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Autore John Lennon

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Mrs. Lennon

Mrs. Lennon
(1971)
dall'album "Fly"

Yoko Ono – vocals
John Lennon – piano, organ
Klaus Voormann – bass, bells


Una bellissima e potente canzone, a mio parere la migliore di Yoko Ono, che qui sfodera una voce incredibile, un po' Nico un po' Lana Del Rey ante litteram (non si capisce perché in tante altre occasioni si limitasse a urlare).

L'argomento della canzone è la figura pubblica di Yoko, che veniva vista semplicemente come la "Signora Lennon", la strega responsabile dello scioglimento dei Beatles, e non come un'artista indipendente dal marito.

Ma la canzone, scritta nello stesso anno di Imagine e il cui video appare anche nel film del 1972 ispirato all'inno pacifista di Lennon, ha anche un chiaro riferimento alla guerra - probabilmente il Vietnam. I nostri figli, i nostri figli, dovevano proprio andare in guerra?
Mrs. Lennon, o' Mrs. Lennon
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 9/1/2022 - 00:43
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This Is Radio Peace

This Is Radio Peace
1969-70

Il brano è poco più che un jingle, ma visto che si tratta di un inedito di John Lennon...

Karsten Højen mostra fiero quella "cassetta" che rappresenta un pezzo di storia della musica mondiale. Dentro l'inedito "Radio Peace" cantato da John Lennon di fronte ad alcuni adolescenti danesi nel gennaio del 1970. Un pezzo mai inciso che è rimasto però in questa audio cassetta che andrà all'asta in Danimarca. Dopo 51 anni quel gruppo di adolescenti, oggi in pensione, ha deciso di mettere in vendita questa registrazione effettuata durante un incontro con il cantante dei Beatles e Yoko Ono. Durante quell'inverno, John Lennon aveva deciso di passare nello Jutland alcune settimane di vacanza insieme a Yoko Ono e alla figlia Kyoko.

John Lennon, cassetta all'asta per 32 mila dollari
«Eravamo un gruppo di hippy di 16 anni», racconta Karsten Høejen, uno dei ragazzi che nel 1970 chiesero a Lennon... (continua)
This is radio peace
inviata da Dq82 30/9/2021 - 09:14
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L'Uomo Grande

L'Uomo Grande
[1982]
Parole e musica di Alberto Fortis
Arrangiamenti e produzione di Alberto Fortis e Claudio Fabi
Nell'album "Fragole infinite" (in dedica a John Lennon e alla sua meravigliosa Strawberry Fields Forever)

Tempo fa, in occasione del suo contributo della stupenda La sedia di lillà, avevo suggerito un altro paio di titoli di Fortis ad Adriana La Streguzza, visto che è stata sua compagna di scuola... Ma lei, forse impegnata in qualche sabba, o nel mescolare qualche pozione magica, non mi ha seguito...
Allora, ho deciso di pensarci io...
Non te ne avere a male, streguzza, non mi mandare occhiomalocchioprezzemoloefinocchio per così poco... Ciao!
Quale guerra potrà mai finire
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/12/2020 - 17:47
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John Lennon: Bless You

John Lennon: Bless You
John Lennon - Walls and Bridges - 1974
Bless you wherever you are
(continua)
inviata da sergio falcone 12/10/2020 - 20:15
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John Lennon: I Found Out

John Lennon: I Found Out
(1970)
Album: John Lennon / Plastic Ono Band
Parole e musica di John Lennon

John Lennon: Vocals, Guitar.
Klaus Voorman: Bass.
Ringo Starr: Drums.


Preti, predicatori e guru state lontano da me con le vostre torte in cielo e con le vostre menzogne!

Contro tutte le religioni e i falsi idoli, dal primo album solista di John Lennon, che oggi avrebbe compiuto 80 anni. Buon compleanno John....
I told you before, stay away from my door
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 9/10/2020 - 23:58
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Hippie From New York City

Hippie From New York City
dall'album "The Pope Smokes Dope" del 1972

Come Hippie From Olema, una parodia/risposta (in questo caso nello stile di David Peel sarcastica e estremista) alla canzone Okie from Muskogee, classico country "reazionario" di Merle Haggard. David Peel la cantò anche in televisione, accompagnato dall'amico John Lennon e da Yoko Ono, produttori del suo terzo disco.
I’m proud to be a New York City hippie
(continua)
22/8/2020 - 23:05
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The Chicago Conspiracy

The Chicago Conspiracy
(1972)
dall'album del 1972 "The Pope Smokes Dope" prodotto da John Lennon e Yoko Ono

On this 1972 album featured the song "The Chicago Conspiracy" (Apple Records # SW 3391) which addressed both the 1968 Chicago demonstrations and the "Chicago Eight" - the narrator listed all eight of the high-profile protesters arrested and charged, including Bobby Seale, which many other songs excluded in favour of the "seven". The song placed blame on the Chicago mayor: "Daley made this place a city of disgrace". The narrator said that the arrests and trial revealed that "we're not free in this society". It encouraged the listener to "kill..fight...never run" and to keep "marching against the great injustice".

Vietnam War Songs Project
Chicago, Chicago, Chicago, Chicago
(continua)
22/8/2020 - 00:04
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Born in a Prison

Born in a Prison
[1971-72]
Parole e musica di Yoko Ono
Nell'album con John Lennon intitolato "Some Time in New York City"
A dirla tutta i crediti vanno a "John & Yoko - Plastic Ono Band With Elephants Memory And Invisible Strings"
Testo ripreso da Genius

Bellissima canzone, interpretata da John e Yoko, con il sax di Stan Bronstein. Un album prodotto da Phil Spector (oggi quasi ottantenne, detenuto per omicidio, molto malato e quindi ricoverato nell'ospedale di un carcere californiano...)
We are born in a prison
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/7/2019 - 22:17
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All Those Years Ago

All Those Years Ago
(1981)
Album: Somewhere in England

Con Ringo Starr alla batteria e Paul & Linda McCartney ai cori, una canzone che vede i tre Beatles superstiti registrare un tributo a John Lennon assassinato l'8 dicembre 1980.

Inizialmente la canzone era destinata a essere cantata da Ringo Starr che la rifiutò a causa del registro troppo estremo in altezza. Successivamente, in seguito alla morte di John Lennon George modificò il testo e la dedicò alla memoria dell'ex compagno.

Il testo si fa riferimento all'impegno pacifista di John e cita All You Need Is Love e Imagine
I'm shouting all about love
(continua)
8/12/2018 - 22:25
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Amerika, du tar mina vänner

Amerika, du tar mina vänner
[1997]
Text och musik / Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Björn Afzelius
Album / Albumi: Tankar vid 50

Björn Afzelius was influenced musically by Elvis and The Beatles, among other groups from the 1950's and 1960's. In this very short song, he accuses America of being responsible for the deaths of these important musicians.
Elvis Presley died of a heart attack on August 16, 1977 in Graceland, Memphis, Tennessee. John Lennon was shot to death on December 8, 1980 outside the Dakota apartment building where he lived with Yoko Ono. He was shot in the back 4 times by Mark David Chapman and died at Roosevelt Hospital.

Björn Afzelius è stato influenzato musicalmente da Elvis Presley e dai Beatles, tra gli altri gruppi degli anni '50 e '60. In questa brevissima canzone, Björn accusa l'America di essere stata responsabil della morte di questi importanti... (continua)
Elvis är död,
(continua)
inviata da Ceil Herman 17/10/2018 - 23:54
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Yoko Ono: Let the Tears Dry

Yoko Ono: Let the Tears Dry
[1982]
Parole e musica di Yoko Ono
Nel suo album intitolato "It's Alright (I See Rainbows)"

(la famosa foto di famiglia sul retro copertina)

“Un'anima è volata via quando è stato versato il sangue, un'anima che si prendeva cura della vita così profondamente...”

Impressionanti, all'inizio e alla fine del brano, i colpi di pistola esplosi da quel bastardo di Mark Chapman (che possa morire nel dolore) quel maledetto 8 dicembre 1980...
Let the tears dry
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/1/2018 - 15:20
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Poets Fall

Poets Fall
Song honoring anti-war & human rights activists Victor Jara & John Lennon.
8 December 1980, the poet steps out from his car
(continua)
inviata da Michael Bell 15/12/2017 - 22:11
Percorsi: Víctor Jara
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Peace Dream

Peace Dream
(2010)
(Richard Starkey, Gary Wright, Gary Nicholson)
dall'album Y Not

con Paul McCartney al basso.

"Paul came to the house with his bass - that was a good sign, I played him Peace Dream, and he said, 'Sure, I'll play on it,' it had the John Lennon line, so it was natural."

In Peace Dream, Ringo sings: "Can you imagine all of this coming true/It's really up to all of us to do/Just like John Lennon said, in Amsterdam from his bed."

Ringo said: "For me to write that was a normal thing to do. I knew the man. And I really believe that if you, or anyone else, had written it, it would've been weird.

"I was around when he did all that. I also wrote a song for George (Harrison). So it's just part of it for me, they've been my friends for so long."

The Independent
Last night I had a peace dream
(continua)
24/9/2017 - 22:16
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Sisters, O Sisters

Sisters, O Sisters
(1972)
dall'album di John Lennon & Yoko Ono "Some Time in New York City"

Un potente inno femminista e probabilmente una delle migliori interpretazioni di Yoko Ono. Sul disco arrivava subito dopo Woman Is The Nigger Of The World a cui si riallacciava tematicamente, e fu pubblicata anche come lato B nel singolo.
Incisa insieme alla band degli Elephant's Memory, era stata pensata originariamente come un pezzo reggae e in effetti risente delle sonorità giamaicane. Piu recentemente è stata rivisitata in chiave elettronica da Yoko Ono con Le Tigre.
Sisters, O sisters, let's stand up right now
(continua)
8/5/2017 - 22:37
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Power to the People

Power to the People
IL POTERE ALLA GENTE
(continua)
inviata da Roberto Malfatti 14/8/2016 - 14:37
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Truth Is

Truth Is
[2011]
Parole e musica di Gary Shearston (1939-2013), cantautore australiano.
Nell’album intitolato “Renegade”
Testo trovato sul sito dell’autore

Gary Shearston è morto nel 2013, ma ha avuto ancora tempo di realizzare quattro album dopo questo “Renegade”, dove il rinnegato è lui stesso che fa un bilancio della sua vita, un’esistenza piuttosto movimentata. Essere cantautore negli anni 60 – in Australia, come negli USA, come in Italia – significava spesso dare voce a delle istanze politiche, e anche Gary Shearston lo fece, schierandosi apertamente contro la guerra in Vietnam e la partecipazione dell’Australia a quell’aggressione americana, partecipando alle campagne in difese dei diritti degli aborigeni, prendendo posizione in favore del disarmo nucleare… Per queste sue posizioni Gary Shearston – che oltre tutto non aveva a difenderlo la notorietà di un John Lennon – pagò un prezzo piuttosto... (continua)
For a while, I forgot who I was,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2016 - 09:33

Yet you may see the meaning of within…

Antiwar Songs Blog
Yet you may see the meaning of within…
Question: Do you plan to record any anti-war songs? John: All our songs are anti-war. Beatles Press Conference, 1965 In ricordo di John Lennon (9 ottobre 1940 – 8 dicembre 1980)
Antiwar Songs Staff 2015-12-08 21:02:00
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You Are Here

You Are Here
Discorso è se ti mette in posizione °sex°
& °no war°
o no

Tutt'altre posizoni escluse...
Ciao, mondo in confusion mortal (e)

krzys'
krzyś 28/11/2015 - 04:48
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Come Together

Come Together
[1969]
Parole e musica di John Lennon (ma i crediti - come spesso accadeva - sono a Lennon/McCartney)
Nell’album “Abbey Road”, da cui fu estratto come singolo (B-side di “Something”)

Propongo questa immortale canzone perchè, pur essendo - a detto dello stesso autore - un nonsense, Lennon la scrisse appositamente per un suo caro amico, lo scrittore e psicologo lisergico Timothy Leary il quale, subito dopo aver vinto una causa contro il governo USA che nel 1965 lo aveva condannato ad una pena pesantissima per possesso di marijuana, aveva annunciato la sua provocatoria candidatura a governatore della California, opponendosi niente popò di meno che a Ronald Reagan (che correva per il secondo mandato consecutivo). Timothy Leary raggiunse Lennon a Montreal, proprio nei giorni in cui lui e Yoko Ono erano impegnati nel “Bed-Ins for Peace”, e gli chiese di scrivergli la canzone per la campagna... (continua)
Here come old flat top
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/11/2015 - 22:46
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The Immigrant

The Immigrant
[1974]
Scritta da Neil Sedaka e Phil Cody
Nell’album “Sedaka's Back”

“At that time we were starting to see immigration problems. I think I was watching a news report, and I remember thinking, That's not the way Americans treat people who come to our country. And I wanted to write about that. I was put off by the Vietnam War and how our stance in the world just didn't seem friendly and welcoming. And I wanted to write nostalgically about my father's period when he came, feeling such promise and hope.” (da un’intervista a Phil Cody riportata da Songfacts)

L’idea dell’altro autore del brano, Neil Sedaka, era invece quello di esprimere la propria solidarietà a John Lennon, che proprio in quel periodo se la stava passando brutta con il governo USA, intenzionato a deportarlo per via della sua attività politica. Lennon rimase soggetto a decreto di espulsione dalla primavera del 1973 fino al 1975.
Harbours open their arms to the young searching foreigner
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2015 - 15:37




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