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Percorso Guerra in Vietnam: vista dagli USA

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What’s Going On: cinquant’anni di un capolavoro

Antiwar Songs Blog
What’s Going On: cinquant’anni di un capolavoro
Le lettere che mio fratello mi mandava dal Vietnam mi colpirono profondamente, così come la situazione sociale che vedevo davanti ai miei occhi, nel mio paese. Ho capito che per scrivere canzoni capaci di raggiungere l’anima della gente era necessario che mi gettassi alle alle spalle ogni fantasia Troppe madri che piangono. Troppi fratelli che […]
Antiwar Songs Staff 2021-05-21 19:03:00
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Finn

Finn
[1960s]
Scritta da Joe De Filippo, musicista di Baltimora, leader della R.J. Phillips Band
Testo trovato qui
I met Finn in '64.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/4/2020 - 11:15
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Catonsville Nine (War No More)

Catonsville Nine (War No More)
[1968]
Scritta da Joe De Filippo, musicista di Baltimora, leader della R.J. Phillips Band
Testo trovato qui

Daniel e Philip Berrigan erano due fratelli del Minnesota. Di profonda fede cattolica, il primo divenne gesuita, il secondo prete.

Il 17 maggio 1968, i due fratelli Berrigan, insieme ad altri sette religiosi ed attivisti cattolici, entrarono negli uffici della leva militare a Catonsville, Maryland, prelevarono centinaia di lettere di coscrizione destinate a giovani americani obbligati ad andare a combattere in Vietnam e le bruciarono nel parcheggio antistante all'edificio, usando un liquido infiammabile simile al napalm con cui la US Air Force bombardava tutti i giorni i villaggi nordvietnamiti.

L'attivismo radicale contro le guerre e contro le armi nucleari accompagnò i fratelli Berrigan per tutta la vita, gran parte della quale trascorsa in aule di tribunale e in prigioni con la sola imputazione di disobbedienza civile.

Il brano si apre con un'invocazione scritta all'epoca dei fatti da Daniel Berrigan.
We make our prayer
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/3/2020 - 21:21
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They All Look the Same

They All Look the Same
(1981)
Lyrics by Grace Slick
Music by Ken Lauber

Scritta dal pianista Ken Lauber e cantata dalla cantante dei Jefferson Airplane/Starship, una ballata sul destino di un ragazzo mandato a combattere in Vietnam.

Dalla colonna sonora di Kent State un film sugli studenti della Kent State uccisi dalla guardia nazionale mentre protestavano contro la guerra.

Trascritta all'ascolto.
I wonder if he would remember me
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 14/3/2020 - 17:29
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Against

Against
Album: Smash The Windows (2009)
No more songs against the war
(continua)
inviata da Fede 5/3/2020 - 12:38
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Tears of Rage

Tears of Rage
(1967)
Parole di Bob Dylan
Musica di Richard Manuel
Originariamente registrata da Dylan con The Band nei famosi Basement Tapes pubblicati solo nel 1975
Registrata nel 1968 dalla Band senza Dylan in apertura dell'album Music from Big Pink cantata da Richard Manuel e da Joan Baez in Any Day Now .

Tears of Rage … is a soldier’s curse upon his commander. It’s the voice of a man who followed his leader into battle, saw his friends slaughtered for a cause he never believed in, only to return to find his superior running for political office, turning his back on the values that were so easily sacrificed. “We carried you in our arms / on Independence Day” is the kind of battle-scar allusion that Robbie Robertson will flesh out on ‘The Night They Drove Old Dixie Down” …

“Tears of Rage” doesn’t depend on the same associations, but it pursues the same memories and voices , a disbelief in and... (continua)
We carried you in our arms
(continua)
inviata da L.E. 6/1/2020 - 17:31
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We Will Not Bow Down to Genocide

We Will Not Bow Down to Genocide
[1968]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Leonard Hunt Chandler
Album / Albumi: Originalmente non pubblicata in album / Originally unrealeased in album
Versione modificata / Modified Version: Freedom is A Constant Struggle - Songs of the Mississippi Civil Rights Movement [1994]

Len (Leonard Hunt) Chandler, nato il 27 maggio 1935 a Akron nell'Ohio, ha pubblicato soltanto due album in proprio, e tutti e due nel 1967: To Be a Man e The Lovin' People. Nel 1968 ha collaborato ad un album di Lee Irwin & The Credibility Gap, An Album of Political Pornography. Per il resto, canzoni sparse e unreleased in album, come questa; ciò non gli ha impedito di essere considerato, tra la fine degli anni '60 e gli inizi degli anni '70, tra i più influenti artisti afroamericani, e tra i più coerentemente impegnati. Sostenitore riconosciuto del Black Power, il tema... (continua)
I heard a young boy say,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/12/2019 - 09:02
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Somebody to Love

Somebody to Love
(1965)

Parole e musica di Darby Slick
Originariamente incisa da The Great Society il primo gruppo in cui cantava Grace Slick
Portata al successo dai Jefferson Airplane nel loro disco "Surrealistic Pillow" del 1967

Il primo grandissimo successo dei Jefferson Airplane fu portato in dote alla nuova band, insieme a White Rabbit da Grace Slick che l'aveva già interpretato insieme al suo primo gruppo "The Great Society". Il chitarrista Darby Slick (fratello dell'allora marito di Grace, anche lui nella band) l'aveva scritta con il titolo originale "Someone to Love".

Fate l'amore e non la guerra era per gli hippies qualcosa di più di un facile slogan e questa canzone, scritta come risposta alle melense canzoni d'amore che imperversavano all'epoca (e imperversano tuttora) non era solo un inno all'amore libero ma anche a una forma di amore universale in risposta a un mondo impietoso dove le... (continua)
When the truth is found to be lies
(continua)
1/12/2019 - 13:04
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Stoned in Saigon

Stoned in Saigon
[1970]
Scritta da Alan Gorrie, Ray Singer, Simon Napier-Bell (fonte: Discogs)
Singolo dall'album "Fresh Today"




"Fresh weren't actually a real band, but the brainchild of producers Ray Singer and Simon Napier-Bell, producers responsible for a lot of 60's hits in Britain. The musicians listed were Roger Chantler, drums Kevin Francis, bass and Bob Gorman, guitar. There were only two albums issued by this "group": Fresh Out Of Borstal and Fresh Today. And then nothing.

So Stoned In Saigon was an anti-war anthem that came out just around the time anti-war sentiment was at a high. In 1970 we had the invasion Cambodia and the shootings at Kent State and word back in the states was drug use was rampant in Vietnam."

Gordonskene su croocks and liars
The jungle is a live place
(continua)
28/11/2019 - 03:36
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Red Dirt Girl

Red Dirt Girl
[2000]
Parole e musica di Emmylou Harris
La traccia che dà il titolo all'album del 2000

Canzone struggente e tristissima che racconta la vita e la morte di Lillian, una ragazza nata e cresciuta nelle terre rosse sul confine tra Alabama e Mississippi. La scomparsa dell'amato fratello in Vietnam le rubò l'infanzia, la durezza della vita e la violenza dello sposo le rubò la giovinezza, condannandola ad una morte prematura – per alcool, per droga, per tristezza, un suicidio... - a soli 27 anni, restituita alla terra rossa da cui proveniva, senza una riga sui giornali...
Me and my best friend Lillian
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/10/2019 - 22:09
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El padre de un soldado

El padre de un soldado
Non molti sanno che i giovani messicani hanno contribuito in modo massiccio all'esercito americano nella seconda guerra mondiale, in Corea e in Vietnam. L'arruolamento nell'esercito era infatti sia un modo di sfuggire dalla miseria, sia di affrancarsi dalla segregazione, poiché nell'esercito venivano inseriti nelle stesse unità degli americani anglofoni. Come conseguenza, la gioventù messicana ha sofferto la più alta percentuale di morti e feriti (e ricevuto il più alto numero di onorificenze al valore) di tutti i gruppi etnici.

La canzone fu probabilmente scritta da Francisco Montalvo Olbera nel 1968 e incisa in quegli anni da diversi gruppi locali (Shorty Martinez, Los Dinos,Los Ideales del Norte, Henry Zimmerle, Flaco Jimenez & Toby Torres), nell'ambito di un filone di musica sulla guerra molto popolare nella comunità ispanica texana (si veda qui).

La versione qui riportata è quella... (continua)
Soy un padre como hay muchos,
(continua)
inviata da Piersante Sestini 15/8/2019 - 01:50
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Karen’s Song

Karen’s Song
[1970]
Scritta da John S. Collins
Nell'auto titolato album di debutto di questa oggi dimenticata band del Minnesota
La splendida voce femminile è quella di Karen Lund.
When I was small I had a doll
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/7/2019 - 16:13
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Sit Down Young Stranger

Sit Down Young Stranger
[1969]
Parole e musica di Gordon Lightfoot
La title track dell'album pubblicato nel 1970 che venne poi subito reintitolato "If You Could Read My Mind", a causa del grande successo di quest'altra canzone.

"Sit Down Young Stranger" è una canzone bellissima ma complessa e per questo ci è finora sfuggita come autentica ed imprescindibile CCG/AWS... Racconta di un dialogo serrato e difficile tra un giovane, che da poco ha fatto ritorno a casa, e i suoi genitori, manifestamente ostili alle scelte del figlio, tanto da considerarlo uno straniero. I genitori sono un padre e una madre come tanti, lui burbero e pratico, lei amorevole e silenziosa, soggetta al marito... Entrambi vorrebbero un futuro regolare e di successo per il proprio figlio, che invece è un idealista che ha per giunto scelto di disertare per non andare a combattere in Vietnam, e si è rifugiato per parecchio tempo all'estero, forse... (continua)
I'm standing' at the doorway, my head bowed in my hands
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/7/2019 - 22:23
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Mr. Lonely

Mr. Lonely
1962
Roses are Red

Vinton began writing the song while serving in the Army. The song describes a soldier who is sent overseas and has no communication with his home. The singer laments his condition and wishes for someone to talk with. The single of Vinton's recording was released just as the Vietnam War was escalating and many soldiers were experiencing a similar situation
Wikipedia
Lonely, I'm Mr. Lonely
(continua)
22/1/2019 - 05:46
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Bobby Cortez

Bobby Cortez
(1982)
Album: This Movie Is For Real

The lyrics recall Page's friend from his high school who dropped out of school and was killed in Viet Nam. The tombstone at the school has the names on it of those who fell in the war. Bobby Cortez is number 4 on the list.
Bobby Cortez was a friend of mine back in the days of old
(continua)
inviata da Ceil Herman 12/1/2019 - 22:19
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Christmas at Home

Christmas at Home
[1965]
Scritta da Max Powell e Wayne Walker
Interpretata da Webb Pierce (1921-1991), importante country singer-songwriter, specializzato nel sottogenere honky-tonk
Testo trovato su Vietnam War: Christmas Songs

In partenza per il Vietnam nel giorno di Natale... Troppo giovane per votare ma non per essere costretto ad andare a farsi ammazzare...
Christmas at home
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/12/2018 - 16:59
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Mr. Where Is Viet-Nam

Mr. Where Is Viet-Nam
[1963]
Scritta da Bob Necaise, oscuro country singer songwriter
Interpretata dallo stesso Bob Necaise insieme al piccolo Gary D., accompagnati dalla band The Delta Sho-Men.
Si trova nella compilation "Next Stop Is Vietnam. The War on Record 1961-2008"

Obbrobrioso – ma storicamente interessante - brano country natalizio strappalacrime...
Testo trovato su Vietnam War: Christmas Songs
I was passing by a playground
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/12/2018 - 16:34
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Silent Majority

Silent Majority
1970
Outlaw

Anti-Nixon, anti-war track "Silent Majority" (Atlantic # SD 8259), a reference to Nixon's Vietnam War speech on 3 November 1969: "and so tonight—to you, the great silent majority of my fellow Americans—I ask for your support".
Vietnam War Song Project
The silent majority
(continua)
inviata da Dq82 21/11/2018 - 10:31
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Chain of Fools

Chain of Fools
(1967)

Parole e musica di Don Covay

Un tipico esempio di canzone che assume un significato diverso in una situazione di guerra.

Le parole del singolo, pubblicato proprio durante l'escalation della guerra in Vietnam, sono abbastanza semplici, tipici di una canzone di amore finito: la cantante, dopo cinque lunghi anni di fedeltà al suo uomo, capisce di essere solo "un anello della sua catena" e di essere stata usata e maltrattata.

La canzone era quindi una canzone di orgoglio femminile e di ribellione a un partner prepotente. Ma dopo il 1968 e con l'assassinio di Martin Luther King, i soldati afroamericani in Vietnam cominciarono a intenderla tutto in un altro senso. Le catene da spezzare erano quelle della catena di comando dell'esercito che vedeva invariabilmente i neri al livello più basso della gerarchia. Ma un giorno la catena si spezzerà!

fonte: Aretha Franklin, Dead At 76, Inadvertently Recorded One Of Vietnam’s Best Protest Songs
Chain, chain, chain
(continua)
17/8/2018 - 18:14
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Love Me Two Times

Love Me Two Times
(1967)

dall'album Strange Days
Parole e musica di Robby Krieger.

"Robby's great blues / rock classic about lust and lost, or multiple orgasms, I'm not sure which."
(Ray Manzarek)


Sembra una semplice canzone di amore, ma è molto di più. Come ha spiegato la band, la canzone racconta dell'ultima notte che un soldato passa con la sua ragazza prima della sua partenza per il Vietnam.

Per questo il protagonista chiede alla ragazza di fare l'amore due volte. Amami due volte non per soddisfarmi, non perché ti sfido a farlo ma perché sto andando a morire! Ascoltate la voce di Jim Morrison alla fine del pezzo, dopo l'assolo di clavicembalo: esprime il desiderio ma anche il la rabbia e il dolore della partenza.

Vedi Auralcrave (anche in italiano)
Love me two times, baby
(continua)
14/8/2018 - 13:14
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Carry It On

Carry It On
Irish transcreation by Gabriel Rosenstock
LEANAÍG’ AR AGHAIDH
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 31/7/2018 - 11:46
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Fourth Day Of July

Fourth Day Of July
Oggi è il 4 Luglio, d'accordo, negli Stati Uniti è festa nazionale. L'America festeggia i 242 anni dall'Independence Day. Però è anche il 72° anniversario dell'atroce pogrom polacco di Kielce contro gli Ebrei che erano sopravvissuti all'olocausto:

“…la fine del Secondo conflitto mondiale non ha comportato la fine delle violenze contro gli ebrei. E’ il caso di Kielce, il 4 luglio del 1946. Quel giorno, nella città della Polonia centromeridionale si consuma il peggiore pogrom del Dopoguerra: l’efferata violenza di civili su altri civili in tempo di pace in virtù di odii antichi e moderni. La guerra è finita da un anno e la Polonia ricomincia appena a respirare. Nelle città ha fatto ritorno qualche sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti e qualche altro sparuto ebreo che era riuscito a scappare a est prima dell’arrivo delle SS. Non è un controesodo ma un rientro alla spicciolata: nel 1939... (continua)
Flavio Poltronieri 4/7/2018 - 13:59
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Soft Parachutes

Soft Parachutes
[1979-80]
Parole e musica di Paul Simon.
Nel suo album “One-Trick Pony” del 1980, che è anche il titolo di un film da lui scritto e interpretato, diretto da Robert M. Young.
Soft parachutes, Fourth of July
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/6/2018 - 10:50
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What We're Fighting For

What We're Fighting For
My dearest mama, they just gave us time to write
(continua)
3/6/2018 - 22:55
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Which Side Are You On 1970

Which Side Are You On 1970
Versione di Fanchon Daemers

adriana 19/5/2018 - 18:37

Tall and Proud

Tall and Proud
[1970]
Parole di Ewan MacColl su melodia tradizionale ("Lynchburg Town")
Nel disco “At The Present Moment” (1973), con Peggy Seeger
Testo trovato su Mudcat Café

Una canzone che mi pare molto significativa e che finora c’era sfuggita… “Il bianco arruola il nero per combattere il giallo, per difendere la terra che ha rubato al rosso...”
Our boys are standing tall out there
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/5/2018 - 11:02
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Leaving On A Jet Plane

Leaving On A Jet Plane
With all the conversations and talk about other women, has anyone thougt about the song as a man who is dying?
He he leaving on a jet plane, and when he retunes he will be waring the ring.
I may be off base. I am.just throwing in a possible alternative.
13/4/2018 - 11:07

Ballad Of The Green Berets (A Parody)

anonimo
Ballad Of The Green Berets (A Parody)
Non è una vera cover, sulla stessa musica della "Ballad Of The Green Berets" una canzone d'amore di un soldato che parte

LA BALLATA DEL SOLDATO
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2018 - 15:24
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Helpless

Helpless
SOLO E SENZA TE
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2018 - 13:52

Just the War

Just the War
Let there be no mistake about it
(continua)
17/12/2017 - 18:00
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Exploitation Blues

Exploitation Blues
[1967]
Parole e musica di Bill Frederick, che nei primi anni 60 era un giovane studente ed obiettore di coscienza al servizio militare in Vietnam.
Contribuì diverse canzoni su Broadside Magazine, alcune delle quali sono già presenti sulle CCG/AWS
Nel 1967 le canzoni di Bill Frederick vennero raccolte nel disco intitolato “Hey, Hey… LBJ! Songs of the U.S. Anti-War Movement”

Il testo di “Exploitation Blues” l'ho trovato per caso sull'imprescindibile Mudcat Café, dove ho anche appreso che Bill Frederick non ha di fatto mai smesso di scrivere e di proporre canzoni, anche se in tempi più recenti si firma col suo vero nome, ossia Fred Stanton, classe 1943.

So bene che incasinerò la vita ai perfidi Admins, ma pare proprio che Bill Frederick e Fred Stanton siano la stessa persona.
Years ago in the Belgian Congo mine
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/11/2017 - 22:12
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The Falcon

The Falcon
[1965]
Parole di Richard Fariña
Sulla melodia de “The Cuckoo”, canzone tradizionale risalente al XVII Secolo, ripresa in quegli stessi anni anche dai Pentangle
Nell’album di Mimi & Richard Fariña intitolato “Celebrations For A Grey Day”
Testo trovato su Mudcat Café
Oh, the falcon was a pretty bird, wandered as she flew.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/11/2017 - 08:45
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Dodgin' the Draft

Dodgin' the Draft
[1966]
Parole di Allan Sherman (1924-1973), comico statunitense celebre per le sue canzoni parodistiche
Sulla melodia della popolare “Ballin' The Jack” (1913) di Jim Burris e Chris Smith.
Nel disco dal vivo “Allan Sherman ‎Live!!! (Hoping You Are The Same)”

Divertente manualetto ad uso dei giovani maschi americani che cercavano di scampare al Vietnam, anche se – così come chiude il brano – il più delle volte non c'era scampo, a meno di non fuggire all'estero o di passare un bel po' di tempo in un carcere militare.
First you tell your draft board you're hooked on dope.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/11/2017 - 21:04
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The Politician

The Politician
[1972]
Scritta da Mac Davis, songwriter texano, bianco, autore di grandi successi come In The Ghetto per Elvis Presley
Singolo dall'album di Lou Rawls (1933-2006), grandissima voce afroamericana, intitolato “A Man of Value”
Il testo l'ho trovato un po' su Genius e un po' su RateYourMusic, poi ho provato a sistemarlo all'ascolto ma mi sono rimasti due o tre dubbi, che ho indicati col punto interrogativo... Se qualcuno volesse dire la sua, si faccia avanti.

Peccato che solo qualche anno dopo Lou Rawls si facesse ritrarre in una serie di fotografie tutto pappa & ciccia con Ronald Reagan...
See the politician
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/11/2017 - 22:28
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Sam Stone [There's A Hole In Daddy's Arm]

Sam Stone [There's A Hole In Daddy's Arm]
La bellissima versione di Swamp Dogg

B.B. 23/11/2017 - 21:39
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The War Song

The War Song
[1973]
Scritta da Jon Lucien con Dave Grusin e la sua orchestra
Nell’album intitolato “Rashida”

Una post-Vietnam CCG/AWS, assolutamente DOCG, che mancava…
Children lose their lives in the war
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/11/2017 - 13:52
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Am I Ever Gonna See My Baby Again

Am I Ever Gonna See My Baby Again
[1968]
Scritta da Ralph Bartey, Johnny Northern e Rudy Clark (?)
Interpretata da uno dei più importanti gruppi vocali femminili afroamericani degli anni 60/70, The Sweet Inspirations, composto da Estelle Brown, Sylvia Shemwell, Myrna Smith e la leader Cissy Drinkard Houston, la madre di Whitney Houston.
La canzone fa parte dell'album intitolato What the World Needs Now Is Love e contenente pure la cover di quel brano di Burt Bacharach
Testo trovato su questo sito giapponese e controllato all'ascolto

Niente più che una bella canzone d'amore, ma davvero straziante, che dall'inizio alla fine aleggia lo spettro della morte e dell'infelicità, a causa del possibile, probabile, non ritorno dell'uomo amato dalla guerra in Vietnam... Alla fine del 1968 i morti fra i soldati americani in quel conflitto ammontavano già ad oltre 37.000...
Am I ever gonna see my baby again?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/11/2017 - 21:13
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Where Did the Peace Go

Where Did the Peace Go
[1970-73?]
Scritta da tal Dickie Diamond (?)
Interpretata da tal Larry Sanders (o Saunders), un cantante nero che si faceva chiamare “The Prophet of Soul”

Una canzone dichiaratamente contro la guerra in Vietnam, interpretata da un artista, oggi misconosciuto, che doveva essere vicino all'ala più radicale del movimento di lotta degli afroamericani. Infatti fu sempre lui nel 1972 ad interpretare “Free Angela!”, una canzone dedicata ad Angela Davis, comunista e black panther allora sotto processo con pesantissime accuse.

Su parecchi siti il brano viene datato al 1968 ma, considerati i dati citati della seconda e terza strofa (una guerra che dura da 10 anni e ha già mietuto 50.000 tra i soldati americani), credo che debba situarsi nei primissimi anni 70. In effetti i morti statunitensi in quel conflitto furono, tra il 1960 ed il 1975, oltre 58.000.
All my brothers been shipped to the South
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/11/2017 - 23:31
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Don't Cry My Love

Don't Cry My Love
[1968]
Parole di Oscar Brown Jr.
Musica di Curtis Mayfield
Un singolo del 1968 poi incluso in diversi album successivi, a partire da “Big Sixteen Vol. 2”

Una canzone in cui la condanna dell’ingiusta ed inutile guerra in Vietnam si accompagna parallelamente alla celebrazione della giusta ed importante lotta degli afroamericani per i loro diritti civili.
Mi viene in mente la famosa frase di Mohammad Ali: “No VietCong ever called me nigger”...
Don't cry my love, I'll be back
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/11/2017 - 16:45
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I Don't Want Your Pardon

I Don't Want Your Pardon
NON VOGLIO IL VOSTRO PERDONO
(continua)
14/10/2017 - 21:10
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Sunshine

Sunshine
(1971)

"It was just at the time of the Vietnam War and Nixon. It was looking bad out there. That song meant a lot to a lot of people during that time--especially me."
(Jonathan Edwards)

I wrote ‘Sunshine’ in 1970 in probably less time than it takes to sing it. It was the height of the Vietnam-Cambodia adventure there in Southeast Asia. I was really saddened by that and really angry… It’s an angry young man’s complaint about what was going on politically and militarily in our name. I was knowing people that were coming back from the war and they were never the same – if they came back at all.

I had just undergone a really violent draft board pre-induction physical, where I ended up in an emergency room and ended up in a sanitarium I guess you’d call it. It was all in the interest of not going to Vietnam, but it left an indelible mark on me for life.

We were in Ohio and I moved my band... (continua)
Sunshine go away today, I don't feel much like dancing
(continua)
16/9/2017 - 00:23
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Yankee Doodle

Yankee Doodle
[1973]
Parole di Ewan MacColl, sull'aria del noto inno patriottico americano
Nel disco “Folkways Record of Contemporary Songs”, con Peggy Seeger, Folkways Records

Feroce condanna della strage in Vietnam parodiando la settecentesca “Yankee Doodle”, canzonetta con cui gli inglesi prendevano in giro i miliziani americani ma che poi, dopo l'indipendenza, divenne uno dei più popolari inni patriottici degli USA...
Yankee Doodle came to town
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2017 - 21:53
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Buffalo Holler

Buffalo Holler
[1973]
Parole e musica di Peggy Seeger
Nel disco “Folkways Record of Contemporary Songs”, con Ewan MacColl, Folkways Records

Aberfan, Wales, United Kingdom, 1966 = Buffalo Creek, West Virginia, USA, 1972.
In entrambe le località minerarie dedite all'estrazione del carbone si verificò che enormi accumuli di scarti di lavorazione, posti nel tempo a monte degli abitati, franarono a valle in seguito a giorni di piogge torrenziali, uccidendo nelle loro case centinaia di persone.
Responsabili furono le compagnie, che per aumentare il profitto non avevano provveduto ad uno smaltimento in sicurezza, e i governi, che avevano omesso i controlli più volte richiesti dagli abitanti, che sapevano della pericolosità della situazione ma molti di loro, le famiglie più povere, non erano in condizioni di mettersi da soli in sicurezza.
Nel caso di Aberfan, ci fu un padre che, quando venne chiamato dal... (continua)
Born in west Virginia, I've lived here all my life
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2017 - 21:10
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Heart of Indochine

Heart of Indochine
2004
Hearts in mind
I am on a Riverboat on the Saigon River
(continua)
inviata da Dq82 3/6/2017 - 21:59
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I Am the Six O'clock News

I Am the Six O'clock News
Album: Only Visiting This Planet (1972)

"a straight-out rocker that reflects the irony in the media's coverage of the Vietnam war."
I've got a ticket for southeast Asia,
(continua)
27/4/2017 - 23:30

I've Laid Around Vietnam Too Long

anonimo
I've Laid Around Vietnam Too Long
[1967?]
Testo di autore anonimo, certamente un militare USA direttamente coinvolto nella guerra in Vietnam
Sull'aria di “Gotta Travel On”, una canzone tradizionale riscoperta e riproposta negli anni 50 da Paul Clayton (1931-1967), un folksinger misconosciuto ma piuttosto importante, protagonista della scena del Greenwich Village negli anni che videro la nascita e l'ascesa di Bob Dylan.
Testo trovato su Mudcat Café

Ho datato questa parodia al 1967 per via del riferimento a Robert McNamara contenuto nella seconda strofa. Infatti il 1967 fu un anno di svolta perchè il Segretario della Difesa, fautore dell'escalation della guerra nel sud-est asiatico e dei bombardamenti a tappeto sul Vietnam del Nord, si convinse della necessità di elaborare una strategia d'uscita dal conflitto. E infatti entrò in rotta di collisione con il presidente Lyndon B. Johnson e all'inizio del 1968 si dimise da ogni... (continua)
LBJ and Ho Chi Minh, they don't get along
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/4/2017 - 14:35
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Maria

Maria
(1969)
Album: Here We Are Again
Maria, I'm growing so tired of fighting this war,
(continua)
9/4/2017 - 21:55
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Kuiama

Kuiama
Greatest anti-war song ever. Very deep & emotional track which tells a fictitious human tragedy that could have happened just like it is told. The song was recorded in one take, no edits. The instrumental part starting at 5:23 is just fantastic and includes the greatest violin solo in Rock Music History (played by Wilf Gibson).

ELO's and Songwriter Jeff Lynne's Music is immortal.

Finally they'll be inducted into the Rock'N'Roll Hall of Fame in April 2017. More than deserved.
Werner Bednarzik 15/3/2017 - 14:49
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Vietnam Veterano

Vietnam Veterano
Album: California Corazón (1983)

Una canzone dedicata ai chicanos, gli statunitensi di origine messicana che hanno combattuto nella guerra del Vietnam. Al pari dei neri, los chicanos sono stati mandati a morire in guerra ma hanno continuato ad essere discriminati, sia all'interno dell'esercito che nel loro paese.


An emotional musical saga, "Vietnam Veterano" portrays the feelings that Chicano communities experienced during the Vietnam War. In the song, Al Reyes, a musician and an award-winning journalist, reveals some of the tensions caused by the war; however, it is the interview excerpts (with veteran David Rodriguez) woven into the composition that illuminate the hard-to-understand feelings soldiers and protesters of the war were having. Combat soundscapes, added to the musical and narrative sections, intensify the affect of the track, complementing Reyes' plaintive vocals.

(liner notes from Rolas de Aztlán: Songs of the Chicano Movement, Smithsonian Folkways)
You found yourself on a beach in Da Nang
(continua)
7/3/2017 - 22:23
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Cease the Bombing

Cease the Bombing
[1969]
Scritta da Earl Neal Creque (1940–2000), organista e compositore jazz afroamericano
Nell'album del chitarrista Grant Green intitolato “Carryin' On”, pubblicato nel 1970, con Jimmy Lewis (basso), Idris Muhammad (batteria), Earl Neal Creque e Clarence Palmer (piano elettrico), Claude Bartee (sax tenore) e Willie Bivens (vibrafono).
[strumentale]
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2017 - 11:35
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The Fires of Napalm

The Fires of Napalm
Dal volume: Veleno di piombo sul muro, Le canzoni del Black Power, Editori Laterza, Tempi nuovi 30, ottobre 1969, pp.207 / 209. Così Alessandro Portelli introduceva la canzone: "Un'altra eccellente canzone sulla guerra in Vietnam. È interessante il riferimento agli indiani d'America: esistono alcune correnti nel movimento negro che tendono a rivalutare anche l'eredità indiana e a ricollegarvisi come a quella di popolo di colore che per primo fu padrone dell'America. Da Everybody's Got a Right to Live cit.; trascritta per "Broadside" da Barbara Dane." (p. 205) Nel volume, l'autore è presentato come "Jim" Collier (non "Jimmy"); la notazione sugli Indiani sembra far credere al fatto che Collier fosse figlio di una indiana Choctaw. [RV]
LE FIAMME DEL NAPALM
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2017 - 12:27
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[Ain't Gonna Let Nobody] Turn Me Around

[Ain't Gonna Let Nobody] Turn Me Around
E vada per la Baez, le BASF e tutto il resto.
Mica si voleva fare le pulci... E poi la Baez l'ha cantata per davvero, per cui ci sta.

Soltanto chiederei di inserire il brano nel percorso sul razzismo negli USA perchè, nonostante le varianti, è da lì che è partito.

Saluti
(B.B.)

Non ho minimamente inteso tutto questo né come pulci, né come altri fastidiosi insetti; era solo per spiegare un po' meglio com'era andata realmente. Quanto al resto, la canzone è stata inserita nel percorso richiesto. Salud! [RV]
14/2/2017 - 00:56




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