Percorso Ghetti
פּאַרטיזאַנער־ליד: שטיל, די נאַכט איז אױסגעשטערנט
Traducanzone di Andrea Buriani
NOTTE QUIETA E STELLATA (Andrea Buriani)
(continua)
(continua)
6/5/2024 - 19:14
דער הױפֿזינגער פֿון װאַרשעװער געטאָ
Dall'album Voci dal profondo inferno
Concerto registrato il 27 gennaio 2017 presso l’Auditorium di Muggiò
Dona Dona - Canzone del ghetto di Varsavia - - Rivkele di Sabato - Il nostro Shtetl brucia - Minuti di certezza - I soldati della palude - Canto di Dachau - Corale dal profondo dell’inferno - Se il cielo fosse bianco di carta Chaim - Ninna nanna del figlio nel crematorio - Dieci fratelli - Dieci milioni - Qui in questa terra
Concerto registrato il 27 gennaio 2017 presso l’Auditorium di Muggiò
Dona Dona - Canzone del ghetto di Varsavia - - Rivkele di Sabato - Il nostro Shtetl brucia - Minuti di certezza - I soldati della palude - Canto di Dachau - Corale dal profondo dell’inferno - Se il cielo fosse bianco di carta Chaim - Ninna nanna del figlio nel crematorio - Dieci fratelli - Dieci milioni - Qui in questa terra
CANZONE DEL GHETTO DI VARSAVIA
(continua)
(continua)
inviata da Daniele Goldoni 10/2/2024 - 16:54
Woman Of The Ghetto
Pochi giorni fa se ne è andata anche la grande Marlena Shaw, autrice e interprete di canzoni bellissime come questa.
DONNA DEL GHETTO
(continua)
(continua)
25/1/2024 - 22:05
Diecimila libbre di carne
Vincenzo Morvillo
[2023]
قصيدة / Poesia / שִׁיר / A Poem by / Poème / Runo:
Vincenzo Morvillo
موسيقى / Musica / מוזיקה / Music / Musique / Sävel :
Ludwig van Beethoven
السمفونية السابعة / Sinfonia n. 7 in la maggiore / הסימפוניה השביעית בלה מז'ור / Symphony No. 7 in A major / Symphonie no 7 en la majeur / Sinfonia nro 7 A-duuri
قصيدة / Poesia / שִׁיר / A Poem by / Poème / Runo:
Vincenzo Morvillo
موسيقى / Musica / מוזיקה / Music / Musique / Sävel :
Ludwig van Beethoven
السمفونية السابعة / Sinfonia n. 7 in la maggiore / הסימפוניה השביעית בלה מז'ור / Symphony No. 7 in A major / Symphonie no 7 en la majeur / Sinfonia nro 7 A-duuri
Là dove c’era un’immensa gabbia ora c’è un mattatoio. A cielo aperto. (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 9/11/2023 - 22:58
Ghettologia
[Ottobre 2023]
Ci si finisce dentro, rinchiusi,
(continua)
(continua)
13/10/2023 - 09:05
Percorsi:
Ghetti
Chanson italienne – Ghettologia – Riccardo Venturi – 2023
GHETTOLOGIE (Ghetto pour ghetto)
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/10/2023 - 17:41
Dopo avere letto la (consuetamente) bella versione francese di Marco Valdo M.I., mi è venuto in mente anche di parlare due secondi dell’origine della parola “ghetto”. Forse, chissà, lo avevo già fatto da qualche parte; ma sarà bene rinfrescare la cosa.
Le ipotesi più accreditate parlano di un’antica origine veneziana. Nell’area di quello che ancora adesso si chiama Campo del Ghetto Novo esisteva, fin da tempi immemorabili, una fonderia. Il nome dell’intero quartiere deriva quindi dal veneziano Geto, ovvero “getto”, la colata del metallo fuso (termine ancora comunemente usato in metallurgia).
Quando, il 29 marzo 1516, la Serenissima Repubblica decretò che il Geto Novo sarebbe diventato la sede dei “Serragli degli Ebrei”, la comunità ebraica veneziana era di origine più che variopinta: era formata da ebrei italiani (o “italkiani”), francesi e tedeschi (Ashkenaziti). Nella pronuncia di questi... (continua)
Le ipotesi più accreditate parlano di un’antica origine veneziana. Nell’area di quello che ancora adesso si chiama Campo del Ghetto Novo esisteva, fin da tempi immemorabili, una fonderia. Il nome dell’intero quartiere deriva quindi dal veneziano Geto, ovvero “getto”, la colata del metallo fuso (termine ancora comunemente usato in metallurgia).
Quando, il 29 marzo 1516, la Serenissima Repubblica decretò che il Geto Novo sarebbe diventato la sede dei “Serragli degli Ebrei”, la comunità ebraica veneziana era di origine più che variopinta: era formata da ebrei italiani (o “italkiani”), francesi e tedeschi (Ashkenaziti). Nella pronuncia di questi... (continua)
Riccardo Venturi 13/10/2023 - 19:09
זאָג ניט קײנמאָל
"Inno dei partigiani di Wilno, parole e musica di Hirsh Glik, tradotto e adattato da Riccardo Venturi e Pardo Fornaciari". In preparazione della Giornata per il Ghetto Insorto - 14 novembre 2023, presso la Goldonetta di Livorno.
Non dir mai che la tua via finisce qui
(continua)
(continua)
30/8/2023 - 23:29
Die jüdische Frau [Furcht und Elend des Dritten Reiches]
[1938]
Text / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Bertolt Brecht
Interpretiert von / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
Emanuela Scipioni
…Ma ricordati sempre che i mostri non muoiono. Quello che muore è la paura che t'incutono [Cesare Pavese , Dialoghi con Leucò- La rupe]
L'opera teatrale Terrore e miseria del Terzo Reich fu presentata per la prima volta a Parigi il 21 Maggio 1938 con il titolo 99% e sottotitolo Images du Troisième Reich. Si compone di 30 scene. La nona si intitola La moglie ebrea.
Se ne propone qui uno stralcio, magistralmente interpretato da Emanuela Scipioni.
[Riccardo Gullotta]
Text / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Bertolt Brecht
Interpretiert von / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
Emanuela Scipioni
…Ma ricordati sempre che i mostri non muoiono. Quello che muore è la paura che t'incutono [Cesare Pavese , Dialoghi con Leucò- La rupe]
L'opera teatrale Terrore e miseria del Terzo Reich fu presentata per la prima volta a Parigi il 21 Maggio 1938 con il titolo 99% e sottotitolo Images du Troisième Reich. Si compone di 30 scene. La nona si intitola La moglie ebrea.
Se ne propone qui uno stralcio, magistralmente interpretato da Emanuela Scipioni.
[Riccardo Gullotta]
[…]In der letzten Zeit habe ich oft daran gedacht, wie du mir vor Jahren sagtest, es gäbe wertvolle Menschen und weniger wertvolle, und die einen bekämen Insulin, wenn sie Zucker haben und die andern bekämen keins. Und das habe ich eingesehen, ich Dummkopf!
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 19/8/2023 - 09:09
Percorsi:
Ghetti
[…]Negli ultimi tempi ho pensato spesso a quello che mi dicevi anni fa, che al mondo ci sono persone che valgono e persone che valgono meno, e che alle prime si dà l’insulina quando hanno il diabete e alle altre no; e allora mi era sembrato naturale, stupida che non sono altro! Ecco, adesso hanno fatto una nuova distinzione del genere, e io appartengo… appartengo alla categoria di quelli che valgono meno. Ben mi sta. (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 19/8/2023 - 09:14
In The Ghetto
Ringraziando Alberto Scotti che ha rimesso a posto le parole della versione italiana di Michele, noto con raccapriccio che in questa pagina appare, fin dal 2009, un articolo di Gramellini. Essendo da anni un fan del gruppo "Buongiorno un cazzo": resistenza culturale al gramellinismo invito ogni collaboratore e visitatore di questo sito a non inviare citazioni o collegamenti a scritti di questo sedicente giornalista, uno scribacchino capace di trascinarti nel più bieco qualunquismo e pressappochismo anche quando riempie la carta, incredibilmente tuttora messa a sua disposizione, di banalità apparentemente e vagamente condivisibili.
Lorenzo 23/4/2023 - 22:48
Toglietelo allora il Gramellini...
Anche se non so se mi piace meno il Gramellini o i suoi troppo tardivi (14 anni!) censori.
Anche se non so se mi piace meno il Gramellini o i suoi troppo tardivi (14 anni!) censori.
Cato 24/4/2023 - 20:11
Ciao Cato, me ne fossi accorto prima l'avrei anche tolto visto che ben poco aggiunge alla canzone del grande Elvis. Ormai si terrà come testimonianza di un contributo lontano... Questo suo pezzo antico contiene in ogni caso almeno due verità: "Mi sento totalmente inutile, come giornalista e come essere umano" e "Ci riempiamo la bocca, io per primo, di parole superflue."
Certo è che il Gram non deve temere la censura delle CCG quando ha a disposizione uno spazio quotidiano sul principale giornale italiano. Ci sarà anche chi lo trova toccante e profondo. Personalmente lo trovo irritante nella forma prima ancora che del contenuto, ma è solo un'opinione personale.
Lasciamo quindi il Gramellini alle sue commoventi e strazianti parole e torniamo ad ascoltare The King of Rock ’n’ Roll. Buon 25 aprile!
Certo è che il Gram non deve temere la censura delle CCG quando ha a disposizione uno spazio quotidiano sul principale giornale italiano. Ci sarà anche chi lo trova toccante e profondo. Personalmente lo trovo irritante nella forma prima ancora che del contenuto, ma è solo un'opinione personale.
Lasciamo quindi il Gramellini alle sue commoventi e strazianti parole e torniamo ad ascoltare The King of Rock ’n’ Roll. Buon 25 aprile!
Lorenzo 25/4/2023 - 09:40
Janusz
Janusz Korczak - Wikipedia
Janusz Korczak, nome d'arte di Henryk Goldszmit (Varsavia, 22 luglio 1878 – Campo di sterminio di Treblinka, 6 agosto 1942), è stato un pedagogista, scrittore e medico polacco di origine ebraica, vittima della Shoah.
Janusz Korczak, nome d'arte di Henryk Goldszmit (Varsavia, 22 luglio 1878 – Campo di sterminio di Treblinka, 6 agosto 1942), è stato un pedagogista, scrittore e medico polacco di origine ebraica, vittima della Shoah.
2/2/2023 - 13:50
Percorsi:
Campi di sterminio, Ghetti
I ghetti
2022
Grigio a pois viola
Grigio a pois viola
Ogni grande città (continua)
inviata da dq82 15/1/2023 - 09:18
Percorsi:
Ghetti
Fatima [Sabra e Shatila]
Poème / قصيدة / Poesia / A Poem by / Runo:
Tahar Ben Jelloun
Musique / موسيقى / Musica / Music / Sävel :
Edward Elgar , Enigma Variations Op.36 , IX Nimrod
15-18 Settembre 1982: Sabra e Shatila
Quarant’anni dalla mattanza. I morti si seppelliscono, ma i massacri non rimangono sepolti nella Storia, sono il presente ingombrante di un’umanità che sembra rassegnata alla sconfitta della vita.
Nel presentare la canzone Sabra and Shatila abbiamo avuto occasione di scrivere qualche nota sui massacri.
Oggi desideriamo rinnovare la memoria, più che il ricordo, lasciandoci attraversare dal tanfo di morte che ha varcato i luoghi d’origine.
Tahar Ben Jelloun scrisse la raccolta La remontée des cendres nel 1991 all’indomani della Guerra del Golfo. Aggiunse la sezione Non identifiés dedicata ai Palestinesi uccisi in Libano e in Palestina.
Proponiamo una sua breve poesia, intensa e vibrante, dedicata a una delle migliaia di vittime. La donna e madre si chiamava Fatima Abou Mayala [فاطمة أبو ميالة ]
[Riccardo Gullotta]
Tahar Ben Jelloun
Musique / موسيقى / Musica / Music / Sävel :
Edward Elgar , Enigma Variations Op.36 , IX Nimrod
15-18 Settembre 1982: Sabra e Shatila
Quarant’anni dalla mattanza. I morti si seppelliscono, ma i massacri non rimangono sepolti nella Storia, sono il presente ingombrante di un’umanità che sembra rassegnata alla sconfitta della vita.
Nel presentare la canzone Sabra and Shatila abbiamo avuto occasione di scrivere qualche nota sui massacri.
Oggi desideriamo rinnovare la memoria, più che il ricordo, lasciandoci attraversare dal tanfo di morte che ha varcato i luoghi d’origine.
Tahar Ben Jelloun scrisse la raccolta La remontée des cendres nel 1991 all’indomani della Guerra del Golfo. Aggiunse la sezione Non identifiés dedicata ai Palestinesi uccisi in Libano e in Palestina.
Proponiamo una sua breve poesia, intensa e vibrante, dedicata a una delle migliaia di vittime. La donna e madre si chiamava Fatima Abou Mayala [فاطمة أبو ميالة ]
[Riccardo Gullotta]
Ils sont entrés par le toit
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 12/9/2022 - 18:22
Born in the ghetto
2022
Alle corde
Alle corde
Born in the ghetto
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 24/5/2022 - 11:13
Percorsi:
Ghetti
Прости-прощай, Одесса мама [Some of these days]
[ 1929 ]
Prosti-prošćaj, Odessa-mama [Some of these days]
текст песни / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat :
Leonid Osipovič Utësov [Леонид Осипович Утёсов]
музыка / Musica / Music / Musique / Sävel
Shelton Brooks
в исполнении / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1.Orchestra Sovremennik [Оркестр Современник] dal film Мы из джаза [My iz džaza]/ Noi del jazz
2.Odessa Street singer / Уличный Певец
Chi potrebbe immaginare un anello di congiunzione tra un compositore afroamericano del primo Novecento, una cantante di origine yiddish, un mattatore russo, un maître à penser francese icona di una generazione, il jazz e il cinema in Russia nella seconda metà del secolo scorso? Ebbene il nesso c’è. Anticipiamo intanto i nomi : Shelton Brooks, Sophie Tucker , Leonid Utësov, Jean Paul Sartre, Karen Šachnazarov . Ecco la storia singolare che ruota intorno al brano qui... (continua)
Prosti-prošćaj, Odessa-mama [Some of these days]
текст песни / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat :
Leonid Osipovič Utësov [Леонид Осипович Утёсов]
музыка / Musica / Music / Musique / Sävel
Shelton Brooks
в исполнении / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1.Orchestra Sovremennik [Оркестр Современник] dal film Мы из джаза [My iz džaza]/ Noi del jazz
2.Odessa Street singer / Уличный Певец
Chi potrebbe immaginare un anello di congiunzione tra un compositore afroamericano del primo Novecento, una cantante di origine yiddish, un mattatore russo, un maître à penser francese icona di una generazione, il jazz e il cinema in Russia nella seconda metà del secolo scorso? Ebbene il nesso c’è. Anticipiamo intanto i nomi : Shelton Brooks, Sophie Tucker , Leonid Utësov, Jean Paul Sartre, Karen Šachnazarov . Ecco la storia singolare che ruota intorno al brano qui... (continua)
Прости-прощай, Одесса-мама,[1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 4/3/2022 - 14:20
Recorded September 2, 1927
SOME OF THESE DAYS
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 5/3/2022 - 11:00
Audio link to the song performed by M. A. Numminen ( & the Neo-Vulgar Jazz Orchestra on their 1970 album Swingin kutsu (The Call of Swing):
NÄINÄ PÄIVINÄ
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 5/3/2022 - 19:31
Riccardo Gullotta. La traduzione è leggermente approssimata.
ADDIO, MI SPIACE, MAMMA ODESSA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 6/3/2022 - 18:55
Odessa, 7 marzo 2022
Con l’auspicio che Vladimir il Terribile,la sua armata e l’impresa di pompe funebri Wagner, i marinai russi che stanno rinnegando i loro eroi della Potëmkin, gli strateghi della salvezza dell’occidente in sintonia con il complesso militare-industriale, e le bande di soccorritori accorsi per un tot a cadavere risparmino Odessa e gli inermi.
Con l’auspicio che Vladimir il Terribile,la sua armata e l’impresa di pompe funebri Wagner, i marinai russi che stanno rinnegando i loro eroi della Potëmkin, gli strateghi della salvezza dell’occidente in sintonia con il complesso militare-industriale, e le bande di soccorritori accorsi per un tot a cadavere risparmino Odessa e gli inermi.
Riccardo Gullotta 6/3/2022 - 20:11
Bella pagina, Riccardo G., accurata e intensa, come sai comporle.
Ti chiederei, se ti è possibile (così come lo chiedo anche a Riccardo V.), di prenderti(vi) cura anche della pagina su di un'altra Odessa Mama, inserimento risalente al 2014 (anno fatidico, che ha a che fare molto con la guerra di oggi) e rimasto purtroppo senza neppure una traslitterazione.
Ti (Vi) ringrazio.
Un caro saluto
Ti chiederei, se ti è possibile (così come lo chiedo anche a Riccardo V.), di prenderti(vi) cura anche della pagina su di un'altra Odessa Mama, inserimento risalente al 2014 (anno fatidico, che ha a che fare molto con la guerra di oggi) e rimasto purtroppo senza neppure una traslitterazione.
Ti (Vi) ringrazio.
Un caro saluto
B.B. 6/3/2022 - 20:49
@B.B.,in mente Odessa
L’unico su questo sito che può produrre delle traduzioni propriamente dette dall’yiddish e dall’ebraico è Riccardo Venturi. Il quale è stato disponibile anche in questa occasione a tradurre al suo noto livello.Grazie a lui.
Io avrei potuto produrre in extremis, copiandole, la trascrizione (senza certezza della conformità a Yivo) e la traduzione inglese.
un salutone
L’unico su questo sito che può produrre delle traduzioni propriamente dette dall’yiddish e dall’ebraico è Riccardo Venturi. Il quale è stato disponibile anche in questa occasione a tradurre al suo noto livello.Grazie a lui.
Io avrei potuto produrre in extremis, copiandole, la trascrizione (senza certezza della conformità a Yivo) e la traduzione inglese.
un salutone
Riccardo Gullotta 8/3/2022 - 13:38
Riccardo Venturi [ריקאַרדאָ װענטורי], 11-3-2022 10:53
אַדיע, 'ס טוט מיר באַנג, אדעסאַ מאַמאַ
(continua)
(continua)
Biedny chrześcijanin patrzy na getto
Che si informino meglio gli pseudo giornalisti del "Le Monde"...
https://www.internazionale.it/video/20...
https://upload.wikimedia.org/wikipedia...
https://it.wikipedia.org/wiki/Jan_Karski
https://www.internazionale.it/video/20...
https://upload.wikimedia.org/wikipedia...
https://it.wikipedia.org/wiki/Jan_Karski
28/1/2022 - 19:15
Nel 1943 Karski poté incontrare il ministro degli esteri britannico Anthony Eden ed il presidente degli Stati Uniti Roosevelt, come pure i principali esponenti delle comunità ebraiche dei due paesi. Ai suoi racconti gran parte di loro ebbero una reazione di incredulità, simile a quella di Felix Frankfurter, giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti, egli stesso ebreo, che gli disse:
(EN)
«Mr. Karski, a man like me talking to a man like you must be totally frank. So I must say: I am unable to believe you.»
(IT)
«Signor Karski, un uomo come me che parla con un uomo come lei deve essere del tutto sincero. Così io devo ammettere: non riesco proprio a crederle.»
(E. Thomas Wood e Stanislaw M. Jankowski, Karski: How One Man Tried to Stop the Holocaust, John Wiley & Sons, Inc., 1994)
(EN)
«Mr. Karski, a man like me talking to a man like you must be totally frank. So I must say: I am unable to believe you.»
(IT)
«Signor Karski, un uomo come me che parla con un uomo come lei deve essere del tutto sincero. Così io devo ammettere: non riesco proprio a crederle.»
(E. Thomas Wood e Stanislaw M. Jankowski, Karski: How One Man Tried to Stop the Holocaust, John Wiley & Sons, Inc., 1994)
Polesia czar
[1936]
Teksty i muzyka / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Jerzy Artur Kostecki
Polesia
È una regione prevalentemente paludosa il cui territorio è situato dentro i confini della Bielorussia e dell’Ucraina. Due propaggini di modesta entità sono rimaste alla Polonia, quella occidentale, e alla Russia, quella orientale. Subì profonde trasformazioni dopo l’annessione all’Unione Sovietica nel 1945: vaste distese paludose furono prosciugate con numerose e consistenti bonifiche per ottenere terreno coltivabile. Il risultato è stato la desertificazione delle aree adiacenti e la rottura dell’equilibrio dell’ecosistema. Numerose specie animali e vegetali si sono estinte. Sono poche le tracce rimaste della pittoresca regione storica, paradiso di numerose specie di uccelli.
Un tempo da quella regione remota, ai margini dell’Europa, bella e selvaggia, era possibile... (continua)
Teksty i muzyka / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Jerzy Artur Kostecki
Polesia
È una regione prevalentemente paludosa il cui territorio è situato dentro i confini della Bielorussia e dell’Ucraina. Due propaggini di modesta entità sono rimaste alla Polonia, quella occidentale, e alla Russia, quella orientale. Subì profonde trasformazioni dopo l’annessione all’Unione Sovietica nel 1945: vaste distese paludose furono prosciugate con numerose e consistenti bonifiche per ottenere terreno coltivabile. Il risultato è stato la desertificazione delle aree adiacenti e la rottura dell’equilibrio dell’ecosistema. Numerose specie animali e vegetali si sono estinte. Sono poche le tracce rimaste della pittoresca regione storica, paradiso di numerose specie di uccelli.
Un tempo da quella regione remota, ai margini dell’Europa, bella e selvaggia, era possibile... (continua)
Pośród łąk lasów i wód toni
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 29/9/2021 - 23:59
Riccardo Gullotta
IL FASCINO DELLA POLESIA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 30/9/2021 - 00:03
Che vuoi che ti dica Riccà?
Mì madre nacque in Polesia, vicino a Pińsk, precisamente a Łasick.
...e non era un'ebrea.
Saluti comunque
Mì madre nacque in Polesia, vicino a Pińsk, precisamente a Łasick.
...e non era un'ebrea.
Saluti comunque
Krzysiek 30/9/2021 - 22:03
Krzysiek, mi fa piacere il tuo intervento di polesiano doc, da parte di madre. Che gli abitanti della Polesia non fossero soltanto ebrei è evidente. Non era ebreo Kapuściński né alcuno della sua famiglia. Peraltro ho accennato che in Polesia erano presenti numerose componenti etniche.
Resta il fatto che sino al 1943 la componente più rilevante nei centri abitati era quella ebraica. Erano polesiani di nascita o di adozione Chaim Weizmann, primo presidente di Israele, e Golda Meir.
Se ho messo in risalto alcuni aspetti è perché dei massacri di Pinsk, come di tanti altri, non c’è una conoscenza diffusa. La Polesia era un esempio di coesistenza pacifica, un pezzo di Europa orientale punteggiato da shtetleck dove prosperava la cultura yiddish fino a che la bestia non decise lo sterminio. Mi è sembrato opportuno portarlo all’attenzione. Senza nulla togliere ( ci mancherebbe !) a bielorussi, polacchi, ucraini , una volta insieme nella stessa regione, oggi attraversata dai confini.
Ciao
Resta il fatto che sino al 1943 la componente più rilevante nei centri abitati era quella ebraica. Erano polesiani di nascita o di adozione Chaim Weizmann, primo presidente di Israele, e Golda Meir.
Se ho messo in risalto alcuni aspetti è perché dei massacri di Pinsk, come di tanti altri, non c’è una conoscenza diffusa. La Polesia era un esempio di coesistenza pacifica, un pezzo di Europa orientale punteggiato da shtetleck dove prosperava la cultura yiddish fino a che la bestia non decise lo sterminio. Mi è sembrato opportuno portarlo all’attenzione. Senza nulla togliere ( ci mancherebbe !) a bielorussi, polacchi, ucraini , una volta insieme nella stessa regione, oggi attraversata dai confini.
Ciao
Riccardo Gullotta 1/10/2021 - 00:24
Ma sbaglio, o Polesie raj utracony è sull'aria di По долинам и по взгорьям e, quindi, in definitiva, della Makhnovtchina...?
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 1/10/2021 - 18:48
@ Riccardo V.
Se ti riferisci al pezzo con cui inizia il video di Polesie raj utracony non sarei molto sicuro. Melodie russe sono in gran parte basate su certi accordi e finisce che si assomigliano un po' tutte. Come in caso di blues, dove i pezzi tengono la stessa base ritmica che, alla fine gli fa diventare molto simili.
Tanto, la Polesia si trova proprio ai confini tra la Russia Bianca e questa Rossa o Kijowska, che sarebbe odierna L'Ucraina.
@ Riccardo G.
Sorry, ero un pocchito giù facendo 'sto commento. Anzi, sono io che dovrei ringraziarti per aver scovato un pezzone antico che fa la storia delle terre slave. Dispiace solamente che queste cose escono a galla grazie alle infelici coincidenze mediatiche. Forese per questo ho reagito in quel modo in cui ho reagito.
Per spiegare leggermente le cose. I miei nonni non erano di Polesia. Erano polacchi, una coppia di giovani insegnanti... (continua)
Se ti riferisci al pezzo con cui inizia il video di Polesie raj utracony non sarei molto sicuro. Melodie russe sono in gran parte basate su certi accordi e finisce che si assomigliano un po' tutte. Come in caso di blues, dove i pezzi tengono la stessa base ritmica che, alla fine gli fa diventare molto simili.
Tanto, la Polesia si trova proprio ai confini tra la Russia Bianca e questa Rossa o Kijowska, che sarebbe odierna L'Ucraina.
@ Riccardo G.
Sorry, ero un pocchito giù facendo 'sto commento. Anzi, sono io che dovrei ringraziarti per aver scovato un pezzone antico che fa la storia delle terre slave. Dispiace solamente che queste cose escono a galla grazie alle infelici coincidenze mediatiche. Forese per questo ho reagito in quel modo in cui ho reagito.
Per spiegare leggermente le cose. I miei nonni non erano di Polesia. Erano polacchi, una coppia di giovani insegnanti... (continua)
Krzysiek 3/10/2021 - 00:35
pss
... e poi mi forse stuzzicato il punto di vista che traspareva del tuo contributo...
e un po' come descrivere la Sicilia come un'isola abitata nei secoli dagli feniciani, greci, romani, normanni, francesi e spagnoli... e, ah sì, pare che ci abitavano su essa anche I Siciliani, forse?
... e poi mi forse stuzzicato il punto di vista che traspareva del tuo contributo...
e un po' come descrivere la Sicilia come un'isola abitata nei secoli dagli feniciani, greci, romani, normanni, francesi e spagnoli... e, ah sì, pare che ci abitavano su essa anche I Siciliani, forse?
krzyś Ѡ 3/10/2021 - 01:21
@ e se poi una marcia diventa un tango, ben venga... c'è tutto un filone dei tanghi russo-ebreo-polacchi nel periodo degli anni 20 e 30 in l'Europa centro-orientale + zingani ;-)
krzyś Ѡ 3/10/2021 - 01:28
Caro Cristoforo ( Krzysiek / Krzyś / Krzysztofs), apprendo delle tue origini con vivo interesse. La cultura slava mi ha sempre intrigato, ancora prima che trascorressi qualche tempo nel nord della allora Jugoslavia. Le origini traspaiono dal tuo humour: mi ricorda il tono delle battute (gentilmente tradotte) che potevi sentire nelle kawiarnia di Varsavia, e ancora più a Cracovia negli anni ’70, generalmente tollerate dal regime.
A proposito di paradisi perduti / raj ultrakony sottopongo due video, che avevo messo da parte, sulla Polesia e i suoi abitanti dei tempi andati (…. non soltanto ebrei, ne sono a conoscenza da tempo….)
Il primo mi sembra particolarmente interessante, non soltanto come documento.
E, visto che ci siamo, non posso non segnalarti l’ intervista a Kapuscinskidi Barbara Łopieńska , grande giornalista scomparsa, sulla Polesia in polacco. E’ una descrizione intensa... (continua)
A proposito di paradisi perduti / raj ultrakony sottopongo due video, che avevo messo da parte, sulla Polesia e i suoi abitanti dei tempi andati (…. non soltanto ebrei, ne sono a conoscenza da tempo….)
Il primo mi sembra particolarmente interessante, non soltanto come documento.
E, visto che ci siamo, non posso non segnalarti l’ intervista a Kapuscinskidi Barbara Łopieńska , grande giornalista scomparsa, sulla Polesia in polacco. E’ una descrizione intensa... (continua)
Riccardo Gullotta 3/10/2021 - 15:58
Rutenia Nera
https://it.wikipedia.org/wiki/Rutenia_Nera
e tanto per cominciare
tipo
Adam Mickiewicz
mica era polacco, ma neanche lituano
proveniva dalla famiglia bielorussa
(e i cattivi dicono che fu anche un po' "yiddish" e fra i suoi veniva chiamato Micek Adamowicz ;-)
https://it.wikipedia.org/wiki/Rutenia_Nera
e tanto per cominciare
tipo
Adam Mickiewicz
mica era polacco, ma neanche lituano
proveniva dalla famiglia bielorussa
(e i cattivi dicono che fu anche un po' "yiddish" e fra i suoi veniva chiamato Micek Adamowicz ;-)
Cris 8/10/2021 - 01:35
Incontro di civiltà
Ryszard Kapuscinski
Certe volte, ripensando a tutti i miei viaggi, ho l’impressione che il problema principale non siano stati i confini, i fronti di guerra, le difficoltà e i pericoli, ma la continua incertezza su come sarebbe stato l’incontro con gli altri, con quelli che avrei trovato strada facendo. Ho sempre saputo che da questo elemento dipendeva tutto, o quasi tutto. Ogni nuovo incontro era un’incognita: come sarebbe cominciato, come si sarebbe svolto, come si sarebbe concluso?
(continua)
Ghetto
Into the light (1988)
The boy only doesn't why he never never smiles,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/1/2022 - 16:34
על נהרות בבל [Psalm 137]
Al Naharot Bavel
[1622]
מילים / Testo / نص / Lyrics / Paroles / Sanat :
תְּהִלִּים / Salmi / سفر المزامير / Book of Psalms / Livre des Psaumes / Psalmien kirja
לחן / Musica / موسيقى / Music / Musique / Sävel :
Salomone Rossi
מבוצע על ידי / Interpreti / اللاعبين / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
Alessandro Casari, Emanuele Bianchi, Giovanni Caccamo, Filippo Tuccimei . Dir: Roberto Gini
אלבום / Album / الألبوم / Albumi :
The Songs of Solomon
Statuto delle Nazioni Unite Art.1, para. 2
Sviluppare tra le nazioni relazioni amichevoli fondate sul rispetto e sul principio dell’eguaglianza dei diritti e dell’auto-decisione dei popoli, e prendere altre misure atte a rafforzare la pace universale.
Nota testuale
Il Salmo 137 (136 nella versione greca dei Settanta) è il salmo dell’esilio. Verso la fine del VII sec a.C. il regno di Giuda, retto da Ioachim dal 609 a.C., era... (continua)
[1622]
מילים / Testo / نص / Lyrics / Paroles / Sanat :
תְּהִלִּים / Salmi / سفر المزامير / Book of Psalms / Livre des Psaumes / Psalmien kirja
לחן / Musica / موسيقى / Music / Musique / Sävel :
Salomone Rossi
מבוצע על ידי / Interpreti / اللاعبين / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
Alessandro Casari, Emanuele Bianchi, Giovanni Caccamo, Filippo Tuccimei . Dir: Roberto Gini
אלבום / Album / الألبوم / Albumi :
The Songs of Solomon
Statuto delle Nazioni Unite Art.1, para. 2
Sviluppare tra le nazioni relazioni amichevoli fondate sul rispetto e sul principio dell’eguaglianza dei diritti e dell’auto-decisione dei popoli, e prendere altre misure atte a rafforzare la pace universale.
Nota testuale
Il Salmo 137 (136 nella versione greca dei Settanta) è il salmo dell’esilio. Verso la fine del VII sec a.C. il regno di Giuda, retto da Ioachim dal 609 a.C., era... (continua)
עַ֥ל נַהֲר֨וֹת ׀ בָּבֶ֗ל שָׁ֣ם יָ֭שַׁבְנוּ גַּם־ בָּכִ֑ינוּ בְּ֝זָכְרֵ֗נוּ אֶת־ צִיּֽוֹן׃ . [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 31/12/2021 - 00:12
Bible NIV [New International Version]
PSALM 137
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 31/12/2021 - 09:48
Vulgata / וולגאטה / Vulgate / فولغاتا
PSALM 136
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 31/12/2021 - 09:52
Virtojen varsilla Babyloniassa me istuimme ja itkimme, kun muistimme Siionia.
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 1/1/2022 - 23:33
די בלײַענע פּלאַטן פֿון ראָמס דרוקערײַ
Di blayene platn fun Roms drukeray
[ 1943 ]
ליד / שִׁיר / Poesia / A Poem by / Poésie / قصيدة / Runo:
Avrom Sutskever
מוזיק / לחן / Musica / Music / Musique / موسيقى / Sävel:
Michael Heiser
Vilnius 1941-1944
La resistenza ebraica nel ghetto di Vilna prese il nome di FPO , acronimo di Fareynikte Partizaner Organizatsye , in yiddish פֿאַראײניקטע פּאַרטיזאַנער אָרגאַניזאַציע ossia Organizzazione Partigiana Unita. Entrarono a farne parte cinque componenti: quella comunista che rispondeva a Yitzhak Wittenberg, quella revisionista nota come Betar che raccoglieva i sionisti di destra, referente Josef Glazman, quella socialista Hashomer Hatzair, guidata da Abba Kovner, il movimento scoutista Hanoar Hatzioni guidato da Nissan Reznik, i socialisti del Bund che rispondevano ad Abraham Chwojnik.
L’FPO arrivò a contare 300 membri organizzati in due unità sotto il comando di Glazman e Kovner.... (continua)
[ 1943 ]
ליד / שִׁיר / Poesia / A Poem by / Poésie / قصيدة / Runo:
Avrom Sutskever
מוזיק / לחן / Musica / Music / Musique / موسيقى / Sävel:
Michael Heiser
Vilnius 1941-1944
La resistenza ebraica nel ghetto di Vilna prese il nome di FPO , acronimo di Fareynikte Partizaner Organizatsye , in yiddish פֿאַראײניקטע פּאַרטיזאַנער אָרגאַניזאַציע ossia Organizzazione Partigiana Unita. Entrarono a farne parte cinque componenti: quella comunista che rispondeva a Yitzhak Wittenberg, quella revisionista nota come Betar che raccoglieva i sionisti di destra, referente Josef Glazman, quella socialista Hashomer Hatzair, guidata da Abba Kovner, il movimento scoutista Hanoar Hatzioni guidato da Nissan Reznik, i socialisti del Bund che rispondevano ad Abraham Chwojnik.
L’FPO arrivò a contare 300 membri organizzati in due unità sotto il comando di Glazman e Kovner.... (continua)
מיר האָבן װי פֿינגער געשטרעקטע דורך גראַטן [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 29/5/2021 - 00:15
THE LEADEN PLATES OF ROMM’S PRINTING WORKS
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 29/5/2021 - 00:18
Riccardo Gullotta
LE LASTRE DI PIOMBO DEGLI STABILIMENTI TIPOGRAFICI ROMM
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 29/5/2021 - 00:31
عاشق من فلسطين
Ashiq min filastin
[1966]
شعر / Poesia / A Poem by / Poésie / שירה/ Runo :
Maḥmūd Darwīsh
موسيقى / Musica / Music / Musique / לחן / Sävel :
Samer Hegazy [ سامر حجازي ]
مطرب / Interpreti / Performed by / Interprétée par / שַׂחְקָן/ Laulavat :
Samer Hegazy [ سامر حجازي ] al piano, Basel Al-Debal [ باسل الدبال ] all’oud
Cenni sulle edizioni
Questa poesia fu composta da Darwish nel 1966. Quando Darwish sottopose Ashiq min filastin alla censura israeliana per l’autorizzazione alla pubblicazione, il censore cancellò la parola Palestina e la sostituì con Eretz Israel.
Il titolo è soprattutto noto per via delle raccolte omonime. La prima pubblicazione della raccolta in inglese fu curata dall’ intellettuale egiziano Abdel Wahab El Messiri. El Messiri fu professore di letteratura comparata, noto anche per la sua Enciclopedia degli Ebrei, dell’Ebraismo e del Sionismo / موسوعة اليهود... (continua)
[1966]
شعر / Poesia / A Poem by / Poésie / שירה/ Runo :
Maḥmūd Darwīsh
موسيقى / Musica / Music / Musique / לחן / Sävel :
Samer Hegazy [ سامر حجازي ]
مطرب / Interpreti / Performed by / Interprétée par / שַׂחְקָן/ Laulavat :
Samer Hegazy [ سامر حجازي ] al piano, Basel Al-Debal [ باسل الدبال ] all’oud
Cenni sulle edizioni
Questa poesia fu composta da Darwish nel 1966. Quando Darwish sottopose Ashiq min filastin alla censura israeliana per l’autorizzazione alla pubblicazione, il censore cancellò la parola Palestina e la sostituì con Eretz Israel.
Il titolo è soprattutto noto per via delle raccolte omonime. La prima pubblicazione della raccolta in inglese fu curata dall’ intellettuale egiziano Abdel Wahab El Messiri. El Messiri fu professore di letteratura comparata, noto anche per la sua Enciclopedia degli Ebrei, dell’Ebraismo e del Sionismo / موسوعة اليهود... (continua)
عيونِك شوكةٌ في القلبِ[1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 9/4/2021 - 18:31
English translation / الترجمة الإنجليزية / Traduzione inglese / Traduction anglaise/ תרגום לאנגלית / Englanninkielinen käännös :
Abdelwahab M Elmessiri from The Palestinian wedding : a bilingual anthology of contemporary Palestinian resistance poetry, Washington, D.C. : Three Continents Press, ©1982.
Abdelwahab M Elmessiri from The Palestinian wedding : a bilingual anthology of contemporary Palestinian resistance poetry, Washington, D.C. : Three Continents Press, ©1982.
A LOVER FROM PALESTINE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 9/4/2021 - 19:43
English translation / الترجمة الإنجليزية / Traduzione inglese / Traduction anglaise/ תרגום לאנגלית / Englanninkielinen käännös :
TNP
TNP
A LOVER FROM PALESTINE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 9/4/2021 - 22:21
Wasim Dahmash da Palestina: Versi della Resistenza, EAST 1971
INNAMORATO DELLA PALESTINA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 10/4/2021 - 08:09
@ Riccardo Gullotta
alcune delle canzoni di Mahmud Darwish / محمود درويش che hai citato nell'introduzione sono presenti in versioni italiane:
Morto n°18
Oltre all'intero disco Nuovo cantacronache 6 dedicato a traduzioni italiane di Darwish. Non è che potresti aiutarci coi testi originali?
[2020]
Nuovo Cantacronache 6. Esilio, Esodo, Eccidio, Erranza…
Testi/ lyrics: Beppe Chierici
Musica / Music / Musique / Sävel: Giuseppe Mereu (Doc Pippus)
Andalusia - Chi sono io senza l'esilio - I nostri nomi - I lampioni delle strade sono in lutto - Il soldato che sognava - Beirut - Un sedile sul treno - La scuola di Gaza - Il mare ci dichiarerà la guerra - Mia madre - Mio padre - Gerusalemme - La corda della mia mandola - Poema per un amore antico - Passi nella notte
Questo disco richiede un esercizio di immaginazione. Proiettatevi in una qualunque cittadina mediterranea, meglio se lambita... (continua)
alcune delle canzoni di Mahmud Darwish / محمود درويش che hai citato nell'introduzione sono presenti in versioni italiane:
Morto n°18
Oltre all'intero disco Nuovo cantacronache 6 dedicato a traduzioni italiane di Darwish. Non è che potresti aiutarci coi testi originali?
[2020]
Nuovo Cantacronache 6. Esilio, Esodo, Eccidio, Erranza…
Testi/ lyrics: Beppe Chierici
Musica / Music / Musique / Sävel: Giuseppe Mereu (Doc Pippus)
Andalusia - Chi sono io senza l'esilio - I nostri nomi - I lampioni delle strade sono in lutto - Il soldato che sognava - Beirut - Un sedile sul treno - La scuola di Gaza - Il mare ci dichiarerà la guerra - Mia madre - Mio padre - Gerusalemme - La corda della mia mandola - Poema per un amore antico - Passi nella notte
Questo disco richiede un esercizio di immaginazione. Proiettatevi in una qualunque cittadina mediterranea, meglio se lambita... (continua)
CCG/AWS Staff 10/4/2021 - 17:45
@ Staff
Impresa ardua per la mia oggettiva limitatezza di conoscenze e di mezzi. Ma, considerata la mia attenzione verso Darwish , il mio interesse per AWS e la mia stima verso lo Staff, l’invito non è declinabile e l’impresa quindi non può essere archiviata se non per cause di forza maggiore.
Impresa ardua per la mia oggettiva limitatezza di conoscenze e di mezzi. Ma, considerata la mia attenzione verso Darwish , il mio interesse per AWS e la mia stima verso lo Staff, l’invito non è declinabile e l’impresa quindi non può essere archiviata se non per cause di forza maggiore.
Riccardo Gullotta 11/4/2021 - 10:33
@ Riccardo Gullotta
Ti ringraziamo infinitamente del tuo lavoro. Abbiamo inserito le traduzioni sulle rispettive pagine, così come spostato la traduzione inglese (e anche il testo arabo se riuscirai a reperirlo) direttamente in Morto n°18, in modo da rendere questa pagina, e le singole pagine delle canzoni più fruibili
Ti ringraziamo infinitamente del tuo lavoro. Abbiamo inserito le traduzioni sulle rispettive pagine, così come spostato la traduzione inglese (e anche il testo arabo se riuscirai a reperirlo) direttamente in Morto n°18, in modo da rendere questa pagina, e le singole pagine delle canzoni più fruibili
CCG/AWS Staff 16/4/2021 - 18:46
Colpevole di ghetto
Si inserisce in data odierna il testo di Tom Robbins in inglese, come sul libretto del CD
Dq82 6/4/2021 - 12:12
זאָג ניט קײנמאָל
Italian version by Ararat Ensemble Orchestra
Versione italiana orchestrata e registrata dall'Ararat Ensemble per il Giornata della Memoria 2021
Italian version orchestrated and recorded by Ararat Ensemble for International Holocaust Remembrance Day 2021
Italian version orchestrated and recorded by Ararat Ensemble for International Holocaust Remembrance Day 2021
Non dire mai che è finita
(continua)
(continua)
inviata da Piero Geymonat 26/1/2021 - 19:19
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