Oltre 30 artisti cileni si sono ritrovati per riscrivere e registrare una vibrante interpretazione dell’inno di protesta di Jara, che è stata pubblicata domenica 27 ottobre. Suonata e cantata da artisti diversissimi – tra cui la regina del synth-pop Francisca Valenzuela, il rapper indie Pedropiedra, l’avant-folksinger Gepe e il cantante trap Gianluca – e costruita in crescendo, la canzone riflette la varietà di suoni che compongono la musica cilena. Flauti di pan andini, charango, chitarre elettriche ed elementi hip hop si fondono per dare vita al suono di un Cile nuovo e audace. “Il diritto di vivere senza paura nel nostro Paese”, cantano gli interpreti nei nuovi versi, “in coscienza e in unità con l’umanità”.
Francisca Valenzuela, Cami, ,Gepe, Camila Moreno, Moral Distraída, Fernando Milagros, Mon Laferte, Denisse Malebrán, Benjamín... (continua)
This is for the people of Santiago and Quito and Jaffa and Rio and La Paz and New York and Baghdad and Budapest and everywhere else the man means us harm.
Come Pete Townshend degli Who, Roger Waters dei Pink Floyd ha perso il padre in guerra.
Mio padre Giovanni l’ha subita sei lunghi anni e non so come abbia fatto a tornare vivo. “Figlio di umile e onesto contadino”, come diceva sempre, era talmente povero che ha visto il primo paio di scarpe nuove quando s’e’ arruolato. Tante decorazioni “al merito” ma, tutte le volte che davano un film di guerra in TV, si alzava e se ne andava. Gli e’ anche toccato seppellire i compagni con i quali aveva cenato la sera prima. Con quale stato d’animo, lo potete immaginare.
Infine, lo Stato lo ha promosso ufficiale, ma con una pensione inferiore al modesto stipendio che percepivo.
Aveva un fratello, provetto ballerino. Era biondo, occhi azzurri e faceva strage di cuori. È partito per la campagna di Russia e non è mai più tornato.
Mio padre non ha conosciuto il padre. È tornato dalla prima guerra mondiale... (continua)
Domani a Zurigo parteciperò alla marcia contro la guerra in Ucraina e canterò due canzoni : LE DESERTEUR di Boris Vian e EL DERECHO DE VIVIR EN PAZ di Victor Jara.
Nessun artista vi partecipa e me ne vergogno.
Hanno tutti paura di essere additati come filoputiniani soltanto perché in questa piazza si dirà chiaramente che da un anno a questa parte gli argomenti delle armi sono stati gli unici a parlare. Dove sono andate le diplomazie ? Dove sono i movimenti studenteschi ? Le proteste di massa per indurre i nostri paesi a muoversi in una direzione di pace ?
Se anche la metà degli argomenti che gli organizzatori hanno messo in lista sono buoni, allora, bisogna scendere in piazza.
Non voglio entrare nel merito approfondito della questione Russia-Ucraina perché so bene come questo presupponga un'analisi complessa delle ragioni e dei torti di entrambi paesi.
Pippo Pollina, si pose fine alla 2. Guerra mondiale quando gli invasori nazisti vennero cacciati e si ritirarono, non quando i partigiani smisero di difendersi e resistere. Si porrà fine alla guerra in Ucraina quando l'invasore si ritirerà, non quando gli ucraini smetteranno di difendersi e resistere. Si porrà fine alla guerra a Gaza quando l'invasore si ritirerà. Diciamo no alle armi di aggressione, non possiamo dire no alle armi difensive sulla pelle degli aggrediti.
Chanson chilienne (espagnol) - El árbol del olvido – Victor Jara - 1970
Texte du poète uruguayen Fernán Silva Valdés
Musique d’Alberto Ginastera
In: "Canto Libre" - 1970.
Víctor Lidio Jara Martínez est né à San Ignacio, province de Ñuble (Chili), le 28 septembre 1932 et a été assassiné par les militaires à Santiago (Chili), le 16-17 septembre 1973. Chanteur populaire chilien et cantautor, homme de théâtre, metteur en scène et professeur de théâtre universitaire reconnu. Emprisonné, torturé, assassiné lors du coup d'État fasciste du 11 septembre 1973 à Santiago.
Cile, omicidio di Victor Jara: condannati i militari di Pinochet
Il cantautore fu ucciso subito dopo il golpe contro Allende e diventò un simbolo della democrazia
La Stampa Online, 4 luglio 2018
Sono serviti 45 anni, ma ora Victor Jara ha avuto giustizia. Il cantautore cileno fu ucciso pochi giorni dopo il golpe di Augusto Pinochet. Gli assassini sono militari oggi in pensione: otto dei quali condannati a 15 anni di carcere per omicidio, più tre anni per il reato di sequestro, e uno chiamato a scontare cinque anni per complicità.
L’11 settembre 1973, il giorno del colpo di Stato, nelle ore in cui cadeva Allende, Jara aveva 40 anni. Fu trasferito nello stadio di Santiago, e lì gli furono spezzate le dita con cui aveva composto tra le più belle canzoni della folk music e che avrebbero ispirato, anni più tardi, cantautori e rocker come Bob Dylan, Bruce Springsteen e gli U2. Insieme con... (continua)
CCG/AWS Staff 7/7/2018 - 20:32
Dopo 50 anni si suicida Hernán Chacón Soto, uno dei militari cileni condannati per l'assassinio di Víctor Jara - it.es.euro
Uno dei sette ex militari cileni condannati per la tortura e l’assassinio del cantautore Víctor Jara, il brigadiere in pensione Hernán Chacón Soto, si è tolto la vita dopo la sentenza della Corte Suprema, come confermato a questo giornale dal Ministro degli Interni. Soto, 86 anni, è stato trovato morto dalla Polizia Investigativa (PDI), come riporta Radio ADN, arrivata nella sua abitazione per trasferirlo in carcere per scontare la pena. Da parte sua, 15 anni per omicidio aggravato e 10 anni per sequestro di persona aggravato. negli omicidi di Jara e Littré Quiroga, che supervisionarono il sistema carcerario durante il governo socialista di Salvador Allende. Gli omicidi avvennero pochi giorni dopo il colpo di stato dell’11 settembre 1973.
Preparata e registrata da Víctor Jara nel corso della campagna elettorale presidenziale del 1970. Le elezioni si svolsero il 4 settembre di quell'anno: Salvador Allende fu eletto presidente con il 36,65% dei voti. Tre anni dopo sarebbe arrivato un altro settembre.
Prepared and recorded by Víctor Jara for the 1970 presidential campaign. The election took place on 4 September of that year: Salvador Allende was elected President with a vote share of 36,65%. A different Semptember was to come three years later.
Préparée et enregistrée par Víctor Jara pour la campagne présidentielle de 1970. L'élection eut lieu le 4 septembre: Salvador Allende fut élu président avec le 36,65% des votes. Un septembre bien différent viendrait trois ans plus tard. [RV]
Albumo: Horo da opozicio
Jaro: 1979
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