Horísam' ena deilinó
[1944]
Στίχοι: Αλέκος Γκούβερης
Μουσική: Μπάμπης Μπακάλης κι Αποστόλης Καλδάρας, αργότερα Βασίλης Τσιτσάνης.
Scritta da Alekos Gouveris
Musica di Babis Bakalis e Apostolos Kaldaras, più tardi Vasilis Tsitsanis.
Nota sull’attribuzione: confrontandomi con Gian Piero Testa – questa pagina infatti è stata scritta a quattro mani, che Bartleby con ‘sti rebeti non se la sarebbe mai cavata da solo – alla fine ho deciso di attribuire la canzone a Babis Bakalis perché mi sono convinto che la storia raccontata (meglio, “raccantata”) è sua e pure la musica e che Vasilis Tsitsanis – come spesso accadeva nel mondo rebetiko - se la sia ascritta solo in seguito, forse nel 1947, di certo a guerra finita,
Aggiungo ancora che la prima incisione nota dovrebbe essere quella di Πρόδρομος Τσαουσάκης (Prodromos Tsaousakis) con Ιωάννα Γεωργακοπούλου (Ioanna Georgakopoulou) risalente al... (continua)
Χωρίσαμ’ ένα δειλινό (continua)
inviata da Bartleby & Gian Piero Testa 15/2/2011 - 08:54
leggo solo adesso il tuo intervento...
La foto, così evocativa di un momento tanto terribile, è tratta dal Bundesarchiv tedesco ed è stata scattata il 25 marzo del 1944 a Giàninna, probabilmente da un "buon" soldato tedesco di nome Wetzel, chissà, magari di una qualche sezione della propaganda di Goebbels...
Su questo blog in lingua greca e inglese, Abravanel, the Blog, trovi la foto in questione e molte altre από το Ολοκαύτωμα στα Ιωάννινα, accompagnate dalla seguente didascalia:
"On the Saturday morning of the 25th of March 1944, the day of the Annunciation of the Virgin and Greek Independence Day, the christians inhabitants of Ioannina, Greece which were gathered in the Metropolis in the difficult times of the Occupation witnessed instead the arrest of 2.000 Jews which belonged to the bimillenial community of Ioannina (Yannena); after their initial transport to the greek... (continua)
Devo correggermi... sono stato indotto in errore dal fatto che sul sito della comunità ebraica dei greci di Giànnina a New York citato cercassero ancora contributi per l'identificazione di quella donna della fotografia...
Invece, su quest'altra pagina dello stesso sito "The Crying Woman" viene identificata per FANI HAIM SVOLIS, allora diciannovenne, unica sopravvissuta della sua famiglia sterminata dai nazisti e morta ad Atene all'età di 83 anni nel 2008.
Ora abbiamo anche il nome della donna in lacrime in quella foto che racconta più di tante parole di quei momenti, di quegli anni terribili... Abbiamo il suo nome e, per fortuna, sappiamo che è sopravvissuta all'Olocausto, proprio come la fidanzata di Babis Bakalis nella sua canzone...
Ancora grazie a te Bartleby per le notizie circa la foto della "donna in lacrime";
non ti preoccupare per le risposte in ritardo, non siamo a lavoro, e anche se lo fossimo sarebbe uguale.
Grazie anche a Gian Piero Testa, anzi a proposito di ritardi, approfitto dell'occasione per ringraziarlo pubblicamente per le belle traduzioni di Kavvadias che mi ha inviato via mail (che invidia...).
A presto, saluti
[1944]
Στίχοι: Αλέκος Γκούβερης
Μουσική: Μπάμπης Μπακάλης κι Αποστόλης Καλδάρας, αργότερα Βασίλης Τσιτσάνης.
Scritta da Alekos Gouveris
Musica di Babis Bakalis e Apostolos Kaldaras, più tardi Vasilis Tsitsanis.
Nota sull’attribuzione: confrontandomi con Gian Piero Testa – questa pagina infatti è stata scritta a quattro mani, che Bartleby con ‘sti rebeti non se la sarebbe mai cavata da solo – alla fine ho deciso di attribuire la canzone a Babis Bakalis perché mi sono convinto che la storia raccontata (meglio, “raccantata”) è sua e pure la musica e che Vasilis Tsitsanis – come spesso accadeva nel mondo rebetiko - se la sia ascritta solo in seguito, forse nel 1947, di certo a guerra finita,
Aggiungo ancora che la prima incisione nota dovrebbe essere quella di Πρόδρομος Τσαουσάκης (Prodromos Tsaousakis) con Ιωάννα Γεωργακοπούλου (Ioanna Georgakopoulou) risalente al... (continua)