Autore Phil Ochs
Love Me, I’m A Liberal
"If you ask me to bus my children" fa riferimento a un'iniziativa del governo americano a favore dell'integrazione. In pratica i bambini venivamo mandati (utilizzando un bus gratuito, da cui il verbo "to bus") a scuole situate in quartieri diversi da quello di residenza, per "mescolare" le etnie. Un po' come quello che in Italia veniva fatto col servizio di leva, che andava svolto in regioni lontane dalla propria.
Gianluca 26/5/2024 - 12:46
The Byrds: He Was A Friend Of Mine
Il testo cantato da Dave Van Ronk nel 1976 al concerto in memoria di Phil Ochs ( un mese dopo la sua scomparsa ), è simile a quello di Bob Dylan ma ritengo doveroso segnalare la sua intensa e sincera interpretazione .
DAVE VAN RONK - " HE WAS A FRIEND OF MINE " 1976
(continua)
(continua)
inviata da Pluck 23/2/2023 - 00:22
Outside of a Small Circle of Friends
[1967]
Nell'album "Pleasures of the Harbor"
Nell'album "Pleasures of the Harbor"
Oh, look outside the window, there's a woman bein' grabbed (continua)
26/1/2023 - 14:33
Automation Song
[1964]
Lyrics & music by Philip David Ochs
Album: All the News That's Fit to Sing
"We have built everything with our sweat, and now you are throwing us away and replacing us with machines .."
Guitar: Danny Kalb
Producer: Jac Holzman
Guitar, Vocals: Phil Ochs
Writer: Phil Ochs
Lyrics & music by Philip David Ochs
Album: All the News That's Fit to Sing
"We have built everything with our sweat, and now you are throwing us away and replacing us with machines .."
Guitar: Danny Kalb
Producer: Jac Holzman
Guitar, Vocals: Phil Ochs
Writer: Phil Ochs
Oh, I laid down your railroads, every mile of track
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 5/6/2022 - 10:00
The Iron Lady
Riprodotta direttamente dai sottotitoli del video.
Directly reproduced from video subtitles
Directly reproduced from video subtitles
La Dama de hierro
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/2/2021 - 11:49
There But For Fortune
A renowned cover by Peter, Paul and Mary
SOLO PER CASO
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 17/1/2021 - 22:28
Knock On The Door
Thanks to Gerry for the correction in the last line that should read:
"When they knock over there, friend, they're knocking for you"
and not "over their friends"
PS. Ho aggiustato la traduzione di conseguenza.
"When they knock over there, friend, they're knocking for you"
and not "over their friends"
PS. Ho aggiustato la traduzione di conseguenza.
AWS Staff 24/7/2020 - 11:24
Bullets Of Mexico
Nell'introduzione ci sono alcune inesattezze.
Il Morelos (e non Morel) è lo Stato di nascita e di morte di Jaramillo, che però non fu fatto assassinare nella natale Tlaquiltenango bensì nel non lontano sito archeologico di Xochicalco. Chissà perchè venne scelto proprio quel luogo per compiere il massacro...
Correva l'anno 1962, e non il 1958...
Il Morelos (e non Morel) è lo Stato di nascita e di morte di Jaramillo, che però non fu fatto assassinare nella natale Tlaquiltenango bensì nel non lontano sito archeologico di Xochicalco. Chissà perchè venne scelto proprio quel luogo per compiere il massacro...
Correva l'anno 1962, e non il 1958...
B.B. 28/6/2020 - 21:47
Maintaining Law and Order
pubblicata su Broadside #83, agosto 1967
The policemen of the city wear a uniform of blue
(continua)
(continua)
27/10/2019 - 22:33
Army of Children
(1980)
Album: The Perfect High
Words & music by Bob Gibson and Irma Brown
A song for Phil Ochs
Dark protest theme written from the viewpoint of children afraid for the their future. Although this song was written long ago, it resonates today. It’s performed here by Bob Gibson and Anne Hills.
Bob Gibson Folk
Album: The Perfect High
Words & music by Bob Gibson and Irma Brown
A song for Phil Ochs
Dark protest theme written from the viewpoint of children afraid for the their future. Although this song was written long ago, it resonates today. It’s performed here by Bob Gibson and Anne Hills.
Bob Gibson Folk
There’s an army of children who gathered in the night
(continua)
(continua)
16/7/2018 - 23:34
Ballad of the Carpenter
[1955]
Parole e musica di Ewan MacColl
Nel disco “New Briton Gazette, Vol. 1” (Folkways, 1960), con Peggy Seeger
Testo trovato su libretto del disco.
Echi di Jesus Christ di Woody Guthrie. Interpretata anche da Phil Ochs nel suo disco I Ain't Marching Anymore del 1965.
Parole e musica di Ewan MacColl
Nel disco “New Briton Gazette, Vol. 1” (Folkways, 1960), con Peggy Seeger
Testo trovato su libretto del disco.
Echi di Jesus Christ di Woody Guthrie. Interpretata anche da Phil Ochs nel suo disco I Ain't Marching Anymore del 1965.
Jesus was a working man, a hero as you shall hear
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/5/2018 - 09:22
The Highwayman
Mannaggia la pupazza! C'era già!
Siccome ho passato la mattinata a comporre una pagina per questa canzone, almeno contribuisco quella che sarebbe stata l'introduzione... hai visto mai che ci sia qualche info aggiuntiva.
[1906]
Versi pubblicati sul semestrale scozzese “Blackwood's Magazine”, poi nella raccolta “Forty Singing Seamen and Other Poems” pubblicata l’anno seguente
Molti artisti hanno messo in musica questa lunga poesia, anche in adattamenti e riduzioni. Fra di loro i compositori Deems Taylor (nel 1914) e C. Armstrong Gibbs (nel 1933) ma più recentemente questi versi di Noyes hanno interessato persino Phil Ochs (nel suo album I Ain't Marching Anymore del 1966, con una versione abbastanza fedele), Stevie Nicks dei Fleetwood Mac (nel suo album solista “Bella Donna” del 1981), Loreena McKennitt (nel 1997) ed Andy Irvine (nel 2000)
Un affascinante ed innominato bandito nell’Inghilterra... (continua)
Siccome ho passato la mattinata a comporre una pagina per questa canzone, almeno contribuisco quella che sarebbe stata l'introduzione... hai visto mai che ci sia qualche info aggiuntiva.
[1906]
Versi pubblicati sul semestrale scozzese “Blackwood's Magazine”, poi nella raccolta “Forty Singing Seamen and Other Poems” pubblicata l’anno seguente
Molti artisti hanno messo in musica questa lunga poesia, anche in adattamenti e riduzioni. Fra di loro i compositori Deems Taylor (nel 1914) e C. Armstrong Gibbs (nel 1933) ma più recentemente questi versi di Noyes hanno interessato persino Phil Ochs (nel suo album I Ain't Marching Anymore del 1966, con una versione abbastanza fedele), Stevie Nicks dei Fleetwood Mac (nel suo album solista “Bella Donna” del 1981), Loreena McKennitt (nel 1997) ed Andy Irvine (nel 2000)
Un affascinante ed innominato bandito nell’Inghilterra... (continua)
B.B. 4/12/2017 - 13:06
There But For Fortune
Luciano Beretta - Flavio Carraresi - Jonathan & Michelle [1967]
Il milanese Luciano Beretta (1928-1994; da molte parti indicato erroneamente come “Baretta”, forse per influsso del famoso telefilm poliziesco?) è stato un paroliere importante, seppure non noto ai più: particolarmente prolifica la sua collaborazione con il “Clan di Celentano”. Assieme all'altro paroliere, il fiorentino Flavio Carraresi (1930-1982) (anche batterista nel gruppo dei Romans, compositore e, occasionalmente, cantante con il nome d'arte di Dunnio), scrisse nel 1967 questa cover di There But for Fortune che comincia a inserirsi, seppur blandamente, nel filone della “canzone di protesta” italiana, allora agli albori. Occorre naturalmente riferirsi all'epoca, ma si tratta della prima cover italiana che mantiene almeno un po' lo spirito dell'originale. Fu affidata al duo Jonathan & Michelle, formato dal livornese... (continua)
Il milanese Luciano Beretta (1928-1994; da molte parti indicato erroneamente come “Baretta”, forse per influsso del famoso telefilm poliziesco?) è stato un paroliere importante, seppure non noto ai più: particolarmente prolifica la sua collaborazione con il “Clan di Celentano”. Assieme all'altro paroliere, il fiorentino Flavio Carraresi (1930-1982) (anche batterista nel gruppo dei Romans, compositore e, occasionalmente, cantante con il nome d'arte di Dunnio), scrisse nel 1967 questa cover di There But for Fortune che comincia a inserirsi, seppur blandamente, nel filone della “canzone di protesta” italiana, allora agli albori. Occorre naturalmente riferirsi all'epoca, ma si tratta della prima cover italiana che mantiene almeno un po' lo spirito dell'originale. Fu affidata al duo Jonathan & Michelle, formato dal livornese... (continua)
FAMMI VEDERE
(continua)
(continua)
inviata da dq82 13/5/2017 - 12:23
There But For Fortune
La versione italiana scritta da Francesco Specchia e Giordano Falzoni e interpretata da Maria Monti nel suo disco del 1972 intitolato “Maria Monti e i contrautori”. [BB]
Forse “pentito” del massacro del 1966 affidato agli incolpevoli Tony Cucchiara e Nelly Fioramonti -ma era all'epoca prassi comune-, il paroliere Francesco Specchia (l'autore, fra l'altro, di Come ti vorrei, morto novantenne a Milano nel 2019) scrisse ben altra versione, nel 1972, per Maria Monti (assieme all'artista Giordano Falzoni). [RV]
NON È SOLO UN CASO
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/5/2017 - 20:31
Avete sentito? La guerra è finita
Antiwar Songs Blog
Il 23 novembre 1967 Phil Ochs pubblica sul Village Voice un articolo intitolato Have You Heard? The War is Over! che è praticamente la presentazione del concetto alla base della sua canzone “The War Is Over“, l’idea di dichiarare dal basso la fine della guerra. La trovata era di Allen Ginsberg che aveva scritto l’anno […]
Antiwar Songs Staff 2016-08-03 21:54:00
Joe Hill
La versione italiana di Alessio Lega e i Malfattori
Italian Version by Alessio Lega and i Malfattori
Italiensk version av Alessio Lega och i Malfattori
Dal CD allegato al volume: Never Forget Joe Hill / Glöm aldrig Joe Hill
di Rino de Michele e altri autori
Traduzioni di Paola Brolati, Sante Carbone, Marco De Michele, Riccardo Venturi, Jan Hammarlund
aParte Editore, Venezia Mestre, 2015
Alessio Lega (voce e chitarra acustica)
Guido Baldoni (organo, fisarmonica e glockenspiel)
con I Malfattori: Luca Guidi (percussioni), Nicola Zamagna (basso), Roberto Zamagna (chitarra elettrica).
Registrato e mixato presso Little Boxes studio a Sant'Arcangelo di Romagna
Joe Hill è un brano di Phil Ochs del 1968 costruito su una melodia tradizionale. La versione italiana è stata appositamente adattata da me e registrata nel 2014 col gruppo dei «Malfattori» di Sant'Arcangelo di Romagna per questa pubblicazione.
Joe Hill chi ha comprato questa pubblicazione... (continua)
Italiensk version av Alessio Lega och i Malfattori
Dal CD allegato al volume: Never Forget Joe Hill / Glöm aldrig Joe Hill
di Rino de Michele e altri autori
Traduzioni di Paola Brolati, Sante Carbone, Marco De Michele, Riccardo Venturi, Jan Hammarlund
aParte Editore, Venezia Mestre, 2015
Alessio Lega (voce e chitarra acustica)
Guido Baldoni (organo, fisarmonica e glockenspiel)
con I Malfattori: Luca Guidi (percussioni), Nicola Zamagna (basso), Roberto Zamagna (chitarra elettrica).
Registrato e mixato presso Little Boxes studio a Sant'Arcangelo di Romagna
Joe Hill è un brano di Phil Ochs del 1968 costruito su una melodia tradizionale. La versione italiana è stata appositamente adattata da me e registrata nel 2014 col gruppo dei «Malfattori» di Sant'Arcangelo di Romagna per questa pubblicazione.
Joe Hill chi ha comprato questa pubblicazione... (continua)
JOE HILL
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 20/2/2016 - 16:52
More Good Men Going Down
[1964]
Parole e musica di David Cohen, in arte David Blue (1941-1982)
Testo pubblicato in Broadside # 42, 1964
Nel disco “Broadside Ballads Vol. 3”, Folkways Records 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
David Blue, autore di questo brano, è stato uno dei musicisti e scrittori attivi nel Greenwich Village nei primi anni 60, amico di Bob Dylan, Phil Ochs, Tom Paxton, Dave Van Ronk ed Eric Andersen.
Parole e musica di David Cohen, in arte David Blue (1941-1982)
Testo pubblicato in Broadside # 42, 1964
Nel disco “Broadside Ballads Vol. 3”, Folkways Records 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
David Blue, autore di questo brano, è stato uno dei musicisti e scrittori attivi nel Greenwich Village nei primi anni 60, amico di Bob Dylan, Phil Ochs, Tom Paxton, Dave Van Ronk ed Eric Andersen.
A baby cries in the morning sun
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/8/2015 - 09:03
Plains of Nebrasky-O
[1964]
Parole e musica di Eric Andersen
Testo pubblicato in Broadside # 40, 1964
Nella raccolta “Broadside Ballads Vol. 3”, con l’accompagnamento di Phil Ochs, 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
Una canzone in puro stile Guthrie e che per andamento ricorda anche brani come What Did You Learn In School Today?…
Parole e musica di Eric Andersen
Testo pubblicato in Broadside # 40, 1964
Nella raccolta “Broadside Ballads Vol. 3”, con l’accompagnamento di Phil Ochs, 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
Una canzone in puro stile Guthrie e che per andamento ricorda anche brani come What Did You Learn In School Today?…
Have you heard about a country where the rivers run free?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/8/2015 - 14:54
Ballad of William Worthy
[1962]
Parole e musica di Phil Ochs
Testo pubblicato in Broadside # 22, marzo 1963
Nella raccolta “Broadside Ballads Vol. 1”, 1963
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
William Worthy (1921-2014) è stato un giornalista afro americano, attivista per i diritti civili, obiettore di coscienza alla Seconda Guerra mondiale e una delle prime voci che si levarono, fin dalla metà degli anni 50, contro l’imminente coinvolgimento statunitense in Indocina.
Tra la fine degli anni 50 e l’inizio dei 60, nella fase più calda della Guerra Fredda, William Worthy sfidò più volte il divieto governativo di viaggiare nei paesi nemici (Unione Sovietica, Cina e Cuba). Nel 1961, di ritorno dall’isola caraibica dove aveva realizzato un servizio sugli esordi del... (continua)
Parole e musica di Phil Ochs
Testo pubblicato in Broadside # 22, marzo 1963
Nella raccolta “Broadside Ballads Vol. 1”, 1963
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.
William Worthy (1921-2014) è stato un giornalista afro americano, attivista per i diritti civili, obiettore di coscienza alla Seconda Guerra mondiale e una delle prime voci che si levarono, fin dalla metà degli anni 50, contro l’imminente coinvolgimento statunitense in Indocina.
Tra la fine degli anni 50 e l’inizio dei 60, nella fase più calda della Guerra Fredda, William Worthy sfidò più volte il divieto governativo di viaggiare nei paesi nemici (Unione Sovietica, Cina e Cuba). Nel 1961, di ritorno dall’isola caraibica dove aveva realizzato un servizio sugli esordi del... (continua)
It's of a bold reporter whose story I will tell
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/8/2015 - 10:36
Gesang, in Augenblicken Von keinem Hauch bewegt
[1956]
Versi di Wolfgang Weyrauch (1904-1980), scrittore, giornalista e attore tedesco (nella sua produzione usò spesso lo pseudonimo di Joseph Scherer). Il titolo originale della poesia è
“Gesang, um nicht zu sterben”, che è anche il titolo della raccolta pubblicata nel 1956.
(Tra parentesi le strofe che Fasia Jansen non canta)
Musica di Fasia Jansen, presente nella raccolta “Die Burg Waldeck Festivals 1964 – 1969”, dedicata ai grandi festival musicali all’aperto che si tennero negli anni 60 nell’Hunsrück, una regione al confine sud orientale tedesco. Vi parteciparono importanti artisti tedeschi e non solo, come Reinhard Mey e Hannes Wader, Odetta, Phil Ochs e Guy Carawan.
Una canzone contro la minaccia dell’Olocausto nucleare…
Versi di Wolfgang Weyrauch (1904-1980), scrittore, giornalista e attore tedesco (nella sua produzione usò spesso lo pseudonimo di Joseph Scherer). Il titolo originale della poesia è
“Gesang, um nicht zu sterben”, che è anche il titolo della raccolta pubblicata nel 1956.
(Tra parentesi le strofe che Fasia Jansen non canta)
Musica di Fasia Jansen, presente nella raccolta “Die Burg Waldeck Festivals 1964 – 1969”, dedicata ai grandi festival musicali all’aperto che si tennero negli anni 60 nell’Hunsrück, una regione al confine sud orientale tedesco. Vi parteciparono importanti artisti tedeschi e non solo, come Reinhard Mey e Hannes Wader, Odetta, Phil Ochs e Guy Carawan.
Una canzone contro la minaccia dell’Olocausto nucleare…
Gesang, in Augenblicken
(continua)
(continua)
4/4/2014 - 10:19
Percorsi:
Contro il Nucleare
All Quiet On The Western Front
Qualcuno di voi che conosca gli accordi di questo dimenticato capolavoro? Grazie.
Matteo Anastasi 23/6/2013 - 10:42
Talking Vietnam Blues
Più la ascolto e più penso che "Talkin' Milano" di Guccini...sia lei, insomma! Guccini e Phil Ochs...chiudo gli occhi...
Riccardo Venturi 17/4/2012 - 00:48
The Iron Lady
Finalmente su YouTube è ricomparso un video con la registrazione originale di Phil Ochs. Speriamo che duri...
Riccardo Venturi 17/4/2012 - 00:19
There But For Fortune
"Una versione cantata negli ambienti cattolici negli anni '70." [Furio].
Come non di rado accade per canzoni o versioni di canzoni diffuse negli ambienti cattolici di base degli anni '60 e '70, poco o niente si sa dell'autore (o degli autori) di questa versione che però risulta incisa. In questo come in altri casi, contiamo sulla collaborazione esterna per saperne qualcosa di più. [RV]
Come non di rado accade per canzoni o versioni di canzoni diffuse negli ambienti cattolici di base degli anni '60 e '70, poco o niente si sa dell'autore (o degli autori) di questa versione che però risulta incisa. In questo come in altri casi, contiamo sulla collaborazione esterna per saperne qualcosa di più. [RV]
PERCHÉ NON TU
(continua)
(continua)
inviata da Furio 14/4/2012 - 00:22
Ringing Of Revolution
Bello riscoprire dopo più di due anni questa canzone e questo contributo a quattro e più mani...
Sento un po' la mancanza del Venturi da queste parti ma tant'è, sarà che sei impegnato in impegni che non so... In ogni caso un caro saluto a te.
Bartleby
Sento un po' la mancanza del Venturi da queste parti ma tant'è, sarà che sei impegnato in impegni che non so... In ogni caso un caro saluto a te.
Bartleby
Bartleby 23/8/2011 - 22:00
The Times I've Had
[1964]
Album “Broadside Ballads, Vol. 3: The Broadside Singers”, Folkways Records.
“The Broadside Singers” è stato un super-gruppo composto da alcuni dei songwriters che negli anni 60 e 70 furono tra i maggiori contributori della rivista “Broadside Magazine”, tra i quali Phil Ochs, Tom Paxton, Pete Seeger, Mark Spoelstra, Patrick Sky, Malvina Reynolds, Bob Dylan e Buffy Sainte-Marie…
In questo brano, l’autore Mark Spoelstra è accompagnato da Phil Ochs, voce e chitarra, e da Pete Seeger, banjo.
“This antiwar song was recorded in a Broadside Singers session with Phil Ochs leading the group. The song was written by Mark Spoelstra, who recalls this as one of his early compositions. He remembered traveling to Ohio for a concert with Rambling Jack Elliott. On the way back, they stopped for refreshments and ran across a group of young men in army fatigues talking about how they could not wait... (continua)
Album “Broadside Ballads, Vol. 3: The Broadside Singers”, Folkways Records.
“The Broadside Singers” è stato un super-gruppo composto da alcuni dei songwriters che negli anni 60 e 70 furono tra i maggiori contributori della rivista “Broadside Magazine”, tra i quali Phil Ochs, Tom Paxton, Pete Seeger, Mark Spoelstra, Patrick Sky, Malvina Reynolds, Bob Dylan e Buffy Sainte-Marie…
In questo brano, l’autore Mark Spoelstra è accompagnato da Phil Ochs, voce e chitarra, e da Pete Seeger, banjo.
“This antiwar song was recorded in a Broadside Singers session with Phil Ochs leading the group. The song was written by Mark Spoelstra, who recalls this as one of his early compositions. He remembered traveling to Ohio for a concert with Rambling Jack Elliott. On the way back, they stopped for refreshments and ran across a group of young men in army fatigues talking about how they could not wait... (continua)
Let me tell you 'bout the times I've had
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/4/2010 - 13:35
What's That I Hear
[1964]
Album “All the News That's Fit to Sing”.
Album “All the News That's Fit to Sing”.
What's that I hear now ringing in my ear
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/4/2010 - 13:06
Bound For Glory
He walked all over his own growin' land
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/4/2010 - 13:01
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