[1849]
Versi di Gustave Leroy (1818-1860), celebre chansonier e goguettier amico di Charles Gille e con lui nella goguette parigina “des Animaux”.
Sull’“Air des faux dieux, faux timbre des Trois Couleurs”(ignoro di quale brano musicale si tratti).
Canzone che parla della repressione della “Primavera dei Popoli” in Francia, l’ennesima rivoluzione tradita. Infatti tra le forze che avevano travolto la monarchia prevalsero quelle più conservatrici, anti-popolari. Cosicchè nel giugno Parigi insorse di nuovo e la rivolta operaia fu schiacciata nel sangue dalle truppe del generale Louis Eugène Cavaignac.
Nel brano il racconto dell’esecuzione di due insorti, proprio mentre all’Eliseo il presidente – quel grande “repubblicano” di Carlo Luigi Napoleone Bonaparte, poi Napoleone III imperatore - dà un grande ricevimento di gala…
Nella vignetta – impostata come una scena dalla mitologia greca – il... (continua)
C'est aujourd'hui qu'eut lieu le sacrifice, (continua)
[1842]
Composta da Charles Gille, fondatore della celebre goguette “des Animaux”.
Si veda al proposito Au préfet de police, qui a fait fermer notre goguette
Sull’aria di una canzone popolare nota come “Les Moissonneurs”.
Testo pubblicato nel 1848 sulla “La voix du peuple”, che credo fosse una rivista ispirata alle idee del Saint Simon e dei socialisti utopici.
La località di Utzel non so proprio dove si trovi…
Per “goguettes” si intendono le “società di canto” che prosperarono in Francia per tutto l’800.
Nelle goguettes la gente si incontrava per mangiare, bere, divertirsi e cantare, e si inventavano nuove canzoni spesso sull’aria di quelle più conosciute. In tempi in cui pochi sapevano leggere e scrivere, la canzone diventava un veicolo per comunicare e – soprattutto negli anni del Secondo Impero – un mezzo per prendersi beffe dei vari potenti o per fare propaganda politica. Inutile dire che fin da subito le mescite dove i goguettiers si ritrovavano furono oggetto di pesanti attenzioni da parte della polizia. Charles Gille ne aveva fondata una sua nel 1839, la goguette “de la Ménagerie”, altrimenti detta “des Animaux” perchè gli affezionati erano soliti darsi nomi di animali. E non era un semplice vezzo artistico: la goguette del Animaux era una... (continua)
Regardez les biens, je vous prie (continua)
inviata da Bartleby 17/9/2010 - 13:48
Il Béranger citato nella seconda strofa è Pierre-Jean de Béranger, chansonnier molto noto della prima metà dell’800, per anni animatore di una delle società di canto più antiche, la “société du Caveau”. Repubblicano e anticlericale fu perseguitato e imprigionato più volte. Fu anche eletto consigliere a Parigi, ma rifiutò sempre ogni incarico e ogni denaro che gli venisse dal regime. Morì in assoluta povertà nel 1857.
Versi di Gustave Leroy (1818-1860), celebre chansonier e goguettier amico di Charles Gille e con lui nella goguette parigina “des Animaux”.
Sull’“Air des faux dieux, faux timbre des Trois Couleurs”(ignoro di quale brano musicale si tratti).
Canzone che parla della repressione della “Primavera dei Popoli” in Francia, l’ennesima rivoluzione tradita. Infatti tra le forze che avevano travolto la monarchia prevalsero quelle più conservatrici, anti-popolari. Cosicchè nel giugno Parigi insorse di nuovo e la rivolta operaia fu schiacciata nel sangue dalle truppe del generale Louis Eugène Cavaignac.
Nel brano il racconto dell’esecuzione di due insorti, proprio mentre all’Eliseo il presidente – quel grande “repubblicano” di Carlo Luigi Napoleone Bonaparte, poi Napoleone III imperatore - dà un grande ricevimento di gala…
Nella vignetta – impostata come una scena dalla mitologia greca – il... (continua)