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Percorso La Grande Guerra (1914-1918)

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The Expressionist Tell

The Expressionist Tell
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
Gas, guns, mortar fire
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 15:58
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The Lost Bastard Son of War

The Lost Bastard Son of War
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
I am the lost bastard son of war and I bring you death and destruction!
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 15:54
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Pounding for Peace

Pounding for Peace
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
They're pounding for peace again, the guns at the front
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 15:51
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Softly Spoken Bill

Softly Spoken Bill
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
I never saw a sight so strange as softly spoken Bill
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 15:50
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The Kindness of Ravens

The Kindness of Ravens
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
Patiently we watch each other, my hungry raven friend and I
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 15:48
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Poor, Poor Surgeon Tim

Poor, Poor Surgeon Tim
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
Poor, poor Surgeon Tim
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 15:46
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A Secret Hidden Message

A Secret Hidden Message
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
I see it written in the sky
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 15:42
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The Poetic Clown

The Poetic Clown
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
"Bury me at midnight in a silver moonlight spray!
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 15:40
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Further Down the Line

Further Down the Line
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
It's not for me the dead stare cold,
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 15:36
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Belleau Wood

Belleau Wood
I have loved this song ever since Garth Brooks has sung it. For I had three Uncles in the war plus my stepfather. So this song means a lot to me. It is not just words It is a heartfelt feeling of what they went through. For I can not even imagine what it was like back then. For I ng.cry each time I hear this song.
David Nelson 16/11/2018 - 20:41

I frà 'd San Bernardin

anonimo
I frà 'd San Bernardin
[1917]
Testo piemontese risalente alla Rivolta del Pane di Torino, 21-24 agosto 1917
Nel volume "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Neri Pozza editore.

Sull'insurrezione operaia di Torino del 1917 contro la guerra e contro la fame si veda Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo).
Qui basti ricordare che le due strofette in piemontese si riferiscono ad un episodio contestuale a quella rivolta, quando il 23 agosto la gente assalì, saccheggiò e bruciò il convento e la chiesa di San Bernardino nel quartiere Borgo San Paolo. Ciò avvenne perchè solo qualche tempo prima i frati avevano brutalmente malmenato, e forse seviziato, alcuni ragazzini che si erano introdotti nell'orto del convento per rubare della frutta...

Questo il racconto da "Storia di Torino operaia e socialista", di Paolo Spriano, 1972, p.... (continua)
I frà 'd San Bernardin
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/11/2018 - 17:37

Il governo italiano prepotente come un cane

anonimo
Il governo italiano prepotente come un cane
[1914-18]
Canto raccolto da Franco Castelli nell'Alessandrino, dalla voce della madre Gemma Milanese.
Nel volume "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Neri Pozza editore.

"Canto che coniuga, in una sintesi di rara forza evocativa: la denuncia della prepotenza del potere; il senso di appartenenza alla nazione; il giudizio critico che accomuna preti, imboscati e signori; il divario sociale che la guerra ha esaltato esponendo alle atrocità dei combattimenti solo i poveretti, mandati a morire in mezzo a quei reticolati."
Il governo italiano
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2018 - 21:59

Ma parliamo dunque di questi imboscati

anonimo
Ma parliamo dunque di questi imboscati
[1914-18]
Un canto raccolto negli anni 60 a Novara e ad Arzignano (VI), presente nel volume "E non mai più la guerra", di Cesare Bermani e Antonella De Palma, pubblicato dalla Società di mutuo soccorso Ernesto de Martino nel 2015

Riportato anche in "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Neri Pozza editore.

Nella propaganda ufficiale la figura dell'imboscato era assimilata a quella del disertore, traditori della patria. Già nelle trincee il sentimento era diverso, che gli imboscati erano gli ufficiali nelle retrovie e i signori e i ministri che tiravano i fili della guerra stando a casa "con le loro mogli sui letti di lana", come recita un'altra strofetta di quel periodo. Ma qui la coscienza di classe e insieme la lucida consapevolezza che un lavoratore non può che essere contro la guerra trasformano l'operaio/imboscato... (continua)
Ma parliamo dunque di questi imboscati
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2018 - 21:06
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The Kingdom of the Cross

The Kingdom of the Cross
not 'A cross the psalm' but 'Across the Somme' (river)
Mike 11/11/2018 - 20:50
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Dulce Et Decorum Est

Dulce Et Decorum Est
grazie per la traduzione !!!!
7/11/2018 - 12:28

The Hearse Song (the Worms Crawl In)

anonimo
The Hearse Song (the Worms Crawl In)
I've been looking for this damn song! I thought it was lost to the sands of time from the help places were being such as google, thank you
Jakob 5/11/2018 - 05:47
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Ò sentito sparà il cannone

anonimo
Ò sentito sparà il cannone
HO SENTITO SPARA' IL CANNONE
(continua)
4/11/2018 - 22:53

E ‘un me ne ‘mporta della tu’ vittoria

Antiwar Songs Blog
E ‘un me ne ‘mporta della tu’ vittoria
E ‘un me ne ‘mporta della tu’ vittoria, perché ci sputo sopra alla bandiera; sputo sopra l’Italia tutta ‘ntera e vado ‘n culo al re con la su’ boria. Così recita un canto popolare raccolto da Pino Masi e dal Canzoniere Pisano nel 1966. Un canto, che come è stato ricordato al raduno del nostro […]
Antiwar Songs Staff 2018-11-04 19:27:00
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Sui Monti Scarpazi

anonimo
Sui Monti Scarpazi
Canzone militare risalente alla Prima guerra mondiale, diffusa nell'Italia settentrionale con il titolo "Addio padre e madre addio". In Trentino è invece stata documentata come: "Sui monti scarpazi" [Pedrotti 1976], "Tu ti recasti alla Serbia" e "O crudele destino di Serbia" [Morelli et al. 1983]. In alcune versioni rilevate la protagonista esprime il dolore per aver perso il marito al fronte, per essere rimasta sola con una figlia piccola e conclude con una protesta nei confronti delle classi dominanti. Altre versioni hanno invece come protagonista il soldato, che si lamenta per la partenza in guerra e racconta la sua stessa morte.
SUI MONTI SCARPAZI
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/11/2018 - 21:31
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Siam prigionieri

anonimo
Siam prigionieri
"Canto militare nato in prigionia fra militari trentini e giuliani che, costetti ad arruolarsi e a combattere nelle file dell'esercito austriaco, furono inviati sul fronte orientale, catturati dai russi in Galizia (a nord dei Carpazi) e inviati in Siberia". [da Canti della Grande guerra, di SavonaStraniero, 1981: 614-615].

"Il canto, nel Trentino, è famoso per molte ragioni. Dalla generazione dei padri è stato trasmesso a quella dei figli che in Russia tornarono a combattere e s'identificò talmente con la seconda situazione che finì per ignorarne le ragioni" [da Storie da quattro soldi: canzonieri popolari trentini, di Quinto Antonelli 1988: 351].
SIAM PRIGIONIERI
(continua)
inviata da B.B. 2/11/2018 - 21:12
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Il testamento del capitano

anonimo
Il testamento del capitano
La versione dei CCCP

1989
Canzoni preghiere danze del II millennio - Sezione Europa

Dq82 31/10/2018 - 13:32
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Madre Acqua

Madre Acqua
Rovereto, in provincia di Trento è stata teatro insieme ad altre città e paesi della prima guerra mondiale. La prima guerra mondiale è stata la guerra delle montagne. La montagna di Rovereto, il monte Zugna è una montagna che presenta scarsità di acqua. Per questo motivo le poche fonti disponibili erano necessariamente a disposizione di tutti. A monte di Rovereto, sul colle di Miravalle, poco sotto a dove attualmente è situata la Campana dei Caduti, c’era e c’è una fontanella, che porta una lapide. Questa lapide ricorda come i due eserciti, quello italiano e quello austriaco, alla sera, finite le ostilità scendevano alla fontana per bere, accomunati dallo stesso bisogno: la sete. L’acqua diventava la stessa madre, madre di tutti, che univa i nemici, fratelli della stessa sete. Un richiamo ed un invito a ripudiare la guerra. Siamo tutti figli della stessa madre, Madre Acqua.
Era il Sedici e il Diciassette
(continua)
inviata da Coro Vallagarina 27/10/2018 - 09:54
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Monte Canino

anonimo
Monte Canino
Teniamo vivi quei canti che ci ricordano i nostri nonni, o bisnonni, che ci trasmettono l' emozione e i valori che loro ci hanno tramandato
Giuseppe Angeleri 17/10/2018 17/10/2018 - 23:39
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A Soldier's Diary

A Soldier's Diary
2006
Suite XVI

The fastest song the band has ever recorded. I wanted to cram in as many chord changes as we could and still keep the whole thing rocketing alone. It was inspired by reading about some of the notes, letters and diaries that were found in the allied trenches during the First World War, left by soldiers about to go over the top, never to be seen, and in many cases never to be found, again. I thought it was stirring stuff, heart breaking, poignant, and in the case of many a British Tommy, blackly amusing…never say fucking die…sometimes all there is left is to laugh…

Counterpointing dark subject matter again with a jolly upbeat tune and melody seemed to be key here, and we rattled this off in no time once we’d worked it through. It’s not easy playing as fast as this and keeping it tight, and we’ve been playing it live recently too…a first… As an aside, this was the song I mentioned... (continua)
I guess it's time to go
(continua)
inviata da Dq82 14/10/2018 - 09:51
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J'aime mieux me taire

J'aime mieux me taire
Coko et Danito / Le cri du poilu - avec Les Ogres de Barback
1 cd / 14 chansons de la grande guerre chantées par un duo respectueux des textes
EPM 6705399
Soir et matin combien de gens bavardent
(continua)
inviata da JJ 23/9/2018 - 12:15

Angst packt mich an

Angst packt mich an
[1914]
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), poeta e militante anarchico tedesco, ebreo, uno dei primi a perire sotto il giogo nazista.
Nella raccolta "Wüste - Krater – Wolken", pubblicata nel 1914, alla vigilia della Grande Guerra.
Musica di Ulrich Türk, nel disco di Lutz Görner ‎intitolato "Texte Und Lieder Verbrannter Dichter", pubblicato nel 1983.
Angst packt mich an.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/9/2018 - 20:58
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Ti ricordi la sera dei baci

anonimo
Ti ricordi la sera dei baci
Un classico canto degli alpini in cui compare un "topos" sulla guerra: la fidanzata che rimane a casa e piange l'amore perduto.

Canzone diffusa in tutto il Trentino ed in altre aree dell'Italia centro-settentrionale con i titoli: "Ti ricordi la sera dei baci" e "Ragazzine". Nel testo risalente alla Prima guerra mondiale, la protagonista ricorda il suo innamorato, la promessa di sposarla al ritorno dalla guerra e il destino crudele che non lo fece mai tornare: morto nel Trentino (in altre versioni sul Piave), l'innamorata non si dà pace.
Archivio Provinciale della Tradizione Orale, Trentino


Fonte: libretto 'Canti degli Alpini' Commissione per la difesa del canto alpino Ottobre 1967 Associazione Nazionale Alpini.
Ti ricordi la sera dei baci,
(continua)
inviata da Dq82 20/9/2018 - 23:30
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San Martino del Carso

San Martino del Carso
Joe Natta rende omaggio al grande poeta Giuseppe Ungaretti musicando una sua poesia.

Questo è il nuovo progetto musicale di Joe Natta dedicato alla riscoperta di Poeti, di ieri e di oggi, che più lo hanno emozionato.

Pagina ufficiale del progetto: http://www.musicaepoesia.eu

Una produzione: www.joenatta.com

Testo di Giuseppe Ungaretti
Musica di Joe Natta

Dq82 5/9/2018 - 19:17
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E vui durmiti ancora

E vui durmiti ancora
Ammucciati: nascosti
Ammucchiati ha ben altro significato
(Gianlook88)

Grazie della segnalazione. Abbiamo corretto.
3/9/2018 - 15:21
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Cosa occorre

Rovereto 2018

Testo e musica :Renzo Vigagni

Canzone nata come colonna sonora di uno spettacolo teatrale nel centenario della prima aberrante guerra mondiale.
Per fare un’altra pace
(continua)
inviata da renzo vigagni 30/8/2018 - 22:16
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La chanson de Craonne

anonimo
La chanson de Craonne
Non è stata citata l'importante versione proposta da Gérard Pierron al canto, Gabriel Yacoub al banjo, mandoloncello e percussioni, Emmanuel Pariselle all'accordéon diatonico e Joseph Ligault all'armonica, registrata nel 1996 per L'Anthologie de la Chanson Traditionelle diretta da Marc Robine (per la precisone nel volume "L'Histoire de France").
Flavio Poltronieri 17/7/2018 - 19:21
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Tapum

anonimo
Tapum
L'interpretazione di Renato Franchi & Orchestrina del Suonatore Jones
Con un bel nome d'avventura (2018)

Dq82 21/6/2018 - 17:00
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Cadorna

anonimo
Cadorna
La terza versione, con il titolo “L’inno dei socialisti”, si trova nell’LP “Il bosco degli alberi : Storia d'Italia dall'Unità a oggi attraverso il giudizio delle classi popolari”, a cura di Gianni Bosio e Francesco Coggiola, I Dischi del Sole, 1971.

Nelle note al disco si spiega che la canzone viene riportata in “Caporetto: perché?”, un volume scritto dal generale Luigi Capello, uno dei protagonisti della guerra. Si spiega che i Carabinieri Regi udirono cantare il brano nel dicembre del 1917 in un’osteria di Montechiarugolo, Parma, da militari del 65° fanteria. Il testo fu poi sequestrato in seguito a perquisizione nella casa di certe sorelle Marchetti, ex operaie in un’officina proiettili di Reggio Emilia, che ne distribuivano i fogli a borghesi e militari, insegnando canzoni disfattiste. Le sorelle Marchetti asserirono che la canzone fu loro insegnata da tal Viganò Enrico, soldato di un reparto lanciafiamme.
B.B. 5/6/2018 - 09:19
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Salvatore Fiumara

Salvatore Fiumara
2017
Non ascoltare in caso d'incendio
feat. Massimo Priviero

Salvatore Fiumara, cittadino del Comune di Girifalco (CZ), è stato trombettiere del 121° Reggimento Fanteria.
È caduto sul Carso per ferite riportate in combattimento il 31 ottobre 1916, durante la prima guerra mondiale.

Brano cantato a due voci da Davide Buzzi e da Massimo Priviero. Attraverso gli occhi, i pensieri e le parole del trombettiere Fiumara, la canzone cerca di esprimere le emozioni e le paure di tutti quei giovani che nel corso del primo conflitto mondiale (ma non solo) furono mandati al macello in una guerra inutile, una guerra di posizione che costò la vita ad oltre 650.000 soldati italiani, per non parlare poi delle quasi 590.000 vittime civili anche italiane.

Salvatore Fiumare, trombettiere, colui che doveva suonare la carica nel momento in cui gli ufficiali davano l'ordine d'attacco, li rappresenta tutti.
Mi chiamo Salvatore Fiumara
(continua)
inviata da Dq82 3/6/2018 - 17:03

They Called It No Man's Land

They Called It No Man's Land
[1918]
Sull’aria de "They Called It Dixie Land"
L’autore di queste strofe è stato tal R. Walker, pioneer, ossia soldato del genio, impegnato nella Grande Guerra sul fronte francese nelle squadre che si occupavano di allestire i cosiddetti “decoys”, diversivi per ingannare i nemici.

Nella raccolta curata da Frederick Thomas Nettleingham, sottoufficiale di Sua Maestà, e intitolata “More Tommy's Tunes: An Additional Collection of Soldiers' Songs, Marching Melodies, Rude Rhymes and Popular Parodies, Composed, Collected, and Arranged on Active Service with the B.E.F.”, pubblicata a Londra nel 1918.

Accurata descrizione della No Man's Land, la terra di nessuno tra le trincee nemiche che si fronteggiavano sul teatro di guerra delle Fiandre...
I used to have a dear old Mama
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/5/2018 - 09:17

England's Broken Doll

England's Broken Doll
[1918]
Sull’aria di una canzone dell’epoca intitolata “Broken Doll”
L’autore di questa due strofe è stato tal A. E. Andrews, cannoniere del Corpo di spedizione britannico (British Expeditionary Force o BEF), inviato in Francia e Belgio all’inizio della Grande Guerra in soccorso dei francesi. Evidentemente l’autore rimase mutilato in battaglia.

Nella raccolta curata da Frederick Thomas Nettleingham, sottoufficiale di Sua Maestà, e intitolata “More Tommy's Tunes: An Additional Collection of Soldiers' Songs, Marching Melodies, Rude Rhymes and Popular Parodies, Composed, Collected, and Arranged on Active Service with the B.E.F.”, pubblicata a Londra nel 1918.
A lady came to me a year ago
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/5/2018 - 08:25

I'm Sick of This Blooming War

I'm Sick of This Blooming War
[1918]
L’autore di questa parodia è stato tal R. Walker, pioneer, ossia soldato del genio, impegnato nella Grande Guerra sul fronte francese nelle squadre che si occupavano di allestire i cosiddetti “decoys”, diversivi per ingannare i nemici.

Nella raccolta curata da Frederick Thomas Nettleingham, sottoufficiale di Sua Maestà, e intitolata “More Tommy's Tunes: An Additional Collection of Soldiers' Songs, Marching Melodies, Rude Rhymes and Popular Parodies, Composed, Collected, and Arranged on Active Service with the B.E.F.”, pubblicata a Londra nel 1918.
You King and Country need you
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/5/2018 - 13:03

The Boys in Palestine

anonimo
The Boys in Palestine
[1918]
Sull’aria della popolare “From Greenland's Icy Mountains”
Nella raccolta curata da Frederick Thomas Nettleingham, sottoufficiale si Sua Maestà, e intitolata “More Tommy's Tunes: An Additional Collection of Soldiers' Songs, Marching Melodies, Rude Rhymes and Popular Parodies, Composed, Collected, and Arranged on Active Service with the B.E.F.”, pubblicata a Londra nel 1918.

Canto di soldati britannici (provenienti dall’area di Richmond, Greater London) spediti a combattere nella campagna del Sinai e della Palestina durante la Grande Guerra. In quattro anni di guerra, con almeno tre grandi battaglie combattuta nei pressi di Gaza, le truppe alleate distrussero completamente quelle ottomane, ma a che prezzo! Solo gli inglesi persero più di 50.000 uomini, il 90% dei quali di malattia. La Palestina divenne un protettorato britannico e gli inglesi, già nel 1917, vi favorirono la creazione... (continua)
We came from Turkey's mountains
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/5/2018 - 11:36
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Names

Names
[2014]
Parole e musica di Jez Lowe
Nell’album “The Ballad Beyond”
Testo trovato sul sito dell’autore

Una canzone scritta dopo la visita al cimitero militare di Tyne Cot, vicino a Ypres, Fiandre.
My name is all I bring you,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/5/2018 - 14:51
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The Wrong Bus

The Wrong Bus
[2014]
Parole e musica di Jez Lowe
Nell’album “The Ballad Beyond”
Testo trovato sul sito dell’autore

Nel 1914, all’inizio della Grande Guerra, centinaia di bus urbani inglesi vennero requisiti dall’esercito ed utilizzati per trasportare le truppe nelle aree di conflitto oltre Manica… La canzone di Lowe ironizza sul fatto che all’epoca, quando uno usciva di casa per andare a lavorare, rischiava di prendere il bus sbagliato, non in direzione Piccadilly ma verso la Piccardia… Viaggio di sola andata...
I jumped on a London omnibus to take me into work,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/5/2018 - 14:27
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The Town Hall Yard

The Town Hall Yard
[2014]
Parole e musica di Jez Lowe
Nell’album “The Ballad Beyond”
Testo trovato sul sito dell’autore

Jez Lowe scrisse questa canzone dopo aver visitato i campi di battaglia della Grande Guerra nelle Fiandre. A Poperinge, cittadina a pochi chilometri da Ypres, nel cortile del municipio, oggi c’è un monumento che ricorda il luogo dove avvenivano le esecuzioni dei disertori…
What was my boy Billy doing in the Town Hall yard?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/5/2018 - 13:57
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Salonika

anonimo
Salonika
da Terre celtiche

Una canzone contro la guerra proveniente da Cork (Irlanda) ai tempi della prima guerra mondiale e di autore anonimo. Salonicco è in pratica il porto di Atene, all’epoca diventato il porto di sbarco per le truppe anglo-francesi che combattevano a Gallipoli. Come in tante altre canzoni anti-reclutamento chi si lamenta è la moglie di un soldato arruolatosi per combattere nella guerra che rinfaccia, probabilmente alla sua vicina, di avere un marito “imboscato” ossia un “fannullone” che è rimasto a casa: il suo se non è morto, molto probabilmente ritornerà a casa mutilato, più che altro però, la donna se la prende con il governo inglese che, per finanziare la guerra, ha imposto nuove tasse. La donna termina con l’esortazione a non sposare un soldato di sua Maestà, ma un patriota, ovvero un “Sinn Féinner”, che se proprio deve lottare che almeno la faccia per la repubblica d’Irlanda!... (continua)
SALONICCO
(continua)
22/4/2018 - 23:26




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