3.Haris Alexìou
'Αλμπουμ / Album :24 + (1) Τραγούδια
4. Tania Tsanaklidou [Τάνια Τσανακλίδου]
'Αλμπουμ / Album : Το Μαγικό Κουτί
5. Marinella
La musica composta in tonalità minore esprime tristezza. Di canzoni greche in tonalità minore dai primordi del rebetiko (più propriamente smirneiko) sino alla prima metà del XX secolo ce ne sono tante. Citiamo alcune tra quelle il cui titolo riporta la parola “minore”:... (continua)
I koinonía
[1955]
Στίχοι: Βασίλης Καραπατάκης
Μουσική: Χρήστος Κολοκοτρώνης
Parole: Vasílis Karapatákis
Musica: Chrístos Kolokotrónis
Incisa più volte da Stelios Kazantzidis e anche da Sotiria Bellou / Σωτηρία Μπέλλου, per esempio nella sua raccolta intitolata “Τα Ρεμπέτικα Της Σωτηρίας Μπέλλου 4”
Confortato dalla presenza di Riccardo Venturi (in carne ed ossa) e di Gian Piero Testa (in spirito) - insomma, l’intero “Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ” oggi intitolato proprio a GPT - mi azzardo a contribuire questo bel brano che, mi pare, racchiuda in sé una delle componenti fondamentali della musica rebetika, e di quella offerta da Kazantzidis e dalla Bellou in particolare, ossia la protesta, la voce del popolo stanco di soprusi, di ingiustizie, la voce degli sfruttati e dei traditi dai potenti di sempre.
E devo qui ricordare che Stelios Kazantzidis rimase orfano a 13 anni, quando nel 1944 i... (continua)
Testi di Mihalis Bùrbulis (*)
Musica di Ilias Andriopoulos
Voce di Sotiria Bellou
"Sobborghi popolari" - 1980
(*) (compresi due - l'ottavo e l'undicesimo- con lo pseudonimo Stella Kalaviti). A causa di qualche cambiamento impostogli ma non condiviso, Burbulis non vi volle impegnare la propria firma)
Premesso che di questo LP avevo già "postato" la canzone più conosciuta, "Non piangere", ero rimasto con il dubbio se non valesse la pena di far conoscere anche il resto. Ci ho pensato, e ho concluso che vale la pena. "Laikà proastia" giunse come una sorta di epitome della più tormentata storia dei Greci contemporanei e soprattutto di coloro che, cacciati in massa dall'Asia Minore alla fine della Prima Guerra Mondiale, andarono tra mille sofferenze a costituire dapprima un... (continua)
Nel...mettere un po' le manine su questa pagina, cosa non semplice, mi sono permesso una piccola correzione (che poi non è tale, ma semplicemente un aggiustamento lessicale) sulla traduzione di Gian Piero Testa. Il termine "setificio" proprio non mi andava giù, anche perché, casomai, si dovrebbe parlare di "seteria". Ma i -fici e le -erie sono oramai cose abusate (calzettificio, panineria, burrificio, primeria -bar dove si servono primi piatti, sic) e allora mi son detto: Ma le filande, perdìo? E così ho corretto in "filanda". Addirittura avevo avuto la tentazione di ricorrere a un termine ancora più antico delle mie parti: "Gualchiere". In realtà le gualchiere (come quelle di Remole, sull'Arno a monte di Firenze, vero esempio di archeologia industriale medievale) erano gli opifici dove si cardavano i filati (dall'antico tedesco, forse longobardo walkjan), ma una fermata del metrò ateniese "Gualchiere" sarebbe stata fantasmagorica!
En passant. L'ultimo brano, quello che dà il titolo all'intero concept album, "Sobborghi popolari", mi ha fatto frullare in testa qualcosa. Alla fine ho ricollegato: sembrano, presi quasi di peso, alcuni versi di una composizione molto più lunga del grande e sfortunato poeta ungherese Attila József, intitolata Külvárosi éj, vale a dire "Notte di sobborgo". Al link proposto c'è il testo originale ungherese, dato che purtroppo non m'è riuscito di trovare uno straccio di traduzione italiana in rete; ma siccome sono uno del secolo scorso, quando ancora si compravano i libri e stop, a casa di mia madre devo avere ancora il libro delle poesie di József, acquistato all'età dei poeti strani (quella che tutti noi attraversiamo sui 16/17 anni). Non appena ribecco il libro scrivo qui la traduzione. Ma intanto vi beccate l'originale letto da Zoltán Latinovits; in questa pagina ellenica, non guasterà la particolare melodia della lingua ungherese.
Approvo, naturalmente, il bellissimo lavoro che hai fatto (segno che la materia ti è piaciuta), ed anche la correzione di Metaxourghìo, che effettivamente avevo tradotto malamente. E pensare che sono comasco; ma credo di aver capito che cosa mi sia successo. Mi è successa una contaminazione - mentale - tra la Seteria, che è il nome con cui qui si indica la fabbrica della seta (ma non la tintoria), e il Setificio, che a Como è la scuola (un I.T.I.S.) che prepara i tecnici del settore. Siccome io ho vissuto più nelle scuole che nelle fabbriche, probabilmente mi si è attaccata la reminiscenza scolastica. "Filanda" non sarebbe tecnicamente corretto, perché quel lavoro - che consiste nel dipanare il filo di seta dal bozzolo immerso nella "caldera" di acqua bollente - non lo si fa più da molti anni, dalle mie parti; e,immagino, neppure in Grecia. Per quel poco che è rimasto del setificio comasco... (continua)
Paroles: Mihalis Bourboulis
Musique: Ilias Andriopoulos
Premier interprète: Sotirïa Bellou
d'après la version italienne de Gian Piero Testa.
J'avais déjà « posté » la chanson la plus connue de ce disque, "Non piangere" (Ne pas pleurer) ; j'étais resté avec l'idée de savoir s'il valait la peine de faire connaître également le reste. J'y ai pensé et j'ai conclu que cela valait la peine. « Laika proastia » (Quartiers populaires) se présente comme un abrégé de la partie la plus tourmentée de l'histoire des Grecs contemporains et particulièrement, des gens qui, chassés en masse de l'Asie Mineure à la fin de la Première Guerre mondiale, allèrent au travers de mille souffrances construire d'abord, un sous-prolétariat et en suite, peu à peu, la classe... (continua)
Notes à la traduction
Gian Piero Testa, Riccardo Venturi, complétées pour les lecteurs de langue française par Marco Valdo M.I.
(1) Le 31 août 1922 : Fin de la guerre ente la Grèce et la Turquie. Les troupes de Mustapha Kemal arrivent à Smyrne et se déclenche l'incendie qui ravage les quartiers chrétiens et arméniens de la ville ainsi que la mise à sac des-dits quartiers et de grands massacres, agrémentés de tortures, viols, vols et pillages en tous genres. C'est la toile de fond de cette chanson.
(2) Place Vathis : place du Pirée.
(3) Ancien dème (arrondissement) de l'Attique au Nord-Ouest de la capitale et aujourd'hui englobé dans l'agglomération.
(3) Au Pirée : on ne sait si elle existe encore. Aujourd'hui, nom « Metaxouryio » d'un arrêt du métro d'Athènes.
(5) Eugène Spatharis (1924 - 2009), qui fut un des plus illustres artistes de théâtre des ombres (marionnettes) d'origine turque... (continua)
Testo di Vassilis Tsitsanis "Vlahos"e Alekos Goùveris
Musica di Vassilis Tsitsanis
Prima esecuzione: Prodromos Tsausakis con Sotiria Bellou - (1965)
Altri interpreti: Marika Ninou con Vassilis Tsitsanis e Yannis Salassidis; Stelios Kazangidis con Yota Lydia e Marinella; Yorgos Dalaras.
Una canzone che è quasi un inno nazionale, una delle più intrise di "kaimòs", il dolore esistenziale dei Greci. (gpt)
Στίχοι: Μιχάλης Μπουρμπούλης
Μουσική: Ηλίας Ανδριόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Σωτηρία Μπέλλου
Άλλες ερμηνείες: Δημήτρης Μητροπάνος
Λαϊκά προάστια - 1980
Testo di Mihalis Bourboulis
Musica di Ilias Andriopoulos
Prima esecuzione di Sotiria Bellou
Altra interpretazione di Dimitris Mitropanos
da "Laikà proastia"/ Sobborghi popolari" - 1980
A lungo nella canzone greca, anche quando si diceva - e si cantava - che i "manghes" non esistevano più in quanto schiacciati dal treno, è continuato il filone tematico di origine rebetica dell'orgogliosa povertà del proletariato e del sottoproletariato. Nel 1980 uscì uno splendido LP, "Laikà proastia/Suburbi popolari" musicato dal bravissimo Ilias Andriopoulos, il compositore di "Prossanatolismì/Orientamenti" su liriche giovanili di Odisseas Elitis. I versi di Laikà Proastia erano di un poeta e scrittore, Mihalis Burbulis, che personalmente non apparteneva... (continua)
Μην κλαις και μη λυπάσαι που βραδιάζει (continua)
inviata da Gian Piero Testa 5/5/2010 - 11:55
Versione italiana di Gian Piero Testa
Ho sentito poco fa che, forse, nelle vicinanze di piazza Sintagma tre persone hanno perso la vita, intrappolate in un edificio incendiato da un lancio di molotov, un edificio "colpevole" di ospitare una banca. Certo non è morta la banca, per questo: sarebbero però morte delle persone. Non penso che sia questa la strada perché in Grecia si torni a vedere una domenica senza nuvole. Preferisco sperare che la notizia non sia confermata e che, se lo fosse, queste siano azioni di provocatori della polizia o dei ceffi dell'Alba d' Oro. (gpt)
[1936]
Στίχοι / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Minos Matsas [Μίνως Μάτσας]
Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel
Spyros Peristeris [Σπύρος Περιστέρης]
Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1.Sotiria Bellou
'Αλμπουμ / Album : Τα Ρεμπέτικα Της Σωτηρίας Μπέλλου
2.Markos Vamvakaris , Apostolos Hatzihristos [Απόστολος Χατζηχρήστος] , Giannis Stapoulis [Γιάννης Σταμούλης]
'Αλμπουμ / Album : Ταξίμ-Ζεϊμπέκικο / Μινόρε Της Αυγής
3.Haris Alexìou
'Αλμπουμ / Album :24 + (1) Τραγούδια
4. Tania Tsanaklidou [Τάνια Τσανακλίδου]
'Αλμπουμ / Album : Το Μαγικό Κουτί
5. Marinella
La musica composta in tonalità minore esprime tristezza. Di canzoni greche in tonalità minore dai primordi del rebetiko (più propriamente smirneiko) sino alla prima metà del XX secolo ce ne sono tante. Citiamo alcune tra quelle il cui titolo riporta la parola “minore”:... (continua)