The Pause of Mr. Claus
[1968]
Parole e musica di Arlo Guthrie
In "Arlo", album dal vivo registrato nell'ottobre del 1968 al "The Bitter End Cafe”, locale del Greenwich Village, Manhattan, NYC.
Testo trovato su Genius
La lunga intro a questa canzoncina "natalizia" credo si riferisca ai problemi che Arlo ma anche e soprattutto suo padre Woody Guthrie ebbero entrambi con la polizia politica statunitense, quel Federal Bureau of Investigation che dal 1935 fino al 1972 fu ininterrottamente guidato da un vero e proprio cagnaccio, visceralmente anticomunista, Mr. Edgar J. Hoover...
Parole e musica di Arlo Guthrie
In "Arlo", album dal vivo registrato nell'ottobre del 1968 al "The Bitter End Cafe”, locale del Greenwich Village, Manhattan, NYC.
Testo trovato su Genius
La lunga intro a questa canzoncina "natalizia" credo si riferisca ai problemi che Arlo ma anche e soprattutto suo padre Woody Guthrie ebbero entrambi con la polizia politica statunitense, quel Federal Bureau of Investigation che dal 1935 fino al 1972 fu ininterrottamente guidato da un vero e proprio cagnaccio, visceralmente anticomunista, Mr. Edgar J. Hoover...
[Spoken Introduction]
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/12/2019 - 18:05
Oh Shenandoah
anonimo
Lyrics from prior to 1860, as given in Sea Songs and Shanties, collected by W.B. Whall, Master Mariner (1910)
Testo ripreso da Terre Celtiche a cura della bravissima Cattia Salto, e da wikipedia
“Oh Shenandoah” è una canzone folk americana dalle origini incerte, ma si ritiene faccia parte dei canti dei viaggiatori canadesi e americani che attraversavano il fiume Missouri con le canoe per cacciare o commerciare con i nativi americani. Siamo nell’epoca dei trappers e dei commercianti di pellicce, i primi bianchi che si avventuravano nei territori sconosciuti e selvaggi dell’Ovest, ricchi di foreste e di praterie sconfinate.
Le versioni più “vecchie” raccontano un po’ tutta la storia o meglio la storiella con l’uomo bianco buono (un onesto commerciante di pelli, francese si presume) che si innamora della bella nativa americana, ma si arrende di fronte al rifiuto del padre; ecco che arriva... (continua)
Testo ripreso da Terre Celtiche a cura della bravissima Cattia Salto, e da wikipedia
“Oh Shenandoah” è una canzone folk americana dalle origini incerte, ma si ritiene faccia parte dei canti dei viaggiatori canadesi e americani che attraversavano il fiume Missouri con le canoe per cacciare o commerciare con i nativi americani. Siamo nell’epoca dei trappers e dei commercianti di pellicce, i primi bianchi che si avventuravano nei territori sconosciuti e selvaggi dell’Ovest, ricchi di foreste e di praterie sconfinate.
Le versioni più “vecchie” raccontano un po’ tutta la storia o meglio la storiella con l’uomo bianco buono (un onesto commerciante di pelli, francese si presume) che si innamora della bella nativa americana, ma si arrende di fronte al rifiuto del padre; ecco che arriva... (continua)
The Missouri(1), she’s a might river
(continua)
(continua)
inviata da dq82 5/2/2016 - 09:22
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Пусть всегда будет солнце!
Pust' vsegda budet solnce
[1962]
Versi di Lev Oshanin / Лев Иванович Ошанин (1912-1996), poeta e scrittore
Musica di Arkadij Ostrovskij / Аркадий Островский (1914-1967), compositore e cantautore
Ho attribuito la canzone a Maya Kristalinskaya solo perché ne fu la prima interprete nel 1962.
“Che ci sia sempre il sole!” è una canzone per bambini, il cui ritornello fu forse composto negli anni 20 proprio da un bimbo sovietico. Divenne subito l’inno dello scoutismo socialista, i Giovani Pionieri.
La versione inglese (“May There Always Be Sunshine”) è opera di tal Tom Botting ed è stata interpretata da Pete Seeger (insieme ad Arlo Guthrie, in un concerto del 1975) e anche da Dean Reed, che la cantava in russo, in tedesco, in inglese e non so se in qualche altra lingua.
La canzone è stata popolare anche in Israele (quando ancora qualcuno lì ci teneva a rimarcare che la patria degli ebrei è stata fondata da dei socialisti…) nella versione di Gideon “Gidi” Koren, celebre medico pediatra, scienziato e compositore.
[1962]
Versi di Lev Oshanin / Лев Иванович Ошанин (1912-1996), poeta e scrittore
Musica di Arkadij Ostrovskij / Аркадий Островский (1914-1967), compositore e cantautore
Ho attribuito la canzone a Maya Kristalinskaya solo perché ne fu la prima interprete nel 1962.
“Che ci sia sempre il sole!” è una canzone per bambini, il cui ritornello fu forse composto negli anni 20 proprio da un bimbo sovietico. Divenne subito l’inno dello scoutismo socialista, i Giovani Pionieri.
La versione inglese (“May There Always Be Sunshine”) è opera di tal Tom Botting ed è stata interpretata da Pete Seeger (insieme ad Arlo Guthrie, in un concerto del 1975) e anche da Dean Reed, che la cantava in russo, in tedesco, in inglese e non so se in qualche altra lingua.
La canzone è stata popolare anche in Israele (quando ancora qualcuno lì ci teneva a rimarcare che la patria degli ebrei è stata fondata da dei socialisti…) nella versione di Gideon “Gidi” Koren, celebre medico pediatra, scienziato e compositore.
Солнечный круг,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/3/2015 - 13:43
Hobo's Lullaby
[Primi anni 40]
Parole e musica di Goebel Leon Reeves (1899-1959), folkisinger texano.
Come sappiamo Woody Guthrie incise in vita un solo LP in studio, “Dust Bowl Ballads” del 1940.
La stragrande maggioranza delle sue canzoni si trovano in registrazione radiofoniche e in dischi compilativi successivi.
“Hobo's Lullaby” - che viene spesso erroneamente datata al 1961, cosa impossibile visto che l’autore Goebel Reeves era morto due anni prima - la troviamo nelle registrazioni effettuate da Moses "Moe" Asch nel 1944 e 1945, poi confluite in “This Land Is Your Land, The Asch Recordings, Vol.1” pubblicato dalla Smithsonian Folkways Records nel 1997.
Interpretata anche da Cisco Houston e da Pete Seeger e in seguito da The Kingston Trio, Arlo Guthrie, Utah Phillips, Jack Elliott ed Emmylou Harris.
L’attore David Carradine, nei panni proprio di Woody Guthrie, la interpreta lui stesso nel film “Bound For Glory” [Questa terra è la mia terra] diretto da Hal Ashby nel 1976.
Parole e musica di Goebel Leon Reeves (1899-1959), folkisinger texano.
Come sappiamo Woody Guthrie incise in vita un solo LP in studio, “Dust Bowl Ballads” del 1940.
La stragrande maggioranza delle sue canzoni si trovano in registrazione radiofoniche e in dischi compilativi successivi.
“Hobo's Lullaby” - che viene spesso erroneamente datata al 1961, cosa impossibile visto che l’autore Goebel Reeves era morto due anni prima - la troviamo nelle registrazioni effettuate da Moses "Moe" Asch nel 1944 e 1945, poi confluite in “This Land Is Your Land, The Asch Recordings, Vol.1” pubblicato dalla Smithsonian Folkways Records nel 1997.
Interpretata anche da Cisco Houston e da Pete Seeger e in seguito da The Kingston Trio, Arlo Guthrie, Utah Phillips, Jack Elliott ed Emmylou Harris.
L’attore David Carradine, nei panni proprio di Woody Guthrie, la interpreta lui stesso nel film “Bound For Glory” [Questa terra è la mia terra] diretto da Hal Ashby nel 1976.
Go to sleep you weary hobo
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/5/2014 - 11:05
My Peace
[1952]
Parole di Woody Guthrie
Musica di Arlo Guthrie
Non credo che Woody Guthrie abbia mai inciso questa canzone.
Si trova invece in “Every 100 Years”, disco registrato dal vivo in Germania nel 2006 da Arlo Guthrie con il cantautore tedesco Hans-Eckardt Wenzel.
Parole di Woody Guthrie
Musica di Arlo Guthrie
Non credo che Woody Guthrie abbia mai inciso questa canzone.
Si trova invece in “Every 100 Years”, disco registrato dal vivo in Germania nel 2006 da Arlo Guthrie con il cantautore tedesco Hans-Eckardt Wenzel.
My peace, my peace is all I’ve got that I can give to you
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 10/2/2012 - 15:43
Been Down the River Too Long
[1951]
Parole e musica di Woody Guthrie
Non credo che Woody Guthrie abbia mai inciso questa dolorosa canzone di prigionia.
Si trova invece in “Every 100 Years”, disco registrato dal vivo in Germania da Arlo Guthrie con il cantautore tedesco Hans-Eckardt Wenzel
Parole e musica di Woody Guthrie
Non credo che Woody Guthrie abbia mai inciso questa dolorosa canzone di prigionia.
Si trova invece in “Every 100 Years”, disco registrato dal vivo in Germania da Arlo Guthrie con il cantautore tedesco Hans-Eckardt Wenzel
I doubt if I can write my right name down;
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 10/2/2012 - 15:31
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Bourgeois Blues
(Huddie Ledbetter / Alan Lomax)
recorded by : Billy Childish; Ry Cooder;
Tav Falco; Arlo Guthrie; Leadbelly; Taj Mahal;
Odetta; Pete Seeger.
recorded by : Billy Childish; Ry Cooder;
Tav Falco; Arlo Guthrie; Leadbelly; Taj Mahal;
Odetta; Pete Seeger.
Me and my wife went all over town
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/12/2008 - 19:59
Patriot's Dream
1976
Amigo
Amigo
Living now here but for fortune
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 17/8/2007 - 22:50
Probabilmente la prima versione italiana mai eseguita di Alice's Restaurant Massacree di Arlo Guthrie. Non perdetevela!
Riccardo Venturi 25/6/2005 - 19:31
Deportees
(Plane Wreck at Los Gatos)
words by Woody Guthrie, music by Martin Hoffman
Interpretata tra gli altri da Joan Baez e Bob Dylan (in un famoso duetto durante il Rolling Thunder Tour del 1975) e da Arlo Guthrie e Pete Seeger
Canzone dedicata ai "deportees": braccianti stagionali messicani che, una volta terminato il lavoro, venivano rispediti a forza in patria.
Il 28 gennaio del 1948, in un incidente aereo in California, vicino al confine con il Messico, persero la vita 28 "deportati", ovvero 28 lavoratori messicani che stavano per essere forzatamente rimpatriati.
Il loro permesso di soggiorno era scaduto, insieme col contratto di lavoro, pertanto venivano rispediti in Messico da dove avrebbero cercato con ogni mezzo di tornare negli States. Era questa la vita dei lavoratori stagionali, impiegati soprattutto nella raccolta della frutta, nei campi della ricca California. Il giorno dell'incidente... (continua)
words by Woody Guthrie, music by Martin Hoffman
Interpretata tra gli altri da Joan Baez e Bob Dylan (in un famoso duetto durante il Rolling Thunder Tour del 1975) e da Arlo Guthrie e Pete Seeger
Canzone dedicata ai "deportees": braccianti stagionali messicani che, una volta terminato il lavoro, venivano rispediti a forza in patria.
Il 28 gennaio del 1948, in un incidente aereo in California, vicino al confine con il Messico, persero la vita 28 "deportati", ovvero 28 lavoratori messicani che stavano per essere forzatamente rimpatriati.
Il loro permesso di soggiorno era scaduto, insieme col contratto di lavoro, pertanto venivano rispediti in Messico da dove avrebbero cercato con ogni mezzo di tornare negli States. Era questa la vita dei lavoratori stagionali, impiegati soprattutto nella raccolta della frutta, nei campi della ricca California. Il giorno dell'incidente... (continua)
The crops are all in and the peaches are rotting
(continua)
(continua)
inviata da Virginia Niri 15/5/2005 - 18:51
Last Night I Had The Strangest Dream
[1951]
Testo e musica di Ed McCurdy
Lyrics and music by Ed McCurdy
Sicuramente la più nota canzone di Ed McCurdy, folksinger che ebbe un buon momento di notorietà negli anni '50 e '60, ma che è stato via via dimenticato. La fama della canzone è dovuta sicuramente anche e soprattutto al fatto di essere stata ripresa interpretata dai più celebri cantautori americani, come ad esempio Joan Baez, cui era stata in un primo momento attribuita la canzone nella relativa sezione (specificando comunque che l'autore era Ed McCurdy), The Kingston Trio, Simon & Garfunkel, Arlo Guthrie, Johnny Cash e altri. Le sono attribuite da qualcuno traduzioni in ben 76 lingue.
Così veniva introdotta la canzone nella sezione dedicata a Joan Baez:
"L'autore della canzone è Ed McCurdy.
Last Night I Had the Strangest Dream è una canzone sintomatica della Joan Baez anni Sessanta: artisticamente legata al repertorio... (continua)
Testo e musica di Ed McCurdy
Lyrics and music by Ed McCurdy
Sicuramente la più nota canzone di Ed McCurdy, folksinger che ebbe un buon momento di notorietà negli anni '50 e '60, ma che è stato via via dimenticato. La fama della canzone è dovuta sicuramente anche e soprattutto al fatto di essere stata ripresa interpretata dai più celebri cantautori americani, come ad esempio Joan Baez, cui era stata in un primo momento attribuita la canzone nella relativa sezione (specificando comunque che l'autore era Ed McCurdy), The Kingston Trio, Simon & Garfunkel, Arlo Guthrie, Johnny Cash e altri. Le sono attribuite da qualcuno traduzioni in ben 76 lingue.
Così veniva introdotta la canzone nella sezione dedicata a Joan Baez:
"L'autore della canzone è Ed McCurdy.
Last Night I Had the Strangest Dream è una canzone sintomatica della Joan Baez anni Sessanta: artisticamente legata al repertorio... (continua)
Last night I had the strangest dream,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/3/2005 - 21:06
Percorsi:
Le CCG Primitive
Mothers, Daughters, Wives
The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook
[1982]
Lyrics and music by Judy Small
Testo e musica di Judy Small
"I wrote this song for my mother (though not all its details are true for her), and for all the women of her generation who, it seemed to me, spent a large part of their lives waiting for their menfolk to come home from war. They were the women whose work during World War II showed us that women could do any kind of job and were perfectly capable of independence. For that example, although they had little choice at the time, my generation is grateful to them and I hope we have learned the lesson well. This remains my favourite of all my songs." (Judy Small Songbook 53)
"Ho scritto questa canzone per mia madre (sebbene non tutti i particolari siano esatti a suo proposito), e per tutte le donne della sua generazione che, mi sembrava, hanno trascorso larga parte della loro... (continua)
[1982]
Lyrics and music by Judy Small
Testo e musica di Judy Small
"I wrote this song for my mother (though not all its details are true for her), and for all the women of her generation who, it seemed to me, spent a large part of their lives waiting for their menfolk to come home from war. They were the women whose work during World War II showed us that women could do any kind of job and were perfectly capable of independence. For that example, although they had little choice at the time, my generation is grateful to them and I hope we have learned the lesson well. This remains my favourite of all my songs." (Judy Small Songbook 53)
"Ho scritto questa canzone per mia madre (sebbene non tutti i particolari siano esatti a suo proposito), e per tutte le donne della sua generazione che, mi sembrava, hanno trascorso larga parte della loro... (continua)
The first time it was fathers,
(continua)
(continua)
I Ain't Marching Anymore
[1965]
Testo e musica di Phil Ochs
Lyrics and Music by Phil Ochs
Da / From "I Ain't Marching Anymore"
This borders between pacifism and treason, combining the best qualities of both. The fact that you won't be hearing this song over the radio is more than enough justification for the writing of it.
song note by Phil Ochs
Al confine tra pacifismo e tradimento, combina il meglio dei due. Il fatto che non sentirai questa canzone alla radio è una giustificazione più che sufficiente per averla scritta.
nota alla canzone di Phil Ochs
L'inno dei sit-in contro la guerra nel Vietnam (e per la quale Ochs venne bandito dalla programmazione radio e tv in tutti gli Stati Uniti). Una delle più celebri canzoni di protesta e contro la guerra di tutti i tempi. Cos'altro si può dire su I Ain't Marching Anymore? Ci troveremmo davvero a malpartito, qui, a fare lunghi discorsi. Ricordiamo infine che... (continua)
Testo e musica di Phil Ochs
Lyrics and Music by Phil Ochs
Da / From "I Ain't Marching Anymore"
This borders between pacifism and treason, combining the best qualities of both. The fact that you won't be hearing this song over the radio is more than enough justification for the writing of it.
song note by Phil Ochs
Al confine tra pacifismo e tradimento, combina il meglio dei due. Il fatto che non sentirai questa canzone alla radio è una giustificazione più che sufficiente per averla scritta.
nota alla canzone di Phil Ochs
L'inno dei sit-in contro la guerra nel Vietnam (e per la quale Ochs venne bandito dalla programmazione radio e tv in tutti gli Stati Uniti). Una delle più celebri canzoni di protesta e contro la guerra di tutti i tempi. Cos'altro si può dire su I Ain't Marching Anymore? Ci troveremmo davvero a malpartito, qui, a fare lunghi discorsi. Ricordiamo infine che... (continua)
Oh I marched to the battle of New Orleans
(continua)
(continua)
×
Amigo
Testo di / Lyrics by Adrian Mitchell
Musica e interpretazione di / Music and interpretation by Arlo Guthrie