Autore Bob Dylan
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Crimson flames tied through my ears
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/4/2020 - 14:46
Murder Most Foul
[2020]
Lyrics and Music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Bob Dylan
All'improvviso torna Bob Dylan con un brano su JFK di 17 minuti. E un appello: "State a casa e che Dio sia con voi"
Il cantautore pubblica 'Murder Most Foul', la canzone più lunga della sua carriera, a distanza di otto anni dall'ultimo album di inediti, 'Tempest'. Un brano "composto qualche tempo fa" sull'assassinio dell'amato presidente. Dove, cantando il passato, ci ricorda la fragilità del presente
di VALERIA RUSCONI
"Saluti ai miei fan e follower con gratitudine per tutto il vostro supporto e lealtà nel corso degli anni. Questa è una canzone inedita che abbiamo registrato qualche tempo fa che potreste trovare interessante. State al sicuro, state attenti e che Dio sia con voi. Bob Dylan". Il messaggio arriva all'improvviso con un post su Twitter, inatteso probabilmente anche dal management di... (continua)
Lyrics and Music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Bob Dylan
All'improvviso torna Bob Dylan con un brano su JFK di 17 minuti. E un appello: "State a casa e che Dio sia con voi"
Il cantautore pubblica 'Murder Most Foul', la canzone più lunga della sua carriera, a distanza di otto anni dall'ultimo album di inediti, 'Tempest'. Un brano "composto qualche tempo fa" sull'assassinio dell'amato presidente. Dove, cantando il passato, ci ricorda la fragilità del presente
di VALERIA RUSCONI
"Saluti ai miei fan e follower con gratitudine per tutto il vostro supporto e lealtà nel corso degli anni. Questa è una canzone inedita che abbiamo registrato qualche tempo fa che potreste trovare interessante. State al sicuro, state attenti e che Dio sia con voi. Bob Dylan". Il messaggio arriva all'improvviso con un post su Twitter, inatteso probabilmente anche dal management di... (continua)
Murder Most Foul (1)
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 27/3/2020 - 15:51
Bob Dylan: All Along the Watchtower
[1967]
Parole e musica di Bob Dylan
Nell'album "John Wesley Harding"
Celeberrima anche la versione della Jimi Hendrix Experience dell'anno seguente, poi inclusa in "Electric Ladyland"
Rimando per la complessa interpretazione di questo capolavoro dylaniano al libro di Michele Murino "Bob Dylan – Percorsi" vol.1, edito da Bastogi e ripreso su Maggie's Farm con specifico riferimento a questo brano immortale. Mi limito semplicemente a trascriverne la conclusione:
Parole e musica di Bob Dylan
Nell'album "John Wesley Harding"
Celeberrima anche la versione della Jimi Hendrix Experience dell'anno seguente, poi inclusa in "Electric Ladyland"
Rimando per la complessa interpretazione di questo capolavoro dylaniano al libro di Michele Murino "Bob Dylan – Percorsi" vol.1, edito da Bastogi e ripreso su Maggie's Farm con specifico riferimento a questo brano immortale. Mi limito semplicemente a trascriverne la conclusione:
"Tutta la canzone è certamente giocata in chiave allegorica, e le diverse interpretazioni hanno tutte ragione di essere, riunite o separate, il succo e il messaggio della canzone non cambia, rimane apocalittico e terribile.
L’America contemporanea con il suo alto livello di corruzione potrebbe essere vista da Dylan come l’antica Babilonia? Meritevole della distruzione totale? A questo punto pare davvero probabile che sia questo il messaggio nascosto nella canzone."
L’America contemporanea con il suo alto livello di corruzione potrebbe essere vista da Dylan come l’antica Babilonia? Meritevole della distruzione totale? A questo punto pare davvero probabile che sia questo il messaggio nascosto nella canzone."
"There must be some way out of here,"
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/5/2019 - 22:55
Bob Dylan: Subterranean Homesick Blues
[1965]
Parole e musica di Bob Dylan
Singolo poi contenuto nell’album “Bringing It All Back Home”
“Non c’è bisogno di ascoltare le previsioni del tempo per sapere da che parte soffia il vento”, un verso celeberrimo che, nonostante l’apparente nichilismo del brano, all’epoca venne preso in prestito addirittura dal gruppo armato rivoluzionario, la “Weather Underground Organization”(WUO), meglio conosciuta per l’appunto come “Weatherman”, nata nel 1969 nell’Università del Michigan all’interno del movimento “Students for a Democratic Society” (SDS)
Nella canzone chiari i riferimenti a Jack Keruac (il racconto del 1958 intitolato The Subterraneans e a Chuck Berry (con la sua Too Much Monkey Business). Su moltissimi siti si riferisce anche di una relazione tra alcuni versi di “Subterranean Homesick Blues” con il testo della canzone Takin' It Easy di Woody Guthrie, ma francamente né nel testo... (continua)
Parole e musica di Bob Dylan
Singolo poi contenuto nell’album “Bringing It All Back Home”
“Non c’è bisogno di ascoltare le previsioni del tempo per sapere da che parte soffia il vento”, un verso celeberrimo che, nonostante l’apparente nichilismo del brano, all’epoca venne preso in prestito addirittura dal gruppo armato rivoluzionario, la “Weather Underground Organization”(WUO), meglio conosciuta per l’appunto come “Weatherman”, nata nel 1969 nell’Università del Michigan all’interno del movimento “Students for a Democratic Society” (SDS)
Nella canzone chiari i riferimenti a Jack Keruac (il racconto del 1958 intitolato The Subterraneans e a Chuck Berry (con la sua Too Much Monkey Business). Su moltissimi siti si riferisce anche di una relazione tra alcuni versi di “Subterranean Homesick Blues” con il testo della canzone Takin' It Easy di Woody Guthrie, ma francamente né nel testo... (continua)
Johnny's in the basement
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/9/2017 - 14:32
Blowin' in the Wind
ALBANESE / ALBANIAN [Armand Xhuli]
ERA PO TA SJELL
(continua)
(continua)
inviata da Armand Xhuli 18/10/2016 - 11:12
PORTOGHESE / PORTUGUESE [2 - Zé Ramalho]
Versione portoghese (brasiliana) di Zé Ramalho
(Brazilian) Portuguese version by Zé Ramalho
Traduzida ao português brasileiro pelo Zé Ramalho
Del 2008. Inserita nell'album cover Zé Ramalho canta Bob Dylan - Tá tudo mudando.
Included in the cover album Zé Ramalho canta Bob Dylan - Tá tudo mudando
(Brazilian) Portuguese version by Zé Ramalho
Traduzida ao português brasileiro pelo Zé Ramalho
Del 2008. Inserita nell'album cover Zé Ramalho canta Bob Dylan - Tá tudo mudando.
Included in the cover album Zé Ramalho canta Bob Dylan - Tá tudo mudando
O VENTO VAI RESPONDER
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/10/2016 - 11:12
SVEDESE / SWEDISH [2 - Tore Lagergren - Sven-Ingvars]
Se il premio Nobel per la letteratura è stato attribuito a Bob Dylan dall'Accademia Svedese, potrà forse essere considerato come una specie di presagio il fatto che quella che, con tutta probabilità, sembra essere la prima versione di Blowin' in the Wind in un'altra lingua, è proprio in svedese. La canzone originale è datata 16 aprile 1962; nel 1963, il gruppo degli Sven-Ingvars ne aveva già pronta la cover nella lingua di Bellman e Runeberg (la traduzione del testo era di Tore Lagergren). Gli Sven-Ingvars sono ancora in attività, e sono forse la band più longeva dell'intera scena musicale svedese: si sono costituiti nel 1956 (sessant'anni fa!) e continuano a esibirsi da arzilli vecchietti. Si chiamano così in quanto i membri originali erano due Sven (Sven Svärd e Sven-Erik Magnusson) e un Ingvar (Ingvar Karlsson). Tore Lagergren (1907-1995)... (continua)
Se il premio Nobel per la letteratura è stato attribuito a Bob Dylan dall'Accademia Svedese, potrà forse essere considerato come una specie di presagio il fatto che quella che, con tutta probabilità, sembra essere la prima versione di Blowin' in the Wind in un'altra lingua, è proprio in svedese. La canzone originale è datata 16 aprile 1962; nel 1963, il gruppo degli Sven-Ingvars ne aveva già pronta la cover nella lingua di Bellman e Runeberg (la traduzione del testo era di Tore Lagergren). Gli Sven-Ingvars sono ancora in attività, e sono forse la band più longeva dell'intera scena musicale svedese: si sono costituiti nel 1956 (sessant'anni fa!) e continuano a esibirsi da arzilli vecchietti. Si chiamano così in quanto i membri originali erano due Sven (Sven Svärd e Sven-Erik Magnusson) e un Ingvar (Ingvar Karlsson). Tore Lagergren (1907-1995)... (continua)
OCH VINDEN GER SVAR
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/10/2016 - 11:22
CROATO / CROAT [Lada Bučić / Matt Collins i ansambl Crveni Koralji]
Matt Collins and Crveni Koralji
Koliko Dugo (Blowing in the Wind)
Peggy Sue
Jugoton 1964
Matt Collins and Crveni Koralji
Koliko Dugo (Blowing in the Wind)
Peggy Sue
Jugoton 1964
KOLIKO DUGO
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/10/2016 - 11:29
UCRAINO / UKRAINIAN [Jurij Veres / Kam'janyj Hist - Юрiй Верес / Кам'яний Гість]
La versione ucraina del gruppo rock Kam'janyj Hist (“Il Convitato di Pietra”), opera del suo leader Jurij Veres, nato a Kiev nel 1977. Jurij Veres è considerato il più importante rockman ucraino. La versione di Blowin' in the Wind proviene dall'album 60/70 del 2012.
The Ukrainian version by the rockband Kam'janyj Hist (“The Stone Guest”), made by the band leader and frontman Yuriy Veres, born 1977 in Kiev. Yuriy Veres is considered as the most important Ukrainian rockman. His version of Blowin' in the Wind was released in the 2012 album 60/70. [RV]
La versione ucraina del gruppo rock Kam'janyj Hist (“Il Convitato di Pietra”), opera del suo leader Jurij Veres, nato a Kiev nel 1977. Jurij Veres è considerato il più importante rockman ucraino. La versione di Blowin' in the Wind proviene dall'album 60/70 del 2012.
The Ukrainian version by the rockband Kam'janyj Hist (“The Stone Guest”), made by the band leader and frontman Yuriy Veres, born 1977 in Kiev. Yuriy Veres is considered as the most important Ukrainian rockman. His version of Blowin' in the Wind was released in the 2012 album 60/70. [RV]
ВІТЕР ДЕСЬ НОСИТЬ
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/10/2016 - 11:47
BENGALESE / BENGALI [Kabir Suman / কবীর সুমন]
La versione bengalese del cantautore e attivista politico Kabir Suman. La versione è accompagnata da una trascrizione grafematica che non corrisponde all'effettiva pronuncia (una trascrizione fonetica di massima è visibile nel video YouTube allegato).
Bengali version by the Bengali songwriter and political activist Kabir Suman. The version is provided with a graphemic transcription of the Bengali lyrics, not matching exactly the real pronunciation (a rough phonetic transcription is provided in the YouTube video attached here).
Kabir Suman (born Suman Chattopadhyay; 16 March 1950) is an Indian singer, songwriter, musician, music director, poet, journalist, political activist, TV presenter, and occasional actor. From May 2009 to 2014, he was a member of parliament of India in the 15th Lok Sabha, having been elected from the Jadavpur constituency... (continua)
La versione bengalese del cantautore e attivista politico Kabir Suman. La versione è accompagnata da una trascrizione grafematica che non corrisponde all'effettiva pronuncia (una trascrizione fonetica di massima è visibile nel video YouTube allegato).
Bengali version by the Bengali songwriter and political activist Kabir Suman. The version is provided with a graphemic transcription of the Bengali lyrics, not matching exactly the real pronunciation (a rough phonetic transcription is provided in the YouTube video attached here).
Kabir Suman (born Suman Chattopadhyay; 16 March 1950) is an Indian singer, songwriter, musician, music director, poet, journalist, political activist, TV presenter, and occasional actor. From May 2009 to 2014, he was a member of parliament of India in the 15th Lok Sabha, having been elected from the Jadavpur constituency... (continua)
বানের জলে ভেসে
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/10/2016 - 12:01
CECO /CZECH [1 - Judita Čeřovská / Zdeněk Borovec]
La versione ceca di Judita Čeřovská e Zdeněk Borovec
Judita Čeřovská and Zdeněk Borovec's Czech version
Nota. La corretta attribuzione della versione risulta da questa pagina.
Note. The version is correctly credited by this page (RV)
La versione ceca di Judita Čeřovská e Zdeněk Borovec
Judita Čeřovská and Zdeněk Borovec's Czech version
Nota. La corretta attribuzione della versione risulta da questa pagina.
Note. The version is correctly credited by this page (RV)
JEN VÍTR TO VÍ A MLČÍ DÁL
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/10/2016 - 12:12
CATALANO BALEARICO [MAIORCHINO] / BALEARIC CATALAN [MALLORQUÍ] [Queta & Teo]
La versione in catalano maiorchino del duo infantile Queta & Teo [1964]
The version in the (Balearic or Mallorquí) Catalan language by the children's duo Queta & Teo [1964]
I due fratellini Queta e Teo Pizà Aulet, all'epoca lei di 12 anni e lui di 10, formarono negli anni '60 un famoso “duo” nei paesi di lingua catalana. Spinti a esibirsi e a incidere dal padre, raggiunsero presto una discreta notorietà. Nel 1964, con l'organizzazione del padre, incisero il disco Queta & Teo canten surf (qualcosa come “Queta e Teo cantano a ruota libera”); e a ruota libera cantarono sul serio, visto che ad un'età in cui normalmente si canta allo Zecchino d'Oro, loro cantavano Blowin' in the Wind di Bob Dylan. Si tratta, ovviamente, di una versione “edulcorata” e adattata ad una realtà infantile: ci sono bambinetti,... (continua)
La versione in catalano maiorchino del duo infantile Queta & Teo [1964]
The version in the (Balearic or Mallorquí) Catalan language by the children's duo Queta & Teo [1964]
I due fratellini Queta e Teo Pizà Aulet, all'epoca lei di 12 anni e lui di 10, formarono negli anni '60 un famoso “duo” nei paesi di lingua catalana. Spinti a esibirsi e a incidere dal padre, raggiunsero presto una discreta notorietà. Nel 1964, con l'organizzazione del padre, incisero il disco Queta & Teo canten surf (qualcosa come “Queta e Teo cantano a ruota libera”); e a ruota libera cantarono sul serio, visto che ad un'età in cui normalmente si canta allo Zecchino d'Oro, loro cantavano Blowin' in the Wind di Bob Dylan. Si tratta, ovviamente, di una versione “edulcorata” e adattata ad una realtà infantile: ci sono bambinetti,... (continua)
NOMÉS HO SAP ES VENT
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/10/2016 - 12:49
Gli ultimi inserimenti non sarebbero stati possibili senza due siti:
Honourable mentions
whosampled.com
Honourable mentions
whosampled.com
Dq82 19/10/2016 - 12:52
FAROESE [Kári P.]
“Kári P.” è lo pseudonimo artistico del cantautore pacifista Kári Leivsson, nato a Tórshavn nelle isole Fær Øer nel 1950. Ha vissuto e lavorato, oltre che nell'arcipelago natio, anche in Islanda, in Danimarca e in Norvegia. Kári P. ha pubblicato solo due album di canzoni, Vælferðarvísur (“Canzoni del buon viaggio”) nel 1978 e Hinumegin Ringvegin nel 1991. La presente riscrittura di “Blowin' in the Wind” fa parte del secondo album; il suo titolo suona “Il terzo giorno dopo” ed ha in verità abbastanza poco o nulla a che fare con l'originale di Dylan.
“Kári P.” is the pen name of the peace-commite songrwriter Kári Leivsson, born 1950 in Tórshavn in the Faroe Islands. Apart from his native islands, he has lived and worked also in Iceland, Norway and Denmark. Kári P. has released only two song albums, Vælferðarvísur (“Songs of Nice Journey”) in 1978 and Hinumegin Ringvegin... (continua)
“Kári P.” è lo pseudonimo artistico del cantautore pacifista Kári Leivsson, nato a Tórshavn nelle isole Fær Øer nel 1950. Ha vissuto e lavorato, oltre che nell'arcipelago natio, anche in Islanda, in Danimarca e in Norvegia. Kári P. ha pubblicato solo due album di canzoni, Vælferðarvísur (“Canzoni del buon viaggio”) nel 1978 e Hinumegin Ringvegin nel 1991. La presente riscrittura di “Blowin' in the Wind” fa parte del secondo album; il suo titolo suona “Il terzo giorno dopo” ed ha in verità abbastanza poco o nulla a che fare con l'originale di Dylan.
“Kári P.” is the pen name of the peace-commite songrwriter Kári Leivsson, born 1950 in Tórshavn in the Faroe Islands. Apart from his native islands, he has lived and worked also in Iceland, Norway and Denmark. Kári P. has released only two song albums, Vælferðarvísur (“Songs of Nice Journey”) in 1978 and Hinumegin Ringvegin... (continua)
TRIÐJA DAGIN EFTIR
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/10/2016 - 13:36
FINLANDESE / FINNISH [1 - Pertsa 'Pertti' Reponen]
"These are the Finnish lyrics by Pertti Reponen, not the ones already posted and dedicated to him." [Juha Rämö]
La versione finlandese "classica" di Pertti 'Pertsa' Reponen eseguita per la prima volta dai suoi Finntrio. E' stata ripresa da altri cantanti e gruppi finlandesi come Ritva Kopra, Marko Junnilainen e i Mestarit. Il testo autentico di Pertsa Reponen è stato contribuito da Juha Rämö al posto di quello finora erroneamente attribuitogli.
The "classical" Finnish version by Pertti 'Pertsa' Reponen, first performed by his Finn Trio. It has ben also performed by other Finnish folksingers and bands as Ritva Kopra, Marko Junnilainen and Mestarit. Pertsa Reponen's authentic lyrics have been contributed by Juha Rämö instead of the lyrics previously (and wrongly) credited to him. [RV]
"These are the Finnish lyrics by Pertti Reponen, not the ones already posted and dedicated to him." [Juha Rämö]
La versione finlandese "classica" di Pertti 'Pertsa' Reponen eseguita per la prima volta dai suoi Finntrio. E' stata ripresa da altri cantanti e gruppi finlandesi come Ritva Kopra, Marko Junnilainen e i Mestarit. Il testo autentico di Pertsa Reponen è stato contribuito da Juha Rämö al posto di quello finora erroneamente attribuitogli.
The "classical" Finnish version by Pertti 'Pertsa' Reponen, first performed by his Finn Trio. It has ben also performed by other Finnish folksingers and bands as Ritva Kopra, Marko Junnilainen and Mestarit. Pertsa Reponen's authentic lyrics have been contributed by Juha Rämö instead of the lyrics previously (and wrongly) credited to him. [RV]
TUULELTA VASTAUKSEN SAAN
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 19/10/2016 - 14:16
FINLANDESE / FINNISH [4 - Ismo Alanko]
Here's another kind of Blowing In The Wind - Tuulelta vastauksen saan - a different song from a different genre and with different lyrics, but clearly inspired by Dylan's original.
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Sävel ja sanat: (Ismo Alanko) [Juha Rämö]]
Here's another kind of Blowing In The Wind - Tuulelta vastauksen saan - a different song from a different genre and with different lyrics, but clearly inspired by Dylan's original.
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Sävel ja sanat: (Ismo Alanko) [Juha Rämö]]
TUULELTA VASTAUKSEN SAAN
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 19/10/2016 - 14:17
LIVORNESE / LIVORNO DIALECT [Anonimo Toscano del XXI secolo]
Scrive l'Anonimo Toscano del XXI secolo: “Tale adattamento deve essere visto nella particolare ottica di un giovane portuale livornese, magari precario. Ovviamente non ci si può aspettare da un simile soggetto quella poeticità e quella profondità di vedute del neo Premio Nòbe' pe' la letteratura, però le domande che egli si pone sono squisitamente pratiche e, oserei dire, attuali. Nell'adattamento viene sfruttato un simpatico doppio senso che ha l'espressione inglese originale che dà il titolo alla canzone; nonostante l'evidente grezzume, non manca di una sua sommessa grazia.”
POMPINI AR VENTO
(continua)
(continua)
Una nota apparsa su Broadside 108 che propone un'interessante interpretazione dei versi di questa celeberrima canzone:
Many people have sung Bob Dylan's BLOWIN' IN THE WIND without realizing it is an attack on the flag. The title fits a quote from Emerson where he wondered about the things men will do just because of "an old rag of bunting blowing in the wind." "The answer, my friend..."
Many people have sung Bob Dylan's BLOWIN' IN THE WIND without realizing it is an attack on the flag. The title fits a quote from Emerson where he wondered about the things men will do just because of "an old rag of bunting blowing in the wind." "The answer, my friend..."
POLACCO / POLISH [3 - Tymoteusz Kondrak]
La versione polacca di Tymoteusz Kondrak qui interpretata da Piotr Selim alla TV polacca.
Tymoteusz Kondrak's Polish version performed by Piotr Selim on Polish TV.
La versione polacca di Tymoteusz Kondrak è ripresa dal blog Z biegiem lat, dni, hitek...
Tymoteusz Kondrak's Polish version is reproduced from the blog Z biegiem lat, dni, hitek...
La versione polacca di Tymoteusz Kondrak qui interpretata da Piotr Selim alla TV polacca.
Tymoteusz Kondrak's Polish version performed by Piotr Selim on Polish TV.
La versione polacca di Tymoteusz Kondrak è ripresa dal blog Z biegiem lat, dni, hitek...
Tymoteusz Kondrak's Polish version is reproduced from the blog Z biegiem lat, dni, hitek...
ODPOWIEDŹ ZNA WIATR
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/11/2016 - 12:20
POLACCO / POLISH [4 - Stanisław Barańczak]
La versione polacca di Stanisław Barańczak (1946-2014)
Polish version by Stanisław Barańczak (1946-2014)
Qualcuno ha ancora qualcosa da dire sul premio Nobel per la letteratura assegnato a Bob Dylan? Sicuramente non la avrà avuta Stanisław Barańczak, il più importante traduttore polacco di tutta la letteratura angloamericana (scomparso il 26 dicembre 2014). Barańczak ha tradotto in polacco f E.E. Cummings, Elizabeth Bishop, Emily Dickinson, Wystan Hugh Auden, Seamus Heaney, Thomas Hardy, Gerard Manley Hopkins, Thomas Stearns Eliot, John Keats, Robert Frost, Edward Lear ...e Bob Dylan.
Has anyone still anything to object to Bob Dylan's Nobel prize for literature? Well, sure this is not Stanisław Barańczak's case, the most important translator into Polish of the whole bulk of the Anglo-American literature and poetry. Mr Barańczak's translations... (continua)
La versione polacca di Stanisław Barańczak (1946-2014)
Polish version by Stanisław Barańczak (1946-2014)
Qualcuno ha ancora qualcosa da dire sul premio Nobel per la letteratura assegnato a Bob Dylan? Sicuramente non la avrà avuta Stanisław Barańczak, il più importante traduttore polacco di tutta la letteratura angloamericana (scomparso il 26 dicembre 2014). Barańczak ha tradotto in polacco f E.E. Cummings, Elizabeth Bishop, Emily Dickinson, Wystan Hugh Auden, Seamus Heaney, Thomas Hardy, Gerard Manley Hopkins, Thomas Stearns Eliot, John Keats, Robert Frost, Edward Lear ...e Bob Dylan.
Has anyone still anything to object to Bob Dylan's Nobel prize for literature? Well, sure this is not Stanisław Barańczak's case, the most important translator into Polish of the whole bulk of the Anglo-American literature and poetry. Mr Barańczak's translations... (continua)
ODPOWIEDŹ ZNA WIATR
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/11/2016 - 12:33
GRECO / GREEK [1 - Giorgos Ikaros Babasakis - Γιώργος-Ίκαρος Μπαμπασάκης]
Πηγή: από Bob Dylan, Τραγούδια 1962-2001, τ. A' , ελεύθερη μετάφραση Γιώργος-Ίκαρος Μπαμπασάκης, εκδ. Ιανός, Θεσσαλονίκη 2006
Fonte: Bob Dylan, Canzoni 1962-2001, vol. 1, traduzione libera di Giorgos Ikaros Babasakis, ed. Ianos, Salonicco 2006
Source: Bob Dylan, Songs 1962-2001, vol. 1, free translation by Yorgos Ikaros Babasakis, Ianos Publishing House, Thessaloniki 2006
Ο Γιώργος-Ίκαρος Μπαμπασάκης (Απρίλιος 1960) είναι ποιητής, μεταφραστής και συγγραφέας/ Μελετητής των πρωτοποριών (Φουτουρισμός, Dada, Υπερρεαλισμός), της Beat Generation, και του ρεύματος για την «υπέρβαση και την πραγμάτωση της Τέχνης» (Cobra, Λεττριστές, Καταστασιακοί)/ Ίδρυσε και διηύθυνε την επιθεώρηση Propaganda (1997-2002) / Έχει γράψει βιβλία για τον William Burroughs και τον Guy Debord/ Διευθύνει το εγχείρημα ΚΟΡΕΚΤ (εκδ. Νεφέλη) και... (continua)
Πηγή: από Bob Dylan, Τραγούδια 1962-2001, τ. A' , ελεύθερη μετάφραση Γιώργος-Ίκαρος Μπαμπασάκης, εκδ. Ιανός, Θεσσαλονίκη 2006
Fonte: Bob Dylan, Canzoni 1962-2001, vol. 1, traduzione libera di Giorgos Ikaros Babasakis, ed. Ianos, Salonicco 2006
Source: Bob Dylan, Songs 1962-2001, vol. 1, free translation by Yorgos Ikaros Babasakis, Ianos Publishing House, Thessaloniki 2006
Ο Γιώργος-Ίκαρος Μπαμπασάκης (Απρίλιος 1960) είναι ποιητής, μεταφραστής και συγγραφέας/ Μελετητής των πρωτοποριών (Φουτουρισμός, Dada, Υπερρεαλισμός), της Beat Generation, και του ρεύματος για την «υπέρβαση και την πραγμάτωση της Τέχνης» (Cobra, Λεττριστές, Καταστασιακοί)/ Ίδρυσε και διηύθυνε την επιθεώρηση Propaganda (1997-2002) / Έχει γράψει βιβλία για τον William Burroughs και τον Guy Debord/ Διευθύνει το εγχείρημα ΚΟΡΕΚΤ (εκδ. Νεφέλη) και... (continua)
ΣΤΟΝ ΑΝΕΜΟ ΠΕΤΑΕΙ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικó Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2/11/2016 - 12:56
Referring to Stanisław Barańczak's Polish translation of this song above, I just want to say that there shouldn't be any objections whatsoever to Bob Dylan's receiving the Nobel Prize for literature, because he of all the great songwriters in this world has deserved it and because his genre of literary art has deserved it, and hey, I think that we, all of us people who contribute to this webpage and similar ones, also deserve it at least to a to a tiny little extent. Therefore, it would be a huge disappointment if Dylan refused to accept this acknowledgement as the rumor is.
Juha Rämö 2/11/2016 - 14:12
Dear Juha, according to an interview to the Telegraph
So I guess that Dylan will accept the prize and will show up at the ceremony.
Dylan is planning to turn up to the awards ceremony in Stockholm. “Absolutely,” he says. “If it’s at all possible.”
And as he talks, he starts to sound pretty pleased about becoming a Nobel laureate. “It’s hard to believe,” he muses.
And as he talks, he starts to sound pretty pleased about becoming a Nobel laureate. “It’s hard to believe,” he muses.
So I guess that Dylan will accept the prize and will show up at the ceremony.
Lorenzo 2/11/2016 - 14:30
RUSSO / RUSSIAN [2 - Anna Georgievna Gerasimova (Umka) / Анна Георгиевна Герасимова (Умка)]
La cover russa di Anna Georgievna Gerasimova (nata il 19 aprile 1961 a Mosca), più nota come "Umka", è in tutto e per tutto una canzone autonoma che riprende (in maniera a volte ironica) le questioni poste nella sua famosa canzone da "un certo ebreo" (какой-то еврей) che "cantava qualche strofa" (пропел какой-то куплет); la melodia è quella dell'originale, ma non è escluso che prima o poi questo brano verrà proposto in una pagina autonoma con la relativa traduzione. Il testo è accompagnato qui da una trascrizione.
The Russian cover by Anna Georgievna Gerasimova (born April 19, 1961 in Moscow), better known as "Umka", is a self-standing song which draws on (sometimes ironically) the questions made in his song by "a certain Jew" (какой-то еврей) who "sang a number of verses" (пропел какой-то куплет);... (continua)
La cover russa di Anna Georgievna Gerasimova (nata il 19 aprile 1961 a Mosca), più nota come "Umka", è in tutto e per tutto una canzone autonoma che riprende (in maniera a volte ironica) le questioni poste nella sua famosa canzone da "un certo ebreo" (какой-то еврей) che "cantava qualche strofa" (пропел какой-то куплет); la melodia è quella dell'originale, ma non è escluso che prima o poi questo brano verrà proposto in una pagina autonoma con la relativa traduzione. Il testo è accompagnato qui da una trascrizione.
The Russian cover by Anna Georgievna Gerasimova (born April 19, 1961 in Moscow), better known as "Umka", is a self-standing song which draws on (sometimes ironically) the questions made in his song by "a certain Jew" (какой-то еврей) who "sang a number of verses" (пропел какой-то куплет);... (continua)
ВОПРОС НА ЗАСЫПКУ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/11/2016 - 15:29
PORTOGHESE / PORTUGUESE [3]
SOPRANDO NO VENTO
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/11/2016 - 22:12
VIETNAMITA / VIETNAMESE [Lê Đức Thịnh]
Traduzione vietnamita di Lê Đức Thịnh dal suo blog "Mộc Nhân"
Vietnamese translation di Lê Đức Thịnh from his blog "Mộc Nhân"
huyển ngữ “Cuốn trong cơn gió” - Mộc Nhân Lê Đức Thịnh
Vietnamese translation di Lê Đức Thịnh from his blog "Mộc Nhân"
huyển ngữ “Cuốn trong cơn gió” - Mộc Nhân Lê Đức Thịnh
CUỐN TRONG CƠN GIÓ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/11/2016 - 22:21
PERSIANO / PERSIAN [Ali Reza Malihi Alzakerini - از علی رضا ملیحی]
La versione persiana di Ali Reza Malihi Alzakerini da questa pagina. Si tratta di una traduzione d'arte cantabile; nella pagina è presente anche una traduzione letterale della canzone, che non riproduciamo qui.
Persian (Fârsi) version by Ali Reza Malihi Alzakerini, from this page. The translation is fully rhythmic and singable. The same page also includes a word-for-word translation we don't reproduce here. [RV]
Persian (Fârsi) version by Ali Reza Malihi Alzakerini, from this page. The translation is fully rhythmic and singable. The same page also includes a word-for-word translation we don't reproduce here. [RV]
ترجمه آزاد
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/11/2016 - 22:40
SVEDESE / SWEDISH [3 - Mikael Wiehe / Ebba Forsberg]
La versione svedese di Mikael Wiehe, interpretata da Ebba Forsberg. Ebba Forsberg, cantante e attrice, ha pubblicato due interi album su traduzioni di Mikael Wiehe: il primo dedicato a Bob Dylan (2007, "Dylan på svenska"), il secondo a Leonard Cohen.
The Swedish version by Mikael Wiehe, performed by Ebba Forsberg. Ebba Forsberg, a singer and actress, has released two albums with translations by Mikael Wiehe: the first one with versions from Bob Dylan (2007, "Dylan på svenska"), the other one from Leonard Cohen. [RV]
The Swedish version by Mikael Wiehe, performed by Ebba Forsberg. Ebba Forsberg, a singer and actress, has released two albums with translations by Mikael Wiehe: the first one with versions from Bob Dylan (2007, "Dylan på svenska"), the other one from Leonard Cohen. [RV]
I VINDEN FINNS DITT SVAR
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/11/2016 - 04:12
SVEDESE / SWEDISH [4 - Mia-Marianne och Per Filip]
Mia Marianne Waldenstad (nata il 29 maggio 1943) e Per Filip Waldenstad (nato il 27 aprile 1943) si sono felicemente sposati nel 1964, e oltre che nella vita formano una celebre coppia anche come duo musicale: Mia Marianne och Per Filip, appunto (“och” è la congiunzione “e”). Sono di formazione operistica e classica, ma il loro repertorio svaria fino al gospel ed alla canzone d'autore; la loro ispirazione e il loro impegno sono improntati alla cristianità. Hanno tenuto migliaia di concerti e pubblicato 27 album vincendo parecchi dischi d'oro e di platino. La loro versione di Blowin' in the Wind è di poco posteriore al loro matrimonio: nel video li vediamo in un sereno paesaggio, benedetti dall'amore di Dio, trasformare Blowin' in the Wind in una perfetta romanza lirica nell'armoniosa lingua svedese. Sfortunatamente, il testo della versione... (continua)
Mia Marianne Waldenstad (nata il 29 maggio 1943) e Per Filip Waldenstad (nato il 27 aprile 1943) si sono felicemente sposati nel 1964, e oltre che nella vita formano una celebre coppia anche come duo musicale: Mia Marianne och Per Filip, appunto (“och” è la congiunzione “e”). Sono di formazione operistica e classica, ma il loro repertorio svaria fino al gospel ed alla canzone d'autore; la loro ispirazione e il loro impegno sono improntati alla cristianità. Hanno tenuto migliaia di concerti e pubblicato 27 album vincendo parecchi dischi d'oro e di platino. La loro versione di Blowin' in the Wind è di poco posteriore al loro matrimonio: nel video li vediamo in un sereno paesaggio, benedetti dall'amore di Dio, trasformare Blowin' in the Wind in una perfetta romanza lirica nell'armoniosa lingua svedese. Sfortunatamente, il testo della versione... (continua)
I VINDEN FINNS SVAR
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/11/2016 - 04:43
DANESE / DANISH [Thøger Olesen / Gitte Hænning]
La versione danese di Blowin' in the Wind risale al 1966 ed è di Thøger Olesen (1923-1977); è stata interpretata dall'allora ventenne Gitte Hænning (nata a Århus il 29 giugno 1946). Gitte Hænning è stata un'autentica bambina prodigio: si esibiva già all'età di otto anni. In seguito è diventata una delle più noti cantanti di musica leggera danesi, ma anche un'apprezzata attrice. La versione di Thøger Olesen è stata incisa anche da Raquel Rastenni nel 1968 e da Johnny Reimar nel 1969. Raquel Rastenni (1915-1998) è considerata la cantante con la migliore dizione della lingua danese che sia mai esistita.
Thøger Olesen's (1923-1977)Danish version of Blowin' in the Wind is from 1966 and has been recorded by Gitte Hænning, then 20 years old (she was born in Århus June 29, 1946). Gitte Hænning was an authentic enfant prodige: she started performing... (continua)
La versione danese di Blowin' in the Wind risale al 1966 ed è di Thøger Olesen (1923-1977); è stata interpretata dall'allora ventenne Gitte Hænning (nata a Århus il 29 giugno 1946). Gitte Hænning è stata un'autentica bambina prodigio: si esibiva già all'età di otto anni. In seguito è diventata una delle più noti cantanti di musica leggera danesi, ma anche un'apprezzata attrice. La versione di Thøger Olesen è stata incisa anche da Raquel Rastenni nel 1968 e da Johnny Reimar nel 1969. Raquel Rastenni (1915-1998) è considerata la cantante con la migliore dizione della lingua danese che sia mai esistita.
Thøger Olesen's (1923-1977)Danish version of Blowin' in the Wind is from 1966 and has been recorded by Gitte Hænning, then 20 years old (she was born in Århus June 29, 1946). Gitte Hænning was an authentic enfant prodige: she started performing... (continua)
KUN VINDEN GI'R DIG SVAR
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/11/2016 - 03:31
NORVEGESE [Bokmål] / NORWEGIAN [Bokmål] [Juul Hansen / Inger Jacobsen med Carsten Kloumans Orkester]
La versione norvegese (bokmål) del paroliere Juul Hansen (1913-1981, autore di oltre 400 testi) è stata probabilmente una delle primissime in una lingua diversa dall'inglese: fu incisa il 24 ottobre 1963 dalla cantante Inger Jacobsen (1923-1996) assieme all'orchestra di Carsten Klouman.
The (Bokmål) Norwegian version by the lyricist Juul Hansen (1913-1981, the author of over 400 song lyrics) has been probably one of the very first version in a language other than English: it was recorded on October 24, 1963 by the singer Inger Jacobsen (1923-1996) accompanied by Carsten Klouman's orchestra. [RV]
La versione norvegese (bokmål) del paroliere Juul Hansen (1913-1981, autore di oltre 400 testi) è stata probabilmente una delle primissime in una lingua diversa dall'inglese: fu incisa il 24 ottobre 1963 dalla cantante Inger Jacobsen (1923-1996) assieme all'orchestra di Carsten Klouman.
The (Bokmål) Norwegian version by the lyricist Juul Hansen (1913-1981, the author of over 400 song lyrics) has been probably one of the very first version in a language other than English: it was recorded on October 24, 1963 by the singer Inger Jacobsen (1923-1996) accompanied by Carsten Klouman's orchestra. [RV]
VINDEN GIR SVAR
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/11/2016 - 04:20
TURCO / TURKISH
Una versione letterale turca dal sito di testi e traduzioni Akor Merkezi.
Turkish word-for-word translation from the lyrics and translations website Akor Merkezi
Turkish word-for-word translation from the lyrics and translations website Akor Merkezi
CEVAP RÜZGARDA UÇUYOR
(continua)
(continua)
MACEDONE / MACEDONIAN
La versione in lingua macedone proveniente da Strumica on line. L'autore della traduzione è indicato con le sole iniziali: M. G. La versione è accompagnata da una trascrizione.
The following Macedonian translation is reproduced from Strumica on line. Only the author's initials are given: M.G. The translation is provided with transcription. [RV]
The following Macedonian translation is reproduced from Strumica on line. Only the author's initials are given: M.G. The translation is provided with transcription. [RV]
ОДГОВОРОТ СО ВЕТРОТ СЕ НОСИ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/11/2016 - 01:14
NEERLANDESE / DUTCH [2 - Erik Bindervoet / Robbert-Jan Henkes]
L'unica traduzione d'arte che si conosce di Blowin' in the Wind in lingua neerlandese è quella del poeta e traduttore Erik Bindervoet (n. 1962) eseguita assieme all'altro traduttore Robbert-Jan Henkes. Bindervoet e Henkes lavorano spesso in coppia, specialmente nel campo della traduzione della canzone d'autore americana con particolare riguardo a Bob Dylan. Nel video, la traduzione di Bindervoet e Henkes è “straziata” da un utente YouTube; ma si tratta dell'unica reperibile.
The only artistic translation of Blowin' in the Wind we got to know in the Dutch language is that by the poet and translator Erik Bindervoet (b. 1962) and the other translator Robbert-Jan Henkes. Bindervoet and Henkes work often together, especially with regard to translation of American art songs and Bob Dylan. In the wideo included here, Bindervoet and Henkes' Dutch translation is mangled by a YouTube user, but it is the only video we got to find. [RV]
L'unica traduzione d'arte che si conosce di Blowin' in the Wind in lingua neerlandese è quella del poeta e traduttore Erik Bindervoet (n. 1962) eseguita assieme all'altro traduttore Robbert-Jan Henkes. Bindervoet e Henkes lavorano spesso in coppia, specialmente nel campo della traduzione della canzone d'autore americana con particolare riguardo a Bob Dylan. Nel video, la traduzione di Bindervoet e Henkes è “straziata” da un utente YouTube; ma si tratta dell'unica reperibile.
The only artistic translation of Blowin' in the Wind we got to know in the Dutch language is that by the poet and translator Erik Bindervoet (b. 1962) and the other translator Robbert-Jan Henkes. Bindervoet and Henkes work often together, especially with regard to translation of American art songs and Bob Dylan. In the wideo included here, Bindervoet and Henkes' Dutch translation is mangled by a YouTube user, but it is the only video we got to find. [RV]
VLUCHTIG IN DE WIND
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/11/2016 - 08:11
CECO / CZECH [2] - Ivo Fischer
Un'ulteriore versione ceca di Ivo Fischer, interpretata da Waldemar Matuška. Entrambe le versioni sono libere rielaborazioni artistiche, non traduzioni letterali.
Another Czech version written by Ivo Fischer and performed by Waldemar Matuška. Both versions are free rewritings, not literal translations.
Un'ulteriore versione ceca di Ivo Fischer, interpretata da Waldemar Matuška. Entrambe le versioni sono libere rielaborazioni artistiche, non traduzioni letterali.
Another Czech version written by Ivo Fischer and performed by Waldemar Matuška. Both versions are free rewritings, not literal translations.
VÍTR TO VÍ
(continua)
(continua)
inviata da Stanislava 10/11/2016 - 14:49
ISLANDESE / ICELANDIC [Ingiberg Magnússon]
La traduzione islandese (pienamente cantabile) di Ingiberg Magnússon (1969). Pressoché introvabile, è stata reperita in (e ricopiata da) un'immagine di tímarit.is, l'emeroteca digitale nazionale islandese. La versione di Ingiberg Magnússon (di Reykjanes, poi divenuto un importante artista figurativo) compare sul n° 1 del I anno della rivista autoprodotta Eintak (1° aprile 1969).
Here's the (fully singable) Icelandic version of Blowin' in the Wind by Ingiberg Magnússon from Reykjanes (1969), later to become a renowned figurative artist. This really rare version is to be found in (and is reproduced from) tímarit.is, the Icelandic national newspaper library. The version was published in the nr 1, year 1, of the self-produced mimeographed magazine Eintak (April 1, 1969). [RV]
Here's the (fully singable) Icelandic version of Blowin' in the Wind by Ingiberg Magnússon from Reykjanes (1969), later to become a renowned figurative artist. This really rare version is to be found in (and is reproduced from) tímarit.is, the Icelandic national newspaper library. The version was published in the nr 1, year 1, of the self-produced mimeographed magazine Eintak (April 1, 1969). [RV]
SVARIÐ VEIT AÐEINS VINDURINN
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/11/2016 - 20:04
LITUANO / LITHUANIAN [Gytis Paškevičius]
La versione lituana della rockstar Gytis Paškevičius (nato nel 1961 nella città di Šiauliai). La versione di Paškevičius è talmente famosa in Lituania da meritarsi una menzione speciale sulla pagina Wikipedia. Proviene dall'album Tikras garsas del 1995.
Here's the Lithuanian version by the rockstar Gytis Paškevičius (b. 1961 in the town of Šiauliai). Paškevičius's version is so well known in Lithuania, that it has deserved a special mention in the relevant Wikipedia page. It was released in the album Tikras garsas (1995). [RV]
Here's the Lithuanian version by the rockstar Gytis Paškevičius (b. 1961 in the town of Šiauliai). Paškevičius's version is so well known in Lithuania, that it has deserved a special mention in the relevant Wikipedia page. It was released in the album Tikras garsas (1995). [RV]
TU VĖJO PAKLAUSK
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/11/2016 - 20:38
ARABO / ARABIC
La seguente versione araba (di Mustafa Mahmood) proviene da lyricstranslate.
The following Arabic translation (by Mustafa Mahmood) is reproduced from Lyricstranslate.
The following Arabic translation (by Mustafa Mahmood) is reproduced from Lyricstranslate.
BLOWING IN THE WIND
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/11/2016 - 21:33
SERBO / SERBIAN
La presente versione in serbo (di "Stefa sih1") proviene da Lyricstranslate. La riportiamo qui in quanto assolutamente letterale. Su Lyricstranslate è riportata però in latinica, l'alfabeto serbo-latino; qui abbiamo provveduto a trascriverla in cirillico. Su Lyricstranslate sono presenti altre due traduzioni in serbo.
The following Serbian version (by "Stefansih1") is reproduced from Lyricstranslate. Lyricstranslate gives it in Latinica, the Serbo-Latin alphabet; here we give in in the Cyrillic script. Lyricstranslate includes other 2 Serbian translations of the song. [RV]
The following Serbian version (by "Stefansih1") is reproduced from Lyricstranslate. Lyricstranslate gives it in Latinica, the Serbo-Latin alphabet; here we give in in the Cyrillic script. Lyricstranslate includes other 2 Serbian translations of the song. [RV]
ПРОХУЈАЛО СА ВЕТРОМ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/11/2016 - 22:02
COREANO / KOREAN
Una traduzione interlineare coreana proveniente da questa pagina, accompagnata da una trascrizione ottenuta col tool di Google. Nella pagina di provenienza è presente un'introduzione alla canzone presumibilmente di stile "wikipediano".
An interlinear translation of the song reproduced from this page and provided with Google tool transcription. The original page includes a "Wikipedia-style" introduction to the song. [RV]
An interlinear translation of the song reproduced from this page and provided with Google tool transcription. The original page includes a "Wikipedia-style" introduction to the song. [RV]
팝송으로 배우는 영어 [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/11/2016 - 15:06
BULGARO / BULGARIAN [Leda Mileva - Nikolaj Popov - Toma Sprostranov / Леда Милева, Николай Попов, Тома Спространов]
La versione bulgara di Leda Mileva, Nikolaj Popov e Toma Sprostranov. Pubblicata nel 1984 nel volume Боб Дилън. Поети с китара. (“Bob Dylan. Poeti con la chitarra”), edizioni Christo G. Danov. Il testo è stato reperito su cultura prima. La versione è accompagnata da una trascrizione in caratteri latini.
The Bulgarian version by Leda Mileva, Nikolay Popov and Toma Sprostranov. Published 1984 in the book Боб Дилън. Поети с китара. (“Bob Dylan. Poets with guitar”), Christo G. Danov Publishing House. The version is reproduced here from cultura prima and is provided with transcription into Roman characters. [RV]
The Bulgarian version by Leda Mileva, Nikolay Popov and Toma Sprostranov. Published 1984 in the book Боб Дилън. Поети с китара. (“Bob Dylan. Poets with guitar”), Christo G. Danov Publishing House. The version is reproduced here from cultura prima and is provided with transcription into Roman characters. [RV]
ОТГОВОРЪТ С ВЯТЪРА СЕ НОСИ [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/11/2016 - 15:47
Highway 61 Revisited
(1965)
Parole e musica di Bob Dylan
dall'album "Highway 61 Revisited"
Altri interpreti: Johnny Winter, PJ Harvey
Bob Dylan – voce, chitarra, armonica, pianoforte, sirena della polizia
Mike Bloomfield – chitarra
Al Kooper – organo, pianoforte
Paul Griffin – pianoforte, organo, piano elettrico
Charlie McCoy – chitarra
Harvey Goldstein – basso
Bobby Gregg – batteria
Frank Owens – pianoforte
Russ Savakus – basso
Highway 61 Revisited è la canzone che dà il titolo all'album che è generalmente considerato il capolavoro di Dylan negli anni '60, il secondo capitolo della “trilogia elettrica” iniziata con Bringing it all Back Home e continuata con Blonde on Blonde, che lo consacrerà definitivamente come un protagonista della musica popolare americana, capace di spaziare dal folk al rock al blues.
Il blues è importante, sia perché al vocabolario blues si rifanno molte canzoni dell'album,... (continua)
Parole e musica di Bob Dylan
dall'album "Highway 61 Revisited"
Altri interpreti: Johnny Winter, PJ Harvey
Bob Dylan – voce, chitarra, armonica, pianoforte, sirena della polizia
Mike Bloomfield – chitarra
Al Kooper – organo, pianoforte
Paul Griffin – pianoforte, organo, piano elettrico
Charlie McCoy – chitarra
Harvey Goldstein – basso
Bobby Gregg – batteria
Frank Owens – pianoforte
Russ Savakus – basso
Highway 61 Revisited è la canzone che dà il titolo all'album che è generalmente considerato il capolavoro di Dylan negli anni '60, il secondo capitolo della “trilogia elettrica” iniziata con Bringing it all Back Home e continuata con Blonde on Blonde, che lo consacrerà definitivamente come un protagonista della musica popolare americana, capace di spaziare dal folk al rock al blues.
Il blues è importante, sia perché al vocabolario blues si rifanno molte canzoni dell'album,... (continua)
Oh God said to Abraham, “Kill me a son”
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 5/11/2016 - 16:48
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
Masters Of War
La peggiore esecuzione di "Masters of War"?
Già nel 1964 Dylan aveva smesso di cantare dal vivo "Masters of War". Canzoni come quelle erano "menzogne che dipingono la vita in bianco e nero" cantava nella famosa "My Back Pages", canzone che segnava la prima presa di distanza dalle sue origini di cantautore di protesta.
Dylan ricominciò a cantare "Masters of War" dal vivo negli anni 80. Teneva più di 100 concerti all'anno, e per riempire le serate rispolverò tutto, anche il repertorio più vecchio.
La canzone mandava in visibilio il pubblico, era la migliore canzone di protesta mai scritta. Ma niente di quello che era successo negli anni '80 poteva dare un'idea di cosa sarebbe accaduto il 21 febbraio del 1991 ai Grammy Awards quando un Dylan cinquantenne fu invitato per ricevere un premio alla carriera.
La serata cadde proprio nel mezzo della prima guerra in Iraq - un intervallo dalle... (continua)
Già nel 1964 Dylan aveva smesso di cantare dal vivo "Masters of War". Canzoni come quelle erano "menzogne che dipingono la vita in bianco e nero" cantava nella famosa "My Back Pages", canzone che segnava la prima presa di distanza dalle sue origini di cantautore di protesta.
Dylan ricominciò a cantare "Masters of War" dal vivo negli anni 80. Teneva più di 100 concerti all'anno, e per riempire le serate rispolverò tutto, anche il repertorio più vecchio.
La canzone mandava in visibilio il pubblico, era la migliore canzone di protesta mai scritta. Ma niente di quello che era successo negli anni '80 poteva dare un'idea di cosa sarebbe accaduto il 21 febbraio del 1991 ai Grammy Awards quando un Dylan cinquantenne fu invitato per ricevere un premio alla carriera.
La serata cadde proprio nel mezzo della prima guerra in Iraq - un intervallo dalle... (continua)
21/8/2016 - 01:14
JESUS FORGIVE!!
Secondo fonti ben informate sembra che a partire dalla sua conversione al cristianesimo alla fine degli anni '70 Dylan non canti più la strofa che contiene il verso "Even Jesus would never forgive what you do" tutte le volte che esegue "Masters of War" (a quanto pare Dylan è tuttora cristiano, nonostante un riavvicinamento all'ebraismo a metà anni '80).
La ragione, naturalmente, sarebbe che per un cristiano la frase è ovviamente blasfema dato che un uomo non può certo decidere cosa Gesù possa perdonare e cosa no...
Da parte nostra ci auguriamo che Gesù possa perdonare l'autore di questa bellissima canzone di non cantarne più questa strofa fondamentale!
Secondo fonti ben informate sembra che a partire dalla sua conversione al cristianesimo alla fine degli anni '70 Dylan non canti più la strofa che contiene il verso "Even Jesus would never forgive what you do" tutte le volte che esegue "Masters of War" (a quanto pare Dylan è tuttora cristiano, nonostante un riavvicinamento all'ebraismo a metà anni '80).
La ragione, naturalmente, sarebbe che per un cristiano la frase è ovviamente blasfema dato che un uomo non può certo decidere cosa Gesù possa perdonare e cosa no...
Da parte nostra ci auguriamo che Gesù possa perdonare l'autore di questa bellissima canzone di non cantarne più questa strofa fondamentale!
CCG Staff 21/8/2016 - 12:05
Nel giorno della morte del più allegro premio Nobel della letteratura di ogni tempo, arriva anche l'annuncio del primo premio Nobel per la letteratura a un cantautore folk/rock. A vent'anni dalla prima candidatura, il comitato dei Nobel a Stoccolma ha conferito il premio a Bob Dylan per aver "creato una nuova espressione poetica nell'ambito della tradizione della grande canzone americana".
Certamente qualcuno storcerà il naso. Il nostro Krzys si chiederà polemicamente perché non abbiano dato il Nobel a Leonard Cohen. Noi ci limitiamo a dirci contenti di avere una delle CCG fondamentali scritta da un premio Nobel per la letteratura. Aspettiamo con impazienza il discorso di Dylan a Stoccolma, chissà se bisserà l'indimenticabile performance di quando gli consegnarono il premio alla carriera ai Grammy Awards nel 1991.
Certamente qualcuno storcerà il naso. Il nostro Krzys si chiederà polemicamente perché non abbiano dato il Nobel a Leonard Cohen. Noi ci limitiamo a dirci contenti di avere una delle CCG fondamentali scritta da un premio Nobel per la letteratura. Aspettiamo con impazienza il discorso di Dylan a Stoccolma, chissà se bisserà l'indimenticabile performance di quando gli consegnarono il premio alla carriera ai Grammy Awards nel 1991.
CCG Staff 13/10/2016 - 14:30
Tralasciando volutamente i "cordogli" per la scomparsa di Dario Fo (così come le non poche meschinità di piccoli ometti che essa ha suscitato), corre l'obbligo di segnalare quantomeno la "polemica" avviata da tale Alessandro Baricco; il quale si è chiesto "che cosa c'entri Bob Dylan con la letteratura". Ora, uno potrebbe casomai domandarsi che cosa c'entri il sig. Alessandro Baricco, con la letteratura, nonostante egli scriva dei "libri" (luoghi ove la letteratura, se così è lecito chiamarla, si trova tra l'altro sempre di meno). Ma così è. Dal punto di vista squisitamente "letterario" (le virgolette sono, come è noto, una mia bruciante passione), non nascondo neppure io che -se autore di canzoni doveva essere-, forse il neo-ottantenne Leonard Cohen lo avrebbe meritato maggiormente; ma, fortunatamente, io non assegno premi Nobel né mi sono mai sognato di farlo neppure come daydream alla fermata... (continua)
L'Anonimo Toscano del XXI secolo 13/10/2016 - 22:38
O un qualche Fabrizio De André per esempio. Ma lasciamo stare.
Tanto, il fiume continua a scorrere.
Sereno
krzyś
Tanto, il fiume continua a scorrere.
Sereno
krzyś
krzyś 15/10/2016 - 05:41
Krzys il premio Nobel si assegna a chi è ancora vivo. Perché altrimenti anche Dante Alighieri l'avrei visto bene...
Lorenzo 15/10/2016 - 10:08
Beh, Fabrizio de André è morto nel 1999 e il premio Nobel, se non erro, si assegna dal 1901 (il primo per la letteratura, sempre se non erro, fu attribuito a tale Sully-Prudhomme). Forse pan Krzysztof Wrona intendeva dire questo. A dire il vero, ora che ci penso, il Nobel si assegnava pure già prima del 1981, vale a dire quando è morto Georges Brassens, e anche prima del 19 gennaio 1980, quando è morto Piero Ciampi (il cui eventuale discorso davanti agli accademici svedesi sarebbe stato, immagino, imperdibile). E Vladimir Vysotskij? A mio parere, comunque, nei prossimi anni succederà altre volte, ed è finalmente una presa d'atto. Leonard Cohen se lo deve beccare, ma anche Francesco Guccini e Leòn Gieco mica ce li vedrei male...però seguire lo gnè gnè di certi scrittorucoli da strapazzo alla Baricco non ha prezzo, per tutto il resto c'è Mastercard.
L'Anonimo Toscano del XXI secolo 15/10/2016 - 23:13
POLACCO / POLISH [2]- Martyna Jakubowicz - Michał Kłobukowski
Versione polacca dall'album Tylko Dylan (2005)
Versione polacca dall'album Tylko Dylan (2005)
Specjaliści od wojny
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/10/2016 - 13:19
FINLANDESE / FINNISH - Juha Rämö
Traduzione / Translation / Traduction / Suomennos: Juha Rämö
My heartiest congratulations to Mr. Zimmerman for the Nobel Prize. This song is one of the many by him that undoubtedly justifies the decision of the Swedish Academy.
Traduzione / Translation / Traduction / Suomennos: Juha Rämö
My heartiest congratulations to Mr. Zimmerman for the Nobel Prize. This song is one of the many by him that undoubtedly justifies the decision of the Swedish Academy.
SODAN TAKAPIRUT
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 22/10/2016 - 16:58
Masters of War su Broadside #20 del febbraio 1963, illustrata da Suze Rotolo
Suze Rotolo (1943-2011), all'epoca la fidanzata di Dylan, è la ragazza che cammina al fianco del cantante nella foto di copertina dell'album The Freewheelin' Bob Dylan
Suze Rotolo (1943-2011), all'epoca la fidanzata di Dylan, è la ragazza che cammina al fianco del cantante nella foto di copertina dell'album The Freewheelin' Bob Dylan
CCG Staff 26/10/2016 - 17:23
FINLANDESE / FINNISH [2] - Paleface (Karri Miettinen)
Traduzione finlandese 2 / Finnish translation 2 / Traduction finnoise 2 / Suomennos 2: Paleface (Karri Miettinen)
Audio link to the song performed by Paleface & Wentus Blues Band:
Traduzione finlandese 2 / Finnish translation 2 / Traduction finnoise 2 / Suomennos 2: Paleface (Karri Miettinen)
Audio link to the song performed by Paleface & Wentus Blues Band:
KUOLEMAN KAUPPIAAT
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 27/10/2016 - 13:35
A Hard Rain's A-Gonna Fall
Versione ebraica di Aviv Geffen dall'album Yomam Masa (2000)
גשם כבד עומד ליפול
(continua)
(continua)
inviata da dq82 20/10/2016 - 13:26
Political World
Versione Finlandese di Hector dall'album Ensilumi tulee kuudelta (1992)
ELÄMÄ ON POLITIIKKAA
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/10/2016 - 13:31
Knockin' On Heaven's Door
NË DERËN E PARAJSËS PO TROKAS
(continua)
(continua)
inviata da Armand Xhuli 18/10/2016 - 11:14
Tombstone Blues
(1965)
Album: Highway 61 Revisited
Parole e musica del futuro premio Nobel per la letteratura, Mr. Robert Allen Zimmerman conosciuto come Bob Dylan
Bob Dylan – voce, chitarra, armonica, pianoforte
Mike Bloomfield – chitarra
Al Kooper – organo, pianoforte
Paul Griffin – pianoforte, organo, piano elettrico
Charlie McCoy – chitarra
Harvey Goldstein – basso
Bobby Gregg – batteria
Frank Owens – pianoforte
Russ Savakus – basso
Gli anni '60 sono stati un decennio rivoluzionario. Negli Stati Uniti la società e in particolare i giovani furono protagonisti di una radicale ribellione contro le vecchie morali che limitavano la loro libertà. Lo scontro generazionale si giocava non soltanto sul piano dei costumi. Le nuove generazioni chiedevano un cambiamento radicale in molteplici aspetti della società, dalle battaglie per i diritti civili al superamento di una arcaica morale sessuale, ma... (continua)
Album: Highway 61 Revisited
Parole e musica del futuro premio Nobel per la letteratura, Mr. Robert Allen Zimmerman conosciuto come Bob Dylan
Bob Dylan – voce, chitarra, armonica, pianoforte
Mike Bloomfield – chitarra
Al Kooper – organo, pianoforte
Paul Griffin – pianoforte, organo, piano elettrico
Charlie McCoy – chitarra
Harvey Goldstein – basso
Bobby Gregg – batteria
Frank Owens – pianoforte
Russ Savakus – basso
Gli anni '60 sono stati un decennio rivoluzionario. Negli Stati Uniti la società e in particolare i giovani furono protagonisti di una radicale ribellione contro le vecchie morali che limitavano la loro libertà. Lo scontro generazionale si giocava non soltanto sul piano dei costumi. Le nuove generazioni chiedevano un cambiamento radicale in molteplici aspetti della società, dalle battaglie per i diritti civili al superamento di una arcaica morale sessuale, ma... (continua)
The sweet pretty things are in bed now of course
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 16/10/2016 - 21:51
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
IL BLUES DELLA PIETRA TOMBALE
(continua)
(continua)
Shelter From the Storm
Probabilmente la migliore canzone mai scritta sotto ogni cielo. Nel genere folk sicuramente ma penso in assoluto.
andrea 8/9/2016 - 22:02
The Times They Are A-Changin'
Traducanzone di Andrea Buriani
I Tempi stanno sempre cambiando e le generazioni si susseguono non senza contrasti, anche adesso, ma sembra che in alcuni momenti storici il tutto sia esasperato. Così avvenne nell'Occidente di circa cinquanta anni fa e Bob Dylan, poeta menestrello, lo rimarcò in molti suoi testi. Questa sua famosissima canzone fu l'emblema di quella generazione che ha creduto veramente di poter cambiare il mondo.
I Tempi stanno sempre cambiando e le generazioni si susseguono non senza contrasti, anche adesso, ma sembra che in alcuni momenti storici il tutto sia esasperato. Così avvenne nell'Occidente di circa cinquanta anni fa e Bob Dylan, poeta menestrello, lo rimarcò in molti suoi testi. Questa sua famosissima canzone fu l'emblema di quella generazione che ha creduto veramente di poter cambiare il mondo.
I TEMPI STANNO CAMBIANDO
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 23/8/2016 - 09:36
Things Have Changed
Forse si potrebbero spendere due parole in più su questa che per me è una delle migliori canzoni di Dylan degli ultimi vent'anni e sul perché la si consideri una CCG.
Butto lì un paio di osservazioni trovate qua e là. La prima e forse più ovvia è il riferimento a The Times They Are A-Changin': nel ritornello ci sono le parole time e change, però al passato. "Your old road is rapidly agin'" e, trentacinque anni dopo, si trova dall'altra parte della barriera generazionale. "I used to care but things have changed".
Più che altro mi sembra una canzone di completa estraneazione da un mondo completamente folle, forse per questo hai pensato di inserirla? le immagini di violenza nella prima strofa, l'impossibilità di rifugiarsi nella vita mondana di Hollywood... ma anche l'impossibilità di scrivere canzoni impegnate come faceva un tempo. Di nuovo, leggere sotto questa luce "I used to care but... (continua)
Butto lì un paio di osservazioni trovate qua e là. La prima e forse più ovvia è il riferimento a The Times They Are A-Changin': nel ritornello ci sono le parole time e change, però al passato. "Your old road is rapidly agin'" e, trentacinque anni dopo, si trova dall'altra parte della barriera generazionale. "I used to care but things have changed".
Più che altro mi sembra una canzone di completa estraneazione da un mondo completamente folle, forse per questo hai pensato di inserirla? le immagini di violenza nella prima strofa, l'impossibilità di rifugiarsi nella vita mondana di Hollywood... ma anche l'impossibilità di scrivere canzoni impegnate come faceva un tempo. Di nuovo, leggere sotto questa luce "I used to care but... (continua)
Lorenzo Masetti 20/8/2016 - 11:25
Ciao Lorenzo, mi è sempre difficile commentare le canzoni di Dylan. In questo caso ho pensato che bastasse contribuire la traduzione italiana di Michele Murino. Sicuramente ho letto i versi di Dylan non soltanto come una riflessione su sè stesso ma come un'amara constatazione sul mondo degli uomini, un sentimento che mi è proprio e che più volte ho manifestato su queste pagine, arrivando addirittura ad invocare, paradossalmente, la nostra estinzione come unica soluzione... "Da un minuto all'altro mi aspetto che si scateni l'inferno / La gente è pazza ed i tempi sono strani..."
Saluti
Saluti
Bernart Bartleby 20/8/2016 - 13:46
Credo non sia assolutamente casuale la citazione di "Jitterbug rag" che era il titolo di una canzone interpretata da Sonny Terry, Blind Boy Fuller e Bull City Red.
La riga "Don't get up gentlemen, I'm only passing through" è presa da Un tram chiamato Desiderio del drammaturgo americano Tennesse Williams.
Invece "I've been walkin' forty miles of bad road" è stato un successo del 1959 di Duane Eddy.
Altri versi della splendida canzone di Dylan richiamano in maniera molto esplicita sia T.S. Eliot che la seconda lettera di S. Pietro 3,10.
La riga "Don't get up gentlemen, I'm only passing through" è presa da Un tram chiamato Desiderio del drammaturgo americano Tennesse Williams.
Invece "I've been walkin' forty miles of bad road" è stato un successo del 1959 di Duane Eddy.
Altri versi della splendida canzone di Dylan richiamano in maniera molto esplicita sia T.S. Eliot che la seconda lettera di S. Pietro 3,10.
Flavio Poltronieri 20/8/2016 - 14:04
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Nell'album "Another Side Of Bob Dylan"
Ripresa nel 1967 da The Byrds
Memorabile la versione al 30th Anniversary Concert con Bob Dylan, Roger McGuinn, Tom Petty, Neil Young, Eric Clapton, George Harrison
Una canzone inevitabile, come la Canzone delle osterie di fuori porta di Guccini o De Gregori era morto di De Gregori stesso o, per altri versi, la Maggie’s Farm di Newport 1965 dello stesso Dylan o, analogalmente, la svolta elettrica di Muddy Waters in "Electric Mud", 1968, una pietra miliare che però venne in seguito sconfessata dal suo stesso autore, forse spaventato dalla sua creatura... Insomma, di quando il cantante di protesta è costretto a protestare contro chi lo vorrebbe sempre devoto ad un programma politico ideologico, o ad una scena musicale... E se ci sono dei conservatori feroci, più fedeli nei secoli dei "Semper Fideles", quelli sono proprio i puristi dell'idea o dello stile.