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Autore Phil Ochs

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Outside of a Small Circle of Friends

Outside of a Small Circle of Friends
[1967]
Nell'album "Pleasures of the Harbor"
Oh, look outside the window, there's a woman bein' grabbed (continua)
26/1/2023 - 14:33
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Automation Song

Automation Song
[1964]
Lyrics & music by Philip David Ochs
Album: All the News That's Fit to Sing

"We have built everything with our sweat, and now you are throwing us away and replacing us with machines .."

Guitar: Danny Kalb
Producer: Jac Holzman
Guitar, Vocals: Phil Ochs
Writer: Phil Ochs
Oh, I laid down your railroads, every mile of track
(continua)
inviata da giorgio 5/6/2022 - 10:00
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Bracero

Bracero
[1966]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Phil Ochs
Album / Albumi: Phil Ochs in concert
Wade into the river
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/2/2021 - 20:59
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Maintaining Law and Order

Maintaining Law and Order
pubblicata su Broadside #83, agosto 1967
The policemen of the city wear a uniform of blue
(continua)
27/10/2019 - 22:33
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Army of Children

Army of Children
(1980)
Album: The Perfect High
Words & music by Bob Gibson and Irma Brown
A song for Phil Ochs

Dark protest theme written from the viewpoint of children afraid for the their future. Although this song was written long ago, it resonates today. It’s performed here by Bob Gibson and Anne Hills.

Bob Gibson Folk
There’s an army of children who gathered in the night
(continua)
16/7/2018 - 23:34
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Ballad of the Carpenter

Ballad of the Carpenter
[1955]
Parole e musica di Ewan MacColl
Nel disco “New Briton Gazette, Vol. 1” (Folkways, 1960), con Peggy Seeger
Testo trovato su libretto del disco.

Echi di Jesus Christ di Woody Guthrie. Interpretata anche da Phil Ochs nel suo disco I Ain't Marching Anymore del 1965.
Jesus was a working man, a hero as you shall hear
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/5/2018 - 09:22
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Phil Ochs: The Floods of Florence

Phil Ochs: The Floods of Florence
[1968]
Lyrics and Music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album: Tape from California

Come forse saprete, questo sito è gestito anche da un paio di fiorentini. Uno è il webmaster, Lorenzo Masetti; l'altro, sono io. Però a me spetta, per questioni anagrafiche, il non graditissimo privilegio di essere un autentico superstite dell'Alluvione di Firenze del 4 novembre 1966, di cui oggi ricorre il cinquantesimo anniversario. Superstite lo sono però a tutti gli effetti, anche se quel giorno avevo poco più di tre anni (sono nato il 25 settembre 1963) e, fortunatamente, abitavo allora con la mia famiglia in un quartiere che fu solo sfiorato dal cataclisma: l'acqua si fermò a cinquecento metri. Più che ricordi, ho quindi una specie di nebbiosi “flash”, di melassa cerebrale infantile: la corrente e il telefono che non c'erano, le urla che venivano dalle case vicine ("Arriva! Arriva!"), robaccia... (continua)
Picasso leans out of the window, looks out on the ghetto
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/11/2016 - 00:46

Avete sentito? La guerra è finita

Antiwar Songs Blog
Avete sentito? La guerra è finita
Il 23 novembre 1967 Phil Ochs pubblica sul Village Voice un articolo intitolato Have You Heard? The War is Over! che è praticamente la presentazione del concetto alla base della sua canzone “The War Is Over“, l’idea di dichiarare dal basso la fine della guerra. La trovata era di Allen Ginsberg che aveva scritto l’anno […]
Antiwar Songs Staff 2016-08-03 21:54:00
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More Good Men Going Down

More Good Men Going Down
[1964]
Parole e musica di David Cohen, in arte David Blue (1941-1982)
Testo pubblicato in Broadside # 42, 1964
Nel disco “Broadside Ballads Vol. 3”, Folkways Records 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.

David Blue, autore di questo brano, è stato uno dei musicisti e scrittori attivi nel Greenwich Village nei primi anni 60, amico di Bob Dylan, Phil Ochs, Tom Paxton, Dave Van Ronk ed Eric Andersen.
A baby cries in the morning sun
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/8/2015 - 09:03
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Plains of Nebrasky-O

Plains of Nebrasky-O
[1964]
Parole e musica di Eric Andersen
Testo pubblicato in Broadside # 40, 1964
Nella raccolta “Broadside Ballads Vol. 3”, con l’accompagnamento di Phil Ochs, 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.

Una canzone in puro stile Guthrie e che per andamento ricorda anche brani come What Did You Learn In School Today?
Have you heard about a country where the rivers run free?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/8/2015 - 14:54
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Ballad of William Worthy

Ballad of William Worthy
[1962]
Parole e musica di Phil Ochs
Testo pubblicato in Broadside # 22, marzo 1963
Nella raccolta “Broadside Ballads Vol. 1”, 1963
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.

William Worthy (1921-2014) è stato un giornalista afro americano, attivista per i diritti civili, obiettore di coscienza alla Seconda Guerra mondiale e una delle prime voci che si levarono, fin dalla metà degli anni 50, contro l’imminente coinvolgimento statunitense in Indocina.

Tra la fine degli anni 50 e l’inizio dei 60, nella fase più calda della Guerra Fredda, William Worthy sfidò più volte il divieto governativo di viaggiare nei paesi nemici (Unione Sovietica, Cina e Cuba). Nel 1961, di ritorno dall’isola caraibica dove aveva realizzato un servizio sugli esordi del... (continua)
It's of a bold reporter whose story I will tell
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/8/2015 - 10:36
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Gesang, in Augenblicken Von keinem Hauch bewegt

Gesang, in Augenblicken Von keinem Hauch bewegt
[1956]
Versi di Wolfgang Weyrauch (1904-1980), scrittore, giornalista e attore tedesco (nella sua produzione usò spesso lo pseudonimo di Joseph Scherer). Il titolo originale della poesia è
“Gesang, um nicht zu sterben”, che è anche il titolo della raccolta pubblicata nel 1956.
(Tra parentesi le strofe che Fasia Jansen non canta)

Musica di Fasia Jansen, presente nella raccolta “Die Burg Waldeck Festivals 1964 – 1969”, dedicata ai grandi festival musicali all’aperto che si tennero negli anni 60 nell’Hunsrück, una regione al confine sud orientale tedesco. Vi parteciparono importanti artisti tedeschi e non solo, come Reinhard Mey e Hannes Wader, Odetta, Phil Ochs e Guy Carawan.

Una canzone contro la minaccia dell’Olocausto nucleare…
Gesang, in Augenblicken
(continua)
4/4/2014 - 10:19
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All Quiet On The Western Front

All Quiet On The Western Front
Qualcuno di voi che conosca gli accordi di questo dimenticato capolavoro? Grazie.
Matteo Anastasi 23/6/2013 - 10:42
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Talking Vietnam Blues

Talking Vietnam Blues
Più la ascolto e più penso che "Talkin' Milano" di Guccini...sia lei, insomma! Guccini e Phil Ochs...chiudo gli occhi...

Riccardo Venturi 17/4/2012 - 00:48
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There But For Fortune

There But For Fortune
"Una versione cantata negli ambienti cattolici negli anni '70." [Furio].

Come non di rado accade per canzoni o versioni di canzoni diffuse negli ambienti cattolici di base degli anni '60 e '70, poco o niente si sa dell'autore (o degli autori) di questa versione che però risulta incisa. In questo come in altri casi, contiamo sulla collaborazione esterna per saperne qualcosa di più. [RV]
PERCHÉ NON TU
(continua)
inviata da Furio 14/4/2012 - 00:22
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Ringing Of Revolution

Ringing Of Revolution
Bello riscoprire dopo più di due anni questa canzone e questo contributo a quattro e più mani...
Sento un po' la mancanza del Venturi da queste parti ma tant'è, sarà che sei impegnato in impegni che non so... In ogni caso un caro saluto a te.
Bartleby
Bartleby 23/8/2011 - 22:00
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No Christmas In Kentucky

No Christmas In Kentucky
[1963]
Lyrics by Phil Ochs
Music: sung to the tune of "Wabash Cannonball"
Album: A Toast to Those Who Are Gone [1986]

This song is part of a trilogy of songs Phil Ochs wrote in support of the striking miners in the mountains of eastern Kentucky, after travelling there in the early 1960s to perform for the strikers and meet their impoverished families. The other two are "Hazard, Kentucky" and "A Toast to Those Who Are Gone". Tom Paxton and Bob Dylan also travelled there during a particularly bitter miners' strike in Perry County in the 1960s.

The song, written in 1963, to a tune based on "Wabash Cannonball", is on his album "A Toast to Those Who Are Gone".
Christmas shoppers shoppin' on a neon city street,
(continua)
inviata da giorgio 16/4/2010 - 09:47
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The Times I've Had

The Times I've Had
[1964]
Album “Broadside Ballads, Vol. 3: The Broadside Singers”, Folkways Records.

“The Broadside Singers” è stato un super-gruppo composto da alcuni dei songwriters che negli anni 60 e 70 furono tra i maggiori contributori della rivista “Broadside Magazine”, tra i quali Phil Ochs, Tom Paxton, Pete Seeger, Mark Spoelstra, Patrick Sky, Malvina Reynolds, Bob Dylan e Buffy Sainte-Marie…

In questo brano, l’autore Mark Spoelstra è accompagnato da Phil Ochs, voce e chitarra, e da Pete Seeger, banjo.

“This antiwar song was recorded in a Broadside Singers session with Phil Ochs leading the group. The song was written by Mark Spoelstra, who recalls this as one of his early compositions. He remembered traveling to Ohio for a concert with Rambling Jack Elliott. On the way back, they stopped for refreshments and ran across a group of young men in army fatigues talking about how they could not wait... (continua)
Let me tell you 'bout the times I've had
(continua)
inviata da Alessandro 2/4/2010 - 13:35
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What's That I Hear

What's That I Hear
[1964]
Album “All the News That's Fit to Sing”.
What's that I hear now ringing in my ear
(continua)
inviata da Alessandro 2/4/2010 - 13:06
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Bound For Glory

Bound For Glory
[1964]
Album "All the News That's Fit to Sing"

Tributo di Ochs al maestro Woody Guthrie.
He walked all over his own growin' land
(continua)
inviata da Alessandro 2/4/2010 - 13:01
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Lou Marsh

Lou Marsh
[1964]
Album “All the News That's Fit to Sing”.

Louis Marsh was born and brought up in a tough neighbourhood of North Philadelphia. Unlike so many others however, Lou and his brothers were able to escape the ghetto and went to University before taking up careers perhaps atypical of those from such a background. Until being diagnosed with epilepsy Lou trained to be a doctor. Instead he began studying Sociology at Yale before training to join the Ministry. Unhappy with the rigidity of formal religion Lou took up full-time the youth work that was among his ministerial duties.

In 1958 he took part in an exchange programme with the U.S.S.R, learning how differences between nationalities and races could be overcome. Upon returning to the U.S. Lou began working for the Youth Board in New York City, assigned to work with the Young Untouchables, a Puerto Rican street gang from East Harlem. Lou... (continua)
On the streets of New York city when the hour was getting late
(continua)
inviata da Alessandro 2/4/2010 - 11:46
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There But For Fortune

There But For Fortune


"La versione - che invero ho trovato un po' noiosa - di Tony & Nelly, trascritta all'ascolto da YouTube." [Alessandro]

Tony & Nelly erano Tony Cucchiara e la moglie Nelly Fioramonti, morta di parto a 34 anni il 19 maggio 1973. A proposito di questa versione (che, comunque, è cronologicamente la prima in italiano delle tante che se ne sono avute) scrive Alberto Truffi in Musica e Memoria:

"Versione italiana decisamente infedele, ennesimo "crimine musicale" anni '60 a cura del paroliere Francesco Specchia e dei maggiormente incolpevoli Tony Cucchiara e Nelly Fioramonti, alias Tony & Nelly, ai danni del cantautore folk Phil Ochs e di una delle sue più note canzoni, There But For Fortune (dal link la traduzione del celebre testo originale) per questo loro esordio quasi folk. Pubblicato su LP omonimo Durium ‎– ms A 77142 e anche su singolo Durium ‎– Ld A 7483, entrambi nel 1966.... (continua)
MA STO PAGANDO
(continua)
inviata da Alessandro 11/2/2010 - 18:29
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Phil Ochs

Phil Ochs
[1993]
Album "Long Pig"
Scritta da Steve Skaith e Mike Jones

A look at the death of a protest singer of the 1960's and of that which died with him.

Phil Ochs was a talented singer-songwriter of the 1960s who addressed all manner of anti-war, civil rights, labour, and social justice issues in America. To Ochs, music was a means to carry a message and with unending optimism claimed young men and women could change the world for the better if only they were willing. By the late 60s, increasing weariness and disenchantment with idealism began to seep into both his compositions and his singing. Phil Ochs took his own life in 1976.
Here comes Phil Ochs shovel on his shoulder
(continua)
inviata da Alessandro 3/2/2010 - 10:31
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The Ballad Of John Henry Faulk

The Ballad Of John Henry Faulk
[1963]
Testo pubblicato su Broadside Magazine n.26 del maggio 1963
Canzone inclusa nel disco "Phil Ochs: The Broadside Tapes 1" pubblicato nel 1989.



La canzone racconta, una volta tanto, della vittoria di un singolo contro un sistema organizzato di controllo e repressione.
Il protagonista di questa storia è John Henry Faulk, un giornalista, sceneggiatore e conduttore radiofonico della CBS che alla fine degli anni 50 rischiò di essere una delle tante vittime delle liste di proscrizione (blacklists) stilate dal senatore Joseph McCarthy, dove venivano inclusi tutti i personaggi pubblici in odore di comunismo...
Ma John Henry Faulk non si diede per vinto e, aiutato finanziariamente da diverse personalità del mondo dello spettacolo e della radiotelevisione (tra cui pure Edward R. Murrow, vice-presidente della stessa CBS), diede battaglia legale e nel 1962 la vinse, ottenendo in prima istanza... (continua)
I'll tell you the story of John Henry Faulk.
(continua)
inviata da Alessandro 21/10/2009 - 09:02
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Links on the Chain

Links on the Chain
[1964]
Album "I Ain't Marching Anymore" (1965)

Trovata su Broadside Magazine n.46 del maggio 1964.
Pubblicata anche sulla compilation "The Best of Broadside, 1962-1988"


Links on the chain, by Ira Robbins, su Salon.com, 19 settembre 2000

"It's August 1965. The Beatles are set to perform at Shea Stadium, but I'm stuck at summer camp in upstate New York, a few miles from the farm that would later host Woodstock. I'm sitting under a big oak tree with an equally outsized acoustic guitar. I'm learning to stretch my 11-year-old fingers into the awkward shape of a G chord from the camp's music counselor, a college student orphaned a decade earlier when the government executed his parents, Julius and Ethel Rosenberg, for leaking atomic secrets to the Russians. In the lyrics of Phil Ochs, we were building another link on the chain.

"Links on the Chain," which I learned to sing (if not quite... (continua)
Come you ranks of labor, come you union core,
(continua)
inviata da Alessandro 6/10/2009 - 12:59

Mississippi

Mississippi
[1965]

Ho trovato questa canzone su Broadside Magazine n.61 dell’agosto 1965, in seconda pagina. In copertina la foto della sua autrice, Charyn Sutton. Il testo è accompagnato da una nota della stessa Sutton in cui racconta che la sua “Mississippi” era diventata molto nota tra Boston, Philadelphia e Washington, tanto che sarebbe stato Phil Ochs a consigliarle di mandarla alla redazione del Broadside Magazine…
Essendo curioso di facce e di storie, soprattutto minime, mi sono chiesto che fine avesse fatto questa Charyn immortalata sulla copertina del Broadside, e di cui è nota questa sola canzone...

E ho scoperto che è morta di cancro nel 2004, all’età di 57 anni, dopo una vita molto intensa al servizio della sua comunità, e non solo quella afroamericana: attivista per i diritti civili negli anni ’60 (ne aveva appena 18 quando chiedeva al Broadside di pubblicare questa sua canzone), si... (continua)
Too many people have hung from the trees of Mississippi
(continua)
inviata da Alessandro 24/7/2009 - 13:27
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One More Parade

One More Parade
Stando ai crediti riportati su Broadside Magazine n.50 del settembre 1964, la canzone fu composta da Ochs insieme al folksinger Bob Gibson...
Alessandro 23/7/2009 - 15:47
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Flower Lady

Flower Lady
[1967]
Album "Pleasures of the Harbor"
Il testo della canzone, scritta da Ochs nel 1966, compare su Broadside Magazine n.79 del febbraio/marzo 1967

Credo che in questa bella e difficile canzone Ochs volesse descrivere la tristezza, il senso di prostrazione, la stanchezza, l'incomunicabilità che percorrevano la società americana durante la guerra in Vietnam...Nessuno più pensava a comprare e a regalare un fiore...
In particolare - sempre se ho capito bene - il significato della quarta strofa potrebbe essere il seguente:

"Soldati, disillusi, tornano a casa dalla guerra
Studenti, con sarcasmo, dicono loro di non combattere più
E discutono tutta la notte
Se il nero sia nero e il bianco sia bianco
Poi ciascuno se ne va
Convinto di essere nel giusto
Ma intanto nessuno sta più comprando fiori dalla fioraia"



Millionaires and paupers walk the hungry streets
(continua)
inviata da Alessandro 4/6/2009 - 09:15
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How Long

How Long
[1963]
"How Long" è compresa nella compilation "The Early Years, 1963-1966" realizzata nel 2000.

Il testo dovrebbe comparire su Broadside Magazine n.25, che però non è disponibile on line, per cui faccio riferimento al testo trovato qui.
How long, how long can we go on
(continua)
inviata da Alessandro 3/6/2009 - 13:30
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Goin' Down to Mississippi

Goin' Down to Mississippi
[1964]
Compilation "A Toast To Those Who Are Gone"

Un'altra canzone di Ochs dedicata al movimento per i diritti civili ed agli attivisti anti-segregazionisti, neri e bianchi, che avevano il coraggio di andare nel profondo sud degli USA a sfidare pacificamente i razzisti del KKK, rischiando spesso la vita.
I'm going down to Mississipi
(continua)
inviata da Alessandro 3/6/2009 - 13:15
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Freedom Riders

Freedom Riders
[1962]
Compilation "Best of Broadside 1962-1988"
Testo trovato su Broadside Magazine n.18 del dicembre 1962, accompagnato dalla nota seguente:

"This song was written after hearing James Farmer speak at Ohio State University, Columbus"


L'afroamericano James Leonard Farmer, Jr. (1920 – 1999) fu uno dei leader del movimento per i diritti civili negli anni '50 e '60. Nel 1942 fu tra i fondatori del CORE, il Congress of Racial Equality.

"Freedom Riders", era il nome del convoglio del CORE che nel 1961 attraversò Virginia, Carolinas, Georgia, Alabama, Mississippi e Louisiana per denunciare che la segregazione razziale, bandita dalla Corte Suprema degli USA, continuava a persistere. Nonostante i continui, violentissimi attacchi armati da parte di segregazionisti e membri del KKK, i Freedom Riders portarono a termine con successo il loro viaggio a New Orleans.
Jackson, Mississippi, is a mighty white town,
(continua)
inviata da Alessandro 3/6/2009 - 12:57
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Rivers of the Blood

Rivers of the Blood
[1963]
Dalla compilation "The Broadside Tapes 1"
Have you seen the rivers of the blood,
(continua)
inviata da Alessandro 1/6/2009 - 14:51
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Le Grand Coureur

Le Grand Coureur
Ue', Danie', ripensaci! (No More Blogs)

Ohimé, proprio oggi, con molto ritardo, abbiamo appreso che Daniele Sepe, alias MisterGo, ha deciso di chiudere il suo blog per passare, [CENSURA], a quell'emèrdita strunzata di Facebook.

Da antifacebucchiani di provata fede qual siamo, rivolgiamo a Daniele un invito a ripensarci; e, per farlo, abbiamo addirittura scomodato lo spirito di Phil Ochs. Appositamente contattato & evocato tramite Adrienne & Danielle the Witches, il grande Phil, evidentemente anche lui assai contrariato dell'avvenimento, ci ha inviato una nuova versione del suo capolavoro, No More Songs, composta per far desistere Daniele dal suo intento ed a farlo ritornare fra noi blogghisti duri e puri. Eccola:

NO MORE BLOGS
To Daniele S. by the late Phil Ochs, with love and sorrow.

Hello, hello, hello
Daniele, are you home?
I’ve only called to say I’m sorry.
Don't like... (continua)
CCG/AWS Staff 24/4/2009 - 18:40
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William Butler Yeats Visits Lincoln Park And Escapes Unscathed

William Butler Yeats Visits Lincoln Park And Escapes Unscathed
Vedo che hanno già provveduto a "corsivare" il Where Were You, per fortuna...il fatto è che il qui presente, tra i suoi bizzarri "hobbies" (chiamiamoli così...) ha quello di guidare le ambulanze notturne del 118, e si scusa quindi per non essere molto presente in questi giorni, sigh. Grazie comunque ancora per le tue parole, senza contare che alcune traduzioni per questo sito sono nate proprio durante i turni notturni (come ad esempio questa). Saluti cari!
Riccardo Venturi 18/11/2008 - 08:36




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