Questa drammatica e intensa "Alba di Piero" dei Destir è una canzone importante. Una canzone che, sin dal titolo, si rifà ad una delle più famose canzoni contro la guerra di ogni tempo, e sicuramente la più celebre in lingua italiana: La guerra di Piero di Fabrizio De André. Sin dal titolo e soprattutto nel celebre refrain, "Sparagli Piero". Ma siamo, qui, in un'ottica diversa. Radicalmente diversa. L'ottica di De André, il suo punto di partenza, è la rassegnata obbedienza del coscritto che deve partire per la guerra, e che "marcia con l'anima in spalle", coi suoi pensieri neri, senza mettere in discussione il fatto che lui alla guerra ci deve comunque andare.
Il Piero cui i Destir si rivolgono con questa canzone non è quel soldato senza tempo, o sospeso in una specie di medioevo senza tempo, che De André ci ha presentato sotto la precisa influenza di Brassens. Questo è un Piero... (continua)
Quante volte Piero hai sognato di resistere (continua)
QUELLO CHE MI PREOCCUPA REALMENTE...
... NON E' IL GUERRAFONDAIO IN SE STESSO!!!
QUELLO CHE MI PREOCCUPA REALMENTE...
E' IL GUERRAFONDAIO CHE E' DEEENNNTTTROOOO DIII NOOOOOIIIIII !!!!!! (AtTo PuBbLiCo In LuOgO oScEnO...!!!)
E pìgliati una damigiana di bromuro e calmati... [RV]
comunque la frase: << quello che mi preoccupa realmente non è il guerrafondaio in se stesso... quello che mi preoccupa realmente è il guerrafondaio che è dentro ogni uno di noi!!!>>>
l'hanno detta i destir al concerto del 1 maggio del 2003...!!!
ringrazio x il consiglio ma il bromuro nn mi fa niente... sn punk e me ne vanto!!!
probabilmente i Destir citavano (senza urlare, come invece fai tu a sproposito) Tim Buckley e la sua "No Man Can Find the War". E' una canzone bellissima e risale al 1967, l'album è "Goodbye and Hello": "no man can find the war [forse perchè] Is the war inside your mind?"
Quindi è inutile urlare concetti che sono già stati espressi in modo ben più capace delle tue urla ben 40 anni or sono...
Saluti
PS Se proprio hai voglia di urlare ma utilmente, fatti trovare a Vicenza sabato prossimo...
Mi inserisco in questa discussione per portare qualche elemento in più. Rimasta a lungo senza un commento, questa canzone ne ha oggi uno. Oggi 15 febbraio, anniversario della composizione de Le déserteur. Invito a leggerlo nella speranza che possa alimentare ancor di più la discussione su questa canzone che riterrei degna di figurare tra quelle fondamentali di questa raccolta, accanto a quella che l'ha ispirata.
un brano semplicemente splendido...io li ho visti dal vivo al beach bum rock festival a jesolo nel 1997....sono rimasto folgorato da come avessero dei brani cosi' intensi ed evocativi che in italiano sono molto difficili da intraprendere....il cantante era un ira di dio.
Non credo che sia una CCG primitiva in senso proprio. Ad un certo punto il sito è andato on line prima che fossero inserite tutte le 600 canzoni primitive originali, e questa deve essere stata inserita da qualcun altro prima che finissimo di inserire tutte le CCG primitive. Comunque sicuramente è stata inserita agli albori del sito, quando ancora non veniva registrata neanche la data quindi prima del novembre 2004.
Le canzoni "primitive" sono esclusivamente quelle contrassegnate col tag apposito, e corrispondono alla raccolta originale del febbraio/aprile 2003 effettuata sui due newsgroup it.fan.musica.guccini (IFMG) e it.fan.musica.de-andre (IFMDA), e sulle due mailing list "Fabrizio" e "Brigata Lolli". I files .doc della raccolta primitiva sono ancora in rete, ad esempio qui dove si può vedere anche tutto l'elenco riassuntivo. Da notare che la raccolta primitiva comprendeva, oltre alle 600 canzoni originali, anche tre "appendici" (primo embrione degli "Extra" ?...) che in questo sito sono state contate come Primitive: indi per cui, le "CCG Primitive" sono in tutto 603. Nel sito attuale, il codice delle canzoni non corrisponde spesso alla numerazione della raccolta originale, per i motivi spiegati da Lorenzo nel suo commento.
Nota. A tale riguardo, è stato eliminato nella introduzione il passaggio dove si parlava di questa canzone come "CCG primitiva": era un errore.
Allora l'intro non è corretta perchè si apre proprio con l'affermazione che la canzone è una "primitiva"...
"Questa drammatica e intensa "Alba di Piero" dei Destir è una delle cosiddette "CCG primitive". Appartiene, cioè, alle prime 600 canzoni di questo sito, raccolte collettivamente tra il febbraio e l'aprile del 2003, da due newsgroup e due mailing list dedicate a De André, Guccini, Lolli ed altri cantautori."
Ho trovato il messaggio con cui Riccardo su it.fan.musica.de-andre proponeva canzone. Era il 6 marzo 2004, ma il brano era già noto a Lorenzo e alle primitive CCG...
Bisognerebbe aggiungere in testa la data di composizione, il 1995...
Saluti
(B.B.)
Assolutamente vero; infatti, come anche altrove specificato, il passaggio in questione è stato eliminato dall'introduzione. Un evidente abbaglio del suo autore, che non solo aveva dato il via alla "raccolta primitiva", ma che pure aveva redatto i cinque files .doc originali. Un abbaglio certamente originato dal numero 570 che ha in questo sito. [CCG/AWS Staff]
Ma le immagini da Discogs non sono utilizzabili nemmeno una volta salvate o catturate con uno screenshot? O caricate su di un servizio di condivisione? (B.B.)
Almeno a chi ci ha provato, non è comparsa nemmeno una immagine: è comparsa una pagina bianca che si è rifiutata di aprirsi...
Segnalo anche che sul Tubo si trovano adesso altri pezzi dei Destir, tra cui questo:
che andrebbe, a mio parere, inserito. Solo che -ovviamente- di testi manco a parlarne, quindi and(e)rebbe trascritto. Il problema è che non si capisce perfettamente tutto.
Io ho inserito la copertina del primo demo, visto che è l'unica immagine disponibile dei Destir, però bisogna dire che questo primo demo non conteneva "L'alba di Piero" e che mi pare che la formazione del gruppo fosse anche diversa
Come promesso vi aggiorniamo sulle novità, ne abbiamo una molto importante a nostro avviso:
saremo presenti al concerto del 1 Maggio in piazza San Giovanni; ringraziamo tutti coloro vorranno supportarci in qualsivoglia maniera ( moralmente, chiaro) .
Grazie a tutti per l'interessamento.
Rispondendo all'appello di Riccardo, un nostro visitatore, Paolo, ci ha fornito le parole di questa canzone dei Destir. Abbiamo rimesso un po' a posto il testo e ricontrollato all'ascolto. Visto che gli stessi Destir sono intervenuti sul nostro sito aspettiamo dal gruppo qualche notizia in più anche su questa canzone (date, album....).
Nel caso della rivisitazione della canzone di Morandi, i Pitura non smentiscono la loro vena polemica e trasgressiva: se il testo di Mauro Lusini cantato da Morandi parla del sogno infranto di libertà e fratellanza di fronte alla guerra del Vietnam, e si conclude con la morte del soldato, quello dei Pitura presenta la diserzione come soluzione di tutti i mali: il protagonista invece di arruolarsi sale su una nave e raggiunta un' isola al centro dell'Oceano se ne sta pacifico sotto il sole tra belle donne e, ovviamente, odorosi spinelli di marijuana. "Forse ci ha salvati il dialetto: C' era un ragazzo era un inno pacifista, e tale resta" racconta Skardy, che oltre a cantare continua a lavorare in una scuola come bidello "solo che il protagonista qui si rifiuta di arruolarsi. Forse trent'anni fa un testo così, "canne" comprese, non l'avrebbero accettato, ma l' Italia resta pur sempre un paese... (continua)
Ero un ragazzo che come te amava Marley e Peter Tosh (continua)
Quante volte Piero hai sognato di resistere a questa sporca guerra che nessuno vuole vincere e scende nera l’ombra del nemico su di te Sparagli Piero, sparagli ora e se si rialza sparagli ancora! È una canzone importante, questa Alba di Piero dei Destir. Una canzone che, sin dal titolo, si rifà ad una delle […]
Questa drammatica e intensa "Alba di Piero" dei Destir è una canzone importante. Una canzone che, sin dal titolo, si rifà ad una delle più famose canzoni contro la guerra di ogni tempo, e sicuramente la più celebre in lingua italiana: La guerra di Piero di Fabrizio De André. Sin dal titolo e soprattutto nel celebre refrain, "Sparagli Piero". Ma siamo, qui, in un'ottica diversa. Radicalmente diversa. L'ottica di De André, il suo punto di partenza, è la rassegnata obbedienza del coscritto che deve partire per la guerra, e che "marcia con l'anima in spalle", coi suoi pensieri neri, senza mettere in discussione il fatto che lui alla guerra ci deve comunque andare.
Il Piero cui i Destir si rivolgono con questa canzone non è quel soldato senza tempo, o sospeso in una specie di medioevo senza tempo, che De André ci ha presentato sotto la precisa influenza di Brassens. Questo è un Piero... (continua)