Na Rua António Maria
[1970]
Parole e musica di José Afonso
Una canzone inedita, eseguita solo dal vivo nel corso di un concerto alla Maison de la Mutualité a Parigi il 10 novembre 1970.
Testo trovato su Avante!
Ripresa da Sérgio Godinho in "Liberdade ao vivo" del 2014
Quel giorno stesso, agenti della PIDE spararono sui manifestanti, uccidendone quattro.
Un testo difficile, che non so comprendere fino in fondo...
So solo che:
- si tratta di un'invettiva contro la PIDE, la feroce polizia politica del regime salazarista, che aveva la sua sede centrale a Lisbona in via António Maria Cardoso;
- è dedicata a Maria da Conceição Matos, classe 1936, militante comunista clandestina, arrestata più volte e ripetutamente torturata dalla PIDE, così come il suo compagno Domingos Abrantes.
Parole e musica di José Afonso
Una canzone inedita, eseguita solo dal vivo nel corso di un concerto alla Maison de la Mutualité a Parigi il 10 novembre 1970.
Testo trovato su Avante!
Ripresa da Sérgio Godinho in "Liberdade ao vivo" del 2014
Quel giorno stesso, agenti della PIDE spararono sui manifestanti, uccidendone quattro.
Un testo difficile, che non so comprendere fino in fondo...
So solo che:
- si tratta di un'invettiva contro la PIDE, la feroce polizia politica del regime salazarista, che aveva la sua sede centrale a Lisbona in via António Maria Cardoso;
- è dedicata a Maria da Conceição Matos, classe 1936, militante comunista clandestina, arrestata più volte e ripetutamente torturata dalla PIDE, così come il suo compagno Domingos Abrantes.
Na Rua António Maria
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/4/2020 - 21:44
Quatro quadras soltas
[1979]
Versi di António Aleixo e José Afonso
Musica di Sérgio Godinho
Interpretazione di Sérgio Godinho insieme ad Adriano Correia De Oliveira, José Afonso e Fausto
Nell’album intitolato “Campolide” (nome di un quartiere di Lisbona)
Testo trovato su qui
Versi di António Aleixo e José Afonso
Musica di Sérgio Godinho
Interpretazione di Sérgio Godinho insieme ad Adriano Correia De Oliveira, José Afonso e Fausto
Nell’album intitolato “Campolide” (nome di un quartiere di Lisbona)
Testo trovato su qui
[Sérgio Godinho]
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/11/2017 - 13:14
O charlatão
[1971]
Parole e musica di José Mário Branco
Nel disco intitolato “Mudam-se os tempos, mudam-se as vontades”
Interpretata anche da Sérgio Godinho nel suo disco “Os sobreviventes” del 1972
Descrizione del Portogallo come ridotto sotto la dittatura di António Salazar, il ciarlatano (e affamatore e assassino).
Parole e musica di José Mário Branco
Nel disco intitolato “Mudam-se os tempos, mudam-se as vontades”
Interpretata anche da Sérgio Godinho nel suo disco “Os sobreviventes” del 1972
Descrizione del Portogallo come ridotto sotto la dittatura di António Salazar, il ciarlatano (e affamatore e assassino).
Numa ruela de má fama
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/10/2014 - 13:44
Que força é essa?
[1971]
Parole e musica di Sérgio Godinho
Nell’album "Os sobreviventes"
Parole e musica di Sérgio Godinho
Nell’album "Os sobreviventes"
Vi-te a trabalhar o dia inteiro
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 18/12/2012 - 13:12
Eh! Companheiro
[1973?]
Parole di Sérgio Godinho
Musica di José Mário Branco
Nell’album "Margem de certa maneira", 1973.
Parole di Sérgio Godinho
Musica di José Mário Branco
Nell’album "Margem de certa maneira", 1973.
Eh! Companheiro aqui estou
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 17/12/2012 - 14:43
A batalha de Alcácer-Quibir
[1967]
Versi di Manuel Alegre, dalla raccolta “O canto e as armas”
Musica di Adriano Correia de Oliveira e Rui Pato (1946-), medico cardiologo, compositore e musicista polistrumentista.
In apertura del disco di Adriano Correia de Oliveira “O canto e as armas” pubblicato nel 1969.
In seguito incisa dallo stesso Alegre con musica di Carlos Paredes (1925-2004, grande compositore e chitarrista) nel disco “É preciso um país” pubblicato nel 1975.
Ksar el-Kebir, in portoghese Alcácer-Quibir, è una località del nord-ovest del Marocco il cui nome è indissolubilmente legato alla disfatta subita nel 1578 dall’esercito del tracotante e stupido Sebastiano I re del Portogallo il quale, desideroso di menare un po’ le mani e di cristianizzare un po’ di infedeli, andò a stuzzicare il sultano Abd al Malik I che s’incazzò non poco e scatenò contro i portoghesi alcune decine di migliaia... (continua)
Versi di Manuel Alegre, dalla raccolta “O canto e as armas”
Musica di Adriano Correia de Oliveira e Rui Pato (1946-), medico cardiologo, compositore e musicista polistrumentista.
In apertura del disco di Adriano Correia de Oliveira “O canto e as armas” pubblicato nel 1969.
In seguito incisa dallo stesso Alegre con musica di Carlos Paredes (1925-2004, grande compositore e chitarrista) nel disco “É preciso um país” pubblicato nel 1975.
Ksar el-Kebir, in portoghese Alcácer-Quibir, è una località del nord-ovest del Marocco il cui nome è indissolubilmente legato alla disfatta subita nel 1578 dall’esercito del tracotante e stupido Sebastiano I re del Portogallo il quale, desideroso di menare un po’ le mani e di cristianizzare un po’ di infedeli, andò a stuzzicare il sultano Abd al Malik I che s’incazzò non poco e scatenò contro i portoghesi alcune decine di migliaia... (continua)
As armas ferem de morte o cavalo branco
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 13/12/2012 - 14:12
Cantiga do fogo e da guerra
Há um fogo enorme no jardim da guerra
(continua)
(continua)
inviata da adriana 19/11/2005 - 13:36
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Parole e musica / Letra e música / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Sérgio Godinho
Album / Albumi: À queima roupa
1974: in una breve canzone scritta all'immediato indomani della fine di una lunga dittatura, Sérgio Godinho enumera alcune semplicissime cose che formano la vera Libertà per un popolo. Era una dittatura fascista durata quasi cinquant'anni (quarantotto, per la precisione), e -pur con il rispetto che provo in generale per gli storici (non tutti, debbo dire)- non capisco, e non voglio capire, tutte le “sottili distinzioni” relative alla dittatura portoghese: “dittatura reazionaria più che fascista”, “dittatura autoritaria” (si è mai vista una dittatura non autoritaria?), “dittatura colonial-clericale”, “dittatura corporativista” e via discorrendo. Terminò, si pensì un po', un venticinque d'aprile. In generale, dei venticinque d'aprile io tendo ad... (continua)