פּאַרטיזאַנער־ליד: שטיל, די נאַכט איז אױסגעשטערנט
שטיל, די נאַכט איז אױסגעשטערנט*
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby + CCG/AWS Staff 31/1/2011 - 10:14
Percorsi:
Ghetti
Il testo originale yiddish in alfabeto ebraico in un'immagine che testimonia un diverso standard ortografico, diverso dalle norme YIVO in vigore adesso (in pratica, le vecchie norme non distinguono i diversi valori della aleph, indi per cui con א si indicano sia la "a" - אַ - e la "o" - אָ -, e del doppio yod, per cui con ײ si indicano sia il dittongo "ey" (come YIVO), sia "ay", notato adesso ײַ . Nelle vecchie norme, non si distingue neanche פֿ , e si usano spesso lettere col daghèsh.
Un'altra pagina completamente da rifare: prima di tutto nessuno (io compreso...) si era accorto finora che era un doppione, in quanto la canzone era già presente dal 17 aprile 2005. Nella pagina in questione (che verrà integrata nella presente coi relativi commenti) era presente una mia "ritrascrizione" in caratteri ebraici che avevo fatto molti anni fa, quando ancora non mi ero impratichito bene dell'alfabeto ebraico-yiddish; qui è stata del tutto rifatta, ma coi criteri ortografici YIVO (l'immagine del testo yiddish a suo tempo inserita qui da Bartleby/Alessandro è stata però mantenuta, in quanto testimone di un diverso standard ortografico). Il limite delle "ritrascrizioni" è sempre il solito: essendo basate su trascrizioni latine sbagliate e basate su criteri non uniformi, si portano dietro gli errori di queste ultime. La canzone, inoltre, presenta l'ulteriore confusione di essere nota... (continua)
Riccardo Venturi 24/4/2013 - 04:03
La trascrizione in caratteri latini rifatta collazionando i testi originali e inserendo le varianti.
PARTIZANER-LID
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/4/2013 - 04:24
Deutsche Übersetzung von Andreas Pancur.
Proveniente dalla vecchia pagina dedicata alla canzone ed inserita originariamente il 17 aprile 2005. Da notare che un errore ortografico ("Feine" al posto di "Feinde", ndr) aveva provocato un errore anche nella traduzione italiana, che è stato ovviamente corretto; all'epoca non conoscevo a sufficienza lo yiddish e avevo tradotto dalla versione tedesca. [RV]
STILL DIE NACHT IST VOLLER STERNE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/4/2013 - 04:29
(17 aprile 2005)
Condotta a suo tempo sulla versione tedesca di Andreas Pancur, che conteneva un errore ortografico ("Feine" per "Feinde"); a causa di quel misterioso "Feine" ("fini"?) avevo tradotto "autocolonna dei signori" al posto di "autocolonna dei nemici").
CANZONE PARTIGIANA
(continua)
(continua)
Literal translation: Jordan K. (not very singable)
"I owe you guys a lot of translations to songs as I'm probably one of only a few users of this site who knows Yiddish, I'm going to send you a lot more once I have winter break from school in December, anyway I felt it was a real shame that there was no English translation to this so I'm posting one. I'm going to combine my own translation of this song with another from a book, not for singing quality but for meaning (IE only the original is really singable anyway since it works in meter and has the translation). Also, the translation of Zog nit keymol is terrible (it's the normal English translation you find, it's "never say you walk the last (meaning your last) road" not "never say there is only death for you". I can't read Italian but I can see from my knowledge of Spanish that the Italian translation got this right and the English... (continua)
"I owe you guys a lot of translations to songs as I'm probably one of only a few users of this site who knows Yiddish, I'm going to send you a lot more once I have winter break from school in December, anyway I felt it was a real shame that there was no English translation to this so I'm posting one. I'm going to combine my own translation of this song with another from a book, not for singing quality but for meaning (IE only the original is really singable anyway since it works in meter and has the translation). Also, the translation of Zog nit keymol is terrible (it's the normal English translation you find, it's "never say you walk the last (meaning your last) road" not "never say there is only death for you". I can't read Italian but I can see from my knowledge of Spanish that the Italian translation got this right and the English... (continua)
[STILL THE NIGHT IS STARRY]
(continua)
(continua)
inviata da Jordan K 24/4/2013 - 04:39
Commento inviato da Danielle il 14.9.2006. Riprodotto dalla vecchia pagina del 17 aprile 2005.
I'm sorry, I don't speak Italian, but I love this song -Shtil die Nacht - and had no idea there was an Italian version of it. I grew up singing only the Yiddish version. I was hoping you could send me the English version. I know there is one, but I can't remember the words. Thank you so much,
Danielle
dani@danipress.com
(Sono spiacente, non parlo italiano, ma amo questa canzone - Shtil die Nacht - e non avevo idea che ne esistesse una traduzione italiana. Sono cresciuta cantando solo la versione Yiddish. Speravo che possiate mandarmi la versione inglese. So che ne esiste una, ma non mi ricordo le parole. Grazie mille,
Danielle)
I'm sorry, I don't speak Italian, but I love this song -Shtil die Nacht - and had no idea there was an Italian version of it. I grew up singing only the Yiddish version. I was hoping you could send me the English version. I know there is one, but I can't remember the words. Thank you so much,
Danielle
dani@danipress.com
(Sono spiacente, non parlo italiano, ma amo questa canzone - Shtil die Nacht - e non avevo idea che ne esistesse una traduzione italiana. Sono cresciuta cantando solo la versione Yiddish. Speravo che possiate mandarmi la versione inglese. So che ne esiste una, ma non mi ricordo le parole. Grazie mille,
Danielle)
Hi Danielle. The italian version is just a word for word translation. We will look for the English version and let you know
(Lorenzo)
(Lorenzo)
Danielle - 14.9.2006 24/4/2013 - 04:43
Commento inviato da Leybl Botwinik il 10.10.2011 alla vecchia pagina del 17 aprile 2005. Anche Leybl si era accorto di errori sia nel testo che nella traduzione; purtroppo neppure lui si è più visto.
For the following texts:
ferma l'autocolonna dei signori.
Mirato, sparato e colpito
la la sua piccola pistola.
- 1) Why "Signori" in the Italian?
It should be the equivalent of "Enemy":
= nemico, avversario
- 2) duplicate "la". should be "con la sua ..."
========================
Note that the Yiddish text is full of mistakes in spelling - and thus, also the transliteration. I was researching this song, and found the same corrupt version on other sites. I'll send you an update as soons as I prepare it.
For the following texts:
ferma l'autocolonna dei signori.
Mirato, sparato e colpito
la la sua piccola pistola.
- 1) Why "Signori" in the Italian?
It should be the equivalent of "Enemy":
= nemico, avversario
- 2) duplicate "la". should be "con la sua ..."
========================
Note that the Yiddish text is full of mistakes in spelling - and thus, also the transliteration. I was researching this song, and found the same corrupt version on other sites. I'll send you an update as soons as I prepare it.
Leybl Botwinik - 10.10.2011 24/4/2013 - 04:47
A partire da questo momento la vecchia pagina שטיל, די נאַכט איז אױסגעשטערנט del 17 aprile 2005 è stata eliminata dal sito e tutto il suo contenuto ancora fruibile integrato in questa pagina, compresi i commenti riportati con la data originale di pubblicazione.
Riccardo Venturi 24/4/2013 - 04:54
זאָג ניט קײנמאָל
Zog nit keynmol
[1943]
Testo di Hirsh Glik
Musica di Dimitri Pokrass
[dalla canzone russa То не тучи — грозовые облака,
o Терская походная, con parole di Aleksej Surkov, 1935]
Lyrics: Hirsh Glik
Music: Dimitri Pokrass
[based upon the Russian song То не тучи — грозовые облака, or Терская походная, lyrics by Aleksej Surkov, 1935]
מלים : הירש גליק
מנגינה: דן ודמיטרי פֿוקאַרס
La canzone fu scritta da Hirsh Glik all'età di 21 anni, quando ancora si trovava nel ghetto di Vilnius e divenne in breve tempo celeberrima, nonché l'inno del movimento di resistenza partigiana ebraica agli assassini nazisti.
E' generalmente associata all'insurrezione del ghetto di Varsavia, ma le sue origini sono a Vilnius (Vilna), la rivolta del cui ghetto scoppiò proprio quando arrivarono le notizie da Varsavia. Fu registrata per la prima volta nel 1946 a cura della Commissione Storica Ebraica di Monaco... (continua)
[1943]
Testo di Hirsh Glik
Musica di Dimitri Pokrass
[dalla canzone russa То не тучи — грозовые облака,
o Терская походная, con parole di Aleksej Surkov, 1935]
Lyrics: Hirsh Glik
Music: Dimitri Pokrass
[based upon the Russian song То не тучи — грозовые облака, or Терская походная, lyrics by Aleksej Surkov, 1935]
מלים : הירש גליק
מנגינה: דן ודמיטרי פֿוקאַרס
La canzone fu scritta da Hirsh Glik all'età di 21 anni, quando ancora si trovava nel ghetto di Vilnius e divenne in breve tempo celeberrima, nonché l'inno del movimento di resistenza partigiana ebraica agli assassini nazisti.
E' generalmente associata all'insurrezione del ghetto di Varsavia, ma le sue origini sono a Vilnius (Vilna), la rivolta del cui ghetto scoppiò proprio quando arrivarono le notizie da Varsavia. Fu registrata per la prima volta nel 1946 a cura della Commissione Storica Ebraica di Monaco... (continua)
זאָג ניט קיינמאָל אַז דו גייסט דעם לעצטן וועג,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/11/-0001 - 00:00
Percorsi:
Ghetti
Quando Hirsh Glik scrisse questa canzone aveva appena 16 anni. Rimase molto impressionato dalle notizie della rivolta nel ghetto di Varsavia, giunte a Vilnius proprio quando 15 partigiani ebrei, suoi amici, persero la vita nel primo scontro con i nazisti.
Virginia Niri 3/6/2005 - 15:21
Hierbei handelt es sich um eine Nachdichtung des Liedes von "Kuba". Nachdichtung ist in diesem Falle nicht ganz richtig, denn eigentlich handelt es sich schon um eine richtige Übersetzung. Ob die Melodie der des Originals gleicht vermag ich als dermaßen unmusikalischer Mensch, was Notenlesen etc. angeht, nicht zu sagen.
SAGE NIMMER MEHR
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/6/2005 - 03:28
Hebrew version by Avraham Shlonsky [1945], reproduced from La Chambre Claire
A sua volta reintegrata con la versione puntata (tiberiense) ripresa da zemershet.il
Then merged with the punctuated (Tiberian) version taken from zemershet.il
A sua volta reintegrata con la versione puntata (tiberiense) ripresa da zemershet.il
Then merged with the punctuated (Tiberian) version taken from zemershet.il
שיר הפרטיזנים
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/6/2005 - 15:13
Русский перевод Переца Маркиша
La versione russa di Perec Davidovič Markiš (in yiddish: פּרץ מאַרקיש ) risale probabilmente alla fine degli anni '40, ma fu pubblicata in volume soltanto nel 1960. Nel frattempo, il poeta ebreo russo di lingua yiddish era stato messo a morte, il 12 agosto 1952, durante la tristemente nota ”Notte dei poeti assassinati” alla prigione della Lubjanka. Markiš era nato il 7 dicembre 1895 a Polonnoe, in Ucraina. Dopo la liquidazione del Comitato Antifascista Ebraico, voluta da Stalin e che portò alla “Notte dei poeti assassinati”, Markiš fu “riabilitato” nel 1955. Le sue poesie in yiddish vennero tradotte in russo da Anna Achmatova. Il testo è qui accompagnato da una trascrizione in caratteri latini.
Партизанский гимн «Не говори, что ты идёшь в последний путь» (идиш זאָג ניט קיינמאל, אז דו גייסט דעם לעצטן וועג), известный также как «Гимн еврейских партизан»,... (continua)
La versione russa di Perec Davidovič Markiš (in yiddish: פּרץ מאַרקיש ) risale probabilmente alla fine degli anni '40, ma fu pubblicata in volume soltanto nel 1960. Nel frattempo, il poeta ebreo russo di lingua yiddish era stato messo a morte, il 12 agosto 1952, durante la tristemente nota ”Notte dei poeti assassinati” alla prigione della Lubjanka. Markiš era nato il 7 dicembre 1895 a Polonnoe, in Ucraina. Dopo la liquidazione del Comitato Antifascista Ebraico, voluta da Stalin e che portò alla “Notte dei poeti assassinati”, Markiš fu “riabilitato” nel 1955. Le sue poesie in yiddish vennero tradotte in russo da Anna Achmatova. Il testo è qui accompagnato da una trascrizione in caratteri latini.
Партизанский гимн «Не говори, что ты идёшь в последний путь» (идиш זאָג ניט קיינמאל, אז דו גייסט דעם לעצטן וועג), известный также как «Гимн еврейских партизан»,... (continua)
НИКОГДА НЕ ГОВОРИ [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/9/2008 - 21:06
Zemerl è un sito benemerito, ma purtroppo alquanto deficitario dal punto di vista testuale. Ad esempio, la seguente versione spagnola, così come desunta dal sito in questione, ha dovuto essere sottoposta ad un robusto aggiustamento. [RV]
NUNCA DIGAS
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 22/12/2009 - 13:29
Versão portuguesa do prof. Pietro Nardella Dellova
Il prof. Pietro Nardella Dellova, nel suo blog Café e Direito ha praticamente riportato questa intera pagina così com'era fino alla presente ristrutturazione, corredandola della sua traduzione in portoghese che ha voluto a sua volta contribuire a questo sito. Lo ringraziamo naturalmente di cuore, sebbene con un po' di ritardo. [RV]
NÃO DIGA JAMAIS
(continua)
(continua)
inviata da Pietro Nardella Dellova 16/1/2012 - 17:59
Ad un certe età, tutti cominciamo ad assomigliare un Ebreo Errante...è così che va la vita
Esule in sé
Esule in sé
krzyś 26/1/2014 - 02:14
L'interpretazione di Rocco Rosignoli per la Giornata della Memoria 2014.
Rocco Rosignoli's performance of the song on the 2014 Day of Memory
Il testo originale della canzone in yiddish è preceduto da un "testo concentrato" in italiano, recitato dall'autore. Grazie a Rocco per averci permesso di riprodurre questo testo e la canzone in preascolto.
The original Yiddish lyrics of the song are preceded by a short overview in Italian, recited by the author. Thanks to Rocco for allowing us to reproduce the lyrics and pre-download of the song [CCG/AWS Staff]
"Il 27 gennaio è la Giornata della Memoria, dedicata alle vittime della Shoah. Non voglio scrivere troppo: si spendono ogni anno troppe parole, spesso retoriche, a riguardo di questa ricorrenza. Delle celebrazioni a cui ho tante volte assistito, dei documentari, dei film sulla Shoah, mi è sempre rimasto poco. Un senso di pietosa commozione... (continua)
Rocco Rosignoli's performance of the song on the 2014 Day of Memory
Il testo originale della canzone in yiddish è preceduto da un "testo concentrato" in italiano, recitato dall'autore. Grazie a Rocco per averci permesso di riprodurre questo testo e la canzone in preascolto.
The original Yiddish lyrics of the song are preceded by a short overview in Italian, recited by the author. Thanks to Rocco for allowing us to reproduce the lyrics and pre-download of the song [CCG/AWS Staff]
"Il 27 gennaio è la Giornata della Memoria, dedicata alle vittime della Shoah. Non voglio scrivere troppo: si spendono ogni anno troppe parole, spesso retoriche, a riguardo di questa ricorrenza. Delle celebrazioni a cui ho tante volte assistito, dei documentari, dei film sulla Shoah, mi è sempre rimasto poco. Un senso di pietosa commozione... (continua)
Non dire mai che questo viaggio è l'ultimo,
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 27/1/2014 - 13:43
NOI SIAMO QUI
...
risuonerà ancora il nostro passo "noi siamo qui"
...
e la vita non finirà!
...
risuonerà ancora il nostro passo "noi siamo qui"
...
e la vita non finirà!
Prof. Pietro Nardella Dellova 12/11/2014 - 11:37
“Questo canto è stato scritto da Hirsh Glik di Vilno, che viveva nel Ghetto e che divenne poi inno partigiano, ed ucciso dai tedeschi. Questo canto era l'inno degli Ebrei partigiani nella lotta contro i tedeschi, ed oggi lo cantano gli Ebrei di tutto il mondo.”
Nota (11.3.2017) La traduzione italiana viene finalmente riportata anche dal punto di vista testuale, in modo da metterla a disposizione per l'uso. Da segnalare che è forse l'unica che intende realmente il celebre verso: "Scritto col sangue e non con la matita", generalmente tradotto (non solo in italiano) "...non col piombo". Blay in yiddish vale blayshtift (ted. "Bleistift") "matita, lapis". [RV]
Nota (11.3.2017) La traduzione italiana viene finalmente riportata anche dal punto di vista testuale, in modo da metterla a disposizione per l'uso. Da segnalare che è forse l'unica che intende realmente il celebre verso: "Scritto col sangue e non con la matita", generalmente tradotto (non solo in italiano) "...non col piombo". Blay in yiddish vale blayshtift (ted. "Bleistift") "matita, lapis". [RV]
INNO PARTIGIANO
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/11/2016 - 22:15
Sì, uso da tempo con soddisfazione FreeOCR, ma in questo caso ho preferito proporre il dattiloscritto così come tratto dagli Archivi ebraici del Piemonte.
B.B. 17/11/2016 - 08:26
(Da Riccardo Venturi, 11-3-2017 06:25)
Il titolo ebraico è propriamente "Canto dei partigiani". Nella versione riportata nel video la seconda strofa non è cantata. Tra gli adattamenti testuali è da segnalare particolarmente, rispetto all'originale, che il "canto scritto col sangue, non con la matita" diviene qua un "canto scritto con scrittura di sangue e piombo": sembra già una visione decisamente "israeliana". Variazione meno importante è il "canto su un uccello in libertà", che diviene un "canto su un uccello, sulla libertà e sull'orizzonte". Avraham Shlonsky (ucraino di nascita) era militante del MAPAM ("Partito Unificato dei Lavoratori"), di ispirazione marxista ma sionista. [RV]
Il titolo ebraico è propriamente "Canto dei partigiani". Nella versione riportata nel video la seconda strofa non è cantata. Tra gli adattamenti testuali è da segnalare particolarmente, rispetto all'originale, che il "canto scritto col sangue, non con la matita" diviene qua un "canto scritto con scrittura di sangue e piombo": sembra già una visione decisamente "israeliana". Variazione meno importante è il "canto su un uccello in libertà", che diviene un "canto su un uccello, sulla libertà e sull'orizzonte". Avraham Shlonsky (ucraino di nascita) era militante del MAPAM ("Partito Unificato dei Lavoratori"), di ispirazione marxista ma sionista. [RV]
SHIR HAPARTIZANIM
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/3/2017 - 06:27
Nemmeno qui l'autore della versione è indicato. Si noti che, in versioni come questa, si cominciano a vedere le "Terre promesse" che nell'originale proprio non esistono. [RV]
NEVER SAY
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/3/2017 - 07:33
E' tratta da en.wikipedia e, ancora una volta, l'autore non è indicato. E' presente il comune misunderstanding (che sia voluto o non voluto...) del "piombo".
NEVER SAY
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/3/2017 - 07:42
La versione inglese di Paul Robeson (1949).
English version by Paul Robeson (1949).
A parte l'originale e la versione ebraica, la versione più celebre in un'altra lingua di Zog nit keynmol è senz'altro quella inglese di Paul Robeson. Il fatto è che Robeson non la interpretò mai interamente: cantava usualmente la prima e l'ultima strofa (senza ripetere la strofa iniziale in fondo). La versione rimane celebre nell'interpretazione che Robeson ne diede il 13 giugno 1949 a Mosca, in occasione di un concerto durante la sua tournée in Unione Sovietica (Robeson era un noto militante comunista); in tale occasione cantò due strofe in inglese, poi la canzone originale in yiddish. Si potrebbe dire che, in quei pochi minuti, Robeson fu veramente “negro, ebreo e comunista”. Il figlio di Robeson, che era presente al concerto, ne fece una descrizione precisa, che riprendo dai commenti a questo video YouTube (dove Robeson la canta interamente in... (continua)
A parte l'originale e la versione ebraica, la versione più celebre in un'altra lingua di Zog nit keynmol è senz'altro quella inglese di Paul Robeson. Il fatto è che Robeson non la interpretò mai interamente: cantava usualmente la prima e l'ultima strofa (senza ripetere la strofa iniziale in fondo). La versione rimane celebre nell'interpretazione che Robeson ne diede il 13 giugno 1949 a Mosca, in occasione di un concerto durante la sua tournée in Unione Sovietica (Robeson era un noto militante comunista); in tale occasione cantò due strofe in inglese, poi la canzone originale in yiddish. Si potrebbe dire che, in quei pochi minuti, Robeson fu veramente “negro, ebreo e comunista”. Il figlio di Robeson, che era presente al concerto, ne fece una descrizione precisa, che riprendo dai commenti a questo video YouTube (dove Robeson la canta interamente in... (continua)
NEVER SAY THAT YOU HAVE REACHED THE VERY END
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/3/2017 - 08:21
Traduction française de Charles Dobzynski (1987)
Charles Dobzynski (1929-2014) era polacco di nascita (era nato a Varsavia), ma la sua famiglia emigrò in Francia quando aveva solo un anno di età. Durante la II guerra mondiale, lui e tutta la sua famiglia dovettero nascondersi per sfuggire alla deportazione. E' stato un poeta importante e precoce (pubblicò le sue prime poesie nel 1944 su un giornale della Resistenza francese). Nel 2005 ricevette la Bourse Goncourt per la sua opera poetica; è morto il 26 settembre 2014. Nel 1987 pubblicò la sua prima edizione della Le miroir d'un peuple. Anthologie de la poésie yiddish, che ha conosciuto un successo notevole (le tre edizioni hanno venduto circa 20000 copie in Francia). Da tale antologia proviene questa traduzione, che riprendo da Tichri, un site pour se préparer aux fêtes de Roch Hachana et de Yom Kipour, de Soukot et de SimHat Torah correggendo però diversi refusi. [RV]
NOUS SOMMES LÀ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/3/2017 - 08:59
Polskie tłumaczenie: Mateusz Trzeciak (2016)
La traduzione è presente anche nella pagina pl.wikipedia : Zog nit kejn mol.
[NIE MÓW]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/3/2017 - 20:00
Polish version by Miriam Gold, performed, among others, by Michał Hochman.
L'esatta indicazione autoriale della traduzione proviene dalla brochure di Leizer Ran (1972), riprodotta nel sito di Eli Rabinowitz (Sezione: Words)
The translator's name is stated in Leizer Ran's brochure (1972), reproduced in Eli Rabinowitz's website (Section: Words)
The translator's name is stated in Leizer Ran's brochure (1972), reproduced in Eli Rabinowitz's website (Section: Words)
HYMN PARTYZANTÓW ŻYDOWSKICH
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/3/2017 - 23:19
Il testo in alemannico (o Schwyzertüütsch, svizzero tedesco) riprodotto da als.wikipedia
Alemannische Ibersetzig
Alemannische Ibersetzig
Zog Nit Keyn Mol (Yiddisch: זאָג ניט קיין מאָל) (au bekannt als Partizaner Lid, obmols au andre Lieder den Namme hen) isch de Namme vu em Yiddishe Lied wo de Hirsh Glick, e junger jüdischer Gfangener vum Vilna Ghetto, anno 1943 gschriibe hett. Manche betrachde des Lied als eins vu de weldweit wichtigschde Himne vu Holocaust-Iberlebende un s wird oft in Gedenkgottesdiinschde gsunge. Im Zweide Weldkriig isch des au eins vu de Hymne vu de Jüdische Partisaner gsi.
Zum schreibe vu dem Lied hett de Hirsch de Ghetto Ufstand in Warsaw inspiriirt. De Namme vu dem Lied bedüded »Sog Niimols«, un kommt vu de erschde Zeile vu dem Lied, »Sog niimols du gengsch de letschde Weg no go.«
Zum schreibe vu dem Lied hett de Hirsch de Ghetto Ufstand in Warsaw inspiriirt. De Namme vu dem Lied bedüded »Sog Niimols«, un kommt vu de erschde Zeile vu dem Lied, »Sog niimols du gengsch de letschde Weg no go.«
SOG NIIMOLS DU GENGSCH DE LETSCHDE WEG NO GO
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/3/2017 - 23:30
Omsetting frå jiddisch: Copyright 1998 - Olve Utne
Da / frå: alnakka.net : Hirsch Glik
Da / frå: alnakka.net : Hirsch Glik
SEI DU ALDRI AT DU GÅR DEN SISTE VEG
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/3/2017 - 23:38
Svensk version av Lennart Kerbel (1999)
Traduzione letterale a corredo dell'interpretazione in lingua originale di Basia Frydman nell'album antologico di canzoni yiddish Ot azój! - Sånger på jiddisch, del 1998. Tutte le trascrizioni e le traduzioni svedesi nell'album sono di Lennart Kerbel. Si tratta di una versione a quattro strofe (manca la terza).
Traduzione letterale a corredo dell'interpretazione in lingua originale di Basia Frydman nell'album antologico di canzoni yiddish Ot azój! - Sånger på jiddisch, del 1998. Tutte le trascrizioni e le traduzioni svedesi nell'album sono di Lennart Kerbel. Si tratta di una versione a quattro strofe (manca la terza).
SÄG ALDRIG
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/3/2017 - 05:31
Nynorsk gjendikting av Erling Outzen
Segnalata nella relativa pagina di Wikipedia in neonorvegese, si trova in realtà nella Pagina di discussione sull'Olocausto della medesima edizione di Wikipedia. Erling Outzen è un utente "wikipediano" che ha appositamente preparato la versione. Risale al 1° gennaio 2005.
PARTISANSONG
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/3/2017 - 20:41
それでは、こんどは『歌は生き延びる』の「補遺」から、ヴィルニュスの「未同化ユダヤ人」、ヒルシュ・グリック(HIRSH GLIK, 1922)の詩を引いておこう。イディッシュ語で書かれたこの詩は、ロシアの軍歌(ドミートリ・ポクラス作曲)に乗せて、ヴィルニュス・ ゲットーの戦士が歌ったものが、ワルシャワをはじめ各地へと伝わり、歌い継がれた。いまでもイスラエルや各地のホロコーストを記念する催しでの人気あるレパートリーとなっている。 原題は「断じて言うな」ZOG NIT KEYN MOL。
断じて言うな
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/3/2017 - 23:04
Finnish version by Arvo Salo, recorded 1981 by Elis and Seela Sella.
Si intitola Älä sano, että viimeinen on tie ("Non dire che è l'ultima strada"). Parole aggiunte da Juha Rämö il 2/4/2017.
This Finnish version goes under the title of Älä sano, että viimeinen on tie ("Don't say it is the last way"). Lyrics added by Juha Rämö on 2/4/2017.
Si intitola Älä sano, että viimeinen on tie ("Non dire che è l'ultima strada"). Parole aggiunte da Juha Rämö il 2/4/2017.
This Finnish version goes under the title of Älä sano, että viimeinen on tie ("Don't say it is the last way"). Lyrics added by Juha Rämö on 2/4/2017.
ÄLÄ SANO, ETTÄ VIIMEINEN ON TIE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi + Juha Rämö 12/3/2017 - 23:56
Lithuanian version by Roza Litay
Riprodotta dalle Words del sito di Eli Rabinowitz-
Reproduced from Eli Rabinowitz's website (Section: Words)
Reproduced from Eli Rabinowitz's website (Section: Words)
[NIEKAD NESAKYK]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/9/2017 - 18:38
Polish version read by Zbigniew Zapasiewicz (1984)
Il testo proviene dalla sezione "Words" del sito di Eli Rabinowicz, ma è stata reperita soltanto l'indicazione del lettore, l'attore Zbigniew Zapasiewicz (1934-2009). Proviene da bibliotece.pl.
The translated lyrics are reproduced from Eli Rabinowitz's website (Section: Words), but only the reader's name, the actor Zbigniew Zapasiewicz (1934-2009) could be inferred from bibliotece.pl.
The translated lyrics are reproduced from Eli Rabinowitz's website (Section: Words), but only the reader's name, the actor Zbigniew Zapasiewicz (1934-2009) could be inferred from bibliotece.pl.
Nie mów nigdy: „Oto jest ostatnia z dróg;
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/9/2017 - 19:16
Byelorussian [Belarusian] version by Aljaksej Žbanaŭ
Il testo della versione è ripreso dal sito di Eli Rabinowitz (Sezione "Words"), ma lo abbiamo qui fornito di una trascrizione in base ai criteri utilizzati nel nostro sito. Il nome del traduttore è indicato in questa pagina.
The translated lyrics are reproduced from Eli Rabinowitz's website (Section: Words), but we have provided here a transcription according to the principles used in our site. The translator's name is stated in this page.
The translated lyrics are reproduced from Eli Rabinowitz's website (Section: Words), but we have provided here a transcription according to the principles used in our site. The translator's name is stated in this page.
Ты не кажы, што гэта дзень апошні твой. [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/9/2017 - 20:39
Non credo proprio che l'autore della terza traduzione polacca sia Zbigniew Zapasiewicz. Fu un attore polacco, bravo, ma mica traduceva. Infatti, sul volantino riprodotto su w.bibliotece figura come lettore. La traduzione è più antica, ma anonima (o fatta da stesso Hirsh Glik???) a quanto pare. Unico segno in rete ne trovo qua, però il nome di Ryszard Marek Groński riguarda il testo di uno spettacolo teatrale ispirato a un altro testo di Hirsh Glik – "Ballada o brunatnym teatrze" (La ballata sul teatro bruno).
Fai caso, Rick, che è lo stesso testo dalla pagina del sito di Eli Rabinowitz che viene seguito però dalla riproduzione della pagina con il testo tradotto da Miriam Gold. Ecco, una piccola svista dei admministratori ebrei, per altro più breve di una strofa.
Fai caso, Rick, che è lo stesso testo dalla pagina del sito di Eli Rabinowitz che viene seguito però dalla riproduzione della pagina con il testo tradotto da Miriam Gold. Ecco, una piccola svista dei admministratori ebrei, per altro più breve di una strofa.
Romanian version by "E.D."
La versione romena (di un anonimo “E.D.”) è stata ricopiata e resa fruibile testualmente dal sito di Eli Rabinowitz (Sezione “Words”), che riporta solo l'immagine ripresa dalla brochure di Leizer Ran. Si avverte che il romeno della versione è scritto secondo i canoni ortografici degli anni '40 circa (p.es. “aci” per “aici”, “sbor” per “zbor” ecc.).
The Romanian version (by an anonymous “E.D.”) has been directly copied ad made available as a text from Eli Rabinowitz's website (Section “Words”), including only the image taken from Leizer Ran's brochure. You are advised that the Romanian used for this version shows the typical spelling of the 40's (e.g. “aci” for “aici”, “sbor” for “zbor” etc.)
La versione romena (di un anonimo “E.D.”) è stata ricopiata e resa fruibile testualmente dal sito di Eli Rabinowitz (Sezione “Words”), che riporta solo l'immagine ripresa dalla brochure di Leizer Ran. Si avverte che il romeno della versione è scritto secondo i canoni ortografici degli anni '40 circa (p.es. “aci” per “aici”, “sbor” per “zbor” ecc.).
The Romanian version (by an anonymous “E.D.”) has been directly copied ad made available as a text from Eli Rabinowitz's website (Section “Words”), including only the image taken from Leizer Ran's brochure. You are advised that the Romanian used for this version shows the typical spelling of the 40's (e.g. “aci” for “aici”, “sbor” for “zbor” etc.)
CÂNTECUL PARTIZANILOR EVREI DIN VILNA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/9/2017 - 22:14
Per Krzysiek. Ho cercato di ovviare modificando il tutto in "...letta da Zbigniew Zapasiewicz". Certo che l'ipotesi che la versione polacca sia dello stesso Hirsh Glik è suggestiva sì, ma anche verosimile, a pensarci bene. Wilno era in Polonia allora, e sicuramente il polacco era sua lingua d'uso assieme allo yiddish. Mi riprometto di fare qualche altra ricerca interessando anche Eli Rabinowitz. Saluti e grazie!
Riccardo Venturi 3/9/2017 - 23:22
Spanish version by S. Nudelshtecher
Sul sito di Eli Rabinowitz è presente soltanto l'immagine ripresa dalla brochure di Leizer Ran (1972), con indicazione del traduttore. La abbiamo qui riprodotta testualmente.
Eli Rabinowitz's website includes only an image taken from Leizer Ran's brochure, with the translator's name. We have reproduced it here as a text.
Sul sito di Eli Rabinowitz è presente soltanto l'immagine ripresa dalla brochure di Leizer Ran (1972), con indicazione del traduttore. La abbiamo qui riprodotta testualmente.
Eli Rabinowitz's website includes only an image taken from Leizer Ran's brochure, with the translator's name. We have reproduced it here as a text.
HIMNO DE LOS COMBATIENTES
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/9/2017 - 23:32
Czech version by J. Kraus
Sul sito di Eli Rabinowitz è presente soltanto l'immagine ripresa dalla brochure di Leizer Ran (1972), con indicazione del traduttore. La abbiamo qui riprodotta testualmente.
Eli Rabinowitz's website includes only an image taken from Leizer Ran's brochure, with the translator's name. We have reproduced it here as a text
Sul sito di Eli Rabinowitz è presente soltanto l'immagine ripresa dalla brochure di Leizer Ran (1972), con indicazione del traduttore. La abbiamo qui riprodotta testualmente.
Eli Rabinowitz's website includes only an image taken from Leizer Ran's brochure, with the translator's name. We have reproduced it here as a text
ZPĚV PARTYZÁNŮ Z GHETTA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/9/2017 - 23:53
A version into the dialect of Livorno by Riccardo Venturi
Preparata appositamente per questo sito.
Specially prepared for this website.
Specially prepared for this website.
CANTO DE' PARTIGIANI EBREI
(continua)
(continua)
German Adaptation ("Nachdichtung") by Heinz Kahlau
Ripresa da anarchismus.at, sito anarchico austriaco: "Der berühmteste jüdische PartisanInnenensong, geschrieben 1943 von Hirsh Glick im Ghetto von Vilnius."
Reproduced from anarchismus.at, an Austrian anarchist website: "Der berühmteste jüdische PartisanInnenensong, geschrieben 1943 von Hirsh Glick im Ghetto von Vilnius."
Reproduced from anarchismus.at, an Austrian anarchist website: "Der berühmteste jüdische PartisanInnenensong, geschrieben 1943 von Hirsh Glick im Ghetto von Vilnius."
PARTISANENLIED / SAG NIE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/9/2017 - 10:20
A word-for-word translation into Afrikaans
Ripresa dal sito di Eli Rabinowitz (sezione "Words"). Il traduttore non è indicato, ma poiché Eli Rabinowitz è nato in Sudafrica, è probabile che il traduttore sia egli stesso.
Reproduced from Eli Rabinowitz's website (section: "Words"). The translator's name is not stated, but it could be E.R. himself as he is a native from South Africa.
Reproduced from Eli Rabinowitz's website (section: "Words"). The translator's name is not stated, but it could be E.R. himself as he is a native from South Africa.
Moet nooit sê dit is die einde van die pad nie.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/9/2017 - 10:24
Dutch version by I. Fuchs
Sul sito di Eli Rabinowitz è presente soltanto l'immagine ripresa dalla brochure di Leizer Ran (1972), con indicazione del traduttore. La abbiamo qui riprodotta testualmente.
Eli Rabinowitz's website includes only an image taken from Leizer Ran's brochure, with the translator's name. We have reproduced it here as a text.
Sul sito di Eli Rabinowitz è presente soltanto l'immagine ripresa dalla brochure di Leizer Ran (1972), con indicazione del traduttore. La abbiamo qui riprodotta testualmente.
Eli Rabinowitz's website includes only an image taken from Leizer Ran's brochure, with the translator's name. We have reproduced it here as a text.
PARTISANEN-HYMNE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/9/2017 - 11:02
Greek translation by Riccardo Venturi
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρντος Βεντούρης
04-09-2017 19:31
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρντος Βεντούρης
04-09-2017 19:31
Traduzione letterale non cantabile, preparata appositamente per questo sito.
The following word-for-word translation cannot be sung. It has been specially made for this site.
The following word-for-word translation cannot be sung. It has been specially made for this site.
ΥΜΝΟΣ ΤΩΝ ΕΒΡΑΙΩΝ ΑΝΤΑΡΤΩΝ
(continua)
(continua)
French version by Irene Kanfer
Version française d'Irene Kanfer
Sul sito di Eli Rabinowitz è presente soltanto l'immagine ripresa dalla brochure di Leizer Ran (1972), con indicazione del traduttore. La abbiamo qui riprodotta testualmente.
Eli Rabinowitz's website includes only an image taken from Leizer Ran's brochure, with the translator's name. We have reproduced it here as a text.
Version française d'Irene Kanfer
Sul sito di Eli Rabinowitz è presente soltanto l'immagine ripresa dalla brochure di Leizer Ran (1972), con indicazione del traduttore. La abbiamo qui riprodotta testualmente.
Eli Rabinowitz's website includes only an image taken from Leizer Ran's brochure, with the translator's name. We have reproduced it here as a text.
NE DIS JAMAIS
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/9/2017 - 19:59
German version by Hubert Witt
Sul sito di Eli Rabinowitz è presente soltanto l'immagine ripresa dalla brochure di Leizer Ran (1972), con indicazione del traduttore. La abbiamo qui riprodotta testualmente.
Eli Rabinowitz's website includes only an image taken from Leizer Ran's brochure, with the translator's name. We have reproduced it here as a text.
Sul sito di Eli Rabinowitz è presente soltanto l'immagine ripresa dalla brochure di Leizer Ran (1972), con indicazione del traduttore. La abbiamo qui riprodotta testualmente.
Eli Rabinowitz's website includes only an image taken from Leizer Ran's brochure, with the translator's name. We have reproduced it here as a text.
JÜDISCHES PARTISANENLIED
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/9/2017 - 20:27
Anonymous German version
La versione (anonima) è presente come testo nel sito di Eli Rabinowitz, ma è infarcita di errori ortografici che qui sono stati corretti.
This anonymous version is included as a text in Eli Rabinowitz's website, but it is interlarded with misspellings which have been corriged here.
This anonymous version is included as a text in Eli Rabinowitz's website, but it is interlarded with misspellings which have been corriged here.
SAG NICHT KEINMAL
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/9/2017 - 20:47
Russian version by Leon Feinberg
Sul sito di Eli Rabinowitz è presente soltanto l'immagine ripresa dalla brochure di Leizer Ran (1972), con indicazione del traduttore. La abbiamo qui riprodotta testualmente.
Eli Rabinowitz's website includes only an image taken from Leizer Ran's brochure, with the translator's name. We have reproduced it here as a text.
Sul sito di Eli Rabinowitz è presente soltanto l'immagine ripresa dalla brochure di Leizer Ran (1972), con indicazione del traduttore. La abbiamo qui riprodotta testualmente.
Eli Rabinowitz's website includes only an image taken from Leizer Ran's brochure, with the translator's name. We have reproduced it here as a text.
ГИМH ЕВРЕЙСКИХ ПАРТИЗАН [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/9/2017 - 11:49
Slovak translation
Ripresa da punkgen.sk.
Reproduced from punkgen.sk.
"Napísal litviansky židovský partizán Hirsh Glick, v roku 1943, v tej dobe uväznený vo Vilniuskom ghette. Zúčastnil sa aj na ozbrojenom povstaní v ghette. Pieseň sa stala hymnou židovského odbojového hnutia. Neskôr bol prevezený do koncentračného tábora v Estónsku, odkial utiekol. Odvtedy ho nikto nevidel."
Reproduced from punkgen.sk.
"Napísal litviansky židovský partizán Hirsh Glick, v roku 1943, v tej dobe uväznený vo Vilniuskom ghette. Zúčastnil sa aj na ozbrojenom povstaní v ghette. Pieseň sa stala hymnou židovského odbojového hnutia. Neskôr bol prevezený do koncentračného tábora v Estónsku, odkial utiekol. Odvtedy ho nikto nevidel."
[NIKDY NEHOVOR]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/9/2017 - 12:18
adriana 16/8/2018 - 15:50
Italian version by Ararat Ensemble Orchestra
Versione italiana orchestrata e registrata dall'Ararat Ensemble per il Giornata della Memoria 2021
Italian version orchestrated and recorded by Ararat Ensemble for International Holocaust Remembrance Day 2021
Italian version orchestrated and recorded by Ararat Ensemble for International Holocaust Remembrance Day 2021
Non dire mai che è finita
(continua)
(continua)
inviata da Piero Geymonat 26/1/2021 - 19:19
"Inno dei partigiani di Wilno, parole e musica di Hirsh Glik, tradotto e adattato da Riccardo Venturi e Pardo Fornaciari". In preparazione della Giornata per il Ghetto Insorto - 14 novembre 2023, presso la Goldonetta di Livorno.
Non dir mai che la tua via finisce qui
(continua)
(continua)
דאָס זאַנגל
Dos zangl
[1943]
Parole / Lyrics / Paroles / Sanat: Hirsh Glik
Musica / Music / Musique / Sävel: Melodia popolare polacca / Polish folk tune / Mélodie populaire polonaise
Hirsh Glik -il cui cognome significa in yiddish, come il tedesco Glück, "fortuna"-, nato a Vilnius il 24 aprile 1922, verrà ricordato per sempre come l'autore di ciò che è diventato l'inno della Resistenza ebraica nei ghetti dell'Europa orientale: Zog nit keynmol. Ricordato? Chissà; si tratta di uno dei canti, probabilmente, più famosi della Storia intera, talmente famoso da averne (almeno in parte) oscurato l'autore. Hirsh Glik ebbe un'esistenza brevissima; la sua povera famiglia del ghetto di Vilnius (il padre era un modestissimo commerciante di vestiti usati) fu catturata dai nazisti nel 1941 e scomparve interamente. Hirsh fu deportato in un campo di lavori forzati in Polonia, Biała Waka, un'immensa torbiera in una... (continua)
[1943]
Parole / Lyrics / Paroles / Sanat: Hirsh Glik
Musica / Music / Musique / Sävel: Melodia popolare polacca / Polish folk tune / Mélodie populaire polonaise
Hirsh Glik -il cui cognome significa in yiddish, come il tedesco Glück, "fortuna"-, nato a Vilnius il 24 aprile 1922, verrà ricordato per sempre come l'autore di ciò che è diventato l'inno della Resistenza ebraica nei ghetti dell'Europa orientale: Zog nit keynmol. Ricordato? Chissà; si tratta di uno dei canti, probabilmente, più famosi della Storia intera, talmente famoso da averne (almeno in parte) oscurato l'autore. Hirsh Glik ebbe un'esistenza brevissima; la sua povera famiglia del ghetto di Vilnius (il padre era un modestissimo commerciante di vestiti usati) fu catturata dai nazisti nel 1941 e scomparve interamente. Hirsh fu deportato in un campo di lavori forzati in Polonia, Biała Waka, un'immensa torbiera in una... (continua)
בלאָנד ביסטו װי אַ זאַנגל, [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/7/2020 - 21:50
Riccardo Venturi, 27-07-2020 21:50
Lo stelo di grano
(continua)
(continua)
דער דריטער פאָגראָם
Der driter pogrom
[1939/1944]
Testo di Yitsik Fleysher
Orfano 13 enne di Rožyšče (Volinia, Ucraina)
Musica: ? (Elaborata da I. Schindler e E. Ofner)
Raccolta da Yehuda Ayzman
Pubblicata nel canzoniere Mi-ma amakim: Lider fun lagers un getos in Poyln 1939-1944
Bucarest, giugno 1945 - Biblioteca Hehalutz
Lyrics by Yitsik Fleysher
A 13 years old orphan from Rožyšče (Volhynia, Ukraine)
Music: ? (Arranged by I. Schindler and E. Ofner)
Collected by Yehuda Ayzman
Published in the songbook Mi-ma amakim: Lider fun lagers un getos in Poyln 1939-1944
Bucharest, Juny 1945 - Hehalutz Library
Nel 1948, Shmerke Kaczerginski pubblicò a New York la fondamentale antologia Lider fun di getos un lagern (“Canzoni dei ghetti e dei lager”). In 435 pagine, l'antologia comprendeva 233 canzoni provenienti da quattordici canzonieri che si era procurato in tutta Europa dopo essere stato una delle figure... (continua)
[1939/1944]
Testo di Yitsik Fleysher
Orfano 13 enne di Rožyšče (Volinia, Ucraina)
Musica: ? (Elaborata da I. Schindler e E. Ofner)
Raccolta da Yehuda Ayzman
Pubblicata nel canzoniere Mi-ma amakim: Lider fun lagers un getos in Poyln 1939-1944
Bucarest, giugno 1945 - Biblioteca Hehalutz
Lyrics by Yitsik Fleysher
A 13 years old orphan from Rožyšče (Volhynia, Ukraine)
Music: ? (Arranged by I. Schindler and E. Ofner)
Collected by Yehuda Ayzman
Published in the songbook Mi-ma amakim: Lider fun lagers un getos in Poyln 1939-1944
Bucharest, Juny 1945 - Hehalutz Library
Nel 1948, Shmerke Kaczerginski pubblicò a New York la fondamentale antologia Lider fun di getos un lagern (“Canzoni dei ghetti e dei lager”). In 435 pagine, l'antologia comprendeva 233 canzoni provenienti da quattordici canzonieri che si era procurato in tutta Europa dopo essere stato una delle figure... (continua)
ליג איך אױף דעם קאלטען בױדעם,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/3/2017 - 02:04
Percorsi:
Campi di sterminio
La memoria ogni giorno dell’anno
Antiwar Songs Blog
Questo sito, la memoria la fa ogni giorno dell’anno e non ha bisogno di “giornate” istituzionali. Soprattutto non la fa a senso unico, come chi trasforma (tipo “Repubblica”) il 27 gennaio nella “Giornata per la propaganda israeliana”. Siamo e restiamo ben lontani da tutto questo. Il 27 gennaio, se “giornata” dev’essere, lo è per gli […]
Antiwar Songs Staff 2014-01-27 09:02:00
Questo sito, la memoria la fa ogni giorno dell'anno e non ha bisogno di “giornate” istituzionali. Soprattutto non la fa a senso unico, come chi trasforma (tipo “Repubblica”) il 27 gennaio nella “Giornata per la propaganda israeliana”. Siamo e restiamo ben lontani da tutto questo. Il 27 gennaio, se “giornata” dev'essere, lo è per gli Ebrei come per i Rom, i Testimoni di Geova, gli omosessuali e per chi non credeva in nessun dio, per i semplici antinazisti (anarchici, comunisti, democratici) che sono periti a decine di migliaia non solo nei lager. Troppo “deificata”, 'sta memoria; anche per gli assassini, “Dio era con loro”.
Per questo 27 gennaio, è necessario dare spazio a persone come Rocco Rosignoli (l'autore di Oesterheld), che il 30 gennaio farà uscire in Rete un intero album, “La bella che guarda il mare”, registrato dal vivo per l'ANPI. Oggi, Rocco propone un preascolto della sua interpretazione di Zog nit keynmol (qui il testo), che è un inno partigiano e di Resistenza, e non di propaganda sionista. Invitando magari a riascoltare e rileggere anche lo Tsigaynerlid, la “Canzone degli zingari” scritta in yiddish da Dovid Beyglman: una testimonianza, semisconosciuta, di solidarietà tra le vittime del nazismo. Il quale non è solo “follia”, ma una cosa politicamente ben precisa, e ancora ben presente.
Per questo 27 gennaio, è necessario dare spazio a persone come Rocco Rosignoli (l'autore di Oesterheld), che il 30 gennaio farà uscire in Rete un intero album, “La bella che guarda il mare”, registrato dal vivo per l'ANPI. Oggi, Rocco propone un preascolto della sua interpretazione di Zog nit keynmol (qui il testo), che è un inno partigiano e di Resistenza, e non di propaganda sionista. Invitando magari a riascoltare e rileggere anche lo Tsigaynerlid, la “Canzone degli zingari” scritta in yiddish da Dovid Beyglman: una testimonianza, semisconosciuta, di solidarietà tra le vittime del nazismo. Il quale non è solo “follia”, ma una cosa politicamente ben precisa, e ancora ben presente.
Riccardo Venturi 27/1/2014 - 07:43
דרעמלען פֿײגל
Dremlen feygl
[1943?]
Poesia di Leah Rudnitski
Musica di Leyb Yampolski
A poem by Leah Rudnitski
Music by Leyb Yampolski
Una poesia, sorta di tristissima ninna nanna, scritta da Leah Rudnitski (o Rudnicki), poetessa, giornalista e partigiana a Vilnius.
Musica di Leyb Yampolski, compositore ebreo russo.
Testo trovato sul programma 2005 delle celebrazioni per il Yom HaShoah presso la Duke University di Durham, North Carolina. *
Leah Rudnitski era una giovane e talentuosa poetessa molta attiva e molto nota nella scena culturale ebraica lituana. Prima dell’occupazione nazista faceva parte della redazione della rivista di letteratura e cultura yiddish “Vilna Emes” (La Verità di Vilnius). Non smise di scrivere poesie e canzoni nemmeno dopo l’avvento dei nazisti e, anzi, pubblicò in quel periodo una raccolta di poesie ed una di canzoni. Fu inoltre attiva nella resistenza, compiendo azioni... (continua)
[1943?]
Poesia di Leah Rudnitski
Musica di Leyb Yampolski
A poem by Leah Rudnitski
Music by Leyb Yampolski
Una poesia, sorta di tristissima ninna nanna, scritta da Leah Rudnitski (o Rudnicki), poetessa, giornalista e partigiana a Vilnius.
Musica di Leyb Yampolski, compositore ebreo russo.
Testo trovato sul programma 2005 delle celebrazioni per il Yom HaShoah presso la Duke University di Durham, North Carolina. *
Leah Rudnitski era una giovane e talentuosa poetessa molta attiva e molto nota nella scena culturale ebraica lituana. Prima dell’occupazione nazista faceva parte della redazione della rivista di letteratura e cultura yiddish “Vilna Emes” (La Verità di Vilnius). Non smise di scrivere poesie e canzoni nemmeno dopo l’avvento dei nazisti e, anzi, pubblicò in quel periodo una raccolta di poesie ed una di canzoni. Fu inoltre attiva nella resistenza, compiendo azioni... (continua)
דרעמלען פֿײגל אױף די צװײַן,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby + CCG/AWS Staff 23/2/2011 - 15:42
La versione inglese di Aaron Kremer (piuttosto libera e cantabile). E' tratta da questa pagina, ma l'esatta indicazione autoriale proviene dalla brochure di Leizer Ran (1972) riprodotta nella pagina di Eli Rabinowitz
Aaron Kremer's free and singable version as reproduced from this page, but the translator's name is taken from Leizer Ran's brochure (1972) reproduced in Eli Rabinowitz website.
After the war this hymn of the underground fighters of the Vilna Ghetto became the song of Jews throughout the world. It was written in 1943 after a group of Jewish partisans had lost 15 of their comrades in battle with the Germans, just as word reached Vilna of the Warsaw Ghetto uprising. Hirsh Glik, one of the most creative and promising young poets of Vilna, was a partisan who fell in battle against the enemy in Estonia.
NEVER SAY
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
Nederlandse vertaling van Luc Wynants uit de zijde van Strijdkoor Kontrarie
ZEG NOOIT
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
×
[1942]
Testo di Hirsh Glik
Musica: tradizionale russa
Lyrics by Hirsh Glik
Music: Russian folk melody
"Recorded for the Jewish Historical Commission, Munich, 1946. Performed by Betty Segal, accompanied by Akiva Daykhes on the accordion. The song appears in Lider Fun di Getos un Lagern (1948: words – p. 345, melody p. 428), in Mir Zaynen Do (1983, p. 88) with English translation, and in Min Hametzar (1987, p. 96) entitled, “A Song for the Woman Partisan” (p. 178). The song tells of the first attack of the Vilna partisans, the FPO, on a German army convoy. A young woman partisan, Vitke Kempner, and the partisan Itzik Matskevich threw a grenade on the convoy, damaging it. The song describes the woman partisan in her coat and hat, her beautiful face and her heroism. According to the song, she managed to stop the convoy with a small pistol.... (continua)