![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Brief an meinen Sohn
![Brief an meinen Sohn](img/upl/JS123805044_FrZdZric-Duriez-Exclusivepix-Media_Colorized-photographs-soldiers-from-the-World-War-One_trans_NvBQzQNjv4BqZPnXlBHEdt8AtjizIYNgmaskjiCG4qGizZKn66d5KWI.jpg)
Ich möchte endlich einen Jungen haben,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/9/2019 - 17:38
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Verdun, viele Jahre später
![Verdun, viele Jahre später](img/upl/Douaumont_ossuary3.jpg)
[1932]
Versi di Erich Kästner, nella raccolta "Gesang zwischen den Stühlen"
Musica di Lee Bach, cantautrice franco-tedesca, nata a Cuxhaven nel 1947.
Nel suo album intitolato "Wie ein Vogel frei", risalente al 1980.
Versi di Erich Kästner, nella raccolta "Gesang zwischen den Stühlen"
Musica di Lee Bach, cantautrice franco-tedesca, nata a Cuxhaven nel 1947.
Nel suo album intitolato "Wie ein Vogel frei", risalente al 1980.
Auf den Schlachtfeldern von Verdun
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/9/2019 - 21:05
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
In Prison
![In Prison](img/upl/hVCOMAqDpnRKVLxwk2yc0ke0ce.jpg)
[1915]
Musica di James Frederick Keel (1871-1954), compositore e baritono inglese.
Su versi del poeta inglese William Morris (1834-1896), contenuti nella raccolta "The Defence of Guenevere, and Other Poems" (1858)
Frederick Keel compose questo brano quando, trovandosi in Germania allo scoppio della Prima guerra mondiale, venne rinchiuso, insieme a tanti altri civili provenienti dai paesi alleati, nel campo di concentramento di Ruhleben, ricavato all'interno di un ippodromo nei pressi di Berlino.
Musica di James Frederick Keel (1871-1954), compositore e baritono inglese.
Su versi del poeta inglese William Morris (1834-1896), contenuti nella raccolta "The Defence of Guenevere, and Other Poems" (1858)
Frederick Keel compose questo brano quando, trovandosi in Germania allo scoppio della Prima guerra mondiale, venne rinchiuso, insieme a tanti altri civili provenienti dai paesi alleati, nel campo di concentramento di Ruhleben, ricavato all'interno di un ippodromo nei pressi di Berlino.
Wearily, drearily,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/7/2019 - 21:59
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Andrea
![Andrea](img/thumb/c500_130x140.jpeg?1328224973)
In lingua ceca, il nome Andrea è un nome femminile. Siccome si tratta di una canzone contro la guerra con sfondo d´amore omosessuale, l´equivalente maschile si traduce "Ondřej".
V italštině je jméno "Andrea" mužského rodu. Jedná se tedy o píseň, která uctívá homosexuální lásku za období světové války.
V italštině je jméno "Andrea" mužského rodu. Jedná se tedy o píseň, která uctívá homosexuální lásku za období světové války.
ONDŘEJ
(continua)
(continua)
inviata da Sofia Gazzi 21/7/2019 - 22:38
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Shoot
![Shoot](img/upl/81gqOeXJbDL._SY355_.jpg)
1988
"Sportchestra! – 101 Songs About Sport".
"Sportchestra! – 101 Songs About Sport".
I heard that in the First World War
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 13/6/2019 - 22:16
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
'O surdato 'nnammurato
!['O surdato 'nnammurato](img/thumb/c1777_130x140.jpeg?1328394071)
Strofa 1
E' finita la cuccagna,
gl'imboscati fan partenza,
vanno a fare conoscenza
con il fronte che li aspetta già.
Or non più privilegiati
non più figli di papà.
Rit:
Addio, cuccagna addio
addio sogni beati.
La veglia degli imboscati
tutti pe 'l fronte
li farà partir.
2- Chi faceva lo scrivano,
l'attendente o l'infermiere,
chi il fornaio, chi l'usciere
per restare a fianco di mammà.
Oh la vita di trincea
molto bene a lor farà:
Rit:
Addio, cuccagna addio
addio sogni beati.
La veglia degli imboscati
tutti pe 'l fronte
li farà partir.
3- Quando è pronta la tradotta
che trasporta gli imboscati,
tutti afflitti e desolati
nei vagoni stanno a sospirar.
Mentre chi è già stato al fronte
sorridendo canterà:
Rit:
Addio, cuccagna addio
addio sogni beati.
La veglia degli imboscati
tutti pe 'l fronte
li farà partir.
E' finita la cuccagna,
gl'imboscati fan partenza,
vanno a fare conoscenza
con il fronte che li aspetta già.
Or non più privilegiati
non più figli di papà.
Rit:
Addio, cuccagna addio
addio sogni beati.
La veglia degli imboscati
tutti pe 'l fronte
li farà partir.
2- Chi faceva lo scrivano,
l'attendente o l'infermiere,
chi il fornaio, chi l'usciere
per restare a fianco di mammà.
Oh la vita di trincea
molto bene a lor farà:
Rit:
Addio, cuccagna addio
addio sogni beati.
La veglia degli imboscati
tutti pe 'l fronte
li farà partir.
3- Quando è pronta la tradotta
che trasporta gli imboscati,
tutti afflitti e desolati
nei vagoni stanno a sospirar.
Mentre chi è già stato al fronte
sorridendo canterà:
Rit:
Addio, cuccagna addio
addio sogni beati.
La veglia degli imboscati
tutti pe 'l fronte
li farà partir.
Monica Monduzzi - Ravenna 9/6/2019 - 11:50
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Varför skola mänskor strida [Fredssång]
![Varför skola mänskor strida [Fredssång]](img/thumb/c2059_130x140.jpeg?1559055686)
Riccardo Venturi, 28-05-2019 11:17
WHY SHOULD PEOPLE FIGHT?
(continua)
(continua)
28/5/2019 - 11:17
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
P.C.D.F.
![P.C.D.F.](img/upl/a0215193999_10.jpg)
[2017]
Testo di Eva
Musica di Thomas
Nella demo autoprodotta "Démo 2017" di questa punk oi band parigina
Gli Squelette sono skinhead ma si rifanno a gruppi come i nostrani Nabat e al movimento SHARP (SkinHeads Against Racial Prejudice).
Testo di Eva
Musica di Thomas
Nella demo autoprodotta "Démo 2017" di questa punk oi band parigina
Gli Squelette sono skinhead ma si rifanno a gruppi come i nostrani Nabat e al movimento SHARP (SkinHeads Against Racial Prejudice).
La politique de la terreur
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/5/2019 - 21:10
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Il 24 maggio l'è un giorno disgraziato
anonimo
![Il 24 maggio l'è un giorno disgraziato](img/upl/60812249_1221859987987054_2909460259909140480_n.jpg)
Un “controcanto” per una memoria diversa.
Alle note retoriche della Leggenda del Piave di E.A.Mario, cantata nei teatri a fine guerra, dove il fiume “mormorava calmo e placido al passaggio / dei nostri fanti il 24 maggio...” fa da contraltare un canto inedito di soldati meridionali, mai raccolto nei canzonieri patriottici.
Dalla ricerca di Emilio Jona e Michele Straniero, compiuta nell'estate del 1962 al Sud (Calabria, Puglia, Sicilia), proviene un eccezionale documento cantato da un reduce, Domenico Scaramuzzina, manovale di Cosenza, classe 1896, che aveva combattuto sul Carso, poi vissuto la prigionia e l'incubo della fame, portando a casa la pelle e un bagaglio incredibile di memorie e di “controcanti” costruiti con singolare estro rapsodico. Così, ad apertura di microfono, senza esitazione, introduce e commenta la sua chanson de geste che ripercorre le vicende belliche da quel disgraziato... (continua)
Alle note retoriche della Leggenda del Piave di E.A.Mario, cantata nei teatri a fine guerra, dove il fiume “mormorava calmo e placido al passaggio / dei nostri fanti il 24 maggio...” fa da contraltare un canto inedito di soldati meridionali, mai raccolto nei canzonieri patriottici.
Dalla ricerca di Emilio Jona e Michele Straniero, compiuta nell'estate del 1962 al Sud (Calabria, Puglia, Sicilia), proviene un eccezionale documento cantato da un reduce, Domenico Scaramuzzina, manovale di Cosenza, classe 1896, che aveva combattuto sul Carso, poi vissuto la prigionia e l'incubo della fame, portando a casa la pelle e un bagaglio incredibile di memorie e di “controcanti” costruiti con singolare estro rapsodico. Così, ad apertura di microfono, senza esitazione, introduce e commenta la sua chanson de geste che ripercorre le vicende belliche da quel disgraziato... (continua)
E il 24 maggio
(continua)
(continua)
24/5/2019 - 16:14
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Ballade vom ertrunkenen Mädchen
![Ballade vom ertrunkenen Mädchen](img/upl/1906-rosa-luxemburg-in-warsaw-prison-iisg-high-res.jpg)
BALLADI HUKKUNEESTA TYTÖSTÄ
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 10/5/2019 - 16:39
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Ò sentito sparà il cannone
anonimo
![Ò sentito sparà il cannone](img/upl/8112BTCBZH2L.jpg)
SENTO IL ROMBO DEL CANNONE
Sento il rombo del cannone è un canto di guerra assai significativo, tanto diffuso nella memoria popolare quanto poco diffuso nei canzonieri a stampa (non compare nemmeno nella pure ottima antologia di Savona-Straniero del 1981!) né nel repertorio dei cori alpini. Come mai?
Credo sia per la sua assoluta antieroicità, cioè totale assenza di retorica guerriera.
Quello del cannone è un rombo (ecco la “formula” testuale che abbiamo eletto a titolo del nostro libro, proprio per la sua emblematicità!) che incute terrore, che fa tremare la terra e gli uomini. I cannoni a lunga gittata, gli obici pesanti da 420, con il loro fragore annichiliscono la massa dei combattenti, ne incrinano il sistema nervoso, li fanno “uscir fuori di testa”. Il disegno di Morando messo in copertina (quel soldato raggomitolato su sé stesso, che si tappa le orecchie, sotto la vampa delle esplosioni)... (continua)
Sento il rombo del cannone è un canto di guerra assai significativo, tanto diffuso nella memoria popolare quanto poco diffuso nei canzonieri a stampa (non compare nemmeno nella pure ottima antologia di Savona-Straniero del 1981!) né nel repertorio dei cori alpini. Come mai?
Credo sia per la sua assoluta antieroicità, cioè totale assenza di retorica guerriera.
Quello del cannone è un rombo (ecco la “formula” testuale che abbiamo eletto a titolo del nostro libro, proprio per la sua emblematicità!) che incute terrore, che fa tremare la terra e gli uomini. I cannoni a lunga gittata, gli obici pesanti da 420, con il loro fragore annichiliscono la massa dei combattenti, ne incrinano il sistema nervoso, li fanno “uscir fuori di testa”. Il disegno di Morando messo in copertina (quel soldato raggomitolato su sé stesso, che si tappa le orecchie, sotto la vampa delle esplosioni)... (continua)
SENTO IL ROMBO DEL CANNONE
(continua)
(continua)
7/5/2019 - 14:48
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Zweiter Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen
![Zweiter Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen](img/thumb/c55198_130x140.jpeg?1486586488)
SECONDO RAPPORTO SUL SOLDATO IGNOTO SOTTO L’ARCO DI TRIONFO
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 7/5/2019 - 10:26
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Il general Cadorna
anonimo
"La moglie di Cecco Beppe" cantata da Nanni Svampa
tratto dal CD "Nanni Svampa - Antologia della Canzone Milanese e Lombarda - Vol.4 -. In Filanda, in Risaia, a Soldà"
Come giustamente sottolineato a suo tempo da Gian Piero Testa queste strofette sono da cantare sulla stessa aria de "La moglie di Cecco Beppe" (la quale era proprio la famosa Sissi).
tratto dal CD "Nanni Svampa - Antologia della Canzone Milanese e Lombarda - Vol.4 -. In Filanda, in Risaia, a Soldà"
Come giustamente sottolineato a suo tempo da Gian Piero Testa queste strofette sono da cantare sulla stessa aria de "La moglie di Cecco Beppe" (la quale era proprio la famosa Sissi).
LA MOGLIE DI CECCO BEPPE
(continua)
(continua)
6/5/2019 - 23:48
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Der Beginn des Weltkrieges 1914 (unter Zuhilfenahme eines Tierstimmenimitators)
![Der Beginn des Weltkrieges 1914 (unter Zuhilfenahme eines Tierstimmenimitators)](img/thumb/c49547_130x140.jpeg?1430420410)
L’INIZIO DELLA GUERRA MONDIALE 1914 (CON LA PARTECIPAZIONE DI UN IMITATORE DI VERSI DEGLI ANIMALI)
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 7/4/2019 - 14:54
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
John Hill
![John Hill](img/upl/R-6832652-1435757665-1340.jpeg.jpg)
2014
Never Forget
John Hill married Sean's Great Grandmother Mary Jane in Sunderland in 1913. He died a year later with thousands of others in the opening months of the Great War and is buried in the little French town of Bailleul. Mary Jane eventually remarried and gave birth to another 11 children one of whom is Sean's Nana.
Never Forget
John Hill married Sean's Great Grandmother Mary Jane in Sunderland in 1913. He died a year later with thousands of others in the opening months of the Great War and is buried in the little French town of Bailleul. Mary Jane eventually remarried and gave birth to another 11 children one of whom is Sean's Nana.
John Hill lies in Bailleul as I lie in bed
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/3/2019 - 09:20
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Siam prigionieri
anonimo
![Siam prigionieri](img/thumb/c43845_130x140.jpeg?1549804600)
Buongiorno. Mio nonno, Trentino, prigioniero in Russia mi cantava tutte le sere questa canzone pinagendo.
Una strofa suonava così (le parole in russo le scrivo come mio nonno le pronunciava)
la traduzione che mio nonno faceva era
gleba = pane, cartoschi = patate, ciai = te
"e volschi nicuia" mio nonno non l'ha mai tradotto.
Un giorno incontrai una badante ucraina e colsi l'occasione per chiederle la traduzione. Lei si mise a ridere arrossendo ed alle mie insistenze tradusse, riproduco testualmente: "ed il resto un cazzo". Capii perché mio nonno non volle mai tradurre a me bambinetto quelle parole. Lo ammiro ancor di più se già non lo ammirassi al massimo
Cordiali saluti
Renzo
Una strofa suonava così (le parole in russo le scrivo come mio nonno le pronunciava)
Russia fatale che altro di bello non hai
gleba cartoschi e ciai
gleba cartoschi e ciai
Russia fatale che altro di bello non hai
gleba cartoschi e ciai
e volschi nicuja
gleba cartoschi e ciai
gleba cartoschi e ciai
Russia fatale che altro di bello non hai
gleba cartoschi e ciai
e volschi nicuja
la traduzione che mio nonno faceva era
gleba = pane, cartoschi = patate, ciai = te
"e volschi nicuia" mio nonno non l'ha mai tradotto.
Un giorno incontrai una badante ucraina e colsi l'occasione per chiederle la traduzione. Lei si mise a ridere arrossendo ed alle mie insistenze tradusse, riproduco testualmente: "ed il resto un cazzo". Capii perché mio nonno non volle mai tradurre a me bambinetto quelle parole. Lo ammiro ancor di più se già non lo ammirassi al massimo
Cordiali saluti
Renzo
Renzo 11/3/2019 - 03:45
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
Die weiße und die rote Rose
![Die weiße und die rote Rose](img/thumb/c57202_130x140.jpeg?1515888511)
VALKOINEN JA PUNAINEN RUUSU
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 17/2/2019 - 18:01
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Ai preât la biele stele
![Ai preât la biele stele](img/thumb/c958_130x140.jpeg?1328917044)
nei miei libri trovo la canzone pubblicata:
la prima volta nella raccolta Canti di soldati, che Piero Jahier (Genova 1884 - Firenze 1966) riunisce riportando i canti dalla viva voce dei suoi soldati, facendone trascrivere le musiche dall’amico Vittorio Gui, e pubblica in diverse edizioni a partire dal 1918; nella terza edizione, casa musicale Sonzogno, Milano, 1919, a p. 28, nella sezione che riunisce le canzoni friulane, c’è il testo in ladino friulano, traduzione in italiano e musica, a tre voci nella tonalità di si bemolle maggiore.
poi in Canzoni della montagna - terza edizione completamente rifatta, Edizioni Tridentum, Trento, per i tipi dell’Istituto tipografico Mariani & Bossi - Milano - 1941; musica raccolta e trascritta da Guido Gabrielli; è a p. 50, con la sola indicazione “Canzone friulana” e la melodia a due voci in la bemolle magg.
poi in Ta-pum - canzoni in grigioverde,... (continua)
la prima volta nella raccolta Canti di soldati, che Piero Jahier (Genova 1884 - Firenze 1966) riunisce riportando i canti dalla viva voce dei suoi soldati, facendone trascrivere le musiche dall’amico Vittorio Gui, e pubblica in diverse edizioni a partire dal 1918; nella terza edizione, casa musicale Sonzogno, Milano, 1919, a p. 28, nella sezione che riunisce le canzoni friulane, c’è il testo in ladino friulano, traduzione in italiano e musica, a tre voci nella tonalità di si bemolle maggiore.
poi in Canzoni della montagna - terza edizione completamente rifatta, Edizioni Tridentum, Trento, per i tipi dell’Istituto tipografico Mariani & Bossi - Milano - 1941; musica raccolta e trascritta da Guido Gabrielli; è a p. 50, con la sola indicazione “Canzone friulana” e la melodia a due voci in la bemolle magg.
poi in Ta-pum - canzoni in grigioverde,... (continua)
Francesco Mazzocchi 31/1/2019 - 18:14
×
![hosted by inventati.org](/img/icon-hostedby.png)
Versi di Erich Kästner, nella raccolta "Gesang zwischen den Stühlen" del 1932
Interpretata da Ernst Busch insieme allo stesso Erich Kästner nel disco "Erich Kästner Liest Kästner", Aurora Schallplatten, 1969