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Autore Ivan Della Mea

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Lauda Silvio Salvatorem

Lauda Silvio Salvatorem
[2000]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Ivan Della Mea
Con la collaborazione di: San Tommaso d'Aquino (1225-1274)
Musica / Music / Musique / Sävel: Lauda Sion Salvatorem
Album / Albumi: La Cantagranda



Correva il fatidico anno 2000, ventitré anni fa esatti, quando Ivan Della Mea, che sarebbe scomparso di lì a nove anni (14 giugno 2009), compose, sulla scorta dell’inno Lauda Sion Salvatorem -che San Tommaso d’Aquino scrisse, si dice, in estasi mistica- e che, da secoli oramai, è l’incipit della sequenza della solennità del Corpus Domini, questa autentica lode per Silvio B., vero Salvatore dei tempi moderni, il quale è scomparso stamani, 12 giugno 2023. Vi è in tutto questo qualcosa di autenticamente mistico e imperscrutabile; innanzitutto, va sottolineato che il Corpus Domini era esattamente ieri, domenica 11 giugno 2023: il Signore ha concesso quindi al suo unto e prediletto figlio... (continua)
Scrivevo canzoncine
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/6/2023 - 11:36
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C'è l'ulivo e il sole

C'è l'ulivo e il sole
[1966]
Da / From "Mangia el carbon e tira l'ultim fiaa"
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Ivan Della Mea
Album / Albumi: Io so che un giorno

“Rividi mamma nel 1966, primi mesi di gennaio, ancora a Lucca, ancora in ospedale, ancora da lei inconosciuto. Cirrosi la diagnosi. Gisella ci raccontò che aveva fatto Natale a Torre dalla sorella Adele sposata Arrighi. Con occhi lustri di gioia ci disse di una mangiata di fritti misti 'che come li fa la moglie di mio nipote Duino non ce n'è.' La gioia negli occhi. La gioia nella voce. 'Conigliolo disossato e fritto in pastella, salvia e cuori di carciofo , finocchio prima lessato e poi fritto e sì che mi sono cavata la voglia, fritta la salvia, ma poi sono andata in congestione ed eccomi qui.' Aveva la morte negli occhi stanchi, nella pelle gialla e tirata fino alla trasparenza nel naso affilato con le narici... (continua)
C’è l’ulivo e il sole,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/10/2022 - 20:47
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Lettera a Costante, o La pipa di Costante

Lettera a Costante, <i>o</i> La pipa di Costante
[1972]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Ivan Della Mea
Album / Albumi: Se qualcuno ti fa morto

A Ivan Della Mea piaceva scrivere lettere, come quella a Angela, la sua prima moglie; come si sa, ne venne fuori una delle più belle canzoni di amore operaio, e di amore ammazzato dal lavoro, che siano mai state scritte. Questa lettera, invece, Ivan la scrisse a un vecchio contadino del suo paese, di nome Costante. Ivan Della Mea era nato a Lucca, ma la sua famiglia veniva da uno di quei paesi toscani dal nome altisonante e fiabesco, Torrealta di Ponte del Giglio. Nella sua semplice e antica vita di contadino abbarbicato ai suoi ulivi, Costante si fumava il suo sigaro toscano, ma non buttando mai via i mozziconi; li sbriciolava per spiaccicarli dentro una vecchia pipa scalcinata, regalatagli da Ivan Della Mea, e fumarseli nei giorni di festa. La pipa,... (continua)
Costante ha ottant'anni
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/10/2022 - 15:22
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Rosso un fiore

Rosso un fiore
[1997]
Testo e musica di Della Mea
Dall'album "Ho male all'orologio"
Mi hanno detto il comunismo
(continua)
inviata da Dq82 12/11/2021 - 12:31
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Resurrezione per rivoluzione

Resurrezione per rivoluzione
Testo inedito di Ivan Della Mea
Unreleased lyrics / Paroles inédites / Julkaisemattomat sanat: Ivan Della Mea
Musica e interpretazione: Davide Giromini
Music and performance / Musique et interprétation / Sävel ja tulkinta: Davide Giromini
Album / Albumi: Vento nero, 2019



Un inedito che Ivan Della Mea consegnò a Davide Giromini già alcuni anni fa; nel 2013 già lo interpretava assieme al chitarrista e cantautore Matteo Fiorino (si veda il video, registrato a Carrara nel gennaio di quell'anno). Ripreso spesso quest'anno, nel decennale della scomparsa di Ivan Della Mea; inserito, infine, nell'ultimo album di Davide Giromini, Vento nero, ancora in corso di stampa. Non essendovi per ora un testo disponibile in rete, né avendo ancora avuto la possibilità di consultarlo direttamente, inserisco per ora una problematica e incompleta trascrizione all'ascolto, incerta in alcuni punti. Spero di... (continua)
Mi disse "Col denaro ed il potere
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/9/2019 - 21:06
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Bulat Šalvovič Okudžava / Булат Шалвович Окуджава: Последний троллейбус, или Полночный троллейбус

Bulat Šalvovič Okudžava / Булат Шалвович Окуджава: Последний троллейбус, <i>или</i> Полночный троллейбус
Poslednij trollejbus, ili Połnočnyj trollejbus
[1957]
Стихи и музыка / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Булат Шалвович Окуджава - Bulat Šalvovič Okudžava

Si dice che Ivan Della Mea, in una Milano sulla fine degli annicinquanta o sul principio dei sessanta, ventenne, senza un soldo e senza nemmeno una casa dove stare, pigliasse spesso la linea notturna dell'autobus, la circolare 90/91, e ci passasse tutta la notte a girare per stare al caldo e dormire. Lo racconta anche Alessio Lega nelle pagine del suo recentissimo libro sulla vita (anzi, sulle vite) di Ivan Della Mea, La nave dei folli, uscito quest'anno per la casa editrice Agenzia X. Poiché tout se tient, nel suo altrettanto recente album dedicato alle versioni italiane del grande Bulat Okudžava (con il quale il Lega ha antichissima consuetudine, se anche il ritornello della sua famosa Vigliacca!... (continua)
Когда мне невмочь пересилить беду, [1]
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/9/2019 - 08:30
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Lauda per la Tav e per la Tac

Lauda per la Tav e per la Tac
[2005]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Ivan Della Mea
Musica / Music / Musique / Sävel: Davide Giromini
Inedito / Unreleased / Inédit / Julkaisematon

Un testo inedito di Ivan Della Mea, datato Milano, 6 dicembre 2005. Scritto durante la fase della lotta NO TAV di quattordici anni fa; alcuni dei nomi che vi compaiono sono oramai “datati”, altri non lo sono purtroppo affatto. Niente affatto datata è la situazione generale, pur con tutte le sue “evoluzioni”. Il testo è stato recitato ritmicamente da Davide Giromini su un background musicale da lui composto; ricordiamo che, da circa sei o sette mesi, dopo un'onoratissima carriera “Indie” come fisarmonicista, autore-compositore di canzoni e portatore di capigliature estreme, Davide “Darmo” Giromini è diventato un chitarrista. Il testo, consegnato recentemente a Davide Giromini da Clara, la moglie di Ivan, è stato presentato con la sua musica... (continua)
Ogni giorno io lo vedrò
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/6/2019 - 10:52
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Nove Maggio

Nove Maggio
[1965]
Parole e musica di Ivan Della Mea
Nell’EP che si apre con “La mia vita ormai”, 1965
Accompagnamento di Gianni Zilioli e Paolo Ciarchi
Testo trovato su Il Deposito

Il 9 maggio del 1965 si tenne a Milano la commemorazione nazionale unitaria dei vent'anni della Resistenza...
E nei giorni della lotta
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/6/2018 - 14:39
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جيفارا مات

جيفارا مات
Gebārā māt
[1967]
Testo di Ahmed Fouad Negm
Interpretazione di Imam Mohammad Ahmad Eissa, o Sheikh Imam / إمام محمد أحمد عيسى

Il 9 ottobre sono 50 anni esatti dall'assassinio di Ernesto “Che” Guevara (La Higuera, Ñancahuazú, Bolivia). Abbastanza notoriamente, non sono mai stato troppo propenso ad inserire nel sito canzoni sul Che, e sì che ne esistono, letteralmente, a centinaia; probabilmente, uno dei motivi principali è che la riduzione del Che ad un' “icona pop”, o “rivoluzionaria”, non mi è mai andata molto a genio -e questo comunque la si voglia vedere sulla figura storica e sugli atti della sua vita. A volte, è pur, vero, ho fatto delle eccezioni, come per la bellissima e disperata Α ρε Σύντροφε e per altre; Hasta siempre di Carlos Puebla, la canción de las canciones sul Che, sì, certo, c'è pure lei sebbene tra gli “Extra” (dove rimarrà). Comunque sia, in un sito come questo, che... (continua)
جيفارا مات
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/10/2017 - 13:08
Percorsi: Che Guevara
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Sent on po' Gioan, te se ricordet

Sent on po' Gioan, te se ricordet
[1966]
Parole e musica di Ivan Della Mea
Nel disco “Io so che un giorno”, con Paolo Ciarchi (chitarra, basso ed effetti vocali), Gaspare de Lama (chitarra), Mario de Sanctis (organo hammond), Bruno Pianta (chitarra trattata), elementi sonori ideati da Paolo Ciarchi.

La prima di una serie di ballate in dialetto milanese scritte da Ivan Della Mea, e dedicate a Gianni Bosio (1923-1971), storico, animatore culturale, fondatore e direttore della rivista "Mondo operaio", fondatore e direttore delle edizioni "Avanti" poi del "Gallo", dei "Dischi del sole" e dell'Istituto Ernesto De Martino.

Questa prima rievoca le speranze del 1948, la prova elettorale, la sconfitta bruciante. (da Il Deposito)
Sent on po' Gioan, te se ricordet
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/6/2017 - 09:00
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Le maledizioni

Le maledizioni
"Canzone, forse" di Ivan Della Mea
(Febbraio-marzo 2000)
Inedita, ma pubblicata nel 2004
"Prima di dire", Edizioni Jaca Book / Alce Nero / Circolo il Grandevetro", Milano.

Questa Canzone, forse, così l'ha chiamata lui stesso, Ivan Della Mea l'ha scritta nel febbraio o marzo del 2000. Era qualificata come “inedita”, ma il realtà il testo fu pubblicato quattro anni dopo nel volume Prima di dire, Cantate dalla caduta del Muro di Berlino alla Seconda guerra del Golfo, edizioni Jaca Book. Canzone,forse, dunque. Era il famoso “Dumila”, come lo chiamo sempre. Stavano nascendo i Millennials, perché ora come ora una definizione a base d'idiotissimo inglese non la si nega nemmeno a dei diciassettenni che, loro malgrado, si ritrovano bersagli di vendite, di “mode”, di trends, di categorizzazione obbligata nei meccanismi del sistema di potere. Era il celebre “Dumila”, come continuerò a chiamarlo,... (continua)
E maledico l'amore briaco
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/5/2017 - 20:39

Enduring Peace [20 marzo 2003]

Enduring Peace [20 marzo 2003]
Scritta da Ivan della Mea il 20 marzo 2003
a Sesto Fiorentino
Pubblicata su "L'Unità" del 23 marzo 2003
e poi nel volume "Prima di Dire - Dalla caduta del muro di Berlino alla Seconda guerra del Golfo"
(Edizioni Jaca Book - Circolo il Grandevetro, Milano 2004)

Si tratta in realtà di una poesia; ma chi può dire che una poesia di Ivan Della Mea non trovi una musica? Lui non gliela scrisse, ma non fa nulla.
La scrisse a Sesto Fiorentino, al De Martino, il 20 marzo 2003.
Il 20 marzo 2003, circa duecento anni fa, iniziarono i bombardamenti su Bagdad. Il capolavoro USA di cui i frutti si vedono ancor meglio oggi.
Il 20 marzo 2003 io stavo a Bruay-sur-l'Escaut, Dipartimento del Nord, Francia.
Il 20 marzo 2003 Lorenzo Masetti mise in rete questo sito.

La data apposta accanto al titolo non fa parte del titolo originale. Ce l'ho messa io. [RV]
Nessuno mi ha insegnato come si muore
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/5/2017 - 15:41
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Compagno ti conosco

Compagno ti conosco
[1975]
Testo e musica di Ivan Della Mea
Paroles et musique: Ivan della Mea
Album: Fiaba Grande (La nave dei folli)

All'interno di Fiaba grande (La nave dei folli), Compagno ti conosco, suddivisa in ben tredici parti distinte, rappresenta una sorta di “album nell'album”. Per le loro pertinenze specifiche, si era pensato di inserire nel sito solo due di queste parti, vale a dire Alcide Cervi e Se muere Allende; ma ciò avrebbe significato spezzare l'unitarietà del messaggio che reca. Ne è venuta fuori una “paginona alla gpt” che comunque, anche in altre sue parti, potrà risultare non lontana dalle tematiche di questo sito. A tutto questo ha contribuito senz'altro anche il fatto che nessuna parte di questa fondamentale composizione di Ivan Della Mea si trova(va) in rete. [RV]


Compagno ti conosco
di Teresio Zaninetti
Rabbia e poesia in Ivan Della Mea, II

Del ’75 è Fiaba grande (La nave... (continua)
1. Chi può chiamare scienza (continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/12/2014 - 14:14

Ballata per Oswald Lee

Ballata per Oswald Lee
[1963]
Omicron-Della Mea
Edizioni BELLA CIAO, Milano 1963

Quando il presidente Kennedy fu ammazzato a Dallas da Lee Harvey Oswald, il 22 novembre 1963, c'ero fisicamente ma non c'ero: avevo l'età di due mesi meno tre giorni. E quando Jacob Leon Rubenstein, detto Jack Ruby, ammazzò l'assassino di Kennedy nel caos di una stazione di polizia di Dallas, due giorni dopo, avevo due mesi meno un giorno. Sono solito dire di essere stato accolto al mondo prima dalla strage di Longarone, duemila morti, il 9 ottobre; e poi dall'assassinio di Kennedy. Benvenuto in questo mondo, Riccardino; avrai un grande avvenire dietro le spalle. E così, quei due avvenimenti storici me li porto talmente dietro da ricordarmeli quasi senza ricordo; in questa canzone “a caldo”, scritta dall'allora ventitreenne Ivan Della Mea, se ne parla, di uno di essi.

Se ne parla, appunto, a caldo e con delle imprecisioni forse... (continua)
C'è luce e giorno e confusione nella notte,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/12/2014 - 10:16

Sandrino della Solvay

Sandrino della Solvay
[1969]
Testo di Pino Masi
Musica del Canzoniere Pisano
(o del proletariato?)
Dedicata a A.B.

Qualche tempo fa, in una pagina di questo sito, si ebbe un'interessante discussione sull'opportunità o meno di sparare ai padroni. C'è da dire che, in quel caso, si trattava di una cosa squisitamente teorica; non risulta infatti che l'autore della canzone in questione, Paolo Pietrangeli, abbia mai sparato a un padrone, nemmeno a quello d'un cane; in compenso i padroni hanno continuato imperterriti a ammazzare la classe operaja, con il gentilissimo aiuto, va detto, della classe operaja medesima. E così arriviamo ai giorni nostri, giorni di Marchionne e Renzi, giorni di Amaro 18, giorni di firme di accordi, di pomigliani, di camusse, di bonanni in anni pessimi, di mobilità, di tutto quel che si vuole e anche oltre.

Questa canzone qua, scritta con ottima probabilità da Pino Masi (il “Deposito”... (continua)
Anche nei giorni degli anni '50
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/9/2014 - 00:31

Lavura cuntaden a la sbaraia

anonimo
Lavura cuntaden a la sbaraia
[fine 800]
Un canto di lavoro dei contadini romagnoli, cosiddetto “alla boara”.
Sulla melodia di “O canta la sighéla ‘n te rastèle” (“Canta la cicala sul rastrello”), raccolta nel forlivese da Alan Lomax e Diego Carpitella all’inizio degli anni 50.
Interpretato dal Gruppo padano di Piadena (poi Duo di Piadena di Delio Chittò e Amedeo Merli) con Ivan Della Mea
In “Avanti Popolo - Due secoli di canti popolari e di protesta civile – Se otto ore son troppo poche”, a cura dell’Istituto Ernesto de Martino, 1998.
Lavura cuntaden a la sbaraia
(continua)
inviata da Bernart 25/11/2013 - 09:13

La lettera di Chaim

Antiwar Songs Blog
La lettera di Chaim
Chaim, un ragazzo un ragazzo di 14 anni rinchiuso nel campo di sterminio di Pustków scrive una lettera ai genitori. Chaim lancia la lettera, scritta in yiddish, oltre il filo spinato del campo;  fortunosamente viene raccolta e conservata fino alla liberazione. Chaim fu ucciso nel 1944. La lettera viene raccolta nel volume “Lettere dei condannati […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-16 18:43:00
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Quand g'avevi sedes ann

Quand g'avevi sedes ann
‎[1974]‎
Dall’album “Ringhera”‎
Testo trovato su La canzon milanesa
Quand g'avevi sedes ann ‎
(continua)
inviata da Dead End 6/3/2013 - 11:04
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La canzon del Navili

La canzon del Navili
‎[1974]‎
Dall’album “Ringhera”‎
Testo trovato su La canzon milanesa



Quand s’eri giovin lavoravi chì
(continua)
inviata da Dead End 6/3/2013 - 10:54
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El me gatt

El me gatt
grazie per tutto il materiale, testo e spartito. Sono amante degli animali e dei gatti in particolare. Sono d'accordo, le la giustisia che me fa tort, Nineta le viva e el gat le mort.
Spesso le persone sono veramente peggio degli animali.
danilo 21/10/2012 - 02:06
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Carlos Puebla: Canción al Che, o Hasta siempre

Carlos Puebla: Canción al Che, <i>o</i> Hasta siempre
Composta da Carlos Puebla, 1965
Titolo originale: Canción al Che
Guajira
Conosciuta anche come Hasta siempre Comandante
Interpretata assieme a Los Tradicionales

Escrita por Carlos Puebla, 1965
Título original: Canción al Che
Guajira
Conocida también como Hasta siempre Comandante
Interpretada junto con Los Tradicionales

Composed by Carlos Puebla, 1965
Original title: Canción al Che ("Song to Che")
Guajira
Also known as Hasta siempre Comandante
Performed with Los Tradicionales

Composée par Carlos Puebla, 1965
Titre originel: Canción al Che, 1965
Guajira
Aussi connue sous le titre de Hasta siempre Comandante
Interprétée avec Los Tradicionales



La canzone nacque come una risposta alla lettera di addio a Cuba scritta da Che Guevara nel 1965. Il 3 ottobre di quello stesso anno, Fidel Castro rese pubblica una lettera priva di data scrittagli da Guevara diversi mesi prima, in... (continua)
Aprendimos a quererte
(continua)
inviata da DonQuijote82 + CCG/AWS Staff 11/10/2012 - 09:31
Percorsi: Che Guevara
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La vaccata

La vaccata
[2000]
Testo di Ivan Della Mea
Musica di Paolo Ciarchi
Interpretazione e chitarra di Paolo Ciarchi
Album: La Cantagranda


Una vacca chiede asilo politico e ospitalità ai compagni asini
di Rosa Luxemburg

Salve compagni. Sono Rosa. Rosa Luxemburg. A lungo sono stata la vacca di Ivan Della Mea che, bontà sua, mi teneva in casa sua, a Milano, in via Montemartini, quella di Sudadio Giudabestia. Come vede, scrisse pure una canzoncina su di me; oddio, talmente una vaccata -come dice del resto il titolo- che pensò bene, nell'album della Cantagranda, di farla sonare e cantare a quel pazzo furioso di Paolo Ciarchi; nella canzone, peraltro, prefigurava la mia macellazione. Il problema è che, povero Ivan, se n'è andato prima lui; e io mi sono ritrovata sola e senza meta. E dove lo trovo un altro come Ivan, che mi tiene in casa? Gli operai della fabbrica? Finché mi ci portava lui, tutto a posto;... (continua)
Peeeeeellegrin che vien da Roma,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/6/2012 - 11:50
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Basta y hasta

Basta y hasta
[1997]
Testo e musica di Della Mea
Dall'album "Ho male all'orologio"

di Ivan Della Mea, scritta appositamente per Alberto Cesa a cui diceva sempre "vorrei avere la tua voce..."
Finché in piazza c'è un operaio,
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/1/2012 - 20:27
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Mangia el carbon e tira l'ultim fiaa

Mangia el carbon e tira l'ultim fiaa
[1966]
Edizioni del Gallo, Milano 1966
Album: Io so che un giorno (I Dischi del Sole, DS122/124)

L'ultima ballata della serie di "Gioan" (Gianni Bosio). Fa riferimento al disastro della miniera di Marcinelle, nel 1956. - Il Deposito


Canzoni correlate:
8 Agosto '56 - Marcinelle dei Kalàscima
Marcinelle
Marcinelle dei Terra e anima
Marcinelle dei Servi disobbedienti
La ragazza e la miniera di Francesco De Gregori
Mangia el carbon e tira l'ultim fiaa di Ivan Della Mea
Lu trenu di lu suli di Otello Profazio
Sont in vial Monza, visin a l'ABC
(continua)
inviata da DonQuijote82 13/5/2011 - 11:15
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Il mio miglior inganno (Baghdad Baghdad)

Il mio miglior inganno (Baghdad Baghdad)
IL SONG DEGLI INNOCENTI

Poesia di Ivan Della Mea

Cinque merli zampettano sul prato
Poi sette tra le margherite
Finestre con l'arcobaleno
Il vento diaccio insolito aprilante
E un fratello mio niente male
Con un sorriso che non porta pene
Mi dice
A Baghdad nessuno vuole bene
Sette merli saltellano sul prato
Poi nove storni tra le margherite
E gli occhi di madonna fanno cielo
E gli occhi miei che si fanno velo
Per non vedere dentro il Grande Male
E gli assassini che il potere tiene
Mi dico
A Baghdad nessuno vuole bene
Nove merli becchettano sul prato
Undici tordi tra le margherite
Io nulla vedo sento e sono andato
Dove muore ogn'Iddio e loro Enti
Suona chitarra il song degli innocenti
Sulle rovine di male e morte piene
Si canta
A Baghdad nessuno vuole bene
Undici merli schizzano dal prato
Tredici sono ormai le margherite
Il primavero sole s'è adombrato
E le bandiere sono scolorite
Ma c'è un fratello che si prende un fiato
Per dire pace come si conviene
Perché
A Baghdad qualcheduno vuole bene

(2003)
Bartleby 22/4/2011 - 11:58
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Contessa

Contessa
mi va bene tutto: che nel '68 era un'altra cosa, che (per alcuni) il fine giustifica i mezzi, che la lotta (sempre per alcuni) può essere giustificata... PERO? scusrae, questo è un sito CONTRO la guerra e la violenza!!! A questo punto cambiate il nome del sito in "canzoni di protesta/comuniste/quellochevipare..." ma no "contro la guerra" perché questa canzone non lo è, punto. Anche perché poi noi pacifisti veri non veniamo presi sul serio...
(Azzurra)

Carissima Azzurra, che tu lo voglia o meno questo sito ha dei criteri (espressi peraltro in decine di commenti, introduzioni, addirittura pagine apposite...), ai quali ci atteniamo dandone sempre accurate spiegazioni. Deve avere un titolo e lo ha (peraltro rispettatissimo in migliaia di canzoni); ma qualora introduciamo altre tematiche (te ne vogliamo far vedere una a caso: la canzone Perché mai parlarvi di pace? di Ivan Della Mea, ci sentiamo... (continua)
17/11/2010 - 01:19
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Ballata del piccolo An

Ballata del piccolo An
una Poesia...una delle più belle canzoni che abbia mai ascoltato! Arriva dritta al cuore con la sua dolcezza sciogliendomi il sangue ma allo stesso tempo te lo gela giungendoti alla mente e disegnandomi in maniera nitida l'immagine di quel Vietnam brutalizzato ma eroico, capace di resistere e vincere.
Una canzone capace di smuoverti dal profondo suscitando rabbia, indignazione, speranza, empatia, fiducia e speranza.
Bellissima l'antitesi di fondo tra la cosa più ignobile prodotta dall'umanità (la guerra) e quella più dolce (l'infanzia).
davide prati 10/11/2010 - 13:13
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Prendi in mano il mondo

Prendi in mano il mondo
Chanson italienne – Prendi in mano il mondo – Ivan Della Mea – 1997

C'est l'argent, le capital et le marché qui font la guerre...
Et le reste ce sont tous de faux prétextes, surout le “dieu de la mort”.
PRENDS LE MONDE EN MAIN
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/4/2010 - 18:56
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Se il cielo fosse bianco di carta

Se il cielo fosse bianco di carta
Chanson italienne – Se il cielo era bianco di carta – Ivan Della Mea – 1965

Les paroles de cette chanson sont tirées d'une lettre écrite par Chaïm, un garçon de 14 ans enfermé dans le camp de travail de Pustków.
Chaïm fut tué en 1944.
Chaïm lança sa lettre, écrite en yiddish, au-dessus des barbelés du camp; elle fut heureusement ramassée et conservée jusqu'à la libération.
(Virginia Niri)

Voir aussi Il canto sospeso de Luigi Nono avec des textes tirés des « Lettres des condamnés à mort de la Résistance européenne ».

« Si le ciel était de papier blanc » est une expression tirée du Talmud.

En hébreu, Chaïm signifie « Vie ».

Pustków est un petit village situé dans le sud-est de la Pologne. Les Allemands voulaient y construire un gigantesque camp SS incluant des magasins, des casernes et diverses installations spéciales. Pour ce faire, une quinzaine de villages furent évacués de force... (continua)
SI LE CIEL ÉTAIT DE PAPIER BLANC
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/4/2010 - 10:26
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O cara moglie

O cara moglie
Version française – MA CHÈRE FEMME – Marco Valdo M.I. – 2010
Chanson italienne – O Cara Moglie – Ivan della Mea – 1965

La plus fameuse chanson d' Ivan della Mea ...
… D'époque, cette chanson n'en a pas. C'est une chanson d'aujourd'hui, si on entend encore lutter et lutter pour vivre. Simplement vivre. Une lutte dure sans peur. Ce sont des paroles que l'on ne met pas en pension, jamais, celles-là. [R.V.]
MA CHÈRE FEMME
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/4/2010 - 22:47
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Fiaba grande

Fiaba grande
Chanson italienne – Grande Fiaba – Ivan Della Mea – 1975

Tu sais Lucien, il y a traducteur et traducteur, traduction et traduction... La traduction peut être, selon comment on la regarde ou on la fait, un compte-rendu, une adaptation, une version, un devoir, une obligation, un travail stipendié, un loisir, un artisanat, un art, une œuvre, une nécessité poétique, une manie... Et va-t-en savoir quoi d'autre encore et ce qu'est celle que je fais ici... Je dirais volontiers qu'elle relève du plaisir de faire et de la nécessité vitale – vue du côté de l'opérateur que je suis. C'est une manière d'explorer le monde de la chanson, c'est une manière de rencontrer les auteurs, les poètes d'autres cultures : ici, Ivan Della Mea – à propos de champs et de fleurs. C'est aussi une manière de manier sa propre langue, la mienne, celle qui me fait vivre et penser et là, Descartes, contre tout, a raison... (continua)
GRANDE FABLE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/3/2010 - 14:51




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