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Percorso Cile 1970-1990. La Unidad Popular, Allende, il golpe dell'11 settembre 1973, il regime di Pinochet

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El tero-tero

El tero-tero
[197?]
Parole e musica di Marcos Velásquez
Nell’album “Chants pour un peuple en lutte”, realizzato dall’uruguayo Marcos Velásquez a Parigi dopo il 1973, quando fu costretto come molti a fuggire dal Cile, dove viveva da anni.

Il tero-tero (Pavoncella cilena) è un uccello tipico della Patagonia. E’ sociale, vive in chiassose colonie, si muove a terra con rapide corse a scatti, spesso in gruppi di individui sincronizzati tra loro, cosicchè sembra quasi che compiano una danza, tant’è vero che tero-tero è anche il nome di un ritmo ballabile.

Ma qui il simpatico uccelletto patagonico è un pretesto per la descrizione delle differenti reazioni dei “compagni” all’avvento della dittatura, quando a continuare a dire e a fare certe cose ci si poteva rimettere molto, non solo il nido ma anche la vita…
Compañeros tero tero
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/1/2015 - 15:58
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El diccionario

El diccionario
Parole e musica di Marcos Velásquez
Interpretata da Alfredo Zitarrosa nell’album “Melodía larga” pubblicato nel 1984
Testo trovato su Cancioneros.com

Purtroppo i geniali versi centrali della seconda strofa (“Quando in Cile il fascismo rideva in inglese, in spagnolo piangeva più di un francese”) vengono sostituiti da Zitarrosa con i corrispondenti della prima…
¡Qué mala suerte tienen los que quisieran,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/1/2015 - 14:24
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Provincias (I y II)

Provincias (I y II)
[1977]
Musica di Patricio Castillo
Le parole sono una trasposizione poetica dell’omonimo racconto di Ariel Dorfman, scrittore argentino ma cileno d’adozione, contenuto nella terza sezione del suo “Cría ojos”, raccolta di racconti dedicati alla descrizione della situazione del popolo cileno sotto la dittatura militare fascista.
Nel disco di Patricio Castillo intitolato “Provinces”, pubblicato in Francia dalla Le Chant du Monde nel 1977.

Il titolo dei racconti di Dorfman, raccolti e pubblicati in Messico nel 1979, fa riferimento al proverbio spagnolo “Cría cuervos y te sacarán los ojos”, ossia “Alleva pure i corvi e vedrai che poi ti caveranno gli occhi”, un mònito che vale per ogni epoca, anche per noi, oggi: se si continuano ad allevare e nutrire i fascisti (e gli intolleranti, e i razzisti, e i farabutti), verrà il giorno che questi ci toglieranno la libertà. Ma Dorfman trasforma il... (continua)
I

(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/1/2015 - 10:30
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Marinera del regreso

Marinera del regreso
[1976]
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco “Isabel y Ángel Parra”, realizzato con la sorella Isabel in Francia, dove i Parra si erano rifugiati dopo il golpe fascista in Cile nel 1973
Testo trovato su Cancioneros.com
Si un hombre quiere cantar
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/1/2015 - 09:41
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El día que vuelva a encontrar

El día que vuelva a encontrar
[1976]
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco intitolato “Ángel Parra de Chile”, realizzato in Francia dove l’autore era riparato dopo l’avvento della dittatura fascista nel 1973
Ne esiste anche un’edizione italiana intitolata “La Libertà”, pubblicata quell’anno stesso da I Dischi dello Zodiaco
Testo trovato su Cancioneros.com
El día que vuelva a encontrar
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/1/2015 - 09:27
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A pie camino

A pie camino
[1973]
Parole di Alejandro Rivera (?)
Musica di Julio Numhauser, nel duo Amerindios insieme a Mario Salazar, e tra i fondatori dei Quilapayún
Nel disco intitolato “Tu sueño es mi sueño, tu grito es mi canto...”

Cile, 1973, annus horribilis.
Un’altra canzone di Julio Numhauser inclusa in questo LP, quella intitolata “Mi río”, vinse la XIVma edizione del Festival de la Canción de Viña del Mar, interpretata da Charo Cofré. Poi Pinochet e la fine di tutto. Non bastarono le “manos cerradas” e i “puños en alto” contro la furia e la ferocia di “los que venían a detenerlos”…
A pie camino, pisando barro
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/1/2015 - 17:33
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Todo cambia

Todo cambia
TUTTO CAMBIA
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 18/10/2014 - 17:21
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The Electrician

The Electrician
1978

Preceded and paralleled by a slow, haunting drone of synth strings accompanied by a repeated percussive bass note, these verses convey an equally sinister allegory. With John Walker softly harmonizing along, Scott Walker sets the scene, describing the torture against Chilean dissidents under the Pinochet dictatorship. The torture is slow and conducted in the low light of a torture chamber. Scott continues, emphasizing the severity of these sadistic acts, saying, “There’s no help, no.” Here, Scott is speaking as the torturer, assuring his victim that salvation is not coming. The music accompanying these lines is constant and feeds into the song’s emotional bridge.

In Chile, converted cultural centers, stadiums, locker-rooms, and even The Esmeralda, a ship of the Chilean Navy, were used as torture chambers. Under Augusto Pinochet, there were 1,300 prison camps and torture centers. The... (continua)
Baby, it's slow
(continua)
inviata da krzyś 8/10/2014 - 01:35
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Que nuestras manos se unan

Que nuestras manos se unan
[1981]
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco “Isabel et Ángel Parra”, con la sorella Isabel Parra, realizzato in Francia dove i due erano esuli.
Alabado sea el niño
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/9/2014 - 22:16
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Por cantar con alegría

Por cantar con alegría
[1981]
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco “Isabel et Ángel Parra”, con la sorella Isabel Parra, realizzato in Francia dove i due erano esuli.
Qué largo se me ha hecho el viaje
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/9/2014 - 21:47
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Salvador

Salvador
11 de septiembre de 2014
SALVADOR
(continua)
11/9/2014 - 23:35
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Chile herido

Chile herido
Ho riascoltato questa canzone e mi sono accorto che dice "su tierra" e non "su patria" (già corretto anche nella traduzione italiana) e anche "el mañana" e non "la mañana", quindi dovrebbe essere "il domani" e non "il mattino", giusto?
Lorenzo 11/9/2014 - 16:42
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Hanno picchiato Damiano (sul portone di casa)

Hanno picchiato Damiano (sul portone di casa)
2012
Lontano dal cerchio

la storia è simbolica e inventata, ma si ispira ad eventi reali. La violenza del potere costituito nei confronti della dissidenza è cronaca quasi abituale. L’insofferenza alla violenza del sopruso accentua il bisogno di denunciare, almeno con la realtà delle parole, la prevaricazione, prescindendo dalle motivazioni in campo.
Storie che non sanno di niente solo perché qualcuno non vuol farle sapere
(continua)
inviata da DonQuijote82 21/7/2014 - 20:13
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Chile resistencia

Chile resistencia
Nella seconda versione c'è un'introduzione parlata, qualcuno ha la traduzione?
Visto che la canzone è stata usata per una campagna elettorale del Presidente Allende, è possibile che si tratti proprio di lui, o di un estratto di un suo discorso?
Marco 11/7/2014 - 12:48
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Todo cambia

Todo cambia
TOTU CÀMBIAT
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2014 - 10:33
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Isla Dawson

Isla Dawson
E' morto questa notte Enrico Fontanelli, fondatore e polistrumentista degli Offlaga Disco Pax. La notizia è stata data dagli altri componenti della formazione emiliana, Max Collini e Daniele Carretti. Una scomparsa improvvisa, dovuta ad una malattia.

Enrico si occupava anche delle grafiche, e aveva anche fatto da produttore a I Cani - insieme alla band - per il secondo album, “Glamour”.

Ecco il messaggio che è stato diffuso pochi minuti fa:

Qui Daniele e Max. Dobbiamo darvi una notizia terribile. Questa notte Enrico Fontanelli, nostro fratello da sempre in questa avventura chiamata Offlaga Disco Pax e fondatore insieme a noi del gruppo, ci ha lasciati. Non stava bene da qualche tempo, ma certo non immaginavamo un epilogo del genere e non abbiamo parole per esprimere alla sua compagna Elena, alla sua bellissima bambina Leila nata pochissimi mesi fa, alla sua famiglia, ai suoi fratelli... (continua)
daniela -k.d.- 5/4/2014 - 13:38
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Dónde están

Dónde están
DOVE SONO?
(continua)
inviata da Diana Di Francesca 16/2/2014 - 23:20
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Balada del que nunca fue a Granada

Balada del que nunca fue a Granada
BALLATA DI COLUI CHE NON ANDO' MAI A GRANADA
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 10/2/2014 - 18:49
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Dime soldado chileno

Dime soldado chileno
Il testo di "Ci siam spezzati le mani" (1966), la canzone di Leoncarlo Settimelli da cui i Tiempo Nuevo trassero la musica per la loro "Dime soldado chileno"

Tra amori ed utopie sono in molti ad essersi spezzati le mani, e non solo quelle...

CI SIAM SPEZZATI LE MANI

Guardate quelle sue mani
larghe ma vuote di fatti,
guardate dentro i suoi occhi
pieni di sole parole, pieni di sole parole.

Gli anni migliori ha passato
ad imparar che il coraggio
non sempre porta vantaggio,
è sempre meglio aspettare, è sempre meglio aspettare.

Ci siam spezzati le mani
a coltivare dei fiori,
ad innalzare cartelli,
a predicare l'amore.

C'era una donna e gli disse:
«Vieni, conosco la strada,
però ci vuole coraggio
e non ti devi fermare, e non ti devi fermare».

E incominciò a camminare,
però era lunga la strada
e quando indietro ha guardato
era rimasto già solo, era rimasto già solo.

Ci siam... (continua)
Bernart Bartleby 2/1/2014 - 14:25
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Todo cambia

Todo cambia
Dopo questo ripasso vorrei rivedere il film. Mi è rimasto impresso dalla prima visione. La voce di Mercedes Sosa ritorna fascinosa e struggente. La bellezza rimane intatta.
Geniale Nanni Moretti nelle sue scelte.
anna maer 27/12/2013 - 17:46
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Ha llegado aquel fabuloso tiempo de vivir

Ha llegado aquel fabuloso tiempo de vivir
[1971]
Parole di Osvaldo Rodríguez (1943-1996), meglio noto come Gitano Rodríguez, cantautore e poeta cileno, esule negli anni della dittatura, morto a Bardolino, Verona, di un fulminante cancro al pancreas.
Musica di Martin Micharvegas ed Albee Pavesse.
Nel disco “Tiempo de vivir”, pubblicato nel gennaio del 1972.

Un ottimismo che fu barbaramente stroncato poco tempo dopo, all’alba dell’11 settembre del 1973.
A differenza di tanti altri, Víctor Jara compreso, sorpresi e travolti dal golpe, Osvaldo Rodríguez riuscì a rifugiarsi nell’ambasciata argentina a ‎Santiago per poi vivere da esule tra Praga e Parigi e facendo ritorno in Cile solo nel 1989…
En un viejo libro donde yo pude leer
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/12/2013 - 14:25
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Camarade Chili

Camarade Chili
[1974]
Parole e musica di Jean-Max Brua
Orchestrazione e direzione musicale di Jean Musy.
Nell’album intitolato “Le visage de l’homme”




Il retro della copertina è una foto di David Burnett scattata durante i funerali di Pablo Neruda celebrati pochi giorni dopo il golpe militare in Cile…

Il fotografo ricorda che la folla, appena il feretro superò la porta del cimitero, cominciò ad intonare L’Internazionale a gola spiegata e a pugno chiuso, incurante dei soldati e degli agenti dei servizi che filmavano la scena… Chi fece l’orazione funebre con voce tonante fu lo scrittore Francisco Coloane (1910-2002)…
Camarades chantiers, camarades labours,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/12/2013 - 15:15
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Los que se quedaron

Los que se quedaron
‎[2013]‎
Parole di Eduardo Carrasco
Musica di Felipe Ilabaca González (1973-), musicista cileno integrante del gruppo folk rock ‎‎“Chancho en Piedra”.‎
Nell’album intitolato “Encuentros”, uscito di recente.‎
Testo trovato su Cancioneros.com

La “Cooperativa” citata è Radio Cooperativa di Santiago, un’emittente legata al partito ‎democristiano ma che si oppose alla dittatura e denunciò le violazioni dei diritti umani da parte dei ‎militari golpisti…‎
Los que no se fueron
(continua)
inviata da Bernart 8/11/2013 - 09:43
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Compañero

Compañero
[1974?]
Parole e musica di Marcelo Puente.
Non so se sia qualla la prima incisione del brano, ma lo trovo in “Blazing Frontiers”, disco del 1979 dei “Compañeros”, gruppo composto da cileni e greci ma con base in Canada, fondato nel 1978 dallo stesso Marcelo Puente.

Anche questo brano - come altri già presenti su queste pagine, ad esempio Yo pisaré las calles nuevamente - è dedicato alla memoria di Miguel Enríquez, leader carismatico del MIR, il Movimiento de Izquierda Revolucionaria cileno, ucciso dalla DINA, la polizia segreta di Pinochet, il 5 ottobre 1974.

La canzone, interpretata da Mariana Montalvo (musicista cilena trapiantata a Parigi), fa parte della colonna sonora del film documentario “Calle Santa Fe” diretto nel 2007 dalla cineasta cileno-francese Carmen Castillo, che di Miguel Enríquez era la compagna proprio quando lui venne ammazzato. Lei stessa rimase gravemente ferita... (continua)
Compañero
(continua)
inviata da Bernart 1/11/2013 - 23:30
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Yo pisaré las calles nuevamente

Yo pisaré las calles nuevamente
Non che la prospettiva di questa canzone cambi radicalmente ma - a quanto riferisce questo articolo tratto da un numero del 2004 de La Nación (quotidiano del Costa Rica) - Pablo Milanés non la scrisse nel 1973, nell’immediatezza del golpe in Cile, ma precisamente il 5 ottobre 1974, qualche minuto dopo aver appreso la notizia dell’uccisione da parte della DINA, la polizia segreta di Pinochet, di Miguel Enríquez, leader carismatico del MIR, il Movimiento de Izquierda Revolucionaria.

La sera scorsa ho visto questo film: interessante, importante, anche se non l’ho trovato particolarmente riuscito.
Senza dubbio “Calle Santa Fe” racconta bene il Cile di allora, la grande speranza della rivoluzione sociale e dell’Unidad Popular troppo presto tradita dal fascismo e affogata in un lago di sangue. E descrive altrettanto bene il dramma di chi, come la Castillo, oltre alla sconfitta ha dovuto subire... (continua)
Bernart 1/11/2013 - 22:26
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Victor

Victor
[2010]
Victor - Chanson québécoise
Paroles et musique : Jean-François LESSARD – 2010
Testo e musica: Jean-François Lessard, 2010

Victor, elle s'intitule Victor, la chanson ?

Exactement. Et comme tu le vois à son auteur et son interprète – Jean-François Lessard, c'est une chanson québécoise. Avant d'aller plus avant en ce qui concerne la chanson elle-même, deux mots de la chanson québécoise en général et pour en dire ce que tu devines, à savoir qu'on n'en connaît pas grand chose de ce côté de la mer océane. Pour ajouter que ce n'est pas qu'on n'aimerait pas la connaître... Surtout celle d'aujourd'hui. Car pour celle d'hier ou d'avant-hier, elle a su trouver son chemin. Mais comment faire ?

Le mieux serait sans doute que l'un ou l’autre habitant du Québec fasse le relais auprès des CCG.

Bon... En attendant, je reviens à la chanson intitulée Victor et à ce qu'elle raconte. Elle raconte... (continua)
Depuis qu'on laisse tomber la nuit
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/10/2013 - 14:36

Cile, 11 settembre 1973

Antiwar Songs Blog
Cile, 11 settembre 1973
Non vedo alcuna ragione per cui ad un paese dovrebbe essere permesso di diventare marxista soltanto perché il suo popolo è irresponsabile. La questione è troppo importante perché gli elettori cileni possano essere lasciati a decidere da soli. (Henry Kissinger, premio Nobel per la pace 1973) Racconta Miguel Littín, il regista cileno de “La tierra […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-11 07:32:00
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Elegía a Salvador Allende

Elegía a Salvador Allende
[1977]
"Cuba sí, Yankees no - Carlos Puebla y Los Tradicionales en vivo en España"

Nella breve introduzione Carlos Puebla racconta come nacque la canzone:
"Estábamos nosotros en París y nos llegó la noticia de la caída de Salvador Allende. ¡Cómo los pueblos del mundo sintieron, con que dolor, con que profundidad sintieron la caída de Salvador Allende!
Nosotros la sentimos igual que todo el mundo, pero me parece que un poquito más, porque hacía muchos años que éramos amigos personales de Salvador, durante muchos, muchos años.
Entonces, el día 12, al día siguiente, en el teatro de la Mutualité allí en París, estrenamos esta canción."
Alla fine del brano il pubblico spagnolo (siamo nel 1977!) esplode in un grido ripetuto: "¡Libertad! ¡Libertad!"

Il testo l'ho ricavato dall'audio, che non è sempre chiarissimo, ogni correzione è benvenuta.
Yo que canté por tu vida
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 30/7/2013 - 17:04
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Allende

Allende
(Rodolfo Parada - Orlando Jimeno-Grendi - Patricio Wang)

Appare in diversi album, tra cui "Latitudes" del 1992

Testo trovato su Cancioneros.com
Exacta amaneció la luz del día,
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 29/7/2013 - 17:22
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A Song for Chile

A Song for Chile
[2010]
Lyrics & Music by Alastair Hughes
Album: Who Cares Any More
Salvador Allende face on the wall
(continua)
inviata da giorgio 14/5/2013 - 15:05
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We Will Fight

We Will Fight
[1975]
Lyrics & Music by Jack Warshaw
Album: Long Time Gone [1979]

This song is about the Chile coup of 1973, covered by Roy Bailey and Barry Gilder.
Gilder's version became popular amongst ANC freedom fighters in exile 1977-90
The day is warm, the sky is clear
(continua)
inviata da giorgio 3/5/2013 - 15:10
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Si el canto salió de Chile

Si el canto salió de Chile
Canzone popolare di autore anonimo.
Arrangiamento musicale di Isabel Parra.
Incisa per la prima volta insieme al fratello Ángel nel 1976, nel disco “Isabel y Ángel Parra”
Cante, cante compañero
(continua)
inviata da Dead End 24/3/2013 - 15:17
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No me gusta no

No me gusta no
[1988]
Parole e musica di Isabel Parra. Interpretata con Tita Parra, Cecilia Echenique e Tati Penna.
Come anche Con toda la gente, una canzone composta in occasione del referendum del 1988, quello in cui quasi 4 milioni di cileni dissero “No!” a Pinochet che avrebbe voluto continuare a governare il paese fino al 1997.
Iniziò così, dopo 15 anni di dittatura, la transizione verso la democrazia.
(Resta però il fatto inquietante che 3.1 milioni, il 44% dei cileni, votarono "Sì" al regime...)

Una pacata ma feroce descrizione del tiranno Pinochet...
No es anillo que brilla en la mano
(continua)
inviata da Dead End 24/3/2013 - 14:32




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