Zoccu vonnu
Ma 'sti strazzati ancora chi vunnu
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 31/8/2023 - 02:15
La ballata 'ddi li porci
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Pino Veneziano
Album / Albumi: Lu patruni è suvecchiu
Circolo Ottobre – CO LP 04
Supplemento a Lotta Continua 13-3-1972
Album / Albumi: Lu patruni è suvecchiu
Circolo Ottobre – CO LP 04
Supplemento a Lotta Continua 13-3-1972
Cantu la storia di una bella festa
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 31/8/2023 - 02:40
Santu
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Pino Veneziano
Album / Albumi: Lu patruni è suvecchiu
Circolo Ottobre – CO LP 04
Supplemento a Lotta Continua 13-3-1972
Album / Albumi: Lu patruni è suvecchiu
Circolo Ottobre – CO LP 04
Supplemento a Lotta Continua 13-3-1972
Ddi 'sta vita cchi nn'haju
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 31/8/2023 - 04:23
Lu sicilianu
[1975]
Parole e musica di Pino Veneziano.
Nel disco intitolato “Lu patruni è suvecchiu”
Testo trovato sul sito dedicato a Pino Veneziano.
Parole e musica di Pino Veneziano.
Nel disco intitolato “Lu patruni è suvecchiu”
Testo trovato sul sito dedicato a Pino Veneziano.
Lu sicilianu è ‘nta tuttu ‘u munnu,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/6/2014 - 10:33
Ammazzàti, ammazzàti
[2007]
Testo e Musica di Rocco Pollina
Album: La Mafia non esiste
Forse una fra le canzoni in siciliano più esplicitamente contro la guerra..
Testo e Musica di Rocco Pollina
Album: La Mafia non esiste
"La voce del presidente Allende ci porta all’11 settembredel 1973, al colpo di stato del dittatore cileno Pinochet, morto recentemente impunito e sepolto con tutti gli onori dell’esercito.Ammazzàti…ammazzàti… comincia con quell’11 settembre lontano e ovviamente arriva a quello recente e ben noto, ma certamente si riferisce a tante altre stragi,da quelle in Russia e Cecenia a quelle in Iraq.Nella canzone di Rocco Pollina chi lancia bombe e si macchia di crimini contro l’umanità è, molto semplicemente,un gran figlio di troia, insieme a chi non compie materialmente l’atto ma ne condivide l’ideologia fascista e guerrafondaia Con lo stesso linguaggio Pino Veneziano bollava gli assassini di piazza della Loggia in una sua canzone che prima o poi proporremo in una nostra versione"
dalle note informative sull'album
dalle note informative sull'album
Forse una fra le canzoni in siciliano più esplicitamente contro la guerra..
[Voce campionata:]
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 9/5/2011 - 16:15
La mafia nun esisti
Parole e musica di Pino Veneziano, ma non so in che anno preciso l’abbia scritta.
Sicuramente non fa parte del suo unico album, “Lu patruni è suvecchiu” del 1975.
Considerato che nel testo il commissario Luigi Calabresi, ucciso nel 1972, viene dato come morto di mafia al pari del procuratore Pietro Scaglione, ammazzato l’anno prima, forse si può datare questa canzone ai primissimi anni 70…
Reinterpretata e riarrangiata da Rocco Pollina e i MondOrchestra per il loro album del 2007 intitolato proprio così, “La mafia non esiste”.
Pollina ha premesso al brano la registrazione di una dichiarazione di Totò Riina che suona assai simile alle continue attuali esternazioni – le ultime solo ieri – del capo cosca e presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: “Cioè sono i comunisti che portano avanti queste cose… Il signor Violante, il signor Caselli da Palermo, cioè c’è tutta una combriccola, tutto... (continua)
Sicuramente non fa parte del suo unico album, “Lu patruni è suvecchiu” del 1975.
Considerato che nel testo il commissario Luigi Calabresi, ucciso nel 1972, viene dato come morto di mafia al pari del procuratore Pietro Scaglione, ammazzato l’anno prima, forse si può datare questa canzone ai primissimi anni 70…
Reinterpretata e riarrangiata da Rocco Pollina e i MondOrchestra per il loro album del 2007 intitolato proprio così, “La mafia non esiste”.
Pollina ha premesso al brano la registrazione di una dichiarazione di Totò Riina che suona assai simile alle continue attuali esternazioni – le ultime solo ieri – del capo cosca e presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: “Cioè sono i comunisti che portano avanti queste cose… Il signor Violante, il signor Caselli da Palermo, cioè c’è tutta una combriccola, tutto... (continua)
Nenti sacciu e nenti vitti,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 9/5/2011 - 11:12
Percorsi:
Mafia e mafie
Trovata sul sito dei MondOrchestra:
"Se foste un rom, quella di Salvini [Matteo Salvini, uno dei "migliori" nuovi esponenti della Lega, ndr] non vi apparirebbe come la sortita delirante di un imbecille da ridicolizzare.
Se foste un musulmano, o un africano, o comunque un uomo dalla pelle scura, il pacchetto sicurezza non lo prendereste solo come l’ennesima sortita di un governo populista e conservatore, eccessiva ma tutto sommato veniale.
Se foste un lavoratore che guadagna il pane per sé e per i suoi figli su un’impalcatura, l’annacquamento delle leggi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro non lo dimentichereste il giorno dopo per occuparvi di altro.
Se foste migrante, il rinvio verso la condanna a morte, la fame o la schiavitù, non provocherebbe solo il sussulto di un’indignazione passeggera.
Se foste ebreo sul serio, un politico xenofobo, razzista e malvagio fino alla ferocia non vi... (continua)
"Se foste un rom, quella di Salvini [Matteo Salvini, uno dei "migliori" nuovi esponenti della Lega, ndr] non vi apparirebbe come la sortita delirante di un imbecille da ridicolizzare.
Se foste un musulmano, o un africano, o comunque un uomo dalla pelle scura, il pacchetto sicurezza non lo prendereste solo come l’ennesima sortita di un governo populista e conservatore, eccessiva ma tutto sommato veniale.
Se foste un lavoratore che guadagna il pane per sé e per i suoi figli su un’impalcatura, l’annacquamento delle leggi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro non lo dimentichereste il giorno dopo per occuparvi di altro.
Se foste migrante, il rinvio verso la condanna a morte, la fame o la schiavitù, non provocherebbe solo il sussulto di un’indignazione passeggera.
Se foste ebreo sul serio, un politico xenofobo, razzista e malvagio fino alla ferocia non vi... (continua)
Bartleby 9/5/2011 - 11:46
Ma cu siti viautri?
Parole e musica di Pino Veneziano, ma non so in che anno (nei 70? Negli 80?) l’abbia scritta. Sicuramente non fa parte del suo unico album, “Lu patruni è suvecchiu” del 1975.
Reinterpretata e riarrangiata da Rocco Pollina e i MondOrchestra per il loro album del 2007 intitolato “La mafia non esiste”.
Reinterpretata e riarrangiata da Rocco Pollina e i MondOrchestra per il loro album del 2007 intitolato “La mafia non esiste”.
Ma cu siti viatri?
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 9/5/2011 - 10:41
Li scarsi
[1975]
"Lu patruni è suvecchiu" ("Il padrone è di troppo")
Ho qui con me nella mia casa di campagna Pino Veneziano, cantastorie: ha appena finito di cantare un gruppo di canzoni incise in un disco prossimo ad uscire. Il successo sarà certo perché Pino alla potenza della voce aggiunge la forza drammatica. I testi sono suoi, i motivi musicali pure. Un cantastorie, che fa politica, e la sublima con la poesia. Il suo discorso è semplice, popolare, ma
convincente; e riesce a farsi capire dai braccianti in maggioranza analfabeti e semianalfabeti. Gli argomenti sono la verità, cantata da popolano a popolano, senza inganni. I padroni non sono necessari, le guerre nemmeno; le case sono necessarie, perché un coniglio senza tana, un uccello senza nido, sono come i pesci senza mare, dice.
Da ragazzo, ora ha quarant’anni, Pino faceva il guardiano di capre, di vacche; dormiva in campagna; frequentò... (continua)
"Lu patruni è suvecchiu" ("Il padrone è di troppo")
Ho qui con me nella mia casa di campagna Pino Veneziano, cantastorie: ha appena finito di cantare un gruppo di canzoni incise in un disco prossimo ad uscire. Il successo sarà certo perché Pino alla potenza della voce aggiunge la forza drammatica. I testi sono suoi, i motivi musicali pure. Un cantastorie, che fa politica, e la sublima con la poesia. Il suo discorso è semplice, popolare, ma
convincente; e riesce a farsi capire dai braccianti in maggioranza analfabeti e semianalfabeti. Gli argomenti sono la verità, cantata da popolano a popolano, senza inganni. I padroni non sono necessari, le guerre nemmeno; le case sono necessarie, perché un coniglio senza tana, un uccello senza nido, sono come i pesci senza mare, dice.
Da ragazzo, ora ha quarant’anni, Pino faceva il guardiano di capre, di vacche; dormiva in campagna; frequentò... (continua)
Cui morinu ammazzati nta li fabbrichi,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 18/4/2010 - 19:32
Version française - LES PAUVRES – Marco Valdo M.I. – 2010
d'après la traduction en italien d'une chanson sicilienne « Li Scarsi » de Pino Veneziano (1975)
J'ai ici avec moi dans ma maison de campagne Pino Veneziano, chanteur. Il vient de terminer de chanter un groupe de chansons gravées sur un disque qui sortira bientôt. Son succès sera certain car Pino à la puissance de la voix ajoute la force dramatique. Les textes sont de lui, les musiques aussi. Un chantauteur, qui fait de la politique et la sublime par la poésie. Son discours est simple, populaire et convainquant. Il réussit à se faire comprendre des paysans pauvres en majorité analphabètes ou semi-analphabètes. Ses arguments sont la vérité, cantate d'un du peuple pour un du peuple, sans mécompréhensions. Les patrons ne sont pas nécessaires, les guerres non plus; les maisons sont nécessaires, car un lapin sans terrier, un oiseau sans... (continua)
d'après la traduction en italien d'une chanson sicilienne « Li Scarsi » de Pino Veneziano (1975)
J'ai ici avec moi dans ma maison de campagne Pino Veneziano, chanteur. Il vient de terminer de chanter un groupe de chansons gravées sur un disque qui sortira bientôt. Son succès sera certain car Pino à la puissance de la voix ajoute la force dramatique. Les textes sont de lui, les musiques aussi. Un chantauteur, qui fait de la politique et la sublime par la poésie. Son discours est simple, populaire et convainquant. Il réussit à se faire comprendre des paysans pauvres en majorité analphabètes ou semi-analphabètes. Ses arguments sont la vérité, cantate d'un du peuple pour un du peuple, sans mécompréhensions. Les patrons ne sont pas nécessaires, les guerres non plus; les maisons sont nécessaires, car un lapin sans terrier, un oiseau sans... (continua)
LES PAUVRES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/4/2010 - 15:02
Piazza di la Loggia
1975]
"Lu patruni è suvecchiu" ("Il padrone è di troppo")
Brescia, Piazza della Loggia, 28 maggio 1974
"Lu patruni è suvecchiu" ("Il padrone è di troppo")
Brescia, Piazza della Loggia, 28 maggio 1974
Nn’hannu murutu tanti
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 18/4/2010 - 19:41
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
Il boia io non lo aspetto mai: ma un po' di giustizia sì, allora e sempre. Come lo ricordo, quel giorno di declinante anno scolastico. Da poco ero segretario della CGIL Scuola di Como e insegnavo allo Scientifico "Paolo Giovio", che allora era in via Jacopo Rezia, con una sezione staccata vicino, in via Mentana. E qui stavo facendo lezione, quando mi chiamarono al telefono: era il mio "aggiunto", un socialista di nome Salvatore Veca, che mi avvisava. A Brescia era scoppiata una bomba in piazza della Loggia in mezzo a un comizio dei sindacati. Tanti morti. E tra loro anche insegnanti "nostri". Girai le aule delle due sezioni, ci concentrammo nell'atrio aulico e neoclassico della sede centrale, tra le colonne e i busti di saggi antichi. Tanti ragazzi emozionati. Volevano capire. Arrivò il segretario dei metalmeccanici cislini, il Cornelio Fontana, che era uno come si deve, modesto e bravo.... (continua)
Gian Piero Testa 18/4/2010 - 22:47
d'après la version italienne, de la chanson sicilienne : Piazza di la Loggia – Pino Veneziano – 1975
Juste un rappel de chose ancienne et non encore résolue : Le 28 mai 1974, à l'appel des syndicats et du Comité Antifasciste, une manifestation antifasciste se déroulait sur la place de la Loggia à Brescia (Italie). Soudain, une bombe explosa : il y eut huit morts et près d'une centaine de blessés. L'attentat fut revendiqué par Ordine Nuovo, un mouvement ouvertement néo-fasciste, sans doute aidé par les « services secrets ». Aucune des instructions n'a pu aboutir vraiment. La première condamnation fut annulée, puis cette annulation fut elle-même confirmée en Cassation en 1985. La seconde se conclut pareillement en 1989 : « faute de preuves ». La troisième est en cours... (pour rappel, on est en 2010).
Les morts eux sont bien morts (depuis 1974) – sans annulation, sans qu'il y ait besoin de preuves....
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Les morts eux sont bien morts (depuis 1974) – sans annulation, sans qu'il y ait besoin de preuves....
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
PIAZZA DELLA LOGGIA – BRESCIA – ITALIE - 1974
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/4/2010 - 22:16
Cincu ciuri russi
[1975]
"Lu patruni è suvecchiu" ("Il padrone è di troppo")
Lauro Farioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri, Afro Tondelli: i morti di Reggio Emilia, uccisi dalla polizia il 7 luglio 1960.
"Lu patruni è suvecchiu" ("Il padrone è di troppo")
Lauro Farioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri, Afro Tondelli: i morti di Reggio Emilia, uccisi dalla polizia il 7 luglio 1960.
Cincu ciuri russi comu lu focu
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 18/4/2010 - 20:00
Allende
[1975]
"Lu patruni è suvecchiu" ("Il padrone è di troppo")
Ho qui con me nella mia casa di campagna Pino Veneziano, cantastorie: ha appena finito di cantare un gruppo di canzoni incise in un disco prossimo ad uscire. Il successo sarà certo perché Pino alla potenza della voce aggiunge la forza drammatica. I testi sono suoi, i motivi musicali pure. Un cantastorie, che fa politica, e la sublima con la poesia. Il suo discorso è semplice, popolare, ma
convincente; e riesce a farsi capire dai braccianti in maggioranza analfabeti e semianalfabeti. Gli argomenti sono la verità, cantata da popolano a popolano, senza inganni. I padroni non sono necessari, le guerre nemmeno; le case sono necessarie, perché un coniglio senza tana, un uccello senza nido, sono come i pesci senza mare, dice.
Da ragazzo, ora ha quarant’anni, Pino faceva il guardiano di capre, di vacche; dormiva in campagna; frequentò... (continua)
"Lu patruni è suvecchiu" ("Il padrone è di troppo")
Ho qui con me nella mia casa di campagna Pino Veneziano, cantastorie: ha appena finito di cantare un gruppo di canzoni incise in un disco prossimo ad uscire. Il successo sarà certo perché Pino alla potenza della voce aggiunge la forza drammatica. I testi sono suoi, i motivi musicali pure. Un cantastorie, che fa politica, e la sublima con la poesia. Il suo discorso è semplice, popolare, ma
convincente; e riesce a farsi capire dai braccianti in maggioranza analfabeti e semianalfabeti. Gli argomenti sono la verità, cantata da popolano a popolano, senza inganni. I padroni non sono necessari, le guerre nemmeno; le case sono necessarie, perché un coniglio senza tana, un uccello senza nido, sono come i pesci senza mare, dice.
Da ragazzo, ora ha quarant’anni, Pino faceva il guardiano di capre, di vacche; dormiva in campagna; frequentò... (continua)
Quannu detti li terri a li viddani,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 18/4/2010 - 19:35
Lu patruni è suvecchiu
[1975]
"Lu patruni è suvecchiu" ("Il padrone è di troppo")
Ho qui con me nella mia casa di campagna Pino Veneziano, cantastorie: ha appena finito di cantare un gruppo di canzoni incise in un disco prossimo ad uscire. Il successo sarà certo perché Pino alla potenza della voce aggiunge la forza drammatica. I testi sono suoi, i motivi musicali pure. Un cantastorie, che fa politica, e la sublima con la poesia. Il suo discorso è semplice, popolare, ma
convincente; e riesce a farsi capire dai braccianti in maggioranza analfabeti e semianalfabeti. Gli argomenti sono la verità, cantata da popolano a popolano, senza inganni. I padroni non sono necessari, le guerre nemmeno; le case sono necessarie, perché un coniglio senza tana, un uccello senza nido, sono come i pesci senza mare, dice.
Da ragazzo, ora ha quarant’anni, Pino faceva il guardiano di capre, di vacche; dormiva in campagna; frequentò... (continua)
"Lu patruni è suvecchiu" ("Il padrone è di troppo")
Ho qui con me nella mia casa di campagna Pino Veneziano, cantastorie: ha appena finito di cantare un gruppo di canzoni incise in un disco prossimo ad uscire. Il successo sarà certo perché Pino alla potenza della voce aggiunge la forza drammatica. I testi sono suoi, i motivi musicali pure. Un cantastorie, che fa politica, e la sublima con la poesia. Il suo discorso è semplice, popolare, ma
convincente; e riesce a farsi capire dai braccianti in maggioranza analfabeti e semianalfabeti. Gli argomenti sono la verità, cantata da popolano a popolano, senza inganni. I padroni non sono necessari, le guerre nemmeno; le case sono necessarie, perché un coniglio senza tana, un uccello senza nido, sono come i pesci senza mare, dice.
Da ragazzo, ora ha quarant’anni, Pino faceva il guardiano di capre, di vacche; dormiva in campagna; frequentò... (continua)
Parlu ccu viatri ca diciti sempri:
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 18/4/2010 - 19:20
Patri e figghiu
[1975]
"Lu patruni è suvecchiu" ("Il padrone è di troppo")
Ho qui con me nella mia casa di campagna Pino Veneziano, cantastorie: ha appena finito di cantare un gruppo di canzoni incise in un disco prossimo ad uscire. Il successo sarà certo perché Pino alla potenza della voce aggiunge la forza drammatica. I testi sono suoi, i motivi musicali pure. Un cantastorie, che fa politica, e la sublima con la poesia. Il suo discorso è semplice, popolare, ma
convincente; e riesce a farsi capire dai braccianti in maggioranza analfabeti e semianalfabeti. Gli argomenti sono la verità, cantata da popolano a popolano, senza inganni. I padroni non sono necessari, le guerre nemmeno; le case sono necessarie, perché un coniglio senza tana, un uccello senza nido, sono come i pesci senza mare, dice.
Da ragazzo, ora ha quarant’anni, Pino faceva il guardiano di capre, di vacche; dormiva in campagna; frequentò... (continua)
"Lu patruni è suvecchiu" ("Il padrone è di troppo")
Ho qui con me nella mia casa di campagna Pino Veneziano, cantastorie: ha appena finito di cantare un gruppo di canzoni incise in un disco prossimo ad uscire. Il successo sarà certo perché Pino alla potenza della voce aggiunge la forza drammatica. I testi sono suoi, i motivi musicali pure. Un cantastorie, che fa politica, e la sublima con la poesia. Il suo discorso è semplice, popolare, ma
convincente; e riesce a farsi capire dai braccianti in maggioranza analfabeti e semianalfabeti. Gli argomenti sono la verità, cantata da popolano a popolano, senza inganni. I padroni non sono necessari, le guerre nemmeno; le case sono necessarie, perché un coniglio senza tana, un uccello senza nido, sono come i pesci senza mare, dice.
Da ragazzo, ora ha quarant’anni, Pino faceva il guardiano di capre, di vacche; dormiva in campagna; frequentò... (continua)
Me patri mi dicìa:
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 18/4/2010 - 19:17
La festa ddi li porci
[1975]
"Lu patruni è suvecchiu" ("Il padrone è di troppo")
Ho qui con me nella mia casa di campagna Pino Veneziano, cantastorie: ha appena finito di cantare un gruppo di canzoni incise in un disco prossimo ad uscire. Il successo sarà certo perché Pino alla potenza della voce aggiunge la forza drammatica. I testi sono suoi, i motivi musicali pure. Un cantastorie, che fa politica, e la sublima con la poesia. Il suo discorso è semplice, popolare, ma
convincente; e riesce a farsi capire dai braccianti in maggioranza analfabeti e semianalfabeti. Gli argomenti sono la verità, cantata da popolano a popolano, senza inganni. I padroni non sono necessari, le guerre nemmeno; le case sono necessarie, perché un coniglio senza tana, un uccello senza nido, sono come i pesci senza mare, dice.
Da ragazzo, ora ha quarant’anni, Pino faceva il guardiano di capre, di vacche; dormiva in campagna; frequentò... (continua)
"Lu patruni è suvecchiu" ("Il padrone è di troppo")
Ho qui con me nella mia casa di campagna Pino Veneziano, cantastorie: ha appena finito di cantare un gruppo di canzoni incise in un disco prossimo ad uscire. Il successo sarà certo perché Pino alla potenza della voce aggiunge la forza drammatica. I testi sono suoi, i motivi musicali pure. Un cantastorie, che fa politica, e la sublima con la poesia. Il suo discorso è semplice, popolare, ma
convincente; e riesce a farsi capire dai braccianti in maggioranza analfabeti e semianalfabeti. Gli argomenti sono la verità, cantata da popolano a popolano, senza inganni. I padroni non sono necessari, le guerre nemmeno; le case sono necessarie, perché un coniglio senza tana, un uccello senza nido, sono come i pesci senza mare, dice.
Da ragazzo, ora ha quarant’anni, Pino faceva il guardiano di capre, di vacche; dormiva in campagna; frequentò... (continua)
Cantu la storia di una bella festa,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 18/4/2010 - 19:15
Nivuri su’ li bummi
[1975]
"Lu patruni è suvecchiu" ("Il padrone è di troppo")
Ho qui con me nella mia casa di campagna Pino Veneziano, cantastorie: ha appena finito di cantare un gruppo di canzoni incise in un disco prossimo ad uscire. Il successo sarà certo perché Pino alla potenza della voce aggiunge la forza drammatica. I testi sono suoi, i motivi musicali pure. Un cantastorie, che fa politica, e la sublima con la poesia. Il suo discorso è semplice, popolare, ma
convincente; e riesce a farsi capire dai braccianti in maggioranza analfabeti e semianalfabeti. Gli argomenti sono la verità, cantata da popolano a popolano, senza inganni. I padroni non sono necessari, le guerre nemmeno; le case sono necessarie, perché un coniglio senza tana, un uccello senza nido, sono come i pesci senza mare, dice.
Da ragazzo, ora ha quarant’anni, Pino faceva il guardiano di capre, di vacche; dormiva in campagna; frequentò... (continua)
"Lu patruni è suvecchiu" ("Il padrone è di troppo")
Ho qui con me nella mia casa di campagna Pino Veneziano, cantastorie: ha appena finito di cantare un gruppo di canzoni incise in un disco prossimo ad uscire. Il successo sarà certo perché Pino alla potenza della voce aggiunge la forza drammatica. I testi sono suoi, i motivi musicali pure. Un cantastorie, che fa politica, e la sublima con la poesia. Il suo discorso è semplice, popolare, ma
convincente; e riesce a farsi capire dai braccianti in maggioranza analfabeti e semianalfabeti. Gli argomenti sono la verità, cantata da popolano a popolano, senza inganni. I padroni non sono necessari, le guerre nemmeno; le case sono necessarie, perché un coniglio senza tana, un uccello senza nido, sono come i pesci senza mare, dice.
Da ragazzo, ora ha quarant’anni, Pino faceva il guardiano di capre, di vacche; dormiva in campagna; frequentò... (continua)
Su’ nivuri li bummi ‘nta li chiazzi.
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 18/4/2010 - 19:12
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
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Circolo Ottobre – CO LP 04
Supplemento a Lotta Continua 13-3-1972