Adivinanzas
Versi di Nicolás Guillén (1902-1989), poeta e giornalista cubano, nella raccolta “West Indies Ltd” del 1934
Musica di Luís Pastor, cantautore spagnolo
Nell'album di Luis Pastor intitolato “Fidelidad”, pubblicato nel 1975
Musica di Luís Pastor, cantautore spagnolo
Nell'album di Luis Pastor intitolato “Fidelidad”, pubblicato nel 1975
En los dientes, la mañana,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/4/2017 - 13:41
Fidelidad
[1955]
Versi del poeta spagnolo Blas de Otero (1916-1979), dalla raccolta intitolata “Pido la paz y la palabra”.
Musica di Luis Pastor. Singolo del 1975 recentemente ripubblicato nella raccolta “Piedra del sol”.
Dichiarazione di fedeltà, di fiducia del poeta nell’uomo, nella pace e nella propria terra natale, la Spagna, nonostante l’orrore della Guerra Civile (le due Spagne a cavallo del dolore e della fame) e l’ombra nera del fascismo imperante… “Ho visto e ho creduto, anche se oggi c’è solo buio…”
Versi del poeta spagnolo Blas de Otero (1916-1979), dalla raccolta intitolata “Pido la paz y la palabra”.
Musica di Luis Pastor. Singolo del 1975 recentemente ripubblicato nella raccolta “Piedra del sol”.
Dichiarazione di fedeltà, di fiducia del poeta nell’uomo, nella pace e nella propria terra natale, la Spagna, nonostante l’orrore della Guerra Civile (le due Spagne a cavallo del dolore e della fame) e l’ombra nera del fascismo imperante… “Ho visto e ho creduto, anche se oggi c’è solo buio…”
Creo en el hombre. He visto
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 08:20
Nanas
Versi di Víctor Manuel Arbeloa (1936-), scrittore, sacerdote e socialista spagnolo.
Musica di Luis Pastor, nel disco intitolato “Vallecas” del 1976.
Più recentemente il brano è stato incluso in “Piedra del sol”, raccolta delle prime canzoni di Luis Pastor.
Testo trovato sul sito di Luis Pastor
Musica di Luis Pastor, nel disco intitolato “Vallecas” del 1976.
Più recentemente il brano è stato incluso in “Piedra del sol”, raccolta delle prime canzoni di Luis Pastor.
Testo trovato sul sito di Luis Pastor
Despierta, mi niño,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 08:19
Vamos juntos
[1963?]
Versi di Mario Benedetti, dalla raccolta intitolata “Inventario uno” pubblicata nel 1963.
Musica di Luis Pastor, nel disco intitolato “Vallecas” del 1976.
Più recentemente il brano è stato incluso in “Piedra del sol”, raccolta delle prime canzoni di Luis Pastor.
Testo trovato sul sito di Luis Pastor
Versi di Mario Benedetti, dalla raccolta intitolata “Inventario uno” pubblicata nel 1963.
Musica di Luis Pastor, nel disco intitolato “Vallecas” del 1976.
Più recentemente il brano è stato incluso in “Piedra del sol”, raccolta delle prime canzoni di Luis Pastor.
Testo trovato sul sito di Luis Pastor
Con tu puedo y con mi quiero
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 2/10/2013 - 08:18
Cancioneta
[1939]
Versi di León Felipe (1884-1968), poeta spagnolo, repubblicano, morto esule in Messico. Poesia originariamente inclusa nella raccolta intitolata “Español del éxodo y del llanto”, la prima pubblicata da León Felipe in esilio.
Musica di Luis Pastor, nel disco intitolato “Vallecas” del 1976.
Più recentemente il brano è stato incluso in “Piedra del sol”, raccolta delle prime canzoni di Luis Pastor.
Testo trovato sul sito di Luis Pastor
Versi di León Felipe (1884-1968), poeta spagnolo, repubblicano, morto esule in Messico. Poesia originariamente inclusa nella raccolta intitolata “Español del éxodo y del llanto”, la prima pubblicata da León Felipe in esilio.
Musica di Luis Pastor, nel disco intitolato “Vallecas” del 1976.
Più recentemente il brano è stato incluso in “Piedra del sol”, raccolta delle prime canzoni di Luis Pastor.
Testo trovato sul sito di Luis Pastor
El burgués tiene la mesa,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 1/10/2013 - 10:04
La huelga
Versi di Pablo Neruda (ignoro da quale raccolta, che non è la poesia dallo stesso titolo inclusa in “Canto General”)
Musica di Luís Pastor - che intitolò il brano “La huelga del ocio” - lato A di un singolo del 1973 pubblicato dall’etichetta catalana “Als 4 Vents” nella collana “Barlovento” dedicata ai cantautori.
Più recentemente il brano è stato incluso in “Piedra del sol”, raccolta delle prime canzoni di Luis Pastor.
Testo trovato sul sito di Luis Pastor
Musica di Luís Pastor - che intitolò il brano “La huelga del ocio” - lato A di un singolo del 1973 pubblicato dall’etichetta catalana “Als 4 Vents” nella collana “Barlovento” dedicata ai cantautori.
Più recentemente il brano è stato incluso in “Piedra del sol”, raccolta delle prime canzoni di Luis Pastor.
Testo trovato sul sito di Luis Pastor
Extraña era la fábrica inactiva
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 1/10/2013 - 09:30
Los magos del petróleo
[1973]
Parole di Víctor M. Arbelda
Musica di Luis Pastor
Nel disco collettivo intitolato “Todo está muy negro”
Testo trovato sul sito La Zamarra de Gustavo, il sempre ottimo sito di Gustavo Sierra Fernández.
Parole di Víctor M. Arbelda
Musica di Luis Pastor
Nel disco collettivo intitolato “Todo está muy negro”
Testo trovato sul sito La Zamarra de Gustavo, il sempre ottimo sito di Gustavo Sierra Fernández.
Tres Reyes Magos desde el oriente
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 1/10/2013 - 08:54
Casida del llanto
[prima metà degli anni 30]
Versi di Federico Garcia Lorca, dalla raccolta poetica intitolata “Diván del Tamarit”, un progetto iniziato fin dai primi anni 20 ma di cui il poeta non vide la luce, ammazzato dai fascisti il 19 agosto del 1936. L’opera fu pubblicata per la prima volta nel 1940 a Buenos Aires.
Musica di Carlos Cano, dal disco intitolato come la raccolta di Lorca, pubblicato nel 1998, nel centenario della nascita del poeta. Con la collaborazione di Leo Brouwer, della Orquesta Filarmónica de Londres, della corale basca Orfeón Donostiarra, di Fernando Bellver, Mario Hernández, Javier Krahe, Paco Ibáñez, Luis Pastor, José Antonio Labordeta e Santiago Auserón.
“… Ningún hombre verdadero cree ya en esta zarandaja del arte puro. En este momento dramático del mundo, el artista debe llorar y reír con su pueblo. Hay que dejar el ramo de azucenas y meterse en el fango hasta... (continua)
Versi di Federico Garcia Lorca, dalla raccolta poetica intitolata “Diván del Tamarit”, un progetto iniziato fin dai primi anni 20 ma di cui il poeta non vide la luce, ammazzato dai fascisti il 19 agosto del 1936. L’opera fu pubblicata per la prima volta nel 1940 a Buenos Aires.
Musica di Carlos Cano, dal disco intitolato come la raccolta di Lorca, pubblicato nel 1998, nel centenario della nascita del poeta. Con la collaborazione di Leo Brouwer, della Orquesta Filarmónica de Londres, della corale basca Orfeón Donostiarra, di Fernando Bellver, Mario Hernández, Javier Krahe, Paco Ibáñez, Luis Pastor, José Antonio Labordeta e Santiago Auserón.
“… Ningún hombre verdadero cree ya en esta zarandaja del arte puro. En este momento dramático del mundo, el artista debe llorar y reír con su pueblo. Hay que dejar el ramo de azucenas y meterse en el fango hasta... (continua)
He cerrado mi balcón
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 4/6/2013 - 17:29
Poema de silencio
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Grafica dell’album realizzata dal collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.
Canzone e tema strumentale finali di questa splendida opera epica.
Molti sono morti, tanti hanno sofferto, tanti continueranno a soffrire.
Mauthausen è liberato, Parigi è liberata, ma liberi non sono i combattenti antifascisti spagnoli.
Non sono liberi di tornare a casa, perché è proprio lì che l’odiato nemico ancora si annida e resiste e resisterà per ancora tre decenni.
Chi di loro, dopo tutto quello che ha visto e passato, sceglierà di tornare in Spagna lo farà clandestinamente e per continuare ancora l’interminabile lotta... (continua)
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Grafica dell’album realizzata dal collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.
Canzone e tema strumentale finali di questa splendida opera epica.
Molti sono morti, tanti hanno sofferto, tanti continueranno a soffrire.
Mauthausen è liberato, Parigi è liberata, ma liberi non sono i combattenti antifascisti spagnoli.
Non sono liberi di tornare a casa, perché è proprio lì che l’odiato nemico ancora si annida e resiste e resisterà per ancora tre decenni.
Chi di loro, dopo tutto quello che ha visto e passato, sceglierà di tornare in Spagna lo farà clandestinamente e per continuare ancora l’interminabile lotta... (continua)
Escuchad en silencio,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 4/3/2011 - 11:20
Poema de atención
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Grafica dell’album realizzata dal collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.
La prima delle canzoni presenti nell’album dedicate ai circa 13.000 spagnoli – molti di essi ebrei inclusi in una lista di 6.000 nomi che nel 1941 Franco aveva fornito direttamente ad Himmler, regalo del caudillo al führer - che finirono nei campi di sterminio nazisti, e a Mauthausen-Gusen in particolare: ne sopravvissero soltanto 2.000.
"La Cantata del exilio" fu composta da Antonio Resines, un importante cantautore membro del gruppo folk-rock "Almas Humildes", e scritta da Antonio Gómez [che ringraziamo perché ha voluto mettere... (continua)
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Grafica dell’album realizzata dal collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.
La prima delle canzoni presenti nell’album dedicate ai circa 13.000 spagnoli – molti di essi ebrei inclusi in una lista di 6.000 nomi che nel 1941 Franco aveva fornito direttamente ad Himmler, regalo del caudillo al führer - che finirono nei campi di sterminio nazisti, e a Mauthausen-Gusen in particolare: ne sopravvissero soltanto 2.000.
"La Cantata del exilio" fu composta da Antonio Resines, un importante cantautore membro del gruppo folk-rock "Almas Humildes", e scritta da Antonio Gómez [che ringraziamo perché ha voluto mettere... (continua)
Pero ahora os pedimos
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 3/3/2011 - 13:41
Percorsi:
Campi di sterminio
Celestino Alfonso
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Bisogna anche ricordare che la copertina, il libretto e tutta la grafica del disco fu curata dal formidabile collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.
"La Cantata del exilio" fu composta da Antonio Resines, un importante cantautore membro del gruppo folk-rock "Almas Humildes", e scritta da Antonio Gómez [che ringraziamo perché ha voluto mettere per intero a disposizione delle CCG/AWS questa sua importante opera], fondatore del collettivo madrileno "Canción del Pueblo".
Parteciparono al progetto molti noti cantanti, come Teresa Cano, Pablo Guerrero, Luis Pastor e Quintín Cabrera.
Il sottotitolo, "¿Cuándo... (continua)
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Bisogna anche ricordare che la copertina, il libretto e tutta la grafica del disco fu curata dal formidabile collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.
"La Cantata del exilio" fu composta da Antonio Resines, un importante cantautore membro del gruppo folk-rock "Almas Humildes", e scritta da Antonio Gómez [che ringraziamo perché ha voluto mettere per intero a disposizione delle CCG/AWS questa sua importante opera], fondatore del collettivo madrileno "Canción del Pueblo".
Parteciparono al progetto molti noti cantanti, come Teresa Cano, Pablo Guerrero, Luis Pastor e Quintín Cabrera.
Il sottotitolo, "¿Cuándo... (continua)
Ocho polacos, cinco italianos, tres franceses, dos rumanos, dos armenios, dos húngaros y un español componían el “destacamento especial” comandado por el poeta armenio Missak Manouchian. El español se llamaba Celestino Alfonso, y su número era el 10.305.
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 3/3/2011 - 08:22
Muerte de Antonio Machado
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez (la seconda parte del brano - tra virgolette - è di un anonimo autore spagnolo)
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Español
Italiano
«El exilio español que siguió a la derrota republicana y democrática de 1939 constituye una aventura humana única en la historia contemporánea mundial. Esos cientos de miles de hombres y mujeres que se vieron obligados a abandonar su patria camino de otros países de los que, en muchos casos, ni siquiera habían oído hablar, protagonizaron un drama del que el paso de la frontera es tan solo el primer acto. Después vendría, como en círculo fatal, el internamiento en los campos de refugiados, la resistencia contra el fascismo, los campo de exterminio nazis, y, todavía, el regreso a una tierra dominada por la... (continua)
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez (la seconda parte del brano - tra virgolette - è di un anonimo autore spagnolo)
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Español
Italiano
«El exilio español que siguió a la derrota republicana y democrática de 1939 constituye una aventura humana única en la historia contemporánea mundial. Esos cientos de miles de hombres y mujeres que se vieron obligados a abandonar su patria camino de otros países de los que, en muchos casos, ni siquiera habían oído hablar, protagonizaron un drama del que el paso de la frontera es tan solo el primer acto. Después vendría, como en círculo fatal, el internamiento en los campos de refugiados, la resistencia contra el fascismo, los campo de exterminio nazis, y, todavía, el regreso a una tierra dominada por la... (continua)
Con el polvo cansado
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 2/3/2011 - 10:23
Dulce muchacha
[1975]
Album "La Cantata del exilio. ¿Cuándo llegaremos a Sevilla?" (1978)
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
"La Cantata del exilio" fu composta da Antonio Resines, un importante cantautore membro del gruppo folk-rock "Almas Humildes", e scritta da Antonio Gómez, fondatore del collettivo madrileno "Canción del Pueblo".
Oltre a Pablo Guerrero - che prestò la sua voce per questa "Dulce muchacha" - parteciparono al progetto altri noti cantanti: Teresa Cano, Luis Pastor e Quintín Cabrera.
Il sottotitolo, "¿Cuándo llegaremos a Sevilla?", fa riferimento alla frase che la vecchia madre del poeta repubblicano Antonio Machado continuava a ripetere al figlio mentre nel gennaio del 1939 stavano fuggendo, in realtà, verso la Francia... Sarebbero entrambi morti di lì a qualche settimana, annientati dalla fatica e dal dolore.
E dalla fuga e morte di Machado prende avvio questa... (continua)
Album "La Cantata del exilio. ¿Cuándo llegaremos a Sevilla?" (1978)
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
"La Cantata del exilio" fu composta da Antonio Resines, un importante cantautore membro del gruppo folk-rock "Almas Humildes", e scritta da Antonio Gómez, fondatore del collettivo madrileno "Canción del Pueblo".
Oltre a Pablo Guerrero - che prestò la sua voce per questa "Dulce muchacha" - parteciparono al progetto altri noti cantanti: Teresa Cano, Luis Pastor e Quintín Cabrera.
Il sottotitolo, "¿Cuándo llegaremos a Sevilla?", fa riferimento alla frase che la vecchia madre del poeta repubblicano Antonio Machado continuava a ripetere al figlio mentre nel gennaio del 1939 stavano fuggendo, in realtà, verso la Francia... Sarebbero entrambi morti di lì a qualche settimana, annientati dalla fatica e dal dolore.
E dalla fuga e morte di Machado prende avvio questa... (continua)
Dulce muchacha,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 30/10/2009 - 09:15
Enfermedades de invierno
[1977]
Album "Nacimos para ser libres"
Testo di Jesús López Pacheco
Musica di Luís Pastor
Hay quien dice que muerto Franco hubo libertad... Falso... Hay quien dice que una vez elegido Suárez hubo paz y libertad... Falso...
La verdad es que durante los años de la transición el rebrote reaccionario y de violencia recordó a los más viejos del país otra fecha, 40 años atrás, cuando los comunistas y anarquistas se batían a tiros con los falangistas en Barcelona. Realmente, desde 1975/ 76 hasta más o menos el intento del golpe de estado, los asesinatos se producían casi a diario: ETA y GRAPO, y en menor medida el FRAP y Terra Lliure, mataban a militares y policías: ciertamente muchos eran altos mandos cuyas manos estaban muy manchadas de sangre, pero otras veces eran muchachos que habían salido de su pueblo a buscar un trabajo. Por su parte, los escuadrones de ultra-derecha asesinaban a miembros... (continua)
Album "Nacimos para ser libres"
Testo di Jesús López Pacheco
Musica di Luís Pastor
Hay quien dice que muerto Franco hubo libertad... Falso... Hay quien dice que una vez elegido Suárez hubo paz y libertad... Falso...
La verdad es que durante los años de la transición el rebrote reaccionario y de violencia recordó a los más viejos del país otra fecha, 40 años atrás, cuando los comunistas y anarquistas se batían a tiros con los falangistas en Barcelona. Realmente, desde 1975/ 76 hasta más o menos el intento del golpe de estado, los asesinatos se producían casi a diario: ETA y GRAPO, y en menor medida el FRAP y Terra Lliure, mataban a militares y policías: ciertamente muchos eran altos mandos cuyas manos estaban muy manchadas de sangre, pero otras veces eran muchachos que habían salido de su pueblo a buscar un trabajo. Por su parte, los escuadrones de ultra-derecha asesinaban a miembros... (continua)
- Si no fueran ciegos
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 26/10/2009 - 13:15
Amar es combatir
[1976]
Album "Vallecas"
Canzone i cui versi sono tratti dalla poesia "Piedra del sol" che il messicano Octavio Paz scrisse nel 1957.
Album "Vallecas"
Canzone i cui versi sono tratti dalla poesia "Piedra del sol" che il messicano Octavio Paz scrisse nel 1957.
Madrid, 1937,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 26/10/2009 - 09:14
En el nombre de España, paz
[1977]
Album "En el nombre de España, paz"
Poesia di Blas De Otero
Stimolato da una mail di Adriana a proposito della poesia di Blas de Otero "Fidelidad" messa in musica da Luís Pastor, ne ho trovata un'altra, anche questa tratta dalla raccolta "Pido la paz y la palabra" del 1955, musicata dagli andalusi Jarcha.
Album "En el nombre de España, paz"
Poesia di Blas De Otero
Stimolato da una mail di Adriana a proposito della poesia di Blas de Otero "Fidelidad" messa in musica da Luís Pastor, ne ho trovata un'altra, anche questa tratta dalla raccolta "Pido la paz y la palabra" del 1955, musicata dagli andalusi Jarcha.
En el nombre de España, paz.
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 26/10/2009 - 08:06
×
Ci credo che per Manuel Miguel la vita possa essere stata pesante, con tanta assenza, tanto amore e tanta morte sulle spalle...
La poesia è stata messa in musica da Luís Pastor, cantautore spagnolo, per il disco collettivo “Cantando à Miguel Hernández”, realizzato nel 2006 dall'etichetta Factoría Autor per la serie “La Palabra Más Tuya”
Con dos años, dos flores
cumples ahora.
Dos alondras llenando
toda tu aurora.
Niño radiante:
va mi sangre contigo
siempre adelante.
Sangre mía, adelante,
no retrocedas.
La luz rueda en el mundo,
mientras tú ruedas.
Todo te mueve,
universo de un cuerpo
dorado y leve.
Herramienta es tu risa,
luz que proclama
la victoria del trigo
sobre la grama.
Ríe. Contigo
venceré siempre al tiempo
que es mi enemigo.