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Autore Víctor Jara

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Cinquant’anni fa, l’11 settembre 1973, il golpe militare in Cile, con la morte del presidente Salvador Allende, la tortura e l'assassinio di Víctor Jara e la dittatura del generale Pinochet. Cinquant’anni dopo, non dimentichiamo e non possiamo dimenticare.
Riccardo Venturi 11/9/2023 - 00:21
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Los Salieris de Charly

Los Salieris de Charly
[1992]
Parole e musica di León Gieco
Nell’album intitolato “Mensajes del alma”.

Come già La memoria e tante altre canzoni di León Gieco, anche questa è un’epopea, un poema narrativo di un’epoca sordida, l’ennesima per un’Argentina ancora alle prese con gli spettri (piuttosto concreti) della dittatura sanguinaria conclusasi nel 1982-83. Il punto di vista è quello del cantautore e dei suoi amici musicisti, tutti in qualche modo debitori e modesti allievi dell’innarivabile maestro Charly García, così come si dice (ma sarà poi vero?) che Antonio Salieri lo sia stato di Wolfgang Amadeus Mozart.

Una canzone di feroce protesta da parte di un gruppo di artisti che hanno molto da dire perchè nel decennio precedente hanno dovuto mangiare morte e silenzio, e sono sopravvissuti, ed ora sono costretti ad assistere allo stupro della memoria, all’insulto a tutti quei morti desaparecidos e assassinati,... (continua)
Somos campesinos de la raza de altroque
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/3/2016 - 17:23
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Deja la vida volar

Deja la vida volar
[1962]
Parole e musica di Víctor Jara
Interpretata insieme ai Quilapayún
Nel disco “Víctor Jara” del 1966-67, rieditato nel 1975 con il titolo “Canto a lo humano”
Testo trovato su Cancioneros.com
En tu cuerpo flor de fuego
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/3/2016 - 08:19
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Víctor Jara / Inti Illimani: Tinku

Víctor Jara / Inti Illimani: Tinku
Incisione originale: “El Tinku”
Víctor Jara 1970, “Canto Libre”
Inti Illimani: “Canto de pueblos andinos”, 1973
Original recording: “El Tinku”
Víctor Jara 1970, “Canto Libre”
Inti Illimani: “Canto de pueblos andinos”, 1973
Grabación original:
Víctor Jara 1970, “Canto Libre”
Inti Illimani: “Canto de pueblos andinos”, 1973

a. Che cos'è il Tinku

Il Tinku è una danza tradizionale boliviana. Nelle lingue runasimi (quechua) e aymará, la parola tinku significa “incontro”: si trattava in origine della lotta tra comunità antagoniste, risalente al periodo pre-incaico dopo il collasso dell'impero di Tiwanaku. Si tratta quindi di una danza rituale bellica: la rappresentazione dei duelli tipici di questa regione, effettuati perlopiù come segno di venerazione della dea Pachamama, la “Madre Terra” che, in cambio di doni e abbondanza del raccolto, richiedeva sacrifici di sangue. La danza del Tinku... (continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/1/2016 - 02:16
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Tu voluntad más fuerte que el destierro

Tu voluntad más fuerte que el destierro
[1982]
Parole e musica di Isabel Parra
Brano che dà il titolo al suo disco del 1983

Non so se questa bellissima canzone sia dedicata a Violeta Parra, o a Víctor Jara
En estos días oscuros de nostalgia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/7/2015 - 14:56
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Wir sagen nein

Wir sagen nein
[1978]
Parole di Martin Hoffmann,
Musica di Martin Hoffmann e Wolfgang Tilgner
Singolo pubblicato in RDT. Sul lato B “El Cantor”, canzone tratta dal film omonimo diretto ed interpretato dallo stesso Dean Reed proprio quell’anno e dedicato alla figura di Víctor Jara.

Qualche anno dopo Wir sagen ja ecco anche “Wir sagen nein”, altra canzone pacifista in cui si parla di Irlanda, di Cile e dell’apartheid in Sudafrica…
Ja, noch jagen sie die Angst durch Irlands Gassen,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2015 - 10:42
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Oh, Jerusalem

Oh, Jerusalem
[1978]
Parole di Dean Reed
Musica di Jaromír Klempíř, compositore ceco

Singolo del 1978 (lato A, sul lato B Hey Biladi) poi incluso nell’album “Píseň pro tebe - My Song For You” pubblicato in RDT e Cecoslovacchia nel 1979. In unione Sovietica nel 1980 (“Моя Песня Для Тебя”)

La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben presto Dean Reed si stabilì in Argentina dove rafforzò la sua fama insieme ad una band chiamata “Los Dominantes”.

Durante un tour in Cile il “golden boy” Dean Reed cominciò a rivelare inaspettatamente un interesse per i temi politici, si espresse in varie occasioni contro la povertà e l’oppressione delle masse lavoratrici ed indigene, partecipò a proteste contro l’escalation nucleare... (continua)
My land I've not seen for years
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/3/2015 - 15:38
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Love Your Brother

Love Your Brother
[1975]
Parole e musica di Dean Reed (1938-1986), attore e cantautore statunitense con la faccia da Ken di Big Jim e che invece divenne marxista e finì i suoi giorni (malamente) in Germania Est.
Canzone interpretata dall’autore anche in tedesco e russo.
Singolo edito nella DDR, poi nella colonna sonora del film “Blutsbrüder” diretto da Werner W. Wallroth, un western pro-pellerossa in salsa comunista interpretato dallo stesso Dean Reed (che ne scrise pure la sceneggiatura) con Gojko Mitic, un attore jugoslavo che spesso rivestiva il ruolo di nativo americano.
Nel 1977 fu pubblicata la versione in russo, all’interno dell’album intitolato “Поет Дин Рид”

La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben... (continua)
Love your brother, but hate your enemies.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2015 - 16:12
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Hey Biladi

Hey Biladi
[1978]
Parole e musica di Dean Reed (1938-1986), attore e cantautore statunitense con la faccia da Ken di Big Jim e che invece divenne marxista e finì i suoi giorni (malamente) in Germania Est.
Un singolo del 1978 poi incluso nell’album “Píseň pro tebe - My Song For You” pubblicato in Cecoslovacchia nel 1979.

Credo che in arabo “Biladī” o “Bi’arḍī” significhi “mia terra” o “mia patria”…

La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben presto Dean Reed si stabilì in Argentina dove rafforzò la sua fama insieme ad una band chiamata “Los Dominantes”.

Durante un tour in Cile il “golden boy” Dean Reed cominciò a rivelare inaspettatamente un interesse per i temi politici, si espresse in varie occasioni contro... (continua)
Hey Biladi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2015 - 13:52

Frieden

Frieden
[1974]
Parole di Dieter Schneider (1937-), paroliere berlinese
Musica di Ralf Petersen (1938-), nome d’arte di Horst Fliegel, compositore, arrangiatore e produttore musicale ceco
Una canzone “beat” presente nella compilation intitolata “Rhythmus '74”, pubblicata in DDR nel 1975.

La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben presto Dean Reed si stabilì in Argentina dove rafforzò la sua fama insieme ad una band chiamata “Los Dominantes”.

Durante un tour in Cile il “golden boy” Dean Reed cominciò a rivelare inaspettatamente un interesse per i temi politici, si espresse in varie occasioni contro la povertà e l’oppressione delle masse lavoratrici ed indigene, partecipò a proteste contro l’escalation... (continua)
Frieden, in den Häusern überall, Frieden,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2015 - 13:13

Freedom (Is the Word of Today)

Freedom (Is the Word of Today)
[1969]
Parole e musica di Dean Reed, detto “The Red Elvis”, e non perché fosse rosso di pelo ma perché già alla fine degli anni 60 aderì all’ideologia marxista e si stabilì prima in America Latina e poi nella DDR, a Berlino Est, dove morì (suicida?) nel 1986, all’età di 48 anni.

Questa “Freedom” fu scritta da Read di passaggio in Italia dove – chissà – fu forse testimone dell’“autunno caldo”, dedicando una strofa alle lotte di operai e studenti.
Nel disco intitolato “Дин Рид” realizzato in Unione Sovietica nel 1970 o 1971.

La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben presto Dean Reed si stabilì in Argentina dove rafforzò la sua fama insieme ad una band chiamata “Los Dominantes”.

Durante un tour... (continua)
Freedom... la la la
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2015 - 11:49
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Víctor Jara: Ni chicha ni limoná

Víctor Jara: Ni chicha ni limoná
[1971]
Parole e musica di Víctor Jara
Nel disco intitolato El derecho de vivir en paz, pubblicato nell’aprile del 1971
Nella sua copertina interna l’album contiene il seguente sottotitolo: “Con los brazos de los que ya no viven y con manos que no han nacido ahora”

Due note curiose:
- la canzone è stata interpretata dal cantautore neerlandese Cornelis Vreeswijk con il titolo “Noch Dit, Noch Dat”, nel suo disco del 1978 intitolato “Het Recht Om In Vrede Te Leven”
- ne “El cantor” (1978), film dedicato a Víctor Jara, diretto, interpretato e musicato da Dean Reed – attore, songwriter e regista americano che scelse il marxismo, il Cile di Allende e la Germania Est, dove morì suicida nel 1986 – la canzone è cantata dallo stesso Reed nella parte di un cantautore chiaramente ispirato alla figura del grande artista cileno assassinato durante il golpe del 1973.

Una canzone che Víctor Jara scrisse... (continua)
Arrímese mas pa' ca
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/3/2015 - 16:21
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El hombre es un creador

El hombre es un creador
[1972]
Parole e musica di Víctor Jara
Nel disco intitolato “La población”

Incrèdibol bat trù!

Questa bella canzone di Jara mi era completamente sfuggita. L’ho scoperta grazie a Dean Reed, un attore americano molto sui generis, un bellone che aveva recitato il film di second’ordine e spaghetti-western come “Dio li crea... Io li ammazzo!”, o “Indio Black, sai che ti dico: sei un gran figlio di...” e ancora “Sotto a chi tocca!” e che poi, dopo un viaggio in America Latina e in Cile in particolare, aveva sviluppato una sua visione politica socialista che lo aveva portato a trasferirsi a Berlino Est, dove è morto nel 1986 in circostanze non molto chiare, inseguito dalla fama di traditore della patria e visto al tempo stesso con sospetto dal regime comunista.

Dean Reed era anche musicista e cantautore (“The Red Elvis”, o “The Czar of Rock ‘n’ Roll”, o “Comrade Rockstar” era soprannominato)... (continua)
Igualito que otros tantos
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/3/2015 - 11:46
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Cueca sola

Cueca sola
[1978]
Parole di Gala Torres
Musica basata sul tema strumentale "Caicaivilú" di Víctor Jara (1972)
Ripresa da Isabel Parra con il titolo “Carta de una mujer sola”
Certamente fonte d’ispirazione per They Dance Alone (Cueca Solo) di Sting

“No había modo de imaginar que el austero acto con el que, el 8 de marzo de 1978, debutó en vivo el conjunto folclórico de la Agrupación de Familiares de Detenidos Desaparecidos dejaría una marca tan profunda y de tan extenso alcance geográfico para la cultura chilena reciente. Allí, sobre el escenario del Teatro Caupolicán, en un acto conmemorativo del Día Internacional de la Mujer, se mostró por primera vez un baile de «cueca sola», un concepto artistico acogido y explicado por un país entonces bajo dictadura que combinó códigos de la creación popular y la denuncia. Su síntesis, austeridad y carga dramática produjo un alto impacto, y no sólo en Chile.
La... (continua)
En un tiempo fui dichosa
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/9/2014 - 16:25
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Venían del desierto

Venían del desierto
[1972]
Parole e musica di Víctor Jara
Singolo poi compreso nella raccolta intitolata “El derecho de vivir en paz” pubblicata nel 2001.

Con A Luis Emilio Recabarren – che secondo me andrebbe spostata dagli Extra – un altro omaggio di Jara al padre del movimento operaio cileno, morto suicida nel 1924.
Venían del desierto,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/7/2014 - 14:23
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It's No Game (Part 1 & 2)

It's No Game (Part 1 & 2)
[1980]
Parole di David Bowie.
Musica di David Bowie e Tony Visconti.
Il brano che apre e chiude in due parti l’album intitolato “Scary Monsters (and Super Creeps)”.
Le parti in giapponese sono interpretate, con voce aggressiva, mascolina, esagerata ad arte, dalla cantante Michi Hirota.
Parte del testo e della melodia sono mutuate da “Tired of My Life”, inedita canzone giovanile di Bowie.

“It’s No Game” is the latest development in Bowie’s taste for protest songs, an angrier “Fantastic Voyage,” a broader “Repetition.” A man is woken up by a noise in the street. He sits, flicking through TV channels, disgusted and bewildered by what he’s seeing—the latest set of brownshirts, protesters clubbed on the streets, old dictators, new presidents (he turns from a documentary on refugees to a dish-soap advertisement). The world is reduced to flickering images, silhouettes and shadow, but as awful... (continua)
[Part 1]
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/6/2014 - 15:41
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L'hana mortu cantande

L'hana mortu cantande
[1961]
Versi del poeta sardo Pietro Mura, scoperto dal sottoscritto grazie ad un intervento chiarificatore di Vikmakie, che ringrazio.
Con questa poesia Pietro Mura vinse il primo premio (f. c.) al concorso “Città di Ozieri”.
Musica di Piero Marras.
Nell’album di Piero Marras intitolato “Abbardente” pubblicato nel 1985.

Trovo il brano anche nel repertorio del coro “Su Nugoresu”, dove però la musica è attribuita a Tonino Puddu, il suo direttore artistico. Si tratta probabilmente di una differente armonizzazione per coro maschile...

Una poesia contro l’odio che uccide la bellezza... Versi che - se non fossero stati composti nel 1961, probabilmente per una delle tante vittime innocenti delle faide isolane - potrebbero benissimo essere dedicati al cileno Víctor Jara o all’orgosolese Peppino Marotto, entrambi uccisi “chin sa cantone in bucca”...
L'hana mortu cantande
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/6/2014 - 21:45
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Plegaria a un labrador

Plegaria a un labrador
[1969]
Testo di Víctor Jara
Musica di Víctor Jara e Patricio Castillo
Intrerpretata anche dai Quilapayún
Altri interpreti: Mercedes Sosa, Maria Farandouri

Letra de Víctor Jara
Música de Víctor Jara y Patricio Castillo
También interpretada por Quilapayún
Otros intérpretes: Mercedes Sosa, Maria Farandouri

Lyrics by Víctor Jara
Music by Víctor Jara and Patricio Castillo
Also performed by Quilapayún
Further performances by Mercedes Sosa, Maria Farandouri




Ave Fucile
di Riccardo Venturi


Non saprei nemmeno dire se questa canzone è una delle celebri “dimenticanze” di questo sito, oppure se non sia mai stata inserita per qualche altro motivo; fatto sta che non c'era. Come sempre, stamani la cercavo assolutamente certo che ci fosse; “urgeva rimediare”.

Però, come per ogni canzone che autenticamente segna un'epoca intera, e un luogo intero, non è affatto semplice presentarla. Attualmente,... (continua)
Levántate y mira la montaña
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/1/2014 - 04:38
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El arado

El arado
[1965]
Parole e musica di Víctor Jara
Nel disco d’esordio del grande poeta e cantautore cileno, intitolato semplicemente “Víctor Jara”, pubblicato nel 1967.

Bellissima! Incredibile che ancora mancasse sulle CCG/AWS...
Aprieto firme mi mano
(continua)
inviata da Bernart 2/11/2013 - 00:42
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Victor

Victor
[2010]
Victor - Chanson québécoise
Paroles et musique : Jean-François LESSARD – 2010
Testo e musica: Jean-François Lessard, 2010

Victor, elle s'intitule Victor, la chanson ?

Exactement. Et comme tu le vois à son auteur et son interprète – Jean-François Lessard, c'est une chanson québécoise. Avant d'aller plus avant en ce qui concerne la chanson elle-même, deux mots de la chanson québécoise en général et pour en dire ce que tu devines, à savoir qu'on n'en connaît pas grand chose de ce côté de la mer océane. Pour ajouter que ce n'est pas qu'on n'aimerait pas la connaître... Surtout celle d'aujourd'hui. Car pour celle d'hier ou d'avant-hier, elle a su trouver son chemin. Mais comment faire ?

Le mieux serait sans doute que l'un ou l’autre habitant du Québec fasse le relais auprès des CCG.

Bon... En attendant, je reviens à la chanson intitulée Victor et à ce qu'elle raconte. Elle raconte... (continua)
Depuis qu'on laisse tomber la nuit
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/10/2013 - 14:36
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Canto de las estrellas

Canto de las estrellas
V.Jara - M.Chaparro - J.Seves
1996
Arriesgaré la piel

Il testo di Canto de las estrellas è stato composto da Moises Chaparro durante una improvvisazione poetica con metrica obbligata (basata su liriche di Víctor Jara) realizzata in occasione della vigilia della purificazione dello Stadio Chile (che fu usato come campo di concentramento dalla giunta di Pinochet nei mesi seguenti il golpe), alla fine del brano si possono ascoltare delle grida cerimoniali degli indios Mapuche e l'inno cileno cantato dai bambini della scuola della comunità Pehuenche di Quinquén in occasione della nascita della Fondazione Victor Jara.
No me alcanza la razón
(continua)
inviata da DonQuijote82 23/4/2013 - 12:02
Percorsi: Víctor Jara
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La pala

La pala
‎La pala

‎[1967]‎
Parole e musica di Víctor Jara
Dal disco intitolato “Canto libre” del 1970.‎
Testo trovato su Cancioneros.com

‎“… Piano piano, mi hanno tolto tutti i frutti del mio duro lavoro di pala e d’aratro… Ma sto ‎vedendo che la notte comincia a rischiararsi e l’allegria del seminare nessuno te la può togliere, è ‎tua e di nessun altro…”‎
Me entregaron una pala
(continua)
inviata da Bernart 18/4/2013 - 15:52
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Lamento borincano

Lamento borincano
‎[1929]‎
Canzone scritta da Rafael Hernández Marín (1891-1965), detto “El Jibarito” (ossia contadino) , ‎compositore portoricano.‎
Nell’album di Víctor Jara intitolato “Canto libre” del 1970.‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Rafael Hernández scrisse questo brano mentre si trovava a New York, costretto come tanti ‎portoricani e latinoamericani a lasciare la propria terra a causa della miseria.‎

Ed il tema di questa canzone è appunto la miseria in cui versavano i contadini portoricani negli anni ‎‎20 sotto l’occupazione statunitense, iniziata con la sanguinosa invasione del 1898 e culminata solo ‎qualche anno fa (2005) con l’assassinio da parte dell’FBI di Filiberto Ojeda Ríos, leader ‎dell’Ejército Popular Boricua, gruppo armato indipendentista e socialista.‎

“El gran Gautier” citato nel brano è José Gautier Benítez (1848-1880), poeta romantico portoricano.

Sale loco de contento
(continua)
inviata da Bernart 18/4/2013 - 15:37
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Muchachas del telar

Muchachas del telar
‎[1971]‎
Singolo poi incluso nel disco collettivo intitolato “Chile Pueblo (en el 2º Año del Gobierno ‎Popular)” del 1972.‎
Testo trovato su Cancioneros.com
A ti
(continua)
inviata da Bernart 15/4/2013 - 15:40

Sin música

Sin música
‎[1975-76]‎
Scritta da Daniel Viglietti ed Héctor Numa Moraes ‎
Testo trovato su Cancioneros.com‎

Una canzone in memoria di ‎‎Jorge ‎Salerno, di Benjamín Cordeiro, dei ‎‎guerriglieri fucilati a Trelew, di Víctor Jara e degli ‎‎operai in sciopero massacrati a ‎Iquique. ‎



Jorge Salerno è stato un giovane militante del Movimiento de Liberación Nacional-Tupamaros ‎uruguayano. Morì con altri due compagni l’8 ottobre 1969 in uno scontro fuoco con la polizia ‎durante le fasi concitate della cosiddetta “Toma de Pando”, quando i Tupamaros si produssero in ‎un’azione militare in grande stile occupando seppur brevemente una cittadina a pochi chilometri da ‎Montevideo. Per l’organizzazione fu un successo solo dal punto di vista dimostrativo perché, oltre ‎alle perdite subite, parecchi militanti furono catturati.‎

Benjamín Cordeiro, più noto come Benjo Cruz, è stato un cantautore argentino che... (continua)
Si pudiera recorrer las venas hacia atrás,
(continua)
inviata da Bernart 11/4/2013 - 09:53
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No puedes volver atrás

No puedes volver atrás
‎[1964]‎
Album “Víctor Jara” (1967)‎
No puedes volver atras,
(continua)
inviata da Dead End 1/3/2013 - 10:41
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Qué saco rogar al cielo

Qué saco rogar al cielo
‎[1962]‎
Album “Víctor Jara” (1967)‎
Testo trovato su Cancioneros.com
Qué saco rogar al cielo
(continua)
inviata da Dead End 1/3/2013 - 10:01
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Vamos por ancho camino

Vamos por ancho camino
[1971]
Parole di Víctor Jara
Musica di Celso Garrido Lecca (1926-), compositore peruviano.
Nell’album «El derecho de vivir en paz»
Ve-en, conmigo ven,
(continua)
inviata da Dead End 22/2/2013 - 22:59
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Peoncito del mandiocal

Peoncito del mandiocal
‎[1968]‎
Album “Víctor Jara y Quilapayún - Canciones folklóricas de América”‎
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Aníbal Sampayo ‎‎(1926-2007), poeta, cantante, chitarrista, arpista e compositore uruguayano, in carcere dal 1972 al ‎‎1980 con l’accusa di appartenere all’organizzazione rivoluzionaria Tupamaros.‎

Una canzone sul lavoro dei bambini nelle piantagioni di manioca del litorale uruguayano…‎
Tu cuerpito curvo, gurisito carpidor,
(continua)
inviata da Dead End 8/10/2012 - 13:58
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Canción de muerte y esperanza por Víctor Jara

Canción de muerte y esperanza por Víctor Jara
‎[1973]‎
Album “Les oiseaux sans mer”, edito in Francia nel 1976‎
Più tardi ristampato con il titolo “Los pájaros sin mar”‎

Canzone dedicata a Víctor Jara, assassinato dai fascisti nel settembre del 1973 nell’Estadio Chile…‎
Composta da Osvaldo Rodríguez, meglio noto come Gitano Rodríguez, anch’egli cileno, che nel ‎‎1973 ebbe miglior fortuna, riuscendo durante il golpe a rifugiarsi nell’ambasciata argentina a ‎Santiago per poi vivere da esule tra Praga e Parigi e facendo ritorno in Cile solo nel 1989.
La Muerte te tocó con su campana,
(continua)
inviata da Dead End 8/10/2012 - 10:32
Percorsi: Víctor Jara
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Cueca de Joaquín Murieta

Cueca de Joaquín Murieta
‎[1968]‎
Musica di Sergio Ortega‎
Parole di Sergio Ortega, ispirandosi all’opera "Fulgor y Muerte de Joaquín Murieta" di ‎‎Pablo Neruda (da cui sono già presenti sul sito Galopa Murrieta ‎nell’esecuzione di Mercedes Sosa e Así como hoy matan negros interpretata dagli Inti Illimani).‎
Album “Pongo en tus manos abiertas...” nella riedizione in CD del 2003.‎
Anche nell’album dei Quilapayún “Por Vietnam” (1968)‎

‎Ancora una canzone sul “Robin Hood de El Dorado” Joaquín Murrieta (o ‎Murieta), leggendario outlaw, bandido, che operò in California intorno alla metà dell’800. Sergio ‎Ortega e Víctor Jara se ne occuparono non solo perché Murrieta divenne fuorilegge a causa delle ‎ingiustizie e delle violenze subite dai gringos ma perché è possibile che fosse di natali cileni e non ‎messicani come i più sostengono.‎

Comunque, messicano o cileno che fosse, Joaquín Murrieta arrivò in California... (continua)
Mi vida, ya llegó Joaquín Murieta
(continua)
inviata da Dead End 28/8/2012 - 14:39
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Duerme Negrito

Duerme Negrito
Duerme duerme Negrito

Canción tradicional popular
Interpretada por Atahualpa Yupanqui, Mercedes Sosa, Víctor Jara

Ascoltata da Atahualpa Yupanqui durante i suoi viaggi ai confini tra la Colombia e il Venezuela. Viene da lui reinterpretata in modo maggiore e in forma quaternaria, diversamente dalle ninnananne classiche.

Si tratta di una brano sociale che descrive la condizione degli schiavi e, soprattutto quella delle donne e dei bambini: (Trabajando duramente, trabajando e va de luto, trabajando e no le pagan, trabajando e va tosiendo) Devi lavorare anche se non sei pagata, anche se ti è morto qualcuno, anche se sei malata. E per i tuoi bambini, in cambio del loro sonno, non c'è la promessa di giocattoli, ma di cibo e la minaccia non è quella del lupo o dell'orco, ma dell'uomo bianco, il più feroce dei persecutori.

Coro Hispano-Americano

Duerme duerme negrito
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/7/2012 - 13:22
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Ya parte el galgo terrible

Ya parte el galgo terrible
dall'LP "inti illimani 2 la nueva canción chilena" - 1974
THE FEROCIOUS GREYHOUND ATTACKS
(continua)
18/12/2011 - 23:42
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El aparecido

El aparecido
dall'LP "inti illimani 2 la nueva canción chilena" - 1974
THE APPARITION
(continua)
18/12/2011 - 00:45
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La pericona

La pericona
‎[1962]‎
Da “El folklore de Chile según Violeta Parra – Violeta Parra, canto y guitarra”.‎
Proposta anche da Víctor Jara durante il suo concerto nell’Aula Magna della Università di ‎Valparaíso il 29 maggio 1970.‎



La “pericona” è la variante cilena del “pericón”, un ballo popolare nato in Argentina ai primi ‎dell’800.‎
E la pericona dice sempre la verità…‎

La música y los esquemas generales del texto son, indudablemente, de una pericona tradicional de ‎Chiloé. Sin embargo, pensamos que el texto lleva tantas características del estilo de Violeta que ‎debe ser considerada coautora, a pesar de que en los créditos del disco se atribuya totalmente al ‎folklore.‎
La musica e lo schema generale del testo sono, indubbiamente, di una “pericona” tradizionale ‎di Chiloé [gruppo di isole nel sud del Cile]. Ma il testo ha così tante caratteristiche tipiche del suo ‎personalissimo stile che Violeta Parra ne dove essere considerata co-autrice, anche se i crediti del ‎brano sono da attribuirsi totalmente al folklore.
‎(Cancioneros.com)‎
La pericona dice
(continua)
inviata da Bartleby 30/11/2011 - 09:16
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El derecho de vivir en paz

El derecho de vivir en paz
平和に生きる権利
(continua)
inviata da DonQuijote82 10/9/2011 - 19:47

RISATE AMARE: VIGNETTE CONTRO LA GUERRA/ LAUGHING BITTERLY WITH ANTIWAR CARTOONS

RISATE AMARE: VIGNETTE CONTRO LA GUERRA/ LAUGHING BITTERLY WITH ANTIWAR CARTOONS

Il regime spezza le mani ai vignettisti … un macabro déjà vu
Valentina Perniciaro da Baruda

E’ (fortunatamente non dobbiamo parlare al passato) un vignettista molto famoso, un 61enne dotato di mani d’oro e intelligenza fine …

Ali Ferzat, questo il suo nome, è nato nella città di Hama in Siria (che passa alla storia per il massacro del 1982 e poi quello dei primi giorni del Ramadan di quest’anno) ed ha una lunga storia da caricaturista politico, espulso dal partito Baath qualche decennio fa. Una matita che non ha mai smesso di esser arma: il primo periodico indipendente (al-Domari) della storia della siria baathista, da lui fondato, è riuscito a sopravvivere meno di tre anni … chiuso con la forza nel 2003, sotto l’attuale presidente.

Ieri, dalla piazza della Moschea Omayyade di Damasco è stato catturato da alcuni uomini armati.
Oggi, come un Víctor Jara mediorientale, è stato ritrovato:... (continua)
28/8/2011 - 23:19
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Te recuerdo Amanda

Te recuerdo Amanda
Dal disco "L'America" del COLECTIVO PANATTONI con la partecipazione straordinaria di Francesco GUCCINI




il testo ora è completo:
TI RICORDO AMANDA
(continua)
inviata da Alberto Marchetti 30/4/2011 - 09:55
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La bala

La bala
[1972]
Scritta da Víctor Jara su di una melodia popolare venezuelana.
Nell’album “La población”, così come ristampato nel 2001 con l’inclusione di alcuni inediti – come questa “La bala” - non presenti nel disco originale.

“La población” è un progetto, che Víctor Jara volle realizzare con un amico e collaboratore, il drammaturgo Alejandro Sieveking, una “cantata” – un “concept album” si dice oggi – dedicato alla nascita di una delle tante “poblaciones” – appunto – i “barrios” illegali che a partire dal 1957 cominciarono a costituirsi nell’area metropolitana di Santiago del Cile in seguito ad ondate successive di occupazioni attuate da masse di senza tetto e diseredati. “La Victoria”, situato nel comune di Pedro Aguirre Cerda ed occupato nel 1957, fu il primo di questi insediamenti, il primo in Cile e in tutta l’America Latina.
Dieci anni dopo fu la volta della “toma” (la “conquista”)... (continua)
Voy a contarles la historia
(continua)
inviata da Bartolomeo Pestalozzi 19/8/2010 - 13:23
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A desalambrar!

A desalambrar!
[1969]
Letra y Musica de Daniel Viglietti
Interpretata da Víctor Jara nell'album Pongo en tus manos abiertas

Interpretata dall'autore in Canciones Para Mi America - Le Chant du Monde LDX 7 4362 - 1973
Yo pregunto a los presentes
(continua)
inviata da giorgio 31/3/2010 - 20:02
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Ya parte el galgo terrible

Ya parte el galgo terrible
Una delle loro migliori canzoni....
Valentina 27/1/2010 - 11:24
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Una vaca amb un vedellet en braços

Una vaca amb un vedellet en braços
[1974]
Album "A Víctor Jara"

Testo trovato su Cancioneros.com

Una canzone tratta da una poesia di Joan Oliver i Sellarès, poeta catalano che si firmava con lo pseudonimo di "Pere Quart".
Di fede repubblicana, alla vittoria dei fascisti fu evacuato all'estero e visse in Francia, Argentina e Cile. Nel 1948 tornò a Barcellona dedicandosi alla traduzione delle opere di Molière e Čechov ma senza rinunciare ad una critica sarcastica ed acida del capitalismo, della società dei consumi ed del regime franchista ("Vacances pagades" del 1960).
Morto Franco, Pere Quart visse la "transizione" come un tradimento e non lesinò mai il proprio disprezzo per la nuova classe dirigente "democratica", arrivando a rifiutare l'attribuzione della "Creu de Sant Jordi" quale riconoscimento per i propri meriti artistici.
Non non,
(continua)
inviata da Alessandro 25/1/2010 - 11:54
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T'he conegut sempre igual

T'he conegut sempre igual
[1974]
Album "A Víctor Jara"

Testo trovato su Cancioneros.com

Canzone scritta da Raimon dopo l'incontro con Gregorio López Raimundo, comunista, combattente repubblicano nelle fila del PSUC, il Partit Socialista Unificat de Catalunya, poi esule In Francia e America Latina. Alla fine della seconda guerra mondiale rientrò clandestinamente in Catalogna per riorganizzare il PSUC. Nel 1951 fu catturato dalla polizia franchista. Imprigionato e torturato fu quindi espulso dalla Spagna nel 1954. Ma vi rientrò subito per ricominciare ancora una volta l'attività politica clandestina... Un vero lottatore!
Alerta vius, jo sé que si caiguesses
(continua)
inviata da Alessandro 25/1/2010 - 11:29
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No em mou al crit

No em mou al crit
[1966]
Album "Raimon a l'Olympia"

Testo trovato su Cancioneros.com

Si tratta di un'altra delle magnifiche canzoni, all'epoca inedite nella Spagna di Franco, registrate durante il concerto del 7 giugno 1966 all'Olympia di Parigi.
Il disco - uscito com'è chiaro solo in Francia - valse a Raimon il premio dell'Académie du Disque Français come miglior cantante straniero.
"No em mou al crit" è una rivendicazione della canzone come strumento di pensiero e di lotta, non meno bella e forte di Manifiesto di Víctor Jara...
No em mou al crit
(continua)
inviata da Alessandro 25/1/2010 - 09:11
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Manifiesto

Manifiesto
...ed infatti sei morto cantando parole vere, di vera libertà... mentre quei maiali ti torturavano, ti deridevano e ti uccidevano...

...Victor, la tua voce risuonerà in eterno, la tua sarà sempre una canzone nuova, una canzone immortale... rivivrà nel cuore del tuo popolo, di ogni popolo del mondo che cerca la libertà...

Hasta Siempre Victor...

by HMMurdock
Andrea 3/12/2009 - 14:38
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Preguntas por Puerto Montt

Preguntas por Puerto Montt
QUESTIONS POUR PUERTO MONTT
(continua)
inviata da Alessandro 2/12/2009 - 20:57
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Sé
[1974]
Album "Pi de la Serra a l’Olympia" (1975)

Canzone che l'autore, in concerto all'Olympia di Parigi, dedicò alla memoria di Víctor Jara assassinato l'anno precedente dai cani del fascista Pinochet.

Trovata sul blog di Gustavo Sierra Fernández
Sé que la vida és amarga,
(continua)
inviata da Alessandro 28/10/2009 - 07:54
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King Orfeo [feat. Harpens kraft]

King Orfeo [<i>feat.</i> Harpens kraft]
Grazie della dedica, Riccardo.
Devono essere dei posti bellissimi e inquietanti...
Anche la canzone è molto bella e ci sta pure bene sulla CCG. Come molte altre canzoni qui presenti (penso, per esempio, a Manifiesto di Victor Jara o alla postata di recente Little Drummer Boy di Mickey McConnell) parla della musica come istanza di liberazione.

Ansts jah gawairthi izwis!
Alessandro Il Gutnico 23/9/2009 - 08:23
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El niño yuntero

El niño yuntero
[1971]
Album "El derecho de vivir en paz"

Testo di Miguel Hernández, dal poema "Viento del pueblo", scritto tra il 1936 e il 1937, in piena guerra civile spagnola, e dedicato "A Federico García Lorca, poeta".
Carne de yugo, ha nacido
(continua)
inviata da Alessandro 21/4/2009 - 00:09
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Somos pájaros libres

Somos pájaros libres
SIAMO UCCELLI LIBERI
(continua)
inviata da Alice Bellesi 20/4/2009 - 17:17
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Movil Oil Special

Movil Oil Special
MOVIL OIL SPECIAL
(continua)
inviata da Alice Bellesi 20/4/2009 - 17:16




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