Percorso Esili e esiliati
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Nostos
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[2011]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela
Album: Marinai, profeti e balene
Nostos / Νόστος [ritorno] fa riferimento all’epica dei poemi Nostoi che narravano il ritorno dei guerrieri greci in patria dopo la fine della guerra di Troia. Sono evidenti le citazioni dell’ Ulisse dantesco (Canto XXVI dell’Inferno) . Il brano è inoltre ispirato alla poesia Ítaca di Kavafis.
Il peso più grande è viaggiare con sè stessi, spesso è un peso “insostenibile”. Bisogna ricordare che se il viaggiatore solo è quello che arriva più lontano, è anche quello che ha più strada da fare per tornare indietro. Per questo bisogna affidarsi alla strada, al cammino. Il vero viaggio è quello che ti viene regalato dalla vita, l’imprevisto, che ti permette di conoscere qualcosa di te. Il vero regalo del viaggio sono le persone che decidono di regalarci quello che sono. [Vinicio Capossela]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela
Album: Marinai, profeti e balene
Nostos / Νόστος [ritorno] fa riferimento all’epica dei poemi Nostoi che narravano il ritorno dei guerrieri greci in patria dopo la fine della guerra di Troia. Sono evidenti le citazioni dell’ Ulisse dantesco (Canto XXVI dell’Inferno) . Il brano è inoltre ispirato alla poesia Ítaca di Kavafis.
Il peso più grande è viaggiare con sè stessi, spesso è un peso “insostenibile”. Bisogna ricordare che se il viaggiatore solo è quello che arriva più lontano, è anche quello che ha più strada da fare per tornare indietro. Per questo bisogna affidarsi alla strada, al cammino. Il vero viaggio è quello che ti viene regalato dalla vita, l’imprevisto, che ti permette di conoscere qualcosa di te. Il vero regalo del viaggio sono le persone che decidono di regalarci quello che sono. [Vinicio Capossela]
Né pietà di padre, né tenerezza di figlio, né amore di moglie
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 5/11/2019 - 23:26
Percorsi:
Esili e esiliati
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Volveré en un canto
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1975
Volverè en un canto
Musicista, scrittore e regista argentino, comunista, nel 1974 costretto all'esilio durante la dittatura militare, dopo minacce, attentati dinamitardi, costretto all'esilio ripara prima in Venezuela, poi in Messico e infine in Spagna. Le sue canzoni vengono censurate e i suoi dischi messi al bando. Tornerà in patri nel 1978.
Volverè en un canto
Musicista, scrittore e regista argentino, comunista, nel 1974 costretto all'esilio durante la dittatura militare, dopo minacce, attentati dinamitardi, costretto all'esilio ripara prima in Venezuela, poi in Messico e infine in Spagna. Le sue canzoni vengono censurate e i suoi dischi messi al bando. Tornerà in patri nel 1978.
La luz se apaga
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 7/10/2019 - 10:06
Passaggio alla città
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Qui potete ascoltare la Poesia di Rocco Scotellaro su musica ed esecuzione di Ambrogio Sparagna
https://www.youtube.com/watch?v=w6sQe8d9q78
gianfranco 3 ott.2019
https://www.youtube.com/watch?v=w6sQe8d9q78
gianfranco 3 ott.2019
3/10/2019 - 08:23
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El equipaje del destierro
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A inizio pagina si descrive "Andadas" degli Inti-Illimani, sottolineando esserci contenuti due brani esplicitamente legati all'Italia: Cinque terre e Canna austina. Deduco quindi pochi sappiano che ce n'è un terzo con un legame particolare al nostro Paese. Si tratta del brano iniziale del disco, lo strumentale "Angelo".
La vicenda fu questa: Branduardi cercò gli Inti Illimani nell'ultimo periodo in cui vivevano ancora qui, proponendo una collaborazione per una composizione che aveva un'ossessiva misura di 7/4, cifra ritmica poco comune in una canzone. Loro la trovarono molto interessante e iniziarono a lavorarci con entusiasmo inventando alcune melodie contrappuntistiche che proposero all'autore. Branduardi si rese però perfettamente conto che il brano recava il marchio indelebile del gruppo cileno e non qualche semplice tocco di colore e che la situazione gli stava sfuggendo di mano. A... (continua)
La vicenda fu questa: Branduardi cercò gli Inti Illimani nell'ultimo periodo in cui vivevano ancora qui, proponendo una collaborazione per una composizione che aveva un'ossessiva misura di 7/4, cifra ritmica poco comune in una canzone. Loro la trovarono molto interessante e iniziarono a lavorarci con entusiasmo inventando alcune melodie contrappuntistiche che proposero all'autore. Branduardi si rese però perfettamente conto che il brano recava il marchio indelebile del gruppo cileno e non qualche semplice tocco di colore e che la situazione gli stava sfuggendo di mano. A... (continua)
Flavio Poltronieri 25/8/2019 - 18:55
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Compagnons
![Compagnons](img/upl/R-13676446-1558809924-7641.jpeg.jpg)
Texte sur la guerre civile espagnole
Oh Compagnons Oh Compagnons
(continua)
(continua)
inviata da Stef 25/5/2019 - 18:36
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Kein Kinderlied
![Kein Kinderlied](img/thumb/c57160_130x140.jpeg?1515060727)
Chanson allemande – Kein Kinderlied – Mascha Kaléko – 1968
Poème de Mascha Kaléko (née Golda Malka Aufen, 1907-1975), poétesse juive polonaise, originaire de Galice austro-hongroise.
Un poème mis en musique, par exemple, par Jörg Hofmann in « Mascha Kaléko - Den Herbst im Herzen, Winter im Gemüt ».
Golda Malka Aufen, alias Mascha Kaléko, est née en Galicie dans une famille juive d’origine russe. Suite à la Guerre et à la misère qui s’ensuivit, la famille fuit en Allemagne, où Macha a grandi à Marbourg, puis à Berlin où elle poursuit des études de secrétaire. En 1928, elle épouse un enseignant, Saul Aaron Kaléko. En 1930, elle commence à publier des poèmes dans la presse. Ses œuvres la font rapidement connaître. Elle fréquente le « Romanisches Café », fréquenté par les journalistes, les écrivains et de façon générale, l’intelligentsia berlinoise.
En 1933, avec l’arrivée des Nazis au pouvoir... (continua)
Poème de Mascha Kaléko (née Golda Malka Aufen, 1907-1975), poétesse juive polonaise, originaire de Galice austro-hongroise.
Un poème mis en musique, par exemple, par Jörg Hofmann in « Mascha Kaléko - Den Herbst im Herzen, Winter im Gemüt ».
Golda Malka Aufen, alias Mascha Kaléko, est née en Galicie dans une famille juive d’origine russe. Suite à la Guerre et à la misère qui s’ensuivit, la famille fuit en Allemagne, où Macha a grandi à Marbourg, puis à Berlin où elle poursuit des études de secrétaire. En 1928, elle épouse un enseignant, Saul Aaron Kaléko. En 1930, elle commence à publier des poèmes dans la presse. Ses œuvres la font rapidement connaître. Elle fréquente le « Romanisches Café », fréquenté par les journalistes, les écrivains et de façon générale, l’intelligentsia berlinoise.
En 1933, avec l’arrivée des Nazis au pouvoir... (continua)
LA COMPTINE ADULTE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/4/2019 - 18:35
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Luna tucumana
![Luna tucumana](img/thumb/c54810_130x140.jpeg?1484038470)
dal disco "The cat with the hat”
Dario Sansone vox
Daniele Sepe tenor sax
Roman Gomez bandoneon
Franco Giacoia guitar
Tommy De Paola piano
Aldo Vigorito double bass
Roberto Bastos congas
Roberto Lagoa percussion
Hamid Drake drums
Roberto Colella, Antonio De Luca, Antonello Iannotta, Roberto Trenca, Carmine D’Aniello, Luca Casbarro coro
Dario Sansone vox
Daniele Sepe tenor sax
Roman Gomez bandoneon
Franco Giacoia guitar
Tommy De Paola piano
Aldo Vigorito double bass
Roberto Bastos congas
Roberto Lagoa percussion
Hamid Drake drums
Roberto Colella, Antonio De Luca, Antonello Iannotta, Roberto Trenca, Carmine D’Aniello, Luca Casbarro coro
IO NON CANTERÒ ALLA LUNA
(continua)
(continua)
28/3/2019 - 20:27
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Todo cambia
Traduzione italiana di Jean Louis Sappè del Gruppo Teatro Angrogna dallo spettacolo "Li Valdes"
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Testo fornitoci dallo stesso J.L.Sappè
Cambia nel superficiale, cambia cambia nel profondo,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/12/2018 - 11:29
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ווילנע
![ווילנע](img/thumb/c48295_130x140.jpeg?1543578276)
Se proprio, proprio è stato deciso di attribuire questo favoloso canto a Chava Alberstein, mi pare discutibile non avere almeno citato l'interpretazione di Moni Ovadia in "Oylem Goylem".
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri
VILNA
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 30/11/2018 - 11:45
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Luna tucumana
![Luna tucumana](img/thumb/c54810_130x140.jpeg?1484038470)
"El Portezuelo" citato da Stefano è forse l'unico caso nell'intera opera poetica di Atahualpa in cui il tema dell'amore viene sfiorato (dall'immagine dello sguardo della ragazza). Per il resto è assente: o si ama o si va per il mondo. E il cammino separa.
Flavio Poltronieri 4/11/2018 - 10:55
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[1956]
Testo / Στίχοι / Lyrics / Paroles / Sanat:
Ghiannis Ritsos /Γιάννης Ρίτσος
Musica / Μουσική / Music / Musique / Sävel:
Ludwig van Beethoven - Klaviersonate nr. 14 op. 27 nr. 2 (1° movimento)
Interpreti / Ερμηνεία / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Moni Ovadia
2. Hristos Tsagas / Χρήστος Τσάγκας
3. Melina Mercouri / Μελίνα Μερκούρη
4. Karyofyllia Karabeti / Καρυοφυλλιά Καραμπέτη
Evento felice e singolare quello proposto dalla prima interpretazione : l’incontro di tre mondi che si compenetrano sfidando gli accadimenti e il tempo. La Grecia, da cui ha avuto origine la civiltà occidentale; la Mitteleuropa, mondo nuovo, proteso verso orizzonti in continuo mutamento; la cultura ebraica, un mondo antico, meno visibile ma che ha attraversato la storia con processi di inculturazione travagliati e fecondi. Di questi mondi sono testimoni... (continua)