Lingua   
Lista semplice
Mostra filtri
Lingua
Percorso
Data

Percorso La Grande Guerra (1914-1918)

Rimuovi tutti i filtri
Video!

Verdun, viele Jahre später

Verdun, viele Jahre später
[1932]
Versi di Erich Kästner, nella raccolta "Gesang zwischen den Stühlen"
Musica di Lee Bach, cantautrice franco-tedesca, nata a Cuxhaven nel 1947.
Nel suo album intitolato "Wie ein Vogel frei", risalente al 1980.


Auf den Schlachtfeldern von Verdun
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/9/2019 - 21:05
Video!

Ich wund’re mir über gar nichts mehr

Ich wund’re mir über gar nichts mehr
[1917]
Versi di Otto Reutter
Musica di Hugo Hirsch
Una celebre poesia di Otto Reutter (1870-1931), cantante e attore tedesco, precursore di quel Kabarett berlinese che ebbe la sua epoca d'oro negli anni tra le due guerre.
Testo trovato su www.otto-reutter.de

Otto Reutter non fu certo un autore politico ma descrisse sempre con sarcasmo ed irriverenza la società tedesca tra i due secoli. La sua poetica – espressa in couplet, versi distici a rima baciata – divenne più amara durante la Grande Guerra, specie dopo che suo figlio perse la vita nella terribile battaglia di Verdun (febbraio – dicembre 1916)
In questa "Non mi meraviglio più di niente" Otto Reutter descrive la vita a Berlino nel 1917, una vita lontana dal fronte ma non dalla guerra...

"... In quegli anni si esibiva all'Apollo Theater Otto Reutter a cui abbiamo già accennato. Il grande cabarettista raggiunse la notorietà con una... (continua)
An der Haltestelle steh’ ich oft da,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/9/2019 - 21:15
Downloadable! Video!

The Russians Were Rushin', the Yanks Started Yankin'

The Russians Were Rushin', the Yanks Started Yankin'
[1918]
Lyrics / Testo / Paroles / Sanat: Carey Morgan
Music / Musica / Musique / Sävel: Charles R. McCarron (1891-1919)



Italiano
English

La storia si svolge in un remoto futuro: l'anno 1953. Lo era sicuramente quando fu scritta questa canzone da Carey Morgan con la musica di Charles R. McCarron (morto appena ventottenne nel 1919): nel 1918, ancor prima che la “Grande Guerra” terminasse. La storia viene presentata come un sogno: nel 1953, vale a dire trentacinque anni dopo, un ragazzino domanda al nonno, veterano della guerra mondiale, come “hanno sistemato quel casino”. E il nonno risponde, mentre il sogno si sposta in un'aula scolastica dove il medesimo ragazzino chiede all'insegnante che diavolo sia quello strano posto chiamato “Germania” che sta sulla mappa appesa in classe. L'insegnante risponde che è una mappa oramai vecchia: la “Germania” non esiste più. Le risposte, sia del... (continua)
I dreamed of a scene
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/9/2019 - 13:25

Novantanove m'han chiamato

anonimo
Novantanove m'han chiamato
La guerra, immane frantoio che una dopo l'altra brucia e divora le classi dei richiamati, trova un'eco in questo CLASSE '99: inedito canto della Grande Guerra che fa riferimento alla chiamata alle armi nel 1917 della classe 1899. Andarono al fronte giovanissimi di 17 e 18 anni, molti dei quali pagarono con la vita.

Come nel ben più celebre Addio padre, il protagonista narra in prima persona la tragica esperienza della prova del fuoco, del ferimento e dell'agonia: in Addio padre sul campo di battaglia (...e fui ferito con una palla al petto / e i miei compagni li vedo fuggir / ed io per terra mi vidi costretto / mentre il nemico lo vedo a venir...), qui nell'ospedale da campo.
(Franco Castelli, da AL ROMBO DEL CANNON. Grande Guerra e canto popolare)
Novantanove mi han chiamato
(continua)
1/9/2019 - 15:41
Downloadable! Video!

In Prison

In Prison
[1915]
Musica di James Frederick Keel (1871-1954), compositore e baritono inglese.
Su versi del poeta inglese William Morris (1834-1896), contenuti nella raccolta "The Defence of Guenevere, and Other Poems" (1858)

Frederick Keel compose questo brano quando, trovandosi in Germania allo scoppio della Prima guerra mondiale, venne rinchiuso, insieme a tanti altri civili provenienti dai paesi alleati, nel campo di concentramento di Ruhleben, ricavato all'interno di un ippodromo nei pressi di Berlino.
Wearily, drearily,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/7/2019 - 21:59
Video!

Nachts weinen die Soldaten

Nachts weinen die Soldaten
[2015]
Album: Zirkus Zeitgeist - Ohne Strom und Stecker
Ein Kreuz im Schnee,
(continua)
inviata da hmmwv 8/7/2019 - 15:57
Video!

Als die Waffen schwiegen

Als die Waffen schwiegen
[2015]
Album: Zirkus Zeitgeist - Ohne Strom und Stecker
Es war kalt in Flandern, am Weihnachtstag,
(continua)
inviata da hmmwv 8/7/2019 - 15:37
Downloadable! Video!

Shoot

Shoot
1988
"Sportchestra! ‎– 101 Songs About Sport".
I heard that in the First World War
(continua)
inviata da Dq82 13/6/2019 - 22:16
Video!

P.C.D.F.

P.C.D.F.
[2017]
Testo di Eva
Musica di Thomas
Nella demo autoprodotta "Démo 2017" di questa punk oi band parigina

Gli Squelette sono skinhead ma si rifanno a gruppi come i nostrani Nabat e al movimento SHARP (SkinHeads Against Racial Prejudice).
La politique de la terreur
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/5/2019 - 21:10

Il 24 maggio l'è un giorno disgraziato

anonimo
Il 24 maggio l'è un giorno disgraziato
Un “controcanto” per una memoria diversa.

Alle note retoriche della Leggenda del Piave di E.A.Mario, cantata nei teatri a fine guerra, dove il fiume “mormorava calmo e placido al passaggio / dei nostri fanti il 24 maggio...” fa da contraltare un canto inedito di soldati meridionali, mai raccolto nei canzonieri patriottici.

Dalla ricerca di Emilio Jona e Michele Straniero, compiuta nell'estate del 1962 al Sud (Calabria, Puglia, Sicilia), proviene un eccezionale documento cantato da un reduce, Domenico Scaramuzzina, manovale di Cosenza, classe 1896, che aveva combattuto sul Carso, poi vissuto la prigionia e l'incubo della fame, portando a casa la pelle e un bagaglio incredibile di memorie e di “controcanti” costruiti con singolare estro rapsodico. Così, ad apertura di microfono, senza esitazione, introduce e commenta la sua chanson de geste che ripercorre le vicende belliche da quel disgraziato... (continua)
E il 24 maggio
(continua)
24/5/2019 - 16:14
Downloadable! Video!

Ò sentito sparà il cannone

anonimo
Ò sentito sparà il cannone
SENTO IL ROMBO DEL CANNONE

Sento il rombo del cannone è un canto di guerra assai significativo, tanto diffuso nella memoria popolare quanto poco diffuso nei canzonieri a stampa (non compare nemmeno nella pure ottima antologia di Savona-Straniero del 1981!) né nel repertorio dei cori alpini. Come mai?
Credo sia per la sua assoluta antieroicità, cioè totale assenza di retorica guerriera.

Quello del cannone è un rombo (ecco la “formula” testuale che abbiamo eletto a titolo del nostro libro, proprio per la sua emblematicità!) che incute terrore, che fa tremare la terra e gli uomini. I cannoni a lunga gittata, gli obici pesanti da 420, con il loro fragore annichiliscono la massa dei combattenti, ne incrinano il sistema nervoso, li fanno “uscir fuori di testa”. Il disegno di Morando messo in copertina (quel soldato raggomitolato su sé stesso, che si tappa le orecchie, sotto la vampa delle esplosioni)... (continua)
SENTO IL ROMBO DEL CANNONE
(continua)
7/5/2019 - 14:48
Video!

Zweiter Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen

Zweiter Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen
SECONDO RAPPORTO SUL SOLDATO IGNOTO SOTTO L’ARCO DI TRIONFO
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 7/5/2019 - 10:26
Downloadable! Video!

Il general Cadorna

anonimo
Il general Cadorna
"La moglie di Cecco Beppe" cantata da Nanni Svampa

tratto dal CD "Nanni Svampa - Antologia della Canzone Milanese e Lombarda - Vol.4 -. In Filanda, in Risaia, a Soldà"

Come giustamente sottolineato a suo tempo da Gian Piero Testa queste strofette sono da cantare sulla stessa aria de "La moglie di Cecco Beppe" (la quale era proprio la famosa Sissi).
LA MOGLIE DI CECCO BEPPE
(continua)
6/5/2019 - 23:48
Downloadable! Video!

Der Beginn des Weltkrieges 1914 (unter Zuhilfenahme eines Tierstimmenimitators)

Der Beginn des Weltkrieges 1914 (unter Zuhilfenahme eines Tierstimmenimitators)
L’INIZIO DELLA GUERRA MONDIALE 1914 (CON LA PARTECIPAZIONE DI UN IMITATORE DI VERSI DEGLI ANIMALI)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 7/4/2019 - 14:54
Downloadable! Video!

Il general Cadorna

anonimo
Il general Cadorna
my grandmother from Udine would sing me these lines, which are pretty much a variation/combination of the above:

il povero Cecco Beppe [Francesco Giuseppe = Franz Joseph] faceva l'aviatore, ma in mancanza di benzina pisciava nel motore! BIM BUM BOM al rombo del cannon.

another one which I have not found so far is the following:

Tra Caporetto e Udine ci stanno gli imboscati, con le scarpette lucide e i capelli impomatati! BIM BUM BOM al rombo del cannon.

Sadly I only remeber these 2.
Eugenio 5/4/2019 - 17:14
Video!

John Hill

John Hill
2014
Never Forget

John Hill married Sean's Great Grandmother Mary Jane in Sunderland in 1913. He died a year later with thousands of others in the opening months of the Great War and is buried in the little French town of Bailleul. Mary Jane eventually remarried and gave birth to another 11 children one of whom is Sean's Nana.
John Hill lies in Bailleul as I lie in bed
(continua)
inviata da Dq82 26/3/2019 - 09:20
Downloadable! Video!

Siam prigionieri

anonimo
Siam prigionieri
Buongiorno. Mio nonno, Trentino, prigioniero in Russia mi cantava tutte le sere questa canzone pinagendo.
Una strofa suonava così (le parole in russo le scrivo come mio nonno le pronunciava)

Russia fatale che altro di bello non hai
gleba cartoschi e ciai
gleba cartoschi e ciai
Russia fatale che altro di bello non hai
gleba cartoschi e ciai
e volschi nicuja


la traduzione che mio nonno faceva era

gleba = pane, cartoschi = patate, ciai = te

"e volschi nicuia" mio nonno non l'ha mai tradotto.
Un giorno incontrai una badante ucraina e colsi l'occasione per chiederle la traduzione. Lei si mise a ridere arrossendo ed alle mie insistenze tradusse, riproduco testualmente: "ed il resto un cazzo". Capii perché mio nonno non volle mai tradurre a me bambinetto quelle parole. Lo ammiro ancor di più se già non lo ammirassi al massimo
Cordiali saluti
Renzo
Renzo 11/3/2019 - 03:45
Downloadable! Video!

Ai preât la biele stele

Ai preât la biele stele
nei miei libri trovo la canzone pubblicata:
la prima volta nella raccolta Canti di soldati, che Piero Jahier (Genova 1884 - Firenze 1966) riunisce riportando i canti dalla viva voce dei suoi soldati, facendone trascrivere le musiche dall’amico Vittorio Gui, e pubblica in diverse edizioni a partire dal 1918; nella terza edizione, casa musicale Sonzogno, Milano, 1919, a p. 28, nella sezione che riunisce le canzoni friulane, c’è il testo in ladino friulano, traduzione in italiano e musica, a tre voci nella tonalità di si bemolle maggiore.
poi in Canzoni della montagna - terza edizione completamente rifatta, Edizioni Tridentum, Trento, per i tipi dell’Istituto tipografico Mariani & Bossi - Milano - 1941; musica raccolta e trascritta da Guido Gabrielli; è a p. 50, con la sola indicazione “Canzone friulana” e la melodia a due voci in la bemolle magg.
poi in Ta-pum - canzoni in grigioverde,... (continua)
Francesco Mazzocchi 31/1/2019 - 18:14
Video!

Children's Crusade

Children's Crusade
Ho amato questa canzone dal 1986..l'ho risentita dopo tanti anni e mi sono venuti i brividi come allora
Grazia 16/1/2019 - 23:32
Downloadable!

Lavoratori soldati (o Guerra e pace)

Lavoratori soldati (<em>o</em> Guerra e pace)
Comunico agli interessati che circa un anno fa ho pubblicato un libro "Guerra alla guerra! I socialisti scledensi e vicentini al processo di Pradamano", nel quale ho ricostruito l'intera vicenza, con documenti d'archivio inediti e memoriali degli imputati. Nel libro c'è anche il testo definitivo della canzone, ridenominata "Guerra e pace".
Ugo De Grandis - Schio (VI) 15/1/2019 - 15:01
Downloadable! Video!

Fuoco e mitragliatrici e Valzer dei disertori

anonimo
Fuoco e mitragliatrici <i>e</i> Valzer dei disertori
Lezione vicentina di FUOCO E MITRAGLIATRICI

(in AL ROMBO DEL CANNON, Neri Pozza, pag.612)
FUOCO E MITRAGLIATRICI
(continua)
23/12/2018 - 18:04




hosted by inventati.org