Un contadino che ammazza il padrone [Il fatto di San Lorenzo]
Guerrino Cittadini
In quel paese detto San Lorenzo
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 16/10/2024 - 13:04
Il fornacione
anonimo
[> 1920 ca.]
Ripreso da Popolarcantare, un piccolo canzoniere autoprodotto consegnatomi a suo tempo dal cantastorie lucchese Gildo dei Fantardi. Recita la breve introduzione: “Questo stornello è stato raccolto da Dodi Moscati ad Arcidosso (Grosseto – Monte Amiata) intorno al 1970. Proviene da Santa Fiora, paese del Monte Amiata ricco di zolfo e che assorbiva in miniera gran parte della manodopera maschile. Alle santafioresi bastano una melodia e poche parole per esprimere il sentimento di un’esistenza tutta vissuta all’ombra della fatica più dura. Al ‘Fornacione’ ci stanno tre cancelli: e qui, all’ingresso della ‘miniera cane’ sta scritto il destino degli uomini di Santa Fiora. E’ stato riscontrato che anche in altre parti della Toscana si può trovare questo canto e anche in Lucchesia ne esiste una versione leggermente diversa da quella qui riproposta.”
Aggiungo qualche cosa. Dodi Moscati... (continua)
Ripreso da Popolarcantare, un piccolo canzoniere autoprodotto consegnatomi a suo tempo dal cantastorie lucchese Gildo dei Fantardi. Recita la breve introduzione: “Questo stornello è stato raccolto da Dodi Moscati ad Arcidosso (Grosseto – Monte Amiata) intorno al 1970. Proviene da Santa Fiora, paese del Monte Amiata ricco di zolfo e che assorbiva in miniera gran parte della manodopera maschile. Alle santafioresi bastano una melodia e poche parole per esprimere il sentimento di un’esistenza tutta vissuta all’ombra della fatica più dura. Al ‘Fornacione’ ci stanno tre cancelli: e qui, all’ingresso della ‘miniera cane’ sta scritto il destino degli uomini di Santa Fiora. E’ stato riscontrato che anche in altre parti della Toscana si può trovare questo canto e anche in Lucchesia ne esiste una versione leggermente diversa da quella qui riproposta.”
Aggiungo qualche cosa. Dodi Moscati... (continua)
Mamma non mi manda' al fornacione
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 13/10/2024 - 18:26
Per un compagno ucciso
LP del 1973
Dody Moscati / Stefano Gragnani - Con i pugni alzati camminano
Dody Moscati / Stefano Gragnani - Con i pugni alzati camminano
Operai, studenti, uniti nella lotta!
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 21/12/2021 - 20:30
Se scavi nella terra
LP del 1973
Dody Moscati / Stefano Gragnani - Con i pugni alzati camminano
Dody Moscati / Stefano Gragnani - Con i pugni alzati camminano
Se scavi nella terra trovi l'acqua
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 21/12/2021 - 18:51
Lettera di un fedayn
LP del 1973
Dody Moscati / Stefano Gragnani - Con i pugni alzati camminano
Dody Moscati / Stefano Gragnani - Con i pugni alzati camminano
Io sono un fedayn
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 21/12/2021 - 18:13
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Con i pugni alzati camminano
LP del 1973
Dody Moscati / Stefano Gragnani - Con i pugni alzati camminano
Dody Moscati / Stefano Gragnani - Con i pugni alzati camminano
Con i pugni alzati camminano
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 21/12/2021 - 17:34
La miseria
anonimo
Frammento di canto raccolto da Dodi Moscati nei primi anni 70 nel pisano e da lei stessa interpretato nel suo album "La miseria l'è un gran malanno" del 1974.
Il testo si trova anche nel volume "Il Folk Italiano. Canti e ballate popolari" di Giuseppe Vettori, 1976
Il testo si trova anche nel volume "Il Folk Italiano. Canti e ballate popolari" di Giuseppe Vettori, 1976
La miseria l'è un gran malanno
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/10/2019 - 21:11
The lies que vous disiez
[1995]
Parole e musica di Marco Ongaro
Nell'album intitolato “Certi sogni non si avverano”
In questa e altre tre canzoni contenute nel disco alla voce c'è Dodi Moscati, che firma anche il ritratto di Ongaro in copertina.
Parole e musica di Marco Ongaro
Nell'album intitolato “Certi sogni non si avverano”
In questa e altre tre canzoni contenute nel disco alla voce c'è Dodi Moscati, che firma anche il ritratto di Ongaro in copertina.
Lavoravo a Glasgow
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/5/2017 - 17:22
A Sante Caserio, o La ballata di Sante Caserio
Tra le interpretazioni non si può omettere quella di Dodi Moscati, che la interpretò e incise trenta anni prima di Les Anarchistes o Daniele Sepe (nel 1973 nel suo primo disco con Stefano Gragnani intitolato "Con i pugni alzati camminano" contenente dodici canzoni tutte assolutamente meritevoli di stare nel sito)
Flavio Poltronieri 8/5/2017 - 15:40
Il ritorno di un esiliato, o Già allo sguardo
[1895/6]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Carlo Vita (1862-1917)
Musica / Music / Musique / Sävel: Ugo Titta
Attribuito da molti (falsamente, ma comprensibilmente) a Pietro Gori, se ne doveva comunque conoscere bene il reale autore, dato che è noto anche -almeno a Livorno- come Canto del Vita "tout court" (Carlo Vita era un anarchico livornese nato nel 1862 e morto nel 1917; fu autore anche di altre canzoni musicate da Ugo Titta, ma questa è praticamente l'unica che si ricorda, avendo praticamente "oscurato" tutte le altre). Si diffuse principalmente attraverso fogli volanti, in tutta la Toscana e altrove. Questo celebre (e oggettivamente splendido) canto è stato alcuni anni fa riproposto in un suo album dal poliedrico chansonnier e folklorista fiorentino Riccardo Marasco; ma già era stato inserito dal Canzoniere Internazionale nel disco "Gli Anarchici 1864-1969" (vol. 15/16), cantato... (continua)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Carlo Vita (1862-1917)
Musica / Music / Musique / Sävel: Ugo Titta
Attribuito da molti (falsamente, ma comprensibilmente) a Pietro Gori, se ne doveva comunque conoscere bene il reale autore, dato che è noto anche -almeno a Livorno- come Canto del Vita "tout court" (Carlo Vita era un anarchico livornese nato nel 1862 e morto nel 1917; fu autore anche di altre canzoni musicate da Ugo Titta, ma questa è praticamente l'unica che si ricorda, avendo praticamente "oscurato" tutte le altre). Si diffuse principalmente attraverso fogli volanti, in tutta la Toscana e altrove. Questo celebre (e oggettivamente splendido) canto è stato alcuni anni fa riproposto in un suo album dal poliedrico chansonnier e folklorista fiorentino Riccardo Marasco; ma già era stato inserito dal Canzoniere Internazionale nel disco "Gli Anarchici 1864-1969" (vol. 15/16), cantato... (continua)
Già allo sguardo,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
Percorsi:
Esili e esiliati
E anche al mi' marito
anonimo
(ca. 1917)
Raccolta a Pisa nel 1966 dal Canzoniere Pisano e nel 1970 da Pino Masi da alcuni anziani che avevano fatto la prima guerra mondiale e da una donna di ottantasei anni.
Canzone raccolta dal Canzoniere pisano nel 1966 e poi da Pino Masi nel 1970 a Pisa, è stata registrata su un disco a 45 giri dal Canzoniere del Proletariato (gruppo legato a Lotta Continua). Una buona esecuzione è quella del Collettivo teatrale di Parma nell'LP "Le canzoni de 'La grande paura' - Settembre 1920 - L'occupazione delle fabbriche" (Dischi del Sole, DS 1000/2)
(Nota tratta da "Canzoni italiane di protesta - 1794/1974 - Dalla Rivoluzione Francese alla repressione cilena", a cura di Giuseppe Vettori, Paperbacks poeti/26, Newton Compton Editori, 1974) [Alessandro]
Incisioni:
- Le canzoni de "La grande paura"
- 45 giri del Canzoniere del Proletariato
Altre versioni in:
- Dodi Moscati: Con i pugni alzati camminano
- Dodi Moscati: La miseria l'è un gran malanno
Fonti:
- G. Vettori - Canzoni italiane di protesta 1794/1974
Raccolta a Pisa nel 1966 dal Canzoniere Pisano e nel 1970 da Pino Masi da alcuni anziani che avevano fatto la prima guerra mondiale e da una donna di ottantasei anni.
Canzone raccolta dal Canzoniere pisano nel 1966 e poi da Pino Masi nel 1970 a Pisa, è stata registrata su un disco a 45 giri dal Canzoniere del Proletariato (gruppo legato a Lotta Continua). Una buona esecuzione è quella del Collettivo teatrale di Parma nell'LP "Le canzoni de 'La grande paura' - Settembre 1920 - L'occupazione delle fabbriche" (Dischi del Sole, DS 1000/2)
(Nota tratta da "Canzoni italiane di protesta - 1794/1974 - Dalla Rivoluzione Francese alla repressione cilena", a cura di Giuseppe Vettori, Paperbacks poeti/26, Newton Compton Editori, 1974) [Alessandro]
Incisioni:
- Le canzoni de "La grande paura"
- 45 giri del Canzoniere del Proletariato
Altre versioni in:
- Dodi Moscati: Con i pugni alzati camminano
- Dodi Moscati: La miseria l'è un gran malanno
Fonti:
- G. Vettori - Canzoni italiane di protesta 1794/1974
E anche al mi' marito tocca andare
(continua)
(continua)
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La si potrebbe chiamare la bisnonna di Mio caro padrone, domani ti sparo; solo che questo, pare, fu un fatto vero, accaduto nei primissimi anni del ‘900 a San Lorenzo in Campo, in provincia di Pesaro-Urbino. Il componimento fu scritto da un cantastorie locale, Guerrino Cittadini, che, come d’uso allora, lo fece stampare su un foglio volante (un broadside, direbbero nella Perfida Albione) dalla famosa e storica tipografia Campi di Foligno. Come regolare alla radice certi problemi nell’idilliaca società rurale: il contadino è ridotto alla fame, non ha più nulla da mangiare, ha una caterva di figli e gliene sta arrivando un altro, la moglie sta male e va dal padrone a chiedergli un po’ d’aiuto. Solo che il padrone (dalla ballata si scopre che è persino un conte) è un’autentica merda secca: non solo non gli dà un bel nulla, ma anzi lo caccia via dai suoi terreni, da vero servo della... (continua)