couple of hundred thousand people has always been something I've felt a certain amount of pain about. I imagined the people having to deal with this new situation with the threat of a nuclear disaster. I didn't want to write something directly about that but I wanted to show the Japanese people solidarity and love."
*
Smith ha scritto questa sorta di preghiera per il popolo giapponese in seguito al terremoto e allo tsunami che hanno devastato il loro paese nel 2011.
La newyorkese usa la montagna più alta e simbolica del Giappone per esprimere i... (continua)
Album: Banga
Smith penned this prayer-like rocker for the people of Japan in the wake of the earthquake and tsunami that devastated their country in 2011.
The New Yorker uses Japan's highest and most symbolic mountain to help convey her feelings about the tragedy.
"Knowing that my country dropped two atom bombs on Japan and killed a couple of hundred thousand people has always been something I've felt a certain amount of pain about. I imagined the people having to deal with this new situation with the threat of a nuclear disaster. I didn't want to write something directly about that but I wanted to show the Japanese people solidarity and love."
*
Smith ha scritto questa sorta di preghiera per il popolo giapponese in seguito al terremoto e allo tsunami che hanno devastato il loro paese nel 2011.
La newyorkese usa la montagna più alta e simbolica del Giappone per esprimere i... (continua)
Oh mountain of our eyes
(continua)
(continua)
16/5/2022 - 23:29
Percorsi:
Terremoti
È sempe sera
[1981]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Giuseppe Daniele
Album / Albumi: Vai mo'
Il brano di Pino Daniele "E' Sempe Sera" è l'ultima traccia della track list di "Vai Mò", album pubblicato nel 1981.
La canzone è inspirata alla tragedia del terremoto dell'Irpinia del 1980 che colpì la zona della Campania (e della Basilicata) causando circa 3000 morti: "Chisst'anno nun se po' scurdà, avuote 'e gira è seme sera..." ("Quest'anno non si potrà dimenticare così facilmente, tanto sarà sempre sera") sintetizza perfettamente il periodo buio e difficile (la sera) che stava vivendo in quei mesi la popolazione campana.
Nonostante la voglia di riscatto ("... e' sempe 'ncuollo a voglia 'e dà'"), lo sconforto di una tragedia simile si ripercuote nelle piccole e grandi cose ("... ma i' mo' nun 'ngarro cchiù, nun 'ngarro cchiù a sunà").
Non a caso, la traccia dura... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Giuseppe Daniele
Album / Albumi: Vai mo'
Il brano di Pino Daniele "E' Sempe Sera" è l'ultima traccia della track list di "Vai Mò", album pubblicato nel 1981.
La canzone è inspirata alla tragedia del terremoto dell'Irpinia del 1980 che colpì la zona della Campania (e della Basilicata) causando circa 3000 morti: "Chisst'anno nun se po' scurdà, avuote 'e gira è seme sera..." ("Quest'anno non si potrà dimenticare così facilmente, tanto sarà sempre sera") sintetizza perfettamente il periodo buio e difficile (la sera) che stava vivendo in quei mesi la popolazione campana.
Nonostante la voglia di riscatto ("... e' sempe 'ncuollo a voglia 'e dà'"), lo sconforto di una tragedia simile si ripercuote nelle piccole e grandi cose ("... ma i' mo' nun 'ngarro cchiù, nun 'ngarro cchiù a sunà").
Non a caso, la traccia dura... (continua)
Chisst'anno nun se po' scurdà,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/11/2021 - 19:42
Percorsi:
Terremoti
Cenere
2020
Questo video mi è stato inviato stamattina da Matteo Tarabelli , uno dei “ Confini di Tela “.
Il video è stato girato nella zona rossa di Visso uno dei paesi dell’entroterra maceratese colpito dal sisma del 2016. “ Lo abbiamo fatto per non dimenticare, per non lasciare che i riflettori si spengano”.
Le parole di Matteo e le ragioni che hanno portato alla realizzazione di questo video da parte dei “ Confini di tela” sono sacro-sante. Ognuno ci mette quello che c’ha, per non dimenticare queste terre martoriate e per non lasciare da soli i suoi abitanti, anche una canzone, come in questo caso.
Da parte mia aggiungo che sabato sono tornato a Visso dopo molto tempo per una “ cantata “ in compagnia di Sandro, Fede e dei Sanbene organizzata da quei Camminatori di " Va' sentiero "….e sono passato in mezzo a quel che resta di Visso… mi sono chiesto come puo’ succedere in un Paese civile una... (continua)
Questo video mi è stato inviato stamattina da Matteo Tarabelli , uno dei “ Confini di Tela “.
Il video è stato girato nella zona rossa di Visso uno dei paesi dell’entroterra maceratese colpito dal sisma del 2016. “ Lo abbiamo fatto per non dimenticare, per non lasciare che i riflettori si spengano”.
Le parole di Matteo e le ragioni che hanno portato alla realizzazione di questo video da parte dei “ Confini di tela” sono sacro-sante. Ognuno ci mette quello che c’ha, per non dimenticare queste terre martoriate e per non lasciare da soli i suoi abitanti, anche una canzone, come in questo caso.
Da parte mia aggiungo che sabato sono tornato a Visso dopo molto tempo per una “ cantata “ in compagnia di Sandro, Fede e dei Sanbene organizzata da quei Camminatori di " Va' sentiero "….e sono passato in mezzo a quel che resta di Visso… mi sono chiesto come puo’ succedere in un Paese civile una... (continua)
Qui è scesa la notte, il sole è fuggito via
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/9/2020 - 21:35
Percorsi:
Terremoti
Dare di più
[2012]
Benjamin Mascolo - Collettivo Giovani Artisti per l'Emilia
Benjamin Mascolo - Collettivo Giovani Artisti per l'Emilia
Oggi, siamo fragili
(continua)
(continua)
inviata da Tania 22/1/2020 - 15:23
Percorsi:
Terremoti
Lamento dei terremotati siciliani
[1977]
Testo e musica :Franco Trincale
Album: Siamo uguali alla catena
Tra il 14 e il 15 gennaio 1968 la valle del Belice fu colpita da un terremoto di magnitudo 6,4. Gibellina, Poggioreale, Salaparuta e Montevago furono cancellate dalle carte geografiche. Santa Ninfa , Santa Margherita di Belice, Salemi e Partanna furono distrutte al 75%.
Circa 300 vittime, 600 feriti, 70.000 sfollati. Uno spettacolo da bomba atomica …. Ho volato su un inferno: queste le parole del pilota di uno degli aerei di ricognizione nei giorni immediatamente successivi alla catastrofe.
Otto anni dopo, nel 1976, i baraccati ammontavano a 47.000. Ancora oggi , 51 anni dopo, 80 famiglie sono ancora in attesa di una casa, 200 famiglie sono prive dei servizi essenziali : né acqua né fogne. Sono soltanto alcuni esempi di una lunga serie di errori di insipiente progettazione e di incapace gestione del territorio:... (continua)
Testo e musica :Franco Trincale
Album: Siamo uguali alla catena
Tra il 14 e il 15 gennaio 1968 la valle del Belice fu colpita da un terremoto di magnitudo 6,4. Gibellina, Poggioreale, Salaparuta e Montevago furono cancellate dalle carte geografiche. Santa Ninfa , Santa Margherita di Belice, Salemi e Partanna furono distrutte al 75%.
Circa 300 vittime, 600 feriti, 70.000 sfollati. Uno spettacolo da bomba atomica …. Ho volato su un inferno: queste le parole del pilota di uno degli aerei di ricognizione nei giorni immediatamente successivi alla catastrofe.
Otto anni dopo, nel 1976, i baraccati ammontavano a 47.000. Ancora oggi , 51 anni dopo, 80 famiglie sono ancora in attesa di una casa, 200 famiglie sono prive dei servizi essenziali : né acqua né fogne. Sono soltanto alcuni esempi di una lunga serie di errori di insipiente progettazione e di incapace gestione del territorio:... (continua)
O Signuri, Signuri, Signuri!
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 23/12/2019 - 10:57
Amatrice "Matrix Pulcherrima"
Canto dedicato alla cittadina di Amatrice annientata dal sisma del Centro Italia
Canzune mie
(continua)
(continua)
inviata da Camillo Berardi 23/10/2019 - 13:06
Percorsi:
Terremoti
Collemaggio
2009
Collemaggio
Il 6 e il 7 aprile 2010 a L’Aquila, Michele Gazich e La Nave dei Folli hanno suonato tre concerti in un giorno e mezzo.
Michele Gazich e La Nave dei Folli (Anna Petracca, Marco Lamberti e Fabrizio Carletto) hanno suonato gratuitamente e gratuito è stato l’ingresso ai concerti.
I concerti si sono svolti presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico Bafile e presso la Chiesa-tenda di Gignano.
Nell’ambito dei concerti è stato presentato il CD “Collemaggio”.
Collemaggio è il monumento simbolo de L’Aquila.
Collemaggio è ora anche simbolo del centro de L’Aquila, militarizzato e sottratto ai suoi abitanti.
Collemaggio è anche una canzone composta da Michele Gazich ed eseguita con La Nave dei Folli.
“La canzone è stata scritta – dice Michele – grazie alla conoscenza con Giuseppe Dell’Orso, Professore di Liceo a L’Aquila, che mi ha fatto vedere cosa succedeva nella sua città... (continua)
Collemaggio
Il 6 e il 7 aprile 2010 a L’Aquila, Michele Gazich e La Nave dei Folli hanno suonato tre concerti in un giorno e mezzo.
Michele Gazich e La Nave dei Folli (Anna Petracca, Marco Lamberti e Fabrizio Carletto) hanno suonato gratuitamente e gratuito è stato l’ingresso ai concerti.
I concerti si sono svolti presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico Bafile e presso la Chiesa-tenda di Gignano.
Nell’ambito dei concerti è stato presentato il CD “Collemaggio”.
Collemaggio è il monumento simbolo de L’Aquila.
Collemaggio è ora anche simbolo del centro de L’Aquila, militarizzato e sottratto ai suoi abitanti.
Collemaggio è anche una canzone composta da Michele Gazich ed eseguita con La Nave dei Folli.
“La canzone è stata scritta – dice Michele – grazie alla conoscenza con Giuseppe Dell’Orso, Professore di Liceo a L’Aquila, che mi ha fatto vedere cosa succedeva nella sua città... (continua)
I cuori dei vivi accanto ai cuori dei morti
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 23/2/2019 - 18:53
Percorsi:
Terremoti
Per i morti dell'Aquila
[2013]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat : Anna Barile
Musica / Music / Musique / Sävel: Per i morti di Reggio Emilia, Fausto Amodei, 1960
"Questo canto ci è stato trasmesso da Anna Barile durante il 6° raduno de ilDeposito.org, presso il Circolo Gianni Bosio a Roma, 19 ottobre 2013. E' una parodia de Per i morti di Reggio Emilia, di Fausto Amodei." - Il Deposito - Canti di Lotta
Anna Barile è, oramai, una vecchia conoscenza, fin dai tempi (poco dopo il terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009) in cui l'abbiamo sentita cantare una volta a Pisa, con la sua voce da far venire i bordoni. Romana di nascita, aquilana di adozione, da dieci anni va in giro a cercare di non far dimenticare L'Aquila, la sua “zona rossa”, le “niutàun” berlusconiane e bertolasiane, i consueti misfatti che precedono e seguono i terremoti in questo disgraziato paese. Ignoravamo che, nel 2013, aveva scritto questa canzone... (continua)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat : Anna Barile
Musica / Music / Musique / Sävel: Per i morti di Reggio Emilia, Fausto Amodei, 1960
"Questo canto ci è stato trasmesso da Anna Barile durante il 6° raduno de ilDeposito.org, presso il Circolo Gianni Bosio a Roma, 19 ottobre 2013. E' una parodia de Per i morti di Reggio Emilia, di Fausto Amodei." - Il Deposito - Canti di Lotta
Anna Barile è, oramai, una vecchia conoscenza, fin dai tempi (poco dopo il terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009) in cui l'abbiamo sentita cantare una volta a Pisa, con la sua voce da far venire i bordoni. Romana di nascita, aquilana di adozione, da dieci anni va in giro a cercare di non far dimenticare L'Aquila, la sua “zona rossa”, le “niutàun” berlusconiane e bertolasiane, i consueti misfatti che precedono e seguono i terremoti in questo disgraziato paese. Ignoravamo che, nel 2013, aveva scritto questa canzone... (continua)
Gentile cittadino, fratello aquilano
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/12/2018 - 19:42
Percorsi:
Terremoti
Amatrice patria mia diletta
Versi di Mons. Luigi Aquilini
Musica di Camillo Berardi
Questo canto è dedicato alla cittadina di Amatrice annientata dal sisma del Centro Italia.
Le note struggenti e malinconiche accompagnano le immagini della distruzione causata dalla prima scossa tellurica e il testo poetico ricorda le Glorie del borgo appenninico che non esiste più.
Musica di Camillo Berardi
Questo canto è dedicato alla cittadina di Amatrice annientata dal sisma del Centro Italia.
Le note struggenti e malinconiche accompagnano le immagini della distruzione causata dalla prima scossa tellurica e il testo poetico ricorda le Glorie del borgo appenninico che non esiste più.
O Amatrice, patria mia diletta,
(continua)
(continua)
inviata da Camillo Berardi 2/12/2018 - 22:44
Percorsi:
Terremoti
Terremotosto
2016
Niutàun
L'Aquila sette anni dopo.
Un altro brano dai Niutàun sul terremoto dell'Aquila, uno dei terremoti recenti in cui più di altri ci sono grandi colpe umane, non certo nel terremoto di per se (non è provata scientificamente la prevedibilità dei terremoti e un terremoto causa un'energia pari a 20.000 bombe atomiche, quindi non credo neanche che nessuno possa causare i terremoti, sarebbe pura dietrologia), ma per le incompetenze/ruberie che hanno causato morti (si pensi al crollo della casa dello studente), e alle ruberie associate ad una politica di ricerca del consenso dell'allora presidente del consiglio S.B. che però ad oggi ha lasciato L'Aquila una città fantasma.
Niutàun
L'Aquila sette anni dopo.
Un altro brano dai Niutàun sul terremoto dell'Aquila, uno dei terremoti recenti in cui più di altri ci sono grandi colpe umane, non certo nel terremoto di per se (non è provata scientificamente la prevedibilità dei terremoti e un terremoto causa un'energia pari a 20.000 bombe atomiche, quindi non credo neanche che nessuno possa causare i terremoti, sarebbe pura dietrologia), ma per le incompetenze/ruberie che hanno causato morti (si pensi al crollo della casa dello studente), e alle ruberie associate ad una politica di ricerca del consenso dell'allora presidente del consiglio S.B. che però ad oggi ha lasciato L'Aquila una città fantasma.
Ogni volta che sento un rumore
(continua)
(continua)
inviata da dq82 3/9/2016 - 14:58
Percorsi:
Terremoti
Il cuore e le mani
2016
Niutàun
feat. Gang
I Niutàun sono una band aquilana. Nel loro primo album inseriscono questa collaborazione coi Gang che parla del terremoto della loro città, parla di ricostruzione (che a L'Aquila dove è stata fatta, è stata fatta male), degli sciacalli che ridevano della scossa pensando di potersi arricchire ("gli appalti sottobanco"), e di come sia "l'anima il paese più straziato" di Ungarettiana memoria perché (come ha scritto qualche giorno fa Riccardo) c'è contiguità tra la distruzione della guerra e quella dei terremoti.
Niutàun
feat. Gang
I Niutàun sono una band aquilana. Nel loro primo album inseriscono questa collaborazione coi Gang che parla del terremoto della loro città, parla di ricostruzione (che a L'Aquila dove è stata fatta, è stata fatta male), degli sciacalli che ridevano della scossa pensando di potersi arricchire ("gli appalti sottobanco"), e di come sia "l'anima il paese più straziato" di Ungarettiana memoria perché (come ha scritto qualche giorno fa Riccardo) c'è contiguità tra la distruzione della guerra e quella dei terremoti.
Dimmi se una porta e un tetto fanno una casa
(continua)
(continua)
inviata da dq82 3/9/2016 - 11:31
Percorsi:
Terremoti
Il 23 novembre 1980
(1981)
Testo tratto da Il Deposito
Il 23 novembre 1980, alle 19.34, un terremoto di 6.5 gradi della scala Richter colpì la zona dell'Irpinia, nel sud Italia, colpendo principalmente la Campania e la Basilicata. Il terremoto provoco circa 2.900 morti, 8.000 feriti e 290.000 sfollati.
Ci furono molte polemiche sui soccorsi, in particolare sui ritardi. Significativa fu l'opera di volontari per aiutare le popolazioni colpite.
Testo tratto da Il Deposito
Il 23 novembre 1980, alle 19.34, un terremoto di 6.5 gradi della scala Richter colpì la zona dell'Irpinia, nel sud Italia, colpendo principalmente la Campania e la Basilicata. Il terremoto provoco circa 2.900 morti, 8.000 feriti e 290.000 sfollati.
Ci furono molte polemiche sui soccorsi, in particolare sui ritardi. Significativa fu l'opera di volontari per aiutare le popolazioni colpite.
C'è carne da cannone, carne d'appalto
carne da intrallazzo
carne da intrallazzo
Nelle narici l'odore del tabacco
(continua)
(continua)
inviata da segnalata da Roberta del Deposito 25/8/2016 - 22:12
Percorsi:
Terremoti
I.P.E.R. - Ancora in piedi
2012
Indipendenti per Emilia Romagna e Lombardia
Autori del testo: S. Bellotti, F. Blasi, P. Capovilla, F. Miglietta, L. Persico, E. Rubbi, F. Vaglio, T. Zanello
compositori della musica: E. Rubbi e T. Zanello
Coordinati da Tommaso "Piotta" Zanello, promotore dell’idea, hanno aderito più di 20 importanti artisti della scena indie: 99 Posse, Roberto Angelini, Pierpaolo Capovilla (Teatro degli orrori), Enrico Capuano, Cisco, Combass (Apres La Classe), Dellera (Afterhours), Dj Aladyn, Andrea Ferro & Marco “Maki” Coti Zelati (Lacuna Coil), Le Braghe Corte, Lemmings, Erica Mou, Federico Poggipollini, Eva Poles, Quintorigo, Sud Sound System, Velvet.
Posto oggi questa canzone sulla scia delle emozioni del nuovo terremoto che ha colpito il centro Italia e sopratutto la mia regione. Ho scelto questa canzone e non altre più note (tipo Domani scritta da Pagani e con un cast ben più stellare), perché questa ha qualche garanzia in più che non sia stata fatta solo per farsi pubblicità (e ha sicuramente avuto meno notorietà).
Indipendenti per Emilia Romagna e Lombardia
Autori del testo: S. Bellotti, F. Blasi, P. Capovilla, F. Miglietta, L. Persico, E. Rubbi, F. Vaglio, T. Zanello
compositori della musica: E. Rubbi e T. Zanello
Coordinati da Tommaso "Piotta" Zanello, promotore dell’idea, hanno aderito più di 20 importanti artisti della scena indie: 99 Posse, Roberto Angelini, Pierpaolo Capovilla (Teatro degli orrori), Enrico Capuano, Cisco, Combass (Apres La Classe), Dellera (Afterhours), Dj Aladyn, Andrea Ferro & Marco “Maki” Coti Zelati (Lacuna Coil), Le Braghe Corte, Lemmings, Erica Mou, Federico Poggipollini, Eva Poles, Quintorigo, Sud Sound System, Velvet.
Posto oggi questa canzone sulla scia delle emozioni del nuovo terremoto che ha colpito il centro Italia e sopratutto la mia regione. Ho scelto questa canzone e non altre più note (tipo Domani scritta da Pagani e con un cast ben più stellare), perché questa ha qualche garanzia in più che non sia stata fatta solo per farsi pubblicità (e ha sicuramente avuto meno notorietà).
[Cisco]
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 24/8/2016 - 17:56
Percorsi:
Terremoti
F.A.P.P. フクシマ・アトミック・パワー・プラント [Fukushima Atomic Power Plants]
[2012]
Parole di Kenji Sawada / 沢田 研二
Musica di Shibayama Kazuhiko /柴山和彦
Testo trovato su Japanese Protest Songs
Un’altra canzone sull’onda del grande disastro nucleare di Fukushima…
Parole di Kenji Sawada / 沢田 研二
Musica di Shibayama Kazuhiko /柴山和彦
Testo trovato su Japanese Protest Songs
Un’altra canzone sull’onda del grande disastro nucleare di Fukushima…
太陽と放射線、冷たいね
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/5/2015 - 09:52
Percorsi:
Contro il Nucleare, Terremoti
Dopo Fukushima pt.1
[2012]
Dall’EP “Cambiamo casa”
Dall’EP “Cambiamo casa”
Ritrovarsi in strada, dopo Fukushima tutto volava via
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 8/3/2013 - 09:18
Percorsi:
Contro il Nucleare, Terremoti
Fukushima
Dormono i nostri pensieri
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 1/2/2012 - 09:39
Percorsi:
Contro il Nucleare, Terremoti
Tanto pe' magnà
sull'aria di "Tanto pe' canta'" ecco la nuova versione per raccontare come è stata gestita, da Bertolaso e la sua cricca, l'emergenza terremoto a L'Aquila.
E mentre noi contavamo i morti, questi contavano i soldi...
TANTO PE' MAGNA' sulle disgrazie altrui
(parole e musica disguido)
E mentre noi contavamo i morti, questi contavano i soldi...
TANTO PE' MAGNA' sulle disgrazie altrui
(parole e musica disguido)
E un progetto C.A.S.E. senza senso, che me so' inventato 3 anni fa mentre me facevo la barba, anzi barberi... è un progetto senza un nesso, senza un permesso, senza 'na relazione ‘na valutazione e lo faccio pure tutto da me, e me controllo da me...
(continua)
(continua)
inviata da Anna Barile 9/12/2011 - 23:03
Percorsi:
Terremoti
Strane famigghie
Testo di Anna Barile
sull'aria de "La strana famiglia" di Giorgio Gaber
sull'aria de "La strana famiglia" di Giorgio Gaber
Qui ci stanno troppi bastardi,
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 5/12/2011 - 23:42
Percorsi:
Terremoti
Su, all'aquilani vada il capitale...
Testo di Anna Barile
Musica: Su comunisti della Capitale
Musica: Su comunisti della Capitale
La bandiera dell'Aquila è nera e verde, e con una bandiera neroverde Anna Barile si è presentata a Pisa per cantare le sue canzoni amare e allegre. Essendo romana di nascita, ha preso la notissima Su, comunisti della capitale e ci ha cantato sopra, sempre in romanesco, la cronistoria degli accadimenti dell'Aquila fin dal teatrino berlusconiano post-terremoto. Ve lo ricordate di quando Berlusconi teneva i suoi "consigli dei ministri" all'Aquila? Il risultato, o meglio il non-risultato lo si vede oggi più che mai: il niente. Ma un niente accompagnato da deportazione, da repressione, da militarizzazione. E da emigrazione, perché gli aquilani hanno cominciato, e da un pezzo, a andarsene. Come sempre accade in questo paese, ciò che veramente distrugge non è il terremoto, ma quel che accade dopo. [CCG/AWS Staff]
Siamo i terremotati aquilani
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 5/12/2011 - 22:22
Percorsi:
Terremoti
Puerto Montt está temblando
[1960-61]
Album “Toda Violeta Parra – El folcklore de Chile Vol. VIII”.
Testo trovato su Cancioneros.com
Diaologo tra Violeta e Dio durante il terremoto che nel 1960 distrusse al città portuale di Puerto Montt, nel sud del Cile. Ed il Signore spiega ad una spaventatissima Violeta, sbatacchiata di qua e di là ma saldamente aggrappata alla fede (e ad una “fuerte manilla”), che ha perso la pazienza e che è ora di separare il grano dal loglio e che il castigo divino sarà ancora maggiore per che perseguita il povero e l’innocente…
Album “Toda Violeta Parra – El folcklore de Chile Vol. VIII”.
Testo trovato su Cancioneros.com
Diaologo tra Violeta e Dio durante il terremoto che nel 1960 distrusse al città portuale di Puerto Montt, nel sud del Cile. Ed il Signore spiega ad una spaventatissima Violeta, sbatacchiata di qua e di là ma saldamente aggrappata alla fede (e ad una “fuerte manilla”), che ha perso la pazienza e che è ora di separare il grano dal loglio e che il castigo divino sarà ancora maggiore per che perseguita il povero e l’innocente…
Puerto Montt está temblando
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 24/11/2011 - 10:49
Percorsi:
Terremoti
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Musica di Luca Caselli
«Ho scritto il testo in una notte dei primi giorni di giugno – ha raccontato Taddia -. Erano forse le due e mi trovavo nella tenda che avevamo montato in giardino dopo le prime scosse. L’ho scritta di getto: una lettera alla nostra terra. Le parole fluivano spontanee e la musica mi risuonava già in testa».
Dalla tragedia del terremoto del 2012, con la forza che sanno avere gli Emiliani, sono germogliati come fiori, un brano e un diario, diventato il libro "Bellemilia. Tra le pietre un fiore" il cui ricavato è stato devoluto ad un Associazione onlus.
Il brano è stato ripreso da Gianni Morandi.