Canción de la que no quería mentir
Hemos de procurar no mentir mucho.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/9/2017 - 13:24
Aguaviva: Apocalipsis
[1971]
Realizzazione di Manolo Díaz.
Edizione italiana dell'album Apocalipsis
Avvertenza. Alcune canzoni erano già presenti nel sito, sia nell'interpretazione di Aguaviva, sia di altri. Poiché la seguente pagina è dedicata coralmente all'album, abbiamo deciso di lasciare le pagine già esistenti linkandole nell'elenco seguente. [CCG/AWS Staff]
Lato 1
1. Y NACE EL SOL (J.A. Muñoz - M. Diaz)
2. LOS JINETES (J.A. Muñoz - M. Diaz)
3. EL HAMBRE (J.A. Muñoz - M. Diaz)
4. LA CIUDAD ES DE GOMA (G. Celaya - M. Diaz)
5. EL NINO HA MUERTO (M. Diaz)
6. LA GUERRA (J.A. Muñoz - M. Diaz)
7. LA GUERRA QUE VENDRÁ (B. Brecht - M. Diaz)
8. CUANDO MI HIJO NACIÓ (N. Hikmet - M. Diaz)
LATO 2
1. LA MUERTE (J.A. Muñoz - M. Diaz)
2. ME QUEDA LA PALABRA (B. de Otero - M. Diaz)
3. NO NOS DEJAN CANTAR (N. Hikmet - M. Diaz)
4. LA PESTE (J.A. Muñoz - M. Diaz)
5. LA NINA DE HIROSHIMA (N. Hikmet - M. Diaz)
6. MASA (C. Vallejo - Pepe Nieto)
7. HIMNO (M. Diaz)
Realizzazione di Manolo Díaz.
Edizione italiana dell'album Apocalipsis
Avvertenza. Alcune canzoni erano già presenti nel sito, sia nell'interpretazione di Aguaviva, sia di altri. Poiché la seguente pagina è dedicata coralmente all'album, abbiamo deciso di lasciare le pagine già esistenti linkandole nell'elenco seguente. [CCG/AWS Staff]
Lato 1
1. Y NACE EL SOL (J.A. Muñoz - M. Diaz)
2. LOS JINETES (J.A. Muñoz - M. Diaz)
3. EL HAMBRE (J.A. Muñoz - M. Diaz)
4. LA CIUDAD ES DE GOMA (G. Celaya - M. Diaz)
5. EL NINO HA MUERTO (M. Diaz)
6. LA GUERRA (J.A. Muñoz - M. Diaz)
7. LA GUERRA QUE VENDRÁ (B. Brecht - M. Diaz)
8. CUANDO MI HIJO NACIÓ (N. Hikmet - M. Diaz)
LATO 2
1. LA MUERTE (J.A. Muñoz - M. Diaz)
2. ME QUEDA LA PALABRA (B. de Otero - M. Diaz)
3. NO NOS DEJAN CANTAR (N. Hikmet - M. Diaz)
4. LA PESTE (J.A. Muñoz - M. Diaz)
5. LA NINA DE HIROSHIMA (N. Hikmet - M. Diaz)
6. MASA (C. Vallejo - Pepe Nieto)
7. HIMNO (M. Diaz)
Dopo il primo LP, in cui Aguaviva ha cantato poesie spagnole della generazione del '27 su musiche di Manolo Diaz, in questo secondo LP, intitolato al biblico tema dell’«Apocalisse», le liriche, sempre musicate da Manolo Diaz, sono di poeti di varie nazionalità. Il tema dell'Apocalisse è affrontato in chiave moderna: dei quattro cavalieri biblici, mentre la Guerra mantiene il suo significato tradizionale, la Fame è vista come frustrazione, la Morte come oppressione, come negazione dei valori della libertà, e la Peste come effetto della radioattività dopo una guerra nucleare.
(continua)
(continua)
inviata da dq82 11/9/2017 - 17:14
Pasodoble de las majas
[1977]
Versi di Pedro Cobos (1928-1989), giurista, scrittore e poeta originario di Jumilla, nella comunità autonoma spagnola di Murcia.
Nella raccolta intitolata “La Vida Perdularia”, pubblicata solo nel 1989, dopo la morte dell’autore
Musica di José “Pepe” Nieto, arrangiatore, compositore e produttore degli Aguaviva
Nell'album “No hay derecho” pubblicato nel 1977.
La dedica apposta a questa canzone è a Pepe Infante. Credo si tratti di José Infante Martos (Málaga, 1946), poeta, scrittore e giornalista spagnolo.
Secondo questa recensione, il brano si riferisce all'intolleranza quando non alla persecuzione di Stato verso gli omosessuali, uno dei tanti aspetti aberranti del regime franchista e clericale spagnolo.
Versi di Pedro Cobos (1928-1989), giurista, scrittore e poeta originario di Jumilla, nella comunità autonoma spagnola di Murcia.
Nella raccolta intitolata “La Vida Perdularia”, pubblicata solo nel 1989, dopo la morte dell’autore
Musica di José “Pepe” Nieto, arrangiatore, compositore e produttore degli Aguaviva
Nell'album “No hay derecho” pubblicato nel 1977.
La dedica apposta a questa canzone è a Pepe Infante. Credo si tratti di José Infante Martos (Málaga, 1946), poeta, scrittore e giornalista spagnolo.
Secondo questa recensione, il brano si riferisce all'intolleranza quando non alla persecuzione di Stato verso gli omosessuali, uno dei tanti aspetti aberranti del regime franchista e clericale spagnolo.
¡No hay derecho
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/9/2017 - 22:15
La luz de la libertad
[1977?]
Versi di Pedro Cobos (1928-1989), giurista, scrittore e poeta originario di Jumilla, nella comunità autonoma spagnola di Murcia.
Nella raccolta intitolata “La Vida Perdularia”, pubblicata solo nel 1989, dopo la morte dell’autore
Musica di José “Pepe” Nieto, arrangiatore, compositore e produttore degli Aguaviva
Nel disco degli Aguaviva intitolato “No hay derecho”, 1977.
Poesia dedicata a José Manuel Yanes, tastierista degli Aguaviva e produttore musicale (per esempio delle Vainica Doble)
Non conosco il significato dell’invocazione contenuta nell’ultima strofa. Ignoro chi sia “don Luis Meneo”, mentre il “Peñón de Gibraltar” è la Rocca di Gibilterra…
Versi di Pedro Cobos (1928-1989), giurista, scrittore e poeta originario di Jumilla, nella comunità autonoma spagnola di Murcia.
Nella raccolta intitolata “La Vida Perdularia”, pubblicata solo nel 1989, dopo la morte dell’autore
Musica di José “Pepe” Nieto, arrangiatore, compositore e produttore degli Aguaviva
Nel disco degli Aguaviva intitolato “No hay derecho”, 1977.
Poesia dedicata a José Manuel Yanes, tastierista degli Aguaviva e produttore musicale (per esempio delle Vainica Doble)
Non conosco il significato dell’invocazione contenuta nell’ultima strofa. Ignoro chi sia “don Luis Meneo”, mentre il “Peñón de Gibraltar” è la Rocca di Gibilterra…
La luz de la libertad
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/9/2017 - 09:26
La víspera
[1977?]
Versi di Pedro Cobos (1928-1989), giurista, scrittore e poeta originario di Jumilla, nella comunità autonoma spagnola di Murcia.
Nella raccolta intitolata “La Vida Perdularia”, pubblicata solo nel 1989, dopo la morte dell’autore
Musica di José “Pepe” Nieto, arrangiatore, compositore e produttore degli Aguaviva
Nel disco degli Aguaviva intitolato “No hay derecho”, 1977.
Versi di Pedro Cobos (1928-1989), giurista, scrittore e poeta originario di Jumilla, nella comunità autonoma spagnola di Murcia.
Nella raccolta intitolata “La Vida Perdularia”, pubblicata solo nel 1989, dopo la morte dell’autore
Musica di José “Pepe” Nieto, arrangiatore, compositore e produttore degli Aguaviva
Nel disco degli Aguaviva intitolato “No hay derecho”, 1977.
Escrito está en un papel
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/9/2017 - 08:42
Es urgente
(1977)
Testo del poeta andaluso Juan de Loxa
Musica di Virgilio Fernández
dall'album "No hay derecho"
Esa iglesia que pide
alzamiento militar;
¿estos que invitan al crimen
tienen algo de humanidad?…
Delante de los descendientes
del más cruel dictador,
un curita mal nacío
va traicionando a su dios…
Manuel Gerena, 19-7-14
Lo scorso 18 luglio, in occasione dell'anniversario della sollevazione militare dei quattro generali fascisti contro la Repubblica Spagnola, si è celebrata nella chiesa "de los Jeronimos" a Madrid una messa durante la quale il parroco officiante ha chiesto esplicitamente un nuovo sollevamento militare per frenare l'"estrema sinistra". Come ai tempi de celeberrimo radiomessaggio di Sua Santità Pio XII ai cattolici di Spagna l'officiante ha celebrato il 18 luglio 1936 come la "data storica e centrale nella storia della salvezza della Spagna".
L'amico Gustavo... (continua)
Testo del poeta andaluso Juan de Loxa
Musica di Virgilio Fernández
dall'album "No hay derecho"
Esa iglesia que pide
alzamiento militar;
¿estos que invitan al crimen
tienen algo de humanidad?…
Delante de los descendientes
del más cruel dictador,
un curita mal nacío
va traicionando a su dios…
Manuel Gerena, 19-7-14
Lo scorso 18 luglio, in occasione dell'anniversario della sollevazione militare dei quattro generali fascisti contro la Repubblica Spagnola, si è celebrata nella chiesa "de los Jeronimos" a Madrid una messa durante la quale il parroco officiante ha chiesto esplicitamente un nuovo sollevamento militare per frenare l'"estrema sinistra". Come ai tempi de celeberrimo radiomessaggio di Sua Santità Pio XII ai cattolici di Spagna l'officiante ha celebrato il 18 luglio 1936 come la "data storica e centrale nella storia della salvezza della Spagna".
L'amico Gustavo... (continua)
Es urgente pedir por esta boca,
(continua)
(continua)
inviata da CCG Staff 20/7/2014 - 16:38
Creemos el hombre nuevo
Gli Inti-Illimani non furono i primi a mettere in musica questa poesia (sta nel loro disco "Chile Resistencia" del 1977).
Già nel 1970 ci pensarono gli spagnoli Los Aguaviva - che con Rafael Alberti ebbero un rapporto strettissimo e privilegiato - per mano di Manolo Díaz, con un singolo poi incluso nell'LP intitolato "Cada vez más cerca" (che ritrae proprio il poeta in copertina).
Creemos el hombre nuevo
Cada vez más cerca
Già nel 1970 ci pensarono gli spagnoli Los Aguaviva - che con Rafael Alberti ebbero un rapporto strettissimo e privilegiato - per mano di Manolo Díaz, con un singolo poi incluso nell'LP intitolato "Cada vez más cerca" (che ritrae proprio il poeta in copertina).
Creemos el hombre nuevo
Cada vez más cerca
Bernart 16/10/2013 - 08:39
Cantano ancora i poeti andalusi
Antiwar Songs Blog
L’anno era il 1970 e, in Spagna, il generalissimo Franco godeva ancora di ben cinque anni di schifosissima vita. Il poeta andaluso di lontana origine toscana Rafael Alberti (suo nonno Tommaso Alberti Sanguinetti era un garibaldino pistoiese riparato in Spagna), invece, era in esilio in Italia. Facente parte della famosa Generación del ’27, assieme […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-29 12:51:00
Los cuentos (Sé todos los cuentos)
Versi del poeta spagnolo León Felipe (1884-1968), dalla raccolta che doveva essere intitolata “Versos y blasfemias del caminante” e che invece l’editore pubblicò nel 1950 con il titolo censurato di “Llamadme publicano”
Messa in musica da Manolo Díaz de Los Aguaviva nell’album d’esordio del gruppo, “Cada vez más cerca” del 1970, dove il brano compare con il titolo di “Los cuentos”
Messa in musica da Manolo Díaz de Los Aguaviva nell’album d’esordio del gruppo, “Cada vez más cerca” del 1970, dove il brano compare con il titolo di “Los cuentos”
Yo no sé muchas cosas, es verdad.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 11/9/2013 - 14:10
24 Bofetadas (Canción del gitano apaleado)
[1921]
Versi di Federico García Lorca dalla raccolta “Poema del cante jondo”, pubblicata nel 1931, canzone tratta dalla “Escena del teniente coronel de la Guardia Civil”
Messa in musica da Manolo Díaz de Los Aguaviva nell’album d’esordio del gruppo, “Cada vez más cerca” del 1970, dove il brano compare con il titolo di “24 Bofetadas”
Il “cante jondo” (“canto profondo”) è “un rarissimo esemplare di canto primitivo, il più vecchio di tutta l'Europa, che reca nelle sue note la nuda e commossa emozione delle prime razze orientali”. Lo scriveva lo stesso Lorca, che di questo stile vocale del flamenco andaluso era cultore. Nel 1922 organizzò insieme al compositore Manuel de Falla il memorabile Concurso de Cante Jondo a Granada.
Il mondo e la cultura dei gitani, degli zingari andalusi, stava molto a cuore a Lorca che in seguito dedicò ad essi un’intera sua opera, il “Romancero gitano”,... (continua)
Versi di Federico García Lorca dalla raccolta “Poema del cante jondo”, pubblicata nel 1931, canzone tratta dalla “Escena del teniente coronel de la Guardia Civil”
Messa in musica da Manolo Díaz de Los Aguaviva nell’album d’esordio del gruppo, “Cada vez más cerca” del 1970, dove il brano compare con il titolo di “24 Bofetadas”
Il “cante jondo” (“canto profondo”) è “un rarissimo esemplare di canto primitivo, il più vecchio di tutta l'Europa, che reca nelle sue note la nuda e commossa emozione delle prime razze orientali”. Lo scriveva lo stesso Lorca, che di questo stile vocale del flamenco andaluso era cultore. Nel 1922 organizzò insieme al compositore Manuel de Falla il memorabile Concurso de Cante Jondo a Granada.
Il mondo e la cultura dei gitani, degli zingari andalusi, stava molto a cuore a Lorca che in seguito dedicò ad essi un’intera sua opera, il “Romancero gitano”,... (continua)
Veinticuatro bofetadas.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 11/9/2013 - 11:44
Percorsi:
I Rom, il razzismo, il Porrajmos
La canción del vencido
[1972]
Scritta da Honorio Herrero e Luis Gómez-Escolar
Nell’album de Los Aguaviva intitolato “La casa de San Jamás”
Scritta da Honorio Herrero e Luis Gómez-Escolar
Nell’album de Los Aguaviva intitolato “La casa de San Jamás”
Vuelvo ya
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 10/9/2013 - 14:49
El último soldado
[1973]
Versi Francisco Gálvez (1945-), poeta spagnolo, nella raccolta intitolata “Los soldados”
Musica di Virgilio Fernández Jiménez de Los Aguaviva.
Nell’album de Los Aguaviva intitolato “Poetas andaluces de ahora”, 1976.
Versi Francisco Gálvez (1945-), poeta spagnolo, nella raccolta intitolata “Los soldados”
Musica di Virgilio Fernández Jiménez de Los Aguaviva.
Nell’album de Los Aguaviva intitolato “Poetas andaluces de ahora”, 1976.
El último soldado
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 10/9/2013 - 13:43
La de los raros derechos
[1977]
Parole di José Antonio Muñoz, voce recitante degli Aguaviva.
Musica di José “Pepe” Nieto (1942-), compositore spagnolo.
Dal disco “No hay derecho”
Testo trovato su Cantemos como quien respira, il bellissimo blog di Fernando Gonzalez Lucini.
La canzone che apre un disco (il penultimo prima dello scioglimento di questa importante formazione spagnola) dedicato al periodo grigio della cosiddetta “transición democrática”, in Spagna, il paese che dalla dittatura stava passando a “raros derechos”. Tempi difficili e sanguinosi perché, morto Franco, i suoi accoliti non mostravano di voler farsi da parte e, anzi, preparavano in grande stile il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni (vedi la parabola politica del democristiano Adolfo Suárez, da falangista a primo presidente della monarchia parlamentare dopo Franco) e la polizia e le organizzazioni paramilitari fasciste... (continua)
Parole di José Antonio Muñoz, voce recitante degli Aguaviva.
Musica di José “Pepe” Nieto (1942-), compositore spagnolo.
Dal disco “No hay derecho”
Testo trovato su Cantemos como quien respira, il bellissimo blog di Fernando Gonzalez Lucini.
La canzone che apre un disco (il penultimo prima dello scioglimento di questa importante formazione spagnola) dedicato al periodo grigio della cosiddetta “transición democrática”, in Spagna, il paese che dalla dittatura stava passando a “raros derechos”. Tempi difficili e sanguinosi perché, morto Franco, i suoi accoliti non mostravano di voler farsi da parte e, anzi, preparavano in grande stile il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni (vedi la parabola politica del democristiano Adolfo Suárez, da falangista a primo presidente della monarchia parlamentare dopo Franco) e la polizia e le organizzazioni paramilitari fasciste... (continua)
ARGUMENTO
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 8/5/2013 - 13:17
Mía es la voz
[1939]
Musica di Manolo Díaz dei Aguaviva, dal disco “Cada vez más cerca” del 1970.
Versi di León Felipe (1884-1968), poeta spagnolo, militante repubblicano, esule in Messico dove morì. Dalla raccolta “Español del éxodo y del llanto” edita per la prima volta nel 1939 e poi inclusa in “Nueva antología rota” del 1974
Spagna 1939. Il padrone di tutto è ormai Francisco Franco, ma il poeta León Felipe, fuggito all’indomani della sconfitta come tanti repubblicani, si rivolge provocatoriamente al generalissimo sfidandolo: “Chi farà il raccolto, chi alimenterà il fuoco se io mi sono portato via la canzone? È la mia, non la tua, la voce antica della terra!”
Musica di Manolo Díaz dei Aguaviva, dal disco “Cada vez más cerca” del 1970.
Versi di León Felipe (1884-1968), poeta spagnolo, militante repubblicano, esule in Messico dove morì. Dalla raccolta “Español del éxodo y del llanto” edita per la prima volta nel 1939 e poi inclusa in “Nueva antología rota” del 1974
Spagna 1939. Il padrone di tutto è ormai Francisco Franco, ma il poeta León Felipe, fuggito all’indomani della sconfitta come tanti repubblicani, si rivolge provocatoriamente al generalissimo sfidandolo: “Chi farà il raccolto, chi alimenterà il fuoco se io mi sono portato via la canzone? È la mia, non la tua, la voce antica della terra!”
Tuya es la hacienda, la casa,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 6/5/2013 - 12:01
Hitler
Album: "A Divided Family (Lideres)" (1973)
Il secondo LP di Manolo Díaz (poi cantante de Los Aguaviva) fu più rock e internazionale. "Ero influenzato dalla beat generation americana e dominavo bene l'inglese. L'LP era composto di dieci canzoni cantate in inglese dedicate a dieci leaders politici contemporanei, come Stalin, Churchill o De Gaulle, però il problema era che la censura pretendeva che nell'edizione spagnola ci fossero solo i politici di destra, volevano in questo modo trasformare in qualcosa di politico un disco nel quale invece io facevo proprio il contrario: ridere di loro.
Di fatto c'è una dedica, che è una lettera a mio padre, perché era morto proprio quell'anno, dove gli dico che l'idea originale era di dipingere tutte queste glorie nel momento di defecare. Mi piaceva molto l'idea che la gente ballasse nelle discoteche al ritmo di Mao o di De Gaulle".
(da Fernando Lucini Y la palabra se hizo música - La canción de autor en España, Madrid, 2006)
Il secondo LP di Manolo Díaz (poi cantante de Los Aguaviva) fu più rock e internazionale. "Ero influenzato dalla beat generation americana e dominavo bene l'inglese. L'LP era composto di dieci canzoni cantate in inglese dedicate a dieci leaders politici contemporanei, come Stalin, Churchill o De Gaulle, però il problema era che la censura pretendeva che nell'edizione spagnola ci fossero solo i politici di destra, volevano in questo modo trasformare in qualcosa di politico un disco nel quale invece io facevo proprio il contrario: ridere di loro.
Di fatto c'è una dedica, che è una lettera a mio padre, perché era morto proprio quell'anno, dove gli dico che l'idea originale era di dipingere tutte queste glorie nel momento di defecare. Mi piaceva molto l'idea che la gente ballasse nelle discoteche al ritmo di Mao o di De Gaulle".
(da Fernando Lucini Y la palabra se hizo música - La canción de autor en España, Madrid, 2006)
I've seen the best minds of my world
(continua)
(continua)
19/8/2012 - 23:56
La guerra que vendrá
[1971]
Letra: Adaptación de un poema de Bertolt Brecht (Gegen den Krieg)
Música: Manolo Díaz
Álbum: Apocalipsis
Letra: Adaptación de un poema de Bertolt Brecht (Gegen den Krieg)
Música: Manolo Díaz
Álbum: Apocalipsis
"...El segundo caballo es rojo como el fuego. Su jinete, joven todavía,
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 28/3/2010 - 20:52
Masa
[1937]
Versi del poeta peruviano César Vallejo (1892-1938) da “España, aparta de mí este cáliz”, ultima raccolta pubblicata prima della prematura scomparsa a Parigi.
Musica di Daniel Viglietti nell' album "Canciones chuecas" [1971]
Anche nel disco degli Aguaviva intitolato “Apocalipsis” del 1971.
Interpretata anche da Carlos Andreu in "Carlos Andreu chante César Vallejo - Collection L'INIMAGINARI N° 1 Francia 1988"
César Vallejo fu molto vicino alla Repubblica spagnola, fin dalla sua nascita nel 1931.
Nel 1936, con l’inizio della guerra civile, fu con Neruda tra i fondatori del “Comité Iberoamericano para la Defensa de la República Española”, scrivendo sul giornale Nueva España. Nel 1937 partecipò al Congreso Internacional de Escritores Antifascistas e poi viaggiò per tutto il paese, sui fronti di guerra, per rendersi conto personalmente dell’evoluzione del conflitto.
In... (continua)
Versi del poeta peruviano César Vallejo (1892-1938) da “España, aparta de mí este cáliz”, ultima raccolta pubblicata prima della prematura scomparsa a Parigi.
Musica di Daniel Viglietti nell' album "Canciones chuecas" [1971]
Anche nel disco degli Aguaviva intitolato “Apocalipsis” del 1971.
Interpretata anche da Carlos Andreu in "Carlos Andreu chante César Vallejo - Collection L'INIMAGINARI N° 1 Francia 1988"
César Vallejo fu molto vicino alla Repubblica spagnola, fin dalla sua nascita nel 1931.
Nel 1936, con l’inizio della guerra civile, fu con Neruda tra i fondatori del “Comité Iberoamericano para la Defensa de la República Española”, scrivendo sul giornale Nueva España. Nel 1937 partecipò al Congreso Internacional de Escritores Antifascistas e poi viaggiò per tutto il paese, sui fronti di guerra, per rendersi conto personalmente dell’evoluzione del conflitto.
In... (continua)
Al fin de la batalla,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 14/10/2009 - 15:35
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Versi di Gloria Fuertes (1917-1998), poetessa spagnola, nella raccolta intitolata “Todo asusta”
Musica di Honorio Herrero
Nel disco degli Aguaviva intitolato “La casa de San Jamás”, 1972
Testo trovato su Sons de Turoqua