Leggo con una certa sorpresa che qualcuno ha creduto di poter cantare «Figli dell'officina» sull'aria di «Figli di nessuno». Quest'ultima canzone, da qualsiasi parte si colgan le parole, si compone di un tema d'una quartina di endecasillabi, seguita dal ritornello di un'alternanza di quinari e settenari : uno schema metrico non banale, poco rappresentato nella letteratura della canzone popolare (a partire dalle mie conoscenze, potrei addirittura azzardare che si tratti del sincretismo di due canzoni diverse, cosa frequentissima nel canto popolare - pensiamo a "Bandiera rossa"; ma lasciamo perdere).
«Figli dell'officina» invece è infinitamente più semplice ed usuale : entrambi gli schemi delle due strofe ("figli d.officina"; "avanti siam ribelli") son tutti in settenari (uno dei due versi principali della lirica italiana, assieme all'endecasillabo).
Non c'è bisogno di essere raffinati cultori di metrica e prosodia, né musicisti esperti per rendersi conto che è impossibile far collimare le due melodie.
Buongiorno AWS.
In allegato vi invio la intera trascrizione del documentario : " African American Work Songs in a Texas Prison " di TOSHI, DANIEL, and PETER SEEGER del 1966, con i relativi testi delle canzoni registrate, ricevuta da : American Folklife Center .
Buon lavoro
Pluck
African American Work Songs. Transcription. The numbered explanatory notes are entered as a group between the body of the film and its closing credits.
(Opening sequence, convicts led by Chinaman singing “Let your Hammer Ring” [1] while cross-cutting trees) (continua)
Perché mancano le fonti, o la bibliografia di riferimento? Non mi sembra serio...
9/5/2024 - 14:19
Le fonti sono citate.
Come tanti altri canti popolari, le origini sono incerte.
Se hai qualche informazione più "seria" in merito, non esitare a contribuire.
G. Novello, P. Monelli, La guerra è bella ma è scomoda, Garzanti, Milano 1951, pp. 100-101.
Canzoniere Coro Monte Cauriól, Sagep, Genova 1968, p. 156.
S. Baj, Canti di guerra e patriottici, La Tipografica, Milano 1933, p. 15.
A.V. Savona, M.L. Straniero, Canti della grande guerra, Garzanti, Milano 1981, p. 152.
Discografia:
I canti della naja, Coro Monte Cauriól, disco WIK KLVP 111.
Coro Alpi Cozie di Susa, disco Cetra LPP 134.
Mi ero scordato della Macchina del Tempo... Sarà possibile tornare indietro al IX secolo ? Mi piacerebbe ascoltare in diretta il Ritmo delle scolte modenesi....
Solo se quel monaco del IX sec. non si limitò a lasciare il "Ritmo" su una pergamena ma ebbe la pazienza di caricarlo su qualche dominio web gratuito...
Penso che nel IX secolo i domìni fossero tutti gratuiti, il Dominus tecum... :-) Ad ogni modo, vedo che ora abbiamo più bibliografie e dati su questo canto Alpino che sui poemi omerici. Benissimo, tutto questo arricchisce il sito e la nostra conoscenza.
Nota. Video reperito su YouTube ad opera di "StrudelMan". Interessante resa con musica (campionatura?) "ad hoc" e testo completo, ma senza interpolazioni.
Credevo fosse una canzone allegra, e credevo che il brigante che resta muto avesse qualcosa da nascondere, invece - poveretto - era solo triste. Peccato.
"Rod and Reel" implies fishing equipment. This is incorrect. She is selling her flax and spinning equipment: her roc (distaff), reel (skein winder), and spinning wheel. By doing this she has reduced herself to poverty and (in this version) is resorting to prostitution with her red petticoats, thus shaming her parents.
Lynn Carroll 1/5/2024 - 08:51
Some insight into the real history of this song: "Buttermilk" (and "Portland", in at least one version) are almost certainly a corruption (in my opinion) of Portumna in Galway, Ireland, site of the Wild Geese Heritage Museum*. Portumna Castle is surely on a hill, and the Wild Geese were Irish soldiers serving in various European countries in the 16th, 17th and 18th centuries, especially those who went to France in 1691. (*Flight of the Wild Geese, Wikipedia)
Canzone che veniva cantata la mattina all'alza bandiera dai componenti della Divisione d'Assalto "Garibaldi-Natisone". Per testimonianza diretta del partigano Walter Zorzenone "Vipera" già componente della stessa Divisione, gli stessi partigiani la chiamavano scherzosamente "il caffè" in quanto era in qualche modo sostitutivo della bevanda logicamente non disponibile (Luciano Marcolini Provenza , segretario ANPI di Cividale del Friuli)
«Figli dell'officina» invece è infinitamente più semplice ed usuale : entrambi gli schemi delle due strofe ("figli d.officina"; "avanti siam ribelli") son tutti in settenari (uno dei due versi principali della lirica italiana, assieme all'endecasillabo).
Non c'è bisogno di essere raffinati cultori di metrica e prosodia, né musicisti esperti per rendersi conto che è impossibile far collimare le due melodie.