My Last Farewell to Stirling
anonimo
Nae lark in transport mounts the sky
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/1/2018 - 11:05
James Raeburn
anonimo
[prima metà 800 o precedente]
Canzone tradizionale scozzese che racconta un episodio di trasferimento forzato in una colonia penale in Oceania.
Il riferimento alla (Nuova) Caledonia situa la canzone a prima del 1853, quando quell’isola passò dal controllo britannico a quello francese.
Interpretata artisti come Ewan MacColl, Martyn Wyndham-Read, The Tannahill Weavers, The Corries e molti, molti altri.
Pare che James (o Jamie) Raeburn fosse un panettiere, condannato alla colonia penale per un piccolo furto, benchè si fosse sempre professato innocente. Un reato da poco, o addirittura non commesso, poteva costare allora il trasporto vero le colonie, un metodo sbrigativo con cui le classi dirigenti si procuravano manodopera a basso costo per le loro avventure coloniali.
Nell’edizione del 1901 della raccolta “Vagabond Songs and Ballads of Scotland: With Many Old and Familiar Melodies”, a... (continua)
Canzone tradizionale scozzese che racconta un episodio di trasferimento forzato in una colonia penale in Oceania.
Il riferimento alla (Nuova) Caledonia situa la canzone a prima del 1853, quando quell’isola passò dal controllo britannico a quello francese.
Interpretata artisti come Ewan MacColl, Martyn Wyndham-Read, The Tannahill Weavers, The Corries e molti, molti altri.
Pare che James (o Jamie) Raeburn fosse un panettiere, condannato alla colonia penale per un piccolo furto, benchè si fosse sempre professato innocente. Un reato da poco, o addirittura non commesso, poteva costare allora il trasporto vero le colonie, un metodo sbrigativo con cui le classi dirigenti si procuravano manodopera a basso costo per le loro avventure coloniali.
Nell’edizione del 1901 della raccolta “Vagabond Songs and Ballads of Scotland: With Many Old and Familiar Melodies”, a... (continua)
My name is James Raeburn. In Glasgow I was born,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/1/2018 - 17:06
Cane Cutter's Lament
anonimo
[XIX° secolo?]
Canzone tradizionale australiana, precisamente del Queensland, visto che vi è citato il Barron River che lì scorre.
La trovo in un disco del 1973 di Martyn Wyndham-Read intitolato “Harry the Hawker is Dead”
Non ho capito se con “cook” ci si riferisce davvero ad un cuoco, grasso e laido, oppure se il termine in slang locale indichi il padrone sfruttatore (altrettanto grasso e laido)…
Quello del tagliatore di canna era (e in alcuni luoghi resta ancora oggi) uno dei lavori più duri e schifosi che ci fossero, secondo forse soltanto a quello del minatore. L’immagine che segue lo testimonia bene:
Canzone tradizionale australiana, precisamente del Queensland, visto che vi è citato il Barron River che lì scorre.
La trovo in un disco del 1973 di Martyn Wyndham-Read intitolato “Harry the Hawker is Dead”
Non ho capito se con “cook” ci si riferisce davvero ad un cuoco, grasso e laido, oppure se il termine in slang locale indichi il padrone sfruttatore (altrettanto grasso e laido)…
Quello del tagliatore di canna era (e in alcuni luoghi resta ancora oggi) uno dei lavori più duri e schifosi che ci fossero, secondo forse soltanto a quello del minatore. L’immagine che segue lo testimonia bene:
How we suffered grief and pain
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/12/2017 - 08:26
Dunn, Gilbert and Ben Hall
[1970]
Album “Ned Kelly & That Gang”
Scritta da John Manifold (1915-1985), poeta ed etnomusicologo australiano.
Canzone dedicata ad alcuni dei più famosi banditi australiani del 1800.
A partire dalla fine del 700, perse le proprie colonie americane in seguito alla guerra d’indipendenza, gli inglesi rivolsero la propria attenzione all’Australia e lì i protagonisti dell’avvio della colonizzazione furono, ancora una volta, soprattutto schiavi e detenuti delle regie galere che, anziché marcire dietro le sbarre, meglio potevano essere utilizzati come manodopera a zero costo nella costruzione delle infrastrutture delle nuove colonie.
Molti di questi schiavi (primo fra tutti John “Black” Ceasar, nel 1789), prigionieri evasi dai lavori forzati, avventurieri e semplici poveracci trapiantati in quella terra piuttosto ostile, preferirono o furono costretti a diventare “bushrangers”, banditi,... (continua)
Album “Ned Kelly & That Gang”
Scritta da John Manifold (1915-1985), poeta ed etnomusicologo australiano.
Canzone dedicata ad alcuni dei più famosi banditi australiani del 1800.
A partire dalla fine del 700, perse le proprie colonie americane in seguito alla guerra d’indipendenza, gli inglesi rivolsero la propria attenzione all’Australia e lì i protagonisti dell’avvio della colonizzazione furono, ancora una volta, soprattutto schiavi e detenuti delle regie galere che, anziché marcire dietro le sbarre, meglio potevano essere utilizzati come manodopera a zero costo nella costruzione delle infrastrutture delle nuove colonie.
Molti di questi schiavi (primo fra tutti John “Black” Ceasar, nel 1789), prigionieri evasi dai lavori forzati, avventurieri e semplici poveracci trapiantati in quella terra piuttosto ostile, preferirono o furono costretti a diventare “bushrangers”, banditi,... (continua)
Come all you sons of liberty and listen to my tale
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 28/10/2010 - 11:07
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Una ballata compresa in “The Greig-Duncan Folk Song Collection”, raccolta di canzoni del nord-est scozzese curata dai ricercatori Gavin Greig (1856–1914) e James Bruce Duncan (1848-1917), pubblicata poco prima dello scoppio della Grande Guerra.
La versione riportata, tratta dal sito dello Scots Language Centre, è quella di Charlie Murray, classe 1916. Interpretata in seguito da molti altri artisti, tra i quali in particolare Martyn Wyndham-Read e Ewan MacColl. La versione di quest’ultimo si trova in “Scots Street Songs” del 1956.
Un bracconiere – mestiere allora svolto da poveracci per fame – catturato nella tenuta di un signore, viene condannato a 20 anni di colonia penale in Australia, nella Van Dieman's Land, la Tasmania.