Anche su questa pagine parliamo spesso dei morti sul lavoro, meno dei morti senza lavoro... Penso - per parlare solo del caso più eclatante di questi ultimi tempi - all'ondata di suicidi (oltre una ventina) che nell'arco di un anno e mezzo hanno accompagnato la feroce ed irresponsabile "ristrutturazione" aziendale in France Telecom...
Qui, in questa canzone di Sannucci, la storia è un'altra, ma è uguale...
Senza neanche metter le sirene son venuti (continua)
Ho qualche problema con la discografia di Sannucci... Negli anni 70 sembrerebbe ridursi ad un unico disco, "I falò di maggio", quello riportato sui siti più ufficiali. Su altri siti - come questo - viene riportato invece un titolo diverso, "La luna e i falò", con un gruppo di testi che comprende quelli del titolo "ufficiale" più altri, come questa "Anna, la terra e l’acqua" e "Zuppa di Gemona"...
Il disco, in ogni caso, non uscì nel 1975 ma nell'aprile del 1976. Quindi, nella sua prima versione, non poteva contenere "Zuppa di Gemona", dato che il primo terremoto in Friuli nel 1976 avvenne il 6 maggio...
Azzardo quindi l'ipotesi di una di poco successiva riedizione rivista e ampliata de "I falò di maggio", che venne forse anche reintitolata come "la luna e i falò".
Eppure io questa canzone sono sicuro di averla già contribuita... chissà che non sia andata desaparecida... ma forse mi sbaglio e la confondo con qualche altra... comunque la (ri)propongo ora perchè mi pare bellissima...
Anna la terra e l’acqua vivi se le conosci (continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2019 - 01:21
Errata corrige?
Ho qualche problema con la discografia di Sannucci... Negli anni 70 sembrerebbe ridursi ad un unico disco, "I falò di maggio", quello riportato sui siti più ufficiali. Su altri siti - come questo - viene riportato invece un titolo diverso, "La luna e i falò", con un gruppo di testi che comprende quelli del titolo "ufficiale" più altri, come questa "Anna, la terra e l’acqua" e "Zuppa di Gemona"...
Il disco, in ogni caso, non uscì nel 1975 ma nell'aprile del 1976. Quindi, nella sua prima versione, non poteva contenere "Zuppa di Gemona", dato che il primo terremoto in Friuli nel 1976 avvenne il 6 maggio...
Azzardo quindi l'ipotesi di una di poco successiva riedizione rivista e ampliata de "I falò di maggio", che venne forse anche reintitolata come "la luna e i falò".
[1975]
Parole e musica di Corrado Sannucci
Canzone dal primo album di Sannucci (1950-2009). Il titolo viene riportato qualche volta come "La luna e i falò" ma quello corretto dovrebbe essere "I falò di maggio" E' anche possibile che la Fonit Cetra avesse ripubblicato nel 1976 un disco Folkstudio dell'anno precedente, che originariamente aveva una diversa selezione ed ordine di canzoni.
Testo trovato qui
Una canzone di molti anni fa e che purtroppo è di grande attualità, tanto per cambiare...
E allora torna a casa e la famiglia è un fatto (continua)
[1976]
Parole e musica di Corrado Sannucci
Canzone dal primo album di Sannucci (1950-2009). Il titolo viene riportato qualche volta come "La luna e i falò" ma quello corretto dovrebbe essere "I falò di maggio" (a meno che la Fonit Cetra non avesse ripubblicato l'anno seguente un disco Folkstudio del 1975 con quel titolo)
Testo trovato qui
- Entri, la prego, presto, io son così preoccupata (continua)
E pensare che ci sono ancora tanti sepolcri imbiancati, in doppiopetto o in tonaca, che vorrebbero rimettere le mani sull’utero delle donne, magari cancellando la 194 e sospingendole nuovamente verso l’aborto clandestino così tragicamente descritto in questa bella canzone di Sannucci…
Ancora negli anni '70 gli operai - soprattutto donne e ragazzini/e - che lavoravano nei calzaturifici si ammalavano di "polinevrite da collanti", a causa dell'inalazione dei vapori esalati dai mastici e dalle pelli conciate... Poi la sicurezza negli stabilimenti migliorò ma, soprattutto, le produzioni cominciarono ad essere delocalizzate nei paesi in via di sviluppo, dove colle e conce velenose poterono nuovamente essere utilizzate per abbattere i costi e... gli operai, spesso bambini o poco più.
Dans les années septante, les ouvriers – surtout des femmes et des jeunes – qui travaillaient dans les fabriques de chaussures tombaient malades de « polynévrites des colles », à cause de l'inhalation des vapeurs exhalées par les mastics et les peaux traitées... Puis, la sécurité dans les établissements s'améliora mais, surtout, les productions commencèrent à être délocalisées dans des pays en voie de développement, où colles et tans empoisonnés purent à nouveau être utilisés pour abaisser les coûts et … les ouvriers, souvent des enfants ou à peine plus âgés.
Mais, dit Lucien l'âne, sais-tu que Corrado Sannucci vient de mourir.
Oui, dit Marco Valdo M.I., c'est bien pour ça que je m'empresse de traduire une de ses chansons pour le saluer au moment du grand voyage, au départ de l'émigration ultime. Cela dit, ce qui est... (continua)
Il protagonista di questa canzone è un operaio di fonderia affetto da saturnismo, l'avvelenamento da piombo di cui spesso si ammalavano e morivano gli addetti agli altoforni...
Oggi in Cina, nello Hunan e nello Shaanxi, si ammalano ancora i bambini perchè, in nome della crescita e del profitto, le fonderie non depurano gli scarichi inquinanti che vanno a contaminare falde e sorgenti...
La mattina è sempre peggio ad alzarsi ad ogni costo (continua)
Le protagoniste de cette chanson est un ouvrier de fonderie affecté du saturnisme, l'empoisonnement au plomb dont souvent étaient malades et mouraient les préposés aux hauts-fourneaux...
Aujourd'hui en Chine, dans le Hunan et le Shaanxi, tombent malades encore des enfants car, au nom de la croissance et du profit, les fonderies n'épurent pas les décharges polluées qui contaminent les nappes et les sources...
Tout cela est du plus épouvantable et du plus véridique, dit Lucien l'âne au grand cœur. C'est bien un de ces épisodes de la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres...
Tu as raison, Lucien mon ami, dit Marco Valdo M.I. C'est l'horreur libérale en plein. Mais, je voudrais dire un mot de ces autres victimes du saturnisme qu'étaient les ouvriers d'imprimerie, ceux qui composaient les livres et les journaux avec... (continua)
ROMA - E' morto Corrado Sannucci, inviato di sport dalle mille passioni: è stato cantautore, ha amato il rugby e la politica. E ha avuto il coraggio di raccontare la sua malattia in un libro: "A parte il cancro, tutto bene".
Corrado era nato nel '50, fu fra gli animatori del Folkstudio, dove si formò la generazione dei cantautori romani come Venditti e De Gregori. Cominciò a scrivere a Repubblica in occasione dei Mondiali di Messico '86, per poi diventarne una delle prime firme. Poi scrisse di calcio e di politica, raccontando la storia di Lotta Continua, ma anche lo sfascio del calcio italiano.
Per le sue canzoni, era famoso soprattutto a Roma, ma raccontava di avere ancora fans che andavano a caccia dei suoi dischi, ormai introvabili. Fra le sue "hits" -e tutti ci scherzavamo sopra- c'è la Caffettiera. Una ballata ironica in cui una coppia post-sessantottina... (continua)
Cavolo, avevo appena scoperto le sue canzoni e la sua sensibilità... solo un altro mi aveva fatto in passato lo stesso effetto, ma non dico il nome perchè anche lui avrà i suoi anni e non so in che stato di salute è... non vorrei tirargliela...
Addio Sannucci, del calcio non me ne importa niente ma le tue canzoni sono bellissime... spero prima o poi di poter ascoltare il tuo "La sfida e le passioni" del 1993...
Album "La luna e i falò" (Folkstudio)
Testo trovato su La Musica de L'Altra Italia
Anche su questa pagine parliamo spesso dei morti sul lavoro, meno dei morti senza lavoro... Penso - per parlare solo del caso più eclatante di questi ultimi tempi - all'ondata di suicidi (oltre una ventina) che nell'arco di un anno e mezzo hanno accompagnato la feroce ed irresponsabile "ristrutturazione" aziendale in France Telecom...
Qui, in questa canzone di Sannucci, la storia è un'altra, ma è uguale...