Autore Meqam
Azadî bo Kurdistan
Qurbanit bim xakî Kurdistan
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/4/2005 - 17:37
Percorsi:
Dal Kurdistan
(Dalla versione inglese)
9 aprile 2005
9 aprile 2005
Mi sacrifico per te, terra mia
(continua)
(continua)
segnalo in rete:
I curdi, da Ocalan ai peshmerga
Filed in curdi, etnismo, geopolitica, iraq, turchia by Gianni Sartori del 22/09/2014
Venticinque anni di ricerche, interviste, analisi geopolitiche e testimonianze dirette: un saggio fondamentale per capire le vicende di questo popolo leggendario
ciao
GS
Onore al PKK - Ocalan libero!
I curdi, da Ocalan ai peshmerga
Filed in curdi, etnismo, geopolitica, iraq, turchia by Gianni Sartori del 22/09/2014
Venticinque anni di ricerche, interviste, analisi geopolitiche e testimonianze dirette: un saggio fondamentale per capire le vicende di questo popolo leggendario
ciao
GS
Onore al PKK - Ocalan libero!
Gianni Sartori 2/10/2014 - 09:17
Mentre la Turchia, cane da guardia dell’imperialismo statunitense, attende che gli integralisti completino il loro sporco lavoro di genocidio nei confronti dei curdi (per poi magari “mettere in sicurezza” le aree curde in territorio siriano) anche i borghesi nostrani sembrano essersi accorti dei curdi. Ed emerge con forza quale sia il ruolo delle donne sia nella lotta di liberazione che nell’autorganizzazione della società curda.
Invio questo contributo, in parte datato, ma forse ancora utile.
Onore al PKK, libertà per Ocalan!
GS
DONNE CURDE
di Gianni Sartori – 29/03/2014
La difficile situazione del popolo curdo, una “nazione senza stato” sottoposta a feroce repressione (soprattutto in Turchia, ma non solo), rischia periodicamente di venire oscurata dai drammatici eventi mediorientali. In particolare non sempre viene adeguatamente riconosciuto il fondamentale ruolo ricoperto dalle... (continua)
Invio questo contributo, in parte datato, ma forse ancora utile.
Onore al PKK, libertà per Ocalan!
GS
DONNE CURDE
di Gianni Sartori – 29/03/2014
La difficile situazione del popolo curdo, una “nazione senza stato” sottoposta a feroce repressione (soprattutto in Turchia, ma non solo), rischia periodicamente di venire oscurata dai drammatici eventi mediorientali. In particolare non sempre viene adeguatamente riconosciuto il fondamentale ruolo ricoperto dalle... (continua)
Gianni Sartori 8/10/2014 - 12:55
segnalo in rete:
ETNIE, Terrore di Stato in Turchia: i comunicati delle organizzazioni curde
Filed in autonomismo, curdi, etnismo, turchia by Gianni Sartori del 19/08/2015
ETNIE, Terrore di Stato in Turchia: i comunicati delle organizzazioni curde
Filed in autonomismo, curdi, etnismo, turchia by Gianni Sartori del 19/08/2015
Gianni Sartori 19/8/2015 - 19:48
segnalo in ETNIE, la lotta dei curdi è per l'umanità" intervista ai rappresentanti del popolo curdo in Italia (UIKI Onlus) di Gianni Sartori
Gianni Sartori 27/8/2015 - 16:30
Un appello: TOGLIERE L'ASSEDIO A SILVAN
(Di Gianni Sartori)
Mentre venerdì 13 novembre molti commentatori, da Adriano Sofri al ministro Gentiloni, elogiavano il ruolo dei Curdi nella liberazione di Shingal (opera soprattutto dei combattenti di PKK e YPG), in territorio sotto amministrazione irachena per quanto ormai autonomo, quasi nessuno si preoccupava della situazione drammatica in cui versa un'altra città curda, Silvan, nella provincia di Diyarbakir, territorio sotto amministrazione turca.
Dalla città assediata è giunto l'appello della popolazione sottoposta dal 2 novembre a insensati e criminali bombardamenti da parte dell'esercito turco, forse coadiuvato da miliziani jihadisti. Sono in particolare i quartieri di Tekel, Mescit e Konak ad essere stati occupati militarmente dai militari e dalle forze speciali di polizia. Alla popolazione non è concesso di lasciare le proprie case nemmeno... (continua)
(Di Gianni Sartori)
Mentre venerdì 13 novembre molti commentatori, da Adriano Sofri al ministro Gentiloni, elogiavano il ruolo dei Curdi nella liberazione di Shingal (opera soprattutto dei combattenti di PKK e YPG), in territorio sotto amministrazione irachena per quanto ormai autonomo, quasi nessuno si preoccupava della situazione drammatica in cui versa un'altra città curda, Silvan, nella provincia di Diyarbakir, territorio sotto amministrazione turca.
Dalla città assediata è giunto l'appello della popolazione sottoposta dal 2 novembre a insensati e criminali bombardamenti da parte dell'esercito turco, forse coadiuvato da miliziani jihadisti. Sono in particolare i quartieri di Tekel, Mescit e Konak ad essere stati occupati militarmente dai militari e dalle forze speciali di polizia. Alla popolazione non è concesso di lasciare le proprie case nemmeno... (continua)
Gianni Sartori 14/11/2015 - 18:00
IN TEMPO REALE:
E' APPENA ARRIVATO IL COMUNICATO DI UIKI CHE INVIO INTEGRALE, ciao
GS
SILVAN HA VINTO!
Dopo 12 giorni, a Silvan è stato revocato il coprifuoco che teneva stretta d’assedio la città. La decisione è stata presa alle 14.00 di oggi.
Le truppe militari turche e i carri armati si sono ritirati dai quartieri al 12 ° giorno di assedio e repressione contro le zone di autogoverno a Silvan distretto di Amed.Il ritiro delle truppe turche è stato contrassegnato da un protesta di massa da parte delle popolazioni che si sono riversate in piazza scandendo lo slogan “Biji berxwedana Farqînê” [Lunga vita alla resistenza di Farqîn (Silvan) .
Durante i 12 giorni di coprifuoco,che è stato rimosso oggi,il distretto è stato teatro di una pesante aggressione della polizia turca e delle forze militari nei quartieri di Tekel, Konak e a Mescit con tutti i mezzi tecnici disponibili,che hanno provocato... (continua)
E' APPENA ARRIVATO IL COMUNICATO DI UIKI CHE INVIO INTEGRALE, ciao
GS
SILVAN HA VINTO!
Dopo 12 giorni, a Silvan è stato revocato il coprifuoco che teneva stretta d’assedio la città. La decisione è stata presa alle 14.00 di oggi.
Le truppe militari turche e i carri armati si sono ritirati dai quartieri al 12 ° giorno di assedio e repressione contro le zone di autogoverno a Silvan distretto di Amed.Il ritiro delle truppe turche è stato contrassegnato da un protesta di massa da parte delle popolazioni che si sono riversate in piazza scandendo lo slogan “Biji berxwedana Farqînê” [Lunga vita alla resistenza di Farqîn (Silvan) .
Durante i 12 giorni di coprifuoco,che è stato rimosso oggi,il distretto è stato teatro di una pesante aggressione della polizia turca e delle forze militari nei quartieri di Tekel, Konak e a Mescit con tutti i mezzi tecnici disponibili,che hanno provocato... (continua)
GIANNI SARTORI 14/11/2015 - 19:41
“l’Autonomia Democratica è diventata la pratica quotidiana di milioni di donne e di uomini…”
una segnalazione, ciao
Gianni
una segnalazione, ciao
Gianni
Gianni Sartori 6/2/2016 - 16:20
1936 – 2016: LA RESISTENZA CONTINUA
(Gianni Sartori)
1936: a Barcellona, Donosti, Madrid operai, braccianti, libertari, democratici...scendono, armati, nelle strade per contrastare il golpe fascista di Francisco Franco e per conquistare una vita degna.
2016: nel Rojava e nel Bakur , a Kobane come a Cizre e Dijarbakir, la popolazione curda resiste sia ai fascisti di Isis-Daesh (moderna versione mediorientale dei “corpi franchi” e delle S.A. tedeschi, apripista del nazismo istituzionalizzato) che al fascismo, lievemente mascherato, di Erdogan. Per la Libertà, per l'Umanità, per una vita degna di tutte e di tutti.
Il governo turco, foraggiato dalla Unione europea con 3 miliardi di euro, ha scatenato una vera pulizia etnica, all'interno dei propri confini, contro i curdi.
Qualche esempio: sono oltre 300 i morti accertati nella sola città di Cizre, sottoposta a continui bombardamenti, mentre... (continua)
(Gianni Sartori)
1936: a Barcellona, Donosti, Madrid operai, braccianti, libertari, democratici...scendono, armati, nelle strade per contrastare il golpe fascista di Francisco Franco e per conquistare una vita degna.
2016: nel Rojava e nel Bakur , a Kobane come a Cizre e Dijarbakir, la popolazione curda resiste sia ai fascisti di Isis-Daesh (moderna versione mediorientale dei “corpi franchi” e delle S.A. tedeschi, apripista del nazismo istituzionalizzato) che al fascismo, lievemente mascherato, di Erdogan. Per la Libertà, per l'Umanità, per una vita degna di tutte e di tutti.
Il governo turco, foraggiato dalla Unione europea con 3 miliardi di euro, ha scatenato una vera pulizia etnica, all'interno dei propri confini, contro i curdi.
Qualche esempio: sono oltre 300 i morti accertati nella sola città di Cizre, sottoposta a continui bombardamenti, mentre... (continua)
Gianni Sartori 26/2/2016 - 19:53
KURDISTAN: LA LOTTA CONTINUA
(Gianni Sartori - 6 marzo 2016)
SCIOPERO DELLA FAME DEI PRIGIONIERI CURDI
I prigionieri curdi del PKK e le prigioniere curde del PAJK (Partito della Liberazione delle Donne del Kurdistan) hanno iniziato uno sciopero della fame nelle prigioni turche dove sono rinchiusi. Lo sciopero si preannuncia a tempo indeterminato e in alternanza, a turno.
Deniz Kaya, parlando a nome del PKK e del PAJK, ha dichiarato che questa protesta dei prigionieri va interpretata come un “avvertimento” al presidente turco Recep Tayyp Erdogan e al governo AKP. Con questo sciopero i prigionieri intendono rivendicare “il riconoscimento dell'autonomia per il popolo curdo e le liberazione di Abdullah Ocalan”.
I prigionieri hanno così voluto portare all'attenzione dell'opinione pubblica l'attuale politica di annientamento condotta, con una barbarie senza precedenti, dal governo turco... (continua)
Gianni Sartori 6/3/2016 - 16:41
I CURDI, UN POPOLO RESISTENTE
(Gianni Sartori – marzo 2016)
Grazie ad una informazione quantomeno reticente e tardiva, negli ultimi mesi lo stato turco ha potuto bombardare e massacrare impunemente la popolazione curda entro i suoi stessi confini.
Non senza ragione l'Ufficio di informazione del Kurdistan in Italia (UIKI)
si chiedeva:
“L'obiettivo principale della UE non dovrebbe essere quello di proteggere i diritti umani fondamentali, la democrazia e la pace?”.
sollecitando quindi i responsabili politici europei a:
“condannare le azioni dello Stato turco e portare questi criminali di guerra davanti ai vostri tribunali”. Speranza vana, presumibilmente, dato che la Turchia, membro della Nato, difficilmente verrà mai giudicata da un tribunale internazionale.
Si calcola che i civili curdi uccisi in sei mesi a Cizre, Silopi, Gever, Sur, Nusaybin e Idil siano un migliaio (768 quelli... (continua)
(Gianni Sartori – marzo 2016)
Grazie ad una informazione quantomeno reticente e tardiva, negli ultimi mesi lo stato turco ha potuto bombardare e massacrare impunemente la popolazione curda entro i suoi stessi confini.
Non senza ragione l'Ufficio di informazione del Kurdistan in Italia (UIKI)
si chiedeva:
“L'obiettivo principale della UE non dovrebbe essere quello di proteggere i diritti umani fondamentali, la democrazia e la pace?”.
sollecitando quindi i responsabili politici europei a:
“condannare le azioni dello Stato turco e portare questi criminali di guerra davanti ai vostri tribunali”. Speranza vana, presumibilmente, dato che la Turchia, membro della Nato, difficilmente verrà mai giudicata da un tribunale internazionale.
Si calcola che i civili curdi uccisi in sei mesi a Cizre, Silopi, Gever, Sur, Nusaybin e Idil siano un migliaio (768 quelli... (continua)
gianni sartori 16/3/2016 - 19:25
ciao, segnalo che il sito di "Etnie" dove erano reperibili una quindicina almeno di articoli sui curdi (e la versione quasi integrale del mio libro sempre sui curdi) da una decina di giorni è "sotto attacco"...
chissà mai chi sarà Stato...?
GS
chissà mai chi sarà Stato...?
GS
Gianni Sartori 30/3/2016 - 09:35
GIU' LE MANI DA ARARAT!
(Gianni Sartori)
Minacce di sgombero calano come avvoltoi sul centro ARARAT di Roma.
Perseguitato in Turchia, il popolo curdo rischia di subire altre angherie anche nella nostra penisola.
Attualmente, oltre a subire vessazioni e repressione da parte del Governo turco, il popolo Curdo viene aggredito e minacciato dall'ISIS in territorio Siriano. Contro questi fascisti la popolazione si è opposta con coraggio e valore liberando la città di Kobane e salvando dal massacro altre comunità etniche e religiose presenti nella regione.
Ma ora, si parva licet, anche il nostro paese sembra intenzionato a dare il suo contribuito nel limitare i diritti del popolo curdo, in particolare di quei curdi, scampati ai massacri, che forse pensavano di aver trovato rifugio in Italia.
Come ricordavano alcuni cittadini. “da molti anni l’associazione ARARAT ONLUS svolge attività culturali... (continua)
(Gianni Sartori)
Minacce di sgombero calano come avvoltoi sul centro ARARAT di Roma.
Perseguitato in Turchia, il popolo curdo rischia di subire altre angherie anche nella nostra penisola.
Attualmente, oltre a subire vessazioni e repressione da parte del Governo turco, il popolo Curdo viene aggredito e minacciato dall'ISIS in territorio Siriano. Contro questi fascisti la popolazione si è opposta con coraggio e valore liberando la città di Kobane e salvando dal massacro altre comunità etniche e religiose presenti nella regione.
Ma ora, si parva licet, anche il nostro paese sembra intenzionato a dare il suo contribuito nel limitare i diritti del popolo curdo, in particolare di quei curdi, scampati ai massacri, che forse pensavano di aver trovato rifugio in Italia.
Come ricordavano alcuni cittadini. “da molti anni l’associazione ARARAT ONLUS svolge attività culturali... (continua)
Gianni Sartori 31/3/2016 - 17:13
Egregio Giovanni Sartori,
vorrei dirLe un paio di cose che penso spesso quando vedo uno dei suoi frequenti contributi su queste pagine:
1) Meno male che c'è ancora qualcuno che pensa ai curdi, ai baschi, ai nordirlandesi!
2) Certo che questo Sartori proprio non ha il dono della sintesi... Ma non si sarà reso conto che spesso i suoi post sono così lunghi da poter indurre molti ad astenersi dalla loro lettura?!?
3) Ma Gianni Sartori si sarà reso conto che questo è prima di tutto un sito di Canzoni, seppur Contro la Guerra?!? E allora perchè - conoscendo bene quei mondi - non prova a contribuire qualche CCG in curdo, in basco, in gaelico, corredando la pagina coi propri commenti, magari solo un pelo più stringati?
Grazie per l'attenzione.
Saluti
PS Il sottoscritto è solo un contributore abituale delle CCG. Le osservazioni mosse non coincidono quindi necessariamente con le opinioni degli Amministratori del sito (Aut. Min. Rich.)
vorrei dirLe un paio di cose che penso spesso quando vedo uno dei suoi frequenti contributi su queste pagine:
1) Meno male che c'è ancora qualcuno che pensa ai curdi, ai baschi, ai nordirlandesi!
2) Certo che questo Sartori proprio non ha il dono della sintesi... Ma non si sarà reso conto che spesso i suoi post sono così lunghi da poter indurre molti ad astenersi dalla loro lettura?!?
3) Ma Gianni Sartori si sarà reso conto che questo è prima di tutto un sito di Canzoni, seppur Contro la Guerra?!? E allora perchè - conoscendo bene quei mondi - non prova a contribuire qualche CCG in curdo, in basco, in gaelico, corredando la pagina coi propri commenti, magari solo un pelo più stringati?
Grazie per l'attenzione.
Saluti
PS Il sottoscritto è solo un contributore abituale delle CCG. Le osservazioni mosse non coincidono quindi necessariamente con le opinioni degli Amministratori del sito (Aut. Min. Rich.)
Bernart Bartleby 1/4/2016 - 11:41
Non so chi attualmente ammazza i Kurdi ma sta canzone dice parecchio della Turchia...ù
https://www.youtube.com/watch?v=aKJvbTEnp0I
https://www.youtube.com/watch?v=aKJvbTEnp0I
krzyś 1/9/2016 - 04:46
Italia in piazza il 12 novembre: la giornata nazionale di mobilitazione a sostegno del popolo curdo e per la libertà di Abdullah Öcalan…
12 NOVEMBRE 2016
Appello per una giornata nazionale di mobilitazione a sostegno del popolo curdo e per la libertà di Abdullah Öcalan
L'ORARIO E IL LUOGO DELLE MANIFESTAZIONI
Roma, ore 10.00 /Piazza San Giovanni
Martano, ore 10.00/ Piazza Caduti
Venezia, ore 11.30 / Campo S. Geremia sotto la sede Rai
Parma, ore 11:30 / Piazza della Pace
Brescia, ore 15.00/ Piazza della Loggia
Milano, ore 15.00 /Piazza San Babila
Firenze, ore 15.00/ Piazza dei Ciompi
Trieste, ore 15.30/ Piazza Unità – Ambasciata turca
Genova, ore 17.00 /Largo PertiniRagusa, ore 17.00 / Via Roma angolo Corso Italia
Bari, ore 17.00 / Via Dalmazia- Sede Rai
Catania, ore 18.30 / Via Etnea angolo via Prefettura
Reggio Calabria, ore 18.30/ Casetta
Napoli,
12nov
--
UIKI Onlus
Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia
Via Ricasoli 16, 00185 Roma
12 NOVEMBRE 2016
Appello per una giornata nazionale di mobilitazione a sostegno del popolo curdo e per la libertà di Abdullah Öcalan
L'ORARIO E IL LUOGO DELLE MANIFESTAZIONI
Roma, ore 10.00 /Piazza San Giovanni
Martano, ore 10.00/ Piazza Caduti
Venezia, ore 11.30 / Campo S. Geremia sotto la sede Rai
Parma, ore 11:30 / Piazza della Pace
Brescia, ore 15.00/ Piazza della Loggia
Milano, ore 15.00 /Piazza San Babila
Firenze, ore 15.00/ Piazza dei Ciompi
Trieste, ore 15.30/ Piazza Unità – Ambasciata turca
Genova, ore 17.00 /Largo PertiniRagusa, ore 17.00 / Via Roma angolo Corso Italia
Bari, ore 17.00 / Via Dalmazia- Sede Rai
Catania, ore 18.30 / Via Etnea angolo via Prefettura
Reggio Calabria, ore 18.30/ Casetta
Napoli,
12nov
--
UIKI Onlus
Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia
Via Ricasoli 16, 00185 Roma
Gianni Sartori 11/11/2016 - 19:23
A OTTANTA ANNI DAL BOMBARDAMENTO DI GERNIKA AEREI FASCISTI TORNANO A COLPIRE UN POPOLO CHE LOTTA PER LA SUA AUTODETERMINAZIONE
(Gianni Sartori)
Con un drammatico appello l'Unione delle Comunità del Kurdistan (KNK) ha informato l'opinione pubblica che l'esercito turco sta attaccando i curdi yezidi e i villaggi del Rojava
Aerei da guerra turchi hanno bombardato Şengal (Sinjar-Iraq/Kurdistan) e Dêrik (Karaçokê-Rojava/Kurdistan).
Sarebbero almeno 26 gli aerei da guerra turchi che hanno attaccato Amûd e Geliyê Kersê di Şengal/Sinjar. In queste ore (tarda serata del 25 aprile) ill bombardamento è ancora in corso. Preventivamente, in vista dei bombardamenti, a Dêrik e nelle zone circostanti sono state completamente interrotte le reti di comunicazione. Molti civili e molti combattenti curdi sono rimasti uccisi e altri feriti a causa degli attacchi aerei.
La scorsa notte aerei da guerra turchi... (continua)
(Gianni Sartori)
Con un drammatico appello l'Unione delle Comunità del Kurdistan (KNK) ha informato l'opinione pubblica che l'esercito turco sta attaccando i curdi yezidi e i villaggi del Rojava
Aerei da guerra turchi hanno bombardato Şengal (Sinjar-Iraq/Kurdistan) e Dêrik (Karaçokê-Rojava/Kurdistan).
Sarebbero almeno 26 gli aerei da guerra turchi che hanno attaccato Amûd e Geliyê Kersê di Şengal/Sinjar. In queste ore (tarda serata del 25 aprile) ill bombardamento è ancora in corso. Preventivamente, in vista dei bombardamenti, a Dêrik e nelle zone circostanti sono state completamente interrotte le reti di comunicazione. Molti civili e molti combattenti curdi sono rimasti uccisi e altri feriti a causa degli attacchi aerei.
La scorsa notte aerei da guerra turchi... (continua)
Gianni Sartori 26/4/2017 - 09:24
Prima di dire
di Ivan Della Mea
da Prima di dire, cantate. Dalla caduta del muro di Berlino alla seconda guerra del Golfo Editoriale Jaca Book, 2004
Ditemi: Giacomo Matteotti fu un terrorista.
Ditemi: Antonio Gramsci e Piero Gobetti furono terroristi. Ditemi: i fratelli Rosselli furono terroristi.
Ditemi: Don Minzoni fu un terrorista.
Ditemi: Giovanni Pesce fu un terrorista.
Ditemi: Ferruccio Parri, Luigi Longo, Giovanni Amendola, Pietro Secchia, Piero Calamandrei furono terroristi.
Ditemi: Eugenio Curiel fu un terrorista.
Ditemi: Dante Di Nanni fu un terrorista.
Ditemi: i partigiani combattenti furono terroristi:
Achtung Banditen!
Ditemi: i sette fratelli Cervi furono terroristi.
Ditemi: Franchi, Tondelli, Reverberi, Farioli e Serri furono terroristi.
Ditemi: Mahatma Gandhi con la sua violentissima non-violenza fu un terrorista.
Ditemi: l'algerino Ben Bella fu un terrorista.
Ditemi:... (continua)
di Ivan Della Mea
da Prima di dire, cantate. Dalla caduta del muro di Berlino alla seconda guerra del Golfo Editoriale Jaca Book, 2004
Ditemi: Giacomo Matteotti fu un terrorista.
Ditemi: Antonio Gramsci e Piero Gobetti furono terroristi. Ditemi: i fratelli Rosselli furono terroristi.
Ditemi: Don Minzoni fu un terrorista.
Ditemi: Giovanni Pesce fu un terrorista.
Ditemi: Ferruccio Parri, Luigi Longo, Giovanni Amendola, Pietro Secchia, Piero Calamandrei furono terroristi.
Ditemi: Eugenio Curiel fu un terrorista.
Ditemi: Dante Di Nanni fu un terrorista.
Ditemi: i partigiani combattenti furono terroristi:
Achtung Banditen!
Ditemi: i sette fratelli Cervi furono terroristi.
Ditemi: Franchi, Tondelli, Reverberi, Farioli e Serri furono terroristi.
Ditemi: Mahatma Gandhi con la sua violentissima non-violenza fu un terrorista.
Ditemi: l'algerino Ben Bella fu un terrorista.
Ditemi:... (continua)
CCG Staff 5/11/2019 - 21:47
No, Nelson Mandria, Malcon X e Apo Ocalan non furono terroristi...
Terrorista è il CCG Staff che non ha riletto prima di contribuire gli strafalcioni!
Acbtung Barditen!
Hi, hi, hi!
Saluzzi
Terrorista è il CCG Staff che non ha riletto prima di contribuire gli strafalcioni!
Acbtung Barditen!
Hi, hi, hi!
Saluzzi
B.B. 5/11/2019 - 22:31
ROJHILAT (KURDISTAN IRANIANO): UN ALTRO MILITANTE CURDO CONDANNATO A MORTE
(Gianni Sartori)
Houshmand Alipour, prigioniero politico curdo di 25 anni accusato di far parte di un'organizzazione curda dissidente, è stato condannato a morte dal tribunale rivoluzionario di Sanandaj il 29 dicembre 2019. Nel processo (assai discutibile per quanto riguarda il rispetto dei diritti dell'imputato) era accusato di “Baghi”, un termine con cui si definisce la rivolta armata.
In base a quanto ha verificato Amnesty Internationale, il giovane curdo sarebbe stato arrestato ancora il 3 agosto 2018 e tenuto in prigione segretamente per diverse settimane. Con un altra persona che era stata arrestata insieme a lui, Houshmand è stato sottoposto a tortura e costretto a rendere una confessione forzata (in merito ad una sua presunta partecipazione all'attacco della base militare di Saqez nell'ovest dell'Iran).... (continua)
(Gianni Sartori)
Houshmand Alipour, prigioniero politico curdo di 25 anni accusato di far parte di un'organizzazione curda dissidente, è stato condannato a morte dal tribunale rivoluzionario di Sanandaj il 29 dicembre 2019. Nel processo (assai discutibile per quanto riguarda il rispetto dei diritti dell'imputato) era accusato di “Baghi”, un termine con cui si definisce la rivolta armata.
In base a quanto ha verificato Amnesty Internationale, il giovane curdo sarebbe stato arrestato ancora il 3 agosto 2018 e tenuto in prigione segretamente per diverse settimane. Con un altra persona che era stata arrestata insieme a lui, Houshmand è stato sottoposto a tortura e costretto a rendere una confessione forzata (in merito ad una sua presunta partecipazione all'attacco della base militare di Saqez nell'ovest dell'Iran).... (continua)
Gianni Sartori 25/1/2020 - 12:34
AMNISTIATO DA ERDOGAN L'ISLAMISTA TURCO RESPONSABILE DELLA STRAGE DI SIVAS
(Gianni Sartori)
Quello che viene ricordato come il “pogrom di Sivas” risale al 2 luglio 1993.
A Sivas era stato organizzato un festival culturale per ricordare il poeta alauita Pir Sultan Abdal ucciso alla fine del XVI secolo all'epoca dell'Impero ottomano. Il 1 luglio numerosi artisti e intellettuali (scrittori, poeti, musicisti...in maggioranza di confessione alauita) si erano ritrovati nella città natale di Pir Sultan Abdal.
Il giorno successivo, dopo la preghiera del venerdì, migliaia di islamo-nazionalisti (circa 20mila) si radunarono davanti all'hotel Madimak dove si svolgeva l'incontro circondando l'edificio e dandolo poi alle fiamme. Risultato: 37 morti nel rogo. La maggior parte tra gli intellettuali qui riuniti. Due vittime erano impiegati dell'hotel e altri due facevano parte degli assalitori. Mentre... (continua)
Gianni Sartori 3/2/2020 - 19:05
Gianni Sartori 12/6/2020 - 21:45
segnalo, ciao
GS
GS
Iran: le forche della vergogna
Un altro militante curdo, imprigionato e torturato da agenti dei servizi segreti, rischia di essere impiccato in Iran.
gianni sartori 30/6/2020 - 22:28
Gianni Sartori 31/10/2020 - 08:53
Gianni Sartori 21/2/2021 - 18:08
ROJAVA: BASTA LA PAROLA
(Gianni Sartori)
Un mio recente, breve intervento sulla tragica fine di una giovane donna curda di Afrin (selvaggiamente picchiata da una banda di collaborazionisti, era morta al momento di partorire due gemelli) aveva scatenato la reazione di qualche sostenitore di Assad e della intangibile integrità dello Stato siriano.
Commenti che - almeno credo - non provenivano da seguaci di Forza Nuova, Casa Pound o da qualche rosso-bruno, ma - sempre presumibilmente - da esponenti della "sinistra antimperialista".
Cosa dire? Forse “più realisti del re” in questa difesa d’ufficio dell’attuale regime siriano.
Nell’articolo, sottolineo,non si affrontava minimamente la questione dell’autonomia - meno che mai dell’indipendenza - curda.
Ma forse era bastato nominare il Rojava!
Non sia mai, questa è Siria (e basta!).
Ora non è mia intenzione approfondire la questione “sovranità... (continua)
(Gianni Sartori)
Un mio recente, breve intervento sulla tragica fine di una giovane donna curda di Afrin (selvaggiamente picchiata da una banda di collaborazionisti, era morta al momento di partorire due gemelli) aveva scatenato la reazione di qualche sostenitore di Assad e della intangibile integrità dello Stato siriano.
Commenti che - almeno credo - non provenivano da seguaci di Forza Nuova, Casa Pound o da qualche rosso-bruno, ma - sempre presumibilmente - da esponenti della "sinistra antimperialista".
Cosa dire? Forse “più realisti del re” in questa difesa d’ufficio dell’attuale regime siriano.
Nell’articolo, sottolineo,non si affrontava minimamente la questione dell’autonomia - meno che mai dell’indipendenza - curda.
Ma forse era bastato nominare il Rojava!
Non sia mai, questa è Siria (e basta!).
Ora non è mia intenzione approfondire la questione “sovranità... (continua)
Gianni Sartori 21/2/2021 - 21:01
NEL BASUR (KURDISTAN DEL SUD) POTREBBE SCOPPIARE UNA SOLLEVAZIONE CONTRO L'OCCUPAZIONE TURCA
(Gianni Sartori)
Dopo gli attacchi di aprile (sia aerei che terresti) della Turchia contro i territori dove, legittimamente in quanto curdi, sono installati i guerriglieri delle HPG (Hezen Parastina Gel – Forze di difesa del popolo, braccio armato del PKK) la situazione è andata costantemente aggravandosi. Sia per l’uso da parte dell’esercito turco di armi proibite dalla Convenzione di Ginevra, sia per l’evidente tentativo da parte di Ankara di trascinare, coinvolgere nelle sue operazioni contro il PKK anche un altro partito curdo, il PDK che amministra il Kurdistan del Sud (quello “iracheno”, appunto il Basur). Suscitando indignazione e risentimento nella popolazione curda in generale, tra i militanti di base dello stesso PDK e anche nei ranghi dei peshmerga (i combattenti curdi in Basur).
Sia... (continua)
(Gianni Sartori)
Dopo gli attacchi di aprile (sia aerei che terresti) della Turchia contro i territori dove, legittimamente in quanto curdi, sono installati i guerriglieri delle HPG (Hezen Parastina Gel – Forze di difesa del popolo, braccio armato del PKK) la situazione è andata costantemente aggravandosi. Sia per l’uso da parte dell’esercito turco di armi proibite dalla Convenzione di Ginevra, sia per l’evidente tentativo da parte di Ankara di trascinare, coinvolgere nelle sue operazioni contro il PKK anche un altro partito curdo, il PDK che amministra il Kurdistan del Sud (quello “iracheno”, appunto il Basur). Suscitando indignazione e risentimento nella popolazione curda in generale, tra i militanti di base dello stesso PDK e anche nei ranghi dei peshmerga (i combattenti curdi in Basur).
Sia... (continua)
Gianni Sartori 22/6/2021 - 17:16
Secondo me "meqam" non è il nome dell'autore ma il riferimento al tipo di composizione musicale, può essere?
Makam - Wikipedia
Makam - Wikipedia
Lorenzo 22/6/2021 - 21:59
SQUADRE DELLA MORTE TURCHE E VECCHIE INFAMIE IRANIANE
(Gianni Sartori)
Una volta c’era il GAL, ma prima ancora il BVE, la tripla A (con un evidente richiamo a quella argentina), l’ATE (un acronimo al contrario di Euskadi Ta Askatasuna...).
Gli squadroni della morte spagnoli, costituiti da elementi della mala marsigliese, neofascisti italici e portoghesi e integrati da agenti fuori servizio, operarono soprattutto negli anni della transizione - pilotata - alla democrazia. Colpendo i rifugiati baschi in Ipar Euskal Herria (la parte nord del Paese Basco, in territorio francese). Le speranze sbocciate con la morte del caudillo (20 novembre 1975) vennero stroncate sul nascere. In questo senso il 1976 per i baschi fu un anno decisivo: rapimento e scomparsa di Pertur (a cui secondo alcuni storici potrebbe aver preso parte Concutelli), l’assalto squadrista a Jurramendi (dove vennero fotografati,... (continua)
Gianni Sartori 28/7/2021 - 23:47
Gianni Sartori 14/1/2022 - 22:04
ULTERIORI CONSIDERAZIONI SUL TRADIMENTO DELL'ARMENIA NEI CONFRONTI DEI CURDI
Gianni Sartori
Ancora in agosto (ma la conferma è arrivata solo alla fine di settembre) l’Armenia ha estradato Leheng et Alişer, due esponenti delle HPG (Forze di Difesa del popolo, braccio armato del PKK), verso la Turchia. Falsamente Ankara l’aveva mascherato come il risultato di un’operazione del MIT (i servizi segreti turchi) nel campo per rifugiati di Makhmour (nel Kurdistan del sud).
Nel comunicato delle HPG si legge che “i compagni Leheng et Alişer avevano incontrato i soldati dello Stato armeno nella zona di frontiera con l’Armenia nell’agosto del 2021 e avevano agito con prudenza per evitare situazioni negative”.
Quindi i due curdi venivano arrestati e imprigionati. A seguito di un contenzioso giuridico davanti alla Corte d’appello avevano ottenuto un verdetto favorevole alla loro rimessa in libertà... (continua)
Gianni Sartori 29/9/2022 - 09:28
Gianni Sartori 1/10/2022 - 15:37
USO DI ARMI CHIMICHE CONTRO LA RESISTENZA CURDA
Gianni Sartori
Nella mattinata del 20 ottobre oltre duecento persone stavano manifestando in place de Luxembourg (nei pressi della sede della Commissione europea) a Bruxelles contro l’impiego di armi chimiche e gas tossici da parte della Turchia. Utilizzati, ça va sans dire, contro la Resistenza curda nel Bashur (il Kurdistan del Sud, dentro i confini iracheni). In questo periodo soprattutto nell’area montagnosa di Werxelê (regione curda di Avashîn).
Ma contro i manifestanti curdi è immediatamente scattata l’ordinaria repressione a base di lacrimogeni e manganellate.
Eppure la cosa ormai dovrebbe essere di dominio pubblico. Se non bastavano le testimonianze raccolte e portate a conoscenza dell’opinione pubblica ormai da anni (soprattutto l’anno scorso, mentre era in pieno svolgimento l’operazione militare da Ankara in aprile), ultimamente... (continua)
Gianni Sartori 20/10/2022 - 20:50
IRAN: IMPICCAGIONE DI UN ALTRO PRIGIONIERO POLITICO CURDO
Gianni Sartori
Sarkut Ahmadi, un militante (o - secondo altre fonti - ex-militante) di Komala, in carcere da due anni, è stato impiccato il 22 febbraio nel carcere di Dizelababd a Kermanshah.
Dalle notizie diffuse dall’Organizzazione per i Diritti Umani Hengaw, il giovane curdo (29 anni) era stato arrestato nel gennaio 2021 quando aveva già lasciato l’organizzazione e mentre si recava in Turchia per poi raggiungere l’Europa.
Era stato condannato a morte in quanto si presumeva fosse coinvolto nell’uccisione di un membro delle forze di sicurezza, Sargurd Hassan Maleki. Un fatto risalente all’agosto 2017 e rivendicato da un gruppo che si firmava “Combattenti della bandiera rossa”.
All’epoca, agosto 2017, nei giorni immediatamente successivi all’uccisione di Hassan Maleki, una decina di familiari di Sarkut Ahmadi erano stati arrestati... (continua)
Gianni Sartori 27/2/2023 - 18:12
COSI’ GLI EZIDI PRESERVANO LE PROPRIE TRADIZIONI E IL DIRITTO IRRINUNCIABILE ALL’AUTODETERMINAZIONE
Nonostante il persistente rischio di genocidio e le continue persecuzioni provenienti da vari fronti ostili (oltre a Daesh, Ankara…) anche quest’anno i curdi ezidi celebrano il “Mercoledì Rosso”. Fieri di una identità che non si è mai omologata o fatta omologare.
Gianni Sartori
I Curdi ezidi attualmente non sarebbero più di milione (per altre fonti solo 700mila).
Vivono principalmente nel Kurdistan del Sud (Bashur) oltre che in Siria, Turchia, Armenia, Russia Georgia e - nella diaspora - in Europa (soprattutto in Germania).
Come è noto nel 2014 hanno subito un autentico genocidio da parte dello Stato islamico (Daesh) a Shengal (Irak). E qui, come ricordava in uno dei suoi ultimi lavori Zero Calcare “si è stabilita dal 2017 l'autonomia basata sui principi della rivoluzione curda”. Ossia... (continua)
Nonostante il persistente rischio di genocidio e le continue persecuzioni provenienti da vari fronti ostili (oltre a Daesh, Ankara…) anche quest’anno i curdi ezidi celebrano il “Mercoledì Rosso”. Fieri di una identità che non si è mai omologata o fatta omologare.
Gianni Sartori
I Curdi ezidi attualmente non sarebbero più di milione (per altre fonti solo 700mila).
Vivono principalmente nel Kurdistan del Sud (Bashur) oltre che in Siria, Turchia, Armenia, Russia Georgia e - nella diaspora - in Europa (soprattutto in Germania).
Come è noto nel 2014 hanno subito un autentico genocidio da parte dello Stato islamico (Daesh) a Shengal (Irak). E qui, come ricordava in uno dei suoi ultimi lavori Zero Calcare “si è stabilita dal 2017 l'autonomia basata sui principi della rivoluzione curda”. Ossia... (continua)
Gianni Sartori 25/4/2023 - 15:22
CADE OGGI, 12 MAGGIO, IL 49° ANNIVERSARIO DEL MARTIRO DELLE FEMMINISTA CURDA LEYLA QASIM, condannata alla pena capitale dal regime di Saddam Hussein
IN MEMORIA DELLA “SPOSA DEL KURDISTAN”
Gianni Sartori
Ovviamente sappiamo tutti che Saddam Hussein non venne abbattuto (e che l’Iraq non venne invaso) per aver impiccato o sterminato con gas letali i curdi.
Tantomeno per la guerra con l’Iran durante la quale godeva del sostegno statunitense.
Tuttavia si rimane perplessi quando altri popoli oppressi talvolta lo ricordano ancora - questo macellaio - un campione dell’antimperialismo.
“Contraddizioni in seno ai popoli” verrebbe da dire.
Oggi 12 maggio, cade il 49° anniversario dell’impiccagione di Leyla Qasim e di altri quattro compagni curdi: Jawad Hamawandi, Nariman Fuad Masti, Hassan Hama Rashid e Azad Sleman Miran.
Nella memoria della Resistenza curda il nome della giovane militante... (continua)
IN MEMORIA DELLA “SPOSA DEL KURDISTAN”
Gianni Sartori
Ovviamente sappiamo tutti che Saddam Hussein non venne abbattuto (e che l’Iraq non venne invaso) per aver impiccato o sterminato con gas letali i curdi.
Tantomeno per la guerra con l’Iran durante la quale godeva del sostegno statunitense.
Tuttavia si rimane perplessi quando altri popoli oppressi talvolta lo ricordano ancora - questo macellaio - un campione dell’antimperialismo.
“Contraddizioni in seno ai popoli” verrebbe da dire.
Oggi 12 maggio, cade il 49° anniversario dell’impiccagione di Leyla Qasim e di altri quattro compagni curdi: Jawad Hamawandi, Nariman Fuad Masti, Hassan Hama Rashid e Azad Sleman Miran.
Nella memoria della Resistenza curda il nome della giovane militante... (continua)
Gianni Sartori 12/5/2023 - 11:04
In Turchia le “carceri di sterminio” lavorano a pieno ritmo. E mentre proseguono le retate di militanti curdi (sia in Bakur che a Instanbul, anche contro le madri dei desaparecidos), altre nuvole scure si vanno addensando sul destino dei prigionieri.
ALMENO 93 (QUELLI ACCERTATI, MA CI SONO MOLTI CASI DI “MORTI SOSPETTE”) I PRIGIONIERI MALATI DECEDUTI NELLE GALERE TURCHE NEL 2022 E 2023.
IN MAGGIORANZA CURDI…
Gianni Sartori
Sono soprattutto curdi i detenuti malati deceduti in carcere negli ultimi 17 mesi (da gennaio 2022 a maggio 2023).
In una dichiarazione dell’Associazione per i diritti dell’uomo (İHD) si legge che “il governo sta applicando la legge del taglione”. Ma forse si dovrebbe parlare di “rappresaglia”.
Le politiche adottate da Ankara nelle carceri mostrano con ogni evidenza la loro natura discriminatoria. Infatti un gran numero di prigionieri gravemente ammalati, in molti... (continua)
ALMENO 93 (QUELLI ACCERTATI, MA CI SONO MOLTI CASI DI “MORTI SOSPETTE”) I PRIGIONIERI MALATI DECEDUTI NELLE GALERE TURCHE NEL 2022 E 2023.
IN MAGGIORANZA CURDI…
Gianni Sartori
Sono soprattutto curdi i detenuti malati deceduti in carcere negli ultimi 17 mesi (da gennaio 2022 a maggio 2023).
In una dichiarazione dell’Associazione per i diritti dell’uomo (İHD) si legge che “il governo sta applicando la legge del taglione”. Ma forse si dovrebbe parlare di “rappresaglia”.
Le politiche adottate da Ankara nelle carceri mostrano con ogni evidenza la loro natura discriminatoria. Infatti un gran numero di prigionieri gravemente ammalati, in molti... (continua)
Gianni Sartori 27/5/2023 - 10:21
ANKARA E TEHERAN: STESSO SBATTERE DI MANETTE PER I DISSIDENTI
Gianni Sartori
Mentre in Turchia centinaia di persone venivano arrestate a seguito della giornata del Primo maggio, Teheran imprigionava una quindicina di militanti curdi
In questi giorni almeno quattordici (quelli accertati) militanti curdi sono stati arrestati dalle forze di sicurezza iraniane nella città di Oshnavieh (Azerbaijan occidentale) e in altri centri minori. Accusati di aver organizzato (o comunque di avervi partecipato) le iniziative del Newroz di quest’anno, venivano poi trasferiti in località sconosciute.
A operare gli arresti, i Servizi di intelligence del Corpo dei Guardiani della rivoluzione islamica.
Di alcuni arrestati si conosce l’identità: Yousef Haji Khosh, Rahim Rafati, Hesamoddin Mahmoudi, Fakhraddin Modarresi, Arman Ebrahimi, Ghafour Sheikh-Mohammadi, Omid Rashid-Pak, Salah Ghazi, Ako Ebrahimi, Mowloud... (continua)
Gianni Sartori
Mentre in Turchia centinaia di persone venivano arrestate a seguito della giornata del Primo maggio, Teheran imprigionava una quindicina di militanti curdi
In questi giorni almeno quattordici (quelli accertati) militanti curdi sono stati arrestati dalle forze di sicurezza iraniane nella città di Oshnavieh (Azerbaijan occidentale) e in altri centri minori. Accusati di aver organizzato (o comunque di avervi partecipato) le iniziative del Newroz di quest’anno, venivano poi trasferiti in località sconosciute.
A operare gli arresti, i Servizi di intelligence del Corpo dei Guardiani della rivoluzione islamica.
Di alcuni arrestati si conosce l’identità: Yousef Haji Khosh, Rahim Rafati, Hesamoddin Mahmoudi, Fakhraddin Modarresi, Arman Ebrahimi, Ghafour Sheikh-Mohammadi, Omid Rashid-Pak, Salah Ghazi, Ako Ebrahimi, Mowloud... (continua)
Gianni Sartori 7/5/2024 - 16:53
ANKARA CONTINUA A INVADERE E OCCUPARE IL BASHUR CON LA “BENEDIZIONE” DEL PDK. USQUE TANDEM?
Mentre prosegue e si intensifica l'invasione turca nell'Iraq del Nord (Kurdistan del Sud, Bashur), un episodio non chiaro potrebbe stare a indicare un cambio di strategia (“della tensione” ?) da parte di Ankara. Mentre la popolazione scende in strada per protestare, alcuni osservatori non escludono l'eventualità di una guerra civile interna tra organizzazioni curde.
Gianni Sartori
Stando a quanto dichiarano fonti curde, il 9 luglio una base dei peshmerga (milizia del PDK) sarebbe stata attaccata dalla Turchia nella regione di Duhok.
Completamente opposta la versione turca (meno plausibile a mio avviso): a colpire la base (poi evacuata) sarebbero stati in realtà i guerriglieri del PKK.
Diciamo pure che ha tutta l'aria di una provocazione.
Tanto per alimentare la confusione (la “tensione”), gettare... (continua)
Mentre prosegue e si intensifica l'invasione turca nell'Iraq del Nord (Kurdistan del Sud, Bashur), un episodio non chiaro potrebbe stare a indicare un cambio di strategia (“della tensione” ?) da parte di Ankara. Mentre la popolazione scende in strada per protestare, alcuni osservatori non escludono l'eventualità di una guerra civile interna tra organizzazioni curde.
Gianni Sartori
Stando a quanto dichiarano fonti curde, il 9 luglio una base dei peshmerga (milizia del PDK) sarebbe stata attaccata dalla Turchia nella regione di Duhok.
Completamente opposta la versione turca (meno plausibile a mio avviso): a colpire la base (poi evacuata) sarebbero stati in realtà i guerriglieri del PKK.
Diciamo pure che ha tutta l'aria di una provocazione.
Tanto per alimentare la confusione (la “tensione”), gettare... (continua)
Gianni Sartori 11/7/2024 - 18:17
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Interpretazione di Meqam
Una canzone di libertà dove si menziona espressamente Halabje (in curdo: Hellebje), il villaggio curdo i cui abitanti, il 16 marzo 1988, furono interamente sterminati dal regime di Saddam Hussein con l'arma chimica. Nel nostro sito sono presenti decine di canzoni contro la guerra di Bush e contro l'invasione dell'Iraq, ma non vogliamo certamente chiudere gli occhi su cosa sia stato il sanguinario regime di Saddam Hussein.
Sul massacro di Halabja sono presenti in rete innumerevoli siti. Scegliamo questo, particolarmente completo, la cui visione consigliamo espressamente e caldamente proprio alle cosiddette "persione impressionabili". Non si può voltare gli occhi davanti a certe cose, mai.
http://www.kdp.pp.se/chemical.html
Riccardo Venturi
9 aprile 2005