Autore Antoine
La Guerre
La Guerre.
"La Guerre"è una canzone scritta dal cantante e compositore francese Antoine,nel 1965. È contenuta all'interno del suo primo EP "Autoroute Européenne n.4",inciso nel Dicembre 1965 e nel primo album intitolato "Antoine" del 1966. La canzone conoscerà un buon successo soprattutto per il suo testo innovativo e singolare.
"La Guerre"è una canzone scritta dal cantante e compositore francese Antoine,nel 1965. È contenuta all'interno del suo primo EP "Autoroute Européenne n.4",inciso nel Dicembre 1965 e nel primo album intitolato "Antoine" del 1966. La canzone conoscerà un buon successo soprattutto per il suo testo innovativo e singolare.
Notre monde entier s'éffondre,
(continua)
(continua)
inviata da Jacopo Pellegrino 20/4/2017 - 18:10
Touchez pas à la mer
[1987]
Parole e musica di Antoine
Arrangiamenti di Jean-Daniel Mercier
Interpretata insiema al coro Les Petits Chanteurs d’Asnières
Parole e musica di Antoine
Arrangiamenti di Jean-Daniel Mercier
Interpretata insiema al coro Les Petits Chanteurs d’Asnières
La mer m´a dit "Antoine, toi qui chantes à la radio
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 15/1/2013 - 09:01
Ce monde existe
[1966]
Parole e musica di Gérard Rinaldi e Gérard Filipelli, leader de Les Problèmes (di lì a poco diventati “Les Charlots”), la band che accompagnava stabilmente Antoine.
Nel disco “Antoine rencontre Les Problèmes”
Parole e musica di Gérard Rinaldi e Gérard Filipelli, leader de Les Problèmes (di lì a poco diventati “Les Charlots”), la band che accompagnava stabilmente Antoine.
Nel disco “Antoine rencontre Les Problèmes”
Je veux te parler des ciels d´été
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 15/1/2013 - 08:50
Ballade à Luis Rego, prisonnier politique
[1966]
Parole e musica di Gérard Rinaldi e Gérard Filipelli.
Nell’EP “Les Problèmes”. Di lì a poco il gruppo avrebbe cambiato nome in Les Charlots, accompagnando grandi artisti francesi come Antoine, Françoise Hardy, Johnny Hallyday e Claude François.
E sarà proprio Antoine a reinterpretare questa canzone nell’album dello stesso anno intitolato “Antoine rencontre Les Problèmes”
Testo trovato su Bide & Musique
Luis Rego, attore e musicista francese, è nato nel 1943 a Lisbona.
Nel 1960, a soli 17 anni, scappò dal Portogallo per non partire militare nella guerra d’Angola. Rifugiatosi in Francia, divenne chitarrista nel gruppo beat Les Problèmes, poi Les Charlots, che erano il gruppo stabile che accompagnava Antoine. Tornato in patria nel 1966, Riego fu arrestato per diserzione e imprigionato per qualche mese. I suoi compagni gli dedicarono questa canzone.
Non ho idea... (continua)
Parole e musica di Gérard Rinaldi e Gérard Filipelli.
Nell’EP “Les Problèmes”. Di lì a poco il gruppo avrebbe cambiato nome in Les Charlots, accompagnando grandi artisti francesi come Antoine, Françoise Hardy, Johnny Hallyday e Claude François.
E sarà proprio Antoine a reinterpretare questa canzone nell’album dello stesso anno intitolato “Antoine rencontre Les Problèmes”
Testo trovato su Bide & Musique
Luis Rego, attore e musicista francese, è nato nel 1943 a Lisbona.
Nel 1960, a soli 17 anni, scappò dal Portogallo per non partire militare nella guerra d’Angola. Rifugiatosi in Francia, divenne chitarrista nel gruppo beat Les Problèmes, poi Les Charlots, che erano il gruppo stabile che accompagnava Antoine. Tornato in patria nel 1966, Riego fu arrestato per diserzione e imprigionato per qualche mese. I suoi compagni gli dedicarono questa canzone.
Non ho idea... (continua)
Il nous faut partir
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 15/1/2013 - 08:36
On s'en fout
[1966]
Parole e musica di Gérard Rinaldi e Gérard Filipelli.
Nell’EP “Les Problèmes”. Di lì a poco il gruppo avrebbe cambiato nome in Les Charlots, accompagnando grandi artisti francesi come Antoine, Françoise Hardy, Johnny Hallyday e Claude François.
Testo trovato su Bide & Musique
Tipico pezzo beat che nel testo ricorda “Che colpa abbiamo noi” ma un po’ più esplicito del successo de The Rokes…
Parole e musica di Gérard Rinaldi e Gérard Filipelli.
Nell’EP “Les Problèmes”. Di lì a poco il gruppo avrebbe cambiato nome in Les Charlots, accompagnando grandi artisti francesi come Antoine, Françoise Hardy, Johnny Hallyday e Claude François.
Testo trovato su Bide & Musique
Tipico pezzo beat che nel testo ricorda “Che colpa abbiamo noi” ma un po’ più esplicito del successo de The Rokes…
On nous traite de farfelus
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 14/1/2013 - 17:15
La révolution
[1969]
Évariste è il nome d’arte di Joël Sternheimer, cantautore di professione fisico e ricercatore.
Lui nel 1966, a soli 23 anni, era già assistente di fisica teorica all’Università di Princeton ma le spese della guerra, quella in Vietnam, tagliarono i fondi per la ricerca che non fosse militare e così il nostro Joël se ne tornò in Francia. In patria era Antoine che allora andava per la maggiore ed al nostro venne in mente di fare un’audizione come cantante. Siccome eccelleva in tutto, la passò, si scelse lo pseudonimo di Évariste ed esordì nel 1967 con un brano strettamente intrecciato con la sua professione: “Connais-tu l'animal qui inventa le calcul intégral?”, dialogo assurdo sui numeri tra un uccello notturno ed un dinosauro ruggente…
L’incredibile Évariste, nonostante il discreto successo, si scocciò presto di proporre le sue stralunate canzoni e tornò al suo amore di... (continua)
Évariste è il nome d’arte di Joël Sternheimer, cantautore di professione fisico e ricercatore.
Lui nel 1966, a soli 23 anni, era già assistente di fisica teorica all’Università di Princeton ma le spese della guerra, quella in Vietnam, tagliarono i fondi per la ricerca che non fosse militare e così il nostro Joël se ne tornò in Francia. In patria era Antoine che allora andava per la maggiore ed al nostro venne in mente di fare un’audizione come cantante. Siccome eccelleva in tutto, la passò, si scelse lo pseudonimo di Évariste ed esordì nel 1967 con un brano strettamente intrecciato con la sua professione: “Connais-tu l'animal qui inventa le calcul intégral?”, dialogo assurdo sui numeri tra un uccello notturno ed un dinosauro ruggente…
L’incredibile Évariste, nonostante il discreto successo, si scocciò presto di proporre le sue stralunate canzoni e tornò al suo amore di... (continua)
Le père Legrand dit à son p'tit gars
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 16/5/2012 - 07:50
Percorsi:
1968 e dintorni
Dans la lune
[1966]
Évariste è il nome d’arte di Joël Sternheimer, cantautore di professione fisico e ricercatore.
Lui nel 1966, a soli 23 anni, era già assistente di fisica teorica all’Università di Princeton ma le spese della guerra, quella in Vietnam, tagliarono i fondi per la ricerca che non fosse militare e così il nostro Joël se ne tornò in Francia. In patria era Antoine che allora andava per la maggiore ed al nostro venne in mente di fare un’audizione come cantante. Siccome eccelleva in tutto, la passò, si scelse lo pseudonimo di Évariste ed esordì nel 1967 con un brano strettamente intrecciato con la sua professione: “Connais-tu l'animal qui inventa le calcul intégral?”, dialogo assurdo sui numeri tra un uccello notturno ed un dinosauro ruggente…
L’incredibile Évariste, nonostante il discreto successo, si scocciò presto di proporre le sue stralunate canzoni e tornò al suo amore di... (continua)
Évariste è il nome d’arte di Joël Sternheimer, cantautore di professione fisico e ricercatore.
Lui nel 1966, a soli 23 anni, era già assistente di fisica teorica all’Università di Princeton ma le spese della guerra, quella in Vietnam, tagliarono i fondi per la ricerca che non fosse militare e così il nostro Joël se ne tornò in Francia. In patria era Antoine che allora andava per la maggiore ed al nostro venne in mente di fare un’audizione come cantante. Siccome eccelleva in tutto, la passò, si scelse lo pseudonimo di Évariste ed esordì nel 1967 con un brano strettamente intrecciato con la sua professione: “Connais-tu l'animal qui inventa le calcul intégral?”, dialogo assurdo sui numeri tra un uccello notturno ed un dinosauro ruggente…
L’incredibile Évariste, nonostante il discreto successo, si scocciò presto di proporre le sue stralunate canzoni e tornò al suo amore di... (continua)
Dans la lune, dans la lune
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/5/2012 - 15:40
La loi de 1920
[1966]
Testo e approfondimento trovati su l’histgeobox.
In Francia, alla fine della prima guerra mondiale, il governo conservatore era convinto che la guerra, finita per i maschi, dovesse continuare per le donne, come se anche loro non avessero già pagato un altissimo tributo di sangue… Alle donne toccava ripopolare la madrepatria e guai a colei che si fosse sottratta al sacro compito! Così nel 1920 fu varata una legge che puniva severamente l’aborto così come ogni propaganda anticoncezionale. Col passare del tempo quella legge fu sempre più inasprita, nonostante si fosse rivelata fallimentare per l’incremento delle nascite e invece deleteria per l’aumento spropositato degli aborti clandestini e, in definitiva, per la salute delle donne. Con la seconda guerra mondiale e l’avvento del regime fascista di Vichy l’aborto divenne crimine di Stato e rotolarono addirittura un paio di teste di... (continua)
Testo e approfondimento trovati su l’histgeobox.
In Francia, alla fine della prima guerra mondiale, il governo conservatore era convinto che la guerra, finita per i maschi, dovesse continuare per le donne, come se anche loro non avessero già pagato un altissimo tributo di sangue… Alle donne toccava ripopolare la madrepatria e guai a colei che si fosse sottratta al sacro compito! Così nel 1920 fu varata una legge che puniva severamente l’aborto così come ogni propaganda anticoncezionale. Col passare del tempo quella legge fu sempre più inasprita, nonostante si fosse rivelata fallimentare per l’incremento delle nascite e invece deleteria per l’aumento spropositato degli aborti clandestini e, in definitiva, per la salute delle donne. Con la seconda guerra mondiale e l’avvento del regime fascista di Vichy l’aborto divenne crimine di Stato e rotolarono addirittura un paio di teste di... (continua)
Elle habite avec ses 9 enfants
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 14/12/2009 - 15:25
Et moi, et moi, et moi
[1966]
Dal primo album dell'artista francese, intitolato semplicemente "Jacques Dutronc".
Note da Musica & Memoria:
Un ottimo brano veramente, l'esordio di Jacques Dutronc, allora compagno di Françoise Hardy e autore di alcune canzoni per la brava cantante e autrice francese. Dal punto di vista musicale era una ballata blues in stile cantastorie, sulla scia della notissima "Les elucubrations" di Antoine, che a sua volta era ispirata da "Subterranean Homesick Blues" di Bob Dylan, che a sua volta era ispirata a non so quante canzoni tradizionali inglesi e americane.
Il testo però è piuttosto profetico, ed esprimeva con qualche decennio di anticipo il disagio dell'uomo occidentale che si rende conto di vivere assediato nella parte fortunata del mondo, nel salotto buono, mentre intorno gli equilibri incominciano a cambiare senza che nessuno possa fermare il processo. Ancora 40-50 anni... (continua)
Dal primo album dell'artista francese, intitolato semplicemente "Jacques Dutronc".
Note da Musica & Memoria:
Un ottimo brano veramente, l'esordio di Jacques Dutronc, allora compagno di Françoise Hardy e autore di alcune canzoni per la brava cantante e autrice francese. Dal punto di vista musicale era una ballata blues in stile cantastorie, sulla scia della notissima "Les elucubrations" di Antoine, che a sua volta era ispirata da "Subterranean Homesick Blues" di Bob Dylan, che a sua volta era ispirata a non so quante canzoni tradizionali inglesi e americane.
Il testo però è piuttosto profetico, ed esprimeva con qualche decennio di anticipo il disagio dell'uomo occidentale che si rende conto di vivere assediato nella parte fortunata del mondo, nel salotto buono, mentre intorno gli equilibri incominciano a cambiare senza che nessuno possa fermare il processo. Ancora 40-50 anni... (continua)
Sept cent millions de chinois
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 6/4/2009 - 08:47
×
Il buon Johnny, rocker francese, se la prendeva con i capelloni e soprattutto con Antoine che nel suo pezzo "Les élucubrations" lo voleva mettere in gabbia al Circo Medrano.