[1973]
Letra/Testo: Tiempo Nuevo
Música/Musica: Leoncarlo Settimelli
Tra i gruppi della Nueva Canción Chilena arrivati in esilio in Italia e in Europa dopo il golpe fascista di Pinochet dell'11 settembre 1973, i Tiempo Nuevo (originari di Valparaíso) non sono probabilmente tra i più noti. Pubblicarono diversi album in patria prima dell'esilio. Nel 1973 presero la musica di una canzone composta da Leoncarlo Settimelli, intitolata Ci siam spezzati le mani (una canzone, che, come dice lo stesso Settimelli nel suo bel volume "Il '68 cantato e altre stagioni", p.46, rappresenta "un voltar pagina rispetto al pacifismo dei primi tempi [...]E nel frattempo erano cambiate anche le mie faccende private. Privato e politico si mischiavano e si confondevano e finirono per diventare una canzone."), e ci composero sopra un testo in spagnolo rivolto ai membri dell'esercito cileno. Una canzone che, riprende... (continua)
Il testo di "Ci siam spezzati le mani" (1966), la canzone di Leoncarlo Settimelli da cui i Tiempo Nuevo trassero la musica per la loro "Dime soldado chileno"
Tra amori ed utopie sono in molti ad essersi spezzati le mani, e non solo quelle...
CI SIAM SPEZZATI LE MANI
Guardate quelle sue mani
larghe ma vuote di fatti,
guardate dentro i suoi occhi
pieni di sole parole, pieni di sole parole.
Gli anni migliori ha passato
ad imparar che il coraggio
non sempre porta vantaggio,
è sempre meglio aspettare, è sempre meglio aspettare.
Ci siam spezzati le mani
a coltivare dei fiori,
ad innalzare cartelli,
a predicare l'amore.
C'era una donna e gli disse:
«Vieni, conosco la strada,
però ci vuole coraggio
e non ti devi fermare, e non ti devi fermare».
E incominciò a camminare,
però era lunga la strada
e quando indietro ha guardato
era rimasto già solo, era rimasto già solo.
[1970]
Scritta da Mauricio Vígil e Roberto Rivera
Nel disco “Conjunto de música popular Tiemponuevo de Valparaíso”, realizzato e prodotto nel centro culturale creato dai fratelli Isabel ed Ángel Parra chiamato “Peña de los Parra”, nome dato anche alla casa discografica collegata.
Una canzone che mi piaceva tanto quando ero piccolo e, nel settembre del 1973, in spalla a mio padre, partecipavo alle manifestazioni contro il golpe di Pinochet urlando a squarciagola “Cicile libero! Cicile libero!”... Qualche giorno dopo mi spiegarono che non si trattava del nome di qualcuno ma di un paese lontano chiamato Cile dove dei soldati cattivi avevano ammazzato un presidente molto amato dalla gente... Mio padre mi comprò anche una serigrafia di Allende, tutta in rosso, ad un banchetto di militanti del Partito Socialista... Altri tempi...
Per me comunque il Cile è sempre rimasto in quella forma ritmata, a pugno chiuso scagliato nell’aria, “Ci-Cile libero!”
Canzone del 1970 scritta da Marcos Velásquez e interpretata dai Tiempo Nuevo, gruppo fondato nel 1965 a Valparaíso, Cile, da Roberto Rivera.
Nel disco “Conjunto de música popular Tiemponuevo de Valparaíso”, realizzato e prodotto nel centro culturale creato dai fratelli Isabel ed Ángel Parra chiamato “Peña de los Parra”, nome dato anche alla casa discografica collegata.
Letra/Testo: Tiempo Nuevo
Música/Musica: Leoncarlo Settimelli
Tra i gruppi della Nueva Canción Chilena arrivati in esilio in Italia e in Europa dopo il golpe fascista di Pinochet dell'11 settembre 1973, i Tiempo Nuevo (originari di Valparaíso) non sono probabilmente tra i più noti. Pubblicarono diversi album in patria prima dell'esilio. Nel 1973 presero la musica di una canzone composta da Leoncarlo Settimelli, intitolata Ci siam spezzati le mani (una canzone, che, come dice lo stesso Settimelli nel suo bel volume "Il '68 cantato e altre stagioni", p.46, rappresenta "un voltar pagina rispetto al pacifismo dei primi tempi [...]E nel frattempo erano cambiate anche le mie faccende private. Privato e politico si mischiavano e si confondevano e finirono per diventare una canzone."), e ci composero sopra un testo in spagnolo rivolto ai membri dell'esercito cileno. Una canzone che, riprende... (continua)