Il protagonista è un operaio alla catena di montaggio che si era illuso sulla qualificazione professionale data dalla scuola di stato e dai corsi aziendali.
La prima parte, quella più innocua, interpretata da Bruno Lauzi, faceva da sigla ad una trasmissione televisiva pomeridiana. Nell'esecuzione dell'autore è stata incisa nel cd dei Dischi del Sole..., lo stesso Bertelli, con il fratello Tiziano, l'interpreta nel LP “Addio Venezia addio”, tratto dallo spettacolo “Tera e aqua” del Canzoniere Popolare Veneto.
[1964 e 1975]
Parole di Mario Isnenghi (1938-), storico ed accademico italiano.
Musica di Gualtiero Bertelli
Nell’album intitolato “Mi voria saver” del 1975.
Testo trovato su Il Deposito
Don Odino, parroco veneto, esponente della Chiesa più retriva e tradizionalista, racconta del grande spavento del 1948, quando i comunisti rischiavano di bussare al portone della canonica (mi ha ricordato parecchio la scena iniziale de “La Tosca” di Luigi Magni, quando il 14 giugno 1800 a Roma il papa-re Pio VII - interpretato da Aldo Fabrizi - e la sua corte stanno con il fiato sospeso in attesa dell’esito della battaglia di Marengo tra le truppe napoleoniche e quelle austriache, tra giacobini e difensori della fede…); nel brano successivo troviamo il prevosto Don Odino intento a dare saggi consigli di voto a bigotte e beghine; poi un dialogo tra Don Odino e Don Floriano sul nuovo, scampato pericolo... (continua)
Una canzone sull’alluvione del Polesine dell’autunno 1951 e sulla strage del Vajont dell’ottobre 1963…
Una canzone che, nella sua strofa finale, mi ha ricordato le domandine su Dio che si poneva il Maestro Atahualpa Yupanqui… “… Saranno i peccati che si fanno, sarà che Dio è incazzato, ma con ‘sto Dio malato di cuore son sempre i poveri che crepano…”
[1967]
Dall’album “Addio Venezia Addio”
Testo trovato su Il Deposito
dove la canzone è forse erroneamente attribuita ad Alberto D’Amico che però non partecipò al disco in questione.
“Il ‘toco’ [potrebbe tradursi con ‘conta’, ndr] era il metodo utilizzato per l'assunzione giornaliera della manodopera avventizia tra i portuali disoccupati. Disposti in cerchio tutti gli interessati, l'incaricato poneva al centro una chiave e la faceva girare; la punta della chiave si fermava in corrispondenza di uno degli uomini in cerchio; da lui l'incaricato iniziava allora la conta la cui lunghezza dipendeva dal fabbisogno della giornata. Tutti gli uomini toccati dalla conta avevano lavoro per quel giorno.”
(da Il Deposito citato)
Il testo della prima strofa e la musica sono stati scritti da alcuni militanti della sezione "Che Guevara" della Giudecca (Venezia). Il brano è stato poi completato dal gruppo musicale del Comitato Femminista di Padova (da Il Deposito)
[1977]
Parole e musica di Luisa Ronchini (1933-2001), nata a Bergamo ma veneziana di adozione, insieme a Gualtiero Bertelli e Alberto D’Amico nel Canzoniere Popolare Veneto.
Album “L’aria”
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
[1977]
Album “L’aria”
Parole e musica di Alberto D'Amico.
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
La Montecatini/Montedison di Porto Marghera e l’ICMESA di Seveso sono due dei simboli del disprezzo che il capitale ha per l’essere umano.
I capoccioni della Montedison ed Enichem, che negli anni 70 avevano consapevolmente condannato a morte centinaia di operai, esponendoli senza precauzioni alle esalazioni del cloruro vinile monomero, sono stati processati nel 2001 con imputazioni che andavano dalla strage, all’omicidio, alle lesioni plurime, al disastro colposo… Tutti assolti! Poi nel 2004, la Corte d’Appello ha rivisto quella vergognosa sentenza, ma le condanne sono state molto lievi (per omicidio colposo) e molte sono state dichiarate prescritte. Ai parenti delle vittime (almeno 157 morti), poche decine di migliaia di euro di “risarcimento”…
Il 10 luglio 1976 molti comuni della... (continua)
Il protagonista è un operaio alla catena di montaggio che si era illuso sulla qualificazione professionale data dalla scuola di stato e dai corsi aziendali.
La prima parte, quella più innocua, interpretata da Bruno Lauzi, faceva da sigla ad una trasmissione televisiva pomeridiana. Nell'esecuzione dell'autore è stata incisa nel cd dei Dischi del Sole..., lo stesso Bertelli, con il fratello Tiziano, l'interpreta nel LP “Addio Venezia addio”, tratto dallo spettacolo “Tera e aqua” del Canzoniere Popolare Veneto.