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Viva la Valle Gesso

anonimo
Viva la Valle Gesso
E’ la canzone delle Brigata Valle Gesso “I.Vivanti”, già III Banda. Si canta sull'aria “Sul cappello che noi portiamo”. Quando le parole dicono “Il migliore dei partigian”, il riferimento è proprio ad Ildo Vivanti, l'eroe della Banda, che ferito e catturato dai tedeschi, venne condannato a morte e l'esecuzione avvenne in località San Rocco Castagneretta.

Testo originale pubblicato nel libretto clandestino del 1944 "Canta il Partigiano" e successiva ristampa del 1947 a cura di Panfilo Editore in Cuneo.
Riproposto (agosto 2019) nella bella rivista MARITTIME a firma di Mauro FANTINO: tutti i dettagli li trovate alla pagina La veglia del partigiano
Le montagne le montagne di Valle Gesso
(continua)
inviata da gianfranco 1/8/2019 - 16:08

La Veglia del Partigiano

anonimo
La Veglia del Partigiano
Ritornando, come tutte le estati, a Demonte, Valle Stura (CN) ho trovato sulla bella rivista MARITTIME (quadrimestrale, si occupa di cultura, storia e attualità di quelle valli dimenticate) un interessante articolo dal titolo "Le canzoni partigiane" nel quale vengono riportati i testi di quattro canti "originali" ossia proprio quelli cantati dai partigiani combattenti, preceduti dalla introduzione che di seguito riporto.

L'argomento a mio avviso meriterebbe un approfondimento, sia dal punto di vista della "origine" dei canti, sia del loro significato, in quanto si tratta delle radici della nostra cultura, troppo presto dimenticate, coi bei risultati che sono sotto gli occhi di tutti...

Per l'autorizzazione alla pubblicazione ringrazio anche il Direttore Mauro FANTINO della rivista MARITTIME, nella quale sia il direttore, i redattori e i collaboratori prestano la loro opera gratuitamente... (continua)
Lassù sulle montagne
(continua)
inviata da gianfranco 31/7/2019 - 15:44
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Ël regiment Piemont

anonimo
È probabile che questa canzone ricordi la guerra combattuta in Europa dal 1742 al 1748 per la successione al trono d’Austria, nella quale fu coinvolto anche l’esercito piemontese a fianco degli austriaci, contro i francesi e gli spagnoli. In particolare, la canzone potrebbe essere ambientata a Cuneo, perché narra che, alla partenza per la guerra, i soldati del Reggimento Piemonte fecero celebrare una novena propiziatoria nel santuario della Madonna dell’Olmo, dove si venerava (e si venera ancora oggi) un’immagine miracolosa della Madonna delle Grazie.

Più una canzone nella guerra, che propriamente contro la guerra.

Interpretata dai Barabàn nell'album "Voci di Trincea"
Al lun-es da matin bato la generala (1);
(continua)
inviata da Dq82 28/6/2019 - 17:01

Mateòti, Mateòti

anonimo
Mateòti, Mateòti
Matteotti, Matteotti
(continua)
inviata da adriana 1/6/2019 - 15:13
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Allo spuntar dell’alba

anonimo
Allo spuntar dell’alba
Variazione di un canto delle mondine di origine militare, qui con
un netto riferimento alla lotta partigiana dei gruppi legati al PCI (Partito Comunista Italiano)
Da :Imparare con la storia
Allo spuntar dell’alba
(continua)
inviata da adriana 31/5/2019 - 08:47
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Cara mamma sono carcerato

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La musica è quella della marcia nazista "Wenn wir fahren gegen England". Vedi anche la versione triestina Magnaremo suf.

Come puoi capire ascoltando questo canto, si tratta di una registrazione effettuata da qualche studioso di canzoni popolari, che ha intervistato un testimone dei fatti accaduti.
Da Imparare con la Storia
Cara mamma sono carcerato
(continua)
inviata da adriana 31/5/2019 - 08:16
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Sorge un grido d' orrore

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Sorge un grido d' orrore
Testo reperito in questa pagina
Sorge un grido di orrore
(continua)
inviata da adriana 31/5/2019 - 08:12

Passa la ronda

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Il canto è stato raccolto nel gennaio 1964 da Cesare Bermani dalla voce di un informatore anonimo di Mantova, secondo il quale era la canzone dei partigiani che operavano verso la Val di Fiemme; il testo ha alcune analogie con un componimento del poeta friulano Teobaldo Ciconi (1826-1863) che passò poi nel repertorio risorgimentale.
Da :Imparare con la storia.blogspot
Passa la ronda del partigiano
(continua)
inviata da adriana 30/5/2019 - 09:38
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The Girl I Left Behind Me

anonimo
Versione strumentale di Sam Sweeney


Molto interessante è anche “The girl I left Behind”…

La conosco da prima che imparassi a suonare il violino. È uno dei brani più suonati in Inghilterra ed è stato adottato nel corso dei secoli come canzone da marcia militare e una canzone, con molte versioni diverse che sono emerse in tutto il Regno Unito e nel Nord America. La melodia è così comune qui che ho voluto metterla nell’album, ancora una volta nel tentativo di reclamarla come una melodia bellissima e non solo qualcosa che è stata distrutta come standard e ha avuto pochissima considerazione.

blogfoolk.com


Dq82 26/5/2019 - 22:34
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The Bonny Moorhen

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The Bonny Moorhen
Per completezza d'informazione devo dire che in Bretagna (che come sapete è la mia terra d'elezione) Gerard Delahaye ha messo un testo originale su questa favolosa melodia scozzese. Si può ascoltare nel suo CD "La ballade du Nord Ouest" e si tratta di una triste canzone d'amore dal titolo "A Meneziou Crenn".
Flavio Poltronieri 25/5/2019 - 19:16

Addio Ninetta

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Testo ripreso da questa pagina
Addio Ninetta
(continua)
inviata da adriana 25/5/2019 - 11:03
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An hini a garan

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An hini a garan
Tre grandi amici:



Ewen Delahaye Favennec
Flavio Poltronieri 24/5/2019 - 20:18

Il 24 maggio l'è un giorno disgraziato

anonimo
Il 24 maggio l'è un giorno disgraziato
Un “controcanto” per una memoria diversa.

Alle note retoriche della Leggenda del Piave di E.A.Mario, cantata nei teatri a fine guerra, dove il fiume “mormorava calmo e placido al passaggio / dei nostri fanti il 24 maggio...” fa da contraltare un canto inedito di soldati meridionali, mai raccolto nei canzonieri patriottici.

Dalla ricerca di Emilio Jona e Michele Straniero, compiuta nell'estate del 1962 al Sud (Calabria, Puglia, Sicilia), proviene un eccezionale documento cantato da un reduce, Domenico Scaramuzzina, manovale di Cosenza, classe 1896, che aveva combattuto sul Carso, poi vissuto la prigionia e l'incubo della fame, portando a casa la pelle e un bagaglio incredibile di memorie e di “controcanti” costruiti con singolare estro rapsodico. Così, ad apertura di microfono, senza esitazione, introduce e commenta la sua chanson de geste che ripercorre le vicende belliche da quel disgraziato... (continua)
E il 24 maggio
(continua)
24/5/2019 - 16:14
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Partigiani di Castellino

anonimo
Partigiani di Castellino
Io sono il figlio della badante del Generale di Corpo d’Armata Renzo Cesale. Non ho alcuna parentela con questo grande uomo, ma posso dire che è stato un grandissimo onore per me poter ascoltare le sue storie e i suoi aneddoti.
Purtroppo il Generale è deceduto ormai da diversi anni, ma ciò che ha dato al nostro Paese insieme a tutti coloro che si sono sacrificati non morirà mai.
A. V. 23/5/2019 - 03:14
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Ò sentito sparà il cannone

anonimo
Ò sentito sparà il cannone
SENTO IL ROMBO DEL CANNONE

Sento il rombo del cannone è un canto di guerra assai significativo, tanto diffuso nella memoria popolare quanto poco diffuso nei canzonieri a stampa (non compare nemmeno nella pure ottima antologia di Savona-Straniero del 1981!) né nel repertorio dei cori alpini. Come mai?
Credo sia per la sua assoluta antieroicità, cioè totale assenza di retorica guerriera.

Quello del cannone è un rombo (ecco la “formula” testuale che abbiamo eletto a titolo del nostro libro, proprio per la sua emblematicità!) che incute terrore, che fa tremare la terra e gli uomini. I cannoni a lunga gittata, gli obici pesanti da 420, con il loro fragore annichiliscono la massa dei combattenti, ne incrinano il sistema nervoso, li fanno “uscir fuori di testa”. Il disegno di Morando messo in copertina (quel soldato raggomitolato su sé stesso, che si tappa le orecchie, sotto la vampa delle esplosioni)... (continua)
SENTO IL ROMBO DEL CANNONE
(continua)
7/5/2019 - 14:48
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Il general Cadorna

anonimo
Il general Cadorna
"La moglie di Cecco Beppe" cantata da Nanni Svampa

tratto dal CD "Nanni Svampa - Antologia della Canzone Milanese e Lombarda - Vol.4 -. In Filanda, in Risaia, a Soldà"

Come giustamente sottolineato a suo tempo da Gian Piero Testa queste strofette sono da cantare sulla stessa aria de "La moglie di Cecco Beppe" (la quale era proprio la famosa Sissi).
LA MOGLIE DI CECCO BEPPE
(continua)
6/5/2019 - 23:48
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We Shall Not Be Moved

anonimo
We Shall Not Be Moved
Registratori, resistenze e lotte contro le ingiustizie

Alessandro Portelli, storico
1 maggio 2019 10.04
CCG Staff 5/5/2019 - 09:23




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